Archivio Mensile

marzo 2015

Pesce

Tagliata di tonno in crosta di capperi e pistacchi



Lo sapevate che riso, pasta, zafferano e farine integrali sono gli alimenti ideali per combattere il “jet lag da cuscino”? Si proprio quel jet lag con cui siamo alle prese da un paio di giorni a questa parte a causa del   passaggio all’ora legale. 



Se non lo sapete, non c’è niente di male…neppure io sino a venerdì ne ero al corrente, cioè sino a quando non ho letto un comunicato stampa inviatomi da Coldiretti.  Ho capito che l’alimentazione sana aiuta, tra l’altro, anche a ad affrontare meglio il ritmo del dormiveglia e il cambio da una stagione all’altra. Al mattino appena svegli occorre bere un bicchiere d’acqua con succo di limone per aiutare la depurazione del corpo, mentre contro la spossatezza possiamo mangiare ogni giorno 4 o 5 mandorle, ricche di magnesio. E nel caso in cui soffrissimo di insonnia? Allora vada per pasta, riso, orzo e pane  che aiutano a rilassarsi.
E se poi questo cambio di stagione comporta qualche problemino di stomaco, lo zafferano ha un forte potere digestivo; mentre in vista dell’estate bisogna fare incetta di basilico che ha la capacità di drenare i liquidi corporei. Per finire se avete optato per uno stile di vita vegano,  potrete sostituire l’apporto di Omega3 presente nel pesce con i semi di zucca, di girasole o di lino.  
Ingredienti per 3 persone
3 fettine di tonno fresco
Pan grattato casalingo (rispetto a quello industriale ha il pregio di avere delle “briciole” molto più corpose)
Pistacchi salati q.b.
Un cucchiaio di capperi dissalati
Olio di oliva aromatizzato all’arancia q.b.
Olio evo q.b.

Sminuzzate i pistacchi e i capperi : mescolate il composto al pangrattato. Soprattutto non salate nulla: i capperi ed i pistacchi daranno al piatto la giusta sapidità. Asciugate le fettine di tonno con uno scottex, poi passatele nell’olio di oliva e nel composto. In una padella scaldate un filo di olio d’oliva: quando sarà caldo, unite le fettine di tonno e cuocete un paio di minuti al massimo per lato.
Impiattate ed irrorate con un filo di olio d’oliva aromatizzato all’arancia che si sposerà perfettamente sia con il tonno che con i capperi ed i pistacchi.


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Di radicchio tardivo ed aceto balsamico



Mi piace molto il radicchio in genere, ma nutro una vera e propria passione per quello tardivo. Quest’anno, per la prima volta, noto che è ancora in vendita nonostante sia ormai la fine di marzo. 


In verità avevo comperato questi tre baschi di radicchio per fare del risotto salsiccia e radicchio, ma poi il mio programma è saltato all’ultimo momento e sabato scorso ho deciso in corsa di metterlo al forno. Dopo averlo cucinato, l’ho mangiato tutto io senza nemmeno condividerlo con l’Uomo Goloso……che buono…..me ne farei volentieri un’altra teglia!
Tre baschi di radicchio tardivoAceto balsamico q.b.Olio evo q.b.Sale e pepe q.b.
Pulire il radicchio eliminando la radice. Tagliarlo in due nel senso della lunghezza, aprirlo ed adagiarlo sulla teglia.Irrorate di olio, due cucchiai di aceto balsamico, sale e pepe macinato al momento.Mettete in forno a 180° per mezz’ora circa e poi divorate!
Buon weekend a tutti!


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Quatre quarts alla marmellata di mandarino



Il momento della colazione a casa nostra è sempre un momento critico: non perché non si abbia il tempo di fare le cose con calma e di sedersi, più semplicemente perché la Nanetta, che di solito ha un robusto appetito, a colazione si accontenta di spiluccare…..


