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Buon appetito: l’alimentazione in tutti i sensi!


Secondo appuntamento pre-natalizio con qualche spunto per un regalo di Natale utile, divertente  e colorato: è il caso di questo volume “Buon Appetito, l’alimentazione in tutti i sensi” pubblicato da Editoriale Scienza che ritrovo finalmente anche nelle librerie italiane, visto che si tratta della traduzione e dell’adattamento di un volume già presente in Francia.
Nutrirsi è la preoccupazione principale degli essere umani. Non appena il neonato esce dalla pancia della mamma, cerca istintivamente il seno materno e scopre il primo sapore: il dolce. Crescendo, questo piccolo mangiatore diventa sempre più indipendente, ma è veramente in grado di orientarsi nel pianeta alimentare? I più recenti studi sulle abitudini alimentari degli adolescenti dimostrano come i giovani non siano sostenitori assoluti del cibo spazzatura….al contrario……pur frequentando i fast-food, apprezzano molto i pasti in famiglia e le pietanze genuine per il piacere del gusto, per la scoperta di nuovi piatti ed ancora di più per la dimensione affettiva….Il libro “Buon appetito, l’alimentazione in tutti i sensi” vuole essere uno strumento divertente, colorato, interattivo per avvicinare i bambini al mangiare sano, rivelando i segreti dell’appetito e quelli nascosti nel piatto.
La grafica è accattivante e grintosa, il testo è scorrevole e diviso in paragrafi brevi che garantiscono una comprensione intuitiva e mantengono viva l’attenzione. C’è il capitolo in cui si spiegano i motivi per i quali gli esseri umani sono portati a nutrirsi; le inchieste sul cibo in cui vengono illustrate le grandi famiglie di alimenti; il viaggio con le papille gustative alla scoperta delle diverse cucine del mondo; i proverbi in cucina; l’abc dell’igiene alimentare con tutti i suggerimenti relativi alle buone pratiche alimentari ed ancora il paragrafo sull’appetito consapevole e la battaglia delle posate.
Il libro si conclude con una sezione dedicata ai quiz per scoprire se i bambini sono diventati degli assi della nutrizione e con il laboratorio di alimentazione che contiene idee per dare vita ad esperimenti sul cibo, facili da realizzare con l’aiuto di un adulto: perché il gelato è cremoso; come fa il pane a lievitare o ancora cosa succede se si mescola acqua e cioccolato….Rimboccatevi le maniche, infilate un bel grembiule e preparatevi  a scoprire quanta scienza c’è in cucina!
Il libro è stato realizzato nell’ambito dell’omonima mostra esposta al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano dal 16 ottobre 2011 al 24 giugno 2012. Il percorso espositivo è progettato dalla Cité des sciences et de l’industrie – Universcience (Francia) in coproduzione con i musei Leonardo da Vinci, Heureka (Finlandia) e Technopolis (Belgio).
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Le avventure di Tino Il cioccolatino


Con il post di oggi, inauguro una rubrica di consigli, di suggerimenti, di spunti in vista del Natale; una rubrica in cui mi permetto di segnalarvi quello che ho scovato in rete oppure in libreria o ancora semplicemente andando in giro per Milano e dintorni e che potrebbe tornarvi utile a Natale.
Qualche giorno fa mi è capitato tra le mani questo libro: Le avventure di Tino il cioccolatino (Edizioni Piemme). Si tratta di un delizioso volume che raccoglie tre delle storie più amate di questo personaggio: un cioccolatino intraprendente ed un po’ birichino che nella cucina di zia Marianna, un luogo pieno di profumi e di sapori, ne combina di tutti i colori e finisce per innamorarsi di Nugabella, una sensuale caramella al cioccolato…..Il libro è consigliato ai bambini dai 5 anni in su, ma io ho provato a leggerlo alla Nanetta e mi sembrava estremamente interessata; innanzitutto tutto perché i disegni e le illustrazioni sono molto colorati e realistici ed i bambini ritrovano continui richiami alla realtà che li circonda e poi perché i personaggi fantastici di queste avventure sono tutti utensili che quotidianamente utilizziamo in cucina: c’è il malvagio Grattugino che cerca sempre una scusa per ridurre Tino in polvere, il cugino Moretto, un simpatico pralinato brasiliano alla cannella, Piera la caffettiera, Monsieur il Cavaliere dei Profiteroles, insomma tutto quello che grandi e piccini trovano in pasticceria o nella cucina delle loro mamme o delle loro nonne. Alla fine del libro ci sono, inoltre, dei giochi per i bambini e delle ricette che troviamo menzionate nelle varie avventure di Tino.
I libri di Tino il Cioccolatino sono adatti ai bambini più piccoli che si avvicinano alla lettura con l’aiuto di un adulto ma anche ai bambini che iniziano ad avventurarsi da soli nel mondo dei libri. Storie divertenti, che conquistano i giovani lettori parlando di avventura e di amicizia ed insegnando i valori della buona e sana alimentazione, senza perdere il gusto della dolcezza. Le vicissitudini di Tino il Cioccolatino, ambientate in vari paesi del mondo, offrono anche la possibilità di scoprire nuovi costumi e culture diverse. Il personaggio del cioccolatino piace molto ai bambini ed ho scoperto che è letto nelle scuole elementari in tutta Italia. Il cioccolato è una coccola, piace a tutti e rappresenta un messaggio universalmente conosciuto…..
Le due autrici, Chiara Patarino ed Aurora Marsotto, si sono a lungo occupate di narrativa per l’infanzia ed hanno al loro attivo molti titoli di libri per l’infanzia.
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Bolli bolli pentolino…fai un puré al tuo bambino!


