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Timballo primaverile di ziti, piselli e speck






Purtroppo i piselli dell’orto non sono ancora pronti, però al mercato qualcuno ha già i piselli freschi…chissà da dove verranno, di certo non dalla Pianura Padana ma dal sud Italia. In ogni caso con i primi piselli freschi trovati, ho voluto preparare questo timballo dal sapore primaverile. Realizzarlo è di una semplicità estrema ed il risultato è garantito. La Nanetta non l’ha trovato di suo gradimento ma c’è da dire che sino ad oggi non ha mai mostrato di amare le ricette pasticciate : le lasagne, i timballi e tutto quello di cui non riesce bene ad identificare il contenuto non fa per lei….fanno eccezione le frittate che, al contrario, adora, in particolar modo quella con le zucchine romanesche oppure la classica prosciutto cotto e formaggio.
400 gr di ziti450 gr di piselli sgranati2 scalogniBesciamella+ 180 gr di crescenza o stracchino morbido150 gr di speck tagliato a fettine sottilissime½ uovo sbattutoOlio evo q.b.Burro q.b.Sale q.b.In una padella fate scaldare l’olio, unite lo scalogno tagliato sottile sottile e poi i piselli : cuocete i piselli sino a quando non diventeranno teneri (ci vorranno almeno 10 minuti).Nel frattempo preparate la besciamella secondo la ricetta che trovate qui: a metà cottura della besciamella, aggiungete lo stracchino e continuate a girare.Cuocete la pasta e scolatela.Prendete una pirofila, ungetela leggermente, rivestitela con le fettine di speck e spennellate con l’uovo sbattuto: versate la metà degli ziti, della besciamella e dei piselli; unite la restante metà della pasta, della besciamella e dei piselli. Infornate per 20 minuti circa a 180°. Servite il timballo caldo.

Buona Pasqua a tutti! Alla settimana prossima!
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Gramigna aromatica alla salsiccia secca


Domenica scorsa il tempo dalle mie parti non è stato affatto bello: non che fosse freddo ma c’era un forte vento, molto grigiore, insomma la classica domenica uggiosa….solo a metà pomeriggio il sole ha fatto un timido capolino per poi scomparire nuovamente dopo un quarto d’ora….ed io che avevo ancora un salsiccia fatta in casa che avevo fatto essiccare in cantina, ne ho approfittato per preparare questo ultimo piatto dal sapore invernale che ha fatto la felicità della Nanetta perché adora la salsiccia ed in particolar modo quella fatta in casa….lei si è spazzolata la gramigna e la salsiccia, mentre il trito aromatico ed il pomodoro ce lo siamo divisi io e mio marito.La scelta della gramigna come formato di pasta mi è apparsa inevitabile: amo molto questa pasta, soprattutto per i bambini, che riescono a mangiarla bene con il cucchiaio e trovo che sia poco conosciuta, a parte in Emilia dove è, a giusto titolo, usatissima. Io compero sempre la gramigna della Coop : è buona e conveniente. Vi ho già proposto una ricetta un anno fa circa, eccomi oggi con la seconda!
220 gr di gramigna1 barattolo di pomodoro a pezzi100 gr di salsiccia seccaTimo, rosmarino, salvia q.b.Olio evo q.b.1 spicchio di aglioParmigiano grattugiato q.b.Sale poco
Sbucciate uno spicchio d’aglio e fatelo scaldare in una padella con un po’ di olio, versate il pomodoro a pezzi e fate cuocere per 5-6-minuti circa a fuoco medio. Nel frattempo tagliate a cubetti piccoli la salsiccia secca e sminuzzate le erbe aromatiche. Aggiungete la salsiccia al sugo, continuate la cottura a fuoco bassissimo per altri 15 minuti, alla fine aggiungete il trito di erbe aromatiche e lasciate cuocere per 1-2 minuti. Assaggiate il sugo per capire se necessita di sale : io non l’ho messo, il sugo era già saporito di suo ed è bene per tutti, non solo per la Nanetta, non mangiare salato. Bollite la gramigna, scolatela, conditela con questo sugo aromatico, cospargetela con del parmigiano grattugiato e portatela in tavola.
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Tagliolini con cipolla, zafferano e briciole….


