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Minestre e Zuppe

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Crema di zucca con chiodini



A metà dicembre ho ricevuto un regalo graditissimo: un’enorme zucca Violina.L’ho lasciata per un po’ nel soggiorno di casa a mo’ di soprammobile, poi con l’albero di Natale ed il presepe in giro, l’ho portata in cantina e lì è rimasta sino a quando non ho notato che da un lato si stava deteriorando. Ho messo subito al lavoro mio marito che l’ha tutta pulita, fatta a cubotti e messa nei sacchetti congelazione: è un Santo vero?  Ogni volta che apro il freezer, ho una botta di colore arancione che con questo grigiore mi mette subito di buon umore. Ecco allora che con uno dei sacchettini ho preparato una crema di zucca e ci ho poi aggiunto dei funghi chiodini per dare quel tocco di bosco che mancava alla ricetta.
Ingredienti per 4 persone+Nanetta:700 gr di zucca1 cipolla gialla300 gr di chiodini150 ml di panna da cucina1 dado 1 spicchio d’aglioPrezzemolo tritato q.b.2 cucchiai di pinoliOlio evoSale e pepe q.b.Tagliate la zucca a cubotti e la cipolla finemente. Nella pentola a pressione (se non l’avete usate naturalmente quella normale), fate scaldare l’olio, imbiondire la cipolla e poi aggiungete la zucca, rosolandola per un paio di minuti. Poi versate l’acqua in modo da ricoprire la cipolla (500 ml dovrebbero bastare) ed il dado (io uso raramente il dado, ma quando lo uso metto sempre il dado gelatinoso, non mi ricordo nemmeno più di qualche marca sia). Chiudete la pentola a pressione e da quando comincia a fischiare lasciate cuocere 6-7 minuti, poi apritela, aggiungete la panna e continuate la cottura per un paio di minuti ancora. Se non utilizzate la pentola a pressione, allora incorporate la panna subito dopo aver aggiunto il dado. Lasciate raffreddare la zucca e riducetela in crema. Nel frattempo pulite i funghi, scaldate un po’ di olio in una padella con uno spicchio di aglio ed unite i funghi che dovranno cuocere almeno una decina di minuti, poi versate i pinoli e spolverate con il prezzemolo tritato. Riempite delle ciotole con questa crema vellutata, sopra versate i funghi ed i pinoli. La versione per la Nanetta era identica, solo che alla fine invece dei funghi, le ho versato una bella manciata di crostini al forno ed un cucchiaio di parmigiano grattato.
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Crema di topinambur e nocciole


Non provateci neppure a giustificarvi, a dire che siete stati travolti dagli eventi e a negare l’evidenza…..A Natale anche voi come gli altri 65 milioni di italiani avete mangiato troppo….avete ecceduto con il cibo e l’alcol, in una parola vi siete abbuffati. Ed allora prima della prossima abbuffata in calendario, quella in programma la notte di San Silvestro, cercate di disintossicarvi un poco. Personalmente ritengo che le vellutate, le zuppe oppure le creme di verdure siano degli ottimi disintossicanti: sono buone ma non pesano sulla bilancia, sono colorate e, soprattutto, saziano anche gli appetiti più robusti. Ed eccovi quindi una vellutata delicata ma gustosissima, con quella punta di morbidezza che la panna gli conferisce. La Nanetta l’ha apprezzata moltissimo: si è mangiata il suo bel bol di crema senza batter ciglio, dicendomi: “Buonissima mamma”……Allora buona disintossicazione!
IngredientiPer 2 persone+ Nanetta- 500 gr di topinambur
– 2 cucchiai di panna liquida
– brodo di carne e/o vegetale
– una foglia di alloro
– un rametto di rosmarino
– un cucchiaio di nocciole sminuzzate
– olio evo
– sale e pepe
Sbucciate i topinambur, tagliateli a dadini e metteteli nella pentola a pressione con la foglia di alloro,  il rametto di rosmarino ed il brodo vegetale. Da quando la pentola a pressione comincia a fischiare calcolate almeno 10 minuti di cottura. Spegnete, aprite la pentola, togliete l’alloro ed il rosmarino ed immergete il frullatore nella pentola. Aggiungete la panna, mixate nuovamente, aggiustate di sale e pepe.
Sminuzzate le nocciole grossolanamente e fatele grigliare in un padellino. Versate la crema calda di topinambur nel piatto, aggiungete un filo d’olio e le nocciole grigliate.
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Vellutata aromatica di lenticchie, timo, finocchio ed alloro


