Carne

Cotechino in crosta



Non so a voi, ma a me capita che i giorni prima di Natale siano una vera e propria corsa contro il tempo. Il fine settimana è trascorso velocissimo tra merende di Natale, cene ed ultimi preparativi gastronomici. Mi sono seduta a tavolino ed ho finalmente definito tutti i dettagli del cenone del 24 e del pranzo di Natale. Ho fatto l’elenco di quello che mi rimane da comperare; ho visto come apparecchiare il tavolo; ho nascosto i regali per la Nanetta nel grande sacco di Babbo Natale; ho finito gli ultimi pacchetti…insomma non mi sono fermata un attimo e la settimana appena iniziata ha l’aria di non essere di tutto riposo….vabbè mi consolo con il fatto che sarà una settimana cortissima: io infatti dal 24 sono in ferie sino al 27 dicembre!




Non amo il cotechino ma sarebbe più giusto dire che non amavo il cotechino sino a quando non ho provato il cotechino della cascina a km 0 che abbiamo nel paese accanto al nostro. Non amavo il cotechino innanzitutto perché non fa parte della tradizione gastronomica della mia regione e poi perché evidentemente il cotechino assaggiato sino ad ora era di bassa qualità. Ho provato il cotechino artigianale della cascina e devo confessare di essermi ricreduta: è magro, non lascia in bocca quella sgradevolissima sensazione di grasso e, soprattutto, lo trovo un piatto versatile. L’ho cucinato con le lenticchie ed il pomodoro, l’ho provato in maniera classica con il puré e la settimana scorsa, lho preparato in crosta abbinandolo a degli spinaci ripassati con il burro. Devo dire che i miei amici, “milanesi doc”, lo hanno trovato molto gustoso e gradevole. Condivido volentieri con voi la ricetta che avevo per caso trovato non so più su quale rivista. Non vi faccio ancora gli auguri ma vi do appuntamento a dopodomani per un’altra ricetta dal sapore tipicamente invernale.
A presto e stay tuned!

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
500 gr di spinaci cotti
1 cotechino da 500 gr circa
2 cucchiai di uvetta
1 cucchiaio di pinoli
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
burro q.b.
1 tuorlo d’uovo
semi di sesamo q.b.
Bagnate il cotechino sotto l’acqua tiepida, bucherellatelo con uno stuzzicadenti e poi cuocetelo in maniera tradizionale cioè avvolgendolo in un panno, immerso nell’acqua con una cottura di 2 ore circa. Io l’ho cotto nella pentola a pressione e quindi di 40 minuti me la sono cavata.Sbollentate gli spinaci e ripassateli in padella con il burro cospargendoli di parmigiano, di uvetta e di pinoli. Srotolate la pasta sfoglia, disponete gli spinaci ed adagiate il cotechino: arrotolate il tutto.Spennellate con del tuorlo d’uovo e versate a pioggia i semi di sesamo. Infornate per 25 minuti circa a 200°.
Servite caldo ma è ottimo anche a temperatura ambiente.


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Schiacciata broccoli ricotta salata e salame piccante


Vi avevo promesso settimana scorsa la ricetta di questa schiacciata ai broccoli che avevo preparato per uno dei miei aperitivi natalizi, oggi che sono di fretta ve la propongo. In realtà al posto del salame piccante potete utilizzare del salame dolce oppure della soppressata; l’abbinamento broccoli-salame piccante-ricotta salata risulta perfetto a mio avviso.Oggi pomeriggio non lavoro: ho la recita di Natale della piccola a scuola…..che emozione!
A lunedì per una ricetta decisamente in tema natalizio e buon weekend a tutti!




La ricetta della pizza, ormai collaudatissima, la trovate qui.
Per la farcitura:broccoli cotti al vapore q.b.salame piccante q.b.ricotta salata q.b.2 cucchiai di parmigiano grattugiato


Stendete la pasta della pizza sottilissima, poi disponete i broccoli che avrete tagliato a fettine sottili, il salame piccante e la spolverata di ricotta salata mescolata al parmigiano grattugiato: un filo di olio completerà la vostra schiacciata. Infornate a 220° per 20 minuti circa. Mangiate calda! Come vedete dalle foto, questa ricetta è stata apprezzatissima dalla Nanetta che praticamente se l’è divorata da sola……..mi ha detto di riferirvi che era molto buona!




