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Scialatielli con pomodorini, pangrattato saporito e calamari

 








Buon lunedì a tutti!Com’è andato il vostro weekend? Il mio benissimo….Oddio un po’ stancante perché la gita domenicale a Mantova non è stata poi di tutto riposo e le riunioni del parentado dell’Uomo Goloso assomigliano molto a quei raduni “meridionali” con 350 parenti, molta confusione, troppo cibo e tante chiacchiere….Comunque il tempo ci assistito, ho scattato delle belle foto della natura vestita con i colori dell’autunno e della Nanetta alle prese con i cugini e con gli animali dell’agriturismo….E poi ho mangiato di gusto due piatti di agnoli in brodo fatti in casa divini! Mentre l’Uomo Goloso ha gradito molto le tagliatelle con ragù di anatra e pancetta…….
…e dopo questi souvernir gastronomici, oggi ricettina del riciclo, mi spiego meglio: avevo preparato la settimana scorsa dei calamari ripieni e non ho utilizzato, all’interno del ripieno, i ciuffetti dei calamari che ho conservato invece nel frigo…..poi ho recuperato gli ultimissimissimi pomodorini dell’orto ed ho pensato che forse una ricetta dal sapore vagamente estivo ci poteva ancora stare….eccovi spiegato il senso della ricetta del riciclo: con quello che si ha in dispensa, nel frigorifero o nel freezer aguzziamo l’ingegno, sviluppiamo la nostra creatività in cucina per dare vita a delle ricette sane, saporite, anticrisi….…è quello che ho fatto io J

250 gr di scialatielli200 gr di ciuffetti di calamari200 gr di pomodorini canditi2 cucchiai di pangrattato2 cucchiai scarsi di parmigiano1 spicchio di aglioOlio evo q.b.2 dita di vino bianco seccoSale e pepe q.b.In una padella fate scaldare un filo di olio, unite lo spicchio d’aglio e poi i ciuffetti di calamari che avrete tritato. Cuocete il tutto 3-4 minuti, aggiungete il vino bianco secco e proseguite la  cottura sino a quando la parte alcolica del vino non sarà evaporata; aggiustate di sale e pepe. Nel frattempo lavate e tagliate in due i pomodorini, disponeteli sulla teglia da forno con un filo di olio, una spolverata di sale, pepe ed un pizzico di zucchero. Lasciateli appassire nel forno a 150° per un’ora circa (se volete la ricetta completa dei miei datterini canditi la trovate qui). Mescolate due cucchiai di pangrattato con due cucchiai di parmigiano grattugiato. Cuocete la pasta, scolatela e conditela con i ciuffetti di calamari, i pomodori canditi ed il pangrattato saporito. Servite in tavola caldi.

 
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Pennoni con coda di rospo, zucchine e zafferano


So già quello che state pensando: basta con le ricette a base di zucchine! Promesso, per il 2012, questa è l’ultima ricetta con le zucchine che vi propongo, anche perché all’orto non ci sono più zucchine, le ultime che mio suocero mi ha portato le ho utilizzate per questa pasta 😉
Le temperature miti di questi giorni ci stanno illudendo, sembra infatti di essere ancora all’inizio di settembre mentre, invece, le giornate si sono accorciate tantissimo e la mattina l’aria è decisamente più fresca….e poi ci sono nuvole di zanzare, più che in estate, che grazie alle piogge delle settimane precedenti ed al caldo, hanno prolificato tantissimo….grrrrrr…..
Adoro questa ricetta perché contiene tutti ingredienti che amo: coda di rospo, zucchine e zafferano ed è così equilibrata e completa da un punto di vista nutritivo che risulta essere tra le mie preferite!


