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Fusilli di farro con scarola, uvetta, pinoli e capperi


Youppiiiii, la Nanetta è uscita dall’ospedale ed il weekend appena trascorso è stato all’insegna del ritrovarsi, delle coccole, dei teneri caldi abbracci e dello spirito di famiglia. Vi ringrazio per tutti i messaggi che in mille modi e attraverso mille canali mi avete fatto pervenire ed anche se la piccola non è guarita completamente, il solo fatto di averla nuovamente in casa, ci reso enormemente felici……
Quella di oggi è una ricetta vegetariana, anzi vegana, una ricetta che prevede l’utilizzo di un cereale antico, oggi molto rivalutato, il farro. E’ un po’ di tempo che, nell’acquistare la pasta ho deciso di variare, spaziando dal farro, al kamut, passando per il mais, l’avena ed il riso…..devo essere sincera: tutti questi esperimenti mi hanno soddisfatta pienamente; lo confesso, ero partita abbastanza reticente e mi dicevo che la pasta di grano duro è imbattibile, ho dovuto ricredermi, tutti questi tipi di paste “diverse” sono buoni tanto quanto la più tradizionale pasta di grano duro…….Chiacchierando poi qualche settimana fa con la mia amica Alessandra, wonder-mum di 3 bambini dai 4 ai 9 anni, mi  raccontava del corso di cucina naturista che sta seguendo e delle fantastiche ricette che ogni volta prepara….ed è così che mi ha dato lo spunto per questa ricetta vegana che ho sperimentato con entusiasmo e con successo.


Ingredienti200 gr di fusilli
200 gr di scarola
1 cucchiaio di uvetta sultanina
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio d’aglio
olio evo q.b.
grana grattato (facoltativo)
Prendete un basco di scarola e privatelo delle foglie esterne, quelle più larghe, lavatele, asciugatele e tagliatele a listarelle. Mettete l’uvetta in una ciotola con l’acqua calda una ventina di minuti, poi strizzatela. Sciacquate i capperi dal sale. In una padella scaldate un filo di olio, unite lo spicchio d’aglio, fatelo rosolare, poi aggiungete l’uvetta, i capperi ed i pinoli, fate cuocere il tutto 3-4 minuti, aggiungete la scarola e proseguite la cottura per altri 5 minuti. Nel frattempo fate cuocere i fusilli: io ho comperato dei fusilli di farro bio a marchio Alce Nero, ora sulla busta c’era indicato come tempo di cottura 7 minuti, ma dopo 9 minuti i fusilli erano ancora durissimi (e si che a me piace la pasta al dente….), insomma per farvela breve li ho fatti cuocere 12 minuti….Scolateli ed uniteli all’intingolo preparato. A questo punto io li ho mangiati senza parmigiano, quindi ricetta 100% vegana mentre mio marito li ha spolverati con del grana: ho assaggiato anche i suoi ma per una volta ho preferito la pasta senza formaggio grattugiato!
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Maccheroncini salsiccia, olive e pomodori


Che fare con una confezione di maccheroncini all’uovo che giaceva triste e sconsolata in frigorifero da oltre due settimane? Come prepararli per soddisfare i gusti anche della Nanetta? Tra i miei appunti disordinati di viaggio e di piatti, ho ritrovato questa ricetta che avevo assaggiato l’estate scorsa al mare: mi erano piaciuti tanto e così ho deciso di rifarli, usando però, rispetto alla versione originale, i miei maccheroncini all’uovo. Che dire? Adattissimi per fronteggiare il freddo di questi giorni!

Ingredienti250 gr di maccheroncini all’uovo
2  salsicce
15 olive verdi
5 cucchiai di passata di pomodoro
1 spicchio di aglio
Parmigiano o pecorino grattugiato q.b.
Olio evo
Sale q.b.
1 rametto di timoPrivate le salsicce della pelle, sbriciolatele e fatele cuocere in un padellino senza aggiunta di olio.
In una padella scaldate l’olio, aggiungete la passata e poi le olive verdi snocciolate e tagliate. Fate cuocere il tutto 4-5 minuti, unite poi la salsiccia sbriciolata ed il timo, continuando la cottura ancora per qualche minuto. Nel frattempo cuocete i maccheroncini, scolateli ed uniteli all’intingolo, saltateli un minuto in padella, spolverateli con una generosa manciata di parmigiano o pecorino….inutile dirvi che la Nanetta oltre alla pasta, ha fatto fuori tutti i pezzi di “ciccio” dell’intingolo……l’amore per la carne ed i suoi derivati non l’ha certo preso da me J!
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Paccheri ricotta, pistacchi e pomodori secchi


