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Bambini

Pasta

Trofie al nero di seppia, gamberi, datterini ed olive taggiasche


Il caldo ha allentato momentaneamente la sua morsa sull’Italia ed io ne ho approfittato per cucinare queste trofie il cui tempo di preparazione è pari a 5 minuti, ma dal risultato sicuramente interessante…..
Provare per credere ;-)))))



250 gr di trofie al nero di seppia (io ho utilizzato le trofie di questo piccolo pastificio ligure, il Pastificio Val di Vara,  che, a mio avviso, ha delle proposte molto interessanti).
100 gr di seppie
9 gamberoni sgusciati
una decina di pomodori datterini
due cucchiai di olive taggiasche
1 spicchio di aglio
olio evo q.b.
sale q.b.Cuocete la pasta; nel mentre pulite le seppie, tagliate in due i pomodori. In una padella scaldate l’olio e lo spicchio d’aglio: aggiungete dapprima i pomodori, le olive e la seppia a listarelle. Fate cuocere un paio di minuti a fuoco svelto, poi unite i gamberoni e proseguite la cottura per altri 2 minuti. Scolate la pasta, versatela nella padella, saltate un minuto e servite.



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Di melone, cuore di palma e gamberetti


Con la canicola di questi ultimi giorni l’attività in cucina è ridotta al minimo. Si va di insalatone, di insalata di riso, di carpacci vari, di caprese e di prosciutto e melone….la ricetta di oggi l’ho fatta domenica sera visto che la mia voglia di  cucinare era pressoché inesistente ma qualcosa alla piccola bisognava pur darla!



E se il prossimo fine settimana restate a Milano, andate a fare un giro al Salone del Giappone: domenica 12 luglio, infatti, la cucina Washoku la farà da padrone. Nove grandi chef “Washoku”, membri dell’Accademia Culinaria Giapponese (un po’  il corrispettivo del ns Gualtiero Marchesi per intenderci)  cucineranno piatti  della tradizione culinaria giapponese. La giornata sarà aperta gratuitamente al pubblico, che potrà  anche degustare i piatti realizzati da questi chef. Prima di andare però registratevi agli eventi inviando una mail a kikkoman@mypr.it.

Nel frattempo buona settimana….dai che forse da domani la situazione migliora meteorologicamente parlando ;-))))
1 fetta di melone
3 palmito
3 cucchiai di gamberetti in salamoia
3 pugnetti di mix rucola-valeriana-misticanza
1 cucchiaio abbondante di yogurt magro
1 cucchiaio di erba cipollina
1 cucchiaio di olio evo
Sale q.b.

Tagliate a cubetti il melone ed il cuore di palma. Lavate l’insalata. Componete l’insalatona cominciando proprio dall’insalata, continuando con il melone, il palmito ed i gamberetti. In una ciotola mescolate lo yogurt, l’olio evo, l’erba cipollina sminuzzata ed il sale. Versate la salsa sull’insalata, mescolate bene e poi mangiate.
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Carpaccio di bresaola, fichi e parmigiano al balsamico


Tempo d’estate e tempo di piatti freddi, da preparare in 5 minuti e da assaporare in terrazza insieme ad un bicchiere di vino o ad una birra bella fresca…..



Mi piacciono molto tutti quei piatti estivi che associano frutta o verdura a proteine animali: prosciutto e melone, la caprese, carpaccio di carne e rughetta…..mi piacciono perché sono easy da preparare e da mangiare ma anche perché, in questo modo, riesco a camuffare la carne o i suoi derivati con una buona dose di frutta e di verdura.E allora in vista di questo fine settimana torrido, preparatevi questo carpaccio di bresaola con fichi e parmigiano.
8 fette di bresaola tagliate sottilissime
1 +1/2 fico ben maturo
scaglie di parmigiano q.b.
1 cucchiaio di olio evo+ 1 cucchiaio di aceto balsamico
1 pizzico di sale
Disponete la bresaola sul piatto, tagliate a spicchi i fichi, grattate a scaglie il parmigiano. Preparate un’emulsione con olio d’olio, sale ed aceto balsamico. Irrorate il piatto e voilà il gioco è fatto!
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Storie in frigorifero e smoothie di lamponi e latte di mandorla