….a nulla valgono i nostri sforzi di proporle ogni settimana torte, ciambelloni o crostate fatte in casa: lei si limita a bere un goccio di latte oppure uno yogurt liquido ed ad inghiottire qualche boccone di torta oppure un paio di biscotti. Ed io che invece farei sempre una colazione all’inglese con dolce e salato (più salato in realtà che dolce), non riesco a darmi pace……..ho deciso perciò che da domani comincerò a fare colazione insieme a lei, visto che sino ad oggi facevo colazione in differita cioè molto prima e che proverò a proporle anche alimenti salati…chissà che magari non si converta e cominci a mangiare quantità adeguate di fibre, carboidrati e proteine. La ricetta di oggi è appunto uno dei tentativi fatti dall’Uomo Goloso per invogliarla a mangiare…..l’esperimento con Lei è andato a farsi friggere mentre quella golosa della sottoscritta ha invece divorato tutto!
INGREDIENTI:4 uova200 gr di zucchero200 gr di farina1 bustina di lievito in polvere200 g di burro Marmellata di mandarino q.b. (in alternativa potete utilizzare la marmellata di arancia)La scorza di un limone bio grattugiato+ succo di mezzo limone
Accendete il forno a 180° ed infarinate una tortiera. Mescolate le uova con lo zucchero, la farina, il lievito e il burro fuso in un robot da cucina fino ad ottenere una pasta liscia, aggiungete anche la scorza ed il succo del limone .
Versate metà della pasta nella tortiera, poi aggiungete la marmellata e versate ancora l’impasto restante.  Cuocete in forno per circa 50 minuti, prima di tirare fuori il dolce fate la prova con la lama di un coltello.
Lasciate raffreddare prima di servire.


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Breve vademecum per la visita del padiglione Giappone ad Expo 2015



Mancano poco meno di 40 giorni all’apertura di Expo 2015 ed a Milano sono già numerosissimi gli eventi food organizzati per celebrare questo avvenimento di portata mondiale che vedrà il nostro paese sotto le luci dei riflettori per 6 mesi. La settimana scorsa ho partecipato ad un evento organizzato dal JRO – Organization to Promote Japanese Restaurants Abroad, organizzazione che ha come fine quello di promuovere la cucina giapponese all’estero.


Saranno 7 i ristoranti che rappresenteranno il Giappone ad Expo 2015 e di questi 3 erano presenti all’evento.Vi metto di seguito alcune informazioni che vi suggerisco di leggere prima di visitare il padiglione giapponese ad Expo 2015. Abbiamo cominciato la nostra degustazione con lo Sukiyaki, piatto tipico del nord del Giappone, molto conviviale a base di gnocchi di farina e acqua pressati, fettine di manzo, verdura e brodo. L’Imahan Sukiyaki, fondato nel 1895 a Tokyo vicino al palazzo reale, sarà presente ad Expo 2015 e proporrà le sue speciali fettine di manzo che si scioglieranno in bocca!

Il nostro percorso gastronomico è poi continuato con l’hamburger di riso della catena di Mosburger. Questi hamburger sono la risposta giapponese a Mc Donald’s…i signori di Mosburger hanno sostituito il panino dell’hamburger con delle gallette di riso, proponendo così un piatto adatto anche ai celiaci.



I nostri padroni di casa ci hanno definitivamente conquistato con del sushi tradizionale ’stile Edo’, inari sushi e l’originale sushi Kyotaru. La catena Kyotaruinfatti propone dei sushi composti da riso giapponese, tonno, ricciola e orata provenienti da allevamenti giapponesi.
E per concludere l’esperienza gli chef ci hanno deliziato con tutta una serie di tempura di pesce e di verdure fritti al momento, friabili, leggeri e croccanti……


