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Pennoni con fave, briciole di pancetta e pecorino


Vi avevo già parlato delle mie vacanze romane di inizio maggio; quello che non vi ho raccontato nei dettagli sono le escursioni gastronomiche di quei giorni: una delle ricette che ho più apprezzato è stata questa pasta con fave, briciole di pancetta e pecorino preparata dalla mia amica Diana, che ha riscosso un successone anche con la Nanetta che, di solito, detesta i legumi ed invece si è spazzolata questa pasta.
L’unico inconveniente di questa ricetta è che dovrete armarvi di santa pazienza e sbucciare tutte le fave, a meno che non siano proprio tenerissime: questa operazione rischia di prendervi un po’ di tempo oltre ad essere estremamente noiosa!


Ingredienti per 4 adulti+ Nanetta400 gr di rigatoni1,2 di fave da sgusciare150 gr di pancetta dolce
½ barattolo pomodori pelati
Pecorino romano grattugiato q.b. Olio evo q.b.

2 cipollottiSale e pepe q.b. 
Sgusciate e sbucciate le fave privandole della pellicina esterna. Riducete in briciole la pancetta dolce. In un pentola scaldate un filo di olio ed aggiungete i cipollotti tritati finemente. Poi unite la pancetta, fate cuocere 5-6 minuti e versate anche le fave ed i pelati: proseguite la cottura per altri 10 minuti almeno. Aggiustate di sale e di pepe. Nel frattempo cuocete la pasta e grattate il pecorino. Condite la pasta con le fave e le briciole golose e cospargete con una bella grattata di pecorino.



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Elicoidali con agretti, cipollotto e ricotta salata


Vi ho già raccontato della mia vacanza romana tra il 25 aprile ed il 1° maggio, vi ho scritto anche che ne ho approfittato per lasciare la Nanetta una decina di giorni dai nonni e che ha fatto ritorno nel weekend, quello che non vi ho detto però, è che prima di rientrare a Milano, ho fatto una scorta di verdure incredibile: zucchine romanesche, carciofi, fave, piselli, carote novelle, cipollotti, fragole di Terracina e…..agretti. Solitamente preparo gli agretti, ma tanti li conoscono con il nome di barba del frate, come contorno, al vapore, conditi con olio e limone, questa volta però, ho deciso di realizzare un intingolo con cui condire la pasta, un intingolo dal sapore decisamente primaverile con questa nota di dolcezza degli agretti e quel pizzico di carattere che la ricotta riesce a conferirgli. Che dirvi? Ci sono piaciuti talmente tanto che due giorni dopo, con la restante parte degli agretti, ho rifatto la pasta utilizzando però dei fusilli.
Ingredienti180 gr di elicoidali oppure di rigatoni150 gr di agretti2 cipollotti di media grandezza2 cucchiai di ricotta salata grattugiataOlio evo q.b.Sale q.b.Pulite gli agretti, lavateli e sbollentateli per 4-5 minuti, scolateli e sminuzzateli. Affettate i cipollotti. In una padella scaldate un paio di cucchiai di olio, versate i cipollotti e fateli cuocere per un 2-3 minuti, unite gli agretti e saltateli a fuoco vivace per 4-5 minuti. Aggiustate di sale.
Cuocete la pasta, scolatela e mettete da parte un po’ di acqua bollente, potrebbe servirvi nel caso in cui la pasta dovesse risultare troppo asciutta; mescolate bene ed unite la ricotta salata grattugiata a scaglie grosse. Portate in tavola caldi.
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Teglia di paccheri e carciofi


