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Minestrone cremoso ai 3 cereali e alle lenticchie


Una delle poche attività fisiche praticate dall’Uomo Goloso è quella di salire e scendere dalla bilancia prima e dopo il fine settimana: immancabilmente, nelle 48 ore che separano l’inizio e la chiusura del weekend, il suo peso sale di almeno 1 kg e ½ …..








…..tutto questo perché nei momenti di pausa ci divertiamo a pasticciare in cucina e perché Lui si offre volentieri a fare da cavia assaggiando i risultati dei miei esperimenti! Insomma l’unico aspetto deleterio dei nostri fine settimana è l’aumento di peso; non fosse per questo piccolo dettaglio le nostre pause settimanali sarebbero veramente idilliache! E dopo un weekend passato a spadellare un minestrone orzo, farro ed avena con lenticchie decorticate ci sta proprio tutto!
150 gr di orzo, farro e avena (io li ho mischiati sino ad avere il peso che mi serviva)
50 gr di lenticchie decorticate (le uso decorticate perché hanno un colore che le rende più appetibili alla cucciola di casa)
1 porro medio
2 carote medie
½ sedano
1/3 sedano rapa
1 patata grossa
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
sale grosso q.b.
1 filo di olio evo q.b.

Nella pentola con un filo di olio, fate rosolare il soffritto (al posto della cipolla, ho utilizzato il porro che è una verdura di stagione), aggiungete i tre cereali, coprite con l’acqua ed iniziate la cottura. Con la pentola a pressione il tempo di cottura è di 10 minuti, con una pentola normale di 20 minuti almeno. Spegnete ed aggiungete il sedano rapa, la patata, il concentrato di pomodoro. Aggiustate di sale ed aggiungete, eventualmente dell’altra acqua. Proseguite la cottura con la pentola a pressione per altri 5 minuti, con la pentola normale moltiplicate per due il tempo. Spegnete, lasciate raffreddare. Io sono stata costretta a frullare questo minestrone perché altrimenti la Nanetta non se lo sarebbe mai mangiato! Questa volta però l’ho frullato appena appena in modo da lasciare la texture dei cereali e delle lenticchie. Servitelo accompagnato da crostini e da un filo di olio evo a crudo…..delizioso ma soprattutto completo!

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Vellutata sedano rapa e castagne



Iniziamo l’anno con l’introduzione di un ingrediente che non aveva, sino ad oggi, trovato posto sul mio blog : il sedano rapa……in effetti l’avevo assaggiato a più riprese in Francia, dove viene ampiamente utilizzato in ricette invernali, ma da quando sono in Italia non l’avevo più comperato. 





Ora si da il caso che abbia letto recentemente diverse ricette a base di sedano rapa sui giornali francesi e che sia scattata in me la passione per questo ortaggio sconosciuto ai più e spesso maltrattato. L’ho comperato una prima volta per preparare la ricetta che sto per proporvi e devo confessare che la prima reazione dell’Uomo goloso non è stata delle più entusiastiche…..ho continuato come se nulla fosse ed gli ho fatto assaggiare questa vellutata che gli ha fatto cambiare idea. 
E si perché questa vellutata può essere tranquillamente annoverata tra quelle ricette che spesso ci prepariamo per coccolarci: è cremosa al punto giusto, morbida e saporita al tempo stesso, golosa grazie alle castagne, ma anche detox perché non ci sono materie grasse impiegate. Provatela anche voi!
500 gr di sedano rapa1 cipolla di Tropea 300 g di castagne sbucciate 100 ml di latte di soia pepe nero appena macinatoolio evo q.b. sale grosso q.b.
Nella pentola a pressione scaldate un filo di olio, aggiungete la cipolla, poi il sedano rapa tagliato a cubetti. Lasciate insaporire il tutto per un minuto, poi aggiungete l’acqua, il sale grosso, chiudete la pentola a pressione e cuocete 4 minuti il sedano rapa. Aprite la pentola a pressione, unite le castagne sbucciate (io le ho comperate surgelate) e continuate la cottura per altri 4-5 minuti. Versate il latte di soia, frullate. Otterrete una crema densa. Versate nelle ciotole e macinate il pepe. Gustare calda!