I legumi costituiscono un capitolo a parte nella storia delle relazioni con il cibo della Nanetta: non riesco ancora a capire per quale misterioso ed inspiegabile motivo, la Nanetta nutra una consolidata avversione nei confronti dei legumi. Piselli, lenticchie, fagioli, non fanno decisamente per lei, li rifiuta dicendomi: “Mamma, nocciolo” come se all’interno dei legumi ci fosse chissà quale sorpresa……ed io che però non demordo, perché adoro i legumi e perché sono fermamente convinta che costituiscano una validissima alternativa alle proteine di origine animale, ho deciso che d’inverno debba mangiarli almeno una volta alla settimana e mi sono messa di buzzo buono, come si dice, a proporle ogni volta delle vellutate o delle puree camuffate.Volendo prepararle una vellutata di lenticchie sono partita dalle lenticchie decorticate che hanno un colore decisamente più “rosa” e meno marrone rispetto alle lenticchie normali, in modo da confonderle le idee….. Poi ci ho aggiunto della passata di pomodoro che ha fatto risaltare ancora di più il rosa delle lenticchie ed infine ho camuffato il tutto mettendoci delle erbe aromatiche……naturalmente gliel’ho servita accompagnata dagli immancabili crostini, che lei adora e che metterebbe pure sulla purea di frutta: insomma per farvela breve, si è sbafata i suoi due mestoli di vellutata mentre io gongolavo che mi sembravo uno dei 7 Nani (e sì perché ho dimenticato di scrivervi che siamo in pieno trip da Biancaneve e i 7 Nani…..ma di questo vi parlerò in un altro post).Oggi, colgo anche l’occasione per segnalarvi il contest Lenticchia Pedina: ai primi venti che pubblicheranno una ricetta sarà spedito in omaggio una confezione di Lenticchia Pedina ed un grembiule da cucina con ricettario stampato. Iscrivetevi e pubblicate la vs ricetta con una foto del piatto alla pagina http://www.pedina.it/Contest-lenticchia-manda-tua-ricetta-con-lenticchie-pedina, potreste vincere un weekend enogastronomico oppure buoni di acquisto.Inoltre con l’acquisto delle lenticchie Pedina, per ogni confezione 15 centesimi saranno devoluti al progetto del CESVI “Casa del Sorriso” in Brasile. Guardate la campagna alla pagina http://www.pedina.it/valori-pedina-campagne-etiche
Ingredienti 250 gr lenticchie decorticate1 cipolla 2 cucchiai di olio evo1 cucchiaino di semi di finocchio12 rametti di timo1 foglia di alloro½ barattolo di passata di pomodoro

sale Tagliate finemente la cipolla. Nella pentola a pressione, fate scaldare l’olio, aggiungete la cipolla, poi le lenticchie e le erbe aromatiche (alloro, timo e finocchio), infine la passata di pomodoro. Lasciate insaporire per 5 minuti, poi coprite di acqua, chiudete la pentola a pressione e lasciate cuocere. Da quando comincia a fischiare, calcolate 20 minuti di cottura. Togliete la foglia di alloro. Immergete il frullatore e frullate bene il tutto. Servite la vellutata calda con un filo di olio d’oliva ed una spolverata di parmigiano.
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Vellutata di zucca, pomodori e crostini di pancetta


Adesso mi farò un sacco di nemici, però io sono contenta che l’autunno sia arrivato: è senz’altro il periodo dell’anno che preferisco. C’è una luce magnifica (quando non piove ;-))), dei colori caldi avvolgono la natura e poi, i primi freddi invogliano a stare in casa, ad accoccolarsi dinanzi ad un bel camino acceso, a mangiare le castagne, la zucca, facendo progetti sul Natale e su quello che verrà nell’anno nuovo…..insomma, nonostante il maltempo e le piogge torrenziali degli ultimi giorni, mi sento pimpante, in forma, piena di vita molto più che in estate o in primavera….. ed ecco che con i primi rigori, nasce subito la voglia di zuppe, ministre, piatti rustici che con il loro calore rinfrancano il corpo e lo spirito.
Avevo in cantina la mia piccola scorta di zucche dell’orto: è arrivato il momento di utilizzarle. Per inaugurare la mia “pumpkin season” ho preparato questa vellutata che faccio da anni con successo e che ora mangia volentieri pure la Nanetta (naturalmente sempre con l’escamotage dei crostini che lei adora ;-))))). Rispetto alle altre ricette che trovate in circolazione, io aggiungo la passata di pomodoro rustica o verace: da un punto di vista estetico, mi piacciono le zuppe dai colori carichi e trovo che aggiungere all’arancione della zucca, il rosso pomodoro, costituisca un mix esplosivo in tutti i sensi, dal punto di vista di vitamine e cromatico!
Nanetta in avvicinamento!

