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Minestre e Zuppe

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Ribollita a modo nostro



In tempi abbastanza recenti l’Uomo Goloso ha scoperto la ribollita…..e da quel momento a casa nostra si mangia ribollita almeno una volta alla settimana. Le prime volte che la cucinavamo abbiamo provato a seguire pedissequamente la ricetta trovata sul libro di cucina, ma ci siamo subito resi conto che andava rivista e riadattata ai nostri gusti.



Abbiamo quindi eliminato l’impiego dell’aglio nella ribollita, autorizzando l’impiego di questo ingrediente solo sul pane abbrustolito che andrà aggiunto sul fondo del piatto; abbiamo abbondato con il timo che piace moltissimo ad entrambi, mentre abbiamo provato ad usare alternativamente il pomodoro in pezzi e la passata…..devo dire che ci sta meglio il pomodoro in pezzi; abbiamo utilizzato l’alloro tritato finemente invece che le foglie ed abbiamo forse esagerato con i fagioli cannellini….. dopo diversi esperimenti ed e tentativi, siamo arrivati ad una ricetta che secondo noi è perfetta, con il giusto mix di aromi derivanti dall’impiego delle erbe aromatiche e di sapori ricavati dalle verdure e dai legumi.

Ed è proprio la nostra versione di ribollita che vi propongo io oggi…..e poi con questo tempo cattivo che ci perseguita, una ricetta del genere è proprio quello che ci vuole !
Ingredienti per 4 personeUn basco di cavolo nero300 gr di fagioli cannellini2 carote medie1 cipollaMezza lattina di pomodoro a pezzettoni2 rametti di timo1 rametto di rosmarino1 cucchiaio di alloro tritato finementeBrodo vegetale q.b.Olio evo q.b.Sale q.b.4 fette di pane1 spicchio di aglio
Sbollentate il cavolo nero per un paio di minuti e poi tagliarlo a pezzetti. Preparate le verdure per il soffritto, cipolla e carota. Mettete in una casseruola un filo di olio, unite le verdure del soffritto, lasciatele dorare, poi aggiungete il cavolo nero e le erbe aromatiche: fate andare per una decina di minuti. Unite i fagioli cannellini, il pomodoro ed il brodo vegetale: la quantità di brodo vegetale dipende da come volete la ribollita, più o meno densa. Togliete i rametti delle erbe aromatiche e poi cuocete il tutto per una mezz’ora almeno a fuoco lento. Nel frattempo tostate le fettine di pane e strofinatele appena con lo spicchio di aglio.Adagiatele sul fondo del piatto, versate la ribollita……consumate rigorosamente fumante!

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Zuppa di farro ed asparagi rosa



Mi ero illusa che la primavera fosse definitivamente arrivata ed invece la pioggia e le temperature al di sotto delle medie stagionali hanno spazzato via tutte le mie speranze….per fortuna che avevo preso dei biglietti per portare la nanetta a vedere il Circo Acquatico…..



ad onor del vero non ero poi così sicura che le piacesse; dalla presentazione mi sembrava che fosse più sul genere del Cirque du Soleil e nonostante mi piaccia moltissimo le Cirque du Soleil, riconosco che non è adattissimo a bambini al di sotto dei 5 anni….invece non solo le è piaciuto moltissimo ma ha anche espresso il desiderio di ritornarci al più presto!
Ieri, invece, siamo rimasti chiusi in casa tutto il giorno anche perché tra pioggia battente e grandine, di uscire non se ne parlava neppure. Ne ho approfittato per preparare dei panini alla farina di farro, un delizioso tortino di patate e funghi (tanto sembra di stare in autunno per cui i funghi ci stanno tutti!), la pizza e questa zuppa di farro ed asparagi che non ha stonato assolutamente!
Per due persone (inutile dirvi che la Nanetta ha rifiutato categoricamente di ingurgitarla)180 gr di farro
15 asparagi rosa o bianchi o verdi
brodo vegetale q.b.
olio evo q.b.
sale q.b.