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Crema di cicerchie e patate


Non ricordo più dove ho letto che la nostra dolce metà non deve essere necessariamente un uomo ma può essere anche un’amica……non condivido questa affermazione però riconosco che ci sono delle persone che il destino mette sulla tua strada, che diventano tue amiche e con le quali ti trovi ad avere un’affinità di sentimenti, sensazioni, stati d’animo ed emozioni veramente incredibile…..






……e’ il caso della mia amica Francesca, conosciuta per caso a Parigi qualche anno fa mentre entrambe aspettavamo l’inizio di un corso di ginnastica al Club Med Gym…..pur essendo diversissime per carattere e per vissuto, siamo molto unite anche se ci vediamo in media non più di due volte l’anno e per non più di 48 ore visto che io vivo a Milano e lei continua a vivere a Parigi…quando ci va bene ci troviamo all’aeroporto di Linate tra un volo di Francesca e l’altro per un caffè e due chiacchiere insieme che ci fanno sempre un mondo di bene…..ma ci vediamo su Skype ogni weekend per il nostro irrinunciabile appuntamento di chiacchiere e quant’altro. Il weekend scorso, Francesca ci è venuta a trovare; ne abbiamo approfittato per festeggiare, con qualche giorno di ritardo, il compleanno dell’Uomo Goloso e ci siamo lanciate in uno shopping gastronomico che si è concretizzato in un bagaglio da imbarcare di oltre 20 kg! Abbiamo passato due giorni a parlare della nostre vite, delle nostre paure, delle nostre piccole gioie quotidiane e delle nostre ansie e già stiamo pianificando il nostro prossimo incontro in autunno a Parigi o a Milano, vediamo un po’!

E poi visto che nel giro di 24 ore abbiamo perso qualcosa come 10 gradi, ho pensato bene di preparare questa vellutata che ha incontrato i favori di tutta la famiglia, Nanetta compresa!
Per 3 persone250 gr di cicerchie2 patate medie1 cipolla1 carota60 gr di pancetta dolce tagliata a cubettiSale q.b.Parmigiano grattugiato q.b.Olio evo q.b.
Mettete ammollo la cicerchia per 6 ore almeno. Sciacquate la cicerchia. Mettetela nella pentola a pressione con un filo di olio insieme alla cipolla e alla carota tagliate a cubetti.  Lasciate insaporire il tutto per un paio di minuti, poi aggiungete l’acqua (in genere io aggiungo l’acqua nella proporzione 3:1 cioè 3 parti di acqua per una parte di cicerchia): cuocete per 20 minuti almeno da quando la pentola comincia a fischiare. Spegnete il fuoco, ed aggiungete  la patata tagliata a cubotti ed il rametto di rosmarino. Continuate la cottura per altri 10 minuti. Spegnete, lasciate raffreddare un pochino, togliete il rametto di rosmarino e frullate il tutto. Nel frattempo cuocete in un padellino la pancetta a cubetti senza aggiunta di olio, lasciando che diventi croccante. In realtà il solo motivo per cui io ho aggiunto i cubetti di pancetta è per rendere questa crema più attraente per la Nanetta e devo dire che l’obiettivo è stato raggiunto perfettamente! Mettete in una ciotola la vellutata aggiungendo la pancetta e l’olio evo e, a piacere, del parmigiano grattugiato. 
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Ribollita a modo nostro



In tempi abbastanza recenti l’Uomo Goloso ha scoperto la ribollita…..e da quel momento a casa nostra si mangia ribollita almeno una volta alla settimana. Le prime volte che la cucinavamo abbiamo provato a seguire pedissequamente la ricetta trovata sul libro di cucina, ma ci siamo subito resi conto che andava rivista e riadattata ai nostri gusti.