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Capesante con gallette di patate



L’inverno rappresenta per me anche la stagione delle capesante. Quando vivevo in Francia, in questo periodo, ogni settimana, al mercato, comperavo le Saint Jaques e le cucinavo semplicemente con del burro e con una generosa spolverata di pepe macinato al momento……i tempi sono cambiati: vivo in Italia e le capesante non si trovano così frequentemente, soprattutto manca l’ampia scelta che potevo avere in Francia. Ultimamente le ho ricomprate; ho trovate quelle piccolissime- che non danno tanta soddisfazione- e che ho preparato semplicemente accompagnandole con delle gallette di patate morbide cotte al forno. Le gallette di patate hanno fatto la felicità della Nanetta che ha fatto il pieno!


Per le gallette di patate: 400 gr di patate1 uovo3 cucchiai di parmigiano grattato2 cucchiai di farina1 filo di olioSale e pepe q.b.
Per le capesante:calcolate 7/8 capesante a persona
burro salato q.b.
pepe macinato frescoSbucciate le patate e grattatele con una grattugia dai fori larghi: mettete le patate grattugiate in uno scolapasta e lasciate che perdano un po’ della loro acqua. Lasciate “riposare” per un’ora circa.In un’insalatiera mettete le patate, l’uovo che avrete sbattuto a parte, il parmigiano grattugiato, la farina, il sale ed il pepe: amalgamate bene il tutto.  Sulla teglia mettete la carta forno e con il cucchiaio prendete una discreta quantità di composto e andrete a disporre sulla teglia sino a formare una mini galletta. Irrorate con un poco di olio ed infornate a 180° per 25 minuti circ. Nel frattempo pulite le capesante estraendole dalla loro conchiglia e privandole, eventualmente, del corallo che non piace a tutti. In una padella scaldate del burro ed unite le capesante: dovranno cuocere un paio di minuti non di più perché altrimenti dopo diventano dure. In un piatto mettete la galletta di patate ed adagiateci sopra le capesante: spolverate con il pepe. Mangiate rigorosamente calde.


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Pizza patate speck e stracchino


Ci stiamo avvicinando a grandi passi al Natale: è tempo di aperitivi, cene e merende natalizie, di saluti, di incontri, di chiacchiere tutti all’insegna del mangiare bene e del bere tanto……ma spesso, se si decide di organizzare degli aperitivi o delle merende natalizie in casa propria il tempo per preparare degli stuzzichini gustosi è poco…..ed allora io, in occasione di una merenda-aperitivo, ho optato  per delle pizze, farcite e decorate in modi diversi e dai gusti completamente diversi. E’ il caso di questa pizza con patate, speck e tanto stracchino……ma ne ho preparata anche un’altra, che ha riscosso ancora più successo, con broccoli, salame piccante e ricotta salata e che vi posterò settimana prossima! Io scappo; questo weekend mi aspetta un altro aperitivo natalizio da imbastire…….questo però, sarà più tema…..ma non vi voglio svegliare nessun particolare! Buon fine settimana ed a presto!



La ricetta della pizza, ormai collaudatissima, la trovate quiPer la farcitura:2 patate a pasta gialla di medie dimensioni
50 gr di speck tagliato sottile e a listarella
stracchino q.b.
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato

Stendete la pasta della pizza e lasciatela riposare ancora una mezz’ora, poi spalmate lo stracchino, disponete le patate tagliate a fettine sottilissime, unite le listarelle di speck ed infine la spolverata di parmigiano reggiano: un filo di olio completerà la pizza. Infornate a 220° per 25 minuti circa. Mangiate calda ma è ottima anche a temperatura ambiente!

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Risotto mortadella, pistacchi e scorza di limone



Vi ho parlato circa un mese fa dell’aperitivo natalizio siglato Citterio a cui io e la Nanetta abbiamo partecipato ed in occasione del quale abbiamo gustato alcune ricette rivisitate in chiave Citterio ed a metà strada fra il dolce ed il salato…..Ebbene, visto il grande amore dell’Uomo Goloso per il risotto, ho rifatto, a casa e a modo mio, un risotto assaggiato proprio in quella occasione. Devo confessare che l’Uomo Goloso non era molto entusiasta dell’idea di un risotto che abbinasse la mortadella alle scorze di limone candite ma il risultato l’ha evidentemente convinto del contrario!





