Pesce

Metti una sera a cena……

una tartare di salmone, mango e cipollotti…….



Diciamocelo chiaramente: i figli sono la cosa più bella del mondo e su questo penso che non ci sia nessuno che dissenta…. però ancora prima di essere genitori in realtà noi eravamo, e continuiamo ad esserlo anche dopo la nascita del pargolo/a,  una coppia: ecco, questo semplice concetto può spesso e volentieri essere perso di vista, nel senso che, presi dalla responsabilità e dall’amore verso i nostri cuccioli, troppo spesso, soprattutto nei primi due anni di vita del bambino, trascuriamo la nostra vita di coppia ed il nostro partner…..ed allora qualche volta fa bene anche a noi genitori, a noi donne, o a noi uomini, “mollare” il pargolo ai nonni o alla baby sitter (non gli succede niente, non vi preoccupate) e ritagliarci una serata a misura di grandi…..

Ecco, questa è una ricetta di antipasto per una cenetta a due, una di quelle ricette che non vi terranno impegnati dietro ai fornelli per ore (anzi) ma che comunque rimane leggera e sfiziosa…..e poi con bicchiere di vino secco ghiacciato sta benissimo e per una sera posso anche dire: “bye bye Nanetta J!”


Ingredienti per due tartare:
200 gr di salmone fresco
100 gr di mango fresco, non in scatola
2 cipollotti piccolini
il succo di un limone (se avete del lime sarebbe ancora meglio)
sale e pepe q.b.
olio evo
glassa di aceto balsamico
Mettete il salmone nel congelatore in modo che si indurisca un pochino e così sarete agevolati nel taglio: tagliate il salmone a dadini.
Tagliate i cipollotti (solo la parte bianca) finemente, fate la stessa cosa con il mango. Mescolate il salmone con i  cipollotti, il succo di limone, il sale ed il pepe. Girate bene ed alla fine aggiungete il mango.  Per realizzare la tartare utilizzate le apposite formine.
Servite aggiungendo un filo di olio evo e della glassa di aceto balsamico: potete gustare la tartare accompagnata da una semplice insalata a base di songino ad esempio.  
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Anche l’agricoltura a km0 ha i suoi Oscar….


Lo sapevate che esistono anche gli Oscar Green? Io sino a ieri no …..In realtà si tratta di un riconoscimento  attribuito dalla Coldiretti a quei giovani imprenditori con tanta  voglia di fare e di mettersi in gioco nell’ambito dell’agricoltura…..un settore che non è affatto marginale come molti potrebbero pensare, ma che custodisce le radici di un rilancio generale del Made in Italy in molti campi: dall’export alla cultura, dall’alimentazione ai servizi alla persona, dal turismo alla difesa dell’ambiente”.  E ieri sono stati premiati quei giovani che hanno portato avanti delle idee “agricole ed imprenditoriali” di successo, fatte di rischi, di sacrifici ma anche di risultati e di soddisfazioni….
C’è l’imprenditore dell’OltrePo Pavese che produce un Pinot Nero che finisce direttamente sulle tavole del lussuosissimo albergo a 7 stelle “La vela di Dubai” (Al Burj Al Arab).
C’è Davide Trombetta, di Cremona, che stufo del lavoro dietro ad una scrivania, nel 2000 ha mollato tutto e si è messo ad allevare caprette da latte, le Camosciate dell’Adamello, e che adesso utilizza il latte dei suoi animali per produrre formaggi, yogurt e budini. Davide ha un allevamento assolutamente eco-friendly infatti l’impianto di mungitura utilizza l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari sul tetto della stalla.Credits: azienda Cantalupo
E poi ancora l’esempio dell’azienda Cantalupo in provincia di Bergamo che produce ortaggi bio, impiegando erbe selvatiche per attirare quei predatori naturali che poi contribuiranno ad eliminare i parassiti. I  consumatori responsabili possono fare la spesa di verdura comodamente su Internet, controllando in tempo quasi reale i prodotti disponibili e l’avanzamento delle coltivazioni. Inoltre la consegna a domicilio delle verdure è effettuata con un furgone a metano che rispetta l’ambiente.
E ancora l’oratorio a km zero a Monvalle (Varese), operazione promossa per quest’estate dal parroco.  I pasti dei ragazzi ospiti dell’oratorio estivi saranno realizzati con la pasta fatta a mano con farine e uova locali, carni, formaggi, pesce, verdure e frutta del territorio.
Mentre Jan Zecca (Sondrio) ha ripreso in mano il frutteto del nonno che coltivava kiwi per il mercato svizzero, ha costruito un punto vendita aziendale ed ha cominciato a trasformare i prodotti in confetture che adesso offre ai consumatori anche nei mercati di Campagna Amica.
E per finire la giovanissima Arianna Alessandra Albisetti che sulla terra dove il nonno aveva l’orto, ha deciso di piantare  erbe officinali, iniziando anche la produzione di miele.
Inoltre in occasione degli Oscar Green 2011 è stato firmato anche un protocollo d’intesa fra la Coldiretti e l’associazione Movimento Giovanile 1535 per la creazione di quattro “food corner del km zero” a Milano in zona Duomo, parco Sempione, giardini Montanelli e stazione Centrale per la distribuzione di snack e frullati da passeggio con i prodotti delle aziende agricole del territorio.



