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Biscottini all’arancia




Mentre l’ultimo fine settimana di febbraio è stato all’insegna della freddo e della neve, quello appena trascorso ci ha regalato due splendide giornate di sole con temperature finalmente gradevoli! Inutile dirvi che ieri io, la Nanetta e l’Uomo Goloso ci siamo dedicati al nostro giardino: abbiamo invasato le jumbo primule comperate al mercato di Melegnano, trapiantato i bulbi che fioriranno all’inizio dell’estate, dato il concime alle nostre acidofile (camelia giapponese, ortensie e gardenia) ed interrato una piantina di roselline che in un vaso stava male poverina…..che soddisfazione e che pace interiore mi procura il giardinaggio che mi consente di evacuare i pensieri negativi e le idee nere e di concentrarmi solo sulle bellezze della natura! E dopo la sessione di giardinaggio ci voleva proprio una bella merenda con latte e biscotti ma non dei biscotti qualsiasi, questi biscottini all’arancia che tanto piacciono alla Nanetta ed a me.Vi passo la ricetta e….buona settimana a tutti!

 


Il succo e la scorza di 2 arance bio di medie dimensioni60 ml di olio di semi mais50 ml di latte100 gr di zucchero240 gr di farina10 gr di lievito per dolci1 tuorlo+ 1 secondo tuorlo per spennellare i biscottiGrattugiate la scorza delle arance e spremetene il succo. Unite al succo ed alla scorza la farina, l’olio, il lievito, il latte e lo zucchero: amalgamate bene e formate una palla che lascerete riposare in frigorifero per un’ora almeno.  Toglietela dal frigorifero e stendete la pasta, date ai biscotti la forma che volete: io ho usato un sac à poche (questo quidella Tescoma) ed ho fatto dei biscotti tondi, modello astronave spaziale…..Disponete i biscotti su di una teglia, spennellateli con il secondo tuorlo, infornateli a 180° per 20 minuti scarsi. Lasciateli raffreddare prima di mangiarli!


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Crocchette di miglio e zucca


Scartabellando tra le centinaia ricette che metto da parte in un raccoglitore e che puntualmente mi riprometto di fare, ho ripescato questa ricetta “vegetariana” a base di miglio e zucca. Non so a voi, ma a me il miglio fa subito tornare in mente gli uccellini in gabbia di mia nonna: i suoi non erano pappagallini o canarini ma uccellini marroni di razza non ben specificata a cui mia nonna dava da mangiare il miglio e gli ossi di seppia…chi mai avrebbe pensato che dopo 30 anni, il miglio sarebbe tornato di moda non come cibo per gli uccelli ma come nutrimento per noi umani? Io ho comperato del miglio da agricoltura biologico e mi sono cimentata in questa ricetta che non mi ha deluso, al contrario mi ha piacevolmente sorpreso anche perché, lo confesso, era la prima volta in vita mia che  assaggiavo questo cereale. Mi sono attenuta scrupolosamente alla ricetta e volutamente non ho messo il parmigiano che, a mio modesto avviso, sarebbe stato benissimo, ma voi siete liberissimi di aggiungere un paio di cucchiai di grana grattugiato all’impasto.
 
200 gr di zucca200 gr di miglio cotto80 gr di ceci cotti 1 porro piccolino1 rametto di rosmarino1 cucchiaino di cumino1 uovoPangrattato q.b.Olio evo q.b.Sale q.b.Affettate il porro e fatelo dorare in una padella con un filo di olio, unite la zucca tagliata a cubetti e cuocete un ventina di minuti, aggiungendo, al bisogno, un paio di cucchiai di acqua, salatela. Frullate la zucca ed i ceci scolati unendo un cucchiaino di cumino.In una terrina mescolate il miglio cotto, l’uovo, l’olio, il rosmarino, versate anche il composto zucca-ceci e amalgamate bene il tutto. Formate delle palline che passerete nel pangrattato; disponetele su di una teglia e mettetele in forno a 180° per 15 minuti dopo averle irrorate con un filo di olio oppure friggetele ;-)))) a voi l’ardua scelta!
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Cake gorgonzola, noci e pancetta



Eccovi una ricetta che tenevo nel cassetto da qualche settimana e che ho deciso di tirare fuori proprio oggi visto il clima decisamente invernale che si è abbattuto sulla Pianura Padana negli ultimi due giorni. In realtà a Natale avevano regalato all’Uomo Goloso un pezzo gigante di gorgonzola dolce: che fare con 800 gr circa di questo delizioso formaggio? Mi sono quindi cimentata in un paio di ricettine, tra cui questo cake: sono numerose le ricette di cake salati che vi ho proposto sul mio blog perché non andate a sbirciarvele tutte, per facilitarvi il compito vi ho messo tutti i link qui sotto! Non mi resta che augurarvi una buona settimana, sperando che il tempo migliori!

