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Piatto unico

Carne

Filetto di maiale con datteri e fichi secchi




Penserete che sono impazzita perché sto pubblicando ogni settimana una ricetta a base di carne….no non sono impazzita e non ho neppure modificato le mie abitudini alimentari….è solo che ultimamente sto sperimentando delle nuove ricette a base di carne con grande gioia della Nanetta e dell’Uomo Goloso che, diversamente dalla sottoscritta, sono dei convinti carnivori…..In questo caso ho abbinato la carne di maiale a della frutta secca e siccome mi considero un’antesignana della cucina del riciclo, ho utilizzato dei datteri medjoul jumbo e dei fichi secchi bianchi del Cilento che avevo comperato per le feste natalizie e che giacevano sconsolati nella dispensa! Ho accompagnato il tutto con del couscous di farro integrale ottenendo così un piatto unico sostanzioso e diverso dal solito. 





Per 4 persone600 gr di filetto di maiale2 scalogni1 cipolla6/8 fichi secchi4 datteri1 cucchiaio di mandorle sfilettate1 cubetto di fondo di cottura oppure del brodo di polloOlio evo q.b.Couscous q.b.

Tagliare il filetto a medaglioni. Affettare la cipolla e gli scalogni. Tagliare i fichi secchi ed i datteri a listarelle. In una padella, soffriggere la cipolla e gli scalogni per 3-4 minuti. Aggiungere i medaglioni e farlo dorare per bene. Unire poi i fichi, i datteri, il brodo di pollo oppure il fondo di cottura con una tazza di acqua calda. Cuocere una decina di minuti, un paio di minuti prima di spegnere unire anche le mandorle sfilettate. Io ho messo i medaglioni di filetto, la frutta secca ed il sughetto su di un letto di couscous di farro integrale che avevo precedentemente cotto. Servire caldo.
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Schiacciata broccoli ricotta salata e salame piccante


Vi avevo promesso settimana scorsa la ricetta di questa schiacciata ai broccoli che avevo preparato per uno dei miei aperitivi natalizi, oggi che sono di fretta ve la propongo. In realtà al posto del salame piccante potete utilizzare del salame dolce oppure della soppressata; l’abbinamento broccoli-salame piccante-ricotta salata risulta perfetto a mio avviso.Oggi pomeriggio non lavoro: ho la recita di Natale della piccola a scuola…..che emozione!
A lunedì per una ricetta decisamente in tema natalizio e buon weekend a tutti!




La ricetta della pizza, ormai collaudatissima, la trovate qui.
Per la farcitura:broccoli cotti al vapore q.b.salame piccante q.b.ricotta salata q.b.2 cucchiai di parmigiano grattugiato


Stendete la pasta della pizza sottilissima, poi disponete i broccoli che avrete tagliato a fettine sottili, il salame piccante e la spolverata di ricotta salata mescolata al parmigiano grattugiato: un filo di olio completerà la vostra schiacciata. Infornate a 220° per 20 minuti circa. Mangiate calda! Come vedete dalle foto, questa ricetta è stata apprezzatissima dalla Nanetta che praticamente se l’è divorata da sola……..mi ha detto di riferirvi che era molto buona!




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Pizza patate speck e stracchino


Ci stiamo avvicinando a grandi passi al Natale: è tempo di aperitivi, cene e merende natalizie, di saluti, di incontri, di chiacchiere tutti all’insegna del mangiare bene e del bere tanto……ma spesso, se si decide di organizzare degli aperitivi o delle merende natalizie in casa propria il tempo per preparare degli stuzzichini gustosi è poco…..ed allora io, in occasione di una merenda-aperitivo, ho optato  per delle pizze, farcite e decorate in modi diversi e dai gusti completamente diversi. E’ il caso di questa pizza con patate, speck e tanto stracchino……ma ne ho preparata anche un’altra, che ha riscosso ancora più successo, con broccoli, salame piccante e ricotta salata e che vi posterò settimana prossima! Io scappo; questo weekend mi aspetta un altro aperitivo natalizio da imbastire…….questo però, sarà più tema…..ma non vi voglio svegliare nessun particolare! Buon fine settimana ed a presto!