Ingredienti per 3 persone:240 gr di riso carnaroliLa scorza di 1 limone piccolo non trattato20 gr di zucchero 50 gr di acqua20 gr di olio brodo vegetale20 gr di burro30 gr di Grana Padano grattugiato30 gr di pistacchi tritati60 gr di Mortadella Bologna I.G.P Citterio
sale e pepe

Tagliare le scorze del limone a julienne, disporle in una piccola casseruola con lo zucchero e l’acqua e lasciare cuocere a fuoco basso fino a quando avranno assorbito tutto il liquido. Tagliare la mortadella a listarelle che arrotolerete come dei turbantini.Tostare il riso con l’olio e poi cominciare la cottura tradizionale con il brodo. Togliere dal fuoco e mantecare con il burro e il Grana Padano.
Versare il risotto nei piatti di portata, spolverizzare con i pistacchi, le scorze del limone e guarnire con la mortadella.
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Pasta broccoli gorgonzola e noci


Ogni artista ha la sua fonte di ispirazione o la sua musa ispiratrice…anche io, che certamente non sono un’artista, ho nell’Uomo Goloso la mia fonte di ispirazione: vuoi perché ogni volta che mi metto ai fornelli, lo faccio cercando di ideare delle ricette che gli possano piacere, vuoi perché lui, per motivi legati alla sua professione, è in giro molto più spesso di me e gli capita, con una certa frequenza, di mangiare fuori. 





E’ proprio mangiando nelle trattorie e nei ristoranti italiani che ritorna a casa con degli spunti interessanti per delle nuove ricette, che io poi elaboro e reinterpreto alla mia maniera. Questa pasta è nata proprio così: l’Uomo Goloso mi ha parlato di una pasta molto buona che aveva mangiato a pranzo e così il suo resoconto di un pranzo si è trasformato in una nuova ricetta che condivido con voi! Buon Ponte a tutti! 
250 gr di pasta corta (io ho scelto dei rigatoni maxi) 50 gr di gorgonzola dolce 3 cucchiai di panna da cucina vegetale 150 gr di broccoli 30 gr di noci fresche sminuzzate Olio evo q.b. Sale q.b. 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattato 
Sbollentate i broccoli. In una padella scaldate un cucchiaio di olio con i broccoli, aggiungete il gorgonzola fatto a cubetti e la panna liquida: lasciate scaldare per un minuto. Alla fine unite i gherigli di noce sminuzzati grossolanamente. Cuocete la pasta, lasciate da parte un po’ di acqua di cottura della pasta che potrebbe servirvi eventualmente nel caso in cui dovesse risultare troppo asciutta. Condite la pasta con l’intingolo a base di broccoli, gorgonzola e noci, aggiungete una spolverata di parmigiano grattugiato e servite subito in tavola.
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Tortino di patate, speck e verza

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Con il freddo che è finalmente arrivato, è arrivata anche la voglia di accendere il forno e cucinare piatti che scaldino il corpo, il palato e lo spirito. La settimana scorsa vi ho proposto degli involtini di verza “pizzoccherati”: più o meno con gli stessi ingredienti ho preparato questi semplici ma gustosi tortini che ho mangiato tiepidi ma che ho portato il giorno dopo anche in ufficio. A me sono piaciuti molto ed anche a casa li hanno graditi tutti, Nanetta compresa.

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Fagottini di verza pizzoccherati


Non sono scomparsa, mi sono solo presa una pausa di riflessione dopo i drammatici episodi di Parigi….sinceramente ho passato una settimana “meditativa”, una settimana dai toni grigi, spenta…..e sto lentamente ritornando alla normalità, incoraggiata anche dal fatto che tutti miei amici a Parigi stanno bene, sotto choc ma bene…..