In questi giorni, l’Uomo Goloso ed io siamo tristissimi: dopo una settimana trascorsa a Roma, siamo rientrati su Milano lasciando la Nanetta giù dai nonni. Lo abbiamo fatto perché possa, sin da ora, approfittare del sole e del mare e, da quanto ci dicono i nonni, l’aria di Roma le sta facendo benissimo, si sta divertendo un mondo oltre ad aver ripreso a mangiare come un orsetto. L’inverno trascorso è stato piuttosto faticoso per tutti: per lei, poverina, che al primo inverno trascorso al nido, si è beccata un sacco di schifezze che circolavano, e per noi che spesso siamo stati chiamati a vegliarla per notti intere. Fortuna che oramai la primavera è arrivata (anche se qui a Milano sino a ieri sembrava di essere nel mese di novembre), che il sole è ritornato e che oramai avanziamo verso l’estate….ma anche se sappiamo che sta bene giù a Roma, siamo entrambi mogi mogi; la casa ci sembra vuota senza di lei, l’ordine che ha ripreso a regnare nel nostro soggiorno ci sembra quasi irreale, il cesto dei panni sporchi senza la sua montagna di pantaloni/calzini/mutane/magliette ci sembra semi vuoto (e lo è in effetti), mentre il suo seggiolone sgangherato troneggia come un rudere nel mezzo della cucina…..ma siamo a lunedì e mercoledì il nostro Cucciolo gigante rientra a casa e forse, mai  come oggi, sono stata contenta che sia già lunedì.
A voi buon inizio di settimana con una ricetta da leccarsi i baffi che ho provato sabato e che mi è stata suggerita da Melina, la cuoca del nido della Nanetta!


Ingredienti per 2 persone180 gr di schiaffoni o di paccheri150 gr di scamorza affumicata4 carciofi25 gr di pecorino grattugiato200 gr di pomodori in scatola (a cubetti preferibilmente)1 spicchio di aglio2 rametti di maggiorana1 limoneOlio evo q.b.Sale q.b.Pulite i carciofi, tagliateli a metà, privateli dell’eventuale fieno e fateli a spicchi: strofinateli con il limone perché non anneriscano e poi metteteli in una ciotola con acqua e limone. Asciugateli. In una padella scaldate l’olio, aggiungete lo spicchio d’aglio ed, infine, i carciofi: cuocete per 5 minuti almeno, poi unite i pomodori a cubetti o pelati e continuate la cottura per altri 10 minuti: alla fine della cottura aggiungete i rametti di maggiorana ed aggiustate di sale. Tagliate a fettine sottili la scamorza affumicata. Lessate la pasta al dente, scolatela e conditela con questo sugo ai carciofi: versate metà della pasta in una pirofila, disponete sopra la pasta una parte della scamorza ed il pecorino, poi versate il resto della pasta ed esaurite gli ingredienti. Coprite la pirofila e mettetela nel forno caldo a 180° per 10 minuti, poi scopritela, girate sul grill e continuate la cottura per altri 5 minuti sino a quando non si formerà la crosticina sulla scamorza. Mangiate calda!



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Penne di grano saraceno con crema di asparagi e taleggio


Ultimamente l’Uomo Goloso è spesso in Valtellina per lavoro: una volta delle ultime volte, mi ha portato a casa una confezione di penne di grano saraceno. La mia conoscenza della cucina valtellinese si limita ai pizzoccheri e, lo confesso, li mangio ma non figurano sicuramente nella lista dei primi dieci piatti che amo: li trovo pesanti e difficilmente digeribili. Ora, mi si è presentato il problema di come cucinare queste penne dal colore scuro in modo da renderle appetibili alla Nanetta e digeribili per me: ho optato per una crema di asparagi dal sapore decisamente primaverile che ha messo d’accordo tutta la famiglia! Se non avete la pasta di grana saraceno, potete sempre provare con delle penne di farro o di kamut oppure, più semplicemente, con della pasta di grano duro.
Ingredienti200 gr di penne di grano saraceno8 asparagi 70 gr di taleggio20 cl di latte caldo2 cucchiai di parmigiano grattugiato1 cucchiaio di mandorle sfilettate oppure intere, purché siano sgusciateOlio evo q.b.Sale e pepe q.b.Private gli asparagi della parte più dura, legateli e metteteli nell’acqua fredda dove li lascerete bollire per 7-8 minuti circa. Tagliate a cubetti il taleggio. Nel frullatore mettete gli asparagi spezzettati (non utilizzate tutti gli asparagi, lasciatene da parte un paio che userete come decorazione), il taleggio, il latte caldo, il parmigiano grattugiato e le mandorle: dovrete ottenere una crema saporita, aggiustate di sale e pepe.Fate a tocchetti un paio di asparagi. Cuocete la pasta, scolatela e lasciate da parte un po’ di acqua di cottura della pasta che potrete sempre usare se la crema vi sembra troppo densa. Condite le penne con la crema, decorate con gli asparagi a tocchetti e portate in tavola caldi.
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Timballo primaverile di ziti, piselli e speck






