Archivio Mensile

settembre 2011

Verdure

Teglia mediterranea


Continuo imperterrita con le mie ricette tipicamente estive, quelle che puoi benissimo preparare il giorno prima e proporre agli ospiti o più semplicemente ai tuoi cari, il giorno dopo….e continuo con le ricette estive perché, viste le temperature che ci sono in questo momento, di mettermi a cucinare la zucca oppure i funghi proprio non mi passa per l’anticamera del cervello. Ecco ho preparato questa ricetta ieri sera, dopo aver messo a letto la Nanetta ed oggi visto che arrivano i miei da Roma la tirerò fuori, la scalderò un attimo al forno e sarà già pronta…… il vantaggio di questa ricetta è anche quello di poter assemblare i vari ingredienti senza doverli cuocere, diversamente da una parmigiana ad esempio, in cui ti devi mettere lì a friggere tutto per poi ricomporre i diversi elementi in una pirofila. E poi sono particolarmente fiera di me perché per questa ricetta ho utilizzato solo verdure dell’orto, 100% biologiche: patate novelle, pomodori, cipolle rosse J



IngredientiPatate Pomodori San Marzano o da sugoCipolla Tropea o rossaBasilicoOriganoParmigianoPan grattatoOlio evoSale e pepe q.b. 
Lavate e sbucciate le patate e tagliatele a fettine molto sottili. Tagliate sempre a fettine, ma più spesse, il pomodoro e la cipolla. Prendete una pirofila, irrorate il fondo di olio d’oliva e cominciate a comporre i vostri strati: dapprima le patate, poi il pomodoro, poi la cipolla, il basilico, sale, pepe e formaggio grattugiato. Componete almeno un paio di strati. La teglia dovrà finire con una base di patate a cui aggiungerete un’abbondante manciata di pangrattato e di formaggio, sale e pepe ed un filo di olio. Mettete nel forno caldo a 180-200° almeno per 50 minuti/un’ora. Se volete accorciare i tempi, pre-cuocete in pentola a pressione le patate: 5 minuti di cottura andranno bene. Lasciatele raffreddare, sbucciatele e tagliatele a fettine. Essendo già cotte, potrete anche fare delle fette un po’ più grandi. Non consumate la teglia calda, lasciate raffreddare e, se possibile, preparatela oggi per consumarla domani: vedrete che prenderà un sapore ancora più intenso.
Buon weekend a tutti!
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Let’s Eat’s!


Sono stata invitata la scorsa settimana all’inaugurazione di un nuovo food concept store nel cuore di Milano. Devo confessare che la mia prima reazione è stata quella di dire: “ancora un locale da fighetti dove si va essenzialmente per vedere e per farsi vedere”….e quindi è stata ancora più grande la mia sorpresa quando mi sono trovata davanti un vero e proprio supermercato dell’alto di gamma.

Il concetto non è nuovo: a Parigi, la Grande Epicerie del Bon Marché è un supermercato nel vero senso della parola che offre al consumatore solo prodotti selezionatissimi e di altissima qualità…..a Milano hanno ripreso questo concetto, lo hanno elaborato in chiave italiana mettendoci quel tocco di design e di lusso che però in questo contesto non guasta…è nato così l’Eat’s Store per una food-shopping-experience caratterizzata da un’ampia scelta di prodotti e specialità enogastronomiche alto di gamma.
Il Protagonista, con la P maiuscola, dell’Eat’s Store è il cibo: un trionfo di prodotti alimentari freschi, confezionati e pronti al consumo che danno vita ad una boutique alimentare in cui genuinità e qualità sono tutelate dal rigore professionale e dalla passione dei grandi artigiani del cibo. L’unicità della formula Eat’s è l’alta qualità globale ottenuta e garantita attraverso il coinvolgimento di ognuno dei piccoli artigiani, spesso piccolissimi, produttori di eccellenze.
Accanto alle grandi isole delle carni, del pesce, dei formaggi, dell’ortofrutta e del pane, il Food Store ospita una raffinata dispensa ricca di prelibatezze alimentari, all’interno della quale è possibile trovare ogni sorta di sfizio: gli olii e gli aceti più pregiati, le spezie più esotiche, le conserve, la pasta fatta a mano, il caffè più ricercato, il cioccolato più sopraffino, selezionati uno a uno da un parterre di produttori di altissimo livello.
Spazio al bianco ed ai toni chiari che sono i colori predominanti e richiamano in qualche modo il concetto di genuinità e pulizia, e spazio anche all’utilizzo di materiali naturali quali il rovere che mira a conferire all’ambiente quel tocco di calore.
Io ho amato molto il banco dei formaggi con un numero di referenze variabile dalle 140 alle 200 a seconda della stagione, in grado di rappresentare degnamente il variegato panorama dell’arte casearia in Italia e all’estero (Francia, Regno Unito, Olanda e Svizzera) ed il settore dedicato alle conserve, ai sott’olio di tutti i tipi in grado di risvegliare anche i palati più addormentati. Vado spesso da Eataly ma penso proprio che l’Eat’s Store diventerà un altro dei miei punti di riferimenti per lo shopping godereccio in città.
Se volete andare a farci un giro, sappiate che è aperto dal lunedì al sabato, dalle 09.00 alle 22.00 e la domenica dalle 10.00 alle 21.00 e che si trova nella Galleria del Corso all’interno dei locali che una volta hanno ospitato il cinema Excelsior.
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Libri

