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Bimbi & C. in vacanza……

Credits: Best Western
Qualche giorno fa parlavo con un’amica che lavora per una nota agenzia di comunicazione e mi ha segnalato un progetto sul quale lei ha lavorato direttamente che riguarda i bambini e le famiglie e che mi fa piacere segnalarvi visto che le vacanze sono ormai alle porte.
A partire dal 25 giugno e per tutto il periodo estivo, negli hotel Best Western KIDS che già propongono servizi dedicati alle famiglie con bambini, i più piccoli riceveranno al loro arrivo un Kit di Pittura contenente un album da colorare, una scatola di sei matite ed in omaggio, per grandi e piccini, i cerottini RespiraBene.
Se volete conoscere gli hotel coinvolti in questa iniziativa, andate su  Best Western KIDS:  scoprirete che si dormirà respirando bene da Amalfi a Milano Marittima,  da Ischia a Viareggio :-)))))
E per i genitori, segnalo un’altra  iniziativa in corso in questi giorni…….Credits: Sopexa

Non me ne vogliano i miei lettori milanesi che vanno giustamente fieri del loro aperitivo, ma sapete che ho un legame privilegiato con la Francia e per questo motivo mi permetto di segnalarvi al volo questa iniziativa che vedrà coinvolti nel corso del mese di giugno e luglio 6 locali branchés tra Milano e Roma. L’iniziativa, sostenuta da Sopexa per conto del Ministero dell’agricoltura francese, ha come obiettivo quello di promuovere i prodotti della gastronomia alimentare d’Oltralpe, appartenenti a tradizioni diverse, accostati l’uno all’altro, in forte sinergia.
Il progetto Je suis Apéritif à la française! continua per tutto il mese di giugno: una compilation contenente una selezione di musiche lounge e una guida Je suis Apéritif à la française! con idee gourmandes per una pausa tra amici, saranno distribuite in 6 locali.
I locali coinvolti saranno a Milano: Le Jardin au bord du lac (Via Circonvallazione Idroscalo, 51-  Segrate), lo Shocking Club ( Bastioni di Porta Nuova, 12) ed il Just Cavalli Caffè (Via Luigi Camoens c/o Torre Branca). A Roma, invece, trovate l’apéro à la française da Gilda (Via Mario de’ Fiori), a Spazio 900 (Piazza Guglielmo Marconi) e al Room 26 (Piazza G.Marconi 31).







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Terrina di fagiolini


Ecco arrivati sulla mia tavola anche i fagiolini dell’orto: un ortaggio che io amo ma che la Nanetta non gradisce molto, forse perché quelli che le danno all’asilo, oltre ad essere surgelati, hanno anche uno spiccato sapore di erba…..allora per cercare di farle mangiare la sua razione quotidiana di verdure, le ho preparato questa terrina di fagiolini che cucino sempre in estate perché mi consente di variare un po’ dai soliti fagiolini bolliti mangiati in insalata…..e poi come tutte le terrine, sformatini, polpettoni, ecc….è un piatto completo, che in estate è buono anche servito a temperatura ambiante. La ricetta l’avevo trovata anni fa su di un vecchio numero di Sale & Pepe: l’ho rivista un po’ (soprattutto nelle dosi dei fagiolini) adattandola ai nostri personali gusti, aumentando la dose dei pinoli e dei formaggi.


Ingredienti800 gr di fagiolini2 scalogni 3 uova60 gr di pinoli50 gr di parmigiano grattugiato60 gr di pecorino grattugiatonoce moscata q.b.pangrattato e burro q.b. per la tegliaolio evo q.b.sale q.b.
Pulite e lavate i fagiolini, sbollentateli per 8-10 minuti, scolateli. Affettate gli scalogni e metteteli in una padella con l’olio caldo, quando saranno dorati, aggiungete i fagiolini e lasciateli appassire nell’olio per qualche minuto. In un’insalatiera lavorate le uova con i formaggi ed una grattata di noce moscata. Mettete nel mixer i fagiolini, il composto uova/formaggi/nocemoscata, e ¾ dei pinoli: dovrete ottenere un composto abbastanza morbido. Prendete una pirofila da forno, ungetela leggermente, appena appena e cospargete il fondo con del pangrattato che assorbirà l’umidità del composto: versateci sopra l’impasto a base di fagiolini e decorate con i restanti pinoli che avrete precedentemente messo nell’acqua fredda perché una volta in forno non si brucino subito. Mettete nel forno caldo a 180° per 35 minuti: si formerà una crosticina dorata. Servitela tiepida non bollente: questa terrina è addirittura più buona il giorno dopo. Potete anche servirla tagliandola a cubetti come stuzzichino apri-stomaco.
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L’aceto d’uva e le zucchine