Abbiamo quindi eliminato l’impiego dell’aglio nella ribollita, autorizzando l’impiego di questo ingrediente solo sul pane abbrustolito che andrà aggiunto sul fondo del piatto; abbiamo abbondato con il timo che piace moltissimo ad entrambi, mentre abbiamo provato ad usare alternativamente il pomodoro in pezzi e la passata…..devo dire che ci sta meglio il pomodoro in pezzi; abbiamo utilizzato l’alloro tritato finemente invece che le foglie ed abbiamo forse esagerato con i fagioli cannellini….. dopo diversi esperimenti ed e tentativi, siamo arrivati ad una ricetta che secondo noi è perfetta, con il giusto mix di aromi derivanti dall’impiego delle erbe aromatiche e di sapori ricavati dalle verdure e dai legumi.

Ed è proprio la nostra versione di ribollita che vi propongo io oggi…..e poi con questo tempo cattivo che ci perseguita, una ricetta del genere è proprio quello che ci vuole !
Ingredienti per 4 personeUn basco di cavolo nero300 gr di fagioli cannellini2 carote medie1 cipollaMezza lattina di pomodoro a pezzettoni2 rametti di timo1 rametto di rosmarino1 cucchiaio di alloro tritato finementeBrodo vegetale q.b.Olio evo q.b.Sale q.b.4 fette di pane1 spicchio di aglio
Sbollentate il cavolo nero per un paio di minuti e poi tagliarlo a pezzetti. Preparate le verdure per il soffritto, cipolla e carota. Mettete in una casseruola un filo di olio, unite le verdure del soffritto, lasciatele dorare, poi aggiungete il cavolo nero e le erbe aromatiche: fate andare per una decina di minuti. Unite i fagioli cannellini, il pomodoro ed il brodo vegetale: la quantità di brodo vegetale dipende da come volete la ribollita, più o meno densa. Togliete i rametti delle erbe aromatiche e poi cuocete il tutto per una mezz’ora almeno a fuoco lento. Nel frattempo tostate le fettine di pane e strofinatele appena con lo spicchio di aglio.Adagiatele sul fondo del piatto, versate la ribollita……consumate rigorosamente fumante!

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Sauté di gamberi con fagioli e pancetta


Non amanti del pesce, astenersi dalla lettura del mio blog per le prossime due settimane: ho in cantiere, infatti, una sfilza di ricette a base di pesce da leccarsi i baffi!


Ho appena terminato un corso interessantissimo sui secondi di pesce in cui ci siamo sbizzarriti nella preparazione di piatti ricchi non solo di pesce, naturalmente, ma anche di molte verdure, piatti che mi hanno deliziato, leggeri, semplici ma gustosissimi….quindi imbarcatevi anche voi con me per questa mini “parade” di piatti a base di pesce!
500 gr di mazzancolle
100 gr di fagioli borlotti o, in alternativa, di fagioli cannellini secchi o, vista la stagione, anche freschi300 gr di pomodori piccadilly maturi½ spicchio di aglio1 scalogno40 gr di pancetta dolce a fettine30 gr di vino bianco seccoprezzemolo q.b.rosmarino q.b.peperoncino dipende dal gusto personale1 foglia di alloro olio evo q.b. sale e pepe q.b.
Se utilizzate i fagioli secchi, metteteli a bagno per 6/8 ore prima di cuocerli in una casseruola con alloro, aglio ed acqua. In una padella con un filo di olio, fate dorare metà scalogno poi unite i pomodori e cuocete per 20’ circa: frullateli e passateli al cinese per eliminare i semi e la pelle ed ottenere una passata densa e vellutata. Tagliate la pancetta a  julienne e cuocetela in padella insieme all’altra metà dello scalogno, unite, poi i fagioli, bagnate con vino bianco e fate evaporare. Aggiungete la salsa di pomodoro e continuate la cottura per altri 20 minuti : aggiustate di sale e pepe, unite il peperoncino ed il prezzemolo. Sgusciate le mazzancolle, privatele del budellino centrale, lasciate solo la coda, poi salateli, cospargeteli di olio e di rosmarino sminuzzato.  Cuocete in una padella anti aderente per 2/3 minuti. Mettete nel piatto i fagioli e la salsa, disponete i gamberi e versate un filo di olio.

