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Verdura

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Patate alla paprika dolce

Patate alla paprika dolce


Cosa cucinare con un sacchettino di paprika dolce che possa piacere anche al cucciolo di casa? Un po’ di tempo fa avevo visto il programma di Jamie Oliver in cui il famoso cuoco inglese metteva in tavola in soli 30 minuti un pasto completo: tra le ricette proposte ce n’era una a base di patate e paprika. 

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Cavatelli con asparagi, speck di pollo e zafferano



Prima della partenza per le vacanze estive è necessario svuotare il più possibile il frigorifero, il freezer, la dispensa e la cantina…..mission impossible perché so a priori che non ce la farò mai. Con le temperature ritornate nuovamente accettabili però, ho deciso di realizzare questa ricetta: nella dispensa era rimasta una confezione aperta di cavatelli, nel freezer c’erano delle punte di asparagi congelate mentre nel frigorifero c’era ancora una porzione di speck di pollo dei Fratelli Corra e voilà realizzata questa ricetta non proprio estiva però sfiziosa!


Io da domani sono in vacanza…..mancano poco più di 24 ore al momento in cui abbraccerò la Nanetta e non vedo l’ora! Passate delle vacanze serene e rilassanti: per quanto mi riguarda, quest’anno, il blog non va in ferie, quindi stay tuned!
250 gr di cavatelli
30 gr di speck di pollo ma potete utilizzare anche lo speck normale
una decina di asparagi
2 cucchiai di creme fraiche Cameo
qualche pistillo di zafferano
acqua calda q.b.
2 cucchiai di parmigiano grattugiato

In una ciotolina con acqua calda mettete i pistilli di zafferano. Tagliate a listarelle lo speck. In una padella, senza l’aggiunta di materia grassa, fate rosolare lo speck. Sbollentate appena gli asparagi e tagliateli. Nella stessa padella in cui avete rosolato lo speck, aggiungete un filo di olio, saltate gli asparagi un paio di minuti,  unite due cucchiai di acqua calda in cui si saranno sciolti i pistilli di zafferano e due cucchiai di creme fraiche; cuocete la pasta e mantecatela un minuto nella padella insieme a tutti gli altri ingredienti. Aggiungete il parmigiano, aggiustate di sale se necessario e servite calda.



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Insalata nizzarda…destrutturata


La passione di quest’estate della Nanetta è, senz’ombra di dubbio, la salade niçoise ovvero l’insalata nizzarda nella sua versione destrutturata.  Praticamente dalle due alle tre volte a settimana pretende che la sottoscritta le prepari la sua insalata “principesca” come dice Lei. Ed allora io mi metto lì insieme a Lei e costruiamo di volta in volta un’insalata che ha come ingredienti base quelli della nizzarda ma a cui la piccola aggiunge sempre qualche piccola variazione sul tema.





Ha provato ad assaggiare l’insalata con la cipolla di tropea ma ha deciso che quel gusto non fa per lei; si è allora concentrata sull’uovo sodo che adora, sul filetto di tonno e le acciughe……Io vi propongo oggi la mia versione dell’insalata nizzarda: la cosa che cambia dalla ricetta originale è l’impiego dei fagiolini….in realtà andrebbero i peperoni che adoro ma con i quali il mio stomaco non va molto d’accordo…..Buona settimana a tutti!Io oggi mi sono concessa un giorno di ferie per stare con la piccola e coccolarmela un po’ visto che poi mercoledì parte per il mare!
Insalata a piacere1 pomodoro tondo tagliato a fettine1 pugnetto di fagiolini 3-4 fettine di cipolla rossa di Tropea3-4 spicchi di carciofini sott’olio1 uovo sodo tagliato a spicchi2 filetti di tonno all’olio d’oliva,4 filetti di acciughe sott’olio1 cucchiaio di olive nere taggiascheOlio evoSale


Disponete le verdure sul piatto a vostro piacimento : condite con olio evo e sale.
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Verdure

Di radicchio tardivo ed aceto balsamico



Mi piace molto il radicchio in genere, ma nutro una vera e propria passione per quello tardivo. Quest’anno, per la prima volta, noto che è ancora in vendita nonostante sia ormai la fine di marzo. 


In verità avevo comperato questi tre baschi di radicchio per fare del risotto salsiccia e radicchio, ma poi il mio programma è saltato all’ultimo momento e sabato scorso ho deciso in corsa di metterlo al forno. Dopo averlo cucinato, l’ho mangiato tutto io senza nemmeno condividerlo con l’Uomo Goloso……che buono…..me ne farei volentieri un’altra teglia!
Tre baschi di radicchio tardivoAceto balsamico q.b.Olio evo q.b.Sale e pepe q.b.
Pulire il radicchio eliminando la radice. Tagliarlo in due nel senso della lunghezza, aprirlo ed adagiarlo sulla teglia.Irrorate di olio, due cucchiai di aceto balsamico, sale e pepe macinato al momento.Mettete in forno a 180° per mezz’ora circa e poi divorate!
Buon weekend a tutti!


