Insalate

Insalata di melone, rucola e pomodorini……


Lo sapevate che c’è l’emergenza melone? Io no, almeno sino a quando non ho letto un comunicato della  Coldiretti Lombardia in cui si denuncia il fatto che le nutrie sono partite all’assalto dei meloni Igp della Lombardia. Nella fascia cremonese, questi roditori, molto simili a grandi topi di fogna (a me non piacciono per niente), escono di notte dalle tane lungo i fossi, per mangiare i meloni maturi, pronti da raccogliere, rovinando in molti casi la pianta……mò ci si mettono pure le nutrie dico io…..tutto questo per introdurre il post di oggi ancora una volta dedicato ad un frutto che amo moltissimo: il melone…..ed ancora una volta mangiato diversamente cioè in insalata abbinato con ingredienti che non ci si aspetterebbe vedere accanto al melone. Oggi ci sono i pomodorini ciliegino e la rucola……


Ingredienti per 1 porzione2 fette di melone
10 pomodori ciliegino
50 gr di rucola
olio evo q.b.
succo di limone q.b.
sale q.b.
Tagliate a cubetti le fette di melone, tagliate in due i pomodorini, lavate la rucola ed asciugatela: mettete i tre ingredienti in un’insalatiera. In una ciotola fate un’emulsione con olio, succo di limone e sale: condite l’insalata, riponetela in frigo per un’ora e poi gustatela fresca.
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Merletti, tombolo e maccheroncini della trebbiatura……


Sono in vacanza nelle Marche, a San Benedetto del Tronto per la precisione, e non potevo non fare qualche giro nell’entroterra. Un’amica originaria di queste parti, ci aveva suggerito di visitare il borgo di Offida e il suo suggerimento è stato prezioso (un grazie pubblico a Francesca!) perché ci ha fatto conoscere questa piccola perla di architettura medievale arroccata su di uno sperone roccioso a 20 km dal mare. Se passate da queste parti, fermatevi, ça vaut le detour (per citare la famosa Guida Michelin…) ne vale veramente la pena……oltre al fatto che per tutta l’estate 2011 Offida offre al turista vagabondo una serie di eventi gastronomici, e non solo, interessanti.

Si è iniziato lo scorso weekend con la sagra del maccheroncino della trebbiatura e del cinghiale: un piatto decisamente poco estivo ma da provare almeno una volta….e si continua il weekend prossimo con GustandOffida e poi ancora a metà luglio con Ciborghi, la manifestazione all’insegna del cibo che si svolge nei borghi più belli d’Italia…..ma se volete altre info, andate sul sito dell’Ufficio del Turismo diOffida…..

Lato cultura mi permetto, tra tutti, di segnalarvi la Chiesa di Santa Maria della Rocca che con la sua architettura gotico-romanica è uno splendido esempio di sovrapposizione di stili…….Invece, lato cibo, ci sono un paio di cosette che vanno assolutamente provate: il chichi ripieno ovvero un focaccione ripieno di acciughe, tonno, carciofini e peperoni e chipiùnehapiùnemetta (di non facile digestione però buono) e poi i funghetti che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sono semplicemente dei piccoli biscotti a base di farina e di anice…….e poi aggirandovi nei vicoli di questo borgo ogni tanto trovate delle porte aperte e, sull’uscio, delle anziane signore, che praticano ancora l’arte del merletto a tombolo.
Buona visita a tutti!
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Insalata di boulghour e quinoa con pesto di noci e pomodori secchi