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Dolci

Pastiera Napoletana per bimbi golosi


Lo so che Pasqua è passata da un po’ e che la tradizione pasticcera napoletana vuole che la pastiera si prepari in concomitanza con questa festa…..però noi a Pasqua eravamo a Roma e la pastiera non la potevamo fare. Allora con un po’ di ritardo l’abbiamo preparata qualche giorno fa…ad onor del vero è mio marito che l’ha realizzata visto che ha seguito anche un corso di pasticceria napoletana ed è diventato espertissimo! Peccato solo che gli manchi il tempo di dedicarsi di più alla realizzazione di dolci, vi assicuro che è più bravo di me!

Ingredienti per 6/8 personePer la frolla:250 gr di farina
100 gr di zucchero
150 gr di burro
2 tuorli
un pizzico di vaniglina
la scorza grattugiata di ½ limone non trattato
un pizzico di sale
5 gr di lievito per dolci
Per il ripieno:200 gr di ricotta di pecora
200 gr di grano cotto
125 gr di zucchero
25 gr di burro
50 gr di frutta candita
250 gr di latte
2 tuorli
4 chiare
1 cucchiaino di fiori d’arancio
la scorza grattugiata di ½ arancio non trattato
un pizzico di cannella in polvere
Cominciate con il preparare la frolla. Sul piano da lavoro mettete la farina, versate al centro il burro morbido, lo zucchero e le uova. Aggiungete la scorza del limone e lavorate il tutto rapidamente. Formate una palla, rivestitela con la pellicola trasparente e mettetela al frigo per un paio di ore.
Nel frattempo preparerete il ripieno.  In una casseruola versate il grano cotto, il latte, il burro e la scorza di mezza arancia. Mettete il tutto sul fuoco e continuate a girare: il grano dovrà assorbire tutto il latte, a quel punto spegnete e lasciate raffreddare. In un’insalatiera mescolate la ricotta e lo zucchero: unite i tuorli uno alla volta, poi l’acqua di fiori di arancio ed il pizzico di cannella. Otterrete un composto molto morbido a cui dovrete aggiungere il grano cotto e la frutta candita: mescolate il tutto.
Imburrate una tortiera, foderate con la pasta frolla che avrete lavorato. Lasciate da parte un po’ di pasta frolla dalla quale otterrete delle striscioline che utilizzerete alla fine per decorare la pastiera.
Montate le chiare a neve ed incorporatele al composto grano/ricotta: versatelo nella tortiera e livellatelo. Decorate con le striscioline di pasta frolla. Mettete in forno a 180° per 50 minuti: la pastiera non si mangia calda, anzi…..se volete, potete spolverare il tutto con dello zucchero a velo.Nella ricetta che vi ho proposto le dosi di frutta candita sono volutamente basse perché, è risaputo, ai bambini la frutta candita non fa impazzire: nulla vi vieta se siete dei fan dei canditi, di raddoppiare la dose…..inoltre la dose di latte è stata volutamente aumentata perché il ripieno risulti più morbido, insomma a gusto di bambino!
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Spaghettini con pomodori, spinaci novelli e sesamo


Anche se l’estate sembra lontana, dopo gli acquazzoni e le temperature degli ultimi giorni, il mio orologio biologico mi segnala che è tempo di insalate, di pasta fredda e di condimenti light. Avevo gli ultimissimi (ahimé) spinaci dell’orto ed ho pensato di realizzare questa pasta che ho inventato al momento e che mi è venuta veramente ed inaspettatamente bene, forse perché alla base, la materia prima era di ottima qualità.

