Archivio Mensile

marzo 2013

Pesce

Polpettine di pesce al limone



Amanti delle mele udite, udite: anche nel 2013, Mela Val Venosta propone, in collaborazione con Congusto, scuola di cucina milanese, un percorso di lezioni di cucina completamente gratuite che faranno conoscere a grandi e piccoli le tante qualità delle sue croccantissime mele, in un viaggio di sapori e di consistenze,  attraverso ricette fantasiose e originali, alla scoperta di sapori prelibati ed innovativi.
Tre al momento gli appuntamenti previsti che coinvolgono sia grandi che piccoli.Iniziano proprio i più piccoli che, mercoledì 24 aprile alle ore 17.00, saranno coinvolti in un appuntamento divertentissimo “LOLLIPOP CON LE MELE E IL CIOCCOLATO”.  Continuano gli adulti con il secondo appuntamento che sarà consacrato alla “CUCINA DAL MONDO CON LE MELE” in programma martedì 14 maggio alle ore 19.00 e chiuderanno la rassegna sempre i più piccoli con “PANINI GOLOSI CON LE MELE” giovedì 27 giugno alle 17.00. Potete leggere il dettaglio dei corsi su http://blog.melavalvenosta.com/2013/03/a-scuola-di-cucina-con-mela-val-venosta/

Ed ora ricetta per il Venerdì Santo e per tutte le volte in cui volete delle polpette di pesce dal gusto sfizioso, che siano aromatiche e profumatissime!
150 gr di pesce (nasello, merluzzo, platessa)
1 uovo
1 cucchiaio di prezzemolo sminuzzato
½ spicchio d’aglio (facoltativo, io non l’ho messo per via della Nanetta)
Scorza di mezzo limone bio
Olio di semi q.b. per friggere
Sale e pepe q.b.

Pane grattugiato con scorza di limone

3 cucchiai di pane grattugiato fatto in casa
La scorza di 1 limone bio
Sale e  pepe bianco q.b.
Tagliate la scorza di limone senza togliere il bianco e mettetela nel frullatore. Mescolatela con il pane grattugiato ed aggiustate di sale e di pepe.
Tagliate il pesce a cubetti. Separate il bianco dal tuorlo e conservate l’albume in una ciotola. Nel frullatore versate tutti gli ingredienti e sminuzzate appena il tutto. Preparate due ciotole, una con l’albume d’uovo e l’altra con il pan grattato alla scorza di limone. Formate una polpetta e rotolate dapprima nel bianco d’uovo e poi nel pane. Scaldate un poco di olio in una padella, cuocete le polpette per 4-5 minuti, asciugate su carta assorbente e servite calde.
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Il tiramisù dei piccoli e le M&M’s



Qualche settimana fa sono stata contattata da una nota agenzia di comunicazione che mi ha chiesto se potevo “ideare” qualche ricetta con l’edizione pasquale degli M&M’s: in vista della Pasqua, infatti, i famosissimi confetti al cioccolato con un cuore di arachide si arricchiranno di delicati disegni che rimandano immediatamente alla tradizione pasquale.Ho ricevuto in ufficio queste nuove M&M’s che sono risultate graditissime alle mie colleghe e che poi ho portato a casa per la Nanetta e l’Uomo Goloso. Ieri, approfittando dell’ennesima giornata piovosissima, mi sono cimentata nella realizzazione di un paio di dolci a base di zucchero e di ……M&M’s!Una ricetta è questa che vi propongo oggi, l’altra sarà l’oggetto di un mio prossimo post!

