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giugno 2014

Dolci

Torta di riso al profumo di cocco e mandarino




E’ successo che tempo fa sono stata invitata a provare i nuovi prodotti Alpro, marca belga (se la memoria non mi inganna) che conosco bene non solo perché in Francia è tra le più diffuse tra quanti hanno fatto delle scelte vegetariane, ma anche perché oramai da più di un anno ho eliminato il latte dalla mia alimentazione e l’ho sostituito con quello di soia. Ho preso armi, bagagli e Nanetta (il caso ha voluto che la piccola fosse a casa dall’asilo e che i nonni non fossero disponibili) e l’ho portata con me a testare i prodotti Alpro. A giudicare dalla velocità con cui si è spazzolata il budino alla soia e cioccolato al latte, posso affermare che le è piaciuto senz’altro…….








……io ho testato la bevanda alle nocciole che ora utilizzo anche per allungare quelle due dita di caffè che prendo la mattina quando il mio reflusso me lo permette. Ho sperimentato anche la bevanda alle mandorle che trovo particolarmente adatta per i frullati di frutta….mi restava ancora una confezione dell’ultimo prodotto di casa Alpro, la nuova bevanda  a base di latte di cocco senza zuccheri aggiunti. Ho deciso di testarla nella preparazione di un dolce di riso che faccio abbastanza spesso vista la passione dell’Uomo Goloso per il riso. Si tratta di una ricetta molto semplice e di cui conosco diverse varianti perché mi è capitato più volte di assaggiarla in casa di amici o di conoscenti. Questa volta, al posto del latte, ho usato la bevanda di cocco e, al posto della scorza di limone bio, ho messo il liquore di mandarino home made: ne è venuta fuori una torta soffice, con un sapore di cocco non troppo pronunciato (personalmente non sono una grande amante del cocco) ed un leggero aroma di agrumi. Buona e delicata al tempo stesso!
180 gr di riso arborio
800 cl di bevanda al cocco
100 gr di mandorle tritate
150 gr di zucchero
2 cucchiai di liquore al mandarino ma si può utilizzare la scorza di un limone non trattato
2 uova
un pizzico di sale

Cuocete il riso nel latte di cocco per 50 minuti: il riso dovrà assorbire tutto il liquido. Sminuzzate le mandorle. In una terrina sbattete lo zucchero insieme ai rossi dell’uovo. Unite il riso cotto, le mandorle tritate ed il liquore di mandarino. Montate le chiare a neve ferma aggiungendo un pizzico di sale. Incorporate le chiare al composto. Infornate a 160° per 50 minuti circa.Lasciate raffreddare la torta prima di mangiarla. Provatela sia tiepida che fredda.

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Spaghetti alla scarpara



Sono stata una volta solo a visitare le 5 Terre; era il settembre del 2008 e con l’Uomo Goloso volevamo concederci un po’ di tempo per noi, per festeggiare un anniversario importante. Mi ricordo che alloggiavamo a Vernazza in un minuscolo appartamento che si sviluppava tutto in altezza: su su in alto c’era un delizioso terrazzino dal quale si godeva di una vista incantevole sul porticciolo e su cui facevamo colazione al mattino…


e proprio durante il nostro soggiorno a Vernazza siamo andati a mangiare al ristorante da Gianni (Franzi) in cui abbiamo scoperto la pasta alla scarpara. Sarà stato l’atmosfera romantica della piazzetta di Vernazza, sarà stata l’aria di mare che ci aveva aperto lo stomaco ma abbiamo trovato questi spaghetti deliziosi nella loro semplicità: in realtà si tratta di pasta al pomodoro aromatizzata con una buona dose di origano che si aggiunge alla fine della cottura e che sprigiona tutto il suo aroma.  L’ho rifatta anche recentemente, un sabato in cui non avevo molto tempo per stare dietro ai fornelli  e questa volta è stata apprezzata anche dalla piccola di casa. Io ho utilizzato dell’origano che mi avevano portato dalle Eolie e che è profumatissimo.  
250 gr di spaghetti250 gr di pomodori datterini1 cucchiaio di origanoOlio evo q.b.Sale q.b.2 spicchi di aglio1 pizzico di peperoncinoPecorino grattugiato q.b.