Purtroppo i piselli dell’orto non sono ancora pronti, però al mercato qualcuno ha già i piselli freschi…chissà da dove verranno, di certo non dalla Pianura Padana ma dal sud Italia. In ogni caso con i primi piselli freschi trovati, ho voluto preparare questo timballo dal sapore primaverile. Realizzarlo è di una semplicità estrema ed il risultato è garantito. La Nanetta non l’ha trovato di suo gradimento ma c’è da dire che sino ad oggi non ha mai mostrato di amare le ricette pasticciate : le lasagne, i timballi e tutto quello di cui non riesce bene ad identificare il contenuto non fa per lei….fanno eccezione le frittate che, al contrario, adora, in particolar modo quella con le zucchine romanesche oppure la classica prosciutto cotto e formaggio.
400 gr di ziti450 gr di piselli sgranati2 scalogniBesciamella+ 180 gr di crescenza o stracchino morbido150 gr di speck tagliato a fettine sottilissime½ uovo sbattutoOlio evo q.b.Burro q.b.Sale q.b.In una padella fate scaldare l’olio, unite lo scalogno tagliato sottile sottile e poi i piselli : cuocete i piselli sino a quando non diventeranno teneri (ci vorranno almeno 10 minuti).Nel frattempo preparate la besciamella secondo la ricetta che trovate qui: a metà cottura della besciamella, aggiungete lo stracchino e continuate a girare.Cuocete la pasta e scolatela.Prendete una pirofila, ungetela leggermente, rivestitela con le fettine di speck e spennellate con l’uovo sbattuto: versate la metà degli ziti, della besciamella e dei piselli; unite la restante metà della pasta, della besciamella e dei piselli. Infornate per 20 minuti circa a 180°. Servite il timballo caldo.

Buona Pasqua a tutti! Alla settimana prossima!
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Gramigna aromatica alla salsiccia secca


Domenica scorsa il tempo dalle mie parti non è stato affatto bello: non che fosse freddo ma c’era un forte vento, molto grigiore, insomma la classica domenica uggiosa….solo a metà pomeriggio il sole ha fatto un timido capolino per poi scomparire nuovamente dopo un quarto d’ora….ed io che avevo ancora un salsiccia fatta in casa che avevo fatto essiccare in cantina, ne ho approfittato per preparare questo ultimo piatto dal sapore invernale che ha fatto la felicità della Nanetta perché adora la salsiccia ed in particolar modo quella fatta in casa….lei si è spazzolata la gramigna e la salsiccia, mentre il trito aromatico ed il pomodoro ce lo siamo divisi io e mio marito.La scelta della gramigna come formato di pasta mi è apparsa inevitabile: amo molto questa pasta, soprattutto per i bambini, che riescono a mangiarla bene con il cucchiaio e trovo che sia poco conosciuta, a parte in Emilia dove è, a giusto titolo, usatissima. Io compero sempre la gramigna della Coop : è buona e conveniente. Vi ho già proposto una ricetta un anno fa circa, eccomi oggi con la seconda!
220 gr di gramigna1 barattolo di pomodoro a pezzi100 gr di salsiccia seccaTimo, rosmarino, salvia q.b.Olio evo q.b.1 spicchio di aglioParmigiano grattugiato q.b.Sale poco
Sbucciate uno spicchio d’aglio e fatelo scaldare in una padella con un po’ di olio, versate il pomodoro a pezzi e fate cuocere per 5-6-minuti circa a fuoco medio. Nel frattempo tagliate a cubetti piccoli la salsiccia secca e sminuzzate le erbe aromatiche. Aggiungete la salsiccia al sugo, continuate la cottura a fuoco bassissimo per altri 15 minuti, alla fine aggiungete il trito di erbe aromatiche e lasciate cuocere per 1-2 minuti. Assaggiate il sugo per capire se necessita di sale : io non l’ho messo, il sugo era già saporito di suo ed è bene per tutti, non solo per la Nanetta, non mangiare salato. Bollite la gramigna, scolatela, conditela con questo sugo aromatico, cospargetela con del parmigiano grattugiato e portatela in tavola.
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Tagliolini con cipolla, zafferano e briciole….