La vita sta lentamente tornando alla normalità, nonostante le feste non siano ancora finite: la Nanetta, dopo una pausa di una settimana e relativo ciclo di antibiotici, è in forma smagliante e da oggi ha ripreso ad andare all’asilo, anche perché a casa non la tenevamo più; gli avanzi delle feste sono stati quasi tutti eliminati (a parte i numerosi panettoni e pandori che ancora aspettano di essere mangiati); le bottiglie di spumante sono state finite….quello che resta ancora lì è quella fastidiosa sensazione di avere come un salvagente intorno alla vita, sensazione che mi spinge tutte le mattine a consultare speranzosa la bilancia per leggerne il verdetto finale che, inesorabilmente, è a mio sfavore……quindi dopo le ore passate davanti ai fornelli, in questa manciata di giorni che ci separa dal 2012, la voglia di cucinare è ai minimi storici ed allora ho pensato ad una ricetta passepartout, senza tempo, che si prepara in 10 minuti e, tutto sommato, se paragonata alla pasta al forno, è relativamente light ;-)))) In una terrina, lavorate la ricotta ed il parmigiano. Tagliate a listarelle i pomodori secchi, sminuzzate grossolanamente i pistacchi. Sciacquate leggermente i capperi dal sale. Cuocete la pasta, versatala nella terrina e mescolate bene con la ricotta ed il parmigiano. Se risulta troppo asciutta, allora versate un pochino di acqua di cottura che avete precedentemente messo da parte. Unite i pomodori secchi, i capperi ed i pistacchi, mescolate ulteriormente e servite in tavola caldi!E dopo il procedimento, di seguito vi metto pure gli ingredienti nel caso in cui vi venisse voglia di rifarla:200 gr di paccheri100 gr di ricotta (mucca o pecora vanno bene entrambe)3 cucchiai di parmigiano grattato10-12 pomodori secchi (preferibilmente sott’olio)1 pugnetto di pistacchi1 pugnetto di capperiAcqua di cottura q.b.Passate tutti un buon Capodanno, appuntamento al 2012!
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Pasta rughetta, panna e pecorino


Quest’anno i regali di Natale sono bio e a Km 0: è quanto emerge da un’indagine promossa dalla Coldiretti in cui si evidenziano i trend gastronomici del Natale 2011. Tre italiani su quattro, infatti, hanno dichiarato di voler acquistare prodotti Made in Italy, mentre il 33% degli italiani intende regalare prodotti alimentari locali a chilometri zero e il 28% prodotti biologici.
E’ boom di “cesti eco-compatibili”: sono oltre cinquemila quelli richiesti dai consumatori nei farmers’ market e nelle Botteghe di Campagna Amica. I prodotti più gettonati risultano essere i formaggi ed i salumi, seguiti da vini, marmellate e miele. C’è chi propone delle composizioni di timo, rosmarino e origano per ricordare l’estate passata o per sognare quella che verrà. Da Milano a Brescia, da Pavia a Monza, da Varese a Cremona, da Como a Mantova nei cesti si raccontano i territori e i loro tesori. A Cremona si prepara anche il cesto “tutto bufala” con i formaggi delle bufale allevate in Pianura Padana. A Mantova, oltre ai salumi, si punta su lambrusco e grana, mentre nel bresciano non mancano le bollicine della Franciacorta e i casoncelli di Longhena. 
Ci sono anche i pacchetti turistici delle aziende agricole, in aree che vanno dalla montagna alla Franciacorta, dai parchi regionali alle strade del gusto e dei sapori. Il funzionamento è semplice: basta acquistare il pacchetto, telefonare, prenotare, il giorno scelto presentarsi con il voucher e godersi la vacanza. Le informazioni e le proposte si trovano anche nel sito www.terranostra.lombardia.it
E per brindare alle feste che arrivano, quest’anno c’è anche l’aperitivo bio: il 23 dicembre, alle ore 18.00, presso tutte le Botteghe di Campagna Amica della provincia di Milano e Monza Brianza, i consumatori potranno degustare i prodotti della tradizione lombarda: vino dell’Oltrepò Pavese, grana lodigiano e salumi brianzoli. Vi metto anche i locali dell’aperitivo a km zero: Bottega di Monza (via Arosio 12/A); Bottega di Legnano (Corso Sempione 29); Bottega di Trezzano sul Naviglio (via Indipendenza 2); Bottega di Triuggio (via Cagnola 79); Bottega di Magenta (Strada Valle 32).
Ed io che sono una sostenitrice della stagionalità dei prodotti e dei prodotti a km0, oggi vi passo una ricetta semplicissima, realizzata con l’ultima rughetta raccolta nell’orto.
Preparate l’intingolo come se doveste fare una pasta aglio/olio e peperoncino, a fine cottura aggiungete due cucchiai di panna da cucina (calcolate un cucchiaio a persona). Lavate la rughetta, asciugatela e tagliatela, conservatela da una parte. Grattate il pecorino. Cuocete i rigatoni, scolateli e versateli nella padella insieme alla rughetta, mescolate il tutto ed unite una generosa manciata di pecorino grattugiato. Servite caldi!
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Quadrucci all’uovo con cannellini


