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Minestre e Zuppe

Minestre e Zuppe

Minestra di ceci, patate e porcini


Quello appena trascorso è stato un weekend dalle tinte grigie e non mi riferisco solo al grigio della nebbia che ha avvolto tutto intorno a Milano…..chi mi segue da un po’, conosce bene il mio attaccamento per la Francia: ho vissuto molti anni in Francia ed alcune fra le persone  alle quali sono più attaccata vivono lì, a Parigi. Sabato mattina nell’alzarmi e nell’apprendere con sgomento la notizia degli attentanti a Parigi la mia prima reazione è stata quella di scoppiare in lacrime: un pianto a dirotto, con i singhiozzi che ha lasciato però ben presto il posto all’inquietudine….staranno tutti bene? 




Ed allora è cominciato il giro di telefonate, di messaggi su whatapp e sui social network: è iniziato l’appello per capire se qualcuno dei miei amici fosse rimasto coinvolto negli attentati. Ho potuto tirare un sospiro di sollievo nell’apprendere che stavano tutti bene, sotto choc ma bene…….ma è rimasto un dolore profondo, persistente, un’enorme tristezza che mi ha accompagnato per tutto il weekend e che vi sto descrivendo in questo momento. Mi sono astenuta e mi astengo dal fare commenti pubblici su come questa drammatica situazione potrebbe essere risolta…….non lo so…. credo però fermamente nel dialogo e nella capacità di trovare soluzione anche i problemi apparentemente più difficili che gli uomini hanno dimostrato nel corso dei secoli……Oggi vi propongo una minestra comfort food che mi sono preparata nel fine settimana per riscaldarmi dalla sensazione di freddo interiore che non mi ha mollato un attimo.Buona settimana…….
Ingredienti per 4 persone150 gr di ceci secchi2 patate grosse150 gr porcini freschi tagliati a cubettiSoffritto q.b.Sale q.b.
Prezzemolo q.b.
Mettete ammollo i ceci secchi per 18-24 ore, poi cuoceteli in pentola a pressione per 15 minuti circa: i ceci dovranno risultare ancora duretti. Sbollentate appena le patate:  in una pentola con dell’olio, fate soffriggere il sedano, la cipolla e la carota. Aggiungete poi i ceci e le patate tagliate a cubetti, fatele andare per 15-20 minuti circa. Unite poi i funghi porcini freschi anche questi tagliati a cubetti. Continuate la cottura per altri 5 minuti. In ultimo versate il prezzemolo sminuzzato. Aggiustate di sale e pepe. Versate in una scodella con un filo olio e mangiate caldo.
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Vellutata di castagne e zucca




Ho ricevuto la settimana scorsa “Chi l’ha mangiato?”, un nuovo libro illustrato edito da Editoriale Scienza che ho immediatamente condiviso con la Nanetta, anche se in realtà questo libro è destinato ai bambini dai 2 anni in su. 

Il libro illustra in modo giocoso una “lezione di ecologia” attraverso il semplice gioco del c’è e non c’è più: grazie alle numerose alette da sollevare, i bambini apprendono che si può giocare a nascondino con il cibo e scoprono che a volte agli animali piacciono gli stessi alimenti che amiamo noi proprio perché la  natura riesce a nutrire tutti.
Chi ha mangiato le uova?……sfogliando le pagine del libro, alla fine i piccoli lettori capiranno che si tratta proprio della volpe……oppure chi ha divorato l’insalata? Tutto questo con l’obiettivo di dimostrare che gli animali sono golosi quanto noi!






E se state già pensando ai regali di Natale sappiate che dal 3 ottobre al 2 novembre Editoriale Scienza ha lanciato una promozione dal titolo  “La scienza è servita” che prevede lo sconto del 20% su tutti i loro libri….un’ottima occasione per fare dei regali interessanti per i vs cuccioli!