Mini cake con fave e salsiccia
Cake piselli, pancetta e parmigiano
Cake salato alle zucchine
Cake peperoni e formaggio di capra
Cake con farina di castagne


80/100 gr di pancetta dolce5 cl di olio evo12 cl di latte150 gr di gorgonzola dolce150 gr di farina1 bustina di lievito per salati3 uova 100 gr di groviera grattugiata50 gr di gherigli di noceSale e pepe q.b.
In una padella abbrustolite, senza l’aggiunta di olio, la pancetta sino a quando sarà diventata croccante. Scaldate il latte, schiacciate il gorgonzola, sminuzzate i gherigli di noce e grattugiate la groviera. In un’insalatiera mescolate la farina, il lievito, il sale ed il pepe, incorporate, mescolando, le uova una ad una; aggiungete l’olio, il latte tiepido,  la groviera, la pancetta, il gorgonzola e le noci: amalgamate bene il tutto.  Imburrate una forma per cake, versate il composto ed infornate a 180° per 45 minuti circa: fate la prova dello stuzzica dente per assicurarvi che il cake sia cotto. Lasciate raffreddare, togliete dalla forma e servite a temperatura ambiente.

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Maccheroncini mortadella, prosciutto e groviera



Ieri sono arrivati i nonni romani: si tratterranno una settimana ed ogni loro visita rappresenta un’occasione per la Nanetta di farsi coccolare e viziare 24 ore al giorno….dopo questi loro blitz che, a scanso di equivoci sono sempre graditissimi, a casa ci vogliono almeno 10 giorni per rimettere in riga il nostro cucciolo d’uomo…..Quindi ieri mattina alle 9.30 eravamo tutti quanti in macchina per andarli a recuperare in stazione; tra l’andata, il ritorno, il ritrovarsi e le tante chiacchiere è arrivata l’ora di pranzo senza che ne accorgessimo…a protestare perché il pranzo non era ancora pronto è stata la Nanetta! Fortuna che prima di uscire avevo preparato l’intingolo di questa pasta che da un po’ di tempo cucino per i miei amori con grande successo. E’ soprattutto la piccola di casa ad apprezzarla ed io cerco di accontentarla spesso anche perché, detto tra noi, questa pasta semplicissima mi risolve tanti di quei problemi! Il tempo di far cuocere  la pasta, tagliare a listarelle il prosciutto e la mortadella e voilà il gioco è fatto!Io oggi, come tutti i lunedì, sono a casa e mi farò coccolare dai miei genitori: anche noi mamme a volte bisogno delle coccole!   


Per tre persone (Nanetta inclusa)250 gr di maccheroncini all’uovo50 gr di mortadella 50 gr di prosciutto crudo30 gr di groviera20 gr di parmigiano grattugiato3 cucchiai abbondanti di panna Olio evo q.b.Sale q.b.Tagliate a striscioline sottili il prosciutto crudo e la mortadella; grattugiate la groviera ed il parmigiano; in una padella scaldate un filo di olio, unite il prosciutto e la mortadella, saltateli 4-5 minuti al massimo sino a quando non sentirete un piacevolissimo odore sprigionarsi dalla mortadella, a quel punto aggiungete la panna, lasciate ancora cuocere per un paio di minuti al massimo. Versate la pasta bollente, poi la groviera ed il parmigiano e mantecate il tutto. Servite a tavola caldo!
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Bruschetta salame, stracchino e buccia di arancia



