Archivio Mensile

giugno 2013

Antipasti

Tortino patate, birra, prosciutto e cipollotti



L’estate è arrivata e con essa anche le letture sotto l’ombrellone…..Oggi vi porto con me sul tappeto volante alla scoperta dei racconti delle Mille e una Notte che sono, da sempre, sinonimo di meraviglia per i lettori. La voce ammaliante di Shahrazad ci svela, di storia in storia, la vita segreta dei palazzi reali, fino a introdurci nelle cucine o nel mezzo di sfarzosi banchetti: l’arte del cibo è spesso all’origine dei tanti colpi di scena di cui la giovane infarcisce il suo lungo racconto. 


A tavola con Shahrazad nasce da questo immenso serbatoio di storie: un viaggio culinario nello spazio e nel tempo, in cui un noto antropologo di origini algerine, Malek Chebel, ci conduce alla scoperta del mondo delle Notti. Dalle pagine ai fornelli il passo è sicuramente breve: un grande chef libanese, Kamal Mouzawak, strenuo difensore dell’agricoltura sostenibile e promotore nei suoi ristoranti di una cucina tradizionale di qualità che celebra l’incontro tra i popoli, ci regala cinquanta sfiziose ricette, ispirate a quelle servite nei sontuosi banchetti delle Mille e una Notte, che gli sono valse uno dei riconoscimenti più prestigiosi del panorama culinario francese, il Gourmand Award 2012, come miglior libro sulla cucina araba.Il libro è inoltre arricchito da suggestivi disegni che immergono il lettore nell’atmosfera magica di quel mondo denso di profumi, sapori e colori……la mia non sarà una ricetta da Mille ed una Notte però, nel piccolo, può certamente farvi sognare in queste notti d’estate…….
Ingredienti per 4 persone400 gr di patate
2 cipollotti
80 gr di prosciutto cotto
50 ml di panna da cucina
100 ml di birra bionda
2 uova
30 gr di parmigiano grattugiato
noce moscata q.b.
burro per imburrare gli stampini q.b.
olio, sale e pepe q.b.

Sbucciate le patate e tagliatele a cubetti piccoli; affettate il cipollotto e tagliate a striscioline il prosciutto cotto. Mescolate le patate, il cipollotto ed il prosciutto e versate negli stampini che avrete imburrato precedentemente. In una terrina lavorate la panna con la birra, le uova ed il parmigiano, sale, pepe ed una bella grattata di noce moscata. Versate il composto sugli stampini, infornate e lasciate cuocere a 180° per 40 minuti circa. Rovesciate i timballi sul piatto, decorate con delle listarelle di prosciutto che avrete messo da parte e mangiate.

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Fagottini con crema di fave e pecorino fuso



Uno degli effetti secondari della primavera fredda e piovosa che abbiamo conosciuto quest’anno è che le fave dell’orto sono arrivate soltanto 10 giorni fa…….ed il loro arrivo è coinciso con la prima ondata di caldo torrido di quest’anomala stagione…il risultato è che nel giro di 1 settimana abbiamo dovuto smaltire e consumare una quantità industriale di questi deliziosi legumi. 

Ho iniziato preparando degli straccetticon le fave, ho continuato con la vignarola e con un minestrone di fave e piselli….e poiché avevo ancora delle fave da consumare, ho voluto provare questa ricetta che avevo strappato da una rivista tempo fa. Io l’ho trovata buonissima: con le fave ed i cipollotti dell’orto ed il pecorino comperato al Farmer’s Market della Garbatella a Roma, è sicuramente una delle più buone ricette che abbia preparato nel 2013!