L’altro giorno ho avuto come un flash e mi sono improvvisamente resa conto che durante l’inverno appena trascorso non avevo mai utilizzato lo zafferano……e subito mi è venuta voglia di una ricetta a base di zafferano che non fosse il solito risotto alla milanese. Ho dato un’occhiata a quello che avevo in dispensa, ho consultato un po’ le ricette da fare che raccolgo in una cartellina e mi è capitata sotto mano questa ricetta che è alla portata di tutti perché tutti abbiamo in cucina almeno delle cipolle, del pangrattato e del parmigiano (naturalmente do per scontato che lo zafferano lo abbiate già).
La Nanetta è stata inizialmente attirata dal colore giallo di questo piatto poi, però, nella fase dell’assaggio il sapore indubbiamente particolare dello zafferano non l’ha convinta completamente…..forse perché non è un sapore di cui lei ha memoria : proverò ad avvicinarla allo zafferano con un’altra ricetta in cui il sapore di questa spezia risulti stemperato, più morbido. Intanto voi provate questi tagliolini……all’altra ci penserò con più calma.


Ingredienti180 gr di tagliolini di Campofilone1 cipolla bionda di media grandezza1 bustina di zafferano1 spicchio di aglio2 cucchiai di pangrattato q.b.Parmigiano q.b.Olio evo q.b.Sale q.b.Affettate la cipolla e fatela imbiondire a fuoco lentissimo in una padella con l’olio e lo spicchio d’aglio (ricordatevi però di togliere lo spicchio d’aglio). Unite il pangrattato e lasciatelo cuocere per un minuto. Aggiustate di sale. Diluite lo zafferano con un cucchiaio di acqua calda (usate quella di cottura della pasta). Cuocete la pasta, scolatela e versatela nella padella con le cipolle ed il pangrattato: unite lo zafferano e per finire il parmigiano. Fate saltare in padella 1 minuto e servite caldi.
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Spaghetti di grano e avena con soia e gamberoni

Ovvero ajo, ojo, soia e gamberoni……


Eccomi con la seconda ricetta di pasta “alternativa”: due settimane fa vi avevo proposto dei fusilli di farro con scarola, uvetta e pinoli, mentre oggi vi suggerisco una ricetta con gli spaghetti di grano ed avena.
Per questa preparazione sono partita dalla classicissima ajo, ojo e peperoncino ed ho poi aggiunto due ingredienti, 1 di mare e l’altro di terra…..ne è risultata una versione améliorée della pasta ajo e oio,  sicuramente più completa a livello nutrizionale e con quel tocco esotico che la soia ha conferito alla preparazione. Per questa ricetta ho usato volutamente dell’olio evo e non la salsa di soia che forse ci sarebbe stata pure bene ma che avrebbe dato un tocco decisamente asiatico al tutto, soprattutto agli spaghetti.
Eccovi la ricetta per due persone + Nanetta che, contrariamente alle aspettative, ha dimostrato di gradire sia gli spaghetti che il condimento:


180 gr di spaghetti 250 gr di mazzancolle sgusciate150 gr di germogli di soia 1 spicchio di aglioOlio evo q.b.Poco peperoncinoSale q.b.
In una padella fate scaldare l’olio, aggiungete l’aglio, poi le mazzancolle ed infine la soia: lasciate cuocere a fuoco svelto per 5-6 minuti, prima di spegnere mettete del peperoncino intero e salate.
Nel frattempo cuocete gli spaghetti, scolateli al dente e saltateli in padella un minuto. Servite caldi.