Buon rientro a tutti! Avete trascorso un ponte tranquillamente a casa oppure vi siete dedicati anima e corpo allo shopping pre-natalizio. Io ho fatto un sacco di cosucce interessanti e ve ne parlerò nel corso dei prossimi giorni sul mio blog…..

Intanto per ricominciare après la pause, mi ricordo che in un post del mese di settembre vi parlavo di questo delizioso libricino Cucinare in famiglia: ricette tra rime e fornelli che avevo sfogliato e che mi era sembrato contenere degli spunti interessanti pur nella loro semplicità. Proprio l’altro giorno, sono andata a sfogliarlo nuovamente perché mi era venuta in mente una ricetta che aveva attirato la mia attenzione: i quadrucci all’uovo con fagiolina del Trasimeno.  Ora io qui in Padania la fagiolina del Trasimeno non l’ho trovata e mi sono dovuta accontentare dei più banali cannellini: ho utilizzato però dei quadrucci all’uovo fantastici di Campofilone , un marchio che uso spesso perché per me è sinonimo di bontà nella pasta all’uovo…..e poi avevo sempre queste erbette che giravano per casa visto che ormai nell’orto non si trova più nulla L: insomma ne è venuta fuori una minestra asciutta fantastica, calda, stile comfort food, quei cibi che ti scaldano dentro e fuori, buoni ed equilibrati.
Di seguito vi metto gli ingredienti, io ne ho preparata un po’ di più, quindi calcolate che le porzioni che vi ho indicato, vanno bene per 3 persone.Buona settimana: forza che mancano meno di due settimane a Natale J!
Ingredienti:180 gr di quadrucci grossi all’uovo 250 gr di fagioli cannellini100 gr di spinaci (io ho messo due cubetti di quelli surgelati che equivalgono a 100 gr circa)100 gr di bieta erbettaCarota, cipolla e sedano per soffrittoOlio evoSale Parmigiano q.b.Peperoncino q.b. (facoltativo)Mettete ammollo a bagno i fagioli secchi la sera prima, l’indomani cuoceteli nella pentola a pressione per almeno 25 minuti. Se volete velocizzare la preparazione, potete sempre utilizzare i fagioli cannellini nei barattoli: in quel caso, dovrete solo aprire la scatola, sciacquarli un pochino et voilà….In un’ampia padella, fate scaldare l’olio, aggiungete le verdure per il soffritto: non appena si coloriscono un pochino, unite l’erbetta e gli spinaci e fate cuocere per 5- 6 minuti. Aggiungete poi i fagioli e continuate la cottura. Cuocete a parte i quadrucci all’uovo: uniteli ai fagioli, saltateli un minuto e servite caldi caldi accompagnati da una spolverata di parmigiano, dell’olio a crudo e del peperoncino tagliato al momento.
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Lasagne zucca, provolone e pinoli


In cantina ho ancora un paio di zucche dell’orto: con la penultima ho pensato di preparare queste lasagne molto apprezzate dagli amanti di questo colorato ortaggio.
Come per tutta la pasta al forno o per la pasta ripiena, la Nanetta si è rifiutata di mangiarla e non riesco a capire il motivo! In realtà ho notato che non ama molto i piatti pasticciati, quelli in cui figurano diversi ingredienti perché non riesce ancora ad identificare esattamente quello che c’è nel piatto. Quest’estate ad esempio, non mangiava l’insalata di riso nella sua globalità, ma preferiva piuttosto mangiare gli ingredienti dell’insalata di riso, separatamente: il riso, il mais, il prosciutto cotto oppure il wurstel, le cipolline sott’olio…..insomma per mangiare una scodella di insalata di riso, ci impiegava un’ora! E con le lasagne ho provato e riprovato, per il momento non c’è nulla di fare, ma mi dico che di tempo per imparare a gustare le lasagne, ne ha eccome! E in attesa che lei si convinca, voi provate questa ricettina!