Ingredienti1 kg di zucca tagliata a cubetti2 patate di medie dimensioni2 porriMezza bottiglia di passata rustica o verace Sale, pepe q.b.Acqua q.b.Olio evo q.b.Noce moscata q.b.100 gr di pancetta dolce 
Tagliate la zucca e le patate a cubetti; fate a rondelle i porri. Nella pentola a pressione fate scaldare un poco di olio e rosolateci i porri, le patate e la zucca. Poi aggiungete la salsa di pomodoro, continuate la cottura, versate un po’ di acqua nella pentola a pressione e chiudetela. Da quando comincia a fischiare calcolate 10-12 minuti di cottura. Lasciate raffreddare leggermente, mettete sale, pepe e noce moscate e poi immergete il minipimer direttamente nella pentola a pressione. Il risultato è quello di ottenere una vellutata corposa, densa, se dovesse essere troppo “acquatica”, allora fatela cuocere ancora un pochino ma senza utilizzare il coperchio della pentola a pressione.
Nel frattempo in un padellino fate abbrustolire la pancetta: versate la zuppa calda in un piatto e guarnitela con i crostini di pancetta ed un cucchiaio di parmigiano. Io alla Nanetta ho aggiunto anche i crostini di pane e non solo quelli di pancetta J!
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Farro, ceci e rosmarino


Sembrerebbe che l’autunno sia arrivato, anzi no……perché oggi c’è il sole e fa caldo come in estate….allora cosa portare in tavola, cosa mangiare? Ancora insalate dai profumi e dai gusti estivi oppure delle zuppe cremose dai sapori corposi? Nel dubbio, vi propongo questa vellutata di ceci con farro ed olio al rosmarino. Semplice da realizzare, si prepara anche il giorno prima, si può dare ai bambini (naturalmente accompagnata da una bella manciata di crostini e da una generosa grattata di parmigiano), è sana ed è anche bella a vedersi…..quindi che aspettate? Correte subito a prepararla!


Ingredienti per 3 porzioni150 gr di ceci100 gr di farroCarota, cipolla, sedano per soffrittoOlio evoRosmarino q.b.Sale e pepe q.b.Io ho usato i ceci già cotti, sgocciolandoli semplicemente: potete utilizzare anche quelli secchi ma dovrete metterli a bagno nell’acqua la sera e poi cuocerli per una mezz’ora abbondante. In una casseruola mettete un filo d’olio, fatelo scaldare e poi unite le verdurine per il soffritto. Fatele andare un paio di minuti, unite il farro tostatelo appena, versate dell’acqua in quantità sufficiente e fatelo cuocere almeno mezz’ora a fuoco basso dopo averlo salato; una volta cotto, sgocciolatelo ma non gettate via l’acqua di cottura. Nel frattempo sminuzzate finemente il rosmarino e in una ciotola unitelo all’olio d’oliva. Con il frullatore sminuzzate i ceci: dovrete ottenere una crema bella morbida, utilizzate a questo scopo l’acqua di cottura del farro per ammorbidire la crema di ceci. Scaldate la crema di ceci, mettetela in un piatto fondo. Adagiateci sopra un pugnetto di farro ed irrorate il tutto con l’olio aromatizzato al rosmarino. Servite tiepido in tavola.

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Vellutata di fagiolini e patate con gocce di pesto!