Oggi vi voglio proporre una ricetta che rivisita, alla lontana, quella dei pizzoccheri. Dico subito che non sono una fan dei pizzoccheri; li mangio una sola volta durante l’inverno, generalmente preparati da mia suocera, ma in generale li trovo troppo pesanti e difficili da digerire. Sono quindi partita dalla ricetta dei pizzoccheri, cercando di rileggerla in chiave più light: ho realizzato dei fagottini di verza il cui interno contiene il condimento dei pizzoccheri: patate, burro e formaggio casera…….il risultato mi ha pienamente soddisfatto sia come gusto che a livello di digeribilità……provateli anche voi!
Per 2 persone
4 foglie di verza
2 patate piccole
Verza q.b.
Burro salato q.b.
Formaggio casera o bitto (utilizzate un formaggio con cui solitamente si condiscono i pizzoccheri)
2 cucchiai di panna vegetale

Sbollentate per un minuto le foglie di verza; adagiatele delicatamente su di uno strofinaccio in modo che si raffreddino ma, soprattutto, che si asciughino. Nel frattempo bollite le patate,  (io in pentola a pressione l’ho fatte bollire per 2 minuti affinché rimanessero ancora un po’ durette), lasciatele raffreddare e tagliatele a cubetti. In una padella sciogliete del burro, versate le patate, rosolate ed unite il formaggio tagliato a cubetti piccoli insieme alla panna. Fate sciogliere il tutto a fuoco lento, spegnete e lasciate intiepidire. Farcite le foglie di verza, chiudendole con degli stuzzicadenti oppure con dello spago da cucina. Rosolate in padella per un paio di minuti girandoli delicatamente. Si possono mangiare da soli oppure accompagnati da una fonduta. Io li ho provati entrambi…..la fonduta, non so perché, mi si è impazzita…..sicuramente sono buonissimi con la fonduta però, in vista dei bagordi natalizi, cerchiamo di contenerci…….
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Minestra di ceci, patate e porcini


Quello appena trascorso è stato un weekend dalle tinte grigie e non mi riferisco solo al grigio della nebbia che ha avvolto tutto intorno a Milano…..chi mi segue da un po’, conosce bene il mio attaccamento per la Francia: ho vissuto molti anni in Francia ed alcune fra le persone  alle quali sono più attaccata vivono lì, a Parigi. Sabato mattina nell’alzarmi e nell’apprendere con sgomento la notizia degli attentanti a Parigi la mia prima reazione è stata quella di scoppiare in lacrime: un pianto a dirotto, con i singhiozzi che ha lasciato però ben presto il posto all’inquietudine….staranno tutti bene? 




Ed allora è cominciato il giro di telefonate, di messaggi su whatapp e sui social network: è iniziato l’appello per capire se qualcuno dei miei amici fosse rimasto coinvolto negli attentati. Ho potuto tirare un sospiro di sollievo nell’apprendere che stavano tutti bene, sotto choc ma bene…….ma è rimasto un dolore profondo, persistente, un’enorme tristezza che mi ha accompagnato per tutto il weekend e che vi sto descrivendo in questo momento. Mi sono astenuta e mi astengo dal fare commenti pubblici su come questa drammatica situazione potrebbe essere risolta…….non lo so…. credo però fermamente nel dialogo e nella capacità di trovare soluzione anche i problemi apparentemente più difficili che gli uomini hanno dimostrato nel corso dei secoli……Oggi vi propongo una minestra comfort food che mi sono preparata nel fine settimana per riscaldarmi dalla sensazione di freddo interiore che non mi ha mollato un attimo.Buona settimana…….
Ingredienti per 4 persone150 gr di ceci secchi2 patate grosse150 gr porcini freschi tagliati a cubettiSoffritto q.b.Sale q.b.
Prezzemolo q.b.
Mettete ammollo i ceci secchi per 18-24 ore, poi cuoceteli in pentola a pressione per 15 minuti circa: i ceci dovranno risultare ancora duretti. Sbollentate appena le patate:  in una pentola con dell’olio, fate soffriggere il sedano, la cipolla e la carota. Aggiungete poi i ceci e le patate tagliate a cubetti, fatele andare per 15-20 minuti circa. Unite poi i funghi porcini freschi anche questi tagliati a cubetti. Continuate la cottura per altri 5 minuti. In ultimo versate il prezzemolo sminuzzato. Aggiustate di sale e pepe. Versate in una scodella con un filo olio e mangiate caldo.
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