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Semifreddo di frutti di bosco e meringhe

Semifreddo di frutti di bosco e meringhe

La settimana scorsa è stato il mio compleanno….quest’anno non avevo voglia di festeggiare, ho tanti pensieri in testa che non mi fanno stare tranquilla, tante cose che spererei si sistemassero nel più breve tempo possibile ma che, purtroppo, mi girano in testa….nonostante tutto però, ho deciso che mi meritavo una coccola ed allora ho preparato questa torta con frutti di bosco e meringhe andando a riprendere la ricetta di meringata ciocco-banane che vi avevo proposto qualche anno fa……io la trovo deliziosa, tanta panna e tanta frutta, proprio come piace a me!

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Eccellenza Made in Italy: il prosciutto di Parma!

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E’ successo che in una soleggiata mattina di fine settembre prendessimo la macchina, imboccassimo l’autostrada del Sole ed uscissimo a Parma….la nostra destinazione era la visita della fabbrica della Citterio a Poggio San Ilario dove viene prodotto il prosciutto di Parma.

Se tutti sanno che il Prosciutto di Parma è tutelato dal marchio di tutela DOP, non tutti sono però al corrente del fatto che l’intero processo produttivo è strettamente controllato e monitorato non solo dal  consorzio, ma anche dalla legge di tutela emanata nel lontano 1970. Selezione rigorosissima della materia prima, rispetto del protocollo che regolamenta la produzione del Prosciutto di Parma, artigianalità  presente nelle diverse fasi della lavorazione: sono questi i 3 concetti fondamentali che io ho appreso nel corso della mia visita in questa fabbrica incredibile.

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Metti una sera a cena con Bertazzoni……

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E’ successo che un paio di settimane fa io e l’Uomo Goloso festeggiassimo i 10 anni insieme. E proprio qualche giorno prima del nostro anniversario ho ricevuto un invito a cui non potevo dire di no: lo storico marchio produttore di elettrodomestici per la cottura, Bertazzoni, mi invitava, a cucinare una cena per due persone insieme ad altri 5 foodblogger ma, soprattutto, insieme allo chef Roberto Carcangiu. Non potevo non accettare e coinvolgere nell’invito l’Uomo Goloso, compagno di vita e di cucina da 10 oramai……Siamo arrivati presso Congusto Institute intorno alle 19 e, dopo i convenevoli d’obbligo, ci siamo messi subito all’opera per confezionare una cena di 6 portate, supervisionati dall’occhio attento e dalla mano precisa dello chef Roberto…….tra chiacchere, risate, lezioni di vita e massime filosofiche l’ora e mezza a nostra disposizione per cucinare è passata via veloce.

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Colomba di Pasqua




Domenica scorsa abbiamo trascorso l’intera giornata a Leolandia, il parco di divertimento che abbiamo a 20 minuti da casa….L’obiettivo della nostra incursione a Leolandia è stata la visita all’area tematica dedicata al Mondo di Peppa Pig. 



Il nostro tour è iniziato con la casa, a grandezza naturale, della famiglia Pig: oltre ad aver infilato le pantofole di Papà Pig, aiutata dalla Nanetta, non ho potuto non dare una sbirciatina nel frigorifero di casa Pig……..e che dire della “dieta” di Peppa Pig….sembra quasi quella che sto seguendo io solo che le sue porzioni sono molto più abbondanti delle mie!

Il nostro viaggio nel mondo di Peppa Pig è poi continuato con la visita del cantiere del signor Toro e con una “prova su strada” con la macchina di Papà Pig……


e la nostra giornata si è conclusa con la visita dell’orto didattico, novità di questa primavera 2016.
Prima di salutarvi e di augurarvi delle serena vacanze di Pasqua, vi lascio la ricetta di questa colomba che avevo postato qualche tempo ma che riscuote sempre un certo successo!

