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Carne

Carne, Riso

Pollo con anacardi

Pollo con anacardi

Quando voglio mangiare cinese a Milano vado sempre al ristorante Mandarin 2 che si trova dietro a Piazzale Piola. L’ambiente è molto curato, la cucina è cinese, ma utilizza spesso e volentieri materie prime italianissime come le cime di rapa ed i carciofi….infine, i proprietari sono molto gentili (cosa che, di questi tempi, non guasta mai)…..tra i tanti piatti buonissimi che prendo sempre da loro c’è questo pollo con anacardi che ho voluto provare a rifare a casa utilizzando degli anacardi “nature” che mi hanno portato dal Senegal…una ricetta semplice da realizzare ma di sicuro effetto!

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Mi è sempre piaciuta molto la fregola; trovo che sia un alimento versatile proprio come il couscous, un alimento che puoi preparare sotto forma di minestra oppure asciutto come una pasta. Qualche settimana fa insieme all’Uomo Goloso abbiamo voluto provare questa ricetta che avevamo visto in televisione cucinata dal nostro idolo, il mitico Giorgione…..che dirvi se non che è era buonissima e ci ha soddisfatti pienamente…..da rifare al più presto!

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Pollo alla paprika, yogurt ed olive

Quello con Teddi e le Fattorie Scaldasole è diventato oramai l’appuntamento primaverile per grandi e piccini. Anche quest’anno ci siamo ritrovati in una ludoteca di Milano ed abbiamo passato una mattinata all’insegna della creatività insieme ai nostri bambini che hanno imparato a realizzare delle coloratissime e fantasiose campanelle partendo da un semplice barattolino di yogurt. La Nanetta si è divertita tantissimo ed a casa abbiamo provato a creare altre campanelle sempre con i vasetti dello yogurt!

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Straccetti di manzo con pecorino e rughetta



Abbiamo approfittato della pausa pasquale per passare qualche giorno a Roma. Come succede spesso quando rientriamo a Roma, ci piace fare i turisti e così anche questa volta abbiamo macinato kilometri su kilometri spostandoci sempre a piedi…..ma non è mancato neppure lo shopping gastronomico: abbiamo comperato il pecorino romano – di cui la Nanetta è ghiottissima-, il guanciale al pepe -ottimo per l’amatriciana-, un assortimento di formaggi rigorosamente di pecora (che piacciono invece molto alla sottoscritta), le olive di Gaeta utilissime in cucina ed estremamente versatili, e la famosa corallina romana, il tipico salame che si mangia nel periodo pasquale…..insomma  visto che non ci capita spesso di scendere in macchina, ne abbiamo approfittato per riempire il cofano!



E con il pecorino comperato, ho preparato questi classicissimi straccetti a cui ho sostituito il parmigiano con il pecorino, rendendoli ancora più saporiti!

Per 4 persone
450 gr di fettine di manzo sceltissime
2 cucchiai di olio evo
pecorino romano in scaglie q.b.
1 mazzetto di rughetta
sale e pepe q.b.

Dalle fettine di manzo ricavate degli straccetti di carne. In una padella riscaldate l’olio e quando è ben caldo cuocete gli straccetti: 3-4 minuti al massimo dovrebbero bastare. Grattugiate a scaglie il pecorino e quasi alla fine della cottura ricoprire gli straccetti con il pecorino. Coprite la padella con un coperchio e spegnete lasciando però riposare il tutto per un minuto. Aggiustate di sale e pepe e cospargete con una generosa dose di rughetta preventivamente pulita e tagliata. Mangiare obbligatoriamente caldi!
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Straccetti di pollo, radicchio e gorgonzola




Ebbene si, penso che arrivi per tutti un momento nella vita in cui bisogna mettersi a dieta….per me questo momento è arrivato lunedì scorso, giorno in cui ho iniziato, per la prima volta in vita mia, una dieta….Con l’avanzare dell’età la tendenza ad appesantirsi si accentua, i chili accumulati durante le vacanze non si riescono a smaltire, complice anche una vita frenetica, stressante per alcuni aspetti, ma pur sempre abbastanza sedentaria, che certo non aiuta a bruciare i grassi o le calorie…..nel mio caso, poi, si aggiunge il fatto che mi piace cucinare, ma mi piace molto anche mangiare e questo è un dato di fatto ed è innegabile. 




Ho iniziato una dieta certamente per dimagrire un pochino – nel mio caso sono sufficienti 3-4 chili al massimo – ma soprattutto per darmi delle regole alimentari da seguire più ferree e per impormi di fare del movimento. L’attività fisica svolta nel fine settimana non basta, occorre fare almeno una o due sessioni di movimento anche durante la settimana. E così in pausa pranzo vado a camminare a passo svelto per 40 minuti circa……essendo alla prima settimana di dieta sono carica e molto determinata, mi domando però a termine quanto potrà durare la mia determinazione….vi tengo al corrente.
Oggi vi allego una ricetta che certo non è dietetica e che ho provato un paio di settimane fa, quando ancora l’idea della dieta doveva prendere forma!
Buon fine settimana a tutti!
Ingredienti per 3 persone
350 gr di petto di pollo1 basco di radicchio rosso50 gr di gorgonzola3 cucchiai di panna liquidaolio evo q.b.sale e pepe q.b.