Ingredienti x 4-6 personePasta fresca all’uovo 800 gr di zucca2 scalogni8 fette circa di provolone dolceParmigiano grattugiato q.b.40 gr di pinoliBesciamellaOlio evoSale, pepe, noce moscata q.b.
Sbucciate la zucca e tagliatela a dadini. In una padella fate appassire in un poco di olio, dello scalogno, quando avrà cominciato ad imbiondire, versate la zucca, coprite e lasciate cuocere a fuoco lento per mezz’ora circa avendo cura di girare di tanto in tanto. Per la preparazione della besciamella, vi rimando ad un mio precedente post in cui vi spiegavo il procedimento. Tagliate a fettine sottili il provolone.  Una volta cotta, versate la zucca nel mixer e riducetela in purea oppure schiacciatela con una forchetta. Prendete una pirofila, versate sul fondo un poco di besciamella e cominciate a comporre la lasagna mettendo un foglio di pasta fresca, uno strato di crema di zucca, la besciamella, i pinoli, qualche fettina di provolone e poi ricominciate. Terminate la lasagna con uno strato di pasta su cui metterete del  parmigiano grattugiato, i pinoli e un po’ di provolone grattugiato. Mettete nel forno caldo a 200° per 35 minuti circa. Tirate fuori dal forno, lasciate riposare per 5 minuti, poi tagliate le porzioni e servite. 

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Gnocchetti saporiti di zucca


Questa ricetta nasce in realtà l’estate scorsa: mentre ero in vacanza sulle Dolomiti ho conosciuto la signora che gestiva il residence presso il quale avevamo preso in affitto l’appartamento. Parlando del più e del meno, ci siamo rese conto che avevamo le stesse problematiche di tipo alimentare: lei aveva due gemelle un pò più grandi della Nanetta ed era continuamente alla ricerca di nuovi spunti in cucina che l’aiutassero nell’arduo compito di far mangiarein modo sano ed equilibrato le bambine. Mi ha quindi suggerito una ricetta tipicamente altoatesina, gli spatzle, però nella loro versione arancione perché al posto dei più classici spinaci usava la zucca. E mi ha assicurato anche che questo piatto era proposto, con grande successo, all’asilo che frequentavano le bimbe..…Diligentemente, mi sono fatta scrivere la ricetta, ho comperato l’attrezzo per gli spatzle ed ho provato a realizzarla lo scorso weekend con le zucche dell’orto…evidentemente qualcosa è andato storto perché ad un certo punto, ho deciso di prendere in mano la situazione e di ripiegare su degli gnocchi. L’impasto ottenuto seguendo le dosi indicate era troppo duro per poter realizzare degli spatzle, ho pensato fosse “colpa” delle zucche dell’orto che non contengono praticamente quasi per nulla acqua e con lo stesso ho preparato degli gnocchi saporiti perché la grossa differenza tra gli spatzle e gli gnocchi è che nei primi troviamo formaggio in abbondante quantità, mentre gli gnocchi ne sono privi. Li ho proposti alla Nanetta, che dopo una prima occhiata circospetta, li ha ingurgitati e divorati in un batter d’occhio, segno evidente che gli gnocchi-spatzle sono stati assolutamente di suo gradimento, da rifare quindi.

Vi metto di seguito gli ingredienti, poi fate anche ad occhio:300 gr di zucca4 cucchiai di parmigiano 1 uovo Sale q.b.Farina q.b. 
Quanto al condimento sono stata sul classico, burro fuso, parmigiano e salvia appena raccolta in giardino: un successone, basti pensare che l’insalatiera che vedete nella foto ce la siamo fatta fuori in due e mezzo J
Pulite la zucca, tagliatela a pezzi e mettetela nel forno a 160° perché si appassisca. Una volta cotta passatela completamente sino ad ottenere una purea, mescolatela con l’uovo, aggiungete il parmigiano, sale e farina in modo da ottenere un composto morbido ma non troppo, duro ma non troppo. Lasciate riposare in frigo per un’ora, tirate fuori e ricavate dall’impasto dei fusi di pasta da cui otterrete poi gli gnocchi. Gettateli nell’acqua bollente, quando cominciano ad affiorare in superficie, sono cotti. Conditeli con del burro fuso al momento, salvia fresca e parmigiano. Servite caldi.
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Rigatoni, patate e catalogna