In una pentola scaldate un filo di olio, aggiungete il farro, dopo averlo sciacquato e scolato, e lasciatelo tostare per un paio di minuti. Poi versate il brodo (circa mezzo litro) e continuate la cottura a fuoco lento mescolando di tanto in tanto. Assicuratevi che rimanga sempre del brodo e che non si asciughi, versando, se necessario, dell’altro brodo. Dopo 15 minuti circa, versate gli asparagi che avrete precedentemente lavato, pulito e tagliato a tocchetti: proseguite la cottura per altri 15 minuti. Servite la zuppa calda, accompagnata da un filo di olio, un pizzico di sale se necessario, ed un cucchiaio di parmigiano. 
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Crema di finocchi con briciole di prosciutto cotto



BUUUU, che tristezza questa settimana appena cominciata! Oltre al sole che latita da troppo tempo, alla primavera che sembra essersi volatilizzata, all’ora legale che ci fa dormire un’ora di meno, ci si è messa anche la Nanetta che ha deciso di andare a Roma e lunedì è ripartita con mia sorella in treno……in casi come questo, bisognerebbe proporre ai genitori un corso di “gestione del distacco” oppure di “10 lezioni per sopravvivere alle legittime aspirazioni di indipendenza dei vostri figli”! Peccato però che le rivendicazioni di indipendenza provengano da una pulce di appena 3 anni e mezzo che si sente grande e vuole girare il mondo!

Quanta fatica per noi genitori riuscire ad accettare serenamente questi cambiamenti e a trasformarli in momenti di crescita positiva e costruttiva. E quindi per coccolarmi un po’ e riscaldare anche l’animo dell’Uomo Goloso che in questi giorni è più triste di me, ho preparato questa vellutata di finocchi che ha il pregio di essere, tutto sommato, anche dietetica!Buona settimana corta a tutti!

3 finocchi di media grandezza1 rametto di timo150 gr di yogurt bianco naturale1 fettina di prosciutto cotto tagliata un po’ spessaUna spolverata di erba cipollinaSale e pepe q.b.Fate bollire l’acqua con il timo; nel frattempo pulite i finocchi  e tagliateli a cubetti, metteteli nel frullatore e frullateli bene; unite la purea ottenuta all’acqua bollente e lasciate cuocere per 10 minuti circa. Sempre con il frullatore, riducete in briciole il prosciutto cotto. Togliete il rametto di timo dalla purea, abbassate la fiamma ed aggiungete lo yogurt naturale, mescolate bene, lasciate cuocere ancora per un paio di minuti, non di più, spegnete. Mettete nei piatti e cospargete con le briciole di prosciutto cotto. Io non ho aggiunto parmigiano, ma potete sempre farlo.
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Vellutata di topinambur con gamberi



Ebbene si, lo confesso, adoro i topinambur così come adoro i carciofi e d’inverno ne faccio una scorpacciata! Fortuna che riesco a trovarli abbastanza facilmente anche al supermercato ed in questo modo non mancano mai nel nostro frigorifero. Io me li preparo semplicemente tagliati a rondelle e cotti in un filo d’olio d’oliva sino a diventare croccanti, ma mi piacciono tantissimo nelle creme: l’anno scorso vi avevo proposto una ricetta di crema di topinambur con una granella di nocciole, quest’anno, invece, torno alla carica con una vellutata mari e monti, la cui ricetta è tratta da una di quelle riviste sull’alimentazione che distribuiscono gratuitamente le catene della grande distribuzione organizzata. A casa tutti l’hanno gradita: la Nanetta se l’è mangiata senza gamberi lasciando a noi tutto il pesce ;-))))


500 gr di topinambur2 patate 2 scalogni700 gr di code di gambero non sgusciate200 ml di latte di soiaOlio q.b.Sale e pepe q.b.
Tritate gli scalogni e fateli dorare in una padella. Private i gamberi dei gusci, unite i gamberi ed i loro gusci al soffritto le cuocete a fuoco basso una decina di minuti aggiungendo un bicchiere di acqua ed un pizzico di sale. Filtrate il brodo di cottura e mettetelo da parte. Tagliate le patate a cubetti, sbucciate i topinambur ( se sono bio non c’è bisogno di sbucciarli) e tagliate a cubetti anch’essi. In una casseruola mettete il brodo di pesce, le patate, il topinambur ed il latte di soia, aggiustando di sale: lasciate cuocere per 20 minuti, poi frullate il tutto e rimettete sul fuoco la vellutata: se è troppo densa aggiungete un poco di latte, se è troppo liquida lasciatela rapprendere. Servite la vellutata calda, decorandola con le code di gambero, un grattata di pepe ed un filo di olio.
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Vellutata di zucca e porri



