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Pandoro farcito con mascarpone allo zabaione


 Scusate scusate scusate ma quest’anno, sul mio blog, non si è respirata l’aria natalizia: sarà perché siamo ritornati dal nostro viaggio di nozze il giorno dell’Immacolata quando oramai il mese di dicembre era già iniziato; sarà che, al mio rientro al lavoro, sono stata letteralmente travolta da tutte le cose che si erano accumulate sulla mia scrivania e che dovevano essere fatte prima della chiusura aziendale; sarà che le lavatrici fatte dopo il viaggio aspettavano tutte pazientemente il turno di stiratura…..insomma per farvela breve sul mio blog sono state completamente assenti le ricette legate al Natale. A casa abbiamo fatto, appena tornati, l’albero di Natale ed il presepe, oltre ad aver appeso le decorazioni ma, confesso di non avere avuto il tempo per preparare i papassini ed altri dolcetti che transitano solitamente nella nostra cucina….oggi cerco di rimediare con questa ricetta di pandoro farcito di mascarpone allo zabaione à tomber…..io ho già prenotato il mascarpone presso la mia solita cascina che mi rifornisce……ho già l’acquolina in bocca!
E se non dovessi trovare il tempo in tutta questa frenesia pre-natalizia, di postare un’altra ricetta, vi auguro di trascorrere un Natale sereno circondati dall’affetto dei vostri cari!
 
1 pandoro da 750 gr300 gr di mascarpone6 tuorli180 gr di zucchero16 cucchiai di MarsalaIn una terrina lavorate bene il mascarpone. In una casseruola, sbattete i tuorli con lo zucchero sino a quando sono diventati chiari, poi versate il Marsala continuando a mescolare. Fate cuocere questo composto a bagnomaria per 10 minuti continuando a mescolare sino a quando non comincerà a montare. Togliete la casseruola dal fuoco ed aggiungete il mascarpone mescolando bene. Tagliate la base del pandoro, farcitelo e richiudetelo, lasciate raffreddare un paio di ore e poi mettete il pandoro in freezer per 12-18 ore almeno. Tirare fuori una decina di minuti prima di consumarlo. Se proprio volete esagerare, potete ricoprire il vostro pandoro ipocalorico con della cioccolata fusa……
 
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Torta di riso e ricotta


Continuano i miei esperimenti di dolci preparati con la ricotta; dopo la torta di ricotta e fragole, quella di cioccolato, ricotta e nocciole, eccovi una torta che abbina due ingredienti che CI piacciono molto: il riso e la ricotta, il riso all’Uomo Goloso, la ricotta a me……con questa torta ho cercato di trovare un compromesso tra il mio desiderio di mangiare una torta morbidosa e la legittima fantasia dell’Uomo goloso di un dolce a base di riso che non fosse il riso al latte…..eccolo accontentato con questa torta che mette tutti i membri della nostra famiglia d’accordo…e sì perché non pensate che la Nanetta non abbia voce in capitolo in fatto alimentare, anzi la maggior parte delle volte, all’origine dei miei esperimenti in cucina, c’è proprio lei e c’è il mio desiderio di mamma di farla mangiare in modo equilibrato. In questa ricetta, poi, ho frullato tutti gli ingredienti con l’obiettivo di rendere la torta più invitante proprio per lei….. Anche se è giovedì, buon weekend a tutti! Io, se il tempo CI assiste, sono di sagre……..ma questo è un altro discorso e vi aggiornerò la settimana prossima!

 200 ml di latte150 gr di riso 180 gr di zucchero400 gr di ricotta3 uova1 pizzico di saleMescolate 400 ml di acqua con il latte ed un pizzico di sale: mettete sul fuoco ed aggiungete il riso. Fate cuocere il riso nell’acqua-latte sino a quando il liquido non si sarà assorbito completamente. Unite poi lo zucchero, mescolatelo e lasciate che il composto si raffreddi. Mettete il composto nel frullatore, frullatelo bene poi aggiungete la ricotta e le uova. Frullate bene il tutto, riempite una tortiera per crostate o per cake, infornate a 170° per 35 minuti. Lasciate raffreddare prima di servire.

Volendo potete aggiungere nell’impasto l’uvetta oppure la vaniglia o, ancora, la cannella: io sono andata su di una versione semplice, standard ma voi fate lavorare la fantasia!
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Goloso Natale a tutti!


