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Dolci, Frutta

Torta alla crema di marroni

Torta alla crema di marroni

Sono sempre alla ricerca di dolci soffici soffici da mangiare la mattina per la mia prima colazione e recentemente ne ho provati due che ho apprezzato particolarmente. Avevo in casa una confezione di crema di marroni che mi è stata portata dalla Francia, leggermente vanigliata che giaceva su di uno scaffale della mia cantina: volevo utilizzarla in un dolce in cui il gusto della crema di marroni non fosse troppo invasivo e mi sono messa alla ricerca di una ricetta sui siti francesi. 

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Polpettone goloso al prosciutto



Chissà perché uno dei piatti preferiti dai bambini italiani (oltre al binomio cotoletta-patatine fritte) sono le polpette ed i loro derivati….gliele potete preparare in qualsiasi modo e state pur certi che se le papperanno. 




E così è stato anche con questo polpettone morbido che ho preparato nel fine settimana scorso. Avevo strappato la pagina della ricetta su di una rivista per mamme e l’ho voluta sperimentare, anche per variare dalle polpette tradizionali che propongo alla Nanetta. Buono, saporito e morbido questo polpettone…..tant’è che le poche fettine rimaste hanno rappresentato il mio pranzo in ufficio per il giorno successivo!
Buon weekend a tutti!
500 gr di macinato scelto di suino100 gr di ricotta vaccina60 gr di parmigiano1 uovo80 gr di prosciutto cotto2 cucchiai di prezzemolo tritato finementeOlio evo q.b.Sale e pepe q.b.Pangrattato al bisogno
Sminuzzate il prosciutto cotto. In una terrina amalgamate il macinato, il prosciutto cotto, la ricotta, l’uovo, il parmigiano ed il prezzemolo. Aggiungete un pizzico di sale e del pepe macinato fresco. Lavorate il composto con le mani e dategli la forma di un polpettone. Se dovesse risultare troppo molle, aggiungete del pane grattugiato. Disponetelo in una teglia da forno. Irroratelo di olio ed infornatelo per 50 minuti a 180°: io l’ho inizialmente coperto con la carta di alluminio per poi scoprirlo. Nel caso in cui si seccasse, aggiungete del latte. Lasciate raffreddare e poi affettatelo. Io l’ho accompagnato da carciofi saltati in padella.


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Il club dei cuochi segreti



Qualche settimana fa nel proporvi una  ricetta a base di polenta vi avevo parlato a lungo di quanto quel piatto mi ricordasse la mia nonna paterna e di come una semplice preparazione possa evocare, a volte, momenti magici dell’infanzia trascorsi con i nonni. Quando mi è capitato tra le mani questo piccolo libro,  Il club dei cuochi segreti, di Editoriale Scienza, ho subito pensato che il fatto di ricordare dei momenti dell’infanzia passati insieme ai nonni e di associarli al cibo ed alla sua preparazione, doveva essere un’idea presente e condivisa da molti, comprese le due autrici del libro Emanuela Bussolati e Federica Buglioni.






Ho cominciato a sfogliare ed a leggere il libro insieme alla Nanetta: mentre la sua attenzione è stata subito attirata dai disegni, dalle illustrazione e dalla storia; io mi sono soffermata sulle ricette proposte nel libro…..
Il club dei cuochi segreti è la storia di un bambino, Luca, che ama trascorrere le vacanze in campagna da nonna Lu e nonno Leo. Luca e i suoi cugini Mimma, Federico e Pepe si avventurano per prati e boschi, imparano a raccogliere erbe e frutti selvatici, a curare l’orto, a cucinare, ma anche a riconoscere i pericoli, ad arrampicarsi sugli alberi e a dormire all’aperto nel sacco a pelo.
Ogni stagione è scandita dalle esperienze che Luca ed i suo cugini accumulano, ma anche dalle ricette di nonna Lu. In primavera troviamo il risotto con le ortiche e l’insalata di fiori spontanei; in estate la cucina si arricchisce del pane con semi di girasole e delle friselle al pomodoro; in autunno compaiono gli gnocchi di castagne mentre in inverno le patate si fanno cuocere sotto la cenere del cenere e si preparano i biscotti di Natale.
L’obiettivo è quello di far capire ai bambini che il rapporto tra noi e il buon cibo è prima di tutto un rapporto tra noi e la natura ed in tal senso il libro intende proporre un approccio “fisico” al cibo, fatto di attività, avventure, convivialità e uso dei cinque sensi. 
Sono sempre più convinta che le corrette abitudini alimentari si costruiscano in famiglia attraverso i legami di affetto e questo libro me l’ha confermato! E se volete seguire anche i tutorial andate su Youtube seguendo questo link! Buona lettura a tutti!

