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Pasta alla Nettuno: pesce azzurro in quantità!


E’ sempre complicato riuscire a far mangiare il pesce ai bambini: non so neppure io il motivo, ma sembra quasi che i bambini nutrano una solida idiosincrasia per questo gustoso alimento. Ed ecco allora che quando si trova una ricetta che contiene pesce in quantità importante, che è gustosa e che i nostri pargoli sembrano gradire molto, diventa il nostro asso nella manica.
E’ il caso di questa pasta alla Nettuno che ho avuto modo di gustare in occasione delle vacanze al mare, che è molta piaciuta alla Nanetta e che ho rifatto con successo a casa. La prima volta che l’ho assaggiata la pasta utilizzata era lo spaghetto che a mio avviso si coniuga meglio; io l’ho voluta provare, per semplificare la vita alla Nanetta, con della pasta corta, ed il risultato non è male.
Per questa ricetta vi elenco gli ingredienti, mi risulta molto difficile indicarvi le quantità esatte perché variano in funzione del gusto e del numero di persone: a me la pasta piace con molto condimento perché spesso mangio solo un piatto di pasta, un po’ di verdura ed il mio pasto si ferma lì…..e poi se vi doveste rendere conto che il condimento è un po’ troppo abbondante, potete sempre metterlo in una vaschetta e surgelarlo come ho fatto io.
Alici fresche; sgombro fresco; pagro oppure, in alternativa, pagello rosa in filetti se possibile; gamberoni sgusciati e non; scampetti interi; vongole sgusciate…+ Olio evo+ Prezzemolo+ ½ cipolla + Un goccio di vino bianco secco+ Peperoncino+ Sale e pepe
In pescheria fatevi eviscerare le alici, lo sgombro ed il pagro. A casa private le alici ed lo sgombro della testa e della coda, togliete le squame e lasciate solo il filetto. Per il pagro, se non siete riusciti a trovare i filetti, allora dovrete far cuocere il pesce intero scottandolo leggermente in una padella con un filo d’olio in modo che si riesca a pulirlo bene ed a staccare i filetti dalla spina.
In una padella mettete un po’ di olio evo, fate scaldare, aggiungete la cipolla e poi mettete i filetti di pesce: lasciate cuocere per 5/6 minuti. Tirateli fuori e fatene un battuto. Io li ho messi nel minipimer e li ho sminuzzati ma non tantissimo: ne sono venute fuori delle “briciole” di pesce azzurro.
Ho preso nuovamente la padella, ho messo un filo di olio ed ho fatto cuocere insieme le briciole di pesce con i gamberoni, gli scampetti e le vongole, sfumandoli con un goccio di vino bianco. Dopo averli cotti 5-6 minuti, ho aggiustato di sale e di pepe. Per color che amano il piccante potete aggiungere il peperoncino: con la piccola io non posso!
Nel frattempo fate bollire la pasta, buttatela nell’intingolo: prima di servire in tavola mettete un poco di prezzemolo sminuzzato. La Nanetta non ha naturalmente mangiato i gamberi, gli scampi e le vongole, però ha molto gradito le briciole di pesce forse perché le ha associate a quelle del pane o della pizza J ed è un bene che ami le briciole di pesce perché è pesce azzurro, particolarmente ricco di Omega3!

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Lasagnette fiori di zucca e salsiccia


Qualche giorno fa parlavo con la mia amica Luciana e mi diceva che quest’anno ha fatto incetta di fiori di zucca: una volta ne ha raccolti ben 600 e la volta successiva si è fermata “solo” a 450…..ma che cosa ci farà mai con tutti questi fiori di zucca? La risposta che mi ha dato è stata semplicissima: prepara un intingolo che poi congela, a base di fiori di zucca e salsiccia sminuzzata, così d’inverno quando il freddo impera,  questa salsina le ricorda le calde giornate d’estate…..Mi ha consigliato di preparare con questo composto pasta, risotto ma, soprattutto delle lasagnette. E così anch’io, con il primo carico abbondante di fiori di zucca dell’orto, ho preparato le lasagne di Luciana che ho fatto assaggiare ai miei genitori ed ai miei suoceri. Il giudizio è stato unanime: delicatissime e deliziose!
Vi metto la ricetta a grandi linee perché poi ognuno preparerà il quantitativo di lasagne che meglio crede: io ho fatto una teglia per 4-5 porzioni consistenti.
Mi scuseranno i puristi se ho utilizzato la pasta all’uovo fresca già pronta per le lasagne, ma il tempo per mettermi pure a fare la pasta proprio non ce l’avevo…..considerando che la Nanetta ha terminato il nido e quindi faccio la mamma 24H/24H…..
La Nanetta alle prese con le lasagne….operazione raffreddamento!