L’altro giorno ho avuto come un flash e mi sono improvvisamente resa conto che durante l’inverno appena trascorso non avevo mai utilizzato lo zafferano……e subito mi è venuta voglia di una ricetta a base di zafferano che non fosse il solito risotto alla milanese. Ho dato un’occhiata a quello che avevo in dispensa, ho consultato un po’ le ricette da fare che raccolgo in una cartellina e mi è capitata sotto mano questa ricetta che è alla portata di tutti perché tutti abbiamo in cucina almeno delle cipolle, del pangrattato e del parmigiano (naturalmente do per scontato che lo zafferano lo abbiate già).
La Nanetta è stata inizialmente attirata dal colore giallo di questo piatto poi, però, nella fase dell’assaggio il sapore indubbiamente particolare dello zafferano non l’ha convinta completamente…..forse perché non è un sapore di cui lei ha memoria : proverò ad avvicinarla allo zafferano con un’altra ricetta in cui il sapore di questa spezia risulti stemperato, più morbido. Intanto voi provate questi tagliolini……all’altra ci penserò con più calma.


Ingredienti180 gr di tagliolini di Campofilone1 cipolla bionda di media grandezza1 bustina di zafferano1 spicchio di aglio2 cucchiai di pangrattato q.b.Parmigiano q.b.Olio evo q.b.Sale q.b.Affettate la cipolla e fatela imbiondire a fuoco lentissimo in una padella con l’olio e lo spicchio d’aglio (ricordatevi però di togliere lo spicchio d’aglio). Unite il pangrattato e lasciatelo cuocere per un minuto. Aggiustate di sale. Diluite lo zafferano con un cucchiaio di acqua calda (usate quella di cottura della pasta). Cuocete la pasta, scolatela e versatela nella padella con le cipolle ed il pangrattato: unite lo zafferano e per finire il parmigiano. Fate saltare in padella 1 minuto e servite caldi.
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Spaghetti di grano e avena con soia e gamberoni

Ovvero ajo, ojo, soia e gamberoni……


Eccomi con la seconda ricetta di pasta “alternativa”: due settimane fa vi avevo proposto dei fusilli di farro con scarola, uvetta e pinoli, mentre oggi vi suggerisco una ricetta con gli spaghetti di grano ed avena.
Per questa preparazione sono partita dalla classicissima ajo, ojo e peperoncino ed ho poi aggiunto due ingredienti, 1 di mare e l’altro di terra…..ne è risultata una versione améliorée della pasta ajo e oio,  sicuramente più completa a livello nutrizionale e con quel tocco esotico che la soia ha conferito alla preparazione. Per questa ricetta ho usato volutamente dell’olio evo e non la salsa di soia che forse ci sarebbe stata pure bene ma che avrebbe dato un tocco decisamente asiatico al tutto, soprattutto agli spaghetti.
Eccovi la ricetta per due persone + Nanetta che, contrariamente alle aspettative, ha dimostrato di gradire sia gli spaghetti che il condimento:


