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Storie in frigorifero e smoothie di lamponi e latte di mandorla

Storie in frigorifero e smoothie di lamponi e latte di mandorla

 



Mi piace molto leggere e mi piace anche recensire i libri. Chi mi segue da un po’,  sa che spesso recensisco libri che hanno come tema i bambini e l’alimentazione….ma questo libro che sto per segnalarvi è sicuramente fra quelli che più ci sono piaciuti. Storie in frigorifero, di Editoriale Scienza, svela ai suoi lettori, piccoli o grandi che siano, le tante avventure e curiosità che si nascondono dietro ai cibi che comunemente utilizziamo.  


Lo sapete che la forchetta ha fatto la sua prima apparizione ufficiale nell’XI secolo o che i semi del cacao importati in Europa dai conquistadores erano considerati cattivissimi? O ancora che i chicchi del caffè si mangiavano impastati con il burro prima che a qualcuno venisse l’idea geniale di trasformarli in polvere? Non indovinereste mai che le foglie del tè hanno dato origine ad una delle più importanti proteste contro le ingiuste tassazioni nella storia moderna! Mentre del sorbetto si sente parlare per la prima volta in Sicilia! Storie in frigorifero racconta ben 26 storie culinarie, tutte da gustare e da condividere a casa, a scuola ma, soprattutto, a tavola!Leggendo il libro si evince che alcune ricette famose sono nate per caso ma, più spesso, per sbaglio; altre sono state invece create nelle cucine di re o di papi, mentre altre ancora derivano dall’incontro tra culture diverse. Io e la Nanetta ci siamo divertite moltissimo a leggere questo libro ed abbiamo trovato anche il tempo per prepararci questo delizioso smoothie ai lamponi ed al latte di mandorle. Se poi volete dare un’occhiata agli interessanti libri che compongono questa collana, cliccate qui:

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Il club dei cuochi segreti



Qualche settimana fa nel proporvi una  ricetta a base di polenta vi avevo parlato a lungo di quanto quel piatto mi ricordasse la mia nonna paterna e di come una semplice preparazione possa evocare, a volte, momenti magici dell’infanzia trascorsi con i nonni. Quando mi è capitato tra le mani questo piccolo libro,  Il club dei cuochi segreti, di Editoriale Scienza, ho subito pensato che il fatto di ricordare dei momenti dell’infanzia passati insieme ai nonni e di associarli al cibo ed alla sua preparazione, doveva essere un’idea presente e condivisa da molti, comprese le due autrici del libro Emanuela Bussolati e Federica Buglioni.






Ho cominciato a sfogliare ed a leggere il libro insieme alla Nanetta: mentre la sua attenzione è stata subito attirata dai disegni, dalle illustrazione e dalla storia; io mi sono soffermata sulle ricette proposte nel libro…..
Il club dei cuochi segreti è la storia di un bambino, Luca, che ama trascorrere le vacanze in campagna da nonna Lu e nonno Leo. Luca e i suoi cugini Mimma, Federico e Pepe si avventurano per prati e boschi, imparano a raccogliere erbe e frutti selvatici, a curare l’orto, a cucinare, ma anche a riconoscere i pericoli, ad arrampicarsi sugli alberi e a dormire all’aperto nel sacco a pelo.
Ogni stagione è scandita dalle esperienze che Luca ed i suo cugini accumulano, ma anche dalle ricette di nonna Lu. In primavera troviamo il risotto con le ortiche e l’insalata di fiori spontanei; in estate la cucina si arricchisce del pane con semi di girasole e delle friselle al pomodoro; in autunno compaiono gli gnocchi di castagne mentre in inverno le patate si fanno cuocere sotto la cenere del cenere e si preparano i biscotti di Natale.
L’obiettivo è quello di far capire ai bambini che il rapporto tra noi e il buon cibo è prima di tutto un rapporto tra noi e la natura ed in tal senso il libro intende proporre un approccio “fisico” al cibo, fatto di attività, avventure, convivialità e uso dei cinque sensi. 
Sono sempre più convinta che le corrette abitudini alimentari si costruiscano in famiglia attraverso i legami di affetto e questo libro me l’ha confermato! E se volete seguire anche i tutorial andate su Youtube seguendo questo link! Buona lettura a tutti!