200 gr di pasta150 gr di coda di rospo1 zucchina piccola½ bustina di zafferanoOlio evo q.b.Sale q.b.Sfilettate la coda di rospo, tagliate a julienne le zucchine. In una padella scaldate un filo di olio e versate le zucchine: dovranno cuocere 5 minuti a fuoco abbastanza alto, unite poi la coda di rospo. In un bicchiere mettete un dito di acqua calda in cui farete sciogliere lo zafferano: a cottura quasi ultimata, versate lo zafferano sciolto e proseguite la cottura mescolando bene per un  paio di minuti al massimo, aggiustate di sale. Cuocete la pasta, scolatela e versatela nella padella. Servite calda.
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Pasta con zucchine, menta, pecorino e ricotta


Da un paio di settimane, ecco nuovamente sulla nostra tavola le zucchine romanesche dell’orto e, com’è prassi, ho ricominciato a realizzare ricette con questa verdura che è, in assoluto, una di quelle che preferisco. Tra il caldo ed i preparativi del matrimonio, il tempo per cucinare è sempre limitato ed allora spesso improvviso rielaborando le ricette con quello che ho in casa.
Nel caso di questa ricetta, oltre alle zucchine dell’orto, avevo ancora in frigo un pezzetto di pecorino romano comperato in occasione del mio ultimo viaggio a Roma, la ricotta non manca mai e la menta, ancora una volta, è arrivata dall’orto.


2 zucchine di media grandezza1 scalogno100 gr di ricotta di muccaUna decina di foglie di menta3 cucchiai di pecorino romanoSale e pepe q.b.Pulite le zucchine e tagliatele a julienne. Scaldate l’olio, unite lo scalogno, lasciatelo dorare e poi aggiungete le zucchine che dovranno cuocere a fuoco vivace per 7-8 minuti. In una terrina lavorate la ricotta ed il pecorino. Cuocete la pasta, saltatela in padella con le zucchine, aggiungete il composto ricotta-pecorino ed alla fine unite le foglioline di menta. Servite calda.
Non ho mai provato ma immagino che si possa utilizzare questo ripieno sfizioso per preparare delle lasagne. In questo caso dovrete aggiungere soltanto della besciamella e del parmigiano soprattutto alla fine per fare in modo che si formi la crosta.

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Di asparagi, ricotta e crepes


Inizio questa settimana con una ricetta preparata con gli ultimissimi asparagi trovati al mercato….la settimana scorsa i miei genitori mi hanno fatto una sorpresa e sono saliti a Milano….è superfluo dirvi che quando mia mamma è ospite da noi, io vengo relegata al rango di lavapiatti e sguattera di primo livello perché lei è la MAMMA e la mamma per antonomasia cucina meglio di chiunque altro in circolazione, anche della sottoscritta ;-))))))In ogni caso giovedì sera, al rientro dal lavoro, ci ha preparato queste “crespelle” (tipico linguaggio gastronomico anni ’80) veramente buone……la ricetta è passata dal mio piatto al mio blog!La Nanetta, forte anche del sostegno morale dei nonni romani, con certosina pazienza ha eliminato tutti, ma dico tutti, gli asparagi del ripieno pappandosi solo la farcitura a base di ricotta, parmigiano e prosciutto cotto…..tutto questo sotto il mio sguardo sempre più perplesso ed accigliato:-(
Per le crepes2 uova100 ml di latte100 gr di farina1 e ½  cucchiaio di burroSale q.b.

Per la farcitura200 gr di ricotta di pecora9 asparagi200 ml di besciamella q.b.30 gr di parmigiano q.b.20 gr di pecorino q.b.100 gr di prosciutto cottoLatte q.b.Sale e pepe q.b.In un’insalatiera mettete la farina e le uova, amalgamate le uova con la farina aiutandovi con il latte freddo che verserete poco alla volta. Aggiungete un pizzico di sale. Quando il composto sarà sciolto bene, prendete una padellina ungetela con il burro e versate un cucchiaio di composto muovendo la padellina affinché il composto si distribuisca in maniera uniforme e sottile su tutta la superficie. Lasciate cuocere un minuto per parte e riservate. Per la ricetta e gli ingredienti della besciamella andate qui. Lavorare la ricotta con un goccio di latte, aggiungere il prosciutto cotto tagliato a listarelle, il parmigiano, il pecorino, gli asparagi bolliti tagliati a cubetti (riservate da parte le punte). Riempire le crepes, disporle nella teglia da forno, versare la besciamella ed una generosa manciata di parmigiano. Infornare a 180° per 20 minuti circa: prima di servire, guarnire con le punte di asparagi che avrete riservato.
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Fusilli con crema di cipolle, tonno ed olive


