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Stuzzichini-Amuses bouche

Pesce

Metti una sera a cena……

una tartare di salmone, mango e cipollotti…….



Diciamocelo chiaramente: i figli sono la cosa più bella del mondo e su questo penso che non ci sia nessuno che dissenta…. però ancora prima di essere genitori in realtà noi eravamo, e continuiamo ad esserlo anche dopo la nascita del pargolo/a,  una coppia: ecco, questo semplice concetto può spesso e volentieri essere perso di vista, nel senso che, presi dalla responsabilità e dall’amore verso i nostri cuccioli, troppo spesso, soprattutto nei primi due anni di vita del bambino, trascuriamo la nostra vita di coppia ed il nostro partner…..ed allora qualche volta fa bene anche a noi genitori, a noi donne, o a noi uomini, “mollare” il pargolo ai nonni o alla baby sitter (non gli succede niente, non vi preoccupate) e ritagliarci una serata a misura di grandi…..

Ecco, questa è una ricetta di antipasto per una cenetta a due, una di quelle ricette che non vi terranno impegnati dietro ai fornelli per ore (anzi) ma che comunque rimane leggera e sfiziosa…..e poi con bicchiere di vino secco ghiacciato sta benissimo e per una sera posso anche dire: “bye bye Nanetta J!”


Ingredienti per due tartare:
200 gr di salmone fresco
100 gr di mango fresco, non in scatola
2 cipollotti piccolini
il succo di un limone (se avete del lime sarebbe ancora meglio)
sale e pepe q.b.
olio evo
glassa di aceto balsamico
Mettete il salmone nel congelatore in modo che si indurisca un pochino e così sarete agevolati nel taglio: tagliate il salmone a dadini.
Tagliate i cipollotti (solo la parte bianca) finemente, fate la stessa cosa con il mango. Mescolate il salmone con i  cipollotti, il succo di limone, il sale ed il pepe. Girate bene ed alla fine aggiungete il mango.  Per realizzare la tartare utilizzate le apposite formine.
Servite aggiungendo un filo di olio evo e della glassa di aceto balsamico: potete gustare la tartare accompagnata da una semplice insalata a base di songino ad esempio.  
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Panierini capra-spinaci



Mi è sempre piaciuto cucinare ed anche quando vivevo in Francia, la sera, al rientro dal lavoro, mi preparavo dei piatti sfiziosi. Trovo molto triste il comportamento di quanti, single oppure no, hanno il frigo perennemente desertificato e campano riscaldando surgelati al microonde….ma capisco  che questo è un mio personalissimo pensiero, assolutamente non condivisibile. Ora poteva anche accadere che magari qualche sera, tornando a casa, in attesa che la pasta si cuocesse, avessi voglia di mettere sotto i denti uno sfizietto…..ecco il mio sfizietto francese si chiamava paniers chèvre-épinards, ovvero panieri capra-spinaci: tranquilli, non li facevo io questi paniers ma li comperavo già belli che fatti dal mitico Picard. Picard è stato, per tutto il periodo della mia permanenza in Francia, un fantastico alleato in cucina. Per quanti non lo conoscessero, Picard è una catena di negozi di surgelati di buon livello: attenzione non trovate solo i bastoncini di pesce pronti, ma un assortimento vastissimo di verdura, pesce, carne surgelata oltre che una miriade di piatti pronti, molti anche bio oppure etnici, che vi fanno sicuramente cambiare opinione sul banale negozio di surgelati, oltre al fatto che sono aperti la sera sino alle 9 e la domenica mattina J e non è poco per chi lavora.Nel rientrare in Italia ho visto che Picard aveva cominciato la sua espansione commerciale  anche nel Nord Italia: sono andata a fare un giro e devo riconoscere che l’offerta proposta è molto più limitata rispetto a quella francese e poi io qui ho l’orto bio e le cascine a km0…….quindi chiaramente il mio modo di fare la spesa si è evoluto in funzione anche della crescita della famiglia 😉
Eccovi però la mia ricetta di questi panierini che continuo a fare, homemade però, perché li trovo semplicissimi da realizzare, utili come stuzzichino e, nell’insieme, piacevoli da mangiare, anche per i più piccoli.


Ingredienti per 5 panierini:
1 rotolo di pasta sfoglia (possibilmente rettangolare)
150 gr di spinaci cotti
5 fette di formaggio di capra
3 cucchiai di panna da cucina
1 grattata di noce moscata
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.