2 uova
300 gr di fave già sbucciate
1 cipollotto
due fette di pecorino non troppo stagionato
2 cucchiai di pecorino grattugiato
olio, sale e pepe q.b.
Sbucciate le fave che non dovranno essere molto grandi, affettate il cipollotto; in una padella scaldate un filo di olio, aggiungete il cipollotto, doratelo e poi unite le fave: cuocete per 15 minuti circa, se dovesse asciugarsi troppo aggiungete mezzo bicchiere di acqua. Salate. Mettete le fave nel frullatore, frullate bene insieme ad un paio di cucchiai di olio e due cucchiai di pecorino sino ad ottenere una purea. Sbattete le uova (calcolate un uovo a persona) e fate delle frittatine. Farcite le frittatine con la purea di fave, piegatele ed adagiate sopra ad ogni frittatina una fetta di pecorino fresco. Mettete in forno a 180° per 10 minuti sino a quando il pecorino non si sia fuso. Mangiate calde. 
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Pennoni con spada, olive taggiasche, uvetta e mandorle



Prendete la deliziosa ricetta degli involtini di pesce spada alla messinese e provate ad adattarla alla pasta: otterrete più o meno la stessa ricetta che sto per proporvi io con qualche piccola variazione sul tema.
Avevo dei ritagli di pesce spada nel freezer, poco tempo per stare dietro ai fornelli con una ricetta elaborata, la voglia di preparare un piatto unico ma non troppo pesante, ho assemblato questi ingredienti e li ho portati in tavola: i miei due giudici preferiti, la Nanetta e l’Uomo Goloso, hanno ripulito il piatto segno che la novità è stata apprezzata altrimenti avrei cominciato a sentire lamentele e proteste soprattutto dalla piccola di casa…..e poi con il caldo di questi giorni, meno si sta dietro ai fornelli e meglio è!
Per tre persone350 gr di pesca spada fresco tagliato a cubotti250 gr di pennoniDue cucchiai di olive taggiasche tagliate in due1 cucchiaio abbondante di uvetta sultanina (io prendo il tipo di Corinto perché è molto più grande)1 cucchiaio di mandorle sfilettate2 cucchiai di pecorino romano o altro pecorino1 goccio di vinoOlio evo q.b.1 spicchio di aglioSale q.b.
In una padella scaldate l’olio evo, unite lo spicchio d’aglio, lasciatelo dorare ed aggiungete lo spada a cubetti, sfumate con il vino bianco: cuocete a fuoco svelto per 3-4 minuti circa, versate poi le olive taggiasche e l’uvetta, continuate la cottura per altri 3-4 minuti. Aggiustate di sale. In un padellino fate dorare le mandorle sfilettate. Cuocete la pasta, scolatela e versatela nella padella mantecandola un poco. Cospargete di pecorino e mettete nei piatti: spolverate ciascun piatto con le mandorle tostate. Servite caldi.
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Cappon magro ligure



Sono reduce da un weekend bellissimo. La settimana scorsa abbiamo festeggiato il compleanno dell’Uomo Goloso ed io ho voluto fargli un regalo un po’ fuori del comune: ho portato lui e la Nanetta a visitare l’acquario di Genova e tutti e tre abbiamo trascorso uno splendido weekend in questa città che conoscevo pochissimo e che ho imparato ad apprezzare nei due giorni passati.

Ma a parte il pesto alla genovese, il tortino di patate e fagiolini e la focaccia, chi si reca a Genova, non può non assaggiare il cappon magro ligure: mi raccontava la signora del bed & breakfast in cui eravamo ospiti che è sempre più difficile trovare ristoranti che propongano questa ricetta della tradizione “marinara” perché è piuttosto laboriosa nella preparazione …..e allora, in omaggio a questa meravigliosa città, io oggi vi propongo la ricetta del cappon magro, ricetta che ho avuto modo di assaggiare poco tempo fa in occasione di un corso  sui secondi di pesce a cui ho partecipato.
Buona settimana a tutti!

Ingredienti per 10 persone


Un pesce cappone oppure, in alternativa, un’orata o un branzino
24 gamberi e/o mazzancolle
1 cavolfiore bianco
250 gr di fagiolini
3-4 carote
2 gambi di sedano
2 barbabietole cotte al forno
2 patate medie
1 spicchio di aglio
olio evo q.b.
aceto di vino bianco q.b.
250 gr di galletta azzima

Per la salsa genovese
200 gr di prezzemolo
70 gr di pinoli
25 gr di capperi
4 acciughe salate
4 uova sode
mollica di pane bagnata con aceto
1 bicchiere di olio evo
1 bicchiere di aceto
10 olive taggiasche denocciolate
1 spicchio di aglio
sale q.b.