Eccoci arrivati alle porte del Natale: siete distrutti, stanchi morti, sderenati per questo tour de force pre-natalizio oppure aspettate impazientemente l’arrivo del Bambino Gesù e di Babbo Natale?
Per quanto mi riguarda io sono quasi pronta: all’appello mancano solo le prove di travestimento da Babbo Natale (prove che dovrò fare con mio marito visto che è stato scelto all’unanimità come Babbo Natale) e pensare alla decorazione della tavola per la vigilia……il resto è fatto J
Ma non è Natale senza il tradizionale albero ed io allora ne ho preparato uno goloso goloso per voi.
Passate tutti un sereno Natale!
Io vi saluto, vado ad immergermi nell’atmosfera infantile e magica del Natale e vi do appuntamento alla settimana prossima. Un grosso abbraccio! 
Ingredienti1 tuorlo d’uovo160 gr di farina40 gr di zucchero fine40 gr di burro40 gr di miele1 cucchiaino di bicarbonato di sodioCannella e chiodi di garofano macinati q.b. 
Per la glassa:150 gr di zucchero a velo
3 cucchiai di acqua
diavolini colorati q.b.Il burro ed il miele dovranno essere molto morbidi. Mescolate tutti gli ingredienti e lasciate riposare l’impasto per un paio d’ore in frigorifero.  Stendete l’impasto: lo spessore del foglio non dovrebbe superare i 2/3 mm. Con gli appositi  stampi ritagliate le parti dell’albero di Natale (io ho usato l’albero di Natale della Tescoma), disponetele sulla teglia da forno che avrete ricoperto con la carta forno, infornateli a 170° per 15 minuti circa. Tirateli fuori e lasciateli raffreddare prima di disporli sull’alberello.
Per la decorazione, potrete semplicemente cospargere il vs alberello con dello zucchero a velo in modo da ottenere l’effetto neve, oppure decorarlo con i diavolini colorati. In questo caso mescolate a fuoco basso l’acqua e lo zucchero a velo sino ad ottenere una crema bianca. Spalmate su ogni biscotto e lasiate rapprendere: spolverate poi con i diavolini colorati.
Ciao!
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Biscottini di nocciole


Non so voi, ma noi, residenti della Padania, sono tre giorni che viviamo avvolti nella nebbia. Per chi come me, e’ sempre vissuto in altre latitudini, ed è abituato a vedere il cielo (indipendentemente dal suo colore) ogni santo giorno, la nebbia era un concetto astratto sino a quando non mi sono trasferita in provincia di Milano. Arriva un giorno in cui inspiegabilmente apri le imposte e ti ritrovi avvolto in un muro di gomma bianco latte, impalpabile, che ti affascina e ti disorienta al tempo stesso. Mi ricordo che la prima volta che sono incappata nella nebbia, era tardo pomeriggio e rientravo dal lavoro…ad un certo punto mi sono ritrovata di fronte ad una spessa coltre di fumo bianco, panico totale perche’ tutti i miei sensori di orientamento erano andati in tilt ……ed ogni volta ho la stessa identica reazione, segno forse che io e la nebbia siamo geneticamente incompatibili….anche la Nanetta ha difficolta’ a capire la nebbia e stamane quando siamo uscite per andare all’asilo mi ha detto: “Mamma c’e’ buio”, proprio per farmi capire che la visibilita’ non era la stessa di sempre. E allora con questo tempo, l’unica cosa da fare e’ starsene a casa, accendere il forno e preparare qualcosa di buono da mettere sotto i denti.


Era da diverso tempo che volevo fare questi biscottini alle nocciole: è una ricetta che faceva sempre nonna Angela, la mamma di una mia amica che ora non c’è più…..andavo a trovarla spesso tra Natale e Capodanno e mi faceva trovare una grossa scatola di latta che conteneva questi deliziosi biscottini che non mi stancavo mai di immergere nel latte o nel thè.
Ora io li faccio per la Nanetta e vista la velocità con cui li inzuppa nel thè, ne ho dedotto che sono decisamente di suo gradimento! Eccovi la ricetta!