Ingredientisfoglia di pasta fresca fiori di zucca tanti (almeno 30…..io ne ho messi di più)2-3 zucchine di medie dimensioni4 salsicce di prosciuttobesciamella fontina a fette q.b.parmigiano reggiano q.b.2 scalogniolio evosale e pepe q.b.
Pulite i fiori di zucca, privateli del pistillo, lavateli appena e metteteli ad asciugare su di uno strofinaccio. Lavate le zucchine e tagliatele a rondelle. In una padella fate appassire lo scalogno tagliato finemente con un po’ di olio, aggiungete le zucchine, lasciate cuocere per 5-8 minuti almeno. In un’altra padella ripetete questa stessa operazione mettendo però i fiori di zucca: preferisco cucinare i fiori separatamente dalle zucchine perché rilasciano molta acqua al momento della cottura. Private le salsicce della pelle, sbriciolatele con una forchetta e mettetele in un tegamino dove le lascerete cuocere senza l’aggiunta di altri grassi.
Per la besciamella andate a vedere il mio post in cui vi spiego il metodo.
Prendete una pirofila capiente: sul fondo spalmate un po’ di besciamella, poi mettete la sfoglia di pasta, poi nuovamente un sottile strato di besciamella, le zucchine, i fiori di zucca, la fontina tagliata a strisce sottili ed infine la salsiccia. Io ho fatto due strati con questo ripieno. Terminate la lasagna con besciamella, zucchine e un’abbondante manciata di parmigiano in modo da fare la crosta.
Mettete in forno a 180-200°  per 35 minuti almeno. Togliete dal forno e lasciatele riposare almeno 5 minuti: devo essere calde ma non bollenti perché altrimenti il sapore delicato delle zucchine e dei fiori di zucca viene annientato dal calore.Bon appétit!

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Bigoli con vongole, asparagi e bottarga


Dopo due settimane di relax assoluto al mare, ho fatto una puntatina in montagna a lasciare la Nanetta dai nonni romani. Ne ho approfittato per trascorrere anch’io qualche giorno al fresco a contatto con la natura.
Mai mi sarei aspettata di trovare, sulle Dolomiti, un ristorante che proponeva molti piatti a base di pesce: curiosando tra quelli presenti nella carta, questa ricetta ha immediatamente attirato la mia attenzione perché sono un’amante degli asparagi, oltre ad adorare il pesce. Quindi senza neppure averli assaggiati, e traendo spunto solo dal nome del piatto letto su di un menù, ho provato a realizzare questa ricetta. Che dire…..buoni, buonissimi, sani ed equilibrati nei sapori. Da rifare in un futuro prossimo e da consigliare!


Ingredienti per due persone250 gr di bigoli freschi all’uovo6 asparagi già puliti700 gr di vongole grandi½ cipolla bianca bottarga grattugiata q.b. (io ho usato quella di pesce spada)olio evo q.b.sale q.b.1 goccio di vino bianco
Mettete le vongole a “spurgare” nell’acqua salata: lasciatecele almeno 4 ore, se riuscite anche una notte intera.
Tagliate gli asparagi a cubetti della grandezza di 2-3 cm. Tagliate finemente la cipolla. In un tegame mettete l’olio, quando è caldo aggiungete la cipolla e lasciate dorare un paio di minuti. Versate poi gli asparagi e cuoceteli per 4-5 minuti, devo rimanere un po’ duretti. Versate poi le vongole, dopo averle sciacquate e sgocciolate: aggiungete un goccio di vino bianco secco. Alzate il fuoco e cuocete per 3-4 minuti il tutto.
Cuocete i bigoli: quelli freschi all’uovo hanno un tempo di cottura sugli 8 minuti. Nel frattempo grattate la bottarga a parte. Scolate i bigoli, mescolateli bene all’intingolo asparagi-vongole ed aggiungete la bottarga grattugiata. Servite in tavola caldi caldi.
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Spaghettini con pomodori, spinaci novelli e sesamo


Anche se l’estate sembra lontana, dopo gli acquazzoni e le temperature degli ultimi giorni, il mio orologio biologico mi segnala che è tempo di insalate, di pasta fredda e di condimenti light. Avevo gli ultimissimi (ahimé) spinaci dell’orto ed ho pensato di realizzare questa pasta che ho inventato al momento e che mi è venuta veramente ed inaspettatamente bene, forse perché alla base, la materia prima era di ottima qualità.