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Giochiamo che ti invitavo a merenda?


Nonostante la Nanetta abbia compiuto 5 anni a fine settembre e sia oramai una donnina in miniatura, i giochi di simulazione e di fantasia rimangono  i suoi preferiti. Adora “cucinare” per noi adulti, proponendoci ogni volta delle ricette improbabili che hanno però il pregio di essere almeno fantasiose. Questo nuovo libro “Giochiamo che ti invitavo a merenda?” di Editoriale Scienza l’ha sicuramente molto colpita……



Immedesimarsi nei panni altrui (“giochiamo al dottore ad esempio…”) è un tipico gioco d’infanzia, grazie al quale i bambini entrano ed escono da ruoli diversi ed esprimono emozioni. Il mondo del cibo è quindi un ottimo punto di partenza per questo gioco, in quanto è una presenza concreta nella loro vita.
Ho cominciato a sfogliare il libro insieme alla Nanetta ed abbiamo iniziato a giocare a Lei che faceva la spesa: sul libro c’è anche la ricetta della pasta morbida per modellare (andate a vedere il tutorial su come si fa! È semplicissimo), dell’insalata fatta con la carta crespa e si trovano anche le spiegazione su come costruire il mercatino con materiali di riciclo.

Dopo la spesa bisogna giocare ai cuochi! E sempre nel libro viene spiegato come costruire la cucina dei bambini con scatoloni, mentre i fornelli saranno fatti da cd riciclati. Le ricette vere come gli spaghetti al pomodoro e basilico si alternano alle ricette per finta realizzate con materiali da riciclo.L’ultima parte del libro è poi interamente dedicata alla parte più fantastica con la cucina delle fate e dei folletti……A noi questo libro è piaciuto moltissimo e penso che possa essere un’ottima idea per un regalo di Natale divertente ed istruttivo al tempo stesso!


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Consigli per letture sotto l’ombrellone



Venerdì siamo partiti per le nostre meritatissime vacanze…..non ho ancora deciso se chiudere il blog per un paio di settimane oppure continuare con ritmi vacanzieri a postare qualche ricetta o qualche riflessione personale….in attesa di una decisione, ne approfitto per postarvi la lista dei libri che mi sono portata in vacanza.


Visto il numero di pagine dell’ultimo bestseller di Donna Tartt, Il cardellino, forse leggerò solo quello…..ho comperato anche un libro di Valérie Tuong Cuong,  L’atelier des miracles, di cui avevo letto delle recensioni molto positive; porterò con me anche David Golder, il primo libro di Irene Némirovsky, che è una delle mie scrittrici preferite, e la biografia sempre di Irene Némirovsky che ha scritto sua figlia, Le Mirador.E poi ho preso anche un libro di Tiberio Faraci sull’importanza del perdono: questo fa parte di un mio cammino di vita che ho intrapreso circa un anno fa e che sto faticosamente portando avanti.
Volevo anche segnalarvi un libro che ho appena finito di leggere e che mi è piaciuto moltissimo: I 10 mesi che mi hanno cambiato la vita di Jordan Sonnenblock, vincitore del Premio Bancarellino 2014. E’ un libro che scorre via velocemente e che affronta con ironia un tema forte qual è quello della leucemia che aggredisce un bambino. Ve lo consiglio vivamente!
E voi, che libri metterete nelle vostre valige?

A presto e buone vacanze a quanti sono già partiti,a quanti devono ancora partire, a quanti non partiranno!
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Una mela al giorno




Perché non possiamo mangiare pizza a colazione, pranzo e cena? E perché tutti dicono che la frutta e la verdura sono importanti? Sono solo due delle tante domande a cui questo libro interattivo Una mela al giorno, edito da Editoriale Scienza cercherà di rispondere. Lo sanno tutti che mangiare bene è importante per grandi e piccini: il nostro corpo ricava dal cibo l’energia e tutte le sostanze nutrienti che servono a crescere, andare a scuola, fare sport, leggere, ballare, giocare… e perfino riposare!