180 gr di spaghetti 250 gr di mazzancolle sgusciate150 gr di germogli di soia 1 spicchio di aglioOlio evo q.b.Poco peperoncinoSale q.b.
In una padella fate scaldare l’olio, aggiungete l’aglio, poi le mazzancolle ed infine la soia: lasciate cuocere a fuoco svelto per 5-6 minuti, prima di spegnere mettete del peperoncino intero e salate.
Nel frattempo cuocete gli spaghetti, scolateli al dente e saltateli in padella un minuto. Servite caldi.



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Lasagne alla crema di funghi


 Uno dei ricordi più vividi che abbiamo io e mia sorella di quando eravamo piccole, sono i famosi cannelloni all’etrusca di nostra mamma…… 20 e passa anni fa i cannelloni erano di gran moda, poi poverelli, sono caduti in disgrazia; a casa nostra, abbiamo conosciuto l’era delle crespelle, mentre da qualche anno a questa parte sono ritornate di moda le lasagne, che tutte le riviste di cucina propongono in migliaia di modi e che io ho sempre considerato un evergreen della cucina, un po’ come le Superga (che periodicamente riemergono dal dimenticatoio) oppure i leggings che negli anni ’80 tutti chiamavano fuseaux (anzi non so se vi ricordate che sulle bancarelle del mercato, c’era scritto “fuson” invece di fuseaux….). Insomma ‘sti benedetti cannelloni all’etrusca erano dei cannelloni ripieni di una crema di besciamella e funghi con qualche bastoncino di prosciutto cotto ed un’abbondante manciata di groviera. Ora qualche giorno fa in piena crisi di mammite (preciso che per una volta ero io ad avere un attacco di mammite acuta e non la Nanetta), ho deciso di rifare questa ricetta, arricchendola però con quello che avevo in dispensa: mi rimaneva infatti un sacchettino di finferli secchi che avevo comperato l’estate scorsa in Trentino, in freezer avevo dei chiodini dell’orto e dei porcini freschi congelati, mentre nel frigorifero giaceva sconsolata una vaschetta di champignon de Paris….che fare con queste 4 varietà di funghi se non delle lasagne all’etrusca rivedute e corrette? Eccovi la ricetta della mia mamma alla maniera di Serena e di Quaderni Golosi J.

Ingredienti250 gr di funghi champignon200 gr di chiodini30 gr di finferli secchi90 gr di porcini100 gr di grovieraBastoncini di prosciutto cotto q.b.Sfoglia all’uovo q.b.Olio evo q.b.1 spicchio di aglioPrezzemolo q.b.
Parmigiano grattato q.b.
Mozzarella grattata q.b.Per la besciamella, la ricetta la trovate quiMettete dell’acqua calda in una ciotolina ed unite i finferli: dovrete farli rinvenire per una mezz’ora almeno.Pulite i funghi champignon e tagliateli a pezzi. In una padella scaldate l’olio, unite lo spicchio d’aglio e poi unite i funghi: champignon, chiodini, porcini e finferli strizzati. Lasciate cuocere a fuoco vivace per 10 minuti almeno. A fine cottura cospargete di prezzemolo. Nel frattempo preparate una besciamella abbastanza liquida.Nel frullatore versate i funghi, frullateli bene e poi unite la besciamella:  otterrete una cremina densa. Versate questa crema in un’insalatiera ed unite anche i bastoncini di prosciutto cotto.Nella pirofila cominciate a fare gli strati: un sottile strato di olio sul fondo, la sfoglia, poi la crema di funghi, una generosa manciata di groviera. Cospargete la lasagna con del parmigiano e della mozzarella grattata.Mettete in forno a 200° per 30 minuti circa. Mangiate calda.
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