Eccovi una ricetta da domenica sera. Vi avevo già parlato delle nostre cene veloci della domenica sera e del fatto che tendenzialmente io non vorrei mettermi dietro i fornelli proprio per godere sino in fondo del giorno del riposo, ma visto che ho un marito ed una bimba che sono sempre affamati ogni domenica pomeriggio mi si ripropone lo spinoso problema del pasto serale…ecco, questa bruschetta super veloce ed appetitosissima è proprio quello che ci vuole per soddisfare i palati di tutta la famiglia. Provatela già questa domenica!
Pane da bruschetta q.b.Salame tipo cacciatore q.b.Stracchino q.b.Un goccio di latte La buccia di un paio di arance bio
Affettate il pane ed il salame; scaldate il latte, mettetelo nel frullatore insieme allo stracchino sino ad ottenere una cremina non troppo liquida che spalmerete sul pane. Adagiate le fettine di salame e la scorza dell’arancio grattugiata. Passate in forno a 180° per 5 minuti sino a quando il salame e lo stracchino cominceranno a sciogliersi, mangiate calde.E buon weekend a tutte!
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Lasagne con funghi e ragù bianco



Se c’è un aggettivo che mi viene in mente per descrivere l’ultima edizione di Identità Golose è verde. Domenica scorsa ho preso parte alla 9^ edizione del congresso internazionale di cucina più famoso in Italia e tutti gli chef che si sono susseguiti sul palcoscenico hanno proposto delle ricette il cui colore predominante era il verde. 

Vero è che il tema di questa edizione di Identità Golose è stato il rispetto, rispetto che, come ho scritto nel mio precedente post, si declina in tante maniere, però è curioso vedere come in tutti i protagonisti il termine “rispetto” sia associato alla natura e quindi, per estensione di concetto, ad una cucina che trae ispirazione dall’utilizzo di materie prime decisamente verdi.

Ho assistito a tutta una serie di show cooking il cui filo conduttore era la pasta: accanto all’intervento di Matteo Baronetto, N° 2 del blasonato e mediatico ristorante Cracco di Milano che ha stuzzicato la nostra immaginazione ed i nostri palati con dei rigatoni in salsa di vino rosso ed un timballo alla Gattopardo dolce-salato, ho veramente apprezzato gli interventi di chef meno noti al grande pubblico, più introversi, forse anche meno a proprio agio su di un palco, ma non per questo meno bravi e, soprattutto, meno attenti alla qualità del prodotto finale. Mi è piaciuto molto l’intervento nonché le ricette di Roberto Pezta del ristorante S’Apposentudi Casa Puddu, in provincia di Oristano, che ha proposto delle ricette al tempo stesso innovative ma basate sull’impiego di ingredienti del territorio. Nella foto pubblicata  ho messo i suoi tacconi (pasta tipica sarda di grano duro) con scampi, bisque di scampi ed asparagi selvatici assolutamente da provare…. ho amato molto la riservatezza e le ricette di Frank Rizzuti che, con il suo ristorante Cucina del Sud di Potenza, cerca a fatica e non senza grandi sforzi, di introdurre un concetto nuovo di cucina in una provincia “dimenticata” com’è Potenza…. e proprio Frank Rizzuti ha preparato una pasta di grano bruciato che mette insieme tutti i sapori, i profumi ed i colori del sud e poi, ancora, dei ravioli total green di cime di rapa…..ma anche l’intervento del più giovane Christian Milone, della Trattoria Zappatori di Pinerolo, denota una continua ricerca e sperimentazione sempre nel rispetto della natura, prova ne sono le sue tagliatelle verdi profumate al geranio che spiazzano per la loro consistenza e per il sapore sprigionato….Insomma anche questa seconda esperienza ad Identità Golose si è rivelata densa di contenuti, interessantissima non solo sotto il profilo tecnico-gastronomico ma, soprattutto, sotto l’aspetto umano e relazionale. Appuntamento quindi alla prossima edizione di Identità Golose!Ed ora dopo che vi ho stordito con tutto ‘sto blablabla, eccovi la ricetta di oggi che con il tempo che abbiamo ci sta tutta!

Pasta all’uovo  q.b.300 gr di macinato di manzo100 gr di salsiccia300 gr di funghi misti (io ho messo chiodini, porcini e pleos)50 cl di latte500 gr di besciamella1 porro2 rametti fra timo e maggiorana ½ bicchiere di vino bianco secco50 gr di parmigiano grattugiatoBurro q.b.Olio evo q.b.Sale, pepe e noce moscata q.b.Pulite i funghi e tagliateli; in una padella scaldate un poco di olio, unite il porro fatto a rondelle e fatelo  cuocere per un paio di minuti almeno, aggiungete i funghi e continuate la cottura. Aggiustate di sale e pepe. In un tegame rosolate il macinato e la salsiccia, uniteli poi ai porri ed ai funghi, al latte e cuocete a fuoco basso per un’ora circa. Cinque minuti prima della fine della cottura, unite le erbe aromatiche, il timo e la maggiorana. Anche in questo caso regolate di sale, pepe e noce moscata. Preparate la besciamella seguendo queste indicazioni. Per rendere queste lasagne più appetibili per la Nanetta, io ho frullato leggermente il composto. Ungete la pirofila e cominciate a fare gli strati con il ragù, la besciamella ed il parmigiano grattato. Terminate le lasagne con dei fiocchetti di burro ed un po’ di parmigiano. Mettete in forno e cuocete per 40 minuti circa: 20 minuti coprirete la teglia con l’alluminio e gli altri 20 minuti la lascerete scoperta in modo che si formi la deliziosa crosticina. Togliete dal forno, lasciate riposare le lasagne 5/6 minuti prima di servire in tavola.
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Vellutata di zucca e porri