Il boulghour e la quinoa sono due alimenti che ho imparato a mangiare in Francia. Il primo, il boulghour, è molto utilizzato nella cucina del Nord Africa ed è spesso impiegato come valido sostituto del couscous; l’uso della quinoa, invece, è più recente e, a mio avviso, è frutto anche del diffondersi delle abitudini vegetariane e vegane.
Quando vivevo in Francia mi capitava spesso, a mensa oppure nelle colazioni di lavoro, di avere dell’insalata di quinoa o di boulghour…..poi ho scoperto che da Monoprix che è una catena di supermercati presenti solo nelle città francesi, avevano lanciato una linea bio e che proponevano come referenza un mélange di boulghour e quinoa. Mi sono così avvicinata a questi due alimenti e, dopo vari tentativi ed esperimenti in cucina, sono arrivata a questa ricetta che secondo è perfetta per un pasto estivo: rapida da preparare, non prevede nessun tipo di cottura se non quella del mélange, si gusta fredda o a temperatura ambiente e, non ultimo, è apprezzata anche dai bambini che, complice la società multiculturale nella quale viviamo, ora si vedono proporre il cous cous anche all’asilo 😉
Poi un paio di mesi fa al supermercato ho visto che c’è una marca italiana, Pedon che propone il mélange di boulghour e quinoa…..meno male che non dovrò più approvvigionarmi in Francia per realizzare questa gustosa insalata estiva……


Ingredienti
1 sacchetto da 250 gr di melange boulghour/quinoa30 gr di basilico fresco60 gr di gherigli di noci1 spicchio d’aglio (facoltativo)1 cucchiaio di ricotta salata grattata10-15 pomodori secchi olio evo q.b.sale q.b.
Per la cottura del boulghour/quinoa seguite le istruzioni che trovate sulla confezione: io l’ho fatto cuocere per 10 minuti circa, poi l’ho passato sotto l’acqua fredda, l’ho scolato, e l’ho messo in un’insalatiera.
Preparate il pesto di noci: nel mixer mettete il basilico, i gherigli di noce, la ricotta salata grattata, l’aglio (se vi piace), l’olio ed il sale. Tritate il tutto ed aggiustate di sale o di olio: dovrete ottenere una salsina che ha la stessa consistenza del pesto genovese. Tagliate a listarelle sottili i pomodori secchi.
Condite il boulghour/quinoa con il pesto di noci ed i pomodori secchi. Mescolate bene il tutto: lasciate in frigorifero per metà giornata. Tirate fuori l’insalata dal frigo almeno mezz’ora prima di consumarla e mescolatela ulteriormente: se vedete che è troppo secca aggiungete un filo di olio.
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Bicchierini di salmone ed asparagi


Si vede che sono in vacanza e che in questo periodo sono un po’ latitante sul mio blog? Scusatemi, ma sto talmente bene al mare con mia figlia e mio marito che le mie occupazioni privilegiate sono divenute oramai mangiare, dormire e prendere il sole-naturalmente non su di una sdraio, ma in piedi dietro a mia figlia che non si sta ferma un minuto…… Prima di partire per questi primi 15 giorni di relax estivo, ho fatto però incetta di ricette fresche che vi sto proponendo in questi giorni. I bicchierini di oggi sono fatti con gli ultimi asparagi che avevo trovato al mercato, ma si possono fare benissimo in qualsiasi stagione dell’anno perché anche gli asparagi congelati che trovate in commercio, a mio modesto avviso, sono buoni da utilizzare come base per le ricette. In questa ricetta c’è un richiamo alla Francia: per “ravvivare” il sapore della mousse di asparagi, ho aggiunto un cucchiaio di senape dolce che uso spesso in cucina non solo come salsa per accompagnare una semplice fettina ai ferri ma per dare quel tocco di sapore a molte preparazioni.

Ingredienti per 2 bicchierini150 gr di filetto di salmone
10 asparagi puliti
olio evo q.b.
limone q.b.
timo “citronella”
un cucchiaino di senape dolce
sale grosso e pepe q.b.
Prendete gli asparagi, tagliateli a tocchetti, avendo cura di conservare 4-5 punte che utilizzerete come decorazione, metteteli nell’acqua fredda, salatela e lasciateli cuocere per una decina di minuti.
Una volta cotti, passateli al minipimer insieme ad un cucchiaio di olio evo, un pizzico di sale grosso ed un cucchiaino di senape, otterrete così una mousse che aggiusterete in funzione dei vostri personali gusti.
Tagliate il filetto di salmone a cubetti, conditelo con un cucchiaio di olio, un cucchiaio di limone, un pizzico di sale, un rametto di timo citronella e pepe q.b.: lasciatelo marinare in frigo per un’ora almeno. Tiratelo fuori dal frigo e scottatelo in padella per un paio di minuti.
Disponete sul fondo del bicchierino i cubetti di salmone e adagiate sopra la mousse di asparagi. Mettete in frigo un paio di ore: prima di mangiarli decorateli con le punte di asparagi.
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Basilico, curry, gamberoni e riso al cocco