Io ho dapprima sbollentato i pomodori in modo da sbucciarli più facilmente. In una padella ho scaldato dell’olio evo, ho aggiunto gli spicchi di aglio schiacciati ed il peperoncino, e poi i pomodori. Li ho fatti cuocere per 3-4 minuti e poi ho unito l’origano, ho mescolato bene il tutto affinché si amalgamasse. Nel frattempo ho cotto la pasta e l’ho mescolata nel sughetto, aggiungendo 1 cucchiaio scarso di pecorino. ……e poi l’ho mangiata. 
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Crema di cicerchie e patate


Non ricordo più dove ho letto che la nostra dolce metà non deve essere necessariamente un uomo ma può essere anche un’amica……non condivido questa affermazione però riconosco che ci sono delle persone che il destino mette sulla tua strada, che diventano tue amiche e con le quali ti trovi ad avere un’affinità di sentimenti, sensazioni, stati d’animo ed emozioni veramente incredibile…..






……e’ il caso della mia amica Francesca, conosciuta per caso a Parigi qualche anno fa mentre entrambe aspettavamo l’inizio di un corso di ginnastica al Club Med Gym…..pur essendo diversissime per carattere e per vissuto, siamo molto unite anche se ci vediamo in media non più di due volte l’anno e per non più di 48 ore visto che io vivo a Milano e lei continua a vivere a Parigi…quando ci va bene ci troviamo all’aeroporto di Linate tra un volo di Francesca e l’altro per un caffè e due chiacchiere insieme che ci fanno sempre un mondo di bene…..ma ci vediamo su Skype ogni weekend per il nostro irrinunciabile appuntamento di chiacchiere e quant’altro. Il weekend scorso, Francesca ci è venuta a trovare; ne abbiamo approfittato per festeggiare, con qualche giorno di ritardo, il compleanno dell’Uomo Goloso e ci siamo lanciate in uno shopping gastronomico che si è concretizzato in un bagaglio da imbarcare di oltre 20 kg! Abbiamo passato due giorni a parlare della nostre vite, delle nostre paure, delle nostre piccole gioie quotidiane e delle nostre ansie e già stiamo pianificando il nostro prossimo incontro in autunno a Parigi o a Milano, vediamo un po’!

E poi visto che nel giro di 24 ore abbiamo perso qualcosa come 10 gradi, ho pensato bene di preparare questa vellutata che ha incontrato i favori di tutta la famiglia, Nanetta compresa!
Per 3 persone250 gr di cicerchie2 patate medie1 cipolla1 carota60 gr di pancetta dolce tagliata a cubettiSale q.b.Parmigiano grattugiato q.b.Olio evo q.b.
Mettete ammollo la cicerchia per 6 ore almeno. Sciacquate la cicerchia. Mettetela nella pentola a pressione con un filo di olio insieme alla cipolla e alla carota tagliate a cubetti.  Lasciate insaporire il tutto per un paio di minuti, poi aggiungete l’acqua (in genere io aggiungo l’acqua nella proporzione 3:1 cioè 3 parti di acqua per una parte di cicerchia): cuocete per 20 minuti almeno da quando la pentola comincia a fischiare. Spegnete il fuoco, ed aggiungete  la patata tagliata a cubotti ed il rametto di rosmarino. Continuate la cottura per altri 10 minuti. Spegnete, lasciate raffreddare un pochino, togliete il rametto di rosmarino e frullate il tutto. Nel frattempo cuocete in un padellino la pancetta a cubetti senza aggiunta di olio, lasciando che diventi croccante. In realtà il solo motivo per cui io ho aggiunto i cubetti di pancetta è per rendere questa crema più attraente per la Nanetta e devo dire che l’obiettivo è stato raggiunto perfettamente! Mettete in una ciotola la vellutata aggiungendo la pancetta e l’olio evo e, a piacere, del parmigiano grattugiato. 
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Di neonati, asparagi e provola di bufala……


Buongiorno a tutti! Com’è andato il vostro weekend? Io sono reduce da un fine settimana a Roma in cui ho conosciuto la mia nipotina di soli 5 giorni e di cui mi sono innamorata alla follia……sono stati giorni in cui mi è sembrato di fare un salto indietro nel tempo, al momento in cui la Nanetta era solo un tenero frugoletto che tenevi in una mano.  







