Ancora risotto direte voi ed ancora a parlare di Identità Golose dopo oltre due mesi dall’evento! Ma dovete rassegnarvi….questo blog è amico del riso e dei risotti in tutte le loro forme e poi la ricetta di oggi è una di quelle che ho assaggiato ad Identità Golose e delle quali ho assistito alla preparazione. Vi avevo scritto che avevo seguito un workshop dal titolo Identità di Riso e che uno degli interventi era stato fatto da Cesare Battisti…..no, non il martire della Prima Guerra Mondiale e neppure il terrorista in attesa di estradizione (spero che avvenga presto….) in Brasile, in questo caso si tratta dello chef del
ristorante
Ratanà, dove, secondo gli utenti di TripAdvisor, si mangia uno dei migliori risotti di Milano e una cotoletta come Dio comanda…..fatto è che Cesare Battisti e la sua équipe hanno portato ad Identità Golose due ricette a base di riso: una è questo risotto alle barbabietole e l’altra è un dolce, delle tartellette di riso, nella più pura tradizione lombarda……le tartellette ancora non le ho provate ma chissà che non mi venga lo schiribizzo di rifarle un giorno o l’altro…..
Cesare Battisti ha insistito molto, nel corso del suo show cooking, sull’importanza della materia prima: riso Carnaroli innanzitutto, da preferire ad altri tipi di riso, burro doppia panna che ancora non ho capito dove comperarlo, visto che quando ho chiesto del burro doppia panna alla mia solita cascina, il padrone mi ha risposto: “signora, il burro doppia panna penso sia quello da affioramento ma oramai, tranne in casi rari, non se ne produce più”…e poi ancora Grana Padano stagionato 14 mesi e crescione crudo per aggiungere quella nota di freschezza al piatto…..insomma tutti suggerimenti validissimi ma che poi, nella vita frenetica di tutti i giorni, io personalmente ho avuto qualche difficoltà ad attuare ed allora bisogna inevitabilmente scendere a compromessi e bisogna fare con quello che si ha e con quello che il supermercato sotto casa ci offre.
All’inizio del post vi ho messo la foto del risotto come l’ho fatto io, prima della spiegazione della ricetta troverete la foto del risotto fatto dallo chef in cui il piatto era servito anche con del crescione crudo ma che io non ho trovato e quindi ho dovuto fare senza…….in ogni caso, vi assicuro che questo risotto è delicatissimo e dal sapore che non ti aspetti. Non ho messo per questa ricetta l’etichetta “Bambini” perché mia figlia non l’ha gradito molto (giusto un paio di cucchiai), in compenso però si è fatta fuori tutte le chips di topinambur e visto che avevo ancora dei topinambur che mi erano avanzati, la sera dopo gliel’ho rifatti e se li è spazzolati tutti :-)))))) comme quoi, i bambini riescono sempre a stupirci con i loro comportamenti!
Ingredienti per 2 persone
250 gr di riso Carnaroli
200 gr di barbabietole
1 lt di brodo vegetale composto da: carota, sedano, cipolla, salvia, alloro, rosmarino ed uno spicchio di aglio, ma se non riuscite un brodo vegetale “normale” va bene
1/2 cipolla
3 topinambur
30 gr di burro
grana grattugiato q.b.
olio EVO
olio di girasole q.b. per le chips
sale, pepe q.b.
Prendete la barbabietola, cuocetela in acqua salata per un paio di ore, pelatela e sminuzzatela: ad onor del vero, io ho comperato la barbabietola già cotta al supermercato e poi l’ho messa nel minipimer ;-))))))
Per il brodo, sapete che lo faccio spesso perché tra i risotti e qualche minestra che preparo ancora la sera per mia figlia, a casa mia non manca mai. Questa volta, però l’ho voluto preparare con gli ingredienti che mi erano stati indicati dallo chef e devo dire che la differenza si vede: innanzitutto perché il colore del brodo è diverso e poi perché questo brodo è molto aromatico e dal sapore intenso in virtù di tutte le erbe che ci sono dentro. E’ un brodo che, secondo me, non è molto adatto per i bambini perché il sapore è troppo accentuato rispetto ad un normale brodo vegetale, però vale la pena prepararlo per capire le differenze.
Ripulite bene il topinambur dalla terra, io l’ho passato appena sotto l’acqua e poi l’ho asciugato subito. L’ho fatto a fettine sottili come se facessi delle patatine fritte e poi l’ho fritto nell’olio di girasole per qualche minuto.
A questo punto, in un tegame mettete l’olio e fate soffriggere la cipolla tagliata a fettine. Cesare Battisti suggeriva di mettere una cipolla intera, di farla dorare e poi di toglierla perché il sapore della cipolla non coprisse quello della barbabietola, personalmente ho fatto un semplice soffritto utilizzando soltanto poca cipolla.
Versate il riso e fatelo tostare, poi cominciate ad aggiungere i mestoli di brodo man mano che il riso si asciuga.
La barbabietola sminuzzata andrà aggiunta non subito ma a metà cottura e gradatamente.
Quando il riso è cotto, spegnete, e mantecate con burro e grana, aggiustate di sale e pepe.
Mettete nei piatti il riso e disponete al centro le chips di topinambur che avrete precedentemente salato.