Yesssss! Ce l‘ho fatta e sono fiera di me! No, non ho vinto una maratona e neppure ho totalizzato 50.000 visitatori del blog, ma più semplicemente sono riuscita, dopo un’estate di tentativi falliti miseramente, a far mangiare i fagiolini alla Nanetta.  Come accade anche a noi adulti, la Nanetta ha le sue preferenze in fatto di alimentazione: adora ad esempio il “ciccio spada”, i pomodori datterini mangiati crudi senza condimento, la frittata con le zucchine, la “cocciolata” (ndr. cioccolata), il  parmigiano…. ma non proponetele i fagiolini perché quelli proprio non le vanno giù…..All’asilo li rifiuta (c’è anche da aggiungere che quelli dell’asilo magari saranno pure congelati e non farebbero impazzire neppure un’erbivora come me), io le ho provate tutte per farle mangiare in fagiolini: cotti al vapore con olio e limone, ripassati in padella con il pomodoro, sotto forma di terrina con pinoli e taaaaaaanto formaggio…..niente niente niente…..la risposta è sempre la stessa: “Mamma no piace, blahhhhhh”……Quando la scorsa settimana le ho preparato questa vellutata l’ho presa un po’ come l’ultima spiaggia; mi dicevo che questo era l’ultimo tentativo che facevo e poi se, per l’ennesima volta avesse rifiutato, allora avrei gettato la spugna…..Però come mamma sentivo il “dovere morale” di provarle tutte…….e quando le ho messo davanti la sua scodella di vellutata di fagiolini e patate (guardandomi bene dal dirle che erano fagiolini naturalmente!) con le sue gocce di pesto ed i suoi crostini e se l’è finita tutta, non ho potuto fare a meno di esclamare: Yesssss, li ha mangiati! La lezione che ho imparato – l’ennesima che mia figlia mi impartisce da quando sono diventata mamma- è sostanzialmente la seguente: voi provate, provate  e riprovate a fargli mangiare quello che non gli piace, il fine giustifica i mezzi, quindi impiegate delle piccole astuzie o dei trucchi e vedrete che un giorno o l’altro cambieranno idea e se la mangeranno ‘sta verdura benedetta J !!!!!!
Ingredienti400 gr fagiolini (io ho usato quelli dell’orto che avevo congelato)450 gr di patateSoffritto (carota, cipolla e sedano)Pesto Olio evoSale q.b.CrostiniParmigiano  Nella pentola a pressione fate scaldare un po’ di olio e fate il soffritto classico. Mettete i fagiolini nella pentola a pressione, lavate e sbucciate le patate, fatele a dadini e mettete anche queste nella pentola a pressione. Lasciate insaporire le verdure per qualche minuto, poi aggiungete l’acqua in modo da ricoprire  appena le verdure, chiudete la pentola a pressione e lasciate cuocere. Non abbondate con l’acqua, avrete sempre tempo di aggiungerne un poco. Da quando la pentola a pressione comincia a fischiare, calcolate 10 minuti circa. Lasciate raffreddare, immergete il frullatore e lasciatelo andare sino ad avere una vellutata dalla consistenza cremosa, piuttosto densa, aggiustate di sale. Servite in un piatto con delle gocce di pesto (proprio quello che utilizzate per la pasta), un filo di olio evo, un cucchiaio di parmigiano ed una manciata di crostini……..Ha funzionato: la Nanetta ha finito da sola tutta la scodella!  Buona fortuna
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Vellutata di piselli e menta con polpo grigliato


Ed oggi ecco una ricetta con l’altra star dell’orto in questo periodo: i piselli! Questi dell’orto poi, sono teneri teneri, croccanti che mi devo trattenere dal mangiarmeli tutti crudi mentre li sto sbucciando!
Vi confesso che avevo provato anche a realizzare una ricetta usando i baccelli dei piselli: il sapore era buonissimo, mentre la texture non mi piaceva per nulla perché, nonostante  avessi utilizzato il minipimer, rimanevano comunque troppi filamenti.
Poi mi sono ricordata di questa vellutata che preparava sempre una mia amica francese e che era buona sia fredda (fredda di frigorifero intendo) che tiepida…..ho provato a rifarla aggiungendo come decorazione del polpo a pezzi, semplicemente grigliato e condito con sale, pepe ed un filo di olio evo: ne è risultato un piatto unico, leggero, digeribilissimo ed insolito, oltre che colorato. La Nanetta ha molto gradito il polpo, mentre si è dimostrata scettica sulla vellutata. 


Ingredienti per due persone350 gr piselli
3,5 dl di latte, potete anche fare 2 dl di latte e 1,5 dl di panna da cucina perché risulti più cremosa
5 foglie di menta fresca oppure 1 cucchiaino di menta secca (se vi piace un sapore più intenso, aggiungete dell’altra menta)
200 gr di polpo
olio evo
sale e pepe q.b.

Cuocete i piselli in acqua bollente per  5 minuti ; sgocciolateli e lasciateli raffreddare.
Portate il latte ad ebollizione, aggiungete il sale, il pepe, la menta e lasciate le foglie di menta in infusione.  Aggiungete i piselli al latte, rimettete sul fuoco per qualche minuto girando di tanto in tanto. Spegnete, lasciate raffreddare e poi immergete il frullatore ad immersione, otterrete una vellutata dal colore verde intenso.