400 gr di zucca tagliata a dadini
200 gr di castagne bollite
1 patata grande tagliata a dadini
latte di soia q.b.
soffritto q.b.
40 gr di pancetta a cubetti
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.
2 cucchiai di parmigiano grattugiato

In una pentola versate un filo di olio, fate soffriggere le verdurine, poi aggiungete la zucca, le patate e le castagne: ricoprite di acqua le verdure e cuocete. Ora se avete una pentola a pressione con 10 minuti di cottura ve la cavate; se invece disponete di una tradizionale pentola la cottura sarà circa di 30 minuti. A fine cottura frullate il tutto, se la vellutata risulta troppo densa aggiungete un pochino di latte di soia. Aggiustate di sale e di pepe. Nel frattempo fate cuocere in una padellino i cubetti di pancetta sino a quando non saranno diventati croccanti. Versate nelle ciotole la quantità di vellutata desiderata, aggiungete le briciole di pancetta, il parmigiano a piacere e mangiate calda.
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Canederli delicati al prosciutto cotto


Con le temperature ritornate nuovamente accettabili, ho deciso di realizzare questa versione delicata dei canederli che vi avevo già proposto.Mi piacciono molto i canederli perché sono versatili e si possono realizzare praticamente con tutto e poi anche perché permettono di far fuori il pane secco che inevitabilmente rimane sempre in dispensa e qualche salume. 




Ho notato però che se preparo i canederli con lo speck, alla fine del primo canederlo, il sapore dell’affumicato mi ha già un po’ stancato ed allora, come alternativa più delicata, ho deciso di prepararli soltanto con il prosciutto cotto: il risultato si addice decisamente di più al mio palato.
Io scappo, vado a recuperare la Nanetta: oggi è il suo primo giorno di scuola….ma anche il nostro primo giorno di scuola…..
Eccovi la ricetta che condivido volentieri con voi:200 gr di pane raffermo 30 gr di burro2 uova 1 scalogno150 ml di latte100 gr di prosciutto cottoFarina q.b. Una grattugiata di noce e di pepe1 cucchiaio abbondante di prezzemolo2 cucchiai di parmigiano Brodo di carne q.b.

In un tegame rosolate lo scalogno, aggiungete il prosciutto cotto tagliato a dadini e dorarli per un paio di minuti. Contemporaneamente bagnare il pane raffermo con il latte, aggiungere poi il prosciutto: amalgamare bene il tutto, poi unire le uova, il prezzemolo, il parmigiano, la noce moscata, il pepe ed, eventualmente il sale. Se l’impasto dovesse risultare troppo molle, a questo punto, aggiungete un paio di cucchiai di farina. Lasciare riposare l’impasto per una mezz’ora. Formare delle palle di circa 5-6 cm di diametro: c’è chi li ama più grandi e chi, invece, li preferisce più piccoli. Cuoceteli nel brodo per 7-8 minuti circa. Io avevo preparato un brodo di bollo, anche questo molto delicato. In un piatto versate i canederli ed il brodo. Cospargete eventualmente con parmigiano grattugiato. 
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Vellutata di fagiolini con gocce di pesto: best of estate 2011!


Chiedo scusa ai miei lettori e a quanti mi seguono da sempre. Nel mio ultimo post vi avevo lasciati scrivendo che mi sarei fatta viva con una sorpresa ed invece non ho più dato segni di vita…..cos’è successo? La risposta è semplicissima: sono stata letteralmente travolta dalle vacanze e dalla stanchezza accumulata nel corso degli ultimi 12 mesi e mi sono lasciata andare…….ho vissuto pienamente queste tre settimane di ferie insieme alla mia famiglia, liberando la testa dai pensieri negativi e dallo stress che ultimamente si erano insediati dentro di me…..per farvela breve ho dimenticato tutto: lavoro, blog, cucina e persino la  lettura alla quale non rinuncio mai!