Pulire gli spinaci se utilizzate quelli freschi che ci sono in questo periodo oppure scongelati quelli nel freezer. Saltate in padella gli spinaci con un filo di olio, e poi mettete la panna da cucina, aggiungete sale, pepe ed una bella macinata di noce moscata, lasciate raffreddare. Tagliate il formaggio di capra a rondelle.
Srotolate la pasta sfoglia e ricavate 5 quadrati: all’interno di ogni quadrato disponete gli spinaci ed una fettina di formaggio di capra. Riunite i lembi, non chiudeteli….mettete in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti- mezz’ora circa: servite caldi.
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Muffin salati di barbabietola con cuore di provolone fondente





La barbabietola: questa sconosciuta……Prima della mia lunga permanenza in Francia, io la barbabietola non l’avevo mai assaggiata e non mi vergogno neppure a confessarlo. Sapevo della sua esistenza per averla studiata alle scuole elementari. 


Vi ricordate il sussidiario delle scuole elementari con dentro ogni tipo di informazione sullo scibile umano? Ecco, c’era pure il capitolo sull’estrazione dello zucchero in cui veniva spiegato, con tanto di illustrazioni a colori, che lo zucchero si può estrarre dalla canna da zucchero oppure, in Europa, dalla barbabietola e ti piazzavano lì una bella foto della fabbrica e della barbabietola….oltre a questo mucchietto di informazioni, scavate nei ricordi scolastici, le mie conoscenze sulla barbabietola non andavano…e neppure a dire che era un ortaggio che lo trovavi facilmente al mercato a Roma, forse qui al nord ero diverso, non so…ditemi voi. Fatto stà che quando sbarco in Francia, alla mensa dell’azienda per la quale lavoravo c’erano queste coppette con una “salade de betterave” dal colore rosa intenso che i miei colleghi sembravano gradire molto….figuratevi il mio stupore abituata ai carciofi alla romana….ehm, devo dire che ti cambia la vita….ora visto che siamo in tema di confessioni, ve ne devo fare un’altra: non è che mangiata in insalata la povera barbabietola mi faccia impazzire perché trovo che ci sia sempre un retrogusto di terra che però non ritrovo in altri ortaggi che pure crescono sotto terra come le carote ad esempio…..insomma per farvela breve, è stato in Francia che è avvenuta la mia iniziazione alla barbabietola non solo sotto forma di insalata ma spesso come contorno alla carne oppure come chips.Quindi questi muffin salati alla barbabietola mi evocano dei bei ricordi e poi con questo cuore fondente di provolone DOP, sono proprio appetitosi!



Ingredienti per 6 persone
180 gr di farina1 sacchetto di lievito per preparazioni salate200 gr di barbabietola3 uova80 gr di parmigiano6 cilindri di provolone piccante, saporito, DOP5 cl di olio EVO10 cl di lattesale e pepe q.b.
In un’insalatiera mescolate la farina ed il lievito. In un secondo recipiente sbattete le uova, l’olio ed il latte: aggiustate di sale e di pepe. Mescolate delicatamente questo composto alla farina. Sminuzzate finemente la barbabietola con il minipimer. Aggiungete al composto il parmigiano grattato e, solo alla fine, la fine la barbabietola sminuzzata.Rivestite una moule à muffin con la carta forno, versate il composto. Al centro di ogni muffin inserirete il cilindro di provolone: mettete in forno preriscaldato a 180° per 35-40 minuti circa. Servite i muffin tiepidi, accompagnati da una bella insalata.
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Mousse di broccoli


Cosa proporre come stuzzichino intrigante in queste grigie giornate d’autunno, rispettando la stagionalità dei prodotti e senza dover comperare i soliti pomodorini Pachino, che in estate, d’accordo, sono parte integrante del nostro “guardaroba” gastronomico ma che con questa nebbia e questo freddo non c’entrano nulla? Con quello che mi rimaneva della spesa della settimana scorsa, ho così improvvisato una mousse di broccoli con ricotta ed acciughe che sta benissimo con qualsiasi forma di pane vorrete abbinarci, purché calda. Il colore di questa mousse poi, porta allegria in tavola anche se le ricette autunnali, bisogna riconoscerlo, sono spesso coloratissime, molto più di quelle estive, non trovate?

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