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Verdura

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Involtini di indivia belga al forno con prosciutto cotto ed emmental

Endives au jambon ovvero involtini di indivia belga con prosciutto cotto, besciamella ed emmental.



Le endives au jambon è una di quelle ricette stra-classiche della cucina francese, semplice, amatissima dai bambini e tipicamente invernale. In realtà ho imparato ad apprezzare questa ricetta grazie alle mense francesi. Ora potrei aprire un capitolo interminabile sulla ristorazione nelle mense in Francia: la prima cosa che mi viene da dire è che spesso proponevano dei piatti immangiabili per i miei gusti. Mi sono sempre chiesta come fosse possibile che nel menù della mensa figurasse la trippa alla maniera di Caen (vi rendete conto voi la trippa a mezzogiorno, roba da stramazzare sulla scrivania nel pomeriggio), l’andouillette de Troyes (una specie di salsicciotto preparato con lo stomaco e l’intestino del maiale e cotto nel vino rosso……ehm, non proprio il massimo della digeribilità direi) e salse a base di aglio (che mi facevano strabuzzare gli occhi durante le riunioni). Ora la seconda domanda, a cui non ho mai ricevuto risposta, è come facessero i miei colleghi francesi a mangiarsi ’sta robba a pranzo….è come se nelle mense italiane cominciassero a proporre la cassoeula oppure la coda alla vaccinara…..insomma tutta questa premessa per dirvi che i miei rapporti con la “cantine” francese non sono stati mai idilliaci e che quando c’erano le endives au jambon, io ero felice come una Pasqua perché potevo finalmente prendere altro che non fosse carne ai ferri o insalata o crepes…..certo il gusto delle endives au jambon della mensa non era quello della stessa ricetta preparata in casa, però almeno aveva il pregio di non contenere aglio!

Ingredienti (x 2 persone)
4 indivie di medie dimensioni
4 fette larghe e spesse di prosciutto cotto
besciamella
100 gr di emmental grattugiato
2 cucchiai di pangrattato
1 noce di burro
sale q.b.

Per la besciamella
50 gr di burro
5 cucchiai di farina
1/2 lt di latte
noce moscata
sale

In un pentolino sciogliete il burro a fuoco lento, versate poi la farina, avendo cura di mescolare bene affinché non si formino grumi. Poi cominciate a versare gradatamente il latte, prima un pochino, poi quando si è ben amalgamato con il resto degli ingredienti, sempre di più. Vedrete che si formerà una salsa: aggiungete sale e un pizzico di noce moscata. Lasciatela cuocere, a fuoco lento, per una decina di minuti mescolando di tanto in tanto……..è pronta.

Pulite le indivie e fatele bollire per 5 minuti circa, devono restare piuttosto sode.
Avvolgetele con la fettina di prosciutto cotto. Imburrate una pirofila da forno ed adagiate gli involtini di individia nella pirofila. Copriteli con la besciamella, l’emmental grattato e il pangrattato. Mettete in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti circa, prima di tirarle fuori assicuratevi che siano dorate.  

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Le puntarelle……


In occasione del mio ultimo viaggio a Roma, oltre a girovagare per le strade del mio quartiere con il naso all’insù in ammirazione delle tante, tantissime piante di agrumi che c’erano, ho fatto più di qualche giro al mercato della Garbatella (si, proprio quello dei Cesaroni per tutti gli amanti di questa fortunata serie televisiva) per accompagnare mia mamma a fare la spesa e mi sono imbattuta nelle famose puntarelle che sono un Must della cucina romana invernale. Per quanti non le conoscono, le puntarelle niente altro sono che la parte interna, tagliata in senso verticale, della catalogna o del cicorione volgarmente detto. Si prende il basco di catalogna, si apre ed il budello al centro, il cuore, la parte più tenera, viene tagliata a striscioline, messa a bagno per diverse ore nell’acqua fredda in modo da far arricciare le striscioline e poi semplicemente condita. Mio marito, che da nordico, non aveva mai assaggiato le puntarelle, ha cominciato a mangiarle da quando ci conosciamo e non se ne stanca mai. Il pregio di questo piatto semplicissimo è quello di essere un’insalata veramente alternativa, croccante, amarognola al punto giusto ed anche digestiva.


A Roma nei mercati rionali tutti i banchi di verdura propongono le puntarelle già pulite, anzi “capate” come si dice da noi, e questo è un innegabile vantaggio per le lavoratrice; ma ho visto che anche i supermercati si sono attrezzati e le propongono pronte all’uso, come le normali insalate. A Milano sinceramente non le ho trovate nei supermercati che frequento abitualmente, ma si trova comunque la catalogna e se si ha un pò di tempo a disposizione, si può provare a pulirle da soli.


Una volta che le avrete pulite, immergetele nell’acqua fredda per un paio di ore almeno, asciugatele e mettetele in un’insalatiera. Poi preparate una salsina così composta: olio extra extra vergine (abbondate non state lì a contare i cucchiaini), aceto (un filo), 5/6 filetti di alici sott’olio che avrete sminuzzato con la forchetta, 1 spicchio di aglio tagliato in du/tre pezzi (in modo da poterlo rimuovere facilmente se non lo si mangia), sale.
Condite le puntarelle con questa salsina e lasciate riposare per un paio in modo da poter prendere il sapore della salsa. Buon appetito e buon weekend!
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Parmigiana di carciofi


Nella cucina romana ed in quella giudaica, il carciofo fa la parte del leone perché è molto usato in numerose ricette: basti pensare ai carciofi alla giudia, al cui solo pensiero  le mie papille gustative si mettono istantaneamente in moto e cominciano a produrre un’abbondante salivazione anche a quest’ora della mattina…..A Milano riesco a reperire abbastanza facilmente i carciofi (soprattutto quelli sardi con le spine), anche se mi posso scordare di trovare i romaneschi (quelli veri sono oramai diventati una rarità anche nei mercati di Roma), fortuna che mia mamma è salita a Milano la scorsa settimana e che ha avuto la brillante idea di portarmi, in regalo (gesto apprezzatissimo da tutta la famiglia- figlia compresa…) una busta piena di carciofi, già puliti, pronti per essere cucinati…chissà cosa avranno pensato i signori del controllo di sicurezza all’aeroporto di Fiumicino quando hanno visto passare ai raggi X questa scorta di carciofi…..Venendo alla ricetta, questa è una di quelle che faccio spesso in inverno e che certamente non vi farà rimpiangere la più nota parmigiana di melanzane.

 

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Dopo tre settimane di pioggia pressoché ininterrotta, oggi c’è un bel sole (in effetti questa mattina c’era una bella nebbia….) ed anche se le temperature stanno precipitando, il fatto che ci sia la luce, mi mette di buonumore. Vi propongo quindi un piatto unico, corposo, sostanzioso e di stagione che riscalda il cuore e ci riappacifica con il mondo.


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