Ed ora eccomi rientrata a casa,  al lavoro ed al mio blog……dal prossimo weekend mi rimetterò anche in cucina: per ora vi lascio un post di una ricetta che ha riscosso molto successo nell’estate del 2011……e continuerò con la proposta dei best of per tutta la settimana!Vi metto anche il link nel caso in cui vi venisse la voglia di rileggere il mio post!
Buon rientro a tutti voi!
Ingredienti
400 gr fagiolini (io ho usato quelli dell’orto che avevo congelato)450 gr di patateSoffritto (carota, cipolla e sedano)PestoOlio evoSale q.b.CrostiniParmigiano
Nella pentola a pressione fate scaldare un po’ di olio e fate il soffritto classico. Mettete i fagiolini nella pentola a pressione, lavate e sbucciate le patate, fatele a dadini e mettete anche queste nella pentola a pressione. Lasciate insaporire le verdure per qualche minuto, poi aggiungete l’acqua in modo da ricoprire  appena le verdure, chiudete la pentola a pressione e lasciate cuocere. Non abbondate con l’acqua, avrete sempre tempo di aggiungerne un poco. Da quando la pentola a pressione comincia a fischiare, calcolate 10 minuti circa. Lasciate raffreddare, immergete il frullatore e lasciatelo andare sino ad avere una vellutata dalla consistenza cremosa, piuttosto densa, aggiustate di sale. Servite in un piatto con delle gocce di pesto (proprio quello che utilizzate per la pasta), un filo di olio evo, un cucchiaio di parmigiano ed una manciata di crostini……..
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Vellutata fave, piselli e zucchine


Finalmente oggi vi posso proporre una ricetta realizzata esclusivamente con le verdure dell’orto: fave, piselli e le prime zucchine romanesche! E’ una vellutata dal sapore delicato che io ho reso ancora più morbida con l’aggiunta di un paio di cucchiai di panna acida. Inoltre ho voluto provarla fresca magari con l’aggiunta di una foglia di menta e l’ho trovata ugualmente gradevole. Ed ora tocca a voi!….Scusatemi ma le foto delle mie ricette ultimamente non sono un granché…..ho l’obiettivo della macchina fotografica seria che si è rotto ed adesso devo comperarne uno nuovo :-((((

Per 4 persone400 gr di zucchine150 gr di fave150 gr di piselli1 cipollotto2 cucchiai di creme fraiche CameoAcqua q.b.Sale q.b.Olio evo q.b.
Sgranare le fave ed i piselli. Io ho cucinato le fave con la loro pellicina perché trattandosi di fave dell’orto, rigorosamente biologiche non mi andava di scartare anche la pellicina. Tagliate a cubotti le zucchine. Affettate finemente il cipollotto. Nella pentola a pressione scaldate un filo di olio, lasciate andare il cipollotto e poi le verdure. Rosolate il tutto. Aggiungete l’acqua sino a coprire le verdure. Cuocete 5 minuti da quando la pentola a pressione comincia a fischiare. Se non utilizzate la pentola a pressione, cuocete per 20 minuti circa. Frullate il tutto. A questo punto avete due alternative: dopo aver frullato le verdure otterrete un composto cremoso al quale mescolerete la creme fraiche; in questo caso però, avrete una texture non completamente liscia perché è inevitabile che rimanga qualche pellicina sotto al palato sfuggita al frullatore ad immersione. In alternativa potete passare col cinese la vellutata, in questo caso unirete la creme fraiche alla vellutata in un secondo momento: se dovete dare la vellutata ad un bimbo, questa seconda ipotesi è senz’altro da privilegiare. Aggiustate di sale. Servite condita da un filo di olio ed una spolverata di parmigiano. E’ ottima anche fredda.


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Caciucco vegetariano



“Un caciucco vegetariano?”: è stata questa la reazione dell’Uomo Goloso quando gli ho annunciato che mi sarei cimentata nella preparazione di un caciucco diverso dal solito. Il caciucco a cui ho pensato e che vi propongo oggi è uguale al caciucco tradizionale, nella preparazione, ma ho sostituito il pesce con i ceci neri della Murgia carsica che avevo comperato su Gourmant…..




……..sito di specialità italiane che frequento da un po’ e da cui compro spesso. 
I ceci neri era la prima volta che li utilizzavo e devo confessare che mi piacciono moltissimo: sono piccoli, coriacei (ci vogliono circa 3 ore per cuocerli!), ma hanno un cuore tenero e saporito. Inutile dirvi che non sono riuscita nell’intento di far mangiare questo caciucco alla piccola….

150 gr di ceci neri della Murgia
1 carota
1 cipolla piccola
1 costa di sedano
1 foglia di alloro oppure 1 cucchiaio di alloro sminuzzato (io ho usato quest’ultimo)
1 spicchio di aglio
½ bicchiere di vino rosso
400 gr di pomodori pelati
sale q.b.
olio evo q.b.Fette di pane abbrustolito q.b.