Weekend orribile da un punto di vista climatico ma sicuramente proficuo sotto il profilo gastronomico: con la pioggia battente degli ultimi 3 giorni, ho avuto un’ottima scusa per restarmene in casa e sperimentare nuove ricette, provare accoppiamenti insoliti, dare una sistematina alla mia dispensa e cominciare ad impacchettare quei regali di Natale che ho già comperato e che stanno cominciando ad ammucchiarsi nel mio armadio…..e sì perché io appartengo alla categoria di quelli che cominciano a fare i regali di Natale due mesi prima; di quelli che se vedono ad agosto, in vacanza, nel pieno della calura estiva, un oggetto che pensano possa far piacere a quella determinata persona, non ci stanno lì a pensare due volte, lo comperano e se lo portano via!
Una della sperimentazioni del weekend sono questi rigatoni con patate e catalogna: avevo della catalogna dell’orto, dolce e tenera, che aspettava solo di essere cotta, l’ho sbollentata ed ho creato su due piedi questa ricetta che ha riscosso notevole successo fra i miei commensali.

 Ingredienti200 gr di rigatoni1 patata media150 gr di catalogna cottaParmigiano grattugiatoAlici sott’olio (5-6) oppure pasta di alici oppure colatura di aliciPeperoncino q.b.Olio evo1 spicchio di aglioSale q.b. 
Lessate la catalogna e la patata separatamente. Tagliate a cubetti la patata, affettate la catalogna. In una padella fate scaldare un po’ di olio e rosolate lo spicchio di aglio. Quando comincerà a sfrigolare, aggiungete la pasta di acciughe e lasciate cuocere un paio di minuti, mettete un pizzico di peperoncino ed unite i cubetti di patate e la catalogna. Ripassate il tutto in padella per una decina di minuti avendo cura di mescolare bene. Nel frattempo cuocete i rigatoni e versateli nell’intingolo, mantecate il tutto per un minuto, aggiungete una bella spolverata di parmigiano grattato e servite in tavola caldi caldi.
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Sedanini al pesto di zucchine


Vi siete chiesti come mai tutti i bambini indistintamente adorino il pesto? Io si e non riesco a darmi una risposta convincente! E’ vero che la pasta al pesto è buona, saporita e colorata però statisticamente dovrebbe esserci qualche frugoletto a cui non piaccia ed io non sono ancora riuscita a trovarne uno! …..ed anche all’asilo la pasta con il pesto è quella che va per la maggiore. Per cercare di variare un po’ questo pesto che oramai propongo alla Nanetta una volta alla settimana perché vado sul sicuro, ho pensato che forse potevo prepararle, con le ultime zucchine dell’orto, un pesto di zucchine.
Devo riconoscere che non le è dispiaciuto…. però non ha fatto il bis come fa solitamente quando le preparo il pesto tradizionale: provate anche voi con i vostri figli e poi fatemi sapere! A me questo pesto di zucchine è piaciuto molto invece, ma io sono di parte perché conoscete bene la mia passione per le verdure in questione!
Vi metto di seguito gli ingredienti e non sto ad indicarvi le quantità esatte anche perché variano in funzione di quanto pesto volete preparare!
2 zucchine medie1 scalognoOlio evo q.b.Latte q.b. (ovvero un goccio)2 cucchiai abbondanti di parmigiano  Una spolverata di noce moscataUna decina di mandorle sgusciateBasilico q.b. 
Lavate le zucchine e tagliatele a rondelle. In un tegame mettete l’olio, quando sarò caldo aggiungete lo scalogno e fatelo dorare. Unite le zucchine e fatele cuocere a fuoco svelto per 10-15 minuti, dovranno risultare un po’ croccanti. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Versate le zucchine nel contenitore del frullatore, aggiungete il parmigiano, un goccio di latte, la noce moscata e le mandorle. Frullate il tutto sino ad ottenere un composto cremoso, aggiustate di sale, pepe ed unite il basilico: frullate appena, giusto il tempo di amalgamare il tutto. Nel frattempo i sedanini saranno cotti, unite il composto ai sedanini appena scolati  e serviteli caldi! 
Buon weekend a tutti!
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