Vi elenco gli ingredienti in ordine sparso così come mi vengono in mente. Per due persone+Nanetta, prendete una ventina di pomodori ciliegino, lavateli e tagliateli a metà, disponeteli su di una teglia da forno, mettete un filo di olio evo ed un pizzico di sale ed infornateli per venti minuti circa a 180°: dovranno essere solo appassiti, tirateli fuori dal forno e versatene la metà nell’insalatiera. Nel frattempo lavate le foglie più piccole e più tenere degli spinaci, asciugatele e mettete anche queste nell’insalatiera. Fate tostare in un padellino un cucchiaio di semi di sesamo. Mettete la pasta a cuocere (io ho usato degli spaghettini che in 6 minuti sono cotti), scolatela bene e gettatela nell’insalatiera. Versate l’altra metà di pomodori canditi ed il sesamo, mescolate bene: con il calore della pasta, gli spinaci si cuoceranno. Aggiungete un filo di olio ed una macinata di sale se necessario.
Trovate questa ricetta anche su EasyBaby!
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Fiori di zucca fritti






Ah i fiori di zucca che passione! Specie quelli dell’orto appena raccolti, ancora aperti e pieni di formiche!E si perché quelli dell’orto non essendo trattati in alcun modo, sono pieni di formiche attirate dall’odore e dal sapore dolce del grosso pistillo contenuto all’interno del fiore……fortuna che qui al Nord i fiori di zucca non sono molto utilizzati e quindi quelli dell’orto finiscono, spesso e volentieri, sulla nostra tavola e sono sempre graditissimi. Oggi è sabato e vi propongo una ricetta, anzi due, semplice semplice che potete fare anche in giornata di ritorno dal mercato: fiori di zucca fritti (l’abbinamento perfetto) e per quanti hanno già cominciato a fare attenzione al peso in vista dell’ormai imminente prova bikini, in versione light ovvero al forno, che per carità, sono buoni lo stesso ma rispetto a quelli fritti il n’y a pas photo (ndr non c’è storia).

Versione heavy
Non indico il numero di fiori di zucca a persona perché questo è mooolto soggettivo. Io ne mangio minimo 5/6……Pulite i fiori di zucca delicatamente, togliete il pistillo interno ed asciugateli. Per la pastella le dosi sono “ad occhio” e variano in funzione della quantità di fiori che avete deciso di preparare. Comunque sia, la pastella io la preparo così: farina, acqua super frizzante freddissima, sale. Mescolate il tutto in un terrina. Nel frattempo tagliate le acciughe a pezzetti. Io non utilizzo la mozzarella, ma metto il parmigiano tagliato a dadini.  Inserite l’acciuga ed il pezzetto di parmigiano nel fiore, poi immergete il fiore  nella pastella e gettatelo nell’olio bollente. In 3-4 minuti il fiore sarà cotto.


Versione lightPer la pulizia ed il ripieno vedi sopra. In questo caso i fiori  li passo nella farina, poi nell’uovo ed infine nel pangrattato. Li depongo su di una teglia rivestita di carta forno, li metto in forno a 180° per 20 minuti circa…. Buon appetito e buon weekend!
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Vellutata di piselli e menta con polpo grigliato


Ed oggi ecco una ricetta con l’altra star dell’orto in questo periodo: i piselli! Questi dell’orto poi, sono teneri teneri, croccanti che mi devo trattenere dal mangiarmeli tutti crudi mentre li sto sbucciando!
Vi confesso che avevo provato anche a realizzare una ricetta usando i baccelli dei piselli: il sapore era buonissimo, mentre la texture non mi piaceva per nulla perché, nonostante  avessi utilizzato il minipimer, rimanevano comunque troppi filamenti.
Poi mi sono ricordata di questa vellutata che preparava sempre una mia amica francese e che era buona sia fredda (fredda di frigorifero intendo) che tiepida…..ho provato a rifarla aggiungendo come decorazione del polpo a pezzi, semplicemente grigliato e condito con sale, pepe ed un filo di olio evo: ne è risultato un piatto unico, leggero, digeribilissimo ed insolito, oltre che colorato. La Nanetta ha molto gradito il polpo, mentre si è dimostrata scettica sulla vellutata. 


Ingredienti per due persone350 gr piselli
3,5 dl di latte, potete anche fare 2 dl di latte e 1,5 dl di panna da cucina perché risulti più cremosa
5 foglie di menta fresca oppure 1 cucchiaino di menta secca (se vi piace un sapore più intenso, aggiungete dell’altra menta)
200 gr di polpo
olio evo
sale e pepe q.b.

