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Verdura; bambini

Verdure

Indivia belga brasata con aceto di mele ed uvetta


Ho rifatto recentemente la mia endive au jambon che in casa riscuote sempre un grande successo….il problema era che avevo comperato troppa indivia e che me ne rimanevano due cespi che non sono riuscita a fare entrare nella pirofila: ora, avrei potuto preparare un’insalata con l’avocado e le uova sode che mi piace tantissimo ma non avevo l’avocado in casa…ho deciso quindi di improvvisare una ricetta che potesse fungere da contorno per la mia schiscetta giornaliera. Ho accostato l’indivia all’uvetta saltandola in padella con l’aceto di mele che rimane molto delicato ed assolutamente non forte. Questa  inedita associazione di sapori mi è piaciuta molto: l’ho portata in ufficio, accompagnata da un semplice hamburger di soia per la mia pausa pranzo.



Per una persona
2 cespi di indivia belga
2 cucchiai di aceto di mele
1 cucchiaio di uvetta sultanina
2 cucchiai di olio evo q.b.
pepe q.b.



Pulire l’indivia belga e tagliarla a rondelle. In una padella mettere l’olio di oliva e scaldarlo, unire l’indivia, farla cuocere per un paio di minuti al massimo; versare poi l’aceto di mele e l’uvetta sultanina. Lasciare cuocere per altre 3-4 minuti sino a quando la parte alcolica dell’aceto non sarà evaporata. Aggiustare di sale e mettere una generosa manciata di pepe macinato al momento.

Buon weekend a tutti voi e ricordatevi che questo fine settimana festeggiamo il Capodanno Cinese! Si entra nell’anno della scimmia!
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Le feste sono ormai archiviate: io, come tutti, ho mangiato molto, ma ho compensato, almeno in parte, andando a correre; ho dedicato tutto il mio tempo alla famiglia, a mio marito, alla Nanetta, alla mia nipotina che vedo raramente, a mia sorella ed ai miei genitori. Sono state delle feste tranquille, in famiglia, trascorse tra chiacchiere e risate e coccole. Per il menù del cenone ho preparato una miriade di assaggi ed assaggini, di piatti con cui gratificare gli occhi ed appagare il palato e questo cake salato era la ricette che ho preparato Non solo è semplice da preparare, contiene ingredienti stagionali (come il radicchio) ma è anche gustosissimo!

Provatelo anche voi e mi saprete dire!

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Non so per quale strano motivo ma per me il salmone è indissolubilmente associato al periodo delle feste natalizie. E’ vero che a casa il salmone lo consumiamo tutto l’anno, specialmente quello fresco, però è vero che quello affumicato fa subito Natale, anche se in effetti io lo uso spessissimo nelle mie insalatone estive. Come ogni anno ho ricevuto in dono un salmone da 1 kg che ho provveduto subito ad utilizzare per mille ricette fra cui questa pasta ai broccoli e salmone che ho fatto una sera a cena, appena prima di Natale, di corsa perché c’erano mille cose da fare. 




250 gr di pasta (in questo caso io ho utilizzato delle fettuccine alla farina di castagne)
200 gr di broccoli cotti al vapore
50 gr di salmone affumicato
la scorza di mezzo limone
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di panna liquida
Cuocete i broccoli al vapore e tagliateli a fettine. Sfilettate il salmone. In una padella scaldate la panna liquida, unite gli straccetti di salmone, i broccoli e, alla fine, la scorza di limone. Cuocete a fuoco svelto per un paio di minuti. Nel frattempo cuocete la pasta, scolatela e lasciate un po’ di acqua di cottura. Condite le fettuccine con l’intingolo preparato, stemperate con un filo di acqua di cottura ed unite il parmigiano reggiano. Mangiate calde.

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Ogni artista ha la sua fonte di ispirazione o la sua musa ispiratrice…anche io, che certamente non sono un’artista, ho nell’Uomo Goloso la mia fonte di ispirazione: vuoi perché ogni volta che mi metto ai fornelli, lo faccio cercando di ideare delle ricette che gli possano piacere, vuoi perché lui, per motivi legati alla sua professione, è in giro molto più spesso di me e gli capita, con una certa frequenza, di mangiare fuori. 