Ho cambiato pannolini, lavato sederini minuscoli, messo e tolto body e pagliaccetti, dato baci a profusione e non mi sono stancata di annusare quel buon profumo di bebé che solo i neonati emanano…..ma ho trovato anche il tempo di meravigliarmi osservando il cucciolo d’uomo che avevo in braccio e scherzando invece con l’altro cucciolo d’uomo, mia figlia, ed ho riflettuto su come, da quando la Nanetta è entrata nella mia vita, sia cambiata la percezione stessa dello scorrere del tempo. Mi sono meravigliata ancora una volta sulla capacità dell’uomo ad adattarsi ad ogni situazione e sulle evoluzioni incredibili che compiono i bambini nell’arco di pochissimi anni……il mio è stato un weekend tenero e delicato….

ed anche se la ricetta di oggi non è adatta a questa calura insopportabile, ve la propongo ugualmente perché la trovo delicata proprio come il respiro lieve di un neonato.
500 gr di asparagi
provola di bufala
fette di prosciutto cotto q.b.
sfoglia di pasta q.b.
parmigiano grattugiato q.b.
besciamella (come farla lo trovate qui)
Sale e pepe q.b.

Pulite e sbollentate gli asparagi. Tagliateli a tocchetti. Preparate la besciamella. Grattugiate la provola di bufala. Cominciate a comporre la lasagna mettendo sul fondo un sottile strato di besciamella, poi la pasta, poi gli asparagi a tocchetti, la provola e, per finire, le fettine di prosciutto cotto. Continuate sino ad esaurimento degli ingredienti. Ultimate la lasagna con un sottile strato di besciamella, cospargete con del parmigiano grattugiato al fine di ottenere la crosticina. Infornate a 200° per 30 minuti circa. Togliete dal forno e lasciate raffreddare per 5 minuti. 
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Pesce

Taboulé di pesce con gazpacho di pomodoro


Ieri sono stata per la prima volta, dopo l’inverno, all’orto per prendere le primizie che sono oramai pronte. 

Abbiamo raccolto i primi fagiolini, le zucchine romanesche insieme ad una marea di fiori, insalata di diversi tipi e fave……e poi ancora lamponi e rughetta dell’orto: abbiamo fatto il pieno di tanta verdura fresca e rigorosamente biologica che consumeremo nel corso della settimana.









La Nanetta si è divertita un mondo a giocare con la terra svuotando e riempiendo le bottiglie di plastica che il nonno utilizza come spaventapasseri, innaffiando ovunque anche là dove il nonno aveva già dato l’acqua e raccogliendo lamponi che però non ha mangiato perché troppo aspri!
Mi sono permessa di mettervi qualche foto della nostra mattinata agricola!


Ed oggi visto che il caldo si è installato, vi propongo una ricetta a base di taboulé alla menta e al limone Tipiak che ho preparato insieme allo chef in occasione della serata Tipiak a cui ho preso parte un paio di mesi fa.
Ingredienti per 4 persone:
200 gr di Tabouleh TIPIAK
8 mazzancolle
8 calamari o totanetti
brodo vegetale
Per il gazpacho:
500 kg di pomodori maturi e succosi
2 cipollotti freschi
1 peperone rosso
1 cetriolo (io non l’ho messo perché proprio non riesco a digerirlo!)
1 pizzico di cumino macinato
3 cucchiai di aceto di vino rosso
200 grammi di olio Evo
Tabasco q.b.
qualche foglie di basilico
½ cucchiaio di sale
Lavate i pomodori e affettateli, sbucciate l’aglio, pelate e suddividete in 3 o 4 parti la cipolla. Lavate il peperone, affettatelo e rimuovete i semi. Se utilizzate il cetriolo, sbucciatelo e assaggiatelo ; se è amaro, potrebbe rovinare il gazpacho. Frullate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto dalla consistenza cremosa. Creare una brunoise con il cetriolo, il peperone e del cipollotto fresco e unire al gazpacho precedentemente passato allo chinoise.
Reidratare il Tabouleh con acqua fredda. Pulire i calamari e i gamberi e sbollentarli nel brodo. Mettere il Couscous in uno stampo ad anello, adagiarvi i calamari e i gamberi cotti e la salsa di gazpacho,  aggiungere un filo di olio e servire.
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