Ma se visiterete il padiglione giapponese ad Expo 2015, non potrete mancare i tagliolini di Sagami, che dei tagliolini ha fatto il suo cavallo di battaglia. Sagami infatti è la più grande catena di family restaurant al mondo specializzata principalmente in Soba e Udon.
E se pensavate di trovare il curry presente soltanto nella cucina indiana, vi sbagliate di grosso! Presso  CoCoICHIBANYAgusterete un curry rigorosamente Japan style!  
Presso il ristorante Kakiyasu,  fondato nel 1871 come Gyunabe-ya, ovvero come tipico ristorante di carne di manzo stufata, sperimenterete la Grande Cultura del Cibo che offre ‘Omotenashi’ a tutti i suoi clienti cioè ’l’ospitalità giapponese’ con cuore, competenza, gusto, atmosfera.
Chiudo questa guida alla food court giapponese con il ristorante Minokichi,  nato nel 1719 ed accreditato come uno degli 8 ristoranti abilitati dal governo di Kyoto a servire pesce di acqua dolce. Frequentato da 300 anni dalla famiglia imperiale, al Minokichi la cucina Zen e i semplici piatti della cerimonia del tè si fondono in un unico stile: Kyo- Kaiseki ’la cucina di Kyoto’.

Questa anteprima di ciò che troveremo fra poco più di un mese mi ha messo letteralmente l’acquolina in bocca. Gli chef sono stati fantastici e, nonostante le naturali barriere linguistiche, ci hanno veramente insegnato che le diversità gastronomiche possono convivere in maniera armoniosa in cucina! 
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Crepes di farina di ceci con ripieno di catalogna



Per chi ha bambini e vuole trovare un modo di farli avvicinare alle attività dell’orto, da sabato scorso e sino al 21 giugno 2015 c’è Il Gioco di inOrto. Il Gioco di inOrto è un progetto che nasce dalla volontà di offrire ai più piccoli un’esperienza istruttiva ma divertente al tempo stesso, che li metta a contatto con l’orto e che li avvicini ai principi di uno stile di vita corretto e un’alimentazione sana. 


Il gioco permette di parlare ai bambini, con un linguaggio semplice ed un approccio ludico affinché comprendano appieno l’importanza delle verdure e acquisiscano maggiore consapevolezza sulle proprie scelte e abitudini alimentari.Da sabato scorso e sino a giugno la Fondazione Bonduelle in collaborazione con Viridea e Città del sole che hanno partecipato attivamente alla realizzazione del progetto, porterà il suo Gioco di inOrto in tutta Italia con una serie di  13 appuntamenti ludici per avvicinare i bambini al mondo delle verdure. Trovate il calendario degli appuntamenti qui.
Ed ora una ricetta interamente a base di verdure che ho preparato qualche giorno fa quando era da noi mia mamma e che ha conquistato tutti!
Per 4/5 crepe:50 gr di farina di ceci150 ml di latte di soia1 uovoSale q.b.
Per il ripieno: Un basco di catalogna (la parte interna del basco l’ho utilizzata per le puntarelle)5/6 filetti di alici Una decina di olive taggiasche denocciolateOlio evo q.b.1 spicchio di aglioDadini di caciotta di pecora q.b.
Unire il latte con la farina e sciogliere bene avendo cura che non si formino grumi. Aggiungere l’uovo e continuare a mescolare. Lasciate riposare per una mezz’ora circa.Tagliate la catalogna. Scaldate l’olio in una padella, fate rosolare lo spicchio di aglio e sciogliete le alici. Unite dapprima le olive sminuzzate e poi la catalogna. Cuocete per 5-6 minuti. Riprendete la pasta per le crepe. Se non avete una padella apposita per le crepes, utilizzate una padella normale; ungete con uno scottex bagnato nell’olio di oliva il fondo della padella e scaldate. Versate un mestolo del composto, muovete la padella affinché il composto si spanda su tt la superficie della padella. Cuocete un paio di minuti per lato. La prima crepe vi verrà bruttina, poi una volta che prendete la mano, sarete sempre più bravi. Riempite le crepe con la catalogna ripassata in padella. Aggiungete i dadini di caciotta, chiudete la crepe ed infornate il tutto al grill a 150° per una decina di minuti sino a quando la crespella diventi croccante.Mangiate calda!