Per la crema:
3 tuorli
3 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di farina
1 cucchiaio di marsala
2 cucchiai di mascarpone
250 ml di latte
1 cucchiaio di zucchero semolato+ 1 cucchiaio scarso di cacao amaro in polvere
M&M’s quanto basta
Rompete le uova e separate gli albumi dai tuorli. Portate il latte ad ebollizione. Nel frattempo, mescolate a lungo i tuorli con lo zucchero, unite i tre cucchiai di farina continuando a mescolare e facendo attenzione a che non si formino i grumi. Versate il composto ottenuto nel latte bollente e mescolate bene a fuoco basso per circa tre minuti: vedrete che la crema si addenserà molto presto. Spegnete il fuoco ed aggiungete i due cucchiai di mascarpone continuando ad amalgamare bene. Versate la crema nelle ciotole e lasciate raffreddare.
In una ciotola unite lo zucchero ed il cacao, versate nello spargi farina (io ho usato quello della Tescoma che vi ho messo nel link) e spolverate la crema con il cioccolato: decorate con gli M&M’s e voilà pronto il tiramisù dei piccoli! 
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Il tortino di mele della mia mamma



Era tantissimo tempo che non mangiavo una torta di mele; è vero che durante l’inverno preparo spesso il mio cake con mele, mandorle e cannelle, ma la torta di mele della mia mamma era veramente una vita che non la mangiavo….così lo scorso weekend, complice un tempo decisamente propizio a starsene in casa ed accendere il forno, l’ho preparata……che buono questo tortino di mele, ricco di frutta e di scorza di limone, soffice ed aromatico al punto giusto e poi, vi sembrerà scontato, ma le ricette che mi preparava la mia mamma hanno un sapore che è anche quello dei ricordi….. In una giornata ce lo siamo divorato tutto e sto seriamente pensando di prepararne un altro il prossimo weekend: provatelo anche voi!




125 gr di burro100 gr di zucchero2 uova intere150 gr di farina1 cucchiaino di lievito per dolci2 mele Golden grandi tagliate a fetteLa scorza di un limone bio grattugiatoUn cucchiaio di latte
Lavorate il burro ammorbidito con lo zucchero sino ad ottenere un composto spumoso; aggiungete le uova una ad una, la farina, il lievito , la scorza di limone ed un cucchiaio di latte, continuate a mescolare bene, alla fine unite al composto le mele tagliate a fettine, versate il composto in una tortiera imburrata e mettetelo in forno a 180° per 35 minuti circa. Prima di tirarlo fuori fate la prova dello stuzzicadenti, lasciate raffreddare qualche minuto prima di mangiarlo. Lo potete gustare accompagnato da un cucchiaio di marmellata di albicocche.
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Un Orto? Si ma chic, please!



Vi segnalo questa iniziativa che potete annotare in agenda per il prossimo weekend se vivete a Milano o dintorni. Ortochic è una mostra-evento che si svolgerà da venerdì 22 a domenica 24 marzo  nei Chiostri quattrocenteschi della Società Umanitaria, a Milano (Via San Barnaba 38): la manifestazione intende proporre l’orto di città, nuova tendenza di costume e salutare stile di vita,  portatore di benessere fisico e psichico. L’obiettivo è quello di coinvolgere e stimolare chi abita in città a coltivare ortaggi, erbe e fiori da portare in tavola con un occhio di riguardo all’aspetto più estetico e decorativo. L’iniziativa vede il cittadino come soggetto interattivo che vive in modo diverso lo spazio esterno, sia quello personale che quello della comunità.Ad arricchire questo evento, sabato 23 marzo all’interno dei chiostri, si svolgerà in contemporanea anche Il mercato di specialità a km zero Popogusto.Ma Ortochic darà soprattutto la possibilità ai visitatori di vivere attivamente le molteplici esperienze dell’orto con una serie di workshop e laboratori creativi: da come creare un orto sul balcone, alla realizzazione di capi d’abbigliamento con coloranti derivati dagli ortaggi, da percorsi sensoriali per i più piccoli a dimostrazioni di cake design a tema al trucco floreale.