Cuocete i piselli in acqua bollente per  5 minuti ; sgocciolateli e lasciateli raffreddare.
Portate il latte ad ebollizione, aggiungete il sale, il pepe, la menta e lasciate le foglie di menta in infusione.  Aggiungete i piselli al latte, rimettete sul fuoco per qualche minuto girando di tanto in tanto. Spegnete, lasciate raffreddare e poi immergete il frullatore ad immersione, otterrete una vellutata dal colore verde intenso.

Nel frattempo cuocete il polpo in acqua bollente per 5-6 minuti, lasciatelo raffreddare: mettetelo sulla griglia oppure sulla bistecchiera sino a quando non si formi la crosticina tutt’intorno. Conditelo con olio, sale e pepe. Mettete in un piatto fondo la vellutata tiepida (anche fredda è buona) e “decoratela” con il polpo grigliato, aggiungete dell’olio ed il gioco è fatto.

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Straccetti di manzo con fave e scaglie di pecorino


Ecco l’ennesima primizia dell’orto: le fave…..Per i romani doc (che oramai sono mosche rare) e per quelli acquisiti, le fave vanno sempre rigorosamente mangiate crude, accompagnate da una fetta di pecorino romano (quello con la crosta nera e la goccia per intenderci) ed una fetta di pane: è un piatto di una semplicità estrema, tipico della tradizione popolare e che la tradizione stessa vuole si mangi il 1° maggio in occasione della Festa dei Lavoratori.
Io dopo aver fatto una scorpacciata di fave fresche, ho pensato che forse potevo anche variare un po’, magari cuocendole ed azzardando abbinamenti con altri ingredienti…..inoltre la mia amica Francesca (non quella di Parigi ma quella di Mestre ;-))) mi aveva parlato una volta di favolosi straccetti con le fave…ed ecco improvvisata questa ricetta che poi alla fine si è rivelata essere buonissima e graditissima. Mio marito ha apprezzato la ricetta in toto, mentre la Nanetta si è focalizzata sugli straccetti, il formaggio fuso e l’invitante sughetto che né è scaturito J
Un’ultima raccomandazione: le fave non devono essere né grosse né dure, se è possibile utilizzate fave dalle dimensioni abbastanza ridotte, vi assicuro che il sapore cambia.


Ingredienti per 2 persone+ Nanetta 250 gr di carne di manzo tagliata sottile200 gr di fave sbucciate2 scalogniolio evo50 gr di formaggio di pecora oppure, in alternativa, del pecorino non stagionato, morbidosale e pepe q.b.


In una pentola mettete l’olio a riscaldare, aggiungete lo scalogno, tagliato finemente, e quando è ben dorato, gettate le fave: lasciate cuocere per 8-10 minuti circa a fuoco medio. Se le fave sono piccole, occorreranno anche meno di 10 minuti (nel mio caso in 5 minuti erano già cotte), inoltre non sarà neppure necessario privarle della pellicola che le avvolge.
Tagliate le fettine di manzo a striscioline. Tagliate a scaglie il formaggio. Quando le fave sono cotte, aggiungete gli straccetti e fateli cuocere 4-5 minuti a fuoco vivace, girandoli spesso per mescolarli bene alla carne. Aggiustate di sale e di pepe. A cottura ultimata, spegnete e cospargete di formaggio di pecora/pecorino: richiudete con il coperchio, lasciate fondere il formaggio 1 minuto e servite subito caldi caldi.
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Cake peperoni, formaggio di capra e pancetta


La settimana scorsa vi ho proposto una ricetta easy easy a base di spinaci e formaggio di capra: ora in realtà io il formaggio di capra l’avevo comperato per preparare questo cake e, essendomene avanzata qualche fetta, ho poi pensato di fare anche dei panieri capra-spinaci. Adoro questo cake perché, di fondo, amo moltissimo i peperoni e perché mi sembra che questo cake racchiuda in sé un abbinamento inedito ma riuscitissimo tra la dolcezza dei peperoni, il gusto forte del formaggio di capra ed il sapore rustico della pancetta. Purtroppo, come accade a molti, ho difficoltà a digerirli ‘sti benedetti peperoni e quindi non posso utilizzarli in cucina tutte le volte che vorrei….ahimé……..

Piccolo suggerimento prima di passare alla ricetta: il giorno dopo questo cake è ancora più buono e si accompagna benissimo con una semplice insalata caprese…..voilà un piatto completo che vi farà già sentire in estate.