Brrr che freddo, l’inverno vero è finalmente arrivato. I due giorni appena trascorsi sono stati all’insegna della neve e del gelo ed la mia strategia è stata quella di rintanarmi in casa, davanti al camino che ha funzionato per 48 ore ininterrottamente, e di preparare cibi coccolosi e colorati che mi aiutassero a contrastare il biancore che mi circondava.  Ho preparato questa vellutata di zucca e porri con l’ultimissima zucca che ancora avevo; ho fatto un tortino di radicchio e patate delizioso e per la nostra prima colazione ho cucinato una torta di ricotta all’ananas….tutte ricette che troverete a brevissimo sul mio blog…….Intanto oggi per iniziare “caldamente” la settimana, eccovi la ricetta di questa vellutata non proprio light ma, che volete, co’ ‘sto freddo qualche caloria in più ci sta tutta. Buona settimana a tutti: la mia sarà una settimana in giro per lo stivale tra una trasferta di lavoro e l’altra.
500 gr di zucca tagliata a dadini300 gr di porri tagliati a rondelleBrodo vegetale q.b. (dovrebbe essere sugli 800 cl)200 gr di panna liquida frescaOlio evo o burro q.b.Sale e pepe q.b. Soffriggete i porri e la zucca nell’olio caldo per 10 minuti circa. Aggiungete un paio di mestoli di brodo continuando la cottura per altri 15 minuti, frullate il tutto. Rimettete sul fuoco aggiungendo il restante brodo, salate, pepate e riprendete la cottura per altri 10 minuti, appena prima di spegnere unite la panna. Servite cospargendo con semi di zucca e parmigiano.
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Vellutata cremosa di patate



Felice 2013 a tutti, che questo nuovo anno possa essere all’insegna della salute, delle gioie famigliari e della serenità!Ora, per quanto mi riguarda, negarlo non servirebbe a nulla se non ad accrescere i miei sensi di colpa: lo confesso, ho decisamente esagerato durante questi giorni di festa appena passati. I miei bagordi gastronomici sono iniziati la vigilia di Natale. Va fatta una premessa: quest’anno abbiamo deciso di passare il Natale a Roma a casa dei miei e domenica 23 dicembre alle 7.20 eravamo già sul treno Italo che in poco più di 3 ore ci ha portato alla stazione Ostiense proprio accanto alla sede megagalattica di Eataly…la nostra prima tappa l’abbiamo fatta proprio lì per iscrivere l’ignara Nanetta ad un’animazione natalizia in tema gastronomico. Poggiate le valigie a casa, sono iniziate le grandi manovre in cucina: mia mamma mi ha prospettato le sue idee per il cenone della vigilia e per il pranzo di Natale, ed io, solo a sentire l’elenco delle ricette,  ho cominciato a produrre un’abbondante salivazione. Il giorno della vigilia a pranzo ci siamo trattenuti: il sacrificio l’abbiamo fatto più che volentieri perché sapevamo quello ci avrebbe aspettato la sera. Abbiamo cominciato con il fritto vegetale a base di carciofi e zucchine romanesche, patate, mele e cavolfiori….abbiamo continuato con le polpette di baccalà di Goretti, e poi ha fatto la sua apparizione l’immancabile spaghetto col tonno, lo sgombro in carpione, i filetti di tonno……..E visto che dopo tutta ‘sta robba non avevamo ancora raggiunto quota 5000 calorie, abbiamo concluso con un pandoro Loison al cioccolato fondente e tutta una serie di torroni sardi artigianali che ci hanno steso……Non vi racconto i dettagli del pranzo di Natale, basterà soltanto dire che mia mamma aveva preparato i suoi mitici tortellini fatti in casa (datemi il tempo di scaricare le foto e poi vi proporrò la sua storica ricetta) cucinati con il brodo di cappone…….E allora penso che dopo questa overdose di cibo, una ricetta di vellutata cremosa quel tanto che basta e light quel tanto che basta penso che ci stia tutta……vi lascio, devo scappare perché oggi si ricomincia (lavorativamente parlando intendo!).A voi tutti auguri per un 2013 ancora più goloso!
 Per 3 persone 500 gr di patate20 gr di burroCipolla, sedano, carota per soffritto sminuzzati q.b.100 cl di lattePrezzemolo q.b.Sale q.b.Pulite le patate, tagliatele a pezzi e fatele bollire nell’acqua: una volta cotte, schiacciatele bene e rimettetele nell’acqua di cottura, girando bene. In una padella, sciogliete il burro e fate dorare le verdure del soffritto insieme al prezzemolo: aggiustate di sale e pepe ed aggiungete questo intingolo alla purea di patate. Mettete il tutto sul fuoco bassissimo e mescolate bene: versate il latte caldo e continuate la cottura ancora per qualche minuto. Servite in tavola calda.
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Di castagne e di ceci


