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Stuzzichini-Amuses bouche

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Polpette di melanzane: best of summer 2011


Ed eccoci arrivati ad una delle ricette da me preferite: le polpette di melanzane. La ricetta che vi propongo oggi mi è stata girata dalla mia amica Laura, siciliana per nascita ma brianzola di adozione. Potete usare queste polpette come stuzzichini, come secondo vegetariano o come una sfiziosa schiscetta da portare in ufficio. In ogni caso queste polpettine sono buonissime anche il dopo conservate a temperatura ambiente.




Per 3 persone
Prendete due melanzane di media grandezza viola scuro. Tagliate l’attaccatura e praticate con il coltello delle profonde incisioni nel senso della lunghezza. Fate scaldare l’acqua in una pentola, portatela ad ebollizione, salatela e poi mettete le melanzane a cuocere. Per quanto tempo, vi starete chiedendo? Dipende dalla grandezza delle melanzane. Comunque se infilate una forchetta nella melanzana e sentite che è molto morbida, allora sarà sicuramente cotta. Lasciate scolare le melanzane almeno 4 ore. Io le cucino la sera prima e le lascio nello scolapasta tutta la notte. Quando le recupererete strizzatele leggermente e poi cominciate a smembrarle con le mani: vedrete che la pelle verrà via facilmente. Mettete la polpa in un’insalatiera e mescolatela con l’uovo (1 0 2 uova: anche qui dipende dalla quantità di polpa melanzane che avrete recuperato), il pangrattato, un’idea di aglio (io non l’ho messo perché quando faccio le ricette per mia figlia preferisco evitarlo), sale, pepe, un paio di cucchiai di parmigiano e prezzemolo. Otterrete un composto morbido ma assicuratevi che non sia troppo morbido perché altrimenti non riuscirete a fare i supplì. Mettete nell’incavo di una mano un po’ di composto, all’interno, aggiungete un pezzetto di caciocavallo ragusano (in alternativa potete utilizzare un provolone saporito), chiudete le polpette con dell’altro composto e fatene una sfera che passerete nel pangrattato…..

A questo punto dovrete operare una scelta tra le più difficili che ci siano: friggere queste deliziose piccole sfere dal cuore tenero oppure metterle nel forno a 170° per 20-25 minuti circa con un filo d’olio …..io ho optato per la seconda opzione, decisamente più sana ma anche meno appetitosa. 
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Carpaccio di bresaola, fichi e parmigiano al balsamico


Tempo d’estate e tempo di piatti freddi, da preparare in 5 minuti e da assaporare in terrazza insieme ad un bicchiere di vino o ad una birra bella fresca…..



Mi piacciono molto tutti quei piatti estivi che associano frutta o verdura a proteine animali: prosciutto e melone, la caprese, carpaccio di carne e rughetta…..mi piacciono perché sono easy da preparare e da mangiare ma anche perché, in questo modo, riesco a camuffare la carne o i suoi derivati con una buona dose di frutta e di verdura.E allora in vista di questo fine settimana torrido, preparatevi questo carpaccio di bresaola con fichi e parmigiano.
8 fette di bresaola tagliate sottilissime
1 +1/2 fico ben maturo
scaglie di parmigiano q.b.
1 cucchiaio di olio evo+ 1 cucchiaio di aceto balsamico
1 pizzico di sale
Disponete la bresaola sul piatto, tagliate a spicchi i fichi, grattate a scaglie il parmigiano. Preparate un’emulsione con olio d’olio, sale ed aceto balsamico. Irrorate il piatto e voilà il gioco è fatto!
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Uova mimosa rosa…….


Per quanto se ne parli ampiamente, è sempre molto difficile far capire ad un bambino la diversità, ma soprattutto fargli comprendere che non c’è nulla di male ad essere diversi e che la diversità è essa stessa parte integrante della nostra vita, del nostro quotidiano. Qualche giorno fa stavo vedendo il bellissimo film The normal Heart, tratto dall’omonimo romanzo: un film che affronta il tema dell’omosessualità e della diffusione dell’Aids negli Stati Uniti nei primi anni ’80. 