Oggi ricetta a base di pasta e tonno, ricetta che è un mio classico della vigilia di Natale perché è a base di pesce, piace a tutti ed è super veloce da preparare….e poi ho la scorta di tonno che i signori di Rio Mare mi hanno inviato e che sto cercando di fare fuori….volevo inoltre segnalarvi un’iniziativa educativa promossa da Expo2015 e Rio Mare nell’ambito dell’educazione alimentare.  Il progetto ha un nome molto particolare, si chiama “Best Food Generation, la Tribù dell’Expo”: è partito qualche mese fa in 3.000 scuole elementari italiane ed andrà avanti per 4 anni  nel corso dei quali i bambini, sotto la guida degli insegnanti e con l’aiuto di kit didattici sviluppati in collaborazione con nutrizionisti e psicologi potranno affrontare in classe il tema dell’alimentazione sotto diversi punti di vista dalla varietà, alla qualità e quantità dei cibi introdotti nella propria dieta fino alla scelta di prodotti che rispettino l’ambiente….



Ed ora eccovi la ricetta:200 gr di fusilli1 cipolla gialla grande120 gr di tonno sott’olio RioMare20 olive taggiasche1 manciata di capperi (facoltativo)Latte q.b.Olio evo q.b.Sale q.b.Tagliate finemente la cipolla: scaldate l’olio in una padella e versate la cipolla che lascerete cuocere a fuoco bassissimo per mezz’ora circa, la cipolla diventerà trasparente; frullatela, rimettetela nella padella, aggiungete un dito di latte, lasciate scaldare per un paio di minuti, poi unite il tonno sminuzzate, le olive taggiasche denocciolate e lasciate cuocere ancora per un paio di minuti. Se li amate, potete aggiungere i capperi: io in questa ricetta non li metto perché ritengo che ammazzino un po’ il sapore della cipolla, del tonno e delle olive. Salate. Nel frattempo cuocete la pasta, scolatela e conditela con questa cremina di cipolle e tonno. Servite caldi.

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Fusilli bicolore con crema di carote ed asparagi


Forse l’avrete notato anche voi che mi seguite sul mio blog, ma in questo periodo i miei post sono piuttosto stringati…..non ho perso la voglia di scrivere e neppure l’amore per la cucina, è solo che tra un lavoro a tempo pieno, una bimba piccola, le ricette, il blog ed ora anche l’organizzazione del matrimonio goloso, mi ci vorrebbero delle giornate di 30 ore…..e spesso mi ritrovo a scrivere i miei post durante la notte quando la stanchezza oramai ha preso il sopravvento….

La sottoscritta e l’Uomo Goloso convoleranno a nozze dopo l’estate (con la Nanetta che porterà il cuscino delle fedi…) e c’è da fare una marea di cose….tutto questo per dare una spiegazione alla mia scarsa predisposizione alla scrittura degli ultimi tempi. 

La settimana scorsa vi scrivevo della tiepida passione che l’Uomo Goloso e la Nanetta nutrono per gli asparagi ed io che non demordo e non mi arrendo, ho deciso di preparargli una pasta coloratissima proprio con gli asparagi. A me è piaciuta moltissimo; la Nanetta, da grande furbona qual è, ha trovato il modo di aggirare gli asparagi e si è spazzolata tutti i fusilli alla crema di carote…a questo punto penso proprio che aspetterò l’anno prossimo per proporle nuovamente gli asparagi, chissà che crescendo, non cambi idea su questi deliziosi ortaggi!
Ingredienti

200 gr di fusilli farro e di grano duro
8 asparagi
2 carote grandi
1 cucchiaio di pinoli
Latte o panna q.b.
1 cucchiaio abbondante di parmigiano grattato
Sale q.b.