Qualche tempo fa, in occasione di uno showcooking cui ho preso parte, ho scoperto l’esistenza dell’aceto di vino da uva intera. In realtà per me l’aceto poteva essere di vino, di pomodoro, di mele, di sidro ma all’uva, intesa come frutto, proprio non avevo pensato. E soprattutto nella mia testa non riuscivo a cogliere la differenza tra un aceto di vino ed un aceto di uva: ebbene è bastato scambiare due chiacchiere con Joško Sirk per cogliere la profonda differenza tra questi due prodotti che a prima vista sembrerebbero tanto simili. Josko ha voluto recuperare la tradizione risalendo agli antichi metodi di produzione dell’aceto: l’aceto di vino da uva è prodotto con uva fermentata che dal vigneto passa direttamente nell’acetaia dove comincia da subito un’acetificazione spontanea. Per questo motivo ha un sapore forte, penetrante e si usa a gocce oppure addirittura spruzzato sulle pietanze……e seguendo le indicazioni delle nonne, in estate, un cucchiaio di miele ed aceto diluito in tanta acqua è un ottimo dissetante.
Per la mia ricetta ho usato alla base un normale aceto di vino bianco ma poi ho aggiunto un paio di gocce di questo aceto che ha conferito alle mie zucchine un gusto pungente. La Nanetta, incredibile ma vero, ha apprezzato la preparazione, semplice ma dal gusto intenso…..
Questa ricetta è un classico del Piatto d’Oro che ho rivisto ed adattato ai nostri gusti…..


Ingredienti
500 gr di zucchine dure1 spicchio di agliobasilico e prezzemolo q.b.¾ bicchiere di aceto+ qualche goccia di aceto d’uvaolio vegetale q.b.sale q.b.
Lavate le zucchine e tagliatele nel senso della lunghezza a fette. Asciugate le fettine: scaldate l’olio nella padella e friggete le zucchine. Passatele sulla carta assorbente perché l’olio in eccesso venga assorbito. In un padellino fate bollire l’aceto con un pizzico di sale. Sminuzzate basilico, il prezzemolo e l’aglio. In una fiamminga disponete le zucchine cospargendole con l’aglio tritato, il prezzemolo, il basilico ed il sale. Versate sulle zucchine l’aceto evaporato, lasciatele marinare in frigorifero per 24 ore almeno prima di gustarle…….Queste zucchine sono buonissime come antipasto sfizioso ed hanno il pregio di conservarsi in frigo per più giorni. Prima di mangiarle toglietele dal frigo e servitele a temperatura ambiente.
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Bambini trendy anche a tavola!