Diversi anni fa, quando ancora ero in Francia, scoprii per caso la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, siciliana, trapiantata da decenni nella multiculturale Londra. Ho cominciato con il leggere il suo primo romanzo, La Mennulara, poi La zia marchesa ed ancora Boccamurata. Amo molto gli scrittori siciliani per l’attaccamento che dimostrano alla loro bellissima terra di origine che compare sempre, come fosse un palcoscenico, nei loro romanzi. Dei libri di Simonetta Agnello Hornby mi piace l’ambientazione, i forti personaggi femminili, con molte macchie ma senza paura; mi piace il suo modo di descrivere i personaggi e di ricreare le situazioni, insomma è una scrittrice che amo molto e che non ho mai smesso di seguire. Una mia amica mi ha prestato, prima dell’estate, il suo ultimo libro,  La cucina del buon gusto, scritto a 4 mani con Maria Rosario Lazzati: è un libro diverso dagli altri, è un libro filosofico sulla cucina, una cucina intesa come usi, costumi, tradizioni, consuetudini che ci accompagnano sin da bambini. E’ un libro che contiene ricordi tenerissimi di vita passata, profumi di vita presente e vibrazioni di vita futura….E’ un libro illuminante che mi ha insegnato che bisogna sempre riservare le cose migliori a se stessi. E’ un libro che contiene al suo interno diverse ricette: io ne avevo selezionato alcune che mi avevano particolarmente colpito per l’abbinamento inedito degli ingredienti e la crema di castagne e ceci è una di queste. Complice un weekend di tempo pessimo, ho preparato questa semplice vellutata e contrariamente a quanto mi sarei aspettata, la Nanetta ha finito la sua scodella in men che non si dica sotto gli occhi stupefatti miei e dell’Uomo Goloso.
Ingredienti: 120 gr di castagne bollite120 gr di ceci 400 ml di brodo vegetaleCarota, cipolla, sedano per soffritto1 foglia di alloroSale q.b.Per velocizzare la preparazione di questa crema, io ho usato i ceci in scatola e le castagne bollite. In una padella con un poco di olio, fate soffriggere la carota, il sedano e la cipolla, aggiungete le castagne ed i ceci, lasciate cuocere per qualche minuto e poi unite il brodo vegetale e la foglia d’alloro: cuocete a fuoco bassissimo per 35-40 minuti circa. Aggiustate di sale, togliete la foglia di alloro e frullate il tutto. Mangiare calda. Potete anche arricchire questa crema con dell’olio aromatizzato al rosmarino, noi l’abbiamo mangiata semplice semplice e non ci è affatto dispiaciuta!
 
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Zuppa di funghi


Sono state dapprima le foglie degli alberi a diventare di mille calde tonalità, a seccarsi e poi a cadere…e poi sono arrivate le giornate ad accorciarsi dolcemente ma il caldo, lui, era sempre lì: certo meno intenso di quest’estate ma sempre caldo, soprattutto se si guardava la data sul calendario. Qualcuno, allora, ha cominciato ad invocarlo, altri hanno continuato a rifuggirlo come la peste, in ogni caso, un po’ in ritardo sul calendario, anche quest’anno è arrivato il freddo. Noi il weekend scorso abbiamo acceso il camino per la prima volta della stagione soprattutto per togliere l’umidità accumulatasi negli ultimi giorni che sono stati particolarmente bagnati da queste parte….e per scaldare le prime serate d’autunno una bella zuppa ci sta tutta. Questa poi con un assortimento di funghi, è deliziosa, non proprio dietetica, ma cosa ci importa, ai buoni propositi del nuovo anno mancano 2 mesi!