Pulite le carote ed affettatele: in una padella scaldate un poco di olio, aggiungete le carote e cuocetele a fuoco bassissimo per mezz’ora circa.
Nel frattempo pulite gli asparagi, legateli e metteteli a cuocere in una casseruola con abbondante acqua: dovranno cuocere per 10 minuti circa. Una volta cotti, tagliateli a cubetti e mescolateli ai pinoli, che avrete precedentemente tostato, all’olio ed al sale. Mettete nel frullatore le carote ed un goccio di latte; frullate bene il tutto, aggiungete il parmigiano e continuate a frullare sino ad ottenere una crema densa. Se dovesse risultare troppo densa, potrete sempre aggiungere dell’altro latte.
Cuocete la pasta, scolatela e conditela con questa saporita crema di carote. Disponetela nei piatti e sopra la pasta versate un cucchiaio di questa gremolata di asparagi. Mangiate caldi.
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Pennoni con fave, briciole di pancetta e pecorino


Vi avevo già parlato delle mie vacanze romane di inizio maggio; quello che non vi ho raccontato nei dettagli sono le escursioni gastronomiche di quei giorni: una delle ricette che ho più apprezzato è stata questa pasta con fave, briciole di pancetta e pecorino preparata dalla mia amica Diana, che ha riscosso un successone anche con la Nanetta che, di solito, detesta i legumi ed invece si è spazzolata questa pasta.
L’unico inconveniente di questa ricetta è che dovrete armarvi di santa pazienza e sbucciare tutte le fave, a meno che non siano proprio tenerissime: questa operazione rischia di prendervi un po’ di tempo oltre ad essere estremamente noiosa!


Ingredienti per 4 adulti+ Nanetta400 gr di rigatoni1,2 di fave da sgusciare150 gr di pancetta dolce
½ barattolo pomodori pelati
Pecorino romano grattugiato q.b. Olio evo q.b.

2 cipollottiSale e pepe q.b. 
Sgusciate e sbucciate le fave privandole della pellicina esterna. Riducete in briciole la pancetta dolce. In un pentola scaldate un filo di olio ed aggiungete i cipollotti tritati finemente. Poi unite la pancetta, fate cuocere 5-6 minuti e versate anche le fave ed i pelati: proseguite la cottura per altri 10 minuti almeno. Aggiustate di sale e di pepe. Nel frattempo cuocete la pasta e grattate il pecorino. Condite la pasta con le fave e le briciole golose e cospargete con una bella grattata di pecorino.



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Teglia di paccheri e carciofi


In questi giorni, l’Uomo Goloso ed io siamo tristissimi: dopo una settimana trascorsa a Roma, siamo rientrati su Milano lasciando la Nanetta giù dai nonni. Lo abbiamo fatto perché possa, sin da ora, approfittare del sole e del mare e, da quanto ci dicono i nonni, l’aria di Roma le sta facendo benissimo, si sta divertendo un mondo oltre ad aver ripreso a mangiare come un orsetto. L’inverno trascorso è stato piuttosto faticoso per tutti: per lei, poverina, che al primo inverno trascorso al nido, si è beccata un sacco di schifezze che circolavano, e per noi che spesso siamo stati chiamati a vegliarla per notti intere. Fortuna che oramai la primavera è arrivata (anche se qui a Milano sino a ieri sembrava di essere nel mese di novembre), che il sole è ritornato e che oramai avanziamo verso l’estate….ma anche se sappiamo che sta bene giù a Roma, siamo entrambi mogi mogi; la casa ci sembra vuota senza di lei, l’ordine che ha ripreso a regnare nel nostro soggiorno ci sembra quasi irreale, il cesto dei panni sporchi senza la sua montagna di pantaloni/calzini/mutane/magliette ci sembra semi vuoto (e lo è in effetti), mentre il suo seggiolone sgangherato troneggia come un rudere nel mezzo della cucina…..ma siamo a lunedì e mercoledì il nostro Cucciolo gigante rientra a casa e forse, mai  come oggi, sono stata contenta che sia già lunedì.
A voi buon inizio di settimana con una ricetta da leccarsi i baffi che ho provato sabato e che mi è stata suggerita da Melina, la cuoca del nido della Nanetta!