Brrr che freddo, l’inverno vero è finalmente arrivato. I due giorni appena trascorsi sono stati all’insegna della neve e del gelo ed la mia strategia è stata quella di rintanarmi in casa, davanti al camino che ha funzionato per 48 ore ininterrottamente, e di preparare cibi coccolosi e colorati che mi aiutassero a contrastare il biancore che mi circondava.  Ho preparato questa vellutata di zucca e porri con l’ultimissima zucca che ancora avevo; ho fatto un tortino di radicchio e patate delizioso e per la nostra prima colazione ho cucinato una torta di ricotta all’ananas….tutte ricette che troverete a brevissimo sul mio blog…….Intanto oggi per iniziare “caldamente” la settimana, eccovi la ricetta di questa vellutata non proprio light ma, che volete, co’ ‘sto freddo qualche caloria in più ci sta tutta. Buona settimana a tutti: la mia sarà una settimana in giro per lo stivale tra una trasferta di lavoro e l’altra.
500 gr di zucca tagliata a dadini300 gr di porri tagliati a rondelleBrodo vegetale q.b. (dovrebbe essere sugli 800 cl)200 gr di panna liquida frescaOlio evo o burro q.b.Sale e pepe q.b. Soffriggete i porri e la zucca nell’olio caldo per 10 minuti circa. Aggiungete un paio di mestoli di brodo continuando la cottura per altri 15 minuti, frullate il tutto. Rimettete sul fuoco aggiungendo il restante brodo, salate, pepate e riprendete la cottura per altri 10 minuti, appena prima di spegnere unite la panna. Servite cospargendo con semi di zucca e parmigiano.
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I tortellini della mamma



Ve ne avevo parlato nel mio primopost del 2013 e vi avevo promesso che, una volta scaricate le foto, vi avrei proposto la ricetta ed eccomi qui puntualissima, anche se questi tortellini non sono proprio dietetici e sicuramente non aiuteranno la prima prova costume che, come recitava la canzone Espadrillas by Porfirio Rubirosa, è scattata inesorabile il 7 gennaio, dopo l’Epifania, a feste concluse.
A casa “Quaderni Golosi” la prova bilancia è stata drammatica: io devo perdere 2 kg che dopo la gravidanza si sono caparbiamente “avvinghiati” alla mia pancia e non accennano ad andarsene, anzi sembrano aver trovato la loro collocazione ideale…..la situazione dell’Uomo Goloso è sicuramente più difficile da mandare giù in tutti i sensi: 5 kg da perdere prima dell’estate…. mi domando come farà anche perché le sue mascelle non accennano a voler prendere un po’ di ferie ;-)……comunque, indipendentemente dalla nostra dieta, continuerò a pubblicare i post con le mie ricette, statene pur certi! 
I tortellini della mamma sono riservati per le grandi occasioni che sono, di solito, le feste comandate ed i compleanni dei famigliari….si tratta di un piatto tipicamente invernale, bello sostanzioso che riscalda il corpo ma anche lo spirito. Riconosco che la preparazione è un po’ lunga ma potete sempre farne molti di più e poi congelarli!
E per chi ricomincia oggi, coraggio, in fin dei conti mancano meno di tre mesi a Pasqua!