La ricetta della pizza, ormai collaudatissima, la trovate quiPer la farcitura:2 patate a pasta gialla di medie dimensioni
50 gr di speck tagliato sottile e a listarella
stracchino q.b.
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato

Stendete la pasta della pizza e lasciatela riposare ancora una mezz’ora, poi spalmate lo stracchino, disponete le patate tagliate a fettine sottilissime, unite le listarelle di speck ed infine la spolverata di parmigiano reggiano: un filo di olio completerà la pizza. Infornate a 220° per 25 minuti circa. Mangiate calda ma è ottima anche a temperatura ambiente!

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Pasta broccoli gorgonzola e noci


Ogni artista ha la sua fonte di ispirazione o la sua musa ispiratrice…anche io, che certamente non sono un’artista, ho nell’Uomo Goloso la mia fonte di ispirazione: vuoi perché ogni volta che mi metto ai fornelli, lo faccio cercando di ideare delle ricette che gli possano piacere, vuoi perché lui, per motivi legati alla sua professione, è in giro molto più spesso di me e gli capita, con una certa frequenza, di mangiare fuori. 





E’ proprio mangiando nelle trattorie e nei ristoranti italiani che ritorna a casa con degli spunti interessanti per delle nuove ricette, che io poi elaboro e reinterpreto alla mia maniera. Questa pasta è nata proprio così: l’Uomo Goloso mi ha parlato di una pasta molto buona che aveva mangiato a pranzo e così il suo resoconto di un pranzo si è trasformato in una nuova ricetta che condivido con voi! Buon Ponte a tutti! 
250 gr di pasta corta (io ho scelto dei rigatoni maxi) 50 gr di gorgonzola dolce 3 cucchiai di panna da cucina vegetale 150 gr di broccoli 30 gr di noci fresche sminuzzate Olio evo q.b. Sale q.b. 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattato 
Sbollentate i broccoli. In una padella scaldate un cucchiaio di olio con i broccoli, aggiungete il gorgonzola fatto a cubetti e la panna liquida: lasciate scaldare per un minuto. Alla fine unite i gherigli di noce sminuzzati grossolanamente. Cuocete la pasta, lasciate da parte un po’ di acqua di cottura della pasta che potrebbe servirvi eventualmente nel caso in cui dovesse risultare troppo asciutta. Condite la pasta con l’intingolo a base di broccoli, gorgonzola e noci, aggiungete una spolverata di parmigiano grattugiato e servite subito in tavola.
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Tortino di patate, speck e verza

Tortino di patate, speck e verza
Tortino di patate, speck e verza
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Con il freddo che è finalmente arrivato, è arrivata anche la voglia di accendere il forno e cucinare piatti che scaldino il corpo, il palato e lo spirito. La settimana scorsa vi ho proposto degli involtini di verza “pizzoccherati”: più o meno con gli stessi ingredienti ho preparato questi semplici ma gustosi tortini che ho mangiato tiepidi ma che ho portato il giorno dopo anche in ufficio. A me sono piaciuti molto ed anche a casa li hanno graditi tutti, Nanetta compresa.

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Fagottini di verza pizzoccherati


Non sono scomparsa, mi sono solo presa una pausa di riflessione dopo i drammatici episodi di Parigi….sinceramente ho passato una settimana “meditativa”, una settimana dai toni grigi, spenta…..e sto lentamente ritornando alla normalità, incoraggiata anche dal fatto che tutti miei amici a Parigi stanno bene, sotto choc ma bene…..




Oggi vi voglio proporre una ricetta che rivisita, alla lontana, quella dei pizzoccheri. Dico subito che non sono una fan dei pizzoccheri; li mangio una sola volta durante l’inverno, generalmente preparati da mia suocera, ma in generale li trovo troppo pesanti e difficili da digerire. Sono quindi partita dalla ricetta dei pizzoccheri, cercando di rileggerla in chiave più light: ho realizzato dei fagottini di verza il cui interno contiene il condimento dei pizzoccheri: patate, burro e formaggio casera…….il risultato mi ha pienamente soddisfatto sia come gusto che a livello di digeribilità……provateli anche voi!
Per 2 persone
4 foglie di verza
2 patate piccole
Verza q.b.
Burro salato q.b.
Formaggio casera o bitto (utilizzate un formaggio con cui solitamente si condiscono i pizzoccheri)
2 cucchiai di panna vegetale