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Piadina crudo, stracchino e marmellata di fichi



Va bene che mi piace cucinare, non pensate però che io abbia sempre voglia di mettermi dietro i fornelli a spignattare…qualche volta anch’io ho bisogno di riposarmi o, più banalmente, non ho tempo o sono semplicemente stanca…


……ed allora, come è accaduto con questa ricetta, improvviso delle cenette che siano super veloci e pratiche da mettere in piedi. Questa piadina crudo e marmellata di fichi mi è piaciuta proprio: sarà che amo molto il connubio dolce-salato, sarà che questo matrimonio di sapori mi ricordava molto pizza-prosciutto e fichi che mangiavo sempre a Roma, per farvela breve me ne sono fatte non una bensì due di piadine.1 Piadina ultrasottileProsciutto crudo dolce (tipo Parma o San Daniele)Stracchino cremoso q.b.Marmellata di fichi q.b.
Scaldate la piadina, stendete dapprima lo stracchino, poi adagiate il prosciutto ed, in ultimo, spalmate la marmellata di fichi……fatta e divorata all’istante!

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Pollo alla cacciatora: rivisitazione invernale….



Mancano meno di due mesi all’apertura di Expo 2015 e a Milano si moltiplicano gli eventi che anticipano e presentano questo avvenimento di portata mondiale.
…..ma Expo 2015 non si rivolge soltanto ad un pubblico adulto, le animazioni destinate ai più piccoli non mancheranno di certo…anzi sono già cominciate.




A partire da sabato 7 marzo, infatti, ogni settimana, andrà in onda su Disney Channel e XD,  i canali TV Disney, un episodio della serie animata di Foody e i suoi amici. Si tratta di una serie di cartoni animati dalla collaborazione tra Expo Milano 2015, Disney Italia e Studio Bozzetto in cui vengono spiegati ai bambini in maniera ludica e colorata, dei temi legati all’alimentazione di grande importanza come la raccolta differenziata, lo spreco alimentare, il riciclo, la nutrizione.
La serie ha preso il via con le storie di Piera la Pera e di Rodolfo il Fico che potete trovare qui.I primi due episodi hanno visto protagonisti Piera la Pera, bella dentro e fuori, che tiene corsi di acquagym per far scoprire i benefici di una vita sana, e Rodolfo il Fico che, dopo una vita di sprechi, decide di fare ritorno ad uno stile di vita improntato alla semplicità… Sarà poi la volta di Gury l’Anguria, Manghy il Mango, i Rap Brothers i Rapanelli, Pomina la Mela, Arabella l’Arancia, Josephine Banana, Max Mais il Mais, Guagliò l’Aglio, Chicca la Melagrana e la new entry Julienne la Zucchina. Ad animare le storie è la voce, inconfondibile, di Claudio Bisio.  E se perdete le puntate in televisione, sappiate che gli episodi saranno disponibili online sul sito www.disney.it e sul canale youtube ufficiale di Expo Milano 2015!Ed ora eccovi, al volo, la ricetta rivisitata del pollo alla cacciatora…..buon weekend a tutti!
Ingredienti per due persone e 1/25 sovracosce di pollo senza pelle
½ cipolla gialla
1 costa di sedano
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di alloro tritato
1 spicchio di aglio
½ bicchiere di vino rosso
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.
In una casseruola con l’olio, mettete la cipolla affettata finemente, il sedano, il prezzemolo e lo spicchio d’aglio schiacciato. Mettete il pollo e lasciatelo rosolare, unite dapprima l’alloro e poi il vino rosso. Lasciate evaporare la parte alcolica del vino, poi versate mezzo bicchiere di acqua, abbassate il fuoco e cuocete per 45 minuti.

Una volta terminata la cottura, togliete il pollo e conservatelo da parte, frullate il tutto sino ad ottenere una salsina con cui condirete il pollo stesso e che sarà ottima per fare la scarpetta!
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Pennoni porcini e castagne con fonduta di malga



Meno male che mi sono lasciata alle spalle una settimana da incubo! Abbiamo avuto una perdita di acqua al primo piano della nostra casa, abbiamo cambiato una parte di parquet ma, e qui viene il bello, una volta sostituito il pezzo di parquet che si era gonfiato a causa dell’acqua, siamo stati costretti a rilucidare tutto il parquet della zona notte.