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Lasagne alla crema di funghi


 Uno dei ricordi più vividi che abbiamo io e mia sorella di quando eravamo piccole, sono i famosi cannelloni all’etrusca di nostra mamma…… 20 e passa anni fa i cannelloni erano di gran moda, poi poverelli, sono caduti in disgrazia; a casa nostra, abbiamo conosciuto l’era delle crespelle, mentre da qualche anno a questa parte sono ritornate di moda le lasagne, che tutte le riviste di cucina propongono in migliaia di modi e che io ho sempre considerato un evergreen della cucina, un po’ come le Superga (che periodicamente riemergono dal dimenticatoio) oppure i leggings che negli anni ’80 tutti chiamavano fuseaux (anzi non so se vi ricordate che sulle bancarelle del mercato, c’era scritto “fuson” invece di fuseaux….). Insomma ‘sti benedetti cannelloni all’etrusca erano dei cannelloni ripieni di una crema di besciamella e funghi con qualche bastoncino di prosciutto cotto ed un’abbondante manciata di groviera. Ora qualche giorno fa in piena crisi di mammite (preciso che per una volta ero io ad avere un attacco di mammite acuta e non la Nanetta), ho deciso di rifare questa ricetta, arricchendola però con quello che avevo in dispensa: mi rimaneva infatti un sacchettino di finferli secchi che avevo comperato l’estate scorsa in Trentino, in freezer avevo dei chiodini dell’orto e dei porcini freschi congelati, mentre nel frigorifero giaceva sconsolata una vaschetta di champignon de Paris….che fare con queste 4 varietà di funghi se non delle lasagne all’etrusca rivedute e corrette? Eccovi la ricetta della mia mamma alla maniera di Serena e di Quaderni Golosi J.

Ingredienti250 gr di funghi champignon200 gr di chiodini30 gr di finferli secchi90 gr di porcini100 gr di grovieraBastoncini di prosciutto cotto q.b.Sfoglia all’uovo q.b.Olio evo q.b.1 spicchio di aglioPrezzemolo q.b.
Parmigiano grattato q.b.
Mozzarella grattata q.b.Per la besciamella, la ricetta la trovate quiMettete dell’acqua calda in una ciotolina ed unite i finferli: dovrete farli rinvenire per una mezz’ora almeno.Pulite i funghi champignon e tagliateli a pezzi. In una padella scaldate l’olio, unite lo spicchio d’aglio e poi unite i funghi: champignon, chiodini, porcini e finferli strizzati. Lasciate cuocere a fuoco vivace per 10 minuti almeno. A fine cottura cospargete di prezzemolo. Nel frattempo preparate una besciamella abbastanza liquida.Nel frullatore versate i funghi, frullateli bene e poi unite la besciamella:  otterrete una cremina densa. Versate questa crema in un’insalatiera ed unite anche i bastoncini di prosciutto cotto.Nella pirofila cominciate a fare gli strati: un sottile strato di olio sul fondo, la sfoglia, poi la crema di funghi, una generosa manciata di groviera. Cospargete la lasagna con del parmigiano e della mozzarella grattata.Mettete in forno a 200° per 30 minuti circa. Mangiate calda.
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Fusilli di farro con scarola, uvetta, pinoli e capperi


Youppiiiii, la Nanetta è uscita dall’ospedale ed il weekend appena trascorso è stato all’insegna del ritrovarsi, delle coccole, dei teneri caldi abbracci e dello spirito di famiglia. Vi ringrazio per tutti i messaggi che in mille modi e attraverso mille canali mi avete fatto pervenire ed anche se la piccola non è guarita completamente, il solo fatto di averla nuovamente in casa, ci reso enormemente felici……
Quella di oggi è una ricetta vegetariana, anzi vegana, una ricetta che prevede l’utilizzo di un cereale antico, oggi molto rivalutato, il farro. E’ un po’ di tempo che, nell’acquistare la pasta ho deciso di variare, spaziando dal farro, al kamut, passando per il mais, l’avena ed il riso…..devo essere sincera: tutti questi esperimenti mi hanno soddisfatta pienamente; lo confesso, ero partita abbastanza reticente e mi dicevo che la pasta di grano duro è imbattibile, ho dovuto ricredermi, tutti questi tipi di paste “diverse” sono buoni tanto quanto la più tradizionale pasta di grano duro…….Chiacchierando poi qualche settimana fa con la mia amica Alessandra, wonder-mum di 3 bambini dai 4 ai 9 anni, mi  raccontava del corso di cucina naturista che sta seguendo e delle fantastiche ricette che ogni volta prepara….ed è così che mi ha dato lo spunto per questa ricetta vegana che ho sperimentato con entusiasmo e con successo.