Bolli bolli pentolino, fai la pappa al mio bambino, la rimescola la mamma e il bambino fa la nanna. Fai la nanna gioia mia, o la pappa scappa via!
E’ questa la prima filastrocca nella quale ci si imbatte sfogliando questo delizioso libro “Bolli bolli pentolino- Le ricette dei Nidi d’infanzia comunali”. Questo libro rispecchia la realtà, assolutamente straordinaria, del Comune di Bologna: la gestione diretta di ben 50 Nidi d’infanzia comunali che, da almeno 40 anni, provvedono con cucina interna alla preparazione dei pasti. Un’esperienza unica, a livello nazionale, che ha consentito di mettere a punto un valido percorso pedagogico ed uno strumento tecnico che oggi è diventato un vero ricettario per bambini da 1 a 3 anni.
L’idea che ha spinto alla pubblicazione di questo libro è stato l’interesse dimostrato dai genitori per le ricette proposte nei nidi d’infanzia: piatti genuini, semplici e veloci da preparare che riscuotono grande successo tra i bambini. Mi sono innamorata di questo volumetto: non sono solo le ricette contenute ma è il modo in cui vengono spiegate ed illustrate ai grandi. La grafica è coloratissima ma i contenuti sono spiegati in maniera semplice e precisa: per ogni ricetta troverete le indicazioni sulla stagionalità delle materie prime impiegate, sulle quantità da proporre ai vostri bambini, piccole astuzie o suggerimenti per la preparazione del piatto e poi ancora tabelle coloratissime per imparare a conoscere la frutta e la verdura di stagione. E’ vero che l’educazione alimentare comincia sin dai primi anni di vita specie in un’epoca, come la nostra, in cui i ritmi frenetici influenzano enormemente le nostre abitudini, invogliandoci ad utilizzare piatti preconfezionati o precotti, merendine e snack troppo ricchi di grassi, di sale e di zuccheri…..
Ho trovato in questo libro molti spunti interessanti che vi proporrò nel mio blog. La prima ricetta testata per  voi è stato un puré a base di spinaci e patate: diversamente dalle ricette di puré tradizionali questo non contiene burro ma olio evo, più vicino alla nostra tradizione gastronomica. La Nanetta l’ha gradito molto ed anche noi genitori lo abbiamo trovato gustoso…comme quoi non servono piatti arzigogolati o fritti per fare cose che i bambini mangiano volentieri!
Ingredienti per 4 persone350 gr di spinaci surgelati (se avete quelli freschi allora mettetene 400 gr)700 gr di patate150 ml di latte fresco35 gr di parmigiano grattato20 gr di olio evoSale q.b.Pulite le patate, fatele a tocchetti e lessatele. Fate lo stesso, in una casseruola separata, per gli spinaci.
Scolate le verdure e passatele con il passaverdura: attenzione questo passaggio è fondamentale! Se gli spinaci sono freschi e tenerelli, per passarli potrete anche utilizzare il minipimer; se, invece, si tratta di spinaci congelati, quindi più filamentosi, allora utilizzate il passaverdure: otterrete una purea dalla texture  morbida, soffice. Mettete la purea in una pentola, aggiungete il latte caldo, poi l’olio ed il parmigiano. Aggiustate di sale e servite ben caldo!

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Coccorocò, cuoco delle coccole….