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Mi piace molto leggere e mi piace anche recensire i libri. Chi mi segue da un po’,  sa che spesso recensisco libri che hanno come tema i bambini e l’alimentazione….ma questo libro che sto per segnalarvi è sicuramente fra quelli che più ci sono piaciuti. Storie in frigorifero, di Editoriale Scienza, svela ai suoi lettori, piccoli o grandi che siano, le tante avventure e curiosità che si nascondono dietro ai cibi che comunemente utilizziamo.  


Lo sapete che la forchetta ha fatto la sua prima apparizione ufficiale nell’XI secolo o che i semi del cacao importati in Europa dai conquistadores erano considerati cattivissimi? O ancora che i chicchi del caffè si mangiavano impastati con il burro prima che a qualcuno venisse l’idea geniale di trasformarli in polvere? Non indovinereste mai che le foglie del tè hanno dato origine ad una delle più importanti proteste contro le ingiuste tassazioni nella storia moderna! Mentre del sorbetto si sente parlare per la prima volta in Sicilia! Storie in frigorifero racconta ben 26 storie culinarie, tutte da gustare e da condividere a casa, a scuola ma, soprattutto, a tavola!Leggendo il libro si evince che alcune ricette famose sono nate per caso ma, più spesso, per sbaglio; altre sono state invece create nelle cucine di re o di papi, mentre altre ancora derivano dall’incontro tra culture diverse. Io e la Nanetta ci siamo divertite moltissimo a leggere questo libro ed abbiamo trovato anche il tempo per prepararci questo delizioso smoothie ai lamponi ed al latte di mandorle. Se poi volete dare un’occhiata agli interessanti libri che compongono questa collana, cliccate qui:

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Tartare di salmone e ravanelli



Siamo una famiglia di allergici: l’Uomo Goloso è praticamente allergico a tutto, frutta compresa; la sottoscritta ha un passato di allergica alle graminacee ed alla parietaria, mentre il Cucciolo di casa sta muovendo i primi passi in questo mondo :-)))……ed allora mi sono detta che non potevo non segnalare ai miei lettori il lancio di Allergy Control, una nuova applicazione, completamente gratuita, che ci darà informazioni sui calendari pollinici, le allergie respiratorie, gli allergeni e le terapie adatte. 

Allergy Control avrà anche una sezione dedicata esclusivamente ai consigli pediatrici per i genitori. In Italia, infatti, il 10% dei bambini al di sotto dei 14 anni soffre di asma bronchiale, asma che in 7 casi su 10 è di tipo allergico. Si stima che entro il 2020, quasi un bambino su due soffrirà di rinite allergica…..i dati non sono sicuramente incoraggianti e l’indicazione è quella di rivolgersi sempre ad un pediatra allergologo per una corretta diagnosi e per intraprendere, se necessario, una terapia personalizzata in grado di limitare i danni procurati dall’allergia. Tutto questo cappello per dire che, con l’arrivo della bella stagione, aumentano le occasioni di stare all’aperto…..in giardino, in collina….oppure nell’orto, com’è accaduto a noi….ma l’orto del nonno non è ancora operativo al 100%: al momento produce solo insalata e ravanelli. Ecco, i ravanelli sono quelle verdure che, nonostante l’aspetto ed il colore sgargiante, non incontrano il mio favore….Allora ho pensato di camuffarli all’interno di una tartara di salmone condita con un’emulsione di salsa di soia, olio d’oliva e glassa balsamica…..il risultato? vi dico solo che la Nanetta ne ha mangiato più della metà di questa tartare…..
100 gr di salmone fresco tagliato a dadini
6/7 ravanelli
1 cucchiaio di olio evo
½ cucchiaio di glassa balsamica
½ cucchiaio di salsa di soia
pepe macinato q.b.