In questo libro, l’esplorazione della nostra alimentazione inizia con la suddivisione delle famiglie di alimenti; ci sono poi le indicazioni sulla dieta ideale perché siamo quello che mangiamo ed il viaggio continua con un giro al supermercato e la difficile lista della spesa…..ma prima di passare alla cassa bisogna controllare di avere preso il numero di porzioni indicato dalla lista e guardare sulla confezione quali e quanti nutrienti contiene l’alimento che abbiamo appena messo nel nostro carrello della spesa! Una volta arrivati a casa ci cimentiamo nella preparazione del menù quotidiano: attenzione a non saltare mai la colazione che ci da l’energia necessaria per affrontare la giornata con entusiasmo, mentre uno spuntino  a metà mattina ci eviterà di arrivare al pranzo troppo affamati. E’ proprio il pranzo, infatti, a fornirci la maggior parte del nostro nutrimento. 

Ricordiamoci però di non mangiare davanti alla televisione: è senz’altro più bello chiacchierare con mamma e papà oppure con i compagni di scuola durante i pasti. Una merenda sana ci darà le calorie indispensabili per arrivare alla cena il cui menù sarà scelto in base a quello che avremo mangiato durante il giorno…ma occorre mangiare presto così non avremo problemi di digestione….ed inoltre non ci dimentichiamo di bere acqua a volontà durante la giornata.E’ importante imparare ad ascoltare il proprio corpo, fare un’attività fisica che rafforzi i muscoli e le ossa, aiuta a dormire meglio la notte e ad essere concentrati e di buon umore tutto il giorno. Ed ora che abbiamo appreso tutte queste cose, dobbiamo cercare di impegnarci per insegnarle agli altri!
Questo libro, giocoso e interattivo, è una vera sorpresa, pieno di alette da sollevare e di tanti inserti staccabili (alimenti, piatti, posate…) e la Nanetta l’ha già fatto suo anche perché ha il pregio di spiegare ai più piccoli in un modo coinvolgente il delicato tema dell’alimentazione.
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Pasta

Scampoli d’estate in tavola…..



Anche se le temperature insolitamente alte dell’ultima settimana ci hanno regalato l’illusione di un’estate senza fine, l’autunno è oramai alle porte e le previsioni del tempo per questa settimane che è appena iniziata non lasciano spazi al dubbio: almeno al Nord avremo un assaggio di autunno. 
E nel weekend appena trascorso ho cucinato ancora le verdure estive dell’orto ed ho improvvisato questa pasta che sto per proporvi e che è piaciuta moltissimo all’Uomo Goloso, ufficialmente a dieta, e alla Nanetta. E a tutte le mamme che sono appena rientrate dalle vacanze e che già sognano le prossime, consiglio la lettura di questo libro, che è più una guida che un libro, scritto dalla giornalista Carlotta Jesi ed edito da Terre di Mezzo: Sono andata in vacanza con i figli e sono tornata viva. Si tratta di una guida utile, ma scritta in tono ironico, per godersi le meritate vacanze coi pargoli al seguito. Sfogliando questa pratica guida si scopre che è possibile viaggiare con i bambini e lo si può fare con soddisfazione di tutta la famiglia. Partite in auto, treno, pullman, aereo o in bici, per mete vicine o lontane. Dormite in tenda, in ostello o perfino in una stalla….ed avrete anche modo di riposarvi perché il ritmo lo dettano i nostri piccoli, ma in più avrete l’occasione di far scoprire il mondo e le culture diverse ai vostri figli.Basta! Per un lunedì mi sono già dilungata troppo.
Ingredienti per 2 adulti + Nanetta250 gr di spaghetti
2 spicchi di aglio
5-6 acciughe sott’olio
350 gr di pomodorini Pachino
2 cucchiai di pinoli
olio evo q.b.
ricotta salata q.b.
un pizzico di zucchero
sale q.b.