Quest’operazione ha comportato il fatto che ci dovessimo trasferire tutti e tre al piano di sotto: abbiamo trascorso un weekend a spostare mobili su in mansarda, ad imballare armadi con teli in plastica per evitare che la polvere si infiltri ovunque, a stipare oggetti nel bagno della zona notte, che era l’unica stanza non coinvolta da questa operazione. Per tutta la scorsa settimana abbiamo dormito tutti e tre insieme, appassionatamente, sul divano letto del soggiorno che, pur essendo comodissimo, non è sicuramente concepito per ospitare 3 persone di cui una in particolare (vi lascio indovinare chi…) non fa altro che muoversi durante la notte…..abbiamo quindi avuto una settimana di sonni agitati e movimentati, notti di risvegli e di crampi….….una volta terminati i lavori, abbiamo incominciato il tour de force per le grandi pulizie pasquali al fine di ristabilire l’ordine e rimettere tutto a posto. Fortuna che c’è stato il fine settimana di mezzo e che, oltre a pulire, ho potuto recuperare anche un pò! 
200 gr di pasta formato pennoni
150 gr di funghi porcini freschi (io li avevo congelati e li ho messi congelati)
100 gr di castagne già cotte
1 spicchio di aglio
olio evo q.b.
½ bicchiere di vino rosso
sale e pepe q.b.
50 gr di formaggio di malga stagionato
latte soia q.b.

Tagliate a dadini le castagne ed i funghi porcini. Scaldate dell’olio con uno spicchio di aglio. Sfumate con il vino rosso. Aggiungete dapprima le castagne, facendole cuocere 4-5 minuti poi i funghi che necessitano di un tempo di cottura molto più veloce. Cuocete la pasta, nel frattempo in un pentolino scaldate il formaggio ridotto a cubetti insieme al latte di soia. Aggiungete una generosa grattata di pepe, macinato al momento. Condite la pasta con il composto funghi-castagne poi mettete della fonduta sul fondo del piatto e versate la pasta. Mangiate calda!

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Orzotto e fagioli cannellini



Apro la settimana con questa segnalazione che mi è arrivata e che mi permetto di girarvi perché penso che possa interessare qualcuno. …. In Italia sono oltre 150 mila i casi attualmente diagnosticati di persone affette da celiachia, di persone cioè che sono intolleranti al glutine. La celiachia rappresenta oggi la più frequente intolleranza alimentare nel nostro paese. 




Per questo popolo di persone a cui è vietato mangiare la pizza o la pasta di grano duro, è in edicola, da mercoledì 18 febbraio FREE, magazine dedicato al vivere in forma e felici senza glutine. Il giornale si avvale della collaborazione dell’AiC (Associazione Italiana Celiachia), i cui esperti ogni mese risponderanno ai quesiti dei lettori. Free non è solo una rivista che contiene ricette gluten free per grandi e piccini, è anche una guida a 360 gradi ricca di suggerimenti ed informazion,i dall’alimentazione al lifestyle, fino ai consigli di viaggio, senza dimenticare psicologia, salute ed educazione.
Ed anche se la ricetta di oggi non è proprio in tema “gluten free” perché l’orzo così come il farro sono proibiti ai celiaci, il mio orzotto è sicuramente adatto ad un pubblico vegetariano.



Ingredienti per 2 persone
150 gr di orzo
300 gr di fagiolini cannellini
1 spicchio di aglio
½ cipolla
1 rametto di rosmarino
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.

Mettete ammollo i fagiolini cannellini e poi cuoceteli oppure se non avete tempo, come è successo a me, utilizzate dei fagiolini in lattina. Frullateli con un filo di olio. Cuocete l’orzo. Preparate un battuto con cipolla e rosmarino, aggiungete lo spicchio di aglio intero (in alternativa al battuto potete aggiungere anche l’aglio, io non l’ho fatto perché pur amando molto l’aglio, purtroppo non lo digerisco….) e fate soffriggere il tutto. Aggiungete la purea di fagiolini e, se necessario, un bicchiere di acqua, lasciate insaporire per un paio di minuti. Unite l’orzo e continuate la cottura ancora per 4-5 minuti a fuoco lento. Se l’orzotto dovesse risultare troppo compatto aggiungete una tazza di brodo vegetale. Servite accompagnato da un filo di olio.
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