Mio nonno materno era un amante della Cedrata Tassoni ed io sono cresciuta bevendo, ad ogni estate, la cedrata perché nessuna bevanda, a suo avviso, rinfrescava meglio della cedrata Tassoni. Ho accolto quindi con entusiasmo ed un pizzico di nostalgia l’invito che mi è stato fatto a scoprire la gamma di bevande Tassoni. Il fiore all’occhiello dell’Azienda rimane naturalmente la Cedrata – la cui prima produzione risale agli anni ’50- che viene ancora ricavata dalla lavorazione dei migliori cedri – varietà Diamante – maturati al sole della Calabria .
Confesso l’ignoranza, io ero ancora convinta che la Tassoni producesse soltanto la cedrata ed invece, nel corso degli anni, l’offerta di questa storica azienda tutta italiana nata nel 1793 a Salò, dove ancora oggi risiede lo stabilimento produttivo, si è evoluta con l’introduzione di una serie di soft drink in grado di soddisfare una clientela variegata: è nata pertanto la Tonica Superfine, con aroma naturale di quassio e di cedro, poi nel 2016 Fior di Sambuco, seguita da Mirto in Fiore. L’ultima nata in casa Tassoni è Pescamara, bibita che nasce dall’intuizione di “raccogliere i fiori e i frutti e portarli in un bicchiere”.
Mi ha affascinato molto scoprire tutte le fasi della lavorazione della cedrata : dalla buccia della varietà di cedri Diamante, coltivati in Calabria e ancora raccolti a mano, nasce la Cedrata Tassoni con il suo gusto inconfondibile. La lavorazione del frutto inizia in azienda a novembre mediante l’asportazione della parte superficiale della scorza, si procede, poi, con la sua macerazione in una soluzione idroalcolica, al fine di estrarre gli olii essenziali. Terminato il periodo d’infusione, l’aroma idroalcolico viene distillato a vapore, mentre la polpa dei cedri, non coinvolta dalla produzione, ritorna in Calabria, dove viene utilizzata per la produzione di frutta candita: si crea in questo modo un processo virtuoso nel quale i frutti locali vengono completamente utilizzati.
E per rendere omaggio a queste bevande dai sapori originali ho voluto preparare un cocktail analcolico che mixa i profumi esotici a quelli italiani.