Arriva Gamberetto!

Credits: Gambero RossoPrendete 8 bambini curiosi, mettetegli accanto la simpatica Francesca Barberini ed Andrea Golino, shakerate il tutto ed otterrete cosi la nuova trasmissione di Gambero Rosso Channel, Gamberetto, in onda dal prossimo 17 settembre, in cui i piccoli foodies si avventurano nel favoloso mondo della gastronomia.
Otto puntate per otto diversi temi: la frutta, le verdure, i cereali, il latte, la carne, il miele, le uova e le erbe aromatiche. I bambini apprenderanno come si fa il miele, come si raccolgono le fragole e le spighe di grano o come prendere un uovo da una gallina. Gli 8 piccoli aspiranti chef superano prove e giochi per realizzare alla fine una ricetta basandosi sul tema della puntata. Gnocchi di ricotta su vellutata di piselli, mousse di miele e ricotta con salsa di fragole, tortini di verdure sono solo alcune delle gustose ricette che i giovani protagonisti prepareranno seguendo il loro gusto.Credits: Gambero RossoGirato in una fattoria didattica nei dintorni di Roma, il programma si avvale della collaborazione dell’INRAN, l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione e del WWF: i rappresentanti dei due enti stimoleranno la curiosità dei bambini nei confronti del cibo con interventi di approfondimento, giochi e informazioni utili anche ai genitori, sia dal punto di vista nutrizionale che del rispetto per l’ambiente.
L’estro e la fantasia dei piccoli gourmet vengono così arricchiti di consigli, trucchi e segreti che anche i più grandi apprezzeranno e che faranno loro realizzare ricette degne del più famoso degli chef.
Appuntamento quindi con Gamberetto, ogni sabato alle 19.00 a partire dal 17 settembre, su Gambero Rosso Channel, Sky canale 411.

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Melanzane saltate allo zenzero


Oggi vi propongo una ricetta dal sapore decisamente “esotico”: le bucce di melanzane saltate allo zenzero . Venerdì scorso avevo messo sul blog la ricetta  del mio caviar d’aubergines ed alla fine della ricetta vi avevo chiesto di non gettare via la pelle delle melanzane. Infatti eccomi con una ricetta di “recupero”: per la serie non si butta via niente specie se si tratta di verdure biologiche. Le melanzane saltate allo zenzero è una ricetta che avevo assaggiato anni fa in un ristorante giapponese a Parigi, che avevo provato a rifare sulla base dei profumi e dei sapori che mi erano rimasti impressi e che faccio periodicamente soprattutto in concomitanza con il caviar d’aubergines per evitare di gettare via le bucce. Coloro che non amano il sapore dello zenzero sono pregati di astenersi……


IngredientiBucce di melanzane (3-4)3 cucchiai di olio di girasole2 cucchiai di zenzero fresco tagliato finemente1 testa di aglio sminuzzataPeperoncino schiacciato q.b.3 cucchiai di salsa di soia1 cucchiaino di zucchero di cannaSale
Tagliate a strisce le bucce delle melanzane. In una padella mettete l’olio e riscaldatelo: lasciate dorare l’aglio, lo zenzero ed il peperoncino per un paio di minuti. Aggiungete le melanzane e continuate la cottura per altri 4-5 minuti. Versate poi la salsa di soia e lo zucchero: mescolate il tutto e lasciate cuocere ancora per 5 minuti circa. Servite calde ed aggiustate eventualmente di sale. Buona settimana a tutti!
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Taste of MILANO for “Baby Foodies”