Per i più piccoli, soprattutto, ci saranno laboratori per realizzare animali di frutta oppure bijoux; i nostri cuccioli potranno far galoppare la loro fantasia creando un vaso tutto loro oppure disegnando il loro orto ideale. I piccoli cuochi si potranno,inoltre, cimentare in un minicorso di cake design per bimbi dal nome “Biscotti di margherite” mentre i giardinieri in erba parteciperanno a Petal People, lettura animata sul mondo dei fiori.Ortochic è stato concepito e realizzato da  tre donne, esperte di comunicazione e non solo : Chiara Besana, giornalista di costume; Daniela Di Matteo,  esperta di fiori e piante, nonché blogger verde e Francesca Lovatelli Caetani, trend setter ed esperta di moda e tendenze. Unendo le loro qualità, queste tre Green Girls, hanno dato vita ad un evento unico e particolare, aperto a tutti coloro che amano la bellezza, il verde e sono attenti alla qualità della propria vita.
E se proprio non riuscite ad visitare Ortochic il prossimo weekend, sappiate che l’edizione autunnale è fissata per ottobre 2013 ;-))))
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Frittata patate, porri e….Philadelphia




Ebbene si, capita anche alla sottoscritta di utilizzare Philadelphia per cucinare: dopo i 7 anni di astinenza da Philadelphia, quelli passati in Francia, perché nel periodo in cui ho vissuto lì il celeberrimo formaggio fresco spalmabile era ufficialmente bandito dal mercato francese; il ritorno in Italia ha comportato, tra le tante altre cose, quello di ricominciare, a piccole dosi, a riutilizzare Philadelphia. La Nanetta lo adora e questo grazie alle nonne che, assidue consumatrici, gliel’hanno proposto sin dalla più tenera età mentre la persona che vi scrive lo gradisce, mai mangiato assoluto, ed in preparazioni che non siano il cheese cake….ed allora qualche giorno fa mi sono ritrovata tra le mani una ricetta che avevamo preparato in occasione di uno show cooking insieme a Viviana Varese l’anno scorso. Rileggo la ricetta e mi accorgo che per puro caso avevo in casa tutti gli ingredienti: in men che non si dica, ho preparato questa ricetta che quella peste della Nanetta non ha voluto neppure mangiare ma che, in compenso, l’Uomo Goloso ha spazzolato. Quanto a me, lo confesso, questa frittata al forno ha il pregio di essere veramente un piatto completo e relativamente light! Rispetto alla ricetta originaria io ho impiegato l’olio d’oliva al posto del burro e l’ho cotta in forno invece che in padella.

 


Ingredienti per 2 persone
80 gr di Philadelphia Classico 4 uova 2 patate medie 1 porro grande2/3 cucchiai di latte Olio evo q.b.Sale e pepe nero q.b.
Sbucciate le patate, lavatele, tagliatele a cubetti e cuocetele in una padella con un filo di olio ed un pizzico di sale per 10 minuti circa, fino a che iniziano a diventare dorate. Pulite il porro, tagliatelo a fettine, aggiungetelo alle patate, mescolate e proseguite la cottura per altri 10 minuti circa. Rompete le uova in una ciotola, unite Philadelphia tagliato a dadini, il latte, un pizzico di sale, una macinata di pepe e sbattete gli ingredienti. Versate il composto nella padella con le verdure, mescolate per amalgamare gli ingredienti, mettete il composto in una teglia per forno e cuocete a 180° per 35 minuti circa.  Lasciate riposare 5 minuti la frittata prima di mangiarla. 
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Vellutata di topinambur con gamberi



Ebbene si, lo confesso, adoro i topinambur così come adoro i carciofi e d’inverno ne faccio una scorpacciata! Fortuna che riesco a trovarli abbastanza facilmente anche al supermercato ed in questo modo non mancano mai nel nostro frigorifero. Io me li preparo semplicemente tagliati a rondelle e cotti in un filo d’olio d’oliva sino a diventare croccanti, ma mi piacciono tantissimo nelle creme: l’anno scorso vi avevo proposto una ricetta di crema di topinambur con una granella di nocciole, quest’anno, invece, torno alla carica con una vellutata mari e monti, la cui ricetta è tratta da una di quelle riviste sull’alimentazione che distribuiscono gratuitamente le catene della grande distribuzione organizzata. A casa tutti l’hanno gradita: la Nanetta se l’è mangiata senza gamberi lasciando a noi tutto il pesce ;-))))