Vi elenco gli ingredienti in ordine sparso così come mi vengono in mente. Per due persone+Nanetta, prendete una ventina di pomodori ciliegino, lavateli e tagliateli a metà, disponeteli su di una teglia da forno, mettete un filo di olio evo ed un pizzico di sale ed infornateli per venti minuti circa a 180°: dovranno essere solo appassiti, tirateli fuori dal forno e versatene la metà nell’insalatiera. Nel frattempo lavate le foglie più piccole e più tenere degli spinaci, asciugatele e mettete anche queste nell’insalatiera. Fate tostare in un padellino un cucchiaio di semi di sesamo. Mettete la pasta a cuocere (io ho usato degli spaghettini che in 6 minuti sono cotti), scolatela bene e gettatela nell’insalatiera. Versate l’altra metà di pomodori canditi ed il sesamo, mescolate bene: con il calore della pasta, gli spinaci si cuoceranno. Aggiungete un filo di olio ed una macinata di sale se necessario.
Trovate questa ricetta anche su EasyBaby!
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Le MIE tagliatelle Primavera



In rete si trovano 1000 ed 1 ricette sulla pasta primavera: c’è chi la fa con le verdurine dell’orto raccolte in primavera (vedi piselli o carote); chi invece, come la mia mamma, ci mette la panna; chi utilizza la pasta corta, insomma le interpretazioni di questa ricetta si sprecano…….e la mia è l’ennesima variazione sul tema.A onor del vero di primavera questa pasta ha solo gli asparagi perché gli altri ingredienti si trovano bene o male tutto l’anno.  Forse più che primavera avrei dovuto chiamarla mari e monti: vabbé questo è e beccatela così J
però devo dire che è piaciuta molto alla Nanetta, soprattutto gli scampi che ho dovuto pulire uno ad uno!

Ingredienti per 2 persone+ Nanetta5 nidi di tagliatelle all’uovo
100 gr di asparagi già puliti
80 gr di funghi porcini freschi/congelati, non secchi
una decina di pomodori ciliegino
15 code di scampo
5/6 foglie di basilico
1 spicchio di aglio
olio evo
sale e pepe q.b.

Pulite gli asparagi privandoli del gambo, metteteli in una casseruola con l’acqua fredda, portate ad ebollizione e lasciate cuocere per 5 minuti, gli asparagi dovranno rimanere ancora un po’ duretti.
Pulite i funghi se freschi, se sono surgelati saltate il passaggio.

In una padella mettete l’olio e lo spicchio di aglio, buttate dapprima gli asparagi, lasciate cuocere un paio  di minuti, poi i funghi porcini, stessa cosa, poi le code di scampi ed i pomodori per ultimi: a me i pomodori piacciono appena appassiti, ma sono gusti personalissimi, quindi se volete invece che si frantumino, basta farli cuocere un paio di minuti in più. Aggiustate di sale e pepe. Fate bollire le tagliatelle, scolatele (ricordatevi di tenere da parte un po’ di acqua di cottura della pasta), unitele al condimento. Servite in tavola calde.  

PS: mia mamma aggiunge la panna al composto: dopo i pomodorini mette un paio di cucchiai di panna e lascia cuocere ancora per un paio di minuti. Personalmente io la preferisco senza panna perché anche se messa in piccole dosi, la panna ammazza un po’ i sapori……J
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Spaghetti con bottarga di spada e verdure



In linea di principio la bottarga mi piace perché essendo un’amante del pesce, la bottarga sa di pesce all’ennesima potenza e quindi non può non piacermi……a parte l’abbinamento con i carciofi in carpaccio e con gli spaghetti però, non mi vengono in mente molte altre ricette, ma forse sono io che non avendola mangiata così spesso, non ho saputo svilupparne le potenzialità….la ricetta di oggi è una rivisitazione dei classici spaghetti con la bottarga: ho voluto aggiungere semplicemente delle verdure, che poi sono le verdure base del soffritto, per dargli quel tocco “vegetale” e per stemperare il forte della bottarga. Ne è risultato un piatto più equilibrato del previsto nei sapori perché in effetti queste verdurine a cui ho aggiunto un pizzico di zucchero contribuiscono non poco a smorzare l’effetto salato della bottarga. E poi, particolare da non trascurare, è una ricetta che si mette in piedi veramente in 20 minuti, il tempo di far bollire l’acqua e buttare la pasta :-)))))


Ingredienti per due persone

200 gr di spaghetti
1/2 cipolla
1/2 costa di sedano
1 carota
40 gr di bottarga di spada Campisi grattugiata
30 gr di burro
un cucchiaino da caffé di zucchero
olio EVO
sale, pepe q.b.