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Giochiamo che ti invitavo a merenda?


Nonostante la Nanetta abbia compiuto 5 anni a fine settembre e sia oramai una donnina in miniatura, i giochi di simulazione e di fantasia rimangono  i suoi preferiti. Adora “cucinare” per noi adulti, proponendoci ogni volta delle ricette improbabili che hanno però il pregio di essere almeno fantasiose. Questo nuovo libro “Giochiamo che ti invitavo a merenda?” di Editoriale Scienza l’ha sicuramente molto colpita……



Immedesimarsi nei panni altrui (“giochiamo al dottore ad esempio…”) è un tipico gioco d’infanzia, grazie al quale i bambini entrano ed escono da ruoli diversi ed esprimono emozioni. Il mondo del cibo è quindi un ottimo punto di partenza per questo gioco, in quanto è una presenza concreta nella loro vita.
Ho cominciato a sfogliare il libro insieme alla Nanetta ed abbiamo iniziato a giocare a Lei che faceva la spesa: sul libro c’è anche la ricetta della pasta morbida per modellare (andate a vedere il tutorial su come si fa! È semplicissimo), dell’insalata fatta con la carta crespa e si trovano anche le spiegazione su come costruire il mercatino con materiali di riciclo.

Dopo la spesa bisogna giocare ai cuochi! E sempre nel libro viene spiegato come costruire la cucina dei bambini con scatoloni, mentre i fornelli saranno fatti da cd riciclati. Le ricette vere come gli spaghetti al pomodoro e basilico si alternano alle ricette per finta realizzate con materiali da riciclo.L’ultima parte del libro è poi interamente dedicata alla parte più fantastica con la cucina delle fate e dei folletti……A noi questo libro è piaciuto moltissimo e penso che possa essere un’ottima idea per un regalo di Natale divertente ed istruttivo al tempo stesso!


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Polenta pasticciata a modo mio…..



La scorsa settimana l’Uomo Goloso mi ha chiesto espressamente la polenta; confesso che ho avuto un attimo di smarrimento perché la polenta non rientra esattamente fra le ricette che preparo con una certa assiduità e poi, vista la mia provenienza geografica, la polenta ma il mais più in generale, non sono ingredienti con cui ho una grande familiarità. Ho preso quindi il coraggio a 4 mani e sono andata a ripescare nei miei ricordi d’infanzia e nella mia memoria.



Mia nonna paterna era solita proporci in inverno il suo rito della polenta. Cominciava la mattina presto con il preparare un sugo di carne ristrettissimo a base di spuntature di maiale e di salsicce rigorosamente fatte in casa: lasciava cuocere a fuoco lento questo ristretto di pomodoro e di carne per 3-4 ore almeno. Fatto il condimento, si concentrava nella preparazione della polenta nel paiolo in rame; una volta cotta, la polenta veniva “adagiata” sulla spianatoia in legno, veniva condita con abbondante sugo ed abbondante pecorino. E poi eravamo pronti tutti per mangiare direttamente dalla spianatoia: quello della polenta rimane un momento di grande convivialità e di aggregazione che ricordo sempre con emozione. E quando qualche anno dopo mangiando del cibo africano che tutti i commensali prendevano da uno stesso grande recipiente, mi sono ritornati in mente tutte quelle volte che mia nonna preparava la polenta e che si mangiava tutti insieme…….ma la storia della polenta della nonna non finisce mica qui…..quella che rimaneva, veniva poi riscaldata in padella e mangiata, con una deliziosa e croccante crosticina, la sera stessa. 

Ho voluto così riprodurre questa ricetta dell’infanzia proponendo all’Uomo Goloso ed alla Nanetta una versione della polenta condita con un sugo di carne di maiale fatto però con del filetto di maiale e con delle salsicce di prosciutto.  

Che vi devo dire, è venuta fuori una polenta buonissima che ha convinto anche me che sono notoriamente poco amante di questo piatto. Ve la propongo e state pur certi che la rifarò prossimamente, tanto l’inverno è ancora lungo!


Ingredienti per 3-4 persone200 gr di polenta integrale istantanea (io ho trovato casualmente la polenta del Molino Nicoli che è veramente buona anche nel formato “precotta”)1 filetto di maiale di 400 gr circa3 salsicce1 barattolo di salsa di pomodoroOlio evo q.b.Pecorino romano e parmigiano reggiano grattugiato q.b.½ cipolla Vino rosso q.b.Sale e pepe q.b.