Dal 15 al 18 settembre andrà in scena la seconda edizione di Taste of Milano. Taste of Milano è un’iniziativa che si propone di avvicinare il grande pubblico all’alta cucina e consentire a tutti, grandi e piccini, di provare piatti di famosi Chef in un contesto decisamente informale. E proprio nell’ottica di sensibilizzare le “giovani generazioni” al buon cibo e alla buona tavola, quest’anno Taste of Milano ha creato un biglietto speciale, il Biglietto Famiglia, per permettere anche ai più piccoli di sperimentare nuovi gusti e nuovi sapori, divertendosi anche a cucinare all’aperto.  
Presso la Cooking School  di Taste of Milano si terranno due sessioni dedicate ai più piccoli che potranno così divertirsi a cucinare a fianco dei loro genitori mettendo le mani in pasta! Nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 settembre invece,  Chef esperti impartiranno ai più piccoli lezioni di finger choco cake, mini corsi di cucina regionale e percorsi “bio”, proponendo attività focalizzate sugli aspetti materico-sensoriali del cibo e dell’alimentazione. 
Tra cioccolata, verdure, farine, frutta di stagione, uova e prodotti del territorio, i bambini prenderanno parte attivamente alla preparazione delle più originali ricette, cimentandosi in operazioni di intaglio, impasto e  cottura.Ma non è finita mica qui! Sempre nelle giornate di sabato e domenica Bice Perrini rallegrerà i visitatori con Coloribo, i colori da mangiare.  
Bice è un’artista che da anni ricerca il colore nell’arte e nella natura e grazie ai suoi Coloribo (acronimo di colore e cibo) ora ha reso possibile dipingere con il cibo, facendo di ricette creative e colorate delle vere opere d’arte!Con Coloribo a Taste of Milano, grandi e piccini potranno vivere un’esperienza multisensoriale in cucina: vista, olfatto, tatto, udito e gusto li guideranno nella scoperta  di gusti e sapori mai assaggiati  prima. 
I laboratori verranno seguiti e coordinati direttamente da Bice Perrini che guiderà i bambini ad utilizzare in cucina tutti e cinque i sensi attraverso la pittura, la musica, il cibo, sino ad arrivare alla creazione gastronomica. All’interno del laboratorio di cucina e con l’aiuto dell’artista i bambini prepareranno le salse Coloribo a base di frutta e verdura freschissima e di stagione (pomodori, menta, salvia, finocchietto, mandorle, olio extra vergine d’oliva, etc..) e predisporranno piccoli menù cromatici e merende facili da gustare e riproporre ai propri amici. 
Per conoscere tutti i programmi, gli orari e le attività proposte da Taste of Milano per tutti gli aspiranti “Chef in erba”, consultare il sito www.tasteofmilano.it.
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Caviar d’aubergines