Tagliate le verdure come se doveste fare un soffritto ma dalla grana più grossa. In una padella fate sciogliere la noce di burro e mettete le verdure a cuocere a fuoco bassissimo, aggiustate di sale e pepe e a fine cottura, aggiungete lo zucchero, lasciando andare per un paio di minuti ancora le verdure sul fuoco.
Cuocete la pasta, nel frattempo grattugiate la bottarga. Scolate la pasta ma non tantissimo in modo  che rimanga ancora “impigliata” negli spaghetti un poco di acqua di cottura, oppure al momento di scolare la pasta potete mettere da parte una tazzina di acqua.
Rovesciate gli spaghetti sulle verdure, mescolate bene ed aggiungete la bottarga: servite caldi caldi…..
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Tagliolini con bruscandoli


I bruscandoli: e cosa sono? E’ stata questa la mia prima reazione quando un paio di anni fa mio suocero mi chiedeva se volessi dei bruscandoli…..conoscendo l’amore di mio suocero per i salumi e gli affettati in genere, all’inizio, ingenuamente, pensavo che fossero dei salumi particolari….ed invece ho fatto una delle più belle scoperte degli ultimi anni in fatto di alimentazione. Allora per chi, come me sino al 2009, viveva nell’ignoranza, i bruscandoli sono i getti primaverili della pianta del luppolo selvatico (il nome luppolo vi evoca sicuramente la birra…) e crescono spontaneamente nel Nord Italia in questa stagione nei pressi di radure, siepi o fossati. Ho scoperto che qui al Nord vengono definiti con nomi diversi: in Lombardia li chiamano asparagina, a Mantova e a Cremona luartis, in Piemonte luvertìn, in Emilia-Romagna vartis…insomma anche in questo caso, regione che vai, nome che trovi.

Io li trovo buonissimi, hanno un sapore molto delicato che si presta a numerose preparazioni. In genere li sbollento per 3-4 minuti e poi me li mangio conditi con olio e limone, ma ho voluto fare una frittata che mi è riuscita bene e poi preparare questi tagliolini che hanno avuto successo presso mio marito e la Nanetta. Si, ma dove comperarli? A me i bruscandoli li porta mio suocero che, molto generosamente, li raccoglie e me li regala…..sono stata anch’io a raccoglierli ma si fa una fatica e poi ci vuole comunque molto tempo. Non li ho trovati all’Esselunga ma immagino che nei Farmer’s Market di Coldiretti non avrete difficoltà a trovarli.



Ingredienti per 2 persone+ Nanetta
220 gr di tagliolini all’uovo
un mazzetto di bruscandoli
30 gr di burro
30 gr di parmigiano grattato
sale e pepe q.b.

Sbollentate i bruscandoli per 3-4 minuti e poi scolateli. In una padella mettete il burro, quando diventa caldo versate i bruscandoli e fateli insaporire per 4-5 minuti: come sempre, aggiustate di sale e pepe. Fate cuocere i tagliolini, scolateli, ma lasciate da parte un poco di acqua di cottura della pasta. Versate nella padella i tagliolini e fateli mantecare con i bruscandoli, aggiungete una bella manciata di parmigiano e, se vi sembrano troppo secchi, un pò di acqua di cottura della pasta. Servite in tavola caldi.

Ho provato a farli invece che ripassati con il burro, ripassati con aglio, olio e peperoncino, sono buoni ma ritengo che l’abbinamento con il burro, nel caso dei bruscandoli, esalti meglio il sapore della verdura. Mio marito li ama in entrambi i modi, io li preferisco con il burro.
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Fusilli con carciofi, guanciale e pecorino romano


Pasqua si avvicina ed io mi sto preparando alla mia trasferta romana: già sogno montagne di carciofi alla giudia, cascate di fave fresche da abbinare al saporito pecorino romano, fiumi di fragole di Terracina….insomma tutto quello che meglio rappresenta la cucina romana in questo periodo dell’anno…ed allora per allenare i muscoli (però solo quelli delle mandibole) mi sono inventata una ricetta che è una rivisitazione in chiaro, senza pomodoro, dell’amatriciana perché prevede l’uso del guanciale e del pecorino ed è un omaggio ad uno degli ortaggi che amo di più, i carciofi. 
L’ho testata su mia figlia che ha moooolto gradito e difatti l’uso dei fusilli è dettato soprattutto dall’esigenza di utilizzare un formato di pasta che potesse andare bene anche a lei. Io avrei usato un formato ancora più grosso, uno di quei formati speciali come dei pennoni oppure dei fusilli giganti ma sarebbe poi stato complicato farle mangiare alla Nanetta da sola. Ritengo inoltre sia un modo alternativo per far mangiare le verdure di stagione ai nostri bimbi.