In un tegame versate l’olio e fate dorare la cipolla affettata. Nel frattempo tagliate a cubetti il filetto di maiale, private le salsicce del budello e schiacciate con la forchetta la carne. Mettete la carne nel tegame, sfumate con un dito di vino rosso e fate cuocere a fuoco vivace per 3 minuti. Poi abbassate il fuoco, unite la salsa di pomodoro e lasciate cuocere per almeno 45 minuti. Il pomodoro dovrà consumarsi, restringersi. Alla fine della cottura aggiustate di sale se necessario e grattate del pepe al momento.
Cuocete la polenta, dovrà risultare abbastanza molle. Prendete una pirofila, ungetela e mettete uno strato di polenta. Condite con il sugo e con una generosa manciata di pecorino grattugiato. Ripetete l’operazione utilizzando al posto del pecorino il parmigiano grattugiato. Servite calda accompagnata da un bicchiere di vino rosso corposo.
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I canederli di Loretta



Il freddo è arrivato, i termosifoni a queste latitudini sono già stati accesi e quindi questa ricetta di canederli ci sta tutta. In realtà oltre ad essere i canederli di Loretta, questi canederli si dovrebbero chiamare i “canederli del riciclo” perché diversamente da quelli che si fanno in Alto Adige in cui viene utilizzato lo speck, questi prevedono l’impiego di tutti quei salumi che sono rimasti nel frigorifero: prosciutto, mortadella, pancetta…insomma da quello che resta nel nostro frigorifero riusciamo ad ottenere un piatto sostanzioso, di facile preparazione ed anche versatile.


Loretta me li aveva fatti assaggiare l’estate scorsa, mi erano piaciuti, li ho rifatti recentemente modificando un pochino la ricetta originale. Ho utilizzato qualche cubetto di pancetta dolce, un po’ di prosciutto cotto e di crudo ed il sapore, rispetto a quelli di Loretta, è cambiato moltissimo: niente più gusto di affumicato derivante dallo speck ma un sapore decisamente più morbido grazie all’impiego del prosciutto cotto che meglio si adatta ai gusti della Nanetta…..
200 gr di pane raffermo a dadini ½ cipolla di media grandezza150 gr di pancetta prosciutto mortadella luganega speck tagliati a dadini piccoli q.b.Latte q.b.50 gr circa di farina bianca 2 uovaPrezzemolo q.b.Olio evo q.b.Sale (da aggiungere solo alla fine)

PreparazioneIn un tegame rosolare la cipolla, quando avrà assunto un bel colore dorato, aggiungere i salumi tagliati a dadini e dorarli per un paio di minuti. Contemporaneamente bagnare il pane raffermo con il latte, aggiungere poi i salumi e  la farina: amalgamare bene il tutto, poi unire le uova, il prezzemolo ed, eventualmente il sale. Se l’impasto dovesse risultare troppo duro, o asciutto, ammorbidirlo con un po’ di latte. Lasciare riposare l’imposto per una mezz’ora. Formare delle palle di circa 5-6 cm di diametro: c’è chi li ama più grandi e chi, invece, li preferisce più piccoli. Cuocerli nell’acqua salata per 7-8 minuti circa. In una pentola fate fondere del burro e poi unite delle foglioline di salvia. Tirate fuori dall’acqua bollente i canederli, adagiateli in un piatto e versateci sopra il burro fuso. Cospargete con parmigiano grattugiato. In alternativa potete cuocerli nel brodo e mangiarli come una minestra. Io li preferisco più con il burro e la salvia ma è veramente una questione di gusti!
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Torta rustica di porcini e patate




Vi piace la foto che ho pubblicato? E’ la foto della cassettina di funghi porcini che ho comperato la settimana scorsa! L’unico aspetto positivo dell’estate umida e piovosa che abbiamo avuto quest’anno è che, secondo gli addetti ai lavori, la produzione di funghi è stata e sarà abbondantissima…..ed io ne ho subito approfittato acquistando una cassetta di funghi belli, sodi e profumatissimi con cui ho preparato diverse ricette….la prima è questa quiche di porcini e patate resa vellutata dall’aggiunta della panna da cucina………




Ingredienti1 rotolo di pasta sfoglia2 patate di media grandezza150 gr di porcini1 rametto di timo5 cucchiai di panna da cucina q.b.2 cucchiai di parmigiano grattugiato1 spicchio di aglio1 tuorlo d’uovoSale e pepe q.b.
Sbollentate le patate, sbucciatele e tagliatele a cubotti. Pulite i funghi e tagliate anche questi a cubetti. In una padella scaldate dell’olio, unite lo spicchio d’aglio, lasciatelo dorare aggiungete dapprima la patate e dopo qualche minuto i funghi porcini. Lasciate cuocere per una decina di minuti circa mescolando di tanto in tanto: a cottura quasi ultimata unite il timo, salate e pepate. Aggiungete la panna da cucina al composto. Srotolate la pasta sfoglia, bucherellatela con la forchetta, versate il composto. Spennellate la pasta sfoglia con il tuorlo d’uovo ed infornate a 180° per mezz’ora circa. Buon appetito ma, soprattutto, buon fine settimana! 