Per chiudere questa calda settimana che ci ha portato all’inizio di luglio, vi propongo una ricetta sicuramente “esotica”, un po’ fuori del comune per gli abbinamenti proposti, ma che non richiede ore dietro ai fornelli e che, se accompagnata da un’insalata oppure da verdure grigliate,  si trasforma facilmente  in un piatto unico che gli amanti del pesce, come lo sono io, apprezzeranno sicuramente. A coloro che si chiedono se dare del curry ai bambini non è una scelta troppo azzardata, rispondo che i bambini indiani o, più in generale, quelli asiatici, crescono a latte e curry e mi sembra che siano sani quanto i pargoli italici nei cui biberon troviamo tagliatelle, fusilli e ravioli……e poi, alla luce dell’esperienza che faccio quotidianamente con la mia Nanetta, mi sembra che i bambini non siano restii alle spezie quanto piuttosto ai cibi troppo salati o troppo saporiti che sono un’altra cosa……


Ingredienti per i gamberoni400 gr di gamberoni1 dl di panna fresca4 cucchiai di olio evo1 cucchiaio di curry10-15 foglioline di basilico sale q.b. 
Per il riso al cocco200 gr di riso Basmati 40 gr di uvetta secca1,5 dl di latte di cocco
Per prima cosa, riempite una ciotola con acqua tiepida ed immergete per 3 ore circa l’uvetta secca, poi sgocciolatela.
Mettete i gamberoni in un’insalatiera, aggiungete l’olio, il curry e metà del basilico: girate bene il tutto e lasciate nel frigo un paio d’ore a macerare.
In una casseruola fate bollire il latte di cocco e l’acqua in dosi uguali: quando bolle, gettate il riso e lasciate cuocere, facendo attenzione a non far attaccare il riso. Se necessario aggiungete un pochino di acqua: a cottura quasi ultimata versate l’uvetta e mescolate.
In una padella mettete un filo di olio (in realtà ne serve veramente poco, perché utilizzerete l’olio di “recupero” dalla marinade), versate i gamberoni e lasciateli cuocere rapidamente. Aggiungete la panna liquida, lasciate andare ancora un minuto, poi spegnete, mettete il basilico restante e salate.
Servite in tavola i gamberoni accompagnati dal riso al cocco. Nella foto ho volutamente eliminato il sughetto che c’era nella pentola, però il riso profumato al cocco, mescolato con il sughetto un po’ speziato dei gamberoni si abbina benissimo  J







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Piccoli chef, maghi e contadini all’Alpe di Siusi

Credits: Alpe di Siusi Marketing
Se siete appassionati della montagna e non volete rinunciarvi neppure d’estate, ma avete paura che i vostri figli si annoino a seguirvi su e giù per le valli, quest’anno c’è una doppia iniziativa a misura di bambino: dal 2 luglio al 3 settembre streghe, animali e folletti animeranno le vacanze dei più piccoli nella cornice incantata dell’Alpe di Siusi sopra Bolzano che si trasformerà in un immenso parco giochi dei miti e dei rituali, unendo grandi e piccini nel segno della tradizione e del mistero. Il primo programma si chiama “Streghe e magia all’Alpe di Siusi”: si tratta di una settimana di avventure all’insegna di magia, natura e leggende. Al lunedì si va a spasso con la strega Martha, raccogliendo erbe speciali in un percorso che si conclude alle Panche delle Streghe, da sempre ritrovo delle megere dello Sciliar. Il martedì si va alla ricerca di simboli magici a Castel Presule, mentre mercoledì ci si cimenta con il corso di cucina per aspiranti stregoni: si preparano pane, canederli, burro alle erbe e altre prelibatezze per piccoli maghi affamati. La notte domina l’ultimo giorno, il giovedì: con il solo ausilio delle torce elettriche si va a caccia di fate e folletti nei boschi avvolti dalle tenebre. Tutti riceveranno il Libretto delle Saghe, che contiene la storia di Karchler Hans, della strega Martha e di altri protagonisti magici. I bambini che parteciperanno ad almeno tre avventure potranno ritirare l’attestato di stregoneria. “Genitori e figli insieme di maso in maso” è la seconda proposta che permette di  riscoprire la cultura contadina, attraverso il mondo delle erbe o quello della trasformazione del grano in farina. Si comincia la settimana con la ferratura dei cavalli e la sellatura; martedì si va insieme al contadino nella stalla e nel fienile del maso Zerund, per capire il percorso del latte dalla mungitura al frigorifero. Mercoledì ci si sposta al maso Pfleger per passeggiare tra le erbe del giardino e i campi lavorati. Giovedì ci si addentra nel mondo delle tradizioni, passeggiando fino alle buche di ghiaccio di Castel Presule e al maso Schantl per fare merenda. Si conclude, il venerdì, al mulino Malenger, macinando la farina. Se volete saperne di più Alpe di Siusi Marketing, tel. 0471.709600, info@alpedisiusi.info, sito web: www.alpedisiusi.info
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La ciambella di Zia Checca