E’ proprio mangiando nelle trattorie e nei ristoranti italiani che ritorna a casa con degli spunti interessanti per delle nuove ricette, che io poi elaboro e reinterpreto alla mia maniera. Questa pasta è nata proprio così: l’Uomo Goloso mi ha parlato di una pasta molto buona che aveva mangiato a pranzo e così il suo resoconto di un pranzo si è trasformato in una nuova ricetta che condivido con voi! Buon Ponte a tutti! 
250 gr di pasta corta (io ho scelto dei rigatoni maxi) 50 gr di gorgonzola dolce 3 cucchiai di panna da cucina vegetale 150 gr di broccoli 30 gr di noci fresche sminuzzate Olio evo q.b. Sale q.b. 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattato 
Sbollentate i broccoli. In una padella scaldate un cucchiaio di olio con i broccoli, aggiungete il gorgonzola fatto a cubetti e la panna liquida: lasciate scaldare per un minuto. Alla fine unite i gherigli di noce sminuzzati grossolanamente. Cuocete la pasta, lasciate da parte un po’ di acqua di cottura della pasta che potrebbe servirvi eventualmente nel caso in cui dovesse risultare troppo asciutta. Condite la pasta con l’intingolo a base di broccoli, gorgonzola e noci, aggiungete una spolverata di parmigiano grattugiato e servite subito in tavola.
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Con il freddo che è finalmente arrivato, è arrivata anche la voglia di accendere il forno e cucinare piatti che scaldino il corpo, il palato e lo spirito. La settimana scorsa vi ho proposto degli involtini di verza “pizzoccherati”: più o meno con gli stessi ingredienti ho preparato questi semplici ma gustosi tortini che ho mangiato tiepidi ma che ho portato il giorno dopo anche in ufficio. A me sono piaciuti molto ed anche a casa li hanno graditi tutti, Nanetta compresa.

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Fagottini di verza pizzoccherati


Non sono scomparsa, mi sono solo presa una pausa di riflessione dopo i drammatici episodi di Parigi….sinceramente ho passato una settimana “meditativa”, una settimana dai toni grigi, spenta…..e sto lentamente ritornando alla normalità, incoraggiata anche dal fatto che tutti miei amici a Parigi stanno bene, sotto choc ma bene…..




Oggi vi voglio proporre una ricetta che rivisita, alla lontana, quella dei pizzoccheri. Dico subito che non sono una fan dei pizzoccheri; li mangio una sola volta durante l’inverno, generalmente preparati da mia suocera, ma in generale li trovo troppo pesanti e difficili da digerire. Sono quindi partita dalla ricetta dei pizzoccheri, cercando di rileggerla in chiave più light: ho realizzato dei fagottini di verza il cui interno contiene il condimento dei pizzoccheri: patate, burro e formaggio casera…….il risultato mi ha pienamente soddisfatto sia come gusto che a livello di digeribilità……provateli anche voi!
Per 2 persone
4 foglie di verza
2 patate piccole
Verza q.b.
Burro salato q.b.
Formaggio casera o bitto (utilizzate un formaggio con cui solitamente si condiscono i pizzoccheri)
2 cucchiai di panna vegetale

Sbollentate per un minuto le foglie di verza; adagiatele delicatamente su di uno strofinaccio in modo che si raffreddino ma, soprattutto, che si asciughino. Nel frattempo bollite le patate,  (io in pentola a pressione l’ho fatte bollire per 2 minuti affinché rimanessero ancora un po’ durette), lasciatele raffreddare e tagliatele a cubetti. In una padella sciogliete del burro, versate le patate, rosolate ed unite il formaggio tagliato a cubetti piccoli insieme alla panna. Fate sciogliere il tutto a fuoco lento, spegnete e lasciate intiepidire. Farcite le foglie di verza, chiudendole con degli stuzzicadenti oppure con dello spago da cucina. Rosolate in padella per un paio di minuti girandoli delicatamente. Si possono mangiare da soli oppure accompagnati da una fonduta. Io li ho provati entrambi…..la fonduta, non so perché, mi si è impazzita…..sicuramente sono buonissimi con la fonduta però, in vista dei bagordi natalizi, cerchiamo di contenerci…….
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Ed anche questa settimana sono riuscita faticosamente ad arrivare al weekend……E’ un periodo intenso sotto il profilo lavorativo e familiare: sono abbastanza incasinata con il lavoro, mentre in famiglia l’Uomo Goloso è sempre in trasferta…..insomma tante cose da fare, tante cose a cui pensare, oltre all’ordinaria amministrazione. E’ per questo forse che ultimamente vi propongo ricette semplici che si cucinano praticamente da sole! Non ho veramente tempo per occuparmi di tutto!