Credits: Richard Ginori 1735 Ho sempre amato il marchio Richard Ginori: uno dei primi regali che mi sono fatta per la mia casa è stata una bellissima zuppiera di Richard Ginori dimenticata in un angolo di Limentani, famosissimo negozio romano per la casa, una vera e propria caverna di Alì Babà per gli amanti delle cose belle…..Insomma quando ho saputo che  Richard Ginori 1735, esempio d’eccellenza nel mondo per la manifattura delle sue porcellane,  prenderà parte, per la prima volta, a Pitti Immagine Bimbo, kermesse dedicata alla moda per bambini, in programma a Firenze dal 23 al 25 giugno prossimi, con due collezioni pensate e realizzate “a misura di bambino”, ho pensato che i bambini di oggi sono trendy anche a tavola!
Il burattino più famoso del mondo, il Pinocchio di Collodi, è il protagonista della prima linea di nuove porcellane ideate per i più piccoli: i signori di Ginori hanno pensato ad un set per la pappa che trae diretta ispirazione dai protagonisti della favola di Collodi, tra le più amate dai bambini di tutto il mondo. Credits: Richard Ginori 1735
L’altra linea si ispira al mondo dei fumetti manga ma senza i colori estremi dei manga: la collezione “Tipo e Tipa” è declinata infatti nei toni del rosa e dell’azzurro, per una tavola dai colori pastello.
Entrambe le linee sono realizzate in porcellana, un materiale che caratterizza da sempre la produzione Richard Ginori 1735, e che si contraddistingue per la  facilità di lavaggio, l’atossicità e l’isolamento termico. Occhio però alle manie distruttive dei vostri piccoli…….
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Campane e salumi


Metti una calda serata di giugno a Milano (senza zanzare please), le grida dei bambini che si rincorrono nel parco accanto, le luci rosse della sera che giocano sui muri di un’antica fonderia, metti il suono delle campane e poi metti dei salumi….ecco questa è la serata a cui ho preso parte mercoledì presso la Fonderia Napoleonica Eugenia che ci ha svelato in anteprima questa nuova concezione dei salumi.



Partiamo dalla location: splendida, inaspettata, sontuosamente recuperata dall’incuria del tempo e degli uomini, insomma un’oasi di pace e di tranquillità in questa Milano “da bere” caotica e sempre in affanno. E non appena varchi l’ingresso di questa ex fabbrica ti sembra che il tempo si sia fermato, i rumori della città scompaiono e ti si materializzano davanti calchi di statue, mezzi busti, stemmi di famiglia, utensili, tutti testimoni di un’attività che non c’è più, questo è vero, ma che continua a vivere come luogo di lavoro, arte e cultura a testimonianza dell’operosità del passato e della sua originaria vocazione produttiva.


E poi la presentazione di questi nuovi salumi…devo confessare che nel momento in cui ho ricevuto l’invito un attimo di diffidenza ce l’ho avuto. Tra me e me mi dicevo come potesse essere possibile, per noi Italiani, cambiare la natura dei salumi….Da romana quale sono, per me la mortadella è quella che mangi all’interno di un pezzo di pizza bianca calda, che ti si scioglie in bocca e che ti fa fare pace con il mondo intero…. Come potessero cambiare la sua deliziosa natura rimaneva un mistero che mi è stato svelato. Dietro questo progetto ci sono i Grandi Salumifici Italiani (quelli di Casa Modena per intenderci) e c’è una joint venture con un’azienda greca, la Creta Farms, per lo sfruttamento di un processo produttivo che permette di sostituire i grassi animali naturalmente contenuti nei salumi con dell’olio extra vergine di oliva: da questo incontro nascono i Salumi del Frantoio. Ma al di là delle presentazioni e delle slide, il momento è arrivato di provarli per davvero. Personalmente ho testato il prosciutto cotto, la mortadella (e che ve lo dico a fare ;-))) ed il tacchino arrosto. Su prodotti poco sapidi come il prosciutto cotto ed il tacchino arrosto, l’aggiunta dell’olio conferisce quel tocco di “morbido” che non guasta, perché spesso, soprattutto quando mangiamo il tacchino arrosto che, non ce lo nascondiamo, sa di poco, il filo d’olio ce l’aggiungiamo d’ufficio. Il prosciutto cotto poi l’ho proposto ieri sera alla Nanetta e non ha fatto una piega: si è spazzolata le sue tre fette senza colpo ferire. Nel complesso non mi sembra che il fatto di aver sottratto della materia grassa ai salumi, sostituendola con dell’olio evo, abbia influenzato più di tanto la percezione finale al palato….saranno poi i consumatori, a partire dal prossimo mese di luglio, a giudicare ed a decretare il successo di questo nuovo prodotto che sicuramente ha il pregio di andare incontro alle esigenze di quanti, golosoni dalla nascita, non sanno rinunciare al piacere di una fetta di mortadella, ma devono fare spesso i conti con problemi di salute.
E poi dulcis in fundo, la visita alla scoperta dell’antica fonderia fatta con il proprietario, che è uno dei discendenti della famiglia Barigozzi, ci ha permesso di continuare a sognare in questa calda sera di giugno con una luna tutta rossa…..  
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Verdure

