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Spaghetti alla scarpara



Sono stata una volta solo a visitare le 5 Terre; era il settembre del 2008 e con l’Uomo Goloso volevamo concederci un po’ di tempo per noi, per festeggiare un anniversario importante. Mi ricordo che alloggiavamo a Vernazza in un minuscolo appartamento che si sviluppava tutto in altezza: su su in alto c’era un delizioso terrazzino dal quale si godeva di una vista incantevole sul porticciolo e su cui facevamo colazione al mattino…


e proprio durante il nostro soggiorno a Vernazza siamo andati a mangiare al ristorante da Gianni (Franzi) in cui abbiamo scoperto la pasta alla scarpara. Sarà stato l’atmosfera romantica della piazzetta di Vernazza, sarà stata l’aria di mare che ci aveva aperto lo stomaco ma abbiamo trovato questi spaghetti deliziosi nella loro semplicità: in realtà si tratta di pasta al pomodoro aromatizzata con una buona dose di origano che si aggiunge alla fine della cottura e che sprigiona tutto il suo aroma.  L’ho rifatta anche recentemente, un sabato in cui non avevo molto tempo per stare dietro ai fornelli  e questa volta è stata apprezzata anche dalla piccola di casa. Io ho utilizzato dell’origano che mi avevano portato dalle Eolie e che è profumatissimo.  
250 gr di spaghetti250 gr di pomodori datterini1 cucchiaio di origanoOlio evo q.b.Sale q.b.2 spicchi di aglio1 pizzico di peperoncinoPecorino grattugiato q.b.

Io ho dapprima sbollentato i pomodori in modo da sbucciarli più facilmente. In una padella ho scaldato dell’olio evo, ho aggiunto gli spicchi di aglio schiacciati ed il peperoncino, e poi i pomodori. Li ho fatti cuocere per 3-4 minuti e poi ho unito l’origano, ho mescolato bene il tutto affinché si amalgamasse. Nel frattempo ho cotto la pasta e l’ho mescolata nel sughetto, aggiungendo 1 cucchiaio scarso di pecorino. ……e poi l’ho mangiata. 
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Crema di cicerchie e patate


Non ricordo più dove ho letto che la nostra dolce metà non deve essere necessariamente un uomo ma può essere anche un’amica……non condivido questa affermazione però riconosco che ci sono delle persone che il destino mette sulla tua strada, che diventano tue amiche e con le quali ti trovi ad avere un’affinità di sentimenti, sensazioni, stati d’animo ed emozioni veramente incredibile…..






……e’ il caso della mia amica Francesca, conosciuta per caso a Parigi qualche anno fa mentre entrambe aspettavamo l’inizio di un corso di ginnastica al Club Med Gym…..pur essendo diversissime per carattere e per vissuto, siamo molto unite anche se ci vediamo in media non più di due volte l’anno e per non più di 48 ore visto che io vivo a Milano e lei continua a vivere a Parigi…quando ci va bene ci troviamo all’aeroporto di Linate tra un volo di Francesca e l’altro per un caffè e due chiacchiere insieme che ci fanno sempre un mondo di bene…..ma ci vediamo su Skype ogni weekend per il nostro irrinunciabile appuntamento di chiacchiere e quant’altro. Il weekend scorso, Francesca ci è venuta a trovare; ne abbiamo approfittato per festeggiare, con qualche giorno di ritardo, il compleanno dell’Uomo Goloso e ci siamo lanciate in uno shopping gastronomico che si è concretizzato in un bagaglio da imbarcare di oltre 20 kg! Abbiamo passato due giorni a parlare della nostre vite, delle nostre paure, delle nostre piccole gioie quotidiane e delle nostre ansie e già stiamo pianificando il nostro prossimo incontro in autunno a Parigi o a Milano, vediamo un po’!