Mi hanno fatto un po’ attendere però finalmente le melanzane dell’orto sono arrivate ed eccovi quindi una piccola serie di suggerimenti gastronomici con questo ortaggio che amo moltissimo. In realtà, l’avrete capito anche voi, io di base sono un’erbivora e farei prima ad elencare le verdure che non mi piacciono piuttosto che quelle che mi piacciono. Ecco, non impazzisco per i cetrioli ma perché, come accade per i peperoni, ho difficoltà a digerirli. Non amo invece i cavoletti di Bruxelles, pensate che mi ricordo ancora la prima volta che li ho mangiati! Avevo appena compiuto 14 anni e, come regalo per la promozione, ero partita con mio nonno a fare un mini giro d’Europa. Avete presente quei viaggi organizzati sullo stile giapponese in cui visiti in una settimana 15 paesi diversi in torpedone (e sì perché una volta mica si chiamavano bus gran turismo!)? Ecco la mia scoperta dell’Europa è stata più o meno così! Insomma stavo transitando per il Belgio quando ci fermiamo a mangiare e ci servono questi mitici cavoletti di Bruxelles: sono stata malissimo, altro che mandarli giù! Però siccome sono ostinata, quando, molti anni più tardi, mi sono trasferita a Parigi ho voluto assaggiare nuovamente ‘sti benedetti cavoletti: rien à faire, ils ne passent pas…..ho cercato di fare astrazione dai miei ricordi adolescenziali, ma non c’è stato nulla da fare….proprio i cavoletti non mi piacciono e diciamo che con i cavoletti si esaurisce la lista delle verdure che non amo.
Per ritornare alle amatissime e più mediterranee melanzane, questa ricetta è un’altra di quelle scoperte in Francia…..ma che è ‘sto caviale di melanzane di cui sentivo così spesso parlare dalle mie colleghe francesi? La risposta l’ho trovata una volta che sono andata a farmi un giro nel Sud della Francia, dalla parte di Hyère, e al momento del rito dell’aperitivo mi portano il caviar d’aubergines…… à tomber….buono da morire…..mi sono subito affrettata a farmi dare la ricetta che custodisco gelosamente e che ogni estate tiro fuori perché questo caviale è amatissimo da mio marito ed anche qualche amica che non ama il pesce, lo mangia volentieri ;-)))))
Vi metto di seguito gli ingredienti, spetterà a voi l’arduo compito di calibrarli e di trovare il giusto equilibrio nei sapori. Melanzane nere lungheAglio Olio evoAcciughe sott’olioPrezzemoloSale grosso
Prendete la melanzana, tagliatela in due nel verso della lunghezza, praticate delle incisioni sulla parte bianca. Su di una teglia, mettete la carta forno e adagiateci la melanzana: la parte bianca dovrà essere rivolta verso l’alto. Mettete un filo di olio evo, del sale grosso e dimenticatevela in forno per 40-45 minuti circa a 160°. Tirate fuori la melanzana dal forno, lasciatela raffreddare e scavate delicatamente in modo da recuperare tutta la polpa che sarà ormai cotta. Versate la polpa nel contenitore del mixer, aggiungete lo spicchio d’aglio tagliato in due, l’olio e 5-6 acciughe. Lasciate andare il mixer, assaggiate e cominciate ad equilibrare: forse sarà necessario mettere ancora un paio di acciughe oppure un po’ più di olio. Alla fine aggiungete il prezzemolo ed il sale. Versate il composto in una terrina e lasciatelo riposare in frigorifero 24 ore. L’indomani servitelo con del pane tipo baguette oppure delle fette di pane passate in forno. E’ delizioso……
Ah, un’ultima cosa! NON gettate via le bucce delle melanzane: lunedì vi proporrò una ricetta all’insegna del recupero! Buon weekend a tutti!


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SANA KIDS ‘11

Credits: Ecostore
Se il prossimo fine settimana avete voglia di muovervi, fate un salto a Bologna dove a partire da oggi e sino al 13 settembre si svolgerà il Sana, l’evento dedicato al naturale più importante della penisola. Quest’anno poi ci sono una serie di iniziative pensate appositamente per le famiglie ed i bambini. Innanzitutto un’eco-store attraverso cui si intende raccontare i prodotti e gli alimenti ai più piccoli, ma che vuole essere anche un momento di interazione con gli adulti.
Il coloratissimo ecostore, ideato da Salamanca design, sarà presentato a SanaKids venerdì 9 settembre, alle ore 10.45 presso lo STAND A25 del PAD 31. Ma cosa ci trovate concretamente nell’ecostore? Al suo interno sono rappresentati scenograficamente i prodotti della natura, i colori, i profumi degli alimenti appena raccolti. Il lay-out dell’eco-store è costituito da un sistema a moduli che simula un mercato colorato, in cui  i prodotti sugli scaffali raccontano la propria origine, le proprie caratteristiche nutrizionali e persino il momento della giornata in cui si consumano. Così il pranzo è verde, giallo e rosso come la pasta, il riso, l’olio, le verdure…… Gli alimenti per la merenda si associano al giallo, all’arancio e al viola, ai colori del miele, del pane, della frutta sotto forma di composte o di nettare. Mentre la colazione è bianca e marrone proprio come il latte ed i cereali!

Credits: AlceNero
Inoltre sabato 10 e domenica 11 settembre 2011 Alce Nero e Mielizia creano in centro a Bologna un vero “triangolo del biologico”, una sorta di laboratorio itinerante per famiglie e bambini per dare informazioni sul prodotto biologico, dall’origine alla tavola. Due carrettini mobili, costruiti in materiale eco- compatibile, diventeranno i punti di assaggio dove i bambini potranno imparare a riconoscere i sapori, seguendo un divertente percorso all’interno della città che si concluderà all’Alce Nero Caffè. Lì, dalle ore 10 alle ore 18, si terranno i laboratori del gusto e della creatività, nei quali i piccoli potranno raccontare il biologico, visto e interpretato da loro. Con “l’etichetta per tutti”, i partecipanti disegneranno la loro versione ideale delle etichette dei prodotti. I loro elaborati verranno esposti all’interno del negozio e pubblicizzati sui siti e sul blog di Alce Nero e Mielizia. Troverete i carrettini golosi sabato 10 settembre in Piazza della Pioggia (zona Via Galliera) e in Piazza Ravegnana (sotto le Due Torri), domenica 11 settembre al Giardino del Guasto (Via del Guasto, angolo con Via Belle Arti) e in Piazza Ravegnana.