Frittata di patate senza uova


Quando si hanno figli “piccoli”, le patate sono spesso la salvezza di noi mamme perché piacciono a tutti i bambini, si possono cucinare in mille modi e saziano. La ricetta che vi propongo oggi è  una ricetta che mia nonna faceva sempre e che ho imparato perciò a mangiare sin da piccola. Quando ancora vivevo a Roma (vi parlo di più di 10 anni fa) andavo spesso a mangiare a Trastevere nella famosa trattoria Da Checco Er Carrettiere e ho scoperto con estremo piacere che la frittata di patate di mia nonna la facevano anche lì, soltanto che ne proponevano una versione fredda invece di quella tiepida a cui io ero abituata. Tutto questo per dirvi che si tratta di una ricetta rispolverata, piuttosto “vecchiotta” e soprattutto senza uova!
Inoltre sempre per i bambini, visto che si utilizza del concentrato di pomodoro (che è anche un concentrato di licopene cioè un ottimo antiossidante) non sentono sotto il palato i semi o la pelle del pomodoro …….


Ingredienti800 gr di patate2 cucchiai di concentrato di pomodorocipolla, sedano e carota per soffrittoolio evobasilicosale e pepe q.b.
Lessate le patate e schiacciatele bene. In una padella fate questo sugo “finto” con il soffritto di verdurine ed aggiungendo poi il concentrato di pomodoro. Aggiungete le patate schiacciate, aggiustate di sale e pepe e mescolate il tutto cercando di dare la forma di una frittata: giratela più volte affinché si formi una bella crosticina sia sopra che sotto. Guarnite con basilico: io aggiungo spesso il basilico anche all’impasto.
Potete fare la frittata anche in forno: in questo caso la rivestirete di pangrattato e verserete un goccio di olio.
Servitela tiepida ma è buonissima anche servita fredda.
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Ciliege e clafoutis


Dol’s, il sito delle donne online, parla di Quaderni Golosi in occasione di una chiacchierata virtuale che ho fatto con Caterina della Torre : se vi interessa mi leggete qui .


La settimana scorsa avevo diversi chili di ciliege dell’orto che si affollavano sulla mia tavola e nel mio frigo come testimonia la foto qui sopra : come consumarle in maniera diversa per farle apprezzare anche alla Nanetta? Ecco allora uscito dal cappello un classicissimo della cucina d’Oltralpe: il clafoutis aux cerises. In realtà poi il clafoutis lo potete fare con diversa frutta estiva: io l’ho mangiato con pesche ed albicocche, con le prugne di diversi tipi e con le fragole. A mio avviso, nel panorama dei dolci francesi, è uno dei più “light” perché a parte i 20 gr di burro necessari per imburrare la teglia da forno, gli altri ingredienti sono latte, uova e farina, quindi siamo ben lontani da quelle ricette a base esclusivamente di burro che saranno pure buone (e chi dice il contrario) ma sono una botta al fegato….Questa poi è una ricetta che avevo trovato su Elle o su di un altro sito francese che mi sembra particolarmente azzeccata e semplicissima da realizzare. Ingredienti500 gr di ciliege fresche 125 gr di farina 100 gr di zucchero 3 uova 3 dl di latte 1 pizzico di sale 20 gr di burro zucchero a velo q.b. Lavate le ciliege, asciugatele, togliete il gambo e, operazione noiosissima, snocciolatele. Ricopritele con la metà dello zucchero e lasciatele un paio di ore nel frigo. Nel frattempo battete le uova. Passate al colino al farina, aggiungete il pizzico di sale, gli altri 50 gr di zucchero, le uova battute, amalgamate il tutto  ed versate il latte a temperatura ambiente. Imburrate la teglia, alla base mettete le ciliege e sopra aggiungete il composto: mettete in forno 35 minuti a 180°. Lasciate raffreddare e versate lo zucchero a velo.Buona merenda!
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Focaccia croccante di mais e cipolotti