Nel frattempo cuocete il polpo in acqua bollente per 5-6 minuti, lasciatelo raffreddare: mettetelo sulla griglia oppure sulla bistecchiera sino a quando non si formi la crosticina tutt’intorno. Conditelo con olio, sale e pepe. Mettete in un piatto fondo la vellutata tiepida (anche fredda è buona) e “decoratela” con il polpo grigliato, aggiungete dell’olio ed il gioco è fatto.

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Zuppa contadina di farro, cavolo e cannellini


Non siamo ancora usciti ufficialmente dall’inverno ma non possiamo neppure dire di essere già in primavera. In un periodo di transizione come quello che stiamo vivendo, diventa anche difficile proporre delle ricette stagionali perché ci sono giorni in cui le temperature sono piacevolmente alte ed allora vai con cibi più freschi, meno ricchi; altri giorni invece, sembra di essere ripiombati indietro nel tempo ed il grigiore si impossessa del cielo e dei nostri cuori….allora eccomi a proporvi una ricetta che innanzitutto è sana e fa bene, che farà contenti quanti mi leggono e sono vegetariani o vegani e che utilizza almeno una verdura di stagione, ovvero il cavolo. 
E poi sempre per restare in tema di cucina a Km0 lo sapevate che da qualche tempo a questa parte il farro è anche “made in Brianza”? Il progetto, sponsorizzato dalla Camera di Commercio della Provincia di Monza e Brianza, ha come obiettivo quello di reintrodurre la coltivazione del farro nei terreni del Nord Italia e con lo stesso fare la Pasta di Farro della Brianza già prodotta dal Pastificio Latini.


Ingredienti per 3 persone

200 gr di farro
1 lt di brodo vegetale
1/2 cavolo bianco detto anche cavolo cappuccio
1 confezione di fagioli cannellini già cotti
carota, sedano e cipolla per soffritto
olio EVO
sale q.b.

In un pentola piuttosto grande mettete l’olio e poi le verdure per fare il soffritto, poi aggiungete il farro, lasciate tostare un paio di minuti e mettete il brodo. Lasciate cuocere a fuoco medio per almeno 20 minuti. (Per questa ricetta io ho utilizzato il farro spezzato i cui tempi di cottura sono lievemente inferiori, ma il farro intero cuoce in media in 40 minuti circa). Poi aggiungete il cavolo tagliato a listarelle sottili e fate cuocere altri 10 minuti. Durante la cottura potrebbe essere necessario aggiungere dell’altro brodo che dovrà essere bollente. In ultimo mettete i fagioli e lasciate insaporire il tutto per altri 10 minuti. Se utilizzate invece i fagioli cannellini secchi, allora dovrete procedere ad una cottura a parte: una volta che sono cotti, li potrete aggiungere alla zuppa e continuare sempre la cottura per altri 10 minuti. Servite la zuppa calda condendola con dell’olio crudo.
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Passatelli in brodo


Eccomi tornata all’opera…Oddio non è che sia proprio guarita e difatti la ricetta di oggi riflette ancora il mio stato fisico. In realtà visto che sono ancora ammalata, non potevo cimentarmi in una ricetta troppo complicata anche perché al solo pensiero di avere dinanzi a me un tot numero di ingredienti il mio stomaco si mette automaticamente in modalità “subbuglio”, quindi ho pensato di preparare una ricettina che è un classico in cucina, che mi piace tanto tanto perché è comunque un piatto completo e che non mi faccia male in questo momento: i passatelli in brodo.Ingredienti (per 2 persone abbondanti)
750 ml di brodo di carne (io ho usato un brodino di pollo)
2 cucchiai di farina
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 uova intere
3 cucchiai di pangrattato
abbondante grattata di noce moscata
grattata di scorza di limone non trattato
sale, pepe q.b.


Rompete le uova in una terrina e sbattetele, poi aggiungete la farina, poi il pangrattato, poi il parmigiano, poi grattate la noce moscata, aggiustate di sale e pepe. Potete aggiungere anche una grattata di scorza di limone che darà ai passatelli quel certononsoche particolare. Otterrete un composto che deve risultare abbastanza consistente, non troppo molle: se vi accorgete che il vostro composto è troppo morbido aggiungete del pangrattato oppure del parmigiano sino ad ottenere la consistenza desiderata. Nel frattempo avrete portato ad ebollizione il brodo, quando vedete che bolle bene, mettete il composto in uno schiacciapatate. Potete utilizzare anche un sac à poche oppure una specie di pistola che io utilizzo per fare i biscotti della Tescoma.
Fate cadere nel brodo bollente questi vermicelli, lasciate cuocere per un paio di minuti, devono risalire in superficie. Gustate bollenti con una bella grattata di parmigiano.
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