Sbollentate per un minuto le foglie di verza; adagiatele delicatamente su di uno strofinaccio in modo che si raffreddino ma, soprattutto, che si asciughino. Nel frattempo bollite le patate,  (io in pentola a pressione l’ho fatte bollire per 2 minuti affinché rimanessero ancora un po’ durette), lasciatele raffreddare e tagliatele a cubetti. In una padella sciogliete del burro, versate le patate, rosolate ed unite il formaggio tagliato a cubetti piccoli insieme alla panna. Fate sciogliere il tutto a fuoco lento, spegnete e lasciate intiepidire. Farcite le foglie di verza, chiudendole con degli stuzzicadenti oppure con dello spago da cucina. Rosolate in padella per un paio di minuti girandoli delicatamente. Si possono mangiare da soli oppure accompagnati da una fonduta. Io li ho provati entrambi…..la fonduta, non so perché, mi si è impazzita…..sicuramente sono buonissimi con la fonduta però, in vista dei bagordi natalizi, cerchiamo di contenerci…….
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Schiacciata di farro con olive



Ieri pomeriggio ho recuperato la Nanetta all’uscita da scuola, le ho fatto fare merenda e poi siamo andate a fare una lunga passeggiata in centro a Milano. Vado abbastanza spesso a Milano ma raramente porto con me la Nanetta: spesso perché sono di corsa oppure perché devo fare delle visite mediche ed allora in questi casi è preferibile che la piccola resti a casa. 



Ieri invece, complice una giornata splendida ed un sole primaverile, l’ho portata con me. La passeggiata a Milano è stata anche l’occasione per fare capolino all’aperitivo natalizio organizzato da Citterio, marchio storico di salumi. I signori della Citterio hanno proposto delle ricette che avevano come ingredienti i loro salumi ma rivisitati in chiave ludica e natalizia. Sulla tavola hanno fatto la loro apparizione dei deliziosi macaron ripieni di mousse di mortadella, dei popcorn con polvere di salame, dei lollypops di grana padano, semi di zucca e cubetti di salame….e poi ancora uno zucchero filato con ripieno salato di speck ed un risotto con scorze di limone, pistacchi di Bronte e mortadella ……insomma una girandola di sapori dolci e salati al tempo stesso che mi hanno letteralmente conquistato e che non hanno lasciato indifferente neppure la Nanetta! Grazie Citterio e bravi!!!!





Ed ora vi lascio la ricetta di una schiacciata al farro diversa dal solito: enjoy!300 gr di farina di farro
200 gr di farina bianca
25 gr di lievito di birra
100 gr di olive taggiasche
1 cucchiaio di semi di finocchio
olio evo q.b.


Sciogliere il lievito di birra in acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero. Sulla spianatoia mettere la farina a fontana e versare al centro l’acqua con il lievito sciolto. Impastare ed aggiungere un cucchiaino di sale e due cucchiai di olio. Continuare ad impastare aggiungendo eventualmente dell’altra acqua tiepida sino ad ottenere un impasto morbido. Coprire e lasciare lievitare per 2 ore in un ambiente tiepido. Stendere la pasta sulla teglia da forno dopo aver steso la carta forno aggiungendo metà delle olive, spennellare con l’olio e lasciare riposare nuovamente per 30 minuti circa. Infornare a 220° per 20 minuti poi tirare fuori dal forno, unire l’altra metà delle olive, i semi di finocchio e spennellare nuovamente. Rimettere in forno per altri 10 minuti a 200°. 
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Feijoada de mariscos ovvero zuppa di fagioli e frutti di mare


Un paio di anni fa siamo stati in vacanza in Portogallo.  Adoro il Portogallo e mi piacerebbe andarci a vivere: mi vedo bene vivere in un posto come Lisbona o come Porto, dinanzi all’oceano che funge da orizzonte…..tra gli innumerevoli motivi per cui mi piace molto questo paese c’è anche la cucina portoghese, a base di pesce, ma non solo di bacalhau perché, fortunatamente, in Portogallo non si mangia solo il bacalhau…..