E poi visto che nel giro di 24 ore abbiamo perso qualcosa come 10 gradi, ho pensato bene di preparare questa vellutata che ha incontrato i favori di tutta la famiglia, Nanetta compresa!
Per 3 persone250 gr di cicerchie2 patate medie1 cipolla1 carota60 gr di pancetta dolce tagliata a cubettiSale q.b.Parmigiano grattugiato q.b.Olio evo q.b.
Mettete ammollo la cicerchia per 6 ore almeno. Sciacquate la cicerchia. Mettetela nella pentola a pressione con un filo di olio insieme alla cipolla e alla carota tagliate a cubetti.  Lasciate insaporire il tutto per un paio di minuti, poi aggiungete l’acqua (in genere io aggiungo l’acqua nella proporzione 3:1 cioè 3 parti di acqua per una parte di cicerchia): cuocete per 20 minuti almeno da quando la pentola comincia a fischiare. Spegnete il fuoco, ed aggiungete  la patata tagliata a cubotti ed il rametto di rosmarino. Continuate la cottura per altri 10 minuti. Spegnete, lasciate raffreddare un pochino, togliete il rametto di rosmarino e frullate il tutto. Nel frattempo cuocete in un padellino la pancetta a cubetti senza aggiunta di olio, lasciando che diventi croccante. In realtà il solo motivo per cui io ho aggiunto i cubetti di pancetta è per rendere questa crema più attraente per la Nanetta e devo dire che l’obiettivo è stato raggiunto perfettamente! Mettete in una ciotola la vellutata aggiungendo la pancetta e l’olio evo e, a piacere, del parmigiano grattugiato. 
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Strudel salato di asparagi e patate



Wow! Devo gridare al miracolo perché questa settimana trovo anche il tempo di postare una seconda ricetta preparata con gli asparagi del mercato e con uno dei formaggi svizzeri che ho ricevuto nella Taste Box Svizzera: vi ricordate? Ho scritto di questa iniziativa e del padiglione svizzero all’Expo 2015 un paio di settimane fa e questa volta impiego il formaggio svizzero per una nuova ricetta. Questo strudel mi è venuto proprio bene e sono riuscita anche a farlo mangiare alla Nanetta!



1 rotolo di pasta brisée rettangolare300 gr di patate200 gr di asparagi50 gr di emmental grattugiato2 uovaSale e pepe q.b.
Pelate le patate e fatele a cubetti: mettetele nell’acqua fredda, portate ad ebollizione e lasciate cuocere per 10-12 minuti circa. Le patate devono essere cotte ma non scott. Pulite gli asparagi e cuoceteli per 6-7 minuti circa: lasciateli raffreddare e tagliateli a cubetti. In una terrina mescolate le patate, gli asparagi, il formaggio grattugiato, le uova, il sale ed i pepe. Stendete la pasta brisée e riempitela con il composto: arrotolatela. Spennellate la pasta brisée con l’uovo sbattuto e cuocete in forno per mezz’ora circa a 170°.
Buon weekend!
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Supplì di couscous e melanzane con ripieno di scamorza



La mia assenza dal blog nell’ultimo periodo è dovuta ad un impegno lavorativo molto pesante che sono contenta di aver portato a termine: l’apertura di un negozio all’interno di un nuovo outlet inaugurato alle porte delle 5 Terre….si tratta di Shopinn5Terre….ed io che in vita mia non mi ero mai cimentata nell’apertura di un negozio, ho dovuto gestire tutto……