Per la pasta3 uova400 g di farina 
Per il ripieno
100 gr di vitella a dadini
100 gr di maiale mago a dadini
100 gr di petto di pollo a dadini
¼ cipolla tagliata sottile
1 costa di sedano tagliato a cubetti
1 carota media tagliata a cubetti
1 uovo intero
50 gr di parmigiano grattato
la scorza grattugiata di un limone bio
burro q.b.
olio q.b.
1 grattata di noce moscata
sale e pepe q.b. 
Per il brodo di carneVi lascio liberi di scegliere il tipo di carne da utilizzare: noi l’abbiamo preparato con il cappone ruspante che ci avevano dato gli zii…..Impastate le uova con la farina e tirate una sfoglia molto sottile (noi abbiamo usato la mitica Imperia!).In una casseruola scaldate l’olio ed il burro, aggiungete le verdure per il soffritto, fatele rosolare, quando saranno dorate aggiungete la carne, mettete sale, pepe e noce moscata: proseguite la cottura per almeno 20 minuti. Macinate il composto ed aggiungete l’uovo, il parmigiano ed il limone grattato. Tenete da parte il composto. Tirate la sfoglia, con il taglia pasta (io ho usato questodella Tescoma!) formate dei rettangoli: disponete al centro di ogni rettangolo un po’ di composto poi ripiegate in due e date forma al vostro tortellino (avrei dovuto realizzare un tutorial, perdonatemi!). Mettete sul fuoco il brodo, quando bolle, versate i tortellini, una volta che saliranno a galla, saranno pronti: serviteli ben caldi in tavola accompagnandoli da una generosa manciata di parmigiano.

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Vellutata cremosa di patate



Felice 2013 a tutti, che questo nuovo anno possa essere all’insegna della salute, delle gioie famigliari e della serenità!Ora, per quanto mi riguarda, negarlo non servirebbe a nulla se non ad accrescere i miei sensi di colpa: lo confesso, ho decisamente esagerato durante questi giorni di festa appena passati. I miei bagordi gastronomici sono iniziati la vigilia di Natale. Va fatta una premessa: quest’anno abbiamo deciso di passare il Natale a Roma a casa dei miei e domenica 23 dicembre alle 7.20 eravamo già sul treno Italo che in poco più di 3 ore ci ha portato alla stazione Ostiense proprio accanto alla sede megagalattica di Eataly…la nostra prima tappa l’abbiamo fatta proprio lì per iscrivere l’ignara Nanetta ad un’animazione natalizia in tema gastronomico. Poggiate le valigie a casa, sono iniziate le grandi manovre in cucina: mia mamma mi ha prospettato le sue idee per il cenone della vigilia e per il pranzo di Natale, ed io, solo a sentire l’elenco delle ricette,  ho cominciato a produrre un’abbondante salivazione. Il giorno della vigilia a pranzo ci siamo trattenuti: il sacrificio l’abbiamo fatto più che volentieri perché sapevamo quello ci avrebbe aspettato la sera. Abbiamo cominciato con il fritto vegetale a base di carciofi e zucchine romanesche, patate, mele e cavolfiori….abbiamo continuato con le polpette di baccalà di Goretti, e poi ha fatto la sua apparizione l’immancabile spaghetto col tonno, lo sgombro in carpione, i filetti di tonno……..E visto che dopo tutta ‘sta robba non avevamo ancora raggiunto quota 5000 calorie, abbiamo concluso con un pandoro Loison al cioccolato fondente e tutta una serie di torroni sardi artigianali che ci hanno steso……Non vi racconto i dettagli del pranzo di Natale, basterà soltanto dire che mia mamma aveva preparato i suoi mitici tortellini fatti in casa (datemi il tempo di scaricare le foto e poi vi proporrò la sua storica ricetta) cucinati con il brodo di cappone…….E allora penso che dopo questa overdose di cibo, una ricetta di vellutata cremosa quel tanto che basta e light quel tanto che basta penso che ci stia tutta……vi lascio, devo scappare perché oggi si ricomincia (lavorativamente parlando intendo!).A voi tutti auguri per un 2013 ancora più goloso!
 Per 3 persone 500 gr di patate20 gr di burroCipolla, sedano, carota per soffritto sminuzzati q.b.100 cl di lattePrezzemolo q.b.Sale q.b.Pulite le patate, tagliatele a pezzi e fatele bollire nell’acqua: una volta cotte, schiacciatele bene e rimettetele nell’acqua di cottura, girando bene. In una padella, sciogliete il burro e fate dorare le verdure del soffritto insieme al prezzemolo: aggiustate di sale e pepe ed aggiungete questo intingolo alla purea di patate. Mettete il tutto sul fuoco bassissimo e mescolate bene: versate il latte caldo e continuate la cottura ancora per qualche minuto. Servite in tavola calda.
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