Ingredienti300 gr di farina300 gr di ricotta di mucca230 gr di zucchero di canna grezzo3 uova + 1 albume50 gr di mandorle sgusciate ridotte in farinaLa scorza ed il succo di 1 limone non trattato3 cucchiai di grappa1 bustina e ½ di lievito secco per dolci1 cucchiaino di zucchero a veloUna ventina di mandorleGranella di zucchero q.b.50 gr di cedro candito (io nn l’ho messo ma se vi piace potete aggiungerlo)
In un’insalatiera battete le uova insieme allo zucchero di canna. Incorporate la ricotta, poi la scorza grattugiata ed il succo di limone, la grappa, la farina setacciata, il lievito e la farina di mandorle. Se vi piacciono i canditi, uniteli al composto solo alla fine. Io non li ho messi perché la Nanetta non li ama moltissimo ed allora ho preferito evitare. Mescolate tutti gli ingredienti. Foderate con la carta forno una tortiera; versate il composto. In una ciotolina battete l’albume con lo zucchero a velo: spennellate la colomba con questo composto. Versate la granella di zucchero e poi divertitevi a decorare il tutto con le mandorle. Mettete nel forno a 180° ventilato per 40 minuti. Lasciate raffreddare prima di consumare.

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Breve vademecum per la visita del padiglione Giappone ad Expo 2015



Mancano poco meno di 40 giorni all’apertura di Expo 2015 ed a Milano sono già numerosissimi gli eventi food organizzati per celebrare questo avvenimento di portata mondiale che vedrà il nostro paese sotto le luci dei riflettori per 6 mesi. La settimana scorsa ho partecipato ad un evento organizzato dal JRO – Organization to Promote Japanese Restaurants Abroad, organizzazione che ha come fine quello di promuovere la cucina giapponese all’estero.


Saranno 7 i ristoranti che rappresenteranno il Giappone ad Expo 2015 e di questi 3 erano presenti all’evento.Vi metto di seguito alcune informazioni che vi suggerisco di leggere prima di visitare il padiglione giapponese ad Expo 2015. Abbiamo cominciato la nostra degustazione con lo Sukiyaki, piatto tipico del nord del Giappone, molto conviviale a base di gnocchi di farina e acqua pressati, fettine di manzo, verdura e brodo. L’Imahan Sukiyaki, fondato nel 1895 a Tokyo vicino al palazzo reale, sarà presente ad Expo 2015 e proporrà le sue speciali fettine di manzo che si scioglieranno in bocca!

Il nostro percorso gastronomico è poi continuato con l’hamburger di riso della catena di Mosburger. Questi hamburger sono la risposta giapponese a Mc Donald’s…i signori di Mosburger hanno sostituito il panino dell’hamburger con delle gallette di riso, proponendo così un piatto adatto anche ai celiaci.



I nostri padroni di casa ci hanno definitivamente conquistato con del sushi tradizionale ’stile Edo’, inari sushi e l’originale sushi Kyotaru. La catena Kyotaruinfatti propone dei sushi composti da riso giapponese, tonno, ricciola e orata provenienti da allevamenti giapponesi.
E per concludere l’esperienza gli chef ci hanno deliziato con tutta una serie di tempura di pesce e di verdure fritti al momento, friabili, leggeri e croccanti……


Ma se visiterete il padiglione giapponese ad Expo 2015, non potrete mancare i tagliolini di Sagami, che dei tagliolini ha fatto il suo cavallo di battaglia. Sagami infatti è la più grande catena di family restaurant al mondo specializzata principalmente in Soba e Udon.
E se pensavate di trovare il curry presente soltanto nella cucina indiana, vi sbagliate di grosso! Presso  CoCoICHIBANYAgusterete un curry rigorosamente Japan style!  
Presso il ristorante Kakiyasu,  fondato nel 1871 come Gyunabe-ya, ovvero come tipico ristorante di carne di manzo stufata, sperimenterete la Grande Cultura del Cibo che offre ‘Omotenashi’ a tutti i suoi clienti cioè ’l’ospitalità giapponese’ con cuore, competenza, gusto, atmosfera.
Chiudo questa guida alla food court giapponese con il ristorante Minokichi,  nato nel 1719 ed accreditato come uno degli 8 ristoranti abilitati dal governo di Kyoto a servire pesce di acqua dolce. Frequentato da 300 anni dalla famiglia imperiale, al Minokichi la cucina Zen e i semplici piatti della cerimonia del tè si fondono in un unico stile: Kyo- Kaiseki ’la cucina di Kyoto’.