Non so voi, ma io appartengo alla categoria di persone che mangiano soprattutto nelle prime dodici ore della giornata. Ho sempre suddiviso gli esseri umani in quelli che preferiscono “abbuffarsi” a pranzo e quelli che, al contrario, aspettano la cena per rimpinzarsi….c’è poi una terza categoria che preferisce mangiare all day long. Sarà forse perché sono una che si sveglia presto, ma se non faccio la mia doppia colazione (una appena sveglia e l’altra a metà mattina) ho il calo di zuccheri e mi viene letteralmente il mal di testa; poi una volta pranzato, posso tirare tranquillamente sino all’ora di cena senza bisogno di merende, di aperitivi e compagnia cantando. E a colazione mi ci vuole qualcosa di dolce, di sano e di genuino, che mi apporti la giusta quantità di zuccheri: ecco, la ciambella di Zia Checca è un dolce che mi preparo quasi tutte le settimane e che mangio regolarmente a colazione. Trattasi di un normale ciambellone che ha il pregio però di non prevedere l’uso di burro ma di olio evo. Ma chi è Zia Checca? La mia amata madrina che purtroppo ora non c’è più, ma che mi ha lasciato in eredità due o tre ricettine che faccio spessissimo e che sono adattissime per i bambini: il suo ciambellone è una di quelle.

Ingredienti 4 uova
300 gr di zucchero
300 gr di farina
¾ bicchiere di latte
½ bicchiere di olio evo
1 bustina di lievito per dolci
scorza di mezzo limone grattato  non trattato

Mescolate lo zucchero con la farina, aggiungete le uova una una ad una continuando a mescolare, versate il latte a temperatura ambiente, poi l’olio evo (non è detto che ve ne occorra ½ bicchiere, se vedete che l’impasto è già morbido magari fate un po’ di meno), versate il lievito e la scorza di mezzo limone grattato.Mettete in forno a 170° per 40 minuti circa: la ciambella si dovrà gonfiare e quando assumerà un bel colore dorato è pronta.
Lasciatela raffreddare prima di mangiarla.

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Insalata di pomodorini, prosciutto croccante, grana e pinoli


Finalmente sono in vacanza: due settimane al mare con mia figlia e mio marito ma, non vi preoccupate, prima di partire ho fatto scorta di ricette e quindi anche dalla spiaggia, per altro dotata di Wi-Fi, riuscirò a postare le mie ricette……Oggi poi visto che il caldo si è installato su tutta la penisola, un’insalata fresca ci sta proprio bene e la ricetta che vi propongo è una delle mie preferite perché è veramente completa a livello nutrizionale e presenta un abbinamento di sapori, dolce-salato, che amo molto…..e poi come tutte le insalata è semplice e veloce da fare. Anche a proposito di questa insalata la Nanetta ha fatto le sue scelte: gradisce molto i pinoli, il prosciutto croccante, le scaglie di grana ed i pomodorini appassiti, un po’ meno la rucola, ma questo c’era da aspettarselo……ora vi lascio, la Nanetta ha bisogno della sua mamma per fare il suo dodo pomeridiano. Buona pennichella a tutti quelli che la fanno, agli altri, buon pranzo!


