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Pastiera Napoletana per bimbi golosi


Lo so che Pasqua è passata da un po’ e che la tradizione pasticcera napoletana vuole che la pastiera si prepari in concomitanza con questa festa…..però noi a Pasqua eravamo a Roma e la pastiera non la potevamo fare. Allora con un po’ di ritardo l’abbiamo preparata qualche giorno fa…ad onor del vero è mio marito che l’ha realizzata visto che ha seguito anche un corso di pasticceria napoletana ed è diventato espertissimo! Peccato solo che gli manchi il tempo di dedicarsi di più alla realizzazione di dolci, vi assicuro che è più bravo di me!

Ingredienti per 6/8 personePer la frolla:250 gr di farina
100 gr di zucchero
150 gr di burro
2 tuorli
un pizzico di vaniglina
la scorza grattugiata di ½ limone non trattato
un pizzico di sale
5 gr di lievito per dolci
Per il ripieno:200 gr di ricotta di pecora
200 gr di grano cotto
125 gr di zucchero
25 gr di burro
50 gr di frutta candita
250 gr di latte
2 tuorli
4 chiare
1 cucchiaino di fiori d’arancio
la scorza grattugiata di ½ arancio non trattato
un pizzico di cannella in polvere
Cominciate con il preparare la frolla. Sul piano da lavoro mettete la farina, versate al centro il burro morbido, lo zucchero e le uova. Aggiungete la scorza del limone e lavorate il tutto rapidamente. Formate una palla, rivestitela con la pellicola trasparente e mettetela al frigo per un paio di ore.
Nel frattempo preparerete il ripieno.  In una casseruola versate il grano cotto, il latte, il burro e la scorza di mezza arancia. Mettete il tutto sul fuoco e continuate a girare: il grano dovrà assorbire tutto il latte, a quel punto spegnete e lasciate raffreddare. In un’insalatiera mescolate la ricotta e lo zucchero: unite i tuorli uno alla volta, poi l’acqua di fiori di arancio ed il pizzico di cannella. Otterrete un composto molto morbido a cui dovrete aggiungere il grano cotto e la frutta candita: mescolate il tutto.
Imburrate una tortiera, foderate con la pasta frolla che avrete lavorato. Lasciate da parte un po’ di pasta frolla dalla quale otterrete delle striscioline che utilizzerete alla fine per decorare la pastiera.
Montate le chiare a neve ed incorporatele al composto grano/ricotta: versatelo nella tortiera e livellatelo. Decorate con le striscioline di pasta frolla. Mettete in forno a 180° per 50 minuti: la pastiera non si mangia calda, anzi…..se volete, potete spolverare il tutto con dello zucchero a velo.Nella ricetta che vi ho proposto le dosi di frutta candita sono volutamente basse perché, è risaputo, ai bambini la frutta candita non fa impazzire: nulla vi vieta se siete dei fan dei canditi, di raddoppiare la dose…..inoltre la dose di latte è stata volutamente aumentata perché il ripieno risulti più morbido, insomma a gusto di bambino!
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Mini cake allo yogurt di capra, fragole e pistacchi



Volevo fare un dolce per la mia Nanetta, un dolce completo ed equilibrato che contenesse uova, ma anche latte e  frutta e che rimanesse morbido in modo da poter essere mangiato a merenda anche senza thé: mi sono ricordata di questa ricetta che avevo letto un po’ di tempo fa su di una rivista francese e che aveva stuzzicato il mio interesse per il fatto di utilizzare nell’impasto lo yogurt di capra, dal gusto più deciso rispetto a quello di mucca. Mi sono messa alla ricerca dello yogurt di capra e mi sono resa conto che non è così semplice trovare formaggi e latticini a base di capra nei supermercati…..Fortuna che dove abito io ci sono, nelle campagne vicine, delle cascine che portano avanti delle produzioni limitate di formaggi e latticini di capra e così sono riuscita nell’intento di approvvigionarmi.
Ho aggiustato le dosi della ricetta, soprattutto quelle della frutta, ed ho messo direttamente nell’impasto le fragole fatte a dadini: è piaciuto ed anche molto come testimoniano le foto, in una delle quali compare la Nanetta che, come un falchetto sulla preda, ronza intorno al cake che poi è finito inesorabilmente nella sua bocca…..d’altro canto non poteva essere diversamente visto che l’avevo fatto per lei e non noi adulti ;-))))
Buona merenda!