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I nostri gnocchi alla Sorrentina



Era da un po’ di tempo che volevamo preparare gli gnocchi in casa. Ci piacciono molto e nel nostro frigo non mancano mai. Li facciamo anche noi ma spesso, per praticità e per mancanza di tempo, li consumiamo già preparati: alle patate, alla zucca, agli spinaci. 
Fra tutti gli gnocchi “industriali” che abbiamo assaggiato nel corso degli anni, quelli che ci sembrano i migliori sono, a nostro avviso, a marchio Patamore. Non sto facendo una marchetta, è semplicemente una conclusione a cui siamo arrivati dopo un personale ma accurato studio dell’offerta del mercato. E quindi domenica scorsa li abbiamo preparati e abbiamo voluto condirli con della pummarola al basilico, della mozzarella e…..dello stracchino…….deliziosi!
Ingredienti per 6/8 persone1 kg di patate300 gr di farina
Per il condimentoSugo con basilicoMozzarella+  parmigiano grattugiato+ stracchino q.b.
Sbollentate le patate, sbucciatele e schiacciatele: lasciatele raffreddare. Cominciate a lavorare le patate con la farina: la quantità di farina è solo indicativa, ogni tipo di patata infatti assorbe più o meno farina. Noi ne abbiamo messa circa 400 gr. Una volta che l’impasto sarà omogeneo e non si attaccherà più al tavolo, ricavate dalla palla dei rotolini che andrete a tagliare: come potete vedere dalla foto, i nostri gnocchi sono stati quasi tutti tagliati dalla Nanetta….quindi ci sono quelli giganti e quelli microscopici….ma le dimensioni non sono importanti, l’importante è che il cucciolo si sia divertito!

Io nel frattempo ho preparato una pummarola che sapeva di basilico utilizzando i datterini dell’orto ed il basilico del terrazzo. Cuocete gli gnocchi: nel momento in cui affiorano in superfice recuperateli con la schiumarola e disponeteli in una pirofila. Conditeli con abbondante sugo e parmigiano grattugiato. Tagliate la mozzarella, di preferenza quella di bufala, a dadini: cospargete la superficie degli gnocchi con la mozzarella e dei fiocchetti di stracchino che conferiranno ai nostri gnocchi un tocco cremoso. Passateli in forno, al grill, per 10 minuti a 180° sino a quando non si sarà formata un’invitante crosticina. Servite caldi appena usciti dal forno ;-))))
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Cookies ai fiocchi d’avena ed alle pepite di cioccolato





Oggi inizia una settimana in cui celebrerò le date più importanti della mia vita. Cominciamo giovedì prossimo con il compleanno della Nanetta che compie 5 anni: è incredibile la velocità con cui la vedo crescere e con cui cambia proprio sotto i miei occhi……..


…..e poi domenica 21 celebriamo il nostro anniversario di matrimonio, mentre lunedì 22 festeggiamo la data in cui ci siamo fidanzati…..insomma in momenti diversi, le cose più importanti della mia vita si sono però concentrate tutte nell’arco di una settimana……e per prepararmi a tutte le emozioni che proverò nei prossimi giorni, mi sono preparata questi cookies ai fiocchi di avena ed alle pepite di cioccolato fondente….buonissimi, soprattutto inzuppati in una tazza di thé durante la colazione.


120 gr di fiocchi d’avena
240 gr di farina
2 uova
1 bustina di lievito
1 bustina di zucchero vanigliato
120 gr di gocce di cioccolato fondente
150 gr di zucchero di canna
75 gr di burro morbido demi-sel
75 gr di burro morbido  

PREPARAZIONE:
Sbattere lo zucchero ed il burro nella ciotola fino a quando il composto non diventa bianco e comincia a gonfiarsi. Aggiungere la farina, il lievito, l’avena, lo zucchero vanigliato ed il cioccolato fatto a pezzi: mescolare con un cucchiaio di legno.
Formare una palla con la pasta, avvolgere con la pellicola e mettere in frigo per almeno 1 ora.
Preriscaldare il forno a 180 ° C . Posizionare un tappetino di silicone o carta da forno su una teglia.
Dalla pasta ricavate dei dischi di 1 cm di spessore e disponeteli, ben distanziati, sulla teglia del forno. Cuocere per circa 15 minuti: i biscotti dovranno essere dorati.
Lasciar raffreddare prima di servire.
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