Questa anteprima di ciò che troveremo fra poco più di un mese mi ha messo letteralmente l’acquolina in bocca. Gli chef sono stati fantastici e, nonostante le naturali barriere linguistiche, ci hanno veramente insegnato che le diversità gastronomiche possono convivere in maniera armoniosa in cucina! 
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In principio era l’olio e la panzanella!


Panzanella con gelato al basilico

Adoro l’olio e chi mi segue sa che nella mia cucina ne faccio un uso abbondante; mentre il burro viene utilizzato soprattutto e, neppure sempre, nella preparazione dei dolci….e’ quindi con grande interesse e, al tempo stesso, grande curiosità, che martedì 2 luglio ho accettato l’invito di condividere con Carapelli, la marca di olio più conosciuta dagli italiani, un traguardo importante: 120 anni di vita e di attività, interamente dedicati alla produzione ed alla commercializzazione di olio d’oliva.
Zuppa di farro e gelato all’olio
In occasione di questo storico traguardo, Carapelli ha fatto appello a due protagonisti della ristorazione toscana, Paolo Gori, chef della trattoria “Da Burde” di Firenze, e Simone Bonini, gelatiere della famosa “Gelateria Carapina” a Firenze, con l’obiettivo di trasformare il mondo Carapelli in un’esperienza gustativa unica e speciale. Questi due simpaticissimi e toscanissimi signori, utilizzando i quattro olii più rappresentativi del marchio, il Ligustro, Le Macine, Il Nobile, Oro Verde, hanno rivisitato il  classico menù toscano riproponendo per ognuno dei piatti della tradizione delle originalissime creazioni  sotto forma di gelato. Abbiamo cominciato il nostro percorso gustoso con una semplice panzanella accompagnata da un gelato all’olio e al basilico; era tanto che non mangiavo la panzanella e il gustarla di nuovo, dopo anni, mi ha improvvisamente riportato indietro nel tempo…….alla panzanella stile laziale che mi preparava mio papà quando ancora vivevo con loro! Abbiamo continuato il nostro viaggio con una zuppa di farro che è stata abbinata ad un gelato all’olio evo che le ha conferito un tocco freddo e, al tempo stesso, una nota dolce. 

Pinzimonio
Mentre aspettavamo che il povero chef preparasse il tonno di coniglio, abbiamo sgranocchiato peperoni, carote, sedano tutti rigorosamente nature e tutti accostati a due gelati: un gelato al “succo di pomodoro” come si beveva negli anni ’80 ed un gelato all’olio Oro Verde che è 100% italiano e 100% biologico. La naturale conclusione di questo viaggio nel mondo dell’olio è stata la schiacciata fiorentina, dolce tipico del periodo di Carnevale, ma che noi abbiamo ugualmente apprezzato con due gocce di olio Ligustro ed una crema all’Artusi gelata.Lo sapevo anche prima ma dopo questo percorso ne sono ancora più convinta: l’olio extra vergine d’oliva, ingrediente fondamentale della Dieta Mediterranea, sta bene con tutti gli ingredienti ed è veramente entrato in modo permanente nella quotidianità alimentare degli italiani.
Tonno di coniglioSchiacciata fiorentina con olio Ligustro e crema all’Artusi