Ingredienti per 2 persone180 gr di schiaffoni o di paccheri150 gr di scamorza affumicata4 carciofi25 gr di pecorino grattugiato200 gr di pomodori in scatola (a cubetti preferibilmente)1 spicchio di aglio2 rametti di maggiorana1 limoneOlio evo q.b.Sale q.b.Pulite i carciofi, tagliateli a metà, privateli dell’eventuale fieno e fateli a spicchi: strofinateli con il limone perché non anneriscano e poi metteteli in una ciotola con acqua e limone. Asciugateli. In una padella scaldate l’olio, aggiungete lo spicchio d’aglio ed, infine, i carciofi: cuocete per 5 minuti almeno, poi unite i pomodori a cubetti o pelati e continuate la cottura per altri 10 minuti: alla fine della cottura aggiungete i rametti di maggiorana ed aggiustate di sale. Tagliate a fettine sottili la scamorza affumicata. Lessate la pasta al dente, scolatela e conditela con questo sugo ai carciofi: versate metà della pasta in una pirofila, disponete sopra la pasta una parte della scamorza ed il pecorino, poi versate il resto della pasta ed esaurite gli ingredienti. Coprite la pirofila e mettetela nel forno caldo a 180° per 10 minuti, poi scopritela, girate sul grill e continuate la cottura per altri 5 minuti sino a quando non si formerà la crosticina sulla scamorza. Mangiate calda!



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Penne di grano saraceno con crema di asparagi e taleggio


Ultimamente l’Uomo Goloso è spesso in Valtellina per lavoro: una volta delle ultime volte, mi ha portato a casa una confezione di penne di grano saraceno. La mia conoscenza della cucina valtellinese si limita ai pizzoccheri e, lo confesso, li mangio ma non figurano sicuramente nella lista dei primi dieci piatti che amo: li trovo pesanti e difficilmente digeribili. Ora, mi si è presentato il problema di come cucinare queste penne dal colore scuro in modo da renderle appetibili alla Nanetta e digeribili per me: ho optato per una crema di asparagi dal sapore decisamente primaverile che ha messo d’accordo tutta la famiglia! Se non avete la pasta di grana saraceno, potete sempre provare con delle penne di farro o di kamut oppure, più semplicemente, con della pasta di grano duro.
Ingredienti200 gr di penne di grano saraceno8 asparagi 70 gr di taleggio20 cl di latte caldo2 cucchiai di parmigiano grattugiato1 cucchiaio di mandorle sfilettate oppure intere, purché siano sgusciateOlio evo q.b.Sale e pepe q.b.Private gli asparagi della parte più dura, legateli e metteteli nell’acqua fredda dove li lascerete bollire per 7-8 minuti circa. Tagliate a cubetti il taleggio. Nel frullatore mettete gli asparagi spezzettati (non utilizzate tutti gli asparagi, lasciatene da parte un paio che userete come decorazione), il taleggio, il latte caldo, il parmigiano grattugiato e le mandorle: dovrete ottenere una crema saporita, aggiustate di sale e pepe.Fate a tocchetti un paio di asparagi. Cuocete la pasta, scolatela e lasciate da parte un po’ di acqua di cottura della pasta che potrete sempre usare se la crema vi sembra troppo densa. Condite le penne con la crema, decorate con gli asparagi a tocchetti e portate in tavola caldi.
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