Lessate le verdure separatamente poiché hanno dei tempi di cottura differenti. Tagliatele a fettine e, sempre separatamente, conditele con sale ed olio. Lessate il pesce oppure cuocetelo al vapore e condite anche questo con sale ed olio. Saltate i gamberi in padella con un filo di olio e sale. Strofinate la galletta con l’aglio poi mettetela a bagno in una miscela di pari proporzioni di acqua ed aceto per farla rinvenire. Fate bollire le uova. Pulite il prezzemolo, asciugatelo poi mettetelo nel frullatore insieme all’aglio, ai pinoli, ai capperi, alle olive, alla mollica imbevuta nell’aceto ma strizzata. Frullate bene il tutto, aggiungendo l’olio a filo. Cominciate con la composizione del piatto, mettendo alla base la galletta che spalmerete di salsa genovese, le verdure, il pesce creando una sorta di millefoglie dai mille colori. Coprite con la pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero 24 ore almeno. Tiratelo fuori dal frigo almeno mezz’ora prima di servirlo, aggiungete una generosa quantità di salsa genovese e decorate con i gamberi. 
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Pesce

Filetto di rombo su letto di spinaci


Youpppi! Oggi sono al settimo cielo! Ritorna a casa la Nanetta dopo la quarantena che l’ha costretta a restare a Roma per più di due settimane…..cosa le è successo? Semplice, durante l’ultimo soggiorno a Roma le è scoppiata la varicella; sarebbe dovuta rientrare a casa 10 giorni fa ma le hanno impedito di prendere i mezzi di trasporto pubblici…..
e così l’amatissimo cucciolo di casa si è fatta tutto il periodo di malattia e di convalescenza dai nonni, giù a Roma. Non vi sto a raccontare il mio stato d’animo e quello dell’Uomo Goloso in quest’ultimo periodo! Sembravamo due cani bastonati e anche se la sentivamo più volte al giorno, la vedevamo su Skype e sapevamo che era super coccolata giù, ci è mancata moltissimo…..ma finalmente oggi la potrò abbracciare e mangiare di baciotti e leggerle tante storie e dirle quanto la amo :-)))))

E per voi, un’altra ricetta di pesce, questa volta con verdure rigorosamente di stagione!Ingredienti per 4 persone:4 filetti di rombo oppure un rombo da circa 2 kg
400 gr di spinaci crudi
2 bottiglie di birra bionda
4 cucchiai di mandorle sfilettate
2 cucchiai di maizena
olio evo, sale integrale e pepe q.b.

Se non trovate i filetti, allora dovrete cimentarvi nell’impresa eroica quanto difficile di sfilettare il rombo intero: vi metto qui un tutorial trovato in rete che spiega in modo chiaro e folckloristico tutti i passaggi.  Utilizzare una bottiglia di birra per marinare i filetti di rombo.  Pulite gli spinaci ed asciugateli. Scaldate in una padella un filo d’olio e scottate appena gli spinaci: attenzione, dovranno rimanere ben croccanti. Tostate in un pentolino le mandorle sfilettate. In una padella versate uno strato abbondante di sale, fatelo scaldare ed adagiateci i filetti di rombo dalla parte della pelle, cuoceteli poi girateli dalla parte della carne e continuate la cottura per 3 minuti circa. Sciogliete a freddo la maizena con l’altra birra e con un frullatore ad immersione montate il liquido sino a che non si formerà una schiuma densa. Nel piatto disponete gli spinaci poi le mandorle sfilettate e sopra adagiate i filetti di rombo. Versate la schiuma di birra e mangiate immediatamente!

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Pesce

Sauté di gamberi con fagioli e pancetta


Non amanti del pesce, astenersi dalla lettura del mio blog per le prossime due settimane: ho in cantiere, infatti, una sfilza di ricette a base di pesce da leccarsi i baffi!