Tagliate a listarelle il radicchio rosso o quello tardivo. Fate la stessa cosa con il petto di pollo al fine di ottenere degli straccetti di carne. In una padella scaldate dell’olio, versate il radicchio e saltatelo un minuto, aggiungete anche il petto di pollo e continuate la cottura per altri 3-4 minuti. Nel frattempo, in una ciotola a parte, amalgamate bene il gorgonzola con la panna liquida ed aggiungete il composto al radicchio ed al pollo. Lasciate cuocere per 2/3 minuti a fuoco vivace, aggiustate di sale e prevedete una generosa dose di pepe macinato al momento. Servite e mangiate caldi.
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Filetto di maiale con datteri e fichi secchi




Penserete che sono impazzita perché sto pubblicando ogni settimana una ricetta a base di carne….no non sono impazzita e non ho neppure modificato le mie abitudini alimentari….è solo che ultimamente sto sperimentando delle nuove ricette a base di carne con grande gioia della Nanetta e dell’Uomo Goloso che, diversamente dalla sottoscritta, sono dei convinti carnivori…..In questo caso ho abbinato la carne di maiale a della frutta secca e siccome mi considero un’antesignana della cucina del riciclo, ho utilizzato dei datteri medjoul jumbo e dei fichi secchi bianchi del Cilento che avevo comperato per le feste natalizie e che giacevano sconsolati nella dispensa! Ho accompagnato il tutto con del couscous di farro integrale ottenendo così un piatto unico sostanzioso e diverso dal solito. 





Per 4 persone600 gr di filetto di maiale2 scalogni1 cipolla6/8 fichi secchi4 datteri1 cucchiaio di mandorle sfilettate1 cubetto di fondo di cottura oppure del brodo di polloOlio evo q.b.Couscous q.b.

Tagliare il filetto a medaglioni. Affettare la cipolla e gli scalogni. Tagliare i fichi secchi ed i datteri a listarelle. In una padella, soffriggere la cipolla e gli scalogni per 3-4 minuti. Aggiungere i medaglioni e farlo dorare per bene. Unire poi i fichi, i datteri, il brodo di pollo oppure il fondo di cottura con una tazza di acqua calda. Cuocere una decina di minuti, un paio di minuti prima di spegnere unire anche le mandorle sfilettate. Io ho messo i medaglioni di filetto, la frutta secca ed il sughetto su di un letto di couscous di farro integrale che avevo precedentemente cotto. Servire caldo.
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Stinco alle spezie di nonna Gianna


Se c’è un piatto che mia suocera prepara veramente bene questo è lo stinco al forno. Se mi seguite da un po’ sul mio blog, avrete capito che non amo particolarmente la carne e che la maggior parte delle volte la preparo solo per far piacere alla Nanetta ed all’Uomo Goloso, però con questo piatto faccio un’eccezione! Nella stagione invernale quando mia suocera mi invita a pranzo, le chiedo sempre di cucinarmi il suo stinco al forno aromatizzato alle spezie che apprezzo moltissimo….e poi succede sempre che ne avanzi uno e che me lo porti a casa per le mie schiscette al lavoro!





Per 3 persone3 stinchi di maiale
olio evo q.b.
1 pugnetto di chiodi di garofano
½ stecca di cannella
sale grosso
fondo di cottura
salvia q.b.
rosmarino q.b.
vino bianco secco

In un capiente tegame mettete almeno tre cucchiai di olio, un rametto di rosmarino, uno di salvia, i chiodi di garofano e la cannella e rosolate gli stinchi a fuoco vivace, aggiungendo anche il vino bianco. Quando la parte alcolica del vino sarà evaporata e gli stinchi avranno cominciato a dorarsi, mettete il tegame nel forno a 170°. Aggiungete il fondo di cottura, che avrete precedentemente preparato diluendolo con dell’acqua calda. Gli stinchi dovranno cuocere almeno un’ora al forno; ogni tanto girateli e bagnateli con il loro sughetto. Aggiustate di sale solo se necessario perché il fondo di cottura tende ad essere già molto salato. Quando il sugo si sarà consumato, servite caldi accompagnati da polenta oppure da un bel puré di patate fatto in casa.

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Cotechino in crosta



Non so a voi, ma a me capita che i giorni prima di Natale siano una vera e propria corsa contro il tempo. Il fine settimana è trascorso velocissimo tra merende di Natale, cene ed ultimi preparativi gastronomici. Mi sono seduta a tavolino ed ho finalmente definito tutti i dettagli del cenone del 24 e del pranzo di Natale. Ho fatto l’elenco di quello che mi rimane da comperare; ho visto come apparecchiare il tavolo; ho nascosto i regali per la Nanetta nel grande sacco di Babbo Natale; ho finito gli ultimi pacchetti…insomma non mi sono fermata un attimo e la settimana appena iniziata ha l’aria di non essere di tutto riposo….vabbè mi consolo con il fatto che sarà una settimana cortissima: io infatti dal 24 sono in ferie sino al 27 dicembre!