Ingredienti200 gr di pomodorini200 gr di rucola100 gr di prosciutto crudo70 gr di grana a scaglie40 gr di pinolisucco di ½ limoneuna decina di foglie di basilicoolio evo q.b.½ cucchiaino di zuccherosale e pepe q.b. 
Tagliate i pomodorini in due, adagiateli su di una pirofila con il lato tagliato verso l’alto, conditeli con un filo di olio, un pizzico di sale ed infornateli a 180° per 20 minuti circa: quando li tirerete fuori saranno appena appassiti. Nel frattempo tostate per qualche minuto i pinoli in una padella antiaderente e metteteli da parte. Nella stessa padella rosolate il prosciutto che avrete precedentemente tagliato a listarelle, dovrà diventare croccante.
Lavate la rucola ed asciugatela.
In una ciotola mettete l’olio evo, il succo di limone, mezzo cucchiaino di zucchero, sale, pepe ed il basilico tagliato a fettine sottili: emulsionate energicamente….e poi aggiustate il sapore in funzione delle vostre preferenze. Se preferite un sapore più aspro allora aggiungete ancora un po’ di succo di limone, se, al contrario, amate il dolce allora magari andrebbe bene un pizzico di zucchero in più.
A questo punto non vi resta che impiattare il tutto, costruendo una specie di millefoglie, cominciando dalla rucola, poi i pomodorini,  il prosciutto crudo, il grana, i pinoli e per finire versate l’emulsione agro-dolce. Bon appétit!








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Ricette dall’asilo……..ovvero la torta cocco-menta


Dolce con vista sulla casetta della Nanetta
Qualche tempo ho affisso sulla bacheca dell’asilo nido della Nanetta un annuncio in cui invitavo le mamme ed i papà a condividere con me le ricette “infallibili” che realizzavano per i loro figli…..Mi ha fatto piacere notare che alcuni genitori hanno risposto positivamente al mio appello aderendo alla mia iniziativa con le ricette che i loro figli adorano. 

La torta cocco-menta è la ricetta che mi ha indicato Antonella, mamma di 3 bambini. Sinceramente all’inizio la sua ricetta mi ha lasciato un po’ perplessa, forse perché non sono una grande amante della menta, quella in forma liquida intendo; forse perché il cocco, specie sotto forma di yogurt proprio non mi va giù….invece, una volta provata la torta, mi sono dovuta ricredere: il matrimonio cocco-menta è azzeccato rien à dire. Antonella mi ha anche suggerito di farcire la torta con la Nutella oppure di mettere nell’impasto delle gocce di cioccolato ma, vista la stagione, non mi pareva molto opportuno e così ho deciso di accompagnare la torta con della crema pasticcera che ho lasciato volutamente un po’ liquida: buonissima! Brava Antonella e ancora grazie!

Antonella all’opera Ingredienti per la torta2 vasetti di farina1 vasetto yogurt al cocco1 vasetto di zucchero1 vasetto di farina di cocco1 vasetto di sciroppo alla menta½ vasetto di olio d’oliva2 uova 1 bustina di lievitoUsate come unità di misura il vasetto dello yogurt. 
Ingredienti per la crema pasticcera

3 tuorli3 cucchiai di zucchero3 cucchiai di farina½ lt di lattela scorza di ½ limone non trattato
In una ciotola sbattete le uova. In una terrina mescolate nell’ordine la farina, lo zucchero, la farina di cocco, lo yogurt, la menta ed infine il lievito in polvere. Mettete il composto in una tortiera ed infornate per 50 minuti circa a 160°. Nel frattempo preparate la crema pasticcera. Sbattete bene i tuorli con lo zucchero, aggiungete la farina e la scorza del limone.
Fate bollire il latte, quando bollirà abbasserete leggermente il fuoco e verserete il composto continuando a mescolare per evitare che si formino grumi: fate cuocere sempre a fuoco basso per 4 minuti sino a quando la crema non comincia ad addensarsi. Lasciate raffreddare sia la crema che la torta.
Servite la torta accompagnandola con la crema pasticcera. Buona merenda a tutti!
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