Ingredienti
1/2 kg di farina250 gr di burro4 tuorli250 gr di zucchero150 gr di nocciole macinate finementela buccia di un limone grattato
1 bustina di lievito per dolci
1 goccio di grappa (che eviterete di mettere se avete dei bambini)
Mescolate i tuorli, il burro morbido e lo zucchero sino ad ottenere un composto spumoso; in un’altra insalatiera, mescolate la farina ed il lievito. Unite questo secondo composto al primo: aggiungete la buccia del limone, il goccio di grappa e la farina di nocciole. Ricavate dall’impasto dei biscottini.
Per la forma di questi biscotti ho utilizzato la pratica forma biscotti della Tescoma che consente di personalizzare i propri biscotti e di scegliere tra tante trafile diverse….Disponete i biscotti su di una teglia ed infornate a 200° per una decina di minuti.Sorvegliateli bene perché si bruciano subito!Lasciateli raffreddare e nel frattempo, preparatevi una bella tazza di thé fumante.Buona nebbia a tutti ;-)))))
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Crema di mele e ricotta


La merenda dei nostri bambini è un appassionante argomento di conversazione tra le mamme al parco: c’è chi ha optato decisamente per i prodotti industriali più o meno lavorati (stile merendine &C.); chi, invece, propone sempre ed esclusivamente la frutta; chi ancora si è buttato sulle patatine & affiliati e chi, come me, è continuamente alla ricerca di nuovi spunti per rendere la merenda del pomeriggio un momento gustoso, piacevole e sano per la mia dolce Hulk (è questo il suo altro nomignolo che le abbiamo affibbiato, poi un giorno vi spiego perché ;-)))).
Devo confessare che spesso propongo alla Nanetta della frutta: in primis il kiwi- che fa tanto bene alla pupa ;-)))- e poi, in funzione della stagione, il mandarino, il melone, la pesca, i lamponi, la banana….e, in mancanza di frutta, ci sono sempre i fruttini che assolvono degnamente al loro compito…..oltre alla frutta, però, le preparo spesso il thé con il miele che lei mangia volentieri facendo quello che noi adulti definiremmo zuppetta con i biscotti, in realtà trattasi di poltiglia color fango che galleggia in quello che una volta era stato un thé!
E poi i crackers, il gelato d’estate, un pezzo di ciambellone, un toast al formaggio quando mi accorgo che all’asilo non ha mangiato molto, che ha una fame da lupo e che si sbranerebbe un bue intero J…oppure anche dei gherigli di noce di cui va matta e che pure le fanno benissimo. Quello che proprio non riesce a mandare giù è lo yogurt: niet, non c’è nulla da fare…..avrà preso dai suoi genitori perché sia io che mio marito, pur adorando i formaggi, non siamo amanti dello yogurt.
So per certo, pur non avendogliela mai comperata, che adora la Nutella perché qualche tempo fa, in occasione di una festa, ha agguantato un panino al latte con questa goduriosa crema spalmabile marrone e l’ha decisamente trovata di suo gradimento visto che, nel bel mezzo dello spettacolo quando tutti i bambini erano seduti naso all’aria a guardare le marionette, lei con il suo aplomb da elefante, si è alzata, è andata al tavolo del rinfresco ed ha messo le mani su ben due panini con la Nutella….se questo non è amore at first sight ditemi voi cos’è!
Comunque per farla breve co ‘sto sproloquio sulla merenda, la ricetta che vi propongo oggi è sostanzialmente quella di una merenda sana e completa perché ha al suo interno la ricotta, le mele, il miele e, nella versione per adulti, anche un goccio di liquore…..veramente per gli adulti questa ricetta è più adatta come dessert che come merenda….


Ingredienti per 4 coppette2 mele Golden250 gr di ricotta di mucca40 gr di zucchero bianco40 gr di mieleIl succo e la buccia di un’arancia bioUn goccio di limoncello (facoltativo)
Sbucciate le mele e tagliatele a fettine sottili. Mettetele in un pentolino unitamente al succo dell’arancia ed allo zucchero: cuocetele 15 minuti a fuoco basso e lasciatele raffreddare.Nel frattempo mettete in un frullatore la ricotta, il miele, la scorza grattugiata dell’arancia e, se volete, anche il goccio di limoncello.
Unite le mele al composto nel frullatore e mescolate il tutto: versate la crema nelle coppette e mettetela in frigorifero per 4 ore. Servite fredda.



