Etichetta

Frutta

Dolci

Clementine al miele e mandorle sfilettate


Tempo fa leggevo non so più dove che le clementine hanno grandi proprietà diuretiche e rinfrescanti, in realtà a me le clementine piacciono molto perché fra tutti gli agrumi sono