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Zuppa di farro ed asparagi rosa



Mi ero illusa che la primavera fosse definitivamente arrivata ed invece la pioggia e le temperature al di sotto delle medie stagionali hanno spazzato via tutte le mie speranze….per fortuna che avevo preso dei biglietti per portare la nanetta a vedere il Circo Acquatico…..



ad onor del vero non ero poi così sicura che le piacesse; dalla presentazione mi sembrava che fosse più sul genere del Cirque du Soleil e nonostante mi piaccia moltissimo le Cirque du Soleil, riconosco che non è adattissimo a bambini al di sotto dei 5 anni….invece non solo le è piaciuto moltissimo ma ha anche espresso il desiderio di ritornarci al più presto!
Ieri, invece, siamo rimasti chiusi in casa tutto il giorno anche perché tra pioggia battente e grandine, di uscire non se ne parlava neppure. Ne ho approfittato per preparare dei panini alla farina di farro, un delizioso tortino di patate e funghi (tanto sembra di stare in autunno per cui i funghi ci stanno tutti!), la pizza e questa zuppa di farro ed asparagi che non ha stonato assolutamente!
Per due persone (inutile dirvi che la Nanetta ha rifiutato categoricamente di ingurgitarla)180 gr di farro
15 asparagi rosa o bianchi o verdi
brodo vegetale q.b.
olio evo q.b.
sale q.b.

In una pentola scaldate un filo di olio, aggiungete il farro, dopo averlo sciacquato e scolato, e lasciatelo tostare per un paio di minuti. Poi versate il brodo (circa mezzo litro) e continuate la cottura a fuoco lento mescolando di tanto in tanto. Assicuratevi che rimanga sempre del brodo e che non si asciughi, versando, se necessario, dell’altro brodo. Dopo 15 minuti circa, versate gli asparagi che avrete precedentemente lavato, pulito e tagliato a tocchetti: proseguite la cottura per altri 15 minuti. Servite la zuppa calda, accompagnata da un filo di olio, un pizzico di sale se necessario, ed un cucchiaio di parmigiano. 
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Crema di finocchi con briciole di prosciutto cotto



BUUUU, che tristezza questa settimana appena cominciata! Oltre al sole che latita da troppo tempo, alla primavera che sembra essersi volatilizzata, all’ora legale che ci fa dormire un’ora di meno, ci si è messa anche la Nanetta che ha deciso di andare a Roma e lunedì è ripartita con mia sorella in treno……in casi come questo, bisognerebbe proporre ai genitori un corso di “gestione del distacco” oppure di “10 lezioni per sopravvivere alle legittime aspirazioni di indipendenza dei vostri figli”! Peccato però che le rivendicazioni di indipendenza provengano da una pulce di appena 3 anni e mezzo che si sente grande e vuole girare il mondo!

Quanta fatica per noi genitori riuscire ad accettare serenamente questi cambiamenti e a trasformarli in momenti di crescita positiva e costruttiva. E quindi per coccolarmi un po’ e riscaldare anche l’animo dell’Uomo Goloso che in questi giorni è più triste di me, ho preparato questa vellutata di finocchi che ha il pregio di essere, tutto sommato, anche dietetica!Buona settimana corta a tutti!