Avete presente i Farmer’s Market di Coldiretti? Ecco questa ricetta viene proprio da lì: mi spiego meglio perché detta così non si capisce. Tempo fa ero ad un Farmer’s Market a Roma, in una delle bancarelle vendevano delle cipolle particolarissime (mi sembra che si trattasse delle cipolle di Treschietto in Toscana), e facevano assaggiare delle ricette che avevano come ingredienti base proprio queste cipolle. Ho mangiato questa focaccia croccante e me ne sono innamorata: ho chiesto ed ottenuto la ricetta che è quella che leggerete qui sotto. Io l’ho rifatta utilizzando dei cipollotti dell’orto ed il risultato è buonissimo: si tratta di uno stuzzichino sano da mettere sotto i denti prima di cena che rappresenta una validissima alternativa ai tanti snack di produzione industriale su cui siamo soliti buttarci all’ora dell’aperitivo….e poi si prepara in 10 minuti ed è buonissima anche fredda.
Ah, ultima cosa…….l’ho data da sgranocchiare alla Nanetta…..l’ha apprezzata molto (ndr ne ero certa) perché è vero che il sapore dei cipollotti si sente, ma si sente molto anche il sapore del pecorino (ho usato un normale pecorino romano….).  


Ingredienti4 cipollotti (di cui userete anche la parte verde)
300 gr di farina di mais setacciata
3 cucchiai di pecorino
4 cucchiai di olio evo
acqua frizzante q.b.
sale e pepe q.b.

Tagliate i cipollotti a rondelle (per questa ricetta servono anche le parti verdi dei cipollotti). In un’insalatiera mescolate i cipollotti, la farina di mais, il pecorino, l’olio d’oliva, il sale ed il pepe e l’acqua frizzante in modo da avere un impasto che si possa stendere. Stendetelo su di una teglia da forno, fatela molto bassa, bucherellatela con una forchetta, aggiungete un altro filo di olio e mettetela in forno a 180° per 35 minuti circa. Potete mangiarla calda ma è decisamente più buona tiepida o fredda perché diventa croccante.
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Melone, sedano e groviera


Mi capita spesso di arrivare all’ora di pranzo affamata e trafelata e non sapere bene cosa mettere sotto i denti anche perché o subito prima di mangiare o subito dopo devo andare a recuperare la Nanetta al nido. Ora con l’arrivo della bella stagione (veramente visto il tempo delle ultime due settimane non si direbbe proprio) ho finalmente l’occasione di rispolverare questa insalata che fa parte del mio repertorio “fast food” (inteso come cibo che si assembla rapidamente) che si prepara in 10 minuti cronometrati, che è fresca, completa, non prevede l’uso dell’olio e mi permette di ritornare ai miei doveri abbastanza rapidamente.
Ho provato a darla anche alla Nanetta e devo confessare che non le è dispiaciuta: passata l’iniziale diffidenza nei confronti dell’arancione e del verde che vedeva nel piatto, il suo fiuto da segugio ha immediatamente localizzato il formaggio (ndr di cui è golosissima) ed ha cominciato a cercare solo i pezzi di melone e quelli di formaggio…..in fin dei conti anche questo è un modo per proporle la frutta in maniera diversa….


Ingredienti per me ovvero per una persona
2 fette di melone, 1 costa di sedano, 90 gr di groviera dolce (nn quella che pizzica al palato), 1 cucchiaio di yogurt magro, 2 cucchiaini di maionese, sale e pepe q.b.
Tagliate a dadini il melone, il sedano e la groviera e metteteli in un’insalatiera. In una coppetta mescolate bene lo yogurt, la maionese ed il sale e versateli nell’insalatiera.  Completate con una grattata di pepe et voilà les jeux sont faits.
Buon weekend a voi!
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