Ho appena terminato un corso interessantissimo sui secondi di pesce in cui ci siamo sbizzarriti nella preparazione di piatti ricchi non solo di pesce, naturalmente, ma anche di molte verdure, piatti che mi hanno deliziato, leggeri, semplici ma gustosissimi….quindi imbarcatevi anche voi con me per questa mini “parade” di piatti a base di pesce!
500 gr di mazzancolle
100 gr di fagioli borlotti o, in alternativa, di fagioli cannellini secchi o, vista la stagione, anche freschi300 gr di pomodori piccadilly maturi½ spicchio di aglio1 scalogno40 gr di pancetta dolce a fettine30 gr di vino bianco seccoprezzemolo q.b.rosmarino q.b.peperoncino dipende dal gusto personale1 foglia di alloro olio evo q.b. sale e pepe q.b.
Se utilizzate i fagioli secchi, metteteli a bagno per 6/8 ore prima di cuocerli in una casseruola con alloro, aglio ed acqua. In una padella con un filo di olio, fate dorare metà scalogno poi unite i pomodori e cuocete per 20’ circa: frullateli e passateli al cinese per eliminare i semi e la pelle ed ottenere una passata densa e vellutata. Tagliate la pancetta a  julienne e cuocetela in padella insieme all’altra metà dello scalogno, unite, poi i fagioli, bagnate con vino bianco e fate evaporare. Aggiungete la salsa di pomodoro e continuate la cottura per altri 20 minuti : aggiustate di sale e pepe, unite il peperoncino ed il prezzemolo. Sgusciate le mazzancolle, privatele del budellino centrale, lasciate solo la coda, poi salateli, cospargeteli di olio e di rosmarino sminuzzato.  Cuocete in una padella anti aderente per 2/3 minuti. Mettete nel piatto i fagioli e la salsa, disponete i gamberi e versate un filo di olio.

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Metti una sera a Casa Fiesta!



Per molti aspetti sono una pessima blogger: non ho tempo di fare networking, non sono costantemente incollata a Twitter e non posto le mie foto su Instagram (forse perché utilizzo il blackberry e non mi avvalgo della tecnologia Apple), sto pochissimo su Facebook ma, soprattutto quello che fa di me una pessima blogger, è il fatto che partecipo a pochissimi eventi tra i tanti a cui sono invitata e questo essenzialmente per due motivi: il primo è che io, nella vita lavorativa, mi occupo di altro, nella fattispecie di gioielli ed orologi ed il blog per me è una delle mie passioni extra lavorative….. più volte ho pensato di trasformarlo in attività professionale, ma non sono mai riuscita a creare le occasioni giuste perché quest’idea si realizzasse. 



Il secondo motivo è che trovo difficile rinunciare al piacere di stare con mia figlia e mio marito la sera per fare altro. Ogni sera non vedo l’ora di passare un po’ di tempo di qualità con la Nanetta e l’Uomo Goloso: sarò all’antica ma questo è quello che mi sento di fare e che cerco di mettere in atto al ritorno dal lavoro e che mi fa stare bene. 

E’ con piacere quindi che martedì sera, visto che la Nanetta si trova ancora a Roma, ho preso parte ad una cena organizzata da Casa Fiesta al Teatro 7 di Milano in compagnia dello chef Michele Rinaldi. Lo scopo della serata era quello di presentare i prodotti di Casa Fiesta, marchio leader in Europa nella proposta di cibo messicano. Confesso che mi sono presentata alla serata spinta da una certa curiosità nei confronti della cucina messicana la cui conoscenza era limitata, nel mio caso, ai tacos ed al guacamole. In passato ho frequentato corsi di cucina araba e di cucina indiana, ho conosciuto ed apprezzato da vicino la cucina francese ma tutta la cucina dell’ovest del globo, messicana inclusa, rimane, per la sottoscritta, un universo ancora da esplorare. 