Ingredienti 3 peperoni (1 rosso, 1 giallo, 1 verde)
100 gr di formaggio di capra
150 gr di pancetta dolce
basilico q.b.
3 uova
150 gr di farina
1 sacchetto di lievito chimico
olio d’oliva q.b.
latte q.b.
sale e pepe
Fate grigliare i peperoni interi: sbucciateli, tagliateli a listarelle ed eliminate i semi. Conditeli con olio, sale e pepe (volendo potete anche aggiungere un paio di spicchi di aglio…..io non li ho messi, ma dipende dal gusto personale). Io questa operazione-che poi è quella più noiosa di tutta la preparazione- l’ho fatta il giorno prima ed ho lasciato i peperoni insaporirsi per 24 ore……questa ricetta potrebbe anche essere un modo per consumare in maniera diversa i peperoni grigliati. In una padellina fate abbrustolire la pancetta, senza aggiunta di altra materia grassa. Schiacciate il formaggio di capra con la forchetta. Tagliate  il basilico a striscioline oppure sminuzzatelo: io lo preferisco tagliato a striscioline. In un’insalatiera mescolate nell’ordine, le uova, la farina ed il lievito. Aggiungete al composto il formaggio di capra, la pancetta (opportunamente scolata dal suo grasso), il basilico ed i peperoni: amalgamate il tutto per bene. Se il composto vi sembra troppo asciutto, allora potete aggiungere un goccio di latte. Io aggiungo i peperoni ed anche il condimento (vedi oli+sale+pepe), quindi il composto mi viene sempre abbastanza morbido. Aggiustate di sale e di pepe. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 50 minuti circa. Servite tiepido o freddo.
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Panierini capra-spinaci



Mi è sempre piaciuto cucinare ed anche quando vivevo in Francia, la sera, al rientro dal lavoro, mi preparavo dei piatti sfiziosi. Trovo molto triste il comportamento di quanti, single oppure no, hanno il frigo perennemente desertificato e campano riscaldando surgelati al microonde….ma capisco  che questo è un mio personalissimo pensiero, assolutamente non condivisibile. Ora poteva anche accadere che magari qualche sera, tornando a casa, in attesa che la pasta si cuocesse, avessi voglia di mettere sotto i denti uno sfizietto…..ecco il mio sfizietto francese si chiamava paniers chèvre-épinards, ovvero panieri capra-spinaci: tranquilli, non li facevo io questi paniers ma li comperavo già belli che fatti dal mitico Picard. Picard è stato, per tutto il periodo della mia permanenza in Francia, un fantastico alleato in cucina. Per quanti non lo conoscessero, Picard è una catena di negozi di surgelati di buon livello: attenzione non trovate solo i bastoncini di pesce pronti, ma un assortimento vastissimo di verdura, pesce, carne surgelata oltre che una miriade di piatti pronti, molti anche bio oppure etnici, che vi fanno sicuramente cambiare opinione sul banale negozio di surgelati, oltre al fatto che sono aperti la sera sino alle 9 e la domenica mattina J e non è poco per chi lavora.Nel rientrare in Italia ho visto che Picard aveva cominciato la sua espansione commerciale  anche nel Nord Italia: sono andata a fare un giro e devo riconoscere che l’offerta proposta è molto più limitata rispetto a quella francese e poi io qui ho l’orto bio e le cascine a km0…….quindi chiaramente il mio modo di fare la spesa si è evoluto in funzione anche della crescita della famiglia 😉
Eccovi però la mia ricetta di questi panierini che continuo a fare, homemade però, perché li trovo semplicissimi da realizzare, utili come stuzzichino e, nell’insieme, piacevoli da mangiare, anche per i più piccoli.


Ingredienti per 5 panierini:
1 rotolo di pasta sfoglia (possibilmente rettangolare)
150 gr di spinaci cotti
5 fette di formaggio di capra
3 cucchiai di panna da cucina
1 grattata di noce moscata
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.


Pulire gli spinaci se utilizzate quelli freschi che ci sono in questo periodo oppure scongelati quelli nel freezer. Saltate in padella gli spinaci con un filo di olio, e poi mettete la panna da cucina, aggiungete sale, pepe ed una bella macinata di noce moscata, lasciate raffreddare. Tagliate il formaggio di capra a rondelle.
Srotolate la pasta sfoglia e ricavate 5 quadrati: all’interno di ogni quadrato disponete gli spinaci ed una fettina di formaggio di capra. Riunite i lembi, non chiudeteli….mettete in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti- mezz’ora circa: servite caldi.
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