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Zucca, cipolle di Tropea e aceto balsamico


No, le mie sperimentazioni a base di zucca non sono ancora terminate, anzi sono in piena effervescenza creativa e prossimamente ne vedrete delle belle ma, soprattutto, delle buone……intanto prendete nota di questa ricetta very easy che ho preparato in dieci minuti nel periodo in cui avevo l’acqua in casa ;-(((((


In verità avevo visto una ricetta simile nel piatto di una mia collega di lavoro, l’ho voluta rifare a casa aggiungendo però dell’aceto balsamico che, a mio avviso, si sposa benissimo con la cipolla di Tropea.
Ingredienti per 4 persone400 gr di zucca tagliata
2 cipolle di Tropea
2/3 cucchiai di aceto balsamico
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.

Tagliate la zucca a cubetti, affettate a lamelle la cipolla di Tropea. Irrorate di olio d’oliva una pirofila, versate le verdure tagliate, unite i due cucchiai di aceto balsamico. Aggiungete il sale grosso ed una generosa dose di pepe macinato al momento. Infornate a 180° per 50 minuti almeno. La cipolla dovrà caramellarsi grazie all’aceto balsamico, mentre la zucca assorbirà tutti i profumi ed i sapori della pirofila. Degustate calde!
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Calamarata cime di rapa e colatura di alici


Proprio l’altra sera parlavo con l’Uomo Goloso e gli facevo notare com’era cambiata la sua alimentazione da quando ci siamo conosciuti e stiamo insieme. 







Quando ho incontrato l’Uomo Goloso vivevo ancora a Parigi e mi ricordo benissimo che la prima volta che ho cucinato per lui ho preparato una vellutata di potimarron e lardons (ovvero di zucca- il potimarron è una zucca piccola con un piacevolissimo retrogusto di castagna- e i cubetti di pancetta) senza sapere che lui non amava la zucca, o meglio era vissuto credendo di non amare la zucca…..da allora è diventato un fan della zucca, soprattutto del risotto, che io cucino in questo periodo in mille modi……ma dopo la scoperta della zucca, l’altra grande scoperta che mio marito ha fatto in età adulta (sempre meglio tardi che mai penserete voi ;-))))) sono le cime di rapa ed i broccoletti siciliani. 
Sulla nostra tavola invernale non possono mai mancare cime di rapa, broccoli romaneschi, broccoletti siciliani, puntarelle e carciofi naturalmente…….ed ora nell’alimentazione dell’Uomo Goloso le verdure e la frutta sono decisamente più presenti di quanto non lo fossero nel lontano 2006 …..
Tutto questo per dirvi che d’inverno almeno una volta alla settimana preparo, con gioia di tutti, questa pasta con le cime di rapa e la colatura di alici e, quando possibile, della ricotta salata grattugiata al momento.
250 gr di pasta formato calamarata200 gr di cime rapa o in alternativa del broccolo romanesco3 cucchiai di colatura di alici (io utilizzo da sempre la colatura a marchio Delfino Battista ma in commercio se ne trovano diverse) 1 spicchio d’aglioOlio evo q.b.2 cucchiai di ricotta salata grattugiata

Pulite le cime di rapa e sbollentatele per 5-6 minuti. Non buttate l’acqua di cottura perché la utilizzerete per cuocere la pasta. In una padella scaldate l’olio (non lesinate sull’olio perché in questa ricetta ci vuole….) ed aggiungete l’aglio schiacciato. Unite le cime di rapa e la colatura di alici: lasciate rosolare il tutto per 4-5 minuti. Nel frattempo cuocete la pasta, scolatela (lasciando da parte un po’ di acqua di cottura che utilizzerete nel caso in cui la pasta dovesse risultare troppo asciutta), versate la pasta nella padella, mescolate bene il tutto. Cospargete di ricotta salata grattugiata al momento. Io non ho aggiunto volutamente il sale perché tra la colatura di alici e la ricotta salata il piatto risulterà già molto saporito di per sé. 
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Melanzane con ripieno di magro



Posto questa ricetta e poi via a prendere il treno per Firenze. Oggi sono in trasferta: scendo nuovamente a Firenze perché dobbiamo approvare la collezione dei gioielli Braccialini che, se tutto va bene, troverete nelle gioiellerie o nei migliori negozi di pelletteria dal mese di novembre. 
La ricetta non è mia, ma della mamma di una mia carissima amica: la preparava sempre quando soggiornavamo nella sua casa in provincia di Salerno….e queste melanzane mi riportano decisamente indietro nel tempo a tanti bei momenti passati nella loro casa e tante belle estati trascorse tra Salerno, la costiera amalfitana e Capri!Intanto buona settimana: la mia è l’ultima settimana di lavoro prima di una pausa che durerà un mese! 