In una padella scaldate l’olio e fate dorare gli spicchi di aglio schiacciati. Togliete l’aglio dal fuoco ed aggiungete le acciughe lasciandole cuocere a fuoco bassissimo per 3-4 minuti sino a quando non si saranno sciolte. Unite i pinoli e, dopo un paio di minuti, i pomodorini tagliati a metà: lasciateli cuocere per 5-6 minuti circa; potete aggiungere un pizzico di zucchero per “addolcire” i pomodorini. Nel frattempo cuocete la pasta, scolatela e conditela nella padella con questo sughetto, aggiustate di sale e condite con una generosa manciata di ricotta salata. Buona settimana a tutti!

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Vitello all’arancia con gelato al basilico


Continuano i consigli per gli acquisti per le letture sotto l’ombrellone……Alzi la mano chi non ha un ricordo legato alle vacanze al mare: c’è chi si ricorda delle spiagge dove,  sin da piccoli, abbiamo passato la nostra infanzia a costruire castelli di sabbia o a giocare a racchettoni;   chi, invece, ha nostalgia dei baci al chiaro di luna con il fidanzatino o la fidanzatina del momento e chi, come gli autori di questo scanzonato volumetto, “Una frisella sul mare. Canzoni, ricordi e ricette da spiaggia” (Lupo Editore), del mare ricordano soprattutto le ricette e le abbuffate.
 
Il libro è diviso in tre parti: canzoni, ricordi e ricette. La sezioni canzoni propone un repertorio di pezzi degli anni ’80 e ’90. Grazie ai ricordi di numerosi giornalisti, foodblogger e scrittori si ripercorre, attraverso un viaggio casuale, un lungo tratto della costa pugliese da Bari sino alla provincia di Taranto. L’ultima parte è dedicata alle ricette, in rigoroso ordine alfabetico, perché in spiaggia non esiste la differenza tra antipasto, primo, secondo, frutta, dolce. Tutto può essere un pasto unico, perché c’è chi si mantiene leggero dissetandosi con una granita o gustando un gelato, c’è chi invece arriva in spiaggia con teglie di pasta al forno e parmigiana di melanzane ;-)))) Le ricette proposte sono recuperate qua e là, rubacchiate on line, suggerite da amici oppure frutto della tradizione di famiglia: da lunedì 15 luglio esce in tutte le librerie d’Italia, questo divertente volume composto da 200 pagine di note, parole e calorie, ideale da consumare sotto l’ombrellone.E dopo i consigli per gli acquisti in vista delle ormai imminenti vacanze, eccovi una ricetta gentilmente suggerita da Teresa della scuola di cucina Paprica e Zenzero da realizzare con la prima raccolta di basilico del balcone.Per il gelato al basilico350 gr di latte intero
100 gr di basilico
50 gr di panna fresca
4 tuorli
30 gr di olio evo
50 gr di zucchero
Sale e pepe q.b.


Per il vitello marinato10 gr di arance
100 gr di liquore Cointreau o di Grand Marnier
2 bacche di ginepro
Finocchietto o timo a scelta
30 gr di succo di limone
500 gr di vitello
sale e  pepe q.b.Mettere il basilico almeno un’ora in infusione nella panna e nel latte. Mescolate insieme i tuorli e lo zucchero e versate il tutto nell’infusione basilico-panna-latte che dovranno essere molto caldi. Cuocete questa crema avendo cura di girarla continuamente sino a portarla ad ebollizione. Mettete la crema ottenuta nel frullatore aggiungete l’olio a filo, il sale ed il pepe: lasciate raffreddare e poi mettete in freezer per 6 ore almeno avendo cura di mescolare ogni mezz’ora. Tagliate a fette le arance, frullatele insieme al liquore, alle bacche di ginepro, al finocchietto oppure al timo in funzione del vs gusto personale, al limone, aggiustando di sale e di pepe. Con questa salsa, lasciate marinare il vitello per almeno un paio di ore nel frigorifero. Servite le fettine di vitello accompagnandolo da una pallina di gelato al basilico.
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A casa dei nonni!