In questo periodo mi ritrovo spesso a pensare che la vita è veramente strana…..a fine settembre è stato lanciato un nuovo social network per mamme e donne che si chiama Withandwithin: nel giorno del lancio di questo nuovo social network ho conosciuto un’altra mamma e donna che si chiama Donatella Caione e che è la mente e la fondatrice de La scuola delle mamme, un sito in cui si affronta il delicato argomento dell’educazione e della scuola, dall’infanzia all’adolescenza. Con Donatella è nato subito un bel rapporto e parlando del più e del meno, lei ha voluto saperne un po’ di più sul mio blog, scrivendo una simpatica recensione su Quaderni Golosi. Donatella mi ha anche segnalato la casa editrice Mammeonline che presenta tante proposte di lettura interessanti per bambini e per ragazzi. Un paio di libri riguardano l’alimentazione ed i bambini: Coccorocò, cuoco delle coccole e la Cucina della Daunia.
Il primo, Coccorocò, è un libro fiaba-ricetta scritto da ragazzi che frequentano l’istituto professionale alberghiero di Villadossola ed è il risultato di un corso di scrittura creativa intitolato Scrittori Golosi. L’idea del corso era quella di stimolare la fantasia dei ragazzi, di far prendere loro una maggiore familiarità con la scrittura che spesso è considerata più come un dovere noioso che come una formidabile opportunità di espressione. Ne è nato un libricino colorato e divertente contenente la storia d’amore del cuoco Coccorocò per la dolce Coccorilla che si conclude con il matrimonio dei due. Alla fine del libro, ci sono una serie di ricette pensate per i più piccoli: i cocktail della festa a base di frutta fresca, le palline al sesamo ed anche il tiramisù dei bambini.
La cucina della Daunia è un viaggio, invece, nella cucina della provincia di Foggia, dal Gargano al Subappenino, tra mare, monti  e pianura, in luoghi in cui la cucina non è solo nutrimento per il corpo ma è cultura, tradizione, legame con il territorio e le proprie origini. Il libro è stato scritto da Irma Rosa, nata a Faeto ma residente da sempre a Foggia, che ha voluto mettere su carta le ricette di mamme, nonne, zie, amiche. Lagane e ceci alla cellese, strascinati con rucola e patate, pizzelle e foglie ammische alla delicetese, cozze ripiene alla viestana, e ancora frittelle e pettole……insomma è tutto un tripudio di cucina povera, spesso a base di verdure e legumi secchi, realizzata con ingredienti rigorosamente locali e con un glossario che aiuta il povero forestiero a districarsi nel linguaggio colorito di questa regione d’Italia……a me è piaciuto molto anche perché ogni capitolo è accompagnato da considerazioni e ricordi personali che l’autrice fa proprio sulla cucina della Daunia.

E se vi piacciono, potete comprarli cliccando su questo link: http://www.casaeditricemammeonline.it/acquistare mi piace dare visibilità a progetti socialmente sostenibili! 
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Profumi dal forno: giambella variegata…..


Profumi dal forno: è questo il titolo del nuovo libro di Omar Busi, pasticcere e mastro cioccolataio che ho avuto modo di conoscere nella serata di presentazione della sua ultima fatica organizzata da Reed Gourmet.
Lo dico subito a scanso di equivoci: non è stata la classica presentazione di un libro in cui l’autore sta dietro il tavolo e si limita a firmare autografi e dediche sul proprio libro.
In questo caso, Omar era “dietro ai fornelli” o meglio “davanti al forno” e oltre ad illustrarci passo per passo due ricette tratte dal suo libro, ci ha dato tanti spunti, consigli, astuzie da declinare in cucina ed in pasticceria. Lo sapevate ad esempio, che esistono due metodi per fare frolla? Uno italiano e l’altro francese (e sì sti francesi devono fare tutto al contrario ;-))) oppure che della vaniglia non si butta via nulla (un pò come il maiale oserei dire!) e che si può fare un ottimo zucchero a velo vanigliato homemade semplicemente immergendo il baccello di vaniglia nello zucchero a velo per qualche giorno? Questi sono solo un paio di esempi dei segreti rivelati da Omar. Ora veniamo però alla ricetta: la giambella variegata.
La giambella non è niente altro che la ciambella versione emiliana e difatti questa sua ricetta ha ottenuto il marchio di qualità dall’Assessorato all’Agricoltura della provincia di Bologna che promuove le eccellenze della tipicità felsinea. Però invece di proporcela nella classica forma rotonda, Omar ha utilizzato la moule à cake ovvero lo stampo per i plumcake: il risultato (delizioso) è identico.
Due cose da segnalare prima di passare alla ricetta.
Se passate questo weekend da Piazza dei Mercanti a Milano, troverete Omar Busi che si “esibisce” con le sue creazioni cioccolatose….e se invece, con l’arrivo della bella stagione, vi capita di fare un giro a Pieve di Cento (BO), allora fate un pit stop presso la sua pasticceria.