Non amo il cotechino ma sarebbe più giusto dire che non amavo il cotechino sino a quando non ho provato il cotechino della cascina a km 0 che abbiamo nel paese accanto al nostro. Non amavo il cotechino innanzitutto perché non fa parte della tradizione gastronomica della mia regione e poi perché evidentemente il cotechino assaggiato sino ad ora era di bassa qualità. Ho provato il cotechino artigianale della cascina e devo confessare di essermi ricreduta: è magro, non lascia in bocca quella sgradevolissima sensazione di grasso e, soprattutto, lo trovo un piatto versatile. L’ho cucinato con le lenticchie ed il pomodoro, l’ho provato in maniera classica con il puré e la settimana scorsa, lho preparato in crosta abbinandolo a degli spinaci ripassati con il burro. Devo dire che i miei amici, “milanesi doc”, lo hanno trovato molto gustoso e gradevole. Condivido volentieri con voi la ricetta che avevo per caso trovato non so più su quale rivista. Non vi faccio ancora gli auguri ma vi do appuntamento a dopodomani per un’altra ricetta dal sapore tipicamente invernale.
A presto e stay tuned!

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
500 gr di spinaci cotti
1 cotechino da 500 gr circa
2 cucchiai di uvetta
1 cucchiaio di pinoli
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
burro q.b.
1 tuorlo d’uovo
semi di sesamo q.b.
Bagnate il cotechino sotto l’acqua tiepida, bucherellatelo con uno stuzzicadenti e poi cuocetelo in maniera tradizionale cioè avvolgendolo in un panno, immerso nell’acqua con una cottura di 2 ore circa. Io l’ho cotto nella pentola a pressione e quindi di 40 minuti me la sono cavata.Sbollentate gli spinaci e ripassateli in padella con il burro cospargendoli di parmigiano, di uvetta e di pinoli. Srotolate la pasta sfoglia, disponete gli spinaci ed adagiate il cotechino: arrotolate il tutto.Spennellate con del tuorlo d’uovo e versate a pioggia i semi di sesamo. Infornate per 25 minuti circa a 200°.
Servite caldo ma è ottimo anche a temperatura ambiente.


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Ossobuco alla milanese (fatto da una romana….)


E’ dall’inizio del 2008 che vivo a pochi km da Milano ma, devo confessare che non mi era mai passato per l’anticamera del cervello di preparare l’ossobuco alla  milanese. E’ vero che per amore dell’Uomo Goloso sto cercando di introdurre nel mio repertorio culinario alcuni classici della cucina del nord e più precisamente della cucina lombarda: parlo della polenta, che ho rivisto a modo mio e che preparo con del sugo fatto con il filetto di maiale, mi riferisco anche allo stinco cucinato con le spezie, la cui ricetta sarà a breve pubblicata sul blog, ma con l’ossobuco non mi ero mai cimentata……





……Ora è successo che ho visto degli ossobuchi di vitella magrissimi e che sia stata improvvisamente ispirata dalla ricetta dell’ossobuco alla milanese. Ho preso il mio prezioso “Talismano della felicità”, sono andata a leggere la ricetta ed ho cercato di riprodurla, introducendo qualche piccola variazione nella parte finale. Per essere la prima volta, il risultato è stato veramente soddisfacente, apprezzato dall’Uomo Goloso in primis, dalla Nanetta che si è mangiata la carne dell’ossobuco, evitando accuratamente quello che restava del midollo e dalla sottoscritta che, pur non amando particolarmente la carne, ha tuttavia apprezzato questa nota finale agrumata che la scorza di limone ha conferito alla preparazione.
Ingredienti per 3 persone3 ossobuchi100 gr di burroFarina bianca q.b.½ bicchiere di vino bianco seccoOlio evo q.b.
Per la salsa finaleUn mazzetto di prezzemolo1 spicchio di aglio3 acciugheLa scorza di un limone bio
Per la purea di patatePatate bollitePrezzemoloNoce di burroOlio evo
Passare l’ossobuco nella farina bianca. Nella pentola antiaderente far sciogliere il burro in dose generosa, quando è sciolto mettete gli ossibuco e lasciateli rosolare. Aggiungete il vino bianco e proseguite la cottura facendo evaporare la parte alcolica del vino, poi abbassate il fuoco e cuocete per un’ora abbondante. Nel frattempo preparate una salsina con il frullatore mettendo insieme il prezzemolo, lo spicchio di aglio, le acciughe e la scorza di un limone bio. 5 minuti prima della fine della cottura unite la salsina, lasciate che si amalgami bene con il sugo di cottura e con la carne e lasciate insaporire per 5 minuti. Io ho adagiato l’ossobuco su questa purea di patate che avevo preparato facendo bollire le patate, schiacciandole, aggiungendo una noce di burro e dell’olio d’oliva e per ultimo il prezzemolo. Disponete sul piatto la purea di patate, poi l’ossobuco e la sua salsa: mangiate caldo…..no il risotto alla milanese proprio non me la sono sentita di farlo!

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