Credits: edizioni Donzelli
Oggi è la giornata dedicata ai Nonni: non so da quanto tempo sia stata istituita questa festa (io ho scoperto la sua esistenza solo al mio rientro dalla Francia) però penso che sia giusto e doveroso rendere omaggio, almeno una volta all’anno, ai nonni che svolgono un ruolo essenziale ed importantissimo nella crescita dei nostri figli. Personalmente ho un ricordo fantastico e tenerissimo dei miei nonni, soprattutto di mio nonno materno che ha vissuto insieme a noi sino a quando avevo 6 anni  e mi ha coccolata e viziata in tutti i modi. Ed è per rendere omaggio a tutti i nonni del mondo, che oggi mi permetto di segnalarvi al volo un libro, A casa dei nonni (edizioni Donzelli) appena uscito che ci propone una storia, lieve e poetica al tempo stesso, sulle piccole cose e gli oggetti che ci aiutano a tenere insieme gli affetti.Che divertenti i nonni di questa storia, sempre così arzilli e pieni d’iniziative: il nonno del libro è inseparabile dal suo bastone e dalla nonna, mentre lei non molla neppure per un istante le sue vecchie calze. Se c’è da fare una riparazione, da inchiodare, da legare o da stringere, il bastone o le vecchie calze diventano la soluzione a tutto. Le calze della nonna sono come un filo magico che lega i nonni l’uno all’altra e che tiene insieme tutte le cose della casa. Solo alla pioggia che passa dal tetto, i nonni non hanno ancora trovato un rimedio…Poi un’estate, i nipotini pitturano le tegole di un capanno crollato ed alle prime piogge il nonno pensa bene di mettere queste tegole multicolori sul tetto della casa, per tappare i buchi…… e che sorpresa meravigliosa per la nonna, quando si trova in casa una pioggia di colori!Il libro è stato scritto ed illustrato a 4 mani da Arianna Squilloni, che vive e lavora in Spagna e scrive storie dedicate ai bambini, ed Alba Marina Rivera, illustratrice di origine russa.
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Esperimenti pop-up in cucina!


In questo coloratissimo libro pop up (Editoriale Scienza), la scienza la fa da padrona anche tra i fornelli grazie a sei esperimenti di sicura riuscita che trasformeranno la vostra cucina in un laboratorio chimico-gastronomico!
Il succo del cavolo rosso cambia colore: è forse una magia? No si tratta semplicemente di una reazione  chimica! I bicchieri del servizio buono della mamma si trasformano in un’orchestra: provate per credere purché non li rompiate! I chicchi d’uva vanno a lezione di nuoto ed imparano a galleggiare, mentre delle tostissime uova soda rimbalzano senza rompersi…….
Insomma si tratta di un libro che con poche ma chiare istruzioni, stimolano la curiosità di grandi e piccini e forniscono spiegazioni semplici per capire con quale principio naturale stiamo giocando.
Io mi sono divertita un mondo con la gagaplocia! Provate anche voi: vi occorrerà una bacinella di plastica, dell’amido (poco importa se sia di patate, di riso oppure di mais), un bicchiere, un cucchiaio di legno ed un colorante per alimenti se volete colorare la votra gagaplocia. Versate un bicchiere di acqua nella bacinella, aggiungete un po’ alla volta due bicchieri di amido, mescolate bene e scoprite cosa succede al vostro intruglio. E’ liquido oppure solido, provate a giocarci come se fosse plastilina! E se lo colpite con il cucchiaio cosa succede?
E’ incredibile come si può giocare  al piccolo chimico rimanendo tra le 4 mura della vostra cucina.  Io l’ho trovato divertentissimo ed istruttivo al tempo stesso e penso proprio che al ritorno dalle vacanze, lo proporrò anche alla Nanetta, il libro, infatti, è indicato per bambini dai 3 anni in su.



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