3 finocchi di media grandezza1 rametto di timo150 gr di yogurt bianco naturale1 fettina di prosciutto cotto tagliata un po’ spessaUna spolverata di erba cipollinaSale e pepe q.b.Fate bollire l’acqua con il timo; nel frattempo pulite i finocchi  e tagliateli a cubetti, metteteli nel frullatore e frullateli bene; unite la purea ottenuta all’acqua bollente e lasciate cuocere per 10 minuti circa. Sempre con il frullatore, riducete in briciole il prosciutto cotto. Togliete il rametto di timo dalla purea, abbassate la fiamma ed aggiungete lo yogurt naturale, mescolate bene, lasciate cuocere ancora per un paio di minuti, non di più, spegnete. Mettete nei piatti e cospargete con le briciole di prosciutto cotto. Io non ho aggiunto parmigiano, ma potete sempre farlo.
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Vellutata di topinambur con gamberi



Ebbene si, lo confesso, adoro i topinambur così come adoro i carciofi e d’inverno ne faccio una scorpacciata! Fortuna che riesco a trovarli abbastanza facilmente anche al supermercato ed in questo modo non mancano mai nel nostro frigorifero. Io me li preparo semplicemente tagliati a rondelle e cotti in un filo d’olio d’oliva sino a diventare croccanti, ma mi piacciono tantissimo nelle creme: l’anno scorso vi avevo proposto una ricetta di crema di topinambur con una granella di nocciole, quest’anno, invece, torno alla carica con una vellutata mari e monti, la cui ricetta è tratta da una di quelle riviste sull’alimentazione che distribuiscono gratuitamente le catene della grande distribuzione organizzata. A casa tutti l’hanno gradita: la Nanetta se l’è mangiata senza gamberi lasciando a noi tutto il pesce ;-))))


500 gr di topinambur2 patate 2 scalogni700 gr di code di gambero non sgusciate200 ml di latte di soiaOlio q.b.Sale e pepe q.b.
Tritate gli scalogni e fateli dorare in una padella. Private i gamberi dei gusci, unite i gamberi ed i loro gusci al soffritto le cuocete a fuoco basso una decina di minuti aggiungendo un bicchiere di acqua ed un pizzico di sale. Filtrate il brodo di cottura e mettetelo da parte. Tagliate le patate a cubetti, sbucciate i topinambur ( se sono bio non c’è bisogno di sbucciarli) e tagliate a cubetti anch’essi. In una casseruola mettete il brodo di pesce, le patate, il topinambur ed il latte di soia, aggiustando di sale: lasciate cuocere per 20 minuti, poi frullate il tutto e rimettete sul fuoco la vellutata: se è troppo densa aggiungete un poco di latte, se è troppo liquida lasciatela rapprendere. Servite la vellutata calda, decorandola con le code di gambero, un grattata di pepe ed un filo di olio.
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Vellutata di zucca e porri



Brrr che freddo, l’inverno vero è finalmente arrivato. I due giorni appena trascorsi sono stati all’insegna della neve e del gelo ed la mia strategia è stata quella di rintanarmi in casa, davanti al camino che ha funzionato per 48 ore ininterrottamente, e di preparare cibi coccolosi e colorati che mi aiutassero a contrastare il biancore che mi circondava.  Ho preparato questa vellutata di zucca e porri con l’ultimissima zucca che ancora avevo; ho fatto un tortino di radicchio e patate delizioso e per la nostra prima colazione ho cucinato una torta di ricotta all’ananas….tutte ricette che troverete a brevissimo sul mio blog…….Intanto oggi per iniziare “caldamente” la settimana, eccovi la ricetta di questa vellutata non proprio light ma, che volete, co’ ‘sto freddo qualche caloria in più ci sta tutta. Buona settimana a tutti: la mia sarà una settimana in giro per lo stivale tra una trasferta di lavoro e l’altra.
500 gr di zucca tagliata a dadini300 gr di porri tagliati a rondelleBrodo vegetale q.b. (dovrebbe essere sugli 800 cl)200 gr di panna liquida frescaOlio evo o burro q.b.Sale e pepe q.b. Soffriggete i porri e la zucca nell’olio caldo per 10 minuti circa. Aggiungete un paio di mestoli di brodo continuando la cottura per altri 15 minuti, frullate il tutto. Rimettete sul fuoco aggiungendo il restante brodo, salate, pepate e riprendete la cottura per altri 10 minuti, appena prima di spegnere unite la panna. Servite cospargendo con semi di zucca e parmigiano.
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