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Torta al grano saraceno e composta di mirtilli neri


L’estate scorsa, in vacanza sulle Dolomiti, ci siamo fermati in una pasticceria per rinfrancare il corpo dalle fatiche appena sostenute. Io ho ordinato una torta di grano saraceno e composta di mirtilli servita con della panna montata al momento: letteralmente da sturbo…..ora una torta di questo genere con le temperature prossime ai 30° che abbiamo avuto sino a venerdì scorso era impensabile da preparare…..fortuna però che è arrivato un po’ di fresco e senza esitare un attimo mi è venuto in mente di rifare questa torta, anche perché la signora della pasticceria mi aveva dato un giornalino pieno zeppo di pubblicità di masi, malghe, agriturismo e miele, ma con un interessante inserto sulla cucina locale e c’era proprio la ricetta di questa torta. Avevo poi comperato presso la famiglia cooperativa un secchiello di composta di mirtilli neri che giaceva nel mio frigo……mentre in una delle mie recenti incursioni in Francia avevo preso della farina bio di grano saraceno con l’intento dichiarato di farne delle galettes…quindi con in casa tutti gli ingredienti, ieri mi sono messa all’opera con questa ricetta. Commenti? Buona, delicata, ottima alla fine di un pranzo ma ancora più buona a merenda accompagnata da una tazza di thé fumante…..


Ingredienti200 gr di farina di grano saraceno210 gr di burro200 gr di zucchero4 uova200 gr di mandorle spellate3 cucchiai di latte2 cucchiai di farina biancaComposta di mirtilli q.b. (considerate 150-200 gr)Zucchero a velo q.b.Un pizzico di sale
In un’insalatiera mettete il burro a temperatura ambiente tagliato a cubetti e lo zucchero: mescolate sino ad ottenere un composto spumoso. Unite i tuorli, la farina e le mandorle che avrete sminuzzato finemente.
Montate le chiare a neve con un pizzico di sale ed incorporatele delicatamente al composto con movimenti dal basso verso l’alto. Versate il composto in una tortiera e mettete in forno caldo a 180° per 50 minuti circa. Togliete dal forno e lasciate raffreddare. Dividete la torta in due e farcite con un abbondante strato di composta di mirtilli. Spolverare con zucchero a velo….se proprio volete farvi del male, o del bene –dipende solo dai punti di vista- allora mangiate la torta con della panna montata.

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La ciambella di Zia Checca


Non so voi, ma io appartengo alla categoria di persone che mangiano soprattutto nelle prime dodici ore della giornata. Ho sempre suddiviso gli esseri umani in quelli che preferiscono “abbuffarsi” a pranzo e quelli che, al contrario, aspettano la cena per rimpinzarsi….c’è poi una terza categoria che preferisce mangiare all day long. Sarà forse perché sono una che si sveglia presto, ma se non faccio la mia doppia colazione (una appena sveglia e l’altra a metà mattina) ho il calo di zuccheri e mi viene letteralmente il mal di testa; poi una volta pranzato, posso tirare tranquillamente sino all’ora di cena senza bisogno di merende, di aperitivi e compagnia cantando. E a colazione mi ci vuole qualcosa di dolce, di sano e di genuino, che mi apporti la giusta quantità di zuccheri: ecco, la ciambella di Zia Checca è un dolce che mi preparo quasi tutte le settimane e che mangio regolarmente a colazione. Trattasi di un normale ciambellone che ha il pregio però di non prevedere l’uso di burro ma di olio evo. Ma chi è Zia Checca? La mia amata madrina che purtroppo ora non c’è più, ma che mi ha lasciato in eredità due o tre ricettine che faccio spessissimo e che sono adattissime per i bambini: il suo ciambellone è una di quelle.

Ingredienti 4 uova
300 gr di zucchero
300 gr di farina
¾ bicchiere di latte
½ bicchiere di olio evo
1 bustina di lievito per dolci
scorza di mezzo limone grattato  non trattato

Mescolate lo zucchero con la farina, aggiungete le uova una una ad una continuando a mescolare, versate il latte a temperatura ambiente, poi l’olio evo (non è detto che ve ne occorra ½ bicchiere, se vedete che l’impasto è già morbido magari fate un po’ di meno), versate il lievito e la scorza di mezzo limone grattato.Mettete in forno a 170° per 40 minuti circa: la ciambella si dovrà gonfiare e quando assumerà un bel colore dorato è pronta.
Lasciatela raffreddare prima di mangiarla.