Buon fine settimana a tutti voi!
300 gr di zucca150 gr di castagne bollite50 gr di speck a listarelle1 scalogno2 rametti di timoaceto balsamico q.b.sale q.b.
Tagliate la zucca a cubotti, stessa cosa per le castagne. Affettate a listarelle lo speck e lo scalogno. In una pirofila versate dell’olio e poi la zucca, le castagne, lo speck e lo scalogno. Cuocete a 180° per 40 minuti circa. 5 minuti prima della cottura, unite 1 cucchiaio di aceto balsamico ed i rametti di timo. Proseguite la cottura per altri 5 minuti. Aggiustate di sale ed, eventualmente, di pepe.


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Ho ricevuto la settimana scorsa “Chi l’ha mangiato?”, un nuovo libro illustrato edito da Editoriale Scienza che ho immediatamente condiviso con la Nanetta, anche se in realtà questo libro è destinato ai bambini dai 2 anni in su. 

Il libro illustra in modo giocoso una “lezione di ecologia” attraverso il semplice gioco del c’è e non c’è più: grazie alle numerose alette da sollevare, i bambini apprendono che si può giocare a nascondino con il cibo e scoprono che a volte agli animali piacciono gli stessi alimenti che amiamo noi proprio perché la  natura riesce a nutrire tutti.
Chi ha mangiato le uova?……sfogliando le pagine del libro, alla fine i piccoli lettori capiranno che si tratta proprio della volpe……oppure chi ha divorato l’insalata? Tutto questo con l’obiettivo di dimostrare che gli animali sono golosi quanto noi!






E se state già pensando ai regali di Natale sappiate che dal 3 ottobre al 2 novembre Editoriale Scienza ha lanciato una promozione dal titolo  “La scienza è servita” che prevede lo sconto del 20% su tutti i loro libri….un’ottima occasione per fare dei regali interessanti per i vs cuccioli!


400 gr di zucca tagliata a dadini
200 gr di castagne bollite
1 patata grande tagliata a dadini
latte di soia q.b.
soffritto q.b.
40 gr di pancetta a cubetti
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.
2 cucchiai di parmigiano grattugiato

In una pentola versate un filo di olio, fate soffriggere le verdurine, poi aggiungete la zucca, le patate e le castagne: ricoprite di acqua le verdure e cuocete. Ora se avete una pentola a pressione con 10 minuti di cottura ve la cavate; se invece disponete di una tradizionale pentola la cottura sarà circa di 30 minuti. A fine cottura frullate il tutto, se la vellutata risulta troppo densa aggiungete un pochino di latte di soia. Aggiustate di sale e di pepe. Nel frattempo fate cuocere in una padellino i cubetti di pancetta sino a quando non saranno diventati croccanti. Versate nelle ciotole la quantità di vellutata desiderata, aggiungete le briciole di pancetta, il parmigiano a piacere e mangiate calda.
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Normalmente non propongo ricette con ingredienti che non siano stagionali. Per questa ricetta però farò un’eccezione. Avevo in frigorifero un rotolo di pasta sfoglia ed avrei voluto preparare la solita quiche con le zucchine, però, dopo 3 giorni di regime alimentare basato prevalentemente sulle patate, il mio stomaco richiedeva una dose massiccia di verdure o di legumi….e visto che non è ancora arrivata la stagione dei broccoletti siciliani o cime di rapa, mi sono ricordata di avere nel freezer ancora un sacchettino di fave dell’orto…quale migliore occasione per utilizzarle se non per realizzare questa deliziosa quiche che ha fatto la mia gioia ma che ho “generosamente” condiviso con l’Uomo Goloso?



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