12 ore prima mettete ammollo i ceci e poi cuoceteli : io li ho cotti circa 50 minuti con la pentola a pressione, altrimenti con la pentola normale il tempo di cottura sale a 180 minuti.
In una pentola scaldate dell’olio e fate soffriggere la carota, la cipolla ed il sedano. Quando saranno dorati, aggiungete lo spicchio d’aglio, l’alloro e poi il vino rosso. Lasciate che la parte alcolica del vino evapori, poi unite i pomodori pelati e continuate la cottura per mezz’ora almeno. Spegnete e lasciate raffreddare, recuperate la foglia di alloro e lo spicchio d’aglio e frullate questa salsa.  Aggiungete  i ceci e proseguite la cottura per altri 30 minuti. Abbrustolite le fettine di pane al forno, se vi piace potete anche passarci l’aglio. Versate questa zuppa fumante sulle fettine di pane, lasciate che si ammorbidiscano e poi divorate il tutto!
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Minestrone cremoso ai 3 cereali e alle lenticchie


Una delle poche attività fisiche praticate dall’Uomo Goloso è quella di salire e scendere dalla bilancia prima e dopo il fine settimana: immancabilmente, nelle 48 ore che separano l’inizio e la chiusura del weekend, il suo peso sale di almeno 1 kg e ½ …..








…..tutto questo perché nei momenti di pausa ci divertiamo a pasticciare in cucina e perché Lui si offre volentieri a fare da cavia assaggiando i risultati dei miei esperimenti! Insomma l’unico aspetto deleterio dei nostri fine settimana è l’aumento di peso; non fosse per questo piccolo dettaglio le nostre pause settimanali sarebbero veramente idilliache! E dopo un weekend passato a spadellare un minestrone orzo, farro ed avena con lenticchie decorticate ci sta proprio tutto!
150 gr di orzo, farro e avena (io li ho mischiati sino ad avere il peso che mi serviva)
50 gr di lenticchie decorticate (le uso decorticate perché hanno un colore che le rende più appetibili alla cucciola di casa)
1 porro medio
2 carote medie
½ sedano
1/3 sedano rapa
1 patata grossa
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
sale grosso q.b.
1 filo di olio evo q.b.

Nella pentola con un filo di olio, fate rosolare il soffritto (al posto della cipolla, ho utilizzato il porro che è una verdura di stagione), aggiungete i tre cereali, coprite con l’acqua ed iniziate la cottura. Con la pentola a pressione il tempo di cottura è di 10 minuti, con una pentola normale di 20 minuti almeno. Spegnete ed aggiungete il sedano rapa, la patata, il concentrato di pomodoro. Aggiustate di sale ed aggiungete, eventualmente dell’altra acqua. Proseguite la cottura con la pentola a pressione per altri 5 minuti, con la pentola normale moltiplicate per due il tempo. Spegnete, lasciate raffreddare. Io sono stata costretta a frullare questo minestrone perché altrimenti la Nanetta non se lo sarebbe mai mangiato! Questa volta però l’ho frullato appena appena in modo da lasciare la texture dei cereali e delle lenticchie. Servitelo accompagnato da crostini e da un filo di olio evo a crudo…..delizioso ma soprattutto completo!

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Vellutata sedano rapa e castagne



Iniziamo l’anno con l’introduzione di un ingrediente che non aveva, sino ad oggi, trovato posto sul mio blog : il sedano rapa……in effetti l’avevo assaggiato a più riprese in Francia, dove viene ampiamente utilizzato in ricette invernali, ma da quando sono in Italia non l’avevo più comperato. 