In una scena del film si vedono i due protagonisti, uomini che si sposano: inutile dirvi che la reazione della Nanetta è stata immediata….Lei che ha partecipato in prima linea al nostro matrimonio, non riusciva a capire come anche due uomini si possano sposare. Ho bloccato la visione del film e le ho spiegato che l’importante è amarsi e che quando due persone si amano possono decidere di stare insieme per tutta la vita indipendentemente dal fatto che siano maschi o femmine……..la spiegazione l’ha convinta, almeno apparentemente, ma l’episodio ha fatto molto riflettere la sottoscritta su dei temi che vanno comunque affrontati e spiegati in parole semplice ai bambini. E per cercare di spiegarle il tema della diversità, le ho fatto vedere questo filmato sul YouTube molto commovente sulle diverse tappe affrontate da un papà verso l’accettazione del proprio figlio.
Non so perché ma questa ricetta di oggi, tutta rosa, mi ha fatto venire in mente questo episodio della mia vita……..provatela anche voi: è semplicissima da realizzare!
Ingredienti per 3 persone:4 uova 1 pugnetto di germogli di soia Glassa aceto balsamico q.b.
Per il ripieno1+1/2 cucchiaio di maioneseI tuorli delle uova soda2 cucchiaini di senape dolce1 cucchiaio di formaggio fresco tipo Philadelphia2 cucchiai di polpa di barbabietola cotta
Bollire le uova per 8 minuti sino a quando non diventino sode. Raffreddartele sotto l’acqua e poi sgusciatele. Tagliate le uova sode a metà, estraete delicatamente il tuorlo.Io ho comperato la barbabietola sotto vuoto già cotta, mi sono limitata a tagliarla a dadini e a schiacciarla con una forchetta sino a ottenere una crema. In una terrina mescolate la maionese, il formaggio fresco, la senape, i tuorli sminuzzati e la purea di barbabietola.  Riempite le uova. In un piatto disponete centralmente i germogli. Disponete le uova, guarnite con la glassa di aceto balsamico e servite in tavola questo piatto super colorato.

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Focaccia rustica con tarassaco, stracchino e senape


A volte capita anche alla sottoscritta di mangiare un panino: è vero che di solito non sono amante di questo genere di piatto, però mi succede, non spesso, di comporre dei sandwich dagli ingredienti improbabili che stuzzicano la mia fantasia. E’ successo con questa focaccia rustica che avevo comperato già pronta e che ho farcito al momento con del tarassaco delicatissimo che mi aveva raccolto mio suocero. Per chi non lo conoscesse il tarassaco è quella pianta che cresce un po’ ovunque ai bordi delle strade, che ha le foglie simili a quelle della cicoria e dei fiori gialli tipo margherite doppie. 




Ma la maggior parte delle persone non sa che il tarassaco ha un sapore delicatissimo, molto più delicato della cicoria che invece conserva sempre un po’ di amarognolo e che fa benissimo. Il tarassaco del mio panino io l’ho ripassato in padella con aglio, olio e peperoncino proprio come faccio con la cicoria. Ho poi aggiunto un tocco di colore e di sapore con della senape delicata a marchio Mailleai pomodori secchi …….che dire? Sfiziosissimo e pure sano! Me ne rifarei volentieri un altro!
Focaccia rustica
Tarassaco q.b.
Stracchino q.b.
Senape dolce q.b.
Olio evo q.b.
1 spicchio di aglio q.b.
Peperoncino q.b.
In una padella scaldate l’olio, unite lo spicchio d’aglio e la punta di peperoncino, rosolate il tutto e poi aggiungete il tarassaco che avrete precedentemente sbollentato. Ripassate in padella il tarassaco per 3-4 minuti. Tagliate a metà la focaccia. Spalmate lo stracchino, poi la senape e disponete il tarassaco ripassato. Schiacciate bene la focaccia affinché si impregni dell’olio del tarassaco. Consumate senza moderazione ;-)!

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Piadina crudo, stracchino e marmellata di fichi



Va bene che mi piace cucinare, non pensate però che io abbia sempre voglia di mettermi dietro i fornelli a spignattare…qualche volta anch’io ho bisogno di riposarmi o, più banalmente, non ho tempo o sono semplicemente stanca…


……ed allora, come è accaduto con questa ricetta, improvviso delle cenette che siano super veloci e pratiche da mettere in piedi. Questa piadina crudo e marmellata di fichi mi è piaciuta proprio: sarà che amo molto il connubio dolce-salato, sarà che questo matrimonio di sapori mi ricordava molto pizza-prosciutto e fichi che mangiavo sempre a Roma, per farvela breve me ne sono fatte non una bensì due di piadine.1 Piadina ultrasottileProsciutto crudo dolce (tipo Parma o San Daniele)Stracchino cremoso q.b.Marmellata di fichi q.b.
Scaldate la piadina, stendete dapprima lo stracchino, poi adagiate il prosciutto ed, in ultimo, spalmate la marmellata di fichi……fatta e divorata all’istante!

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Di ostriche, burro e pecorino



Amo moltissimo i frutti di mare anche se da quando sono tornata in Italia li mangio raramente. E quindi venerdì sera quando sono tornata a casa dal lavoro mi ha fatto immensamente piacere trovare delle ostriche gentilmente offerte da mio suocero che conosce bene i miei punti deboli.






Non ci ho pensato due volte a preparare queste ostriche con del burro fuso e del pecorino romano proprio come le avevo mangiate l’estate scorsa in un ristorante di Vasto….preparate così mi piacciono tantissimo ma, soprattutto, piacciono anche alla Nanetta!
Ingredienti
Ostriche (il numero lo scegliete voi)Burro dolce q.b.Pecorino romano grattugiato q.b.Prezzemolo q.b.
Aprite le ostriche, togliete la gran parte del liquido all’interno. Fate fondere del burro che verserete sulle ostriche, aggiungete del pecorino grattugiato e del prezzemolo tritato finemente. Infornate a 180° per 10 minuti.
Gustate calde. 
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Crostoni cime di rapa, stracciatella ed alici



Domenica scorsa avevo a pranzo dei cari amici: visto che il menù era abbastanza sostanzioso, ho deciso di non preparare l’antipasto…..Ma poi avevo del pane di Altamura, della stracciatella appena comperata, delle cime di rapa tenerelle e delle alici sott’olio e mi sono detta che forse avrei potuto assemblare il tutto per uno sfizioso stuzzichino. 