…..dalla selezione delle commesse alla selezione degli referenze da mettere in vendita, dalle vetrine all’allaccio delle utenze, dalla mobilia alle richieste di SCIA al comune, dall’installazione del registratore di cassa e del Pos alle insegne. E’ stata un’esperienza massacrante e stressante ma molto arricchente dal punto di vista professionale, ed ora sul mio curriculum posso aggiungere anche questa competenza……chissà che non mi si aprano nuovi sbocchi professionali! Una volta rientrata dalla trasferta, ho riassaporato il gusto di cucinare, di interpretare e di creare delle nuove ricette, approfittando anche delle verdure stagionali che hanno invaso il nostro frigorifero…..bruscandoli, asparagi (in quantità industriali), spinaci novelli, fave, piselli. Ma la ricetta che vi propongo oggi non contempla al suo interno delle verdure stagionali: si tratta di un’altra ricetta testata in occasione dell’evento Tipiak. Questa è una rivisitazione del supplì romano, fatta con del couscous, delle melanzane ed un ripieno goloso di scamorza. Provateli perché sono ideali per un aperitivo o come antipasto.
Ingredienti per 4 persone:130 gr di Couscous Semola oro TIPIAK
100 gr di patate bollite
40 gr di cipolla rossa
1 melanzana
5 pomodori secchi
2 uova intere
cubetti di scamorza q.b.
parmigiano grattugiato
prezzemolo tritato, aglio e basilico q.b.
1 cucchiaino di paprika
sale e pepe
Cuocere il Couscous TIPIAK come da indicazione. Bollire le patate e schiacciarle. In un padella con un filo di olio, far appassire a fuoco lento per 15 minuti la cipolla. Tagliate in due la melanzana, incidetela e cospargetela di sale grosso: mettetela in forno a 150° per 45 minuti circa, la melanzana dovrà appassire. Tiratela fuori e con un cucchiaio recuperate la polpa della melanzana. Mischiate in una ciotola il couscous con le patate, la purea di melanzane, il trito di prezzemolo, aglio e basilico, la cipolla appassita, il parmigiano, i pomodori secchi tagliati a listarelle e le uova. Condire il tutto con sale e pepe, e formare delle piccole polpette con al centro dei cubetti di scamorza. Far raffreddare in frigorifero per un paio di ore poi panare con pane grattugiato e friggere.
Accompagnare con del bagnetto verde o salsa barbecue a piacere.
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Bigoli con sugo di asparagi selvatici e pecorino


Al mercato ho trovato gli asparagi selvatici e non potevo non comperarli per preparare questa ricetta che mi piace tantissimo! Più in generale adoro gli asparagi ed ogni primavera ne faccio incetta…..ma questo weekend non ci sono stati solo gli asparagi nella nostra vita. C’è stata una grande festa nel piccolo paese in cui viviamo: bancarelle, gazebo, mostre, giostre, gonfiabili, panini con la salsiccia e specialità locali…..e poi  il tempo bello ha decretato il successo di questa manifestazione che vede coinvolto tutto il paese.


E mentre mi accingo a cominciare questa settimana veramente dura che mi vedrà in trasferta nelle 5 Terre impegnata nell’allestimento di un negozio all’interno di un nuovo grande outlet che aprirà i battenti proprio sabato prossimo, trovo il tempo per postarvi questa ricetta dal sapore primaverile.
Ingredienti per 4 persone
400 gr di bigoli freschi
200 gr di asparagi selvatici
200 gr di passata di pomodoro
30 gr di guanciale
olio evo q.b.
3 cucchiai di pecorino romano grattato
sale
Pulire gli asparagi selvatici privandoli della parte legnosa e tagliare a pezzi la parte più tenera. Fare degli straccetti di guanciale. In una padella scaldare un filo di olio (ne serve veramente pochissimo) e mettere a rosolare il guanciale sino a quando non diventerà translucido. Aggiungere gli asparagi e farli cuocere 3-4 minuti, versare la salsa di pomodoro e proseguire la cottura per altri 3-4 minuti. Nel frattempo cuocere i bigoli, scolarli e versarli nella padella dove li salterete un minuto. Condire con il pecorino e portare in tavola.


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Tagliolini radicchio, robiola e pecorino



Eccomi con una delle ultime ricette dal sapore e dagli ingredienti tipicamente invernali. Dopo lo splendido fine settimana, posso affermare che la primavera è finalmente arrivata. Si, i soliti guastafeste diranno che questa settimana è in arrivo una nuova perturbazione che porterà pioggia e calo termico in tutta Italia, ma non penso che durerà molto e non potrà di certo scalzare la primavera! 