Io ho comperato il salmone già tagliato a cubetti. Ho tagliato i ravanelli a dadini piccoli come se dovessi fare una concassée; in una terrina ho creato l’emulsione a basa di olio, salsa di soia e glassa balsamica. Ho mescolato dapprima il salmone ed i ravanelli e poi ho condito tutto con l’emulsione. Ho preso un coppapasta ed ho creato il cilindro della tartare. Infine ho macinato del pepe bianco. Io non ho aggiunto dell’altro sale perché la tartare mi sembrava già piuttosto saporita in questo modo. Va servita fredda o a temperatura ambiente.


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Casarecce al ragù bianco


Lo confesso…..preferisco di gran lunga il ragù bianco a quello con il pomodoro……in genere ogni volta che preparo il ragù utilizzo pochissima salsa ed infatti anche le mie lasagne sono piuttosto “anemiche” sotto questo punto di vista. Il ragù preparato per questa ricetta non solo è “totally white” ma è anche molto molto aromatico. L’ho preparato condendolo con timo, alloro e maggiorana e visto che di solito ne faccio sempre per un reggimento, ho messo in congelatore una bella porzione che sarà utilizzata la prossima volta.



250 gr di macinato scelto di vitella
250 gr di macinato scelto di maiale
250 gr di tagliatelle secche all’uovo
1 cucchiaino di alloro sminuzzato
1 cucchiaino di timo
1 cucchiaino di maggiorana
soffritto con cipolla, sedano e carota sminuzzati
vino rosso q.b.
olio evo q.b.In una pentola scaldate una quantità generosa di olio, poi fate soffriggere la cipolla, il sedano e la carota. Unite il macinato lasciandolo cuocere a fuoco vivace, versate il vino e lasciate che la parte alcolica evapori. Abbassate il fuoco e cuocete la carne per 15 minuti, poi unite le erbe aromatiche e proseguite la cottura per altri 10-15 minuti. Cuocete la pasta, scolatela, condite con il ragù bianco, spolverate con il parmigiano e divorate!



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Uova mimosa rosa…….


Per quanto se ne parli ampiamente, è sempre molto difficile far capire ad un bambino la diversità, ma soprattutto fargli comprendere che non c’è nulla di male ad essere diversi e che la diversità è essa stessa parte integrante della nostra vita, del nostro quotidiano. Qualche giorno fa stavo vedendo il bellissimo film The normal Heart, tratto dall’omonimo romanzo: un film che affronta il tema dell’omosessualità e della diffusione dell’Aids negli Stati Uniti nei primi anni ’80. 



In una scena del film si vedono i due protagonisti, uomini che si sposano: inutile dirvi che la reazione della Nanetta è stata immediata….Lei che ha partecipato in prima linea al nostro matrimonio, non riusciva a capire come anche due uomini si possano sposare. Ho bloccato la visione del film e le ho spiegato che l’importante è amarsi e che quando due persone si amano possono decidere di stare insieme per tutta la vita indipendentemente dal fatto che siano maschi o femmine……..la spiegazione l’ha convinta, almeno apparentemente, ma l’episodio ha fatto molto riflettere la sottoscritta su dei temi che vanno comunque affrontati e spiegati in parole semplice ai bambini. E per cercare di spiegarle il tema della diversità, le ho fatto vedere questo filmato sul YouTube molto commovente sulle diverse tappe affrontate da un papà verso l’accettazione del proprio figlio.
Non so perché ma questa ricetta di oggi, tutta rosa, mi ha fatto venire in mente questo episodio della mia vita……..provatela anche voi: è semplicissima da realizzare!
Ingredienti per 3 persone:4 uova 1 pugnetto di germogli di soia Glassa aceto balsamico q.b.
Per il ripieno1+1/2 cucchiaio di maioneseI tuorli delle uova soda2 cucchiaini di senape dolce1 cucchiaio di formaggio fresco tipo Philadelphia2 cucchiai di polpa di barbabietola cotta
Bollire le uova per 8 minuti sino a quando non diventino sode. Raffreddartele sotto l’acqua e poi sgusciatele. Tagliate le uova sode a metà, estraete delicatamente il tuorlo.Io ho comperato la barbabietola sotto vuoto già cotta, mi sono limitata a tagliarla a dadini e a schiacciarla con una forchetta sino a ottenere una crema. In una terrina mescolate la maionese, il formaggio fresco, la senape, i tuorli sminuzzati e la purea di barbabietola.  Riempite le uova. In un piatto disponete centralmente i germogli. Disponete le uova, guarnite con la glassa di aceto balsamico e servite in tavola questo piatto super colorato.