E prima di lasciarvi eccovi la ricetta della panzanella della Trattoria Da Burde:pane toscano raffermoaceto pomodoro casalinocetriolocipolla di Tropeaolio evobasilicosale
Come vedete non vi ho messo le quantità perché dipende da quanto pane raffermo avete in casa.Sbriciolate il pane e mettetelo ammollo in acqua e aceto. Nel frattempo tagliate a fettine i pomodori, la cipolla di Tropea, i cetrioli. Strizzate il pane, mettetelo in una terrina, conditelo con abbondante olio evo, unite le verdure, il basilico ed aggiustate di sale.
Bon appetit!
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Metti una sera a Casa Fiesta!



Per molti aspetti sono una pessima blogger: non ho tempo di fare networking, non sono costantemente incollata a Twitter e non posto le mie foto su Instagram (forse perché utilizzo il blackberry e non mi avvalgo della tecnologia Apple), sto pochissimo su Facebook ma, soprattutto quello che fa di me una pessima blogger, è il fatto che partecipo a pochissimi eventi tra i tanti a cui sono invitata e questo essenzialmente per due motivi: il primo è che io, nella vita lavorativa, mi occupo di altro, nella fattispecie di gioielli ed orologi ed il blog per me è una delle mie passioni extra lavorative….. più volte ho pensato di trasformarlo in attività professionale, ma non sono mai riuscita a creare le occasioni giuste perché quest’idea si realizzasse. 



Il secondo motivo è che trovo difficile rinunciare al piacere di stare con mia figlia e mio marito la sera per fare altro. Ogni sera non vedo l’ora di passare un po’ di tempo di qualità con la Nanetta e l’Uomo Goloso: sarò all’antica ma questo è quello che mi sento di fare e che cerco di mettere in atto al ritorno dal lavoro e che mi fa stare bene. 

E’ con piacere quindi che martedì sera, visto che la Nanetta si trova ancora a Roma, ho preso parte ad una cena organizzata da Casa Fiesta al Teatro 7 di Milano in compagnia dello chef Michele Rinaldi. Lo scopo della serata era quello di presentare i prodotti di Casa Fiesta, marchio leader in Europa nella proposta di cibo messicano. Confesso che mi sono presentata alla serata spinta da una certa curiosità nei confronti della cucina messicana la cui conoscenza era limitata, nel mio caso, ai tacos ed al guacamole. In passato ho frequentato corsi di cucina araba e di cucina indiana, ho conosciuto ed apprezzato da vicino la cucina francese ma tutta la cucina dell’ovest del globo, messicana inclusa, rimane, per la sottoscritta, un universo ancora da esplorare. 

E le sorprese sulla cucina messicana non sono state poche, grazie all’abilità ed alla bravura dello chef, Michele Rinaldi, che ci ha mostrato, dal vivo e con pochi semplici passaggi, come sia facile realizzare ricette super rapide ma gustose per una cena conviviale ed “esotica”. Siamo partiti con un triplice antipasto composto da un mini burger, da un millefoglie di burritos e tonno sott’olio homemade, e da un simpatico tacos arrotolato e farcito di panna acida, salmone, avocado e pomodori.
Come piatti forti abbiamo gustato delle  fajitas al salmone che personalmente ho trovato buonissime, un tradizionalissimo chili con carne e, per finire, dei burritos al pollo…..mentre abbiamo concluso il nostro pasto con dei deliziosi rotolini di tacos ripieni di formaggio fresco, tipo Philadelphia, lavorato con lamponi (Sushi al lampone), che ho apprezzato molto perché mi è piaciuto l’abbinamento formaggio fresco/lamponi e tacos.
Sicuramentemi cimenterò in alcune di queste preparazione; la Nanetta adora già i nachos ed ha provato diverse volte il guacamole fatto in casa, chissà cosa dirà quando le proporrò dei burritos di pollo!

Buon weekend a tutti! Alla prossima settimana!
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