Noi ieri ne abbiamo approfittato per fare un giro al mercato di Melegnano che ha un’antica tradizione di mercato domenicale: abbiamo comperato pani e dolci della Valtellina, carciofi a volontà,  fragole candonga della Basilicata e olive di tutti i tipi! Anche la piccola di casa ha trovato il suo divertimento ascoltando la banda del paese……e nel pomeriggio ci siamo dedicati al giardinaggio: rinvaso di gerani, travaso di una pianta di arance e messa a terra dei ciclamini…..insomma una giornata ben impegnata!Buona settimana a tutti!
Ingredienti
250 gr di tagliolini all’uovo1 basco di radicchio (utilizzate quello che riuscite a trovare, oramai comincia a scarseggiare)60 gr di robiola3 cucchiai di pecorinoOlio evo q.b.1 scalognoSale q.b.

Pulite il radicchio, affettatelo sottilmente e fatelo appassire in una padella con un filo d’olio, dove avrete precedentemente rosolato lo scalogno. Mettete il radicchio nel frullatore, unite la robiola (se non vi piace il sapore della robiola, potete utilizzare Philadelphia) ed il pecorino, aggiustando eventualmente di sale. Cuocete la pasta, lasciate da una parte un po’ di acqua di cottura (potrebbe servirvi se i tagliolini dovessero risultare troppo asciutti). Condite la pasta con questa crema saporita e mangiate calda.
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Orecchiette con crema di cavolfiori e gorgonzola


A casa nostra in questo momento c’è la MasterChef mania……questo format televisivo non ha solo appassionato l’uomo di casa ma è riuscito anche a coinvolgere la Nanetta che preferisce il “film” di Masterchef a quelli della Walt Disney…..ed ho detto tutto…. 

L’unica a non essere contagiata da questo pericoloso virus sono io, che osservo con un certo stupore il modo in cui una semplice trasmissione televisiva possa influenzare i comportamenti dell’uomo. La Nanetta ha già detto che lo chef con i capelli ricci e “alti” non gli piace perché è troppo severo, riferendosi naturalmente a Cracco…..per fortuna che questa settimana ci sarà la finale di MasterChef ed archivieremo anche questa momentanea passione….ma il cucciolo di casa ha scoperto quest’inverno un’altra passione che non risulta essere momentanea, i cavolfiori: incredibile a dirsi ma li adora, li mangia cotti al vapore o bolliti senza nessun tipo di condimento…..ed io dall’inizio dell’inverno non faccio altro che comperare cavolfiori in quantità industriali. La settimana scorsa per variare un po’ dal trito e ritrito cavolfiore bollito, ho preparato questa ricetta con delle orecchiette fresche ed una cremina di gorgonzola che ben si sposa con il sapore delicato del cavolfiore. Provatele!
300 gr di orecchiette fresche150 gr di cavolfiore bollito50 gr di gorgonzola 50 gr di philadelphiaParmigiano grattato q.b.
Sbollentate il cavolfiore nell’acqua salata. Prendete 150 gr di cavolfiore, mettetelo nel frullatore insieme al gorgonzola e philadelphia. Mixate bene il tutto, se il composto risulta troppo compatto, potete aggiungere un goccio di latte caldo sino ad ottenere una crema abbastanza densa. Cuocete le orecchiette e conditele con questa crema, aggiungendo, se volete, anche del parmigiano, servite calde.

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Risotto alla crema di porri, zafferano e stracchino



E’ stato un weekend decisamente casalingo quello che ci siamo appena lasciati alle spalle. Venerdì sera, proprio alla vigilia del fine settimana, la Nanetta aveva 38.6 di febbre…..mentre sabato mattina ci siamo alzati con un bel 38.9 di febbre; capirete che ogni velleità di uscita è stata drasticamente annullata dalle sue esigenze e quindi ci siamo ritrovati a passare due giorni dentro casa a leggere, attaccare adesivi sul libro di Frozen, ascoltare su Youtube la colonna sonora sempre di Frozen che ho scoperto essere cantata dalla stessa attrice che interpreta Violetta (noi a Violetta non ci siamo ancora arrivati ma quel giorno lo sento molto vicino….) e cucinare. 

Ho preparato delle patate al forno con salsicce al radicchio tardivo, questo risotto gustosissimo, le famose endives au jambon, delle pesche sciroppate con ripieno caramellato, le lasagne per questa sera e persino le polpette….insomma fine settimana sicuramente proficuo in cucina, molto meno per la nostra linea ed il nostro peso che continua ad aumentare.