Proprio durante una delle nostre visite ci siamo fermati a Nazaré, famosa località turistica di mare, forse anche più famosa per i suoi surfisti. A Nazaré abbiamo mangiato una varietà di pesce incredibile…….primo fra tutti questa feijoada di frutti di mare che ancora ce la ricordiamo…..a distanza di tempo ho provato a rifarla a casa basandomi sui ricordi e andando a sbirciare le ricette in lingua portoghese presenti sul web. Condivido volentieri con voi questa mia ricetta di feijoada de mariscos : se volessimo tradurre il titolo potrei definirli una zuppa di fagioli e frutti di mare.
Per 5 persone
1 kg fra mazzancolle, scampi, cozze, gamberoni, ciuffi e anelli di calamari, coda di rana pescatrice, gamberi, polpo e vongole. In verità io ho aggiunto ancora un po’ di vongole veraci perché mi piacciono ma l’assortimento di pesce lo scegliete voi in base ai vostri gusti personali.2 confezioni di fagioli borlotti1 cipolla piccola1/2 bicchiere di vino bianco1 spicchio d’aglio1 lattina di passata di pomodoro Sale e peperoncino q.b.
In una pentola capiente fate scaldare un po’ di olio, aggiungete lo spicchio di aglio e la cipolla fatta a fettine. Unite poi il vino bianco e lasciate evaporare, versate la passata di pomodoro e poi i fagioli, cuocete per 5 minuti. Aggiungete il misto di pesce e continuate la cottura per 15-20 minuti circa a fuoco basso. Aggiustate di sale e, se piace, di peperoncino.

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Ossobuco alla milanese (fatto da una romana….)


E’ dall’inizio del 2008 che vivo a pochi km da Milano ma, devo confessare che non mi era mai passato per l’anticamera del cervello di preparare l’ossobuco alla  milanese. E’ vero che per amore dell’Uomo Goloso sto cercando di introdurre nel mio repertorio culinario alcuni classici della cucina del nord e più precisamente della cucina lombarda: parlo della polenta, che ho rivisto a modo mio e che preparo con del sugo fatto con il filetto di maiale, mi riferisco anche allo stinco cucinato con le spezie, la cui ricetta sarà a breve pubblicata sul blog, ma con l’ossobuco non mi ero mai cimentata……





……Ora è successo che ho visto degli ossobuchi di vitella magrissimi e che sia stata improvvisamente ispirata dalla ricetta dell’ossobuco alla milanese. Ho preso il mio prezioso “Talismano della felicità”, sono andata a leggere la ricetta ed ho cercato di riprodurla, introducendo qualche piccola variazione nella parte finale. Per essere la prima volta, il risultato è stato veramente soddisfacente, apprezzato dall’Uomo Goloso in primis, dalla Nanetta che si è mangiata la carne dell’ossobuco, evitando accuratamente quello che restava del midollo e dalla sottoscritta che, pur non amando particolarmente la carne, ha tuttavia apprezzato questa nota finale agrumata che la scorza di limone ha conferito alla preparazione.
Ingredienti per 3 persone3 ossobuchi100 gr di burroFarina bianca q.b.½ bicchiere di vino bianco seccoOlio evo q.b.
Per la salsa finaleUn mazzetto di prezzemolo1 spicchio di aglio3 acciugheLa scorza di un limone bio
Per la purea di patatePatate bollitePrezzemoloNoce di burroOlio evo
Passare l’ossobuco nella farina bianca. Nella pentola antiaderente far sciogliere il burro in dose generosa, quando è sciolto mettete gli ossibuco e lasciateli rosolare. Aggiungete il vino bianco e proseguite la cottura facendo evaporare la parte alcolica del vino, poi abbassate il fuoco e cuocete per un’ora abbondante. Nel frattempo preparate una salsina con il frullatore mettendo insieme il prezzemolo, lo spicchio di aglio, le acciughe e la scorza di un limone bio. 5 minuti prima della fine della cottura unite la salsina, lasciate che si amalgami bene con il sugo di cottura e con la carne e lasciate insaporire per 5 minuti. Io ho adagiato l’ossobuco su questa purea di patate che avevo preparato facendo bollire le patate, schiacciandole, aggiungendo una noce di burro e dell’olio d’oliva e per ultimo il prezzemolo. Disponete sul piatto la purea di patate, poi l’ossobuco e la sua salsa: mangiate caldo…..no il risotto alla milanese proprio non me la sono sentita di farlo!

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