500 gr di topinambur2 patate 2 scalogni700 gr di code di gambero non sgusciate200 ml di latte di soiaOlio q.b.Sale e pepe q.b.
Tritate gli scalogni e fateli dorare in una padella. Private i gamberi dei gusci, unite i gamberi ed i loro gusci al soffritto le cuocete a fuoco basso una decina di minuti aggiungendo un bicchiere di acqua ed un pizzico di sale. Filtrate il brodo di cottura e mettetelo da parte. Tagliate le patate a cubetti, sbucciate i topinambur ( se sono bio non c’è bisogno di sbucciarli) e tagliate a cubetti anch’essi. In una casseruola mettete il brodo di pesce, le patate, il topinambur ed il latte di soia, aggiustando di sale: lasciate cuocere per 20 minuti, poi frullate il tutto e rimettete sul fuoco la vellutata: se è troppo densa aggiungete un poco di latte, se è troppo liquida lasciatela rapprendere. Servite la vellutata calda, decorandola con le code di gambero, un grattata di pepe ed un filo di olio.
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Imparare divertendosi !



Chi segue questo blog da un po’ di tempo sa che sono sempre molto attenta a tutte le tematiche che riguardano i bambini e l’alimentazione: qualche giorno fa ho ricevuto un comunicato stampa che mi segnalava la nascita di un sito chiamato Cucinando s’impara, destinato ai bambini ed ai genitori, in cui si promuove il concetto di cucinare piatti gustosi rispettando però i parametri di un’alimentazione sana e corretta. Incuriosita, mi sono addentrata nei meandri e nelle rubriche del sito e l’ho trovato non solo ben realizzato da un punto di vista grafico ma, soprattutto, ricco di contenuti e di stimoli interattivi sia per i bambini che per i genitori.
Accanto alla spiegazione del progetto, vengono proposte diverse rubriche ludiche che permettono, con facilità, di avvicinare bimbi grandi e meno grandi al tema dell’alimentazione. 
Innanzitutto il sito ha il pregio innegabile di essere in italiano ed in inglese, di proporre tanti consigli per rispettare l’ambiente; si ha, inoltre, la possibilità di dialogare con un esperto che risponde quasi in tempo reale ai nostri quesiti e di giocare online grazie a “Il gioco del mangiar sano e delle buone abitudini” studiato secondo le linee guida INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione).
La Nanetta è ancora troppo piccola per navigare sul sito (anche se adora vedere i filmati su Youtube!) ed accedere alle diverse rubriche però, proprio per gli utenti più piccoli , ci sono delle simpatiche schede scaricabili che si possono stampare e colorare: lei ha passato il weekend a colorare la piramide alimentare, la frutta, la verdura, il pesce piuttosto che le pentole! Guardatela qui in azione con i suoi pennarelli super lavabili!
Il progetto, promosso e sponsorizzato da Ballarini e ANDID, l’associazione dietisti italiani, nasce con l’intento di favorire la pratica della sana alimentazione sia a scuola che in famiglia. In questo senso in occasione della fiera Fa’ la cosa giusta, fiera nazionale del  consumo critico e degli stili di vita sostenibili, in programma a Milano da venerdì 15 a domenica 17 marzo, ci saranno moltissimi laboratori tematici per l’infanzia. Vi invito a fare un giro su questo sito e buon divertimento!
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Risotto porcini, crema di zucca e timo


Lunedì scorso, come succede oramai dall’inizio dell’anno, ero a casa in cassa integrazione: approfittando della bella giornata, ho deciso di non mandare la Nanetta all’asilo e di portarla con me a trovare una mia collega che si è operata di recente…..l’aspetto che più ha entusiasmato la piccola di casa è stata la visita all’officina meccanica del papà di questa mia collega. Si aggirava nell’officina con il naso rivolto in su affascinata dai carri ponte che sollevavano macchine e furgoni….e poi c’erano i trapani, i compressori, i pneumatici messi da parte…..insomma un mondo completamente nuovo tutto da scoprire e per lei che è una grande chiacchierona e non sta mai ferma  questa “visita guidata” in officina le è sembrato come toccare il cielo con un dito!