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Trofie con crema di piselli e filetto di maiale affumicato




L’inverno scorso in occasione di un viaggio che abbiamo fatto in Trentino, abbiamo avuto modo di scoprire le specialità dei Fratelli Corrà. Salamino di capriolo o di cinghiale, bresaola di montagna, speck di pollo, wurstel tradizionali, mortandela: queste specialità e tante altre fanno capolino dai monomarca dei F.lli Corrà disseminati in diverse località della Val di Fassa.



Naturalmente con due carnivori (la Nanetta e l’Uomo Goloso) in casa non potevamo non fare incetta di queste prelibatezze che abbiamo poi ritrovato qualche settimana dopo proposte a dei prezzi sicuramente più interessanti sul sito Gourmant. Restava in frigorifero ancora un filetto di maiale affumicato, così ci ho preparato delle trofie fresche con della crema di piselli (e si la piccola di casa i piselli interi non li mangia!) e del filetto di maiale tagliato a listarelle e rosolato in padella…..inutile dire che cucinate in questo modo la furbona le trofie se l’è spazzolate tutte…….
Ingredienti per 2 persone e ½250 gr di pasta fresca formato trofie
200 gr di piselli surgelati
30 gr di formaggio fresco tipo Philadelphia
40 gr di filetto di maiale affumicato
1/2 scalogno
2 cucchiai di parmigiano reggiano
olio evo q.b.
sale q.b.


In una casseruola fate fondere con un filo di olio lo scalogno affettato sottilmente, aggiungete poi i piselli e cuoceteli per 5-6 minuti, lasciateli raffreddare e poi frullateli unendo anche il formaggio fresco sino ad ottenere una crema di piselli. Affettate a listarelle il filetto di maiale affumicato e tostatelo un paio di minuti in una padella senza l’aggiunta di olio o di altre materie grasse. Cuocete le trofie e conditele con la crema di piselli ed il filetto di maiale croccante. Aggiungete del parmigiano grattugiato. 
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Piadina crudo, stracchino e marmellata di fichi



Va bene che mi piace cucinare, non pensate però che io abbia sempre voglia di mettermi dietro i fornelli a spignattare…qualche volta anch’io ho bisogno di riposarmi o, più banalmente, non ho tempo o sono semplicemente stanca…


……ed allora, come è accaduto con questa ricetta, improvviso delle cenette che siano super veloci e pratiche da mettere in piedi. Questa piadina crudo e marmellata di fichi mi è piaciuta proprio: sarà che amo molto il connubio dolce-salato, sarà che questo matrimonio di sapori mi ricordava molto pizza-prosciutto e fichi che mangiavo sempre a Roma, per farvela breve me ne sono fatte non una bensì due di piadine.1 Piadina ultrasottileProsciutto crudo dolce (tipo Parma o San Daniele)Stracchino cremoso q.b.Marmellata di fichi q.b.
Scaldate la piadina, stendete dapprima lo stracchino, poi adagiate il prosciutto ed, in ultimo, spalmate la marmellata di fichi……fatta e divorata all’istante!

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