Prima di augurare un buon Ponte a tutti,  ho una breve comunicazione di servizio da farvi: se in questo lungo ponte dei Morti siete in giro per l’italia e capitate dalle parti del lago di Garda, fate un salto a DolceCasa, uno spazio interattivo creato dai signori della Cameo per avvicinare grandi ma, soprattutto piccini, al mondo dei dolci. Un vero furgoncino dei primi del ‘900, con cui i bambini possono giocare; differenti giochi con cui interagire, contenuti animati, immagini e video ludici e giochi per scoprire tante curiosità e avere utili consigli, sono solo alcuni degli elementi che più diverteranno i bimbi. Il cuore della visita è sicuramente l’esperienza in cucina: in una grande cucina attrezzata, i piccoli ospiti vestiti con grembiule e cappello da chef imparano a mettere le “mani in pasta”. Guidati da esperti pasticceri, i bimbi percorrono un viaggio alla scoperta di tutti gli ingredienti utili per creare un golosissimo dolce fatto in casa. Suggerimenti e consigli sono alla base delle spiegazioni date dai pasticceri, così come tante utili informazioni sulla qualità del cibo e il piacere della condivisione. L’altro aspetto curioso della visita è il “viaggio” virtuale all’interno di una fetta di torta: grazie ad approfondimenti, immagini e piccoli esperimenti, i bambini potranno scoprire gli ingredienti dei dolci e le varie tappe del processo di produzione. DolceCasa si trova a Desenzano del Garda (Bs) in Via Ugo La Malfa, 30: è facilmente raggiungibile dall’autostrada A4, uscita Desenzano del Garda. La visita in DolceCasa cameo può essere prenotata, al numero verde 800-829170 o attraverso il sito www.cameo.it

Per 4 persone:

150 gr di porcini250 gr di funghi misti (chiodini, pleos, champignon de Paris)1 scalognoBrodo vegetale q.b. (calcolate circa 800 ml)40 gr di burro3 tuorli d’uovo 5 cucchiai di panna liquida da cucina3 cucchiai di farina (all’occorrenza aggiungere un cucchiaio)2 cucchiaini di succo di limonePrezzemolo q.b.Sale e pepe q.b.Pulite i funghi e tagliateli a cubetti; in una padella fate rosolare nel burro lo scalogno, unite i funghi e mescolate di tanto in tanto. Aggiungete la farina e poi il brodo continuando a mescolare per evitare che si formino i grumi. A parte, in una terrina, mescolate i tuorli con la panna e versate il composto nella crema di funghi, continuate la cottura ancora per 4-5 minuti, prima di spegnere aggiungete il succo del limone ed il prezzemolo sminuzzato. Servite calda.
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Vellutata di piselli, patate e timo


Quando la Nanetta si incaponisce a non voler consumare degli alimenti, non c’è niente da fare, non riesco in nessun modo a farle cambiare idea….ed anche questa primavera, com’era già accaduto l’anno scorso, ci si è posto lo spinoso problema di far mangiare i piselli dell’orto al nostro cucciolo gigante: tutti i tentativi si sono rivelati- ahimé- infruttuosi ed allora come spesso succede alle mamme quando sono all’ultima spiaggia,  mi sono inventata una vellutata che, nel suo caso, 9 volte su 10, la piccoletta ingurgita senza troppe storie. Questa volta ho messo insieme patate e piselli, ho aggiunto due cucchiai di panna che hanno conferito alla vellutata quella nota di dolcezza ed ho concluso il mio esperimento con un rametto di timo della mia terrazza. Che dirvi? E’ piaciuta a tutti e tre: la diretta interessata si è mangiata il suo “bol” di zuppa con i famosi crostini tutta contenta; noi abbiamo apprezzato soprattutto la texture di questa vellutata che è venuta veramente molto densa e cremosa al punto giusto….da rifare senz’altro con i piselli dell’orto ma surgelati!

350 gr di piselli
350 gr di patate
1 scalogno
1 rametto di timo
2 cucchiai di panna liquida
Olio evo q.b.
Sale grosso q.b.
Pulite le patate, sbucciatele e fatele a cubetti. Sgranate i piselli. Affettate lo scalogno. Nella pentola a pressione scaldate un poco di olio, unite lo scalogno, poi le patate ed i piselli: lasciate insaporire il tutto per un paio di minuti, coprite con l’acqua dopo aver aggiunto del sale grosso, chiudete la pentola a pressione e cuocete per 10-12 minuti circa.
Frullate il tutto, aggiungete la panna ed il timo, scaldate per qualche minuto. Potete servire questa vellutata tiepida ma è ottima anche fredda.
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