 
Tante sono state le emozioni e le novità accumulatesi nella mattinata di lunedì che si è addormentata in macchina mentre ritornavamo a casa e si è svegliata alle 2 del pomeriggio che doveva ancora mangiare……e mentre lei dormiva beatamente sul divano, io ne ho approfittato per preparare l’intingolo di questo risotto che ho proposto la sera all’Uomo Goloso….prometto che è l’ultima ricetta a base di zucca che vi propongo per questo interminabile inverno e poi non trovate che ultimamente le mie ricette  sono tutte super colorate?
250 gr di riso Carnaroli100 gr di porcini congelato200 gr di purea di zucca 3 rametti di timoOlio evo q.b.Brodo vegetale q.b.2 cucchiai di parmigiano grattugiatoBurro q.b.Sale, pepe e noce moscata q.b.In una padella con un filo di olio fate cuocere a fuoco lentissimo la zucca tagliata a dadini: se vedete che tende ad attaccarsi aggiungete un goccio d’acqua. A fine cottura aggiungete sale, pepe ed una grattata di noce moscata. Frullate la zucca. A parte cuocete in una padella con l’olio ed uno spicchio di aglio i porcini che lascerete interi. Cominciate la cottura del risotto in maniera tradizionale aggiungendo brodo vegetale al bisogno. A metà cottura circa, unite la purea di zucca, lasciate insaporire 3-4 minuti, poi aggiungete i funghi porcini ed il timo. Ultimate la cottura, spegnete e mantecate con una noce di burro e due cucchiai di parmigiano.
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Mentre l’ultimo fine settimana di febbraio è stato all’insegna della freddo e della neve, quello appena trascorso ci ha regalato due splendide giornate di sole con temperature finalmente gradevoli! Inutile dirvi che ieri io, la Nanetta e l’Uomo Goloso ci siamo dedicati al nostro giardino: abbiamo invasato le jumbo primule comperate al mercato di Melegnano, trapiantato i bulbi che fioriranno all’inizio dell’estate, dato il concime alle nostre acidofile (camelia giapponese, ortensie e gardenia) ed interrato una piantina di roselline che in un vaso stava male poverina…..che soddisfazione e che pace interiore mi procura il giardinaggio che mi consente di evacuare i pensieri negativi e le idee nere e di concentrarmi solo sulle bellezze della natura! E dopo la sessione di giardinaggio ci voleva proprio una bella merenda con latte e biscotti ma non dei biscotti qualsiasi, questi biscottini all’arancia che tanto piacciono alla Nanetta ed a me.Vi passo la ricetta e….buona settimana a tutti!

 


Il succo e la scorza di 2 arance bio di medie dimensioni60 ml di olio di semi mais50 ml di latte100 gr di zucchero240 gr di farina10 gr di lievito per dolci1 tuorlo+ 1 secondo tuorlo per spennellare i biscottiGrattugiate la scorza delle arance e spremetene il succo. Unite al succo ed alla scorza la farina, l’olio, il lievito, il latte e lo zucchero: amalgamate bene e formate una palla che lascerete riposare in frigorifero per un’ora almeno.  Toglietela dal frigorifero e stendete la pasta, date ai biscotti la forma che volete: io ho usato un sac à poche (questo quidella Tescoma) ed ho fatto dei biscotti tondi, modello astronave spaziale…..Disponete i biscotti su di una teglia, spennellateli con il secondo tuorlo, infornateli a 180° per 20 minuti scarsi. Lasciateli raffreddare prima di mangiarli!


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