Ingredienti200 gr di fusilli
200 gr di scarola
1 cucchiaio di uvetta sultanina
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio d’aglio
olio evo q.b.
grana grattato (facoltativo)
Prendete un basco di scarola e privatelo delle foglie esterne, quelle più larghe, lavatele, asciugatele e tagliatele a listarelle. Mettete l’uvetta in una ciotola con l’acqua calda una ventina di minuti, poi strizzatela. Sciacquate i capperi dal sale. In una padella scaldate un filo di olio, unite lo spicchio d’aglio, fatelo rosolare, poi aggiungete l’uvetta, i capperi ed i pinoli, fate cuocere il tutto 3-4 minuti, aggiungete la scarola e proseguite la cottura per altri 5 minuti. Nel frattempo fate cuocere i fusilli: io ho comperato dei fusilli di farro bio a marchio Alce Nero, ora sulla busta c’era indicato come tempo di cottura 7 minuti, ma dopo 9 minuti i fusilli erano ancora durissimi (e si che a me piace la pasta al dente….), insomma per farvela breve li ho fatti cuocere 12 minuti….Scolateli ed uniteli all’intingolo preparato. A questo punto io li ho mangiati senza parmigiano, quindi ricetta 100% vegana mentre mio marito li ha spolverati con del grana: ho assaggiato anche i suoi ma per una volta ho preferito la pasta senza formaggio grattugiato!
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Maccheroncini salsiccia, olive e pomodori


Che fare con una confezione di maccheroncini all’uovo che giaceva triste e sconsolata in frigorifero da oltre due settimane? Come prepararli per soddisfare i gusti anche della Nanetta? Tra i miei appunti disordinati di viaggio e di piatti, ho ritrovato questa ricetta che avevo assaggiato l’estate scorsa al mare: mi erano piaciuti tanto e così ho deciso di rifarli, usando però, rispetto alla versione originale, i miei maccheroncini all’uovo. Che dire? Adattissimi per fronteggiare il freddo di questi giorni!

Ingredienti250 gr di maccheroncini all’uovo
2  salsicce
15 olive verdi
5 cucchiai di passata di pomodoro
1 spicchio di aglio
Parmigiano o pecorino grattugiato q.b.
Olio evo
Sale q.b.
1 rametto di timoPrivate le salsicce della pelle, sbriciolatele e fatele cuocere in un padellino senza aggiunta di olio.
In una padella scaldate l’olio, aggiungete la passata e poi le olive verdi snocciolate e tagliate. Fate cuocere il tutto 4-5 minuti, unite poi la salsiccia sbriciolata ed il timo, continuando la cottura ancora per qualche minuto. Nel frattempo cuocete i maccheroncini, scolateli ed uniteli all’intingolo, saltateli un minuto in padella, spolverateli con una generosa manciata di parmigiano o pecorino….inutile dirvi che la Nanetta oltre alla pasta, ha fatto fuori tutti i pezzi di “ciccio” dell’intingolo……l’amore per la carne ed i suoi derivati non l’ha certo preso da me J!
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Gnocchetti saporiti di zucca


Questa ricetta nasce in realtà l’estate scorsa: mentre ero in vacanza sulle Dolomiti ho conosciuto la signora che gestiva il residence presso il quale avevamo preso in affitto l’appartamento. Parlando del più e del meno, ci siamo rese conto che avevamo le stesse problematiche di tipo alimentare: lei aveva due gemelle un pò più grandi della Nanetta ed era continuamente alla ricerca di nuovi spunti in cucina che l’aiutassero nell’arduo compito di far mangiarein modo sano ed equilibrato le bambine. Mi ha quindi suggerito una ricetta tipicamente altoatesina, gli spatzle, però nella loro versione arancione perché al posto dei più classici spinaci usava la zucca. E mi ha assicurato anche che questo piatto era proposto, con grande successo, all’asilo che frequentavano le bimbe..…Diligentemente, mi sono fatta scrivere la ricetta, ho comperato l’attrezzo per gli spatzle ed ho provato a realizzarla lo scorso weekend con le zucche dell’orto…evidentemente qualcosa è andato storto perché ad un certo punto, ho deciso di prendere in mano la situazione e di ripiegare su degli gnocchi. L’impasto ottenuto seguendo le dosi indicate era troppo duro per poter realizzare degli spatzle, ho pensato fosse “colpa” delle zucche dell’orto che non contengono praticamente quasi per nulla acqua e con lo stesso ho preparato degli gnocchi saporiti perché la grossa differenza tra gli spatzle e gli gnocchi è che nei primi troviamo formaggio in abbondante quantità, mentre gli gnocchi ne sono privi. Li ho proposti alla Nanetta, che dopo una prima occhiata circospetta, li ha ingurgitati e divorati in un batter d’occhio, segno evidente che gli gnocchi-spatzle sono stati assolutamente di suo gradimento, da rifare quindi.