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Marmellata di pere, uvetta e noci


Dopo la marmellata di melone e mandorle che vi ho proposto la settimana scorsa, eccovi un’altra mia creazione. Questa volta non ho adottato nessun metodo Christine Ferber: ho semplicemente utilizzato Fruttapec, ho seguito il mio istinto che mi diceva di abbinare le pere dell’orto alle noci e di aggiungere una manciata di uvetta. Ne è venuta fuori una marmellata dal sapore decisamente autunnale, ottimo abbinamento con una fetta di pane integrale ed una tazza di thé fumante…..Ora vedendo la foto vi starete domandando perché mai ho agghindato il vasetto di marmellata in quel modo: semplice, perché ho deciso che i regali di Natale quest’anno saranno rigorosamente home made e quindi ho cominciato a sperimentare diversi packaging. Il risultato non è male: voi che ne dite?
Ingredienti:1 kg di pere già pulite½ kg di zucchero1 bustina di fruttapec 2:1200 gr di noci150 gr di uvettaun bicchierino di rhum (facoltativo)
Mettete a bagno l’uvetta per un paio di ore almeno nell’acqua tiepida o nel rhum: io ho utilizzato l’acqua tiepida perché dovendo far mangiare la marmellata alla pargola, la macerazione nel rhum non mi sembrava azzeccata. Sminuzzate le noci ma non fatele troppo sottili. Sbucciate le pere, tagliatele a pezzi piccoli e mettetele in una pentola. Unite Fruttapec allo zucchero ed aggiungetelo alle pere. Portate ad ebollizione: quando vedrete i primi segni di “fremissement” aggiungete le noci e l’uvetta strizzata. Lasciate bollire 3-5 minuti continuando a mescolare. Spegnete, lasciate che la schiuma scompaia e poi mettete la marmellata nei barattoli, chiudete e capovolgete. Una precauzione: l’uvetta e le noci tenderanno a depositarsi in basso quindi prima di riempire i vasetti, mescolate bene la marmellata in modo  che il “condimento” si distribuisca bene. Conservate al buio.







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“Taboulé” di gamberi, pomodori, melone e piadina


Non so da voi, ma qui in provincia di Milano piove oramai da due giorni e stamattina uscendo di casa per accompagnare la Nanetta all’asilo ho avuto l’impressione che fossimo già in autunno. Fortuna che le temperature sono scese un pochino, che il caldo dei giorni scorsi si è attenuato ma che non è ancora fresco come in autunno. E poi mentre vi sto scrivendo mi sembra di vedere un timido raggio di sole fare capolino tra la spessa coltre di nubi: chissà come evolverà la giornata…..comunque sia, questa ricetta vuole essere uno scampolo di estate perché come tutte le ricette estive è leggera, fresca, non richiede ore di preparazione ma è, al tempo stesso, sfiziosa per una serie di accostamenti inediti e sorprendenti.
Devo confessare che sono stata ispirata da un’insalata che ho mangiato quest’estate in un ristorante a Milano e che poi, una volta tornata a casa, ho declinato seguendo un po’ la ricetta originale un po’ il mio gusto personale. Mio marito che l’ha provata, l’ha trovata molto buona: vero è che lui è un amante delle cipolle ed il fatto di servirle crude in questa ricetta, già mi ha fatto guadagnare un sacco di punti ai suoi occhi.
Vi elenco gli ingredienti indicandovi le quantità in maniera approssimativa, perché poi le quantità varieranno un funzione del numero di persone ed anche delle preferenze personali.

Per due persone:15-20 mazzancolle/gamberoni sgusciati1 fetta grande di melone20 pomodori ciliegino½ cipolla di Tropea½ piadina di quelle piccole ed un po’ spesseOlio evo q.b.Glassa balsamica q.b.Sale e pepe q.b.
In una padella fate scaldare l’olio e mettete i gamberoni a cuocere per 7-8 minuti circa.
Tagliate a dadini il melone, tagliate in due i pomodorini, affettate la cipolla e ricavate dei quadratini dalla piadina. Mettete in un piatto i gamberoni cotti, il melone, i pomodorini, la cipolla, la piadina: in una ciotola mescolate bene l’olio e la glassa balsamica, aggiungete sale e pepe e versate l’emulsione su questo anomalo taboulé che proporrete come antipasto o come piatto unico. Servite a temperatura ambiente.

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