1 melanzana grande
2 cucchiai di ricotta2 cucchiai di parmigiano2 cucchiai di pangrattato1 uovoOlio evo q.b.Prezzemolo sminuzzato q.b.1 spicchio di aglioSale e pepe q. b.Tagliate la melanzana in due nel senso della lunghezza, scavatela internamente. Sminuzzate la polpa della melanzana, in una padella scaldate l’olio, mettete lo spicchio d’aglio, ed aggiungete la polpa della melanzana. Nel frattempo sbollentate per un paio di minuti la melanzana, mettetela nello scolapasta perche’ perda tutta l’acqua presa durante la cottura.Una volta che la polpa della melanzana sara’ cotta, aggiungete la ricotta, il parmigiano, il pangrattato, l’uovo, sale e pepe e, alla fine il prezzemolo sminuzzato. Con questo composto riempite la melanzana svuotata. Infornate a 180 per 40 minuti circa. Lasciate raffreddare prima di consumare.
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Fagottini con crema di fave e pecorino fuso



Uno degli effetti secondari della primavera fredda e piovosa che abbiamo conosciuto quest’anno è che le fave dell’orto sono arrivate soltanto 10 giorni fa…….ed il loro arrivo è coinciso con la prima ondata di caldo torrido di quest’anomala stagione…il risultato è che nel giro di 1 settimana abbiamo dovuto smaltire e consumare una quantità industriale di questi deliziosi legumi. 

Ho iniziato preparando degli straccetticon le fave, ho continuato con la vignarola e con un minestrone di fave e piselli….e poiché avevo ancora delle fave da consumare, ho voluto provare questa ricetta che avevo strappato da una rivista tempo fa. Io l’ho trovata buonissima: con le fave ed i cipollotti dell’orto ed il pecorino comperato al Farmer’s Market della Garbatella a Roma, è sicuramente una delle più buone ricette che abbia preparato nel 2013!

2 uova
300 gr di fave già sbucciate
1 cipollotto
due fette di pecorino non troppo stagionato
2 cucchiai di pecorino grattugiato
olio, sale e pepe q.b.
Sbucciate le fave che non dovranno essere molto grandi, affettate il cipollotto; in una padella scaldate un filo di olio, aggiungete il cipollotto, doratelo e poi unite le fave: cuocete per 15 minuti circa, se dovesse asciugarsi troppo aggiungete mezzo bicchiere di acqua. Salate. Mettete le fave nel frullatore, frullate bene insieme ad un paio di cucchiai di olio e due cucchiai di pecorino sino ad ottenere una purea. Sbattete le uova (calcolate un uovo a persona) e fate delle frittatine. Farcite le frittatine con la purea di fave, piegatele ed adagiate sopra ad ogni frittatina una fetta di pecorino fresco. Mettete in forno a 180° per 10 minuti sino a quando il pecorino non si sia fuso. Mangiate calde. 
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Fagottini di radicchio ripieni di salsiccia




Il tempo dilatato: è questa la mia percezione del tempo da quando la Nanetta è giù a Roma. Non mi ricordavo più che le serate potessero essere così lunghe e che dopo cena si potessero fare delle attività diverse dal leggere libri, colorare, mettere il pigiama ed imbastire conversazioni con gli animali di peluche….e neppure mi ricordavo che la mattina ci si può svegliare addirittura alle 7.30 ed essere in ufficio alle 8.45……



insomma l’assenza momentanea della Nanetta mi sta facendo prendere coscienza di un tempo che percepisco come dilatato rispetto a quando lei è con noi: riesco a fare tante cose per me e per noi, e nonostante la piccola di casa ci manchi moltissimo, entrambi riconosciamo che un po’ di tempo da spendere en amoureux non guasta mai! E onestamente ho molto più tempo per mettermi dietro ai fornelli a sperimentare, elaborare e, perché no, spesso anche pasticciare!
Prendetevi una delle ultime ricette dal sapore decisamente invernale, dal prossimo weekend cucinerò solo ricette primaverili!
Foglie di radicchio tondo q.b.
200 gr di salsiccia
1 cucchiaio di uvetta sultanina di grandi dimensioni
150 gr di fontina
olio evo q.b.
spago per alimenti
glassa balsamica q.b.
Staccare le foglie più grandi del radicchio, lavarle ed asciugarle tamponandole. Togliere la pelle alla salsiccia, sbriciolarla e farla cuocere in una padella senza l’aggiunta di materia grassa. Riducete a cubetti piccolissimi la fontina. In una terrina mescolate bene le briciole di salsiccia, la fontina e l’uvetta: mettete una piccola quantità di questo composto nella foglia di radicchio, legatela delicatamente formando un fagottino e poi cuocetelo in una padella con poco olio. Disponete nel piatto decorando con un filo di glassa balsamica.
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