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Ricette dall’asilo……..ovvero la torta cocco-menta


Dolce con vista sulla casetta della Nanetta
Qualche tempo ho affisso sulla bacheca dell’asilo nido della Nanetta un annuncio in cui invitavo le mamme ed i papà a condividere con me le ricette “infallibili” che realizzavano per i loro figli…..Mi ha fatto piacere notare che alcuni genitori hanno risposto positivamente al mio appello aderendo alla mia iniziativa con le ricette che i loro figli adorano. 

La torta cocco-menta è la ricetta che mi ha indicato Antonella, mamma di 3 bambini. Sinceramente all’inizio la sua ricetta mi ha lasciato un po’ perplessa, forse perché non sono una grande amante della menta, quella in forma liquida intendo; forse perché il cocco, specie sotto forma di yogurt proprio non mi va giù….invece, una volta provata la torta, mi sono dovuta ricredere: il matrimonio cocco-menta è azzeccato rien à dire. Antonella mi ha anche suggerito di farcire la torta con la Nutella oppure di mettere nell’impasto delle gocce di cioccolato ma, vista la stagione, non mi pareva molto opportuno e così ho deciso di accompagnare la torta con della crema pasticcera che ho lasciato volutamente un po’ liquida: buonissima! Brava Antonella e ancora grazie!

Antonella all’opera Ingredienti per la torta2 vasetti di farina1 vasetto yogurt al cocco1 vasetto di zucchero1 vasetto di farina di cocco1 vasetto di sciroppo alla menta½ vasetto di olio d’oliva2 uova 1 bustina di lievitoUsate come unità di misura il vasetto dello yogurt. 
Ingredienti per la crema pasticcera

3 tuorli3 cucchiai di zucchero3 cucchiai di farina½ lt di lattela scorza di ½ limone non trattato
In una ciotola sbattete le uova. In una terrina mescolate nell’ordine la farina, lo zucchero, la farina di cocco, lo yogurt, la menta ed infine il lievito in polvere. Mettete il composto in una tortiera ed infornate per 50 minuti circa a 160°. Nel frattempo preparate la crema pasticcera. Sbattete bene i tuorli con lo zucchero, aggiungete la farina e la scorza del limone.
Fate bollire il latte, quando bollirà abbasserete leggermente il fuoco e verserete il composto continuando a mescolare per evitare che si formino grumi: fate cuocere sempre a fuoco basso per 4 minuti sino a quando la crema non comincia ad addensarsi. Lasciate raffreddare sia la crema che la torta.
Servite la torta accompagnandola con la crema pasticcera. Buona merenda a tutti!
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Ciliege e clafoutis


Dol’s, il sito delle donne online, parla di Quaderni Golosi in occasione di una chiacchierata virtuale che ho fatto con Caterina della Torre : se vi interessa mi leggete qui .


La settimana scorsa avevo diversi chili di ciliege dell’orto che si affollavano sulla mia tavola e nel mio frigo come testimonia la foto qui sopra : come consumarle in maniera diversa per farle apprezzare anche alla Nanetta? Ecco allora uscito dal cappello un classicissimo della cucina d’Oltralpe: il clafoutis aux cerises. In realtà poi il clafoutis lo potete fare con diversa frutta estiva: io l’ho mangiato con pesche ed albicocche, con le prugne di diversi tipi e con le fragole. A mio avviso, nel panorama dei dolci francesi, è uno dei più “light” perché a parte i 20 gr di burro necessari per imburrare la teglia da forno, gli altri ingredienti sono latte, uova e farina, quindi siamo ben lontani da quelle ricette a base esclusivamente di burro che saranno pure buone (e chi dice il contrario) ma sono una botta al fegato….Questa poi è una ricetta che avevo trovato su Elle o su di un altro sito francese che mi sembra particolarmente azzeccata e semplicissima da realizzare. Ingredienti500 gr di ciliege fresche 125 gr di farina 100 gr di zucchero 3 uova 3 dl di latte 1 pizzico di sale 20 gr di burro zucchero a velo q.b. Lavate le ciliege, asciugatele, togliete il gambo e, operazione noiosissima, snocciolatele. Ricopritele con la metà dello zucchero e lasciatele un paio di ore nel frigo. Nel frattempo battete le uova. Passate al colino al farina, aggiungete il pizzico di sale, gli altri 50 gr di zucchero, le uova battute, amalgamate il tutto  ed versate il latte a temperatura ambiente. Imburrate la teglia, alla base mettete le ciliege e sopra aggiungete il composto: mettete in forno 35 minuti a 180°. Lasciate raffreddare e versate lo zucchero a velo.Buona merenda!
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