E le sorprese sulla cucina messicana non sono state poche, grazie all’abilità ed alla bravura dello chef, Michele Rinaldi, che ci ha mostrato, dal vivo e con pochi semplici passaggi, come sia facile realizzare ricette super rapide ma gustose per una cena conviviale ed “esotica”. Siamo partiti con un triplice antipasto composto da un mini burger, da un millefoglie di burritos e tonno sott’olio homemade, e da un simpatico tacos arrotolato e farcito di panna acida, salmone, avocado e pomodori.
Come piatti forti abbiamo gustato delle  fajitas al salmone che personalmente ho trovato buonissime, un tradizionalissimo chili con carne e, per finire, dei burritos al pollo…..mentre abbiamo concluso il nostro pasto con dei deliziosi rotolini di tacos ripieni di formaggio fresco, tipo Philadelphia, lavorato con lamponi (Sushi al lampone), che ho apprezzato molto perché mi è piaciuto l’abbinamento formaggio fresco/lamponi e tacos.
Sicuramentemi cimenterò in alcune di queste preparazione; la Nanetta adora già i nachos ed ha provato diverse volte il guacamole fatto in casa, chissà cosa dirà quando le proporrò dei burritos di pollo!

Buon weekend a tutti! Alla prossima settimana!
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Millefoglie di patate e funghi


Non avevo guardato le previsioni del tempo prima del weekend e quindi poter beneficiare di 2 giorni inattesi ed insperati di tempo splendido, ha reso il mio fine settimana ancora più bello. E’ vero che la Nanetta è a Roma e che manca a tutti moltissimo, però ho trascorso un intenso fine settimana con la mia carissima amica Francesca, nonché mia testimone di nozze, che mi è venuta a trovare da Parigi. 



Un weekend all’insegna dello shopping gastronomico (e si, noi due siamo più portate verso lo shopping di natura alimentare che verso un altro tipo di shopping), del  parlare fitto fitto tutto il giorno e poi sino a tarda sera come se non ci vedessimo da anni, dei progetti, delle risate….insomma mi ci voleva proprio un weekend così tra amiche come ne facevo ai tempi in cui non ero ancora mamma….l’Uomo Goloso ha lavorato buona parte della giornata di sabato e noi due ci siamo scatenate. Sabato, soprattutto, ci siamo imbarcate in un vero e  proprio tour de force, mentre domenica abbiamo approfittato della terrazza per mangiare fuori e farci scaldare da questo primo, caldissimo, sole di giugno…….. In tutto questo andare e venire, uscire ed entrare, ho recuperato nel freezer dei funghi congelati dell’orto ed ho composto questo millefoglie di patate e crema di funghi che oserei definire più autunnale che primaverile……però visto il tempo che fa stamattina su Milano, oserei direi che questo millefoglie ci sta tutto!
Buona settimana a tutti!
Per 4/6 persone 400 gr di funghi misti surgelati (io avevo messo chiodini e pleos)5 patate medie300 gr di ricotta vaccina4 cucchiai di parmigiano grattugiato1 spicchio di aglio1 cucchiaio di prezzemolo finemente tagliatoOlio evo q.b.Sale e pepe q.b. 
Tagliate le patate a metà, mettetele nell’acqua fredda e lessatele avendo cura di non cuocerle troppo. Fatele raffreddare ed affettatele. In una padella scaldate l’olio e dorate lo spicchio d’aglio, unite i funghi ancora congelati fatti a pezzi. Lasciateli cuocere a fuoco vivace per 10 minuti circa. Alla fine della cottura aggiungete il prezzemolo. Lasciate raffreddare poi mettete i funghi nel frullatore, insieme alla ricotta e al parmigiano.  Frullate bene il tutto sino ad ottenere una crema spalmabile, se la crema dovesse risultare troppo densa aggiungete un goccio di latte di soia. Prendete una pirofila e cominciate a comporre gli strati. Alla base metterete un filo di olio, mettete le fettine di patate (potete anche mettere le patate tagliate a cubetti), poi spalmate la crema continuando così sino ad esaurire tutti gli ingredienti. Alla fine cospargete con una generosa manciata di parmigiano. Mettete in forno a 180° per 20 minuti circa sino a quando non si sarà formata una crosticina.
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