Vi metto di seguito gli ingredienti, poi fate anche ad occhio:300 gr di zucca4 cucchiai di parmigiano 1 uovo Sale q.b.Farina q.b. 
Quanto al condimento sono stata sul classico, burro fuso, parmigiano e salvia appena raccolta in giardino: un successone, basti pensare che l’insalatiera che vedete nella foto ce la siamo fatta fuori in due e mezzo J
Pulite la zucca, tagliatela a pezzi e mettetela nel forno a 160° perché si appassisca. Una volta cotta passatela completamente sino ad ottenere una purea, mescolatela con l’uovo, aggiungete il parmigiano, sale e farina in modo da ottenere un composto morbido ma non troppo, duro ma non troppo. Lasciate riposare in frigo per un’ora, tirate fuori e ricavate dall’impasto dei fusi di pasta da cui otterrete poi gli gnocchi. Gettateli nell’acqua bollente, quando cominciano ad affiorare in superficie, sono cotti. Conditeli con del burro fuso al momento, salvia fresca e parmigiano. Servite caldi.
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Sedanini al pesto di zucchine


Vi siete chiesti come mai tutti i bambini indistintamente adorino il pesto? Io si e non riesco a darmi una risposta convincente! E’ vero che la pasta al pesto è buona, saporita e colorata però statisticamente dovrebbe esserci qualche frugoletto a cui non piaccia ed io non sono ancora riuscita a trovarne uno! …..ed anche all’asilo la pasta con il pesto è quella che va per la maggiore. Per cercare di variare un po’ questo pesto che oramai propongo alla Nanetta una volta alla settimana perché vado sul sicuro, ho pensato che forse potevo prepararle, con le ultime zucchine dell’orto, un pesto di zucchine.
Devo riconoscere che non le è dispiaciuto…. però non ha fatto il bis come fa solitamente quando le preparo il pesto tradizionale: provate anche voi con i vostri figli e poi fatemi sapere! A me questo pesto di zucchine è piaciuto molto invece, ma io sono di parte perché conoscete bene la mia passione per le verdure in questione!
Vi metto di seguito gli ingredienti e non sto ad indicarvi le quantità esatte anche perché variano in funzione di quanto pesto volete preparare!
2 zucchine medie1 scalognoOlio evo q.b.Latte q.b. (ovvero un goccio)2 cucchiai abbondanti di parmigiano  Una spolverata di noce moscataUna decina di mandorle sgusciateBasilico q.b. 
Lavate le zucchine e tagliatele a rondelle. In un tegame mettete l’olio, quando sarò caldo aggiungete lo scalogno e fatelo dorare. Unite le zucchine e fatele cuocere a fuoco svelto per 10-15 minuti, dovranno risultare un po’ croccanti. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Versate le zucchine nel contenitore del frullatore, aggiungete il parmigiano, un goccio di latte, la noce moscata e le mandorle. Frullate il tutto sino ad ottenere un composto cremoso, aggiustate di sale, pepe ed unite il basilico: frullate appena, giusto il tempo di amalgamare il tutto. Nel frattempo i sedanini saranno cotti, unite il composto ai sedanini appena scolati  e serviteli caldi! 
Buon weekend a tutti!
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