Ora si da il caso che abbia letto recentemente diverse ricette a base di sedano rapa sui giornali francesi e che sia scattata in me la passione per questo ortaggio sconosciuto ai più e spesso maltrattato. L’ho comperato una prima volta per preparare la ricetta che sto per proporvi e devo confessare che la prima reazione dell’Uomo goloso non è stata delle più entusiastiche…..ho continuato come se nulla fosse ed gli ho fatto assaggiare questa vellutata che gli ha fatto cambiare idea. 
E si perché questa vellutata può essere tranquillamente annoverata tra quelle ricette che spesso ci prepariamo per coccolarci: è cremosa al punto giusto, morbida e saporita al tempo stesso, golosa grazie alle castagne, ma anche detox perché non ci sono materie grasse impiegate. Provatela anche voi!
500 gr di sedano rapa1 cipolla di Tropea 300 g di castagne sbucciate 100 ml di latte di soia pepe nero appena macinatoolio evo q.b. sale grosso q.b.
Nella pentola a pressione scaldate un filo di olio, aggiungete la cipolla, poi il sedano rapa tagliato a cubetti. Lasciate insaporire il tutto per un minuto, poi aggiungete l’acqua, il sale grosso, chiudete la pentola a pressione e cuocete 4 minuti il sedano rapa. Aprite la pentola a pressione, unite le castagne sbucciate (io le ho comperate surgelate) e continuate la cottura per altri 4-5 minuti. Versate il latte di soia, frullate. Otterrete una crema densa. Versate nelle ciotole e macinate il pepe. Gustare calda!

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Crema di cicerchie e patate


Non ricordo più dove ho letto che la nostra dolce metà non deve essere necessariamente un uomo ma può essere anche un’amica……non condivido questa affermazione però riconosco che ci sono delle persone che il destino mette sulla tua strada, che diventano tue amiche e con le quali ti trovi ad avere un’affinità di sentimenti, sensazioni, stati d’animo ed emozioni veramente incredibile…..






……e’ il caso della mia amica Francesca, conosciuta per caso a Parigi qualche anno fa mentre entrambe aspettavamo l’inizio di un corso di ginnastica al Club Med Gym…..pur essendo diversissime per carattere e per vissuto, siamo molto unite anche se ci vediamo in media non più di due volte l’anno e per non più di 48 ore visto che io vivo a Milano e lei continua a vivere a Parigi…quando ci va bene ci troviamo all’aeroporto di Linate tra un volo di Francesca e l’altro per un caffè e due chiacchiere insieme che ci fanno sempre un mondo di bene…..ma ci vediamo su Skype ogni weekend per il nostro irrinunciabile appuntamento di chiacchiere e quant’altro. Il weekend scorso, Francesca ci è venuta a trovare; ne abbiamo approfittato per festeggiare, con qualche giorno di ritardo, il compleanno dell’Uomo Goloso e ci siamo lanciate in uno shopping gastronomico che si è concretizzato in un bagaglio da imbarcare di oltre 20 kg! Abbiamo passato due giorni a parlare della nostre vite, delle nostre paure, delle nostre piccole gioie quotidiane e delle nostre ansie e già stiamo pianificando il nostro prossimo incontro in autunno a Parigi o a Milano, vediamo un po’!

E poi visto che nel giro di 24 ore abbiamo perso qualcosa come 10 gradi, ho pensato bene di preparare questa vellutata che ha incontrato i favori di tutta la famiglia, Nanetta compresa!
Per 3 persone250 gr di cicerchie2 patate medie1 cipolla1 carota60 gr di pancetta dolce tagliata a cubettiSale q.b.Parmigiano grattugiato q.b.Olio evo q.b.
Mettete ammollo la cicerchia per 6 ore almeno. Sciacquate la cicerchia. Mettetela nella pentola a pressione con un filo di olio insieme alla cipolla e alla carota tagliate a cubetti.  Lasciate insaporire il tutto per un paio di minuti, poi aggiungete l’acqua (in genere io aggiungo l’acqua nella proporzione 3:1 cioè 3 parti di acqua per una parte di cicerchia): cuocete per 20 minuti almeno da quando la pentola comincia a fischiare. Spegnete il fuoco, ed aggiungete  la patata tagliata a cubotti ed il rametto di rosmarino. Continuate la cottura per altri 10 minuti. Spegnete, lasciate raffreddare un pochino, togliete il rametto di rosmarino e frullate il tutto. Nel frattempo cuocete in un padellino la pancetta a cubetti senza aggiunta di olio, lasciando che diventi croccante. In realtà il solo motivo per cui io ho aggiunto i cubetti di pancetta è per rendere questa crema più attraente per la Nanetta e devo dire che l’obiettivo è stato raggiunto perfettamente! Mettete in una ciotola la vellutata aggiungendo la pancetta e l’olio evo e, a piacere, del parmigiano grattugiato. 
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