Ingredienti
Per l’impasto bianco:
175 gr di zucchero semolato
250 gr di farina
90 gr di burro
100 gr di uova (3 uova circa)
125 gr di latte alta qualità
12,5 gr di lievito Pan degli Angeli
un pizzico di sale
1/2 baccello di vaniglia


Per l’impasto nero:
250 gr di impasto bianco
20 gr di cacao in polvere
50 gr di uova (1 uovo circa)
25 gr di latte alta qualità


Se disponete di una planetaria, lo “sporco lavoro” lo farà la macchina….Se, invece, mancate di planetaria come circa l’80% della popolazione italiana allora vi tocca usare l’olio di gomito……Montate il burro con lo zucchero sino a quando il composto non avrà assunto un colore biancastro, poi aggiungete le uova una alla volta. Attenzione: a questo punto potrebbe sopraggiungere un attacco di panico misto ad ansia perché vedrete che il composto tenderà a sgranarsi….pas de problèmes, fa parte del gioco. Mettete metà del peso della farina e continuate ad impastare, vedrete che la farina assorbirà i liquidi in eccesso. A questo punto aggiungete il latte sempre continuando ad impastare. Alla fine aggiungete quello che resta della farina, il pizzico di sale, il lievito e la vaniglia.
Per l’impasto nero, prelevate 250 gr di impasto bianco, aggiungete l’uovo, poi il latte ed alla fine il cacao.
Come vi scrivevo sopra, potete utilizzare sia uno stampo circolare oppure  una moule à cake = uno stampo da plumcake.
Per ottenere l’effetto variegato, marbré, riempite lo stampo, preventivamente unto, di 2/3 alternando lo strato bianco a quello nero: immergete uno stuzzicadenti nell’impasto e muovetelo delicamente in modo che i due impasti si mescolino. Infornate in forno ventilato a 175° per 40 minuti circa. Vale sempre il classico metodo della nonna per vedere se il dolce è cotto: infilate uno stuzzicadenti lungo nel dolce, se esce asciutto, allora spicciatevi a tirare fuori il dolce dal forno. Lasciate raffreddare e servite. Noi l’abbiamo gustato accompagnato da un ottimo zabaione e spolverato di zucchero a velo, ma voi potete anche sbizzarrirvi con gli accompagnamenti.
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Marmellata di agrumi e zenzero candito


Lo confesso:  la ricetta di questa marmellata è tratta dal libro “Mes confitures” di Christine Ferber. Christine Ferber vive e lavora in Alsazia, è la fata turchina delle marmellate ed ha saputo conquistare con le sue marmellate e composte dagli abbinamenti originali, chef del calibro di Ducasse o della maison Troisgros. In Francia le sue marmellate sono conosciutissime, ma vi capiterà di trovarle anche sugli scaffali di negozi di prelibatezze in Germania, in Belgio ed ora anche in Giappone; in Italia, le ho trovate da Comptoir de France a Milano e a Roma.
A gennaio ho voluto provare il servizio Premium di Amazon, mi sono iscritta ed ho ordinato un pò di libri che mi sono stati puntualmente recapitati nel giro di 72 ore (wwwwoooooooowwww!), tra questi c’era quello di Christine Ferber e devo dire che mi si è aperto un mondo. Il libro è ripartito secondo l’alternarsi delle stagioni e per ogni stagioni le dolci prelibatezze proposte sono strabilianti, roba da far venire l’acquolina in bocca al solo leggerle…..Mi sono così cimentata in una ricetta tipicamente invernale che ha però nello zenzero quel tocco esotico che non guasta ed è buonissima insieme ad uno yogurt bianco cremoso. Un’ultima cosa: lo zenzero candito l’avevo già nella mia dispensa, ma voi lo trovate facilmente nei negozi di alimentari asiatici. Lo sapevate che lo zenzero è un efficace anti nausea? Io lo usavo sempre in gravidanza ed è forse per questo che ora mi è venuto un pò a noia…..


Ingredienti
800 gr di arance, 500 gr senza buccia
800 gr di pompelmi, 500 gr senza buccia
2 limoni bio non trattati
800 gr di zucchero
300 gr di zenzero candito

Sbucciate le arance ed i pompelmi, tagliateli a fettine e poi tagliate le fettine in 4. Tagliate i due limoni a fettine molto sottili. Tagliate lo zenzero candito a cubetti. In una pentola mettete la frutta, lo zenzero e lo zucchero, fate cuocere sino a quando il composto non comincia a bollire, a quel punto versate il composto in un’insalatiera, coprite bene con della carta forno e lasciate riposare in un luogo fresco (sul balcone va bene, purché faccia freddo) per una notte. L’indomani versate nuovamente il composto nella pentola e portate ad ebollizione continuando a mescolare delicatamente. Togliete la schiuma, lasciate cuocere a fuoco vivace per almeno altri 15 minuti. Verificate la texture, mettete la marmellata nei vasetti, chiudeteli bene e rovesciateli. Riponeteli in un luogo buio.
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