Ingredienti per 2 persone + Nanetta
250 gr di fusilli
3 carciofi
40 gr di guanciale
30-40 gr di pecorino romano
olio EVO q.b.
1 spicchio di aglio
sale q.b.

Pulite i carciofi, eliminate il fieno interno, strofinateli bene con il limone perché non diventino neri e poi tagliateli a spicchi sottili.
Tagliate a dadini piccoli il guanciale. In una padella con poco olio, mettete il guanciale a cuocere: quando comincerà a sfrigolare, versate i carciofi, alzate un pò il fuoco e lasciate cuocere per 10 minuti.
Attenzione che i carciofi potrebbero bruciacchiarsi un pò: io li adoro un pò croccantini, però nel caso in cui non foste fan dei carciofi croccanti, allora aggiungete un filo di acqua e proseguite la cottura. Aggiustate di sale: non c’è bisogno di aggiungere del pepe perché normalmente il guanciale è abbastanza pepato di suo. Grattugiate il pecorino.

Fate bollire i fusilli, scolateli e versateli nella padella con i carciofi ed il guanciale, mettete il pecorino, mescolate bene il tutto e servite in tavola caldi.
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Gramigna piselli, porri e pancetta affumicata


La gramigna di cui scrivo nel mio post oggi non è quella pianta che infesta in nostri campi e che gli agricoltori vedono come il fumo agli occhi perché si devono sobbarcare l’onere di estirparla, no non è quella.
La gramigna del mio post è una pasta tipica dell’Emilia che ho imparato ad amare quando ancora lavoravo in ambito automotive e quando, ogni anno a dicembre, andavo al Motor Show di Bologna…..Ora cosa c’entra la gramigna con il Motor Show di Bologna, vi starete chiedendo voi? C’entra c’entra, perché a parte l’ammazzata che mi facevo ogni volta al Motorshow (per chi c’è stato una o più volte sa bene di cosa parlo), l’aspetto positivo di questa trasferta erano i ristoranti nei quali ogni sera andavamo a nutrire i nostri corpi sfranti da una giornata di super lavoro ed i nostri cervelli in ebollizione.
Ed è proprio in una delle trattorie frequentate tanto assiduamente che ho scoperto la gramigna: lì la facevano con salsiccia e sugo, un piatto robusto che però in quel contesto ci stava tutto. Da allora, diciamo che di anni ne sono passati parecchi, ogni tanto la ripropongo in versioni diverse e devo dire che è una pasta che si presta a molteplici abbinamenti senza perdere le sue peculiarità. Da quando poi, mia figlia ha terminato lo svezzamento ed ha cominciato a mangiare con noi e come noi, ho scoperto, inaspettatamente, anche un’altra cosa: la gramigna, proprio per la sua tipica forma, è adattissima ai bambini perché riescono a prenderla bene con il cucchiaio ed allora mi sono detta che forse non ci avevo mai pensato, ma è proprio con il cucchiaio che questa pasta va mangiata. La ricetta di oggi poi prevede almeno un ingrediente di stagione, il porro, mentre i piselli sono surgelati però sono sempre un assaggio di primavera, in attesa che arrivino quelli freschi :-))))

Ingredienti per due persone+ Nanetta
220 gr di gramigna (io ho comperato quella a marchio Coop ed è buona)
1 porro grande
200 gr pisellini surgelati
50 gr pancetta affumicata
olio EVO
sale e pepe q.b.
una bella manciata di parmigiano
cucchiaio


Pulite il porro, eliminate la parte verde verde e tagliate a rondelle la parte bianca. In un tegame fate riscaldare l’olio ed aggiungete il porro. Quando il porro comincerà a diventare trasparente, dopo 3-4 minuti circa, mettete i piselli surgelati: lasciate cuocere a fuoco medio almeno 10 minuti, sino a quando i pisellini non si cominceranno a sfaldare. Tagliate la pancetta a listarelle sottili e fatela cuocere in un padellino senza olio né burro: diventerà croccante e rilascerà il grasso. Unite la pancetta all’intingolo 2P (porri-piselli) e lasciate insaporire a fuoco basso per 5 minuti scarsi, a questo punto aggiustate di sale e pepe: potreste anche aggiungere una schizzatina di vino bianco secco, io nn l’ho fatto perché dovendola dare a mia figlia, preferisco evitare, però ci sta bene. Cuocete la gramigna, scolatela e poi mescolatela all’intigolo 3P, spolverate con del parmigiano reggiano: mangiatela con il cucchiaio, da più soddisfazione!

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