Buon lunedì a tutti…..questa è la prima settimana lunga dopo il break natalizio…..so già che sarà tutta in salita!

Ingredienti
250 gr di riso carnaroli1 porro di medie dimensioni50 gr di stracchino1 bustina di zafferanoOlio evo q.b.Brodo vegetale q.b.3 cucchiai di parmigiano reggiano grattato1 cucchiaio di latte

Tagliate a rondelle il porro, in una pentola scaldate un goccio di olio e fate dorare il porro a fuoco bassissimo. Una volta cotto, frullatelo nel mixer aggiungendo il latte ed aggiustando di sale. Cominciate la cottura tradizionale del risotto; a metà cottura aggiungete la crema di porri. Diluite in mezzo di bicchiere di brodo caldo, lo zafferano. Usate questo brodo per continuare la cottura del risotto. Quando il risotto sarà cotto, spegnete ed unite lo stracchino ed il parmigiano. Mescolate bene il tutto. Verificate se occorre aggiustare di sale. Servite in tavola caldo.  
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Lonza di maiale al latte con purea di patate


Eccomi qua! Non sono scappata all’estero, o meglio, sono scappata all’estero ma poi sono tornata! Scherzi a parte, la mia assenza dal blog è dovuta non soltanto al viaggetto oltre Alpi che mi sono concessa, ma anche al fatto che, al mio rientro in Italia, sono stata risucchiata dal lavoro, dalle mille attività scolastiche e familiari che non mi hanno lasciato il tempo di scrivere……

……Ma cominciamo tutto dall’inizio, cioè dal weekend lungo che mi sono concessa a Parigi. Devo ringraziare pubblicamente mio marito, l’Uomo Goloso, che mi ha spinta a prendermi questo break e che si è reso disponibile ad occuparsi a tempo pieno per 4 giorni della Nanetta; ma i miei ringraziamenti vanno anche ai miei suoceri che durante la mia assenza hanno svolto il ruolo di mensa e di preziosi babysitter. Il mio soggiorno a Parigi è stato all’insegna del ritrovarsi: ritrovare gli amici che non vedevo dal giorno del matrimonio, ritrovare i negozietti in cui ero solita andare quando vivevo a Parigi, ritrovare le vecchie abitudini ed i rituali dimenticati. Ho fatto shopping, ho mangiato, ho riso a crepapelle, ho spettegolato, ho fatto progetti, ho camminato (tanto), ho riflettuto, ho meditato, ho versato qualche lacrime, ho bevuto ed ho trovato anche il tempo di visitare una mostra, bellissima del resto, all’Orangeriededicata a Frida Khalo e a suo marito Diego Rivera, insomma sono stati 4 quattro assolutamente indimenticabili che mi hanno permesso di ricaricare le batterie.E visto che in periodo di cucinare non ho tanto tempo, vi scrivo al volo una ricetta di carne, facile facile, delicata e saporita al tempo stesso. Figurati che cucinata così la carne la mangio anch’io!
500 gr di lonza di suinobacche di ginepro q.b.1 spicchio di aglioolio evo q.b.aceto q.b.1 rametto di rosmarinoSale e pepe q.b.

Prendete il pezzo di lonza ed immergetela nell’aceto; mettete poi la carne in una terrina l’olio, il sale, il pepe, il rosmarino, lo spicchio di aglio schiacciato e le bacche di ginepro sempre schiacciate. Lasciatela marinare in frigo per 18 ore. Prelevate la lonza e disponetela in una pentola insieme all’olio in cui ha macerato, unite il latte (il latte dovrà ricoprire solo la parte inferiore della lonza). Cuocete a fuoco lento per 45 minuti girando di tanto in tanto. Nel frattempo sbucciate le patate e lessatele. Lasciate raffreddare la carne e tagliatela a fettine sottilissime. Passate le patate con lo schiaccia patate come se doveste fare un purè; disponete la purea di patate al centro del piatto, salandola leggermente, disponete le fettine sulla purea e versate sopra il sughetto della carne.
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