Ingredienti100 gr  di burro
150 gr di zucchero
2 uova
1 yogurt di capra (125 gr)
300 gr di farina
1 bustina di lievito chimico
1 8-10 fragole
40 gr di pistacchi
Lavate le fragole e tagliatele a dadini, lasciatene un paio per la decorazione. Sminuzzate i pistacchi.
In un’insalatiera lavorate il burro a temperatura ambiente e lo zucchero. Aggiungete le uova e lo yogurt di capra, continuate a lavorare, poi mettete la farina ed il lievito, alla fine aggiungete le fragole ed i pistacchi.
Potete utilizzare dei pirottini oppure delle mini formine rettangolari (se usate queste ultime rivestitele con la carta forno), versate il composto e mettete in forno caldo a 180°, lasciate cuocere per 30 minuti circa: vale sempre la regola dello stuzzicadente…..se lo inserite nella pasta ed esce ancora umido, significa che non ci siete con la cottura. Lasciate raffreddare.

La mia ricetta è disponibile anche sul sito EasyBaby, andate a dare un’occhiata!
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Profumi dal forno- atto II: crostata di carote, mandorle e cocco




Come promesso, eccovi la seconda ricetta che Omar Busi ci ha proposto in occasione della presentazione della sua ultima fatica letteraria Profumi dal forno, a cui ho partecipato la settimana scorsa. Tengo subito a precisare che questa è veramente una di quelle ricette per bambini: Omar spiegava infatti che la fa spessissimo per suo figlio e che si tratta di un dolce buono a tutte le ore ma veramente adatto per la merenda. Inoltre, una volta cotta, divisa in porzioni e conservata negli appositi sacchetti, si conserva in frigo anche per dieci giorni, ed allora perché non farne un paio e poi tirarle fuori dal frigo al momento del bisogno?….sempre che si riesca a resistere alla tentazione di farla fuori tutta in un colpo solo! Io l’ho assaggiata ancora tiepida e secondo me è una torta che va gustata non calda ma a temperatura ambiente.
Ultimo suggerimento “vinicolo”: abbinatela ad un moscato di Noto…..farete un figurone!
Allora non mi resta che augurare buon weekend a tutti!


Ingredienti (per una crostata in stampo tondo da 26 di diametro)
Per la pasta frolla alle mandorle
250 gr di farina
170 gr di burro
120 gr di zucchero a velo
80 gr di mandorle macinate finemente
2 uova piccole/ 1 uovo grande
1 tuorlo
un pizzico di sale
un pezzetto di baccello di vaniglia

Per la farcitura
150 gr di carote grattugiate
3 uova
150 gr di mandorle sminuzzate grossolanamente
70 gr di cocco grattugiato
5 gr di lievito Pan degli Angeli
scorze grattugiate di 2 limoni bio piccoli

Per la pasta frolla alle mandorle:
Impastate il burro con le mandorle e lo zucchero. Aggiungete l’uovo, il tuorlo, la polpa ricavata dal baccello di vaniglia, il pizzico di sale e, solo alla fine, la farina. Impastate bene, stendete su un foglio di pellicola trasparente, ricoprite con dell’altra pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per 3 ore almeno. A questo punto avete tutto il tempo per preparare con calma il ripieno. Il ripieno è super semplice da realizzare perché è necessario mettere insieme tutti gli ingredienti nell’ordine che in cui ve li ho elencati.

Stendete la frolla alle mandorle nello stampo, mettete la farcitura ed infornate. Il forno dovrà essere a 170-180°, ventilato, per 35 minuti. Servite fredda: potete accompagnarla con una salsa di lamponi……
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Crostata con ripieno di crema all’ananas



La ricetta di oggi non è proprio semplice semplice, anzi direi lunga nella sua esecuzione, però la colonna sonora che ha accompagnato la realizzazione è sicuramente fast…sto parlando del bellissimo doppio cd di George Michael “Ladies and gentlemen”. Per quanti si avvicinano ai quaranta oppure li hanno superati da non tanto ;-)))))), George Michael rimane il MITO musicale degli anni ’80. Alzi la mano chi non ha almeno una volta canticchiato Last Christmas oppure Faith e chi non ha sognato ad occhi aperti sulle note di I want your sex, oppure chi non ha ballato un lento stretto stretto ma, al tempo stesso, impacciato accompagnato dal ritmo di Careless Whisper…..insomma per noi, ex adolescenti negli anni in cui George Michael scalava le classifiche di tutto il mondo, le sue canzoni sono indissolubilmente legate a determinati ricordi. Io ho avuto modo di vederlo in occasione del tour che fatto per celebrare i suoi 25 anni di carriera allo Stade de France e devo dire che alla seconda canzone intonata eravamo tutti in piedi a ballare sugli spalti, e c’erano molti signori azzimati in giacca e cravatta, evidemente appena usciti dall’ufficio, oppure genitori con figli grandi……insomma tutto questo per dirvi che spesso, almeno a me accade spesso, mi capita di risentire musica dal “passato prossimo” ed ho dei flashback pazzeschi che mi riportano indietro nel tempo istantaneamente.
Per ritornare alla ricetta di oggi, si tratta di una crostata con una crema venuta fuori per caso ma fresca e dalla texture piacevole che si adatta bene a questi primi giorni d’estate….e sì, perché nonostante, siamo solo al 6 di aprile qui a Milano l’estate è già esplosa, spero solo che con essa non arrivino le fastidiose zanzare :-(((((((

Ingredienti per 6 persone
In una ricetta di qualche tempo fa vi avevo messo le indicazioni per la frolla che però ora vi ripropongo, nel caso in cui qualcuno se ne fosse dimenticato….

Per la frolla250 gr di farina
125 gr di zucchero
125 gr di burro morbido, a temperatura ambiente2 tuorliun pizzico di sale
un’idea di lievito (3-4 gr non di più)
1 cucchiaio di fiori d’arancio
Per la crema di ananas250 gr di ananas
100 gr di zucchero
2 tuorli
25 gr di burro
40 gr di farina
1 limone bio

Lavorate il burro con lo zucchero sino ad ottenere un composto spumoso, aggiungete i due rossi di uovo e poi la farina. In ultimo mettete il lievito ed il sale. Stendete l’impasto ottenuto tra due fogli di pellicola trasparente e poi mettetelo in frigorifero a riposare per almeno un’ora. Tiratelo fuori dal frigo e stendetelo con le mani nella tortiera imburrata.
Pulite l’ananas, fatelo a pezzi e mettetelo nel minipimer in modo da sminuzzarlo ma grossolanamente.
Lavate il limone, togliete la scorza, spremetene il succo e mescolatelo alla polpa di ananas.
Fate bollire 250 cl di acqua con le scorze, quando bolle, mettete il burro e fatelo sciogliere: filtrate il tutto eliminando in questo modo la scorza del limone.
In una terrina lavorate i tuorli con lo zucchero poi aggiungete gradatamente la farina.
In una pentola mettete il composto a base di burro e quello a base di uova: fate cuocere a fuoco lento per 8 minuti circa. In questa fase dovete un pò regolarvi: se vi accorgete che il composto tende ad addensarsi, allora, solo allora, aggiungete un goccio di acqua. Lasciate raffreddare la crema e poi aggiungete la polpa di ananas sminuzzata.

A questo punto mettete la frolla in forno a 170° per 10 minuti circa. Poi toglietela dal forno e versate in maniera omogenea la crema di ananas: rimettete in forno per almeno altri 25 minuti.
Prima di mangiare, lasciate raffreddare la crostata.   

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Profumi dal forno: giambella variegata…..


Profumi dal forno: è questo il titolo del nuovo libro di Omar Busi, pasticcere e mastro cioccolataio che ho avuto modo di conoscere nella serata di presentazione della sua ultima fatica organizzata da Reed Gourmet.
Lo dico subito a scanso di equivoci: non è stata la classica presentazione di un libro in cui l’autore sta dietro il tavolo e si limita a firmare autografi e dediche sul proprio libro.
In questo caso, Omar era “dietro ai fornelli” o meglio “davanti al forno” e oltre ad illustrarci passo per passo due ricette tratte dal suo libro, ci ha dato tanti spunti, consigli, astuzie da declinare in cucina ed in pasticceria. Lo sapevate ad esempio, che esistono due metodi per fare frolla? Uno italiano e l’altro francese (e sì sti francesi devono fare tutto al contrario ;-))) oppure che della vaniglia non si butta via nulla (un pò come il maiale oserei dire!) e che si può fare un ottimo zucchero a velo vanigliato homemade semplicemente immergendo il baccello di vaniglia nello zucchero a velo per qualche giorno? Questi sono solo un paio di esempi dei segreti rivelati da Omar. Ora veniamo però alla ricetta: la giambella variegata.
La giambella non è niente altro che la ciambella versione emiliana e difatti questa sua ricetta ha ottenuto il marchio di qualità dall’Assessorato all’Agricoltura della provincia di Bologna che promuove le eccellenze della tipicità felsinea. Però invece di proporcela nella classica forma rotonda, Omar ha utilizzato la moule à cake ovvero lo stampo per i plumcake: il risultato (delizioso) è identico.
Due cose da segnalare prima di passare alla ricetta.
Se passate questo weekend da Piazza dei Mercanti a Milano, troverete Omar Busi che si “esibisce” con le sue creazioni cioccolatose….e se invece, con l’arrivo della bella stagione, vi capita di fare un giro a Pieve di Cento (BO), allora fate un pit stop presso la sua pasticceria.



Ingredienti
Per l’impasto bianco:
175 gr di zucchero semolato
250 gr di farina
90 gr di burro
100 gr di uova (3 uova circa)
125 gr di latte alta qualità
12,5 gr di lievito Pan degli Angeli
un pizzico di sale
1/2 baccello di vaniglia


Per l’impasto nero:
250 gr di impasto bianco
20 gr di cacao in polvere
50 gr di uova (1 uovo circa)
25 gr di latte alta qualità


Se disponete di una planetaria, lo “sporco lavoro” lo farà la macchina….Se, invece, mancate di planetaria come circa l’80% della popolazione italiana allora vi tocca usare l’olio di gomito……Montate il burro con lo zucchero sino a quando il composto non avrà assunto un colore biancastro, poi aggiungete le uova una alla volta. Attenzione: a questo punto potrebbe sopraggiungere un attacco di panico misto ad ansia perché vedrete che il composto tenderà a sgranarsi….pas de problèmes, fa parte del gioco. Mettete metà del peso della farina e continuate ad impastare, vedrete che la farina assorbirà i liquidi in eccesso. A questo punto aggiungete il latte sempre continuando ad impastare. Alla fine aggiungete quello che resta della farina, il pizzico di sale, il lievito e la vaniglia.
Per l’impasto nero, prelevate 250 gr di impasto bianco, aggiungete l’uovo, poi il latte ed alla fine il cacao.
Come vi scrivevo sopra, potete utilizzare sia uno stampo circolare oppure  una moule à cake = uno stampo da plumcake.
Per ottenere l’effetto variegato, marbré, riempite lo stampo, preventivamente unto, di 2/3 alternando lo strato bianco a quello nero: immergete uno stuzzicadenti nell’impasto e muovetelo delicamente in modo che i due impasti si mescolino. Infornate in forno ventilato a 175° per 40 minuti circa. Vale sempre il classico metodo della nonna per vedere se il dolce è cotto: infilate uno stuzzicadenti lungo nel dolce, se esce asciutto, allora spicciatevi a tirare fuori il dolce dal forno. Lasciate raffreddare e servite. Noi l’abbiamo gustato accompagnato da un ottimo zabaione e spolverato di zucchero a velo, ma voi potete anche sbizzarrirvi con gli accompagnamenti.
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Primo giorno di asilo: mi consolerò con un cake ai Baci Perugina……


Oggi primo giorno di asilo nido per mia figlia ed anche se oramai è bella che svezzata, cammina e mangia da sola, per una mamma resta pur sempre un distacco difficile da digerire e duro da accettare. La Nanetta, come succede spesso ai bambini, sembra non aver risentito di nulla….era lì che giocava con gli altri bimbi e di certo non le passavano per la testa tutte quelle problematiche relative alla separazione, al cordone ombelicale che si deve rescindere, ecc…ecc…ecc…mentre io pensavo che oramai la sua marcia verso l’indipendenza e l’autonomia è già incominciata…..ma che ci volete fare….i figli so’ piezz’ e core ed io riconosco di essere una “maman poule” (mamma chioccia ndr) nei suoi confronti. Allora per rimediare a questa improvvisa ed inconsolabile carenza affettiva ho pensato bene di buttarmi su di un dolce al cioccolato, poi mi sono detta che, accidentalmente, era anche San Valentino e che forse un dolce al Bacio Perugina avrebbe curato il mio animo provato senza tralasciare il mio fisico….eccovi dunque una ricettina da provare oggi, subito, right now, dans la foulée…..
Ingredienti
110 gr di burro a temperatura ambiente/morbido
una tavoletta di cioccolato ai Baci Perugina
1/2 bicchiere di latte
30 gr di nocciole sminuzzate grossolanamente
una decina di nocciole intere
100 gr di zucchero
3 uova
200 gr di farina
1/2 sacchetto di lievito


Spezzettate la tavoletta di cioccolato, mettete i pezzi in un pentolino con il latte e fate fondere, lasciate raffreddare. In una terrina, unite il burro e lo zucchero sino ad ottenere una sorta di crema. Incorporate il cioccolato fuso, poi le uova continuando a sbattere. Aggiungete la farina ed il lievito ed alla fine le nocciole sminuzzate. Versate il preparato in una forma per cake, guarnite con le nocciole intere e cuocete nel forno preriscaldato a 180° per 45 min.Togliete dalla forma e servite freddo…..Ah dimenticavo, Buon San Valentino a tutti, sempre che voi lo festeggiate….
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Crostata di ricotta per grandi e piccini



Sono quasi le 11 di mattina e l’ora del cappuccino è passata da un pò, però questa ricetta di crostata alla ricotta si può gustare in qualsiasi momento della giornata dalla prima colazione alla merenda pomeridiana: con il suo ripieno morbidoso di ricotta e la sua frolla homemade, è uno di quei dolci che mettono d’accordo grandi e piccini. Preciso che sono una consumatrice accanita della ricotta, quella di pecora naturalmente, e che da quando vivo a Milano mi sono anche convertita all’impiego della ricotta di mucca che riesco a trovare una volta alla settimana nella mia famosa cascina Papetti di Liscate che produce formaggi e stracchino a Km0. La ricotta, oltre ad essere digeribile, è indicata anche nelle diete, segno che, evidentemente, l’apporto calorico non è certo da paragonarsi a quello del gorgonzola; si presta inoltre ad essere abbinata a quasi tutti gli altri alimenti proprio per il suo sapore delicato e per la sua texture cremosa….e poi mescolata semplicemente con lo zucchero, le scagliette di cioccolato ed un goccio di maraschino, è un dessert semplice semplice ma sano.
Ingredienti Per la frolla250 gr di farina
125 gr di zucchero125 gr di burro morbido, a temperatura ambiente2 tuorliun pizzico di sale
un pizzico di lievito (5 gr non di più)1 cucchiaio di fiori d’arancio
Per la crema di ricotta400 gr di ricotta
70 gr di zucchero
2 tuorli
2 chiare
50 gr di pinoli
50 gr di uvetta
1 cucchiaino di cannella
1 goccio di limoncello


Lavorate il burro con lo zucchero sino ad ottenere un composto spumoso, aggiungete i due rossi di uovo e poi la farina. In ultimo mettete il lievito ed il sale. Dell’impasto ottenuto, fatene una palla con le mani, avvolgetela nella pellicola di alluminio e mettetela in frigorifero a riposare per almeno un’ora. Tiratela fuori dal frigo, stendetela con le mani nella tortiera imburrata.


Mettete a bagno l’uvetta in acqua tiepida per 20 minuti, poi sgocciolatela e strizzatela. Passate al colino la ricotta affinché risulti senza grumi, più cremosa e poi lavoratela molto bene con lo zucchero, i due tuorli, i pinoli, l’uvetta, la cannella ed il limoncello. Montate a neve le due chiare ed unitele al composto di ricotta delicatamente, dal basso verso l’alto. Foderate lo stampo con questa crema, mettete nel forno caldo a 180° per mezz’ora circa. Volendo potete decorarla con lo zucchero a velo.
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I cookie di Francesca…….


Come evoca il titolo stesso, questa ricetta è della mia cara amica Francesca, siciliana trapiantata a Parigi da oltre 25 anni che, come me, ha la passione per la cucina ed è alla perenne ricerca di nuovi accostamenti in fatto gastronomico.
E’ una ricetta, questa dei cookie, che mi mette un pò di nostalgia perché mi porta inevitabilmente indietro nel tempo e mi ricorda dei momenti felici della mia vita passata. Francesca aveva (ed ha tutt’ora) l’abitudine di preparare questi cookie per i suoi amici il sabato mattina presto: poi si presentava al nostro abituale appuntamento in palestra con questo sacchettino di cookie che doveva essere la mia merenda per la settimana ma che inevitabilmente domenica sera era già finito perché nn resistevo alla tentazione di divorarmeli…..e poi dopo la palestra, andavamo insieme a fare la spesa, parlando del più e del meno, alternando considerazioni di massaie “parigini” a spetteguless tipicamente italiani….insomma questi morbidi biscottini mi rimandano immediatamente a tutti quei sabati mattina trascorsi con lei…..e la ricetta che vi metto di seguito è pari pari come me l’ha scritta lei, io ho solo aggiunto, in qualità di redattore, qualche piccola nota margine di questa ricetta che a mio avviso è adatta a tutti i tipi di pubblico e di buongustai….. 
Cookies (35/40)Forno a circa 200°Burro (morbido) 200 grZucchero vanigliato una bustinaZucchero (di preferenza di canna) 250 grUova 2Farina 300 grFarina di noccioline o mandorle (ndr come preferite) 125 grLievito 5 gr Pepite di cioccolato o noci o mandorle “effilées” (ndr sfilettate) o quello che ti fa voglia.
Mescolare il burro con lo zucchero vanigliato. Aggiungere lo zucchero a poco a poco.Quando lo zucchero è ben amalgamato, aggiungere le uova una per volta.Mescolare la farina con il lievito e la farina di noccioline o mandorle.Amalgamare a poco a poco.Finire con le pepite di cioccolato o noci sminuzzate o altre cose che ti fanno voglia.Imburrare una “plaque” (ndr teglia) e posare sopra delle palline di pasta (ogni biscotto deve corrispondere all’incirca ad un cucchiaino di pasta).Far cuocere per circa 10 mn.
PS: io per i biscotti che vedete nella foto ho usato della farina di mandorle e delle pepite di cioccolato. Per la farina di mandorle ho semplicemente messo nel mixer delle mandorle dolci e l’ho fatto andare per un minuto circa.
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Omaggio alla Sardegna (episodio 1): i Papassini


Recentemente ho scoperto che questi biscotti (che in famiglia facciamo sempre non perché abbiamo origini sarde ma semplicemente perché li adoriamo) vengono fatti appositamente per le feste, soprattutto quelle di Natale e quale momento migliore allora se non questa settimana pre-natalizia per invitarvi a farli e a gustarli? Personalmente li trovo buonissimi: morbidi, con un impasto ricco ricco di frutta secca ed uvetta e poi sono graditissimi ai bambini che li mangiano sempre volentieri (provate a chiedere a mia figlia). Eccovi allora la ricetta che è la prima di una breve serie di ricette sarde delle quali mi sono “invaghita” e che vi propongo volentieri: buona degustazione a tutti.

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