È piaciuto talmente tanto che mio marito ha chiesto il bis da fare prossimamente!

1 fetta di pane di Altamura a personaCime di rapa sbollentate q.b.Concentrato di pomodoro q.b.½ cucchiaio di stracciatella per ogni crostone1 alice sott’olioSale q.b.

Tagliate in due le fette di pane. Passate un velo sottile di concentrato di pomodoro sul crostone, se fossimo in estate avrei stropicciato del pomodoro fresco sulla fetta di pane, ma il sapore dei pomodori che si trovano nel mese di febbraio è piuttosto scialbo ed allora ho optato per il concentrato di pomodoro. Adagiate le cime di rapa sbollentate sul crostone, aggiungete la stracciatella e guarnite con un’alice sott’olio. Aggiustate di sale se necessario. Passate in forno a 160° per 10 minuti circa, giusto il tempo che la stracciatella si sciolga. Gustate caldi!
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Panettone gastronomico per augurarvi un buon 2015!



Si sa che i primi giorni di un nuovo anno sono quelli in cui si compilano i buoni propositi per l’anno appena iniziato e si fa un bilancio di quello appena chiuso. Il 2014 è stato per me e la mia famiglia un anno particolarmente pesante sotto tanti punti di vist che non sto qui ad elencarvi…..ma sono sopravvissuta e, al contrario, ho preso consapevolezza dei miei limiti, dei miei punti forza e di quelli su cui occorre lavorare ancora. 



Mi auguro che questo 2015 sia per me un anno di rinnovamento, di momenti alti e di momenti bassi, un anno in cui ci sarà tanto da lavorare, un anno di crescita, in cui concedere a me stessa ed alla mia famiglia spazi di gioia e di evasione.  Spero che il 2015 sarà un anno di cambiamenti interiori fortemente voluti e di cambiamenti esterni da condividere con chi amo di più.Buon anno a tutti voi, che sia pieno di serenità e salute ma, soprattutto, buona Vita con la V maiuscola!
E per cominciare bene l’anno perché non preparare per il prossimo weekend ormai alle porte un goloso panettone gastronomico. L’impresa sembra complicata ma in realtà è semplicissima se comperate un panettone gastronomico già fatto e voi vi limiterete a farcirlo come meglio credete.Io i miei li ho farciti così:
salame e robiolasalmone e burroolive e ricotta di capra:ho preso delle olive taggiasche denocciolate e le ho frullate insieme alla ricotta di capra ed all’olio d’oliva. Ne è venuto fuori un patè d’olive dal sapore decisamente più morbido e meno forte della tradizionale tapenade.prosciutto cotto e maionesecrema di pomodori secchi e tonno profumata all’origano: utilizzate dei pomodori secchi sott’olio, frullateli con dei filetti di tonno al naturale ed aggiungete una generosa manciata di origano. Ecco pronta un’appetitosa crema rossa dal sapore mediterraneo.gamberetti e salsa rosa fatta in casa mescolando della salsa rubra o ketchup artigianale con della maionese.Ho proposto il mio panettone gastronico per il pranzo di Natale e per il cenone dell’ultimo dell’anno…..è stato un successone!



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Spiedini di gamberoni e mele



Mi piacciono molto i siti di cucina che propongono i diversi modi di riciclare quello che resta nel frigorifero o nella dispensa….anche io, nel mio piccolo, cerco di ridurre al minimo gli sprechi e di inventarmi ricette per riciclare parti di scarto di frutta o verdura. 




Vi ricordate la ricetta della torta di mele che vi ho proposto la settimana scorsa? Ebbene con le bucce delle mele utilizzate per la torta, ho realizzato questi sfiziosi spiedini di gamberoni…. E visto che le vacanze si avvicinano, sto cercando per quanto possibile di ridurre le mie scorte nel freezer consumando la carne ed il pesce che avevo già comperato….avevo una decina di questi gamberoni giganti che ho subito impiegato per questi spiedini….
Seguitemi e vi spiego come farli!
Per due persone (uno spiedino a testa)10 gamberoni sgusciatiBucce di mele q.b.Olio di girasole q.b.Salsa di soia q.b.Sale e pepe q.b.

In una padella scaldate l’olio, saltate i gamberoni aggiungendo un paio di cucchiai di salsa di soia: i gamberoni dovranno cuocere un minuto, non di più. Aggiustate di sale e di pepe. Sbucciate le mele. Prendete gli spiedini di bamboo ed infilate una buccia di mela ed un gamberone. Infornate a 160° per 15 minuti circa. Prima di servire versate il mix di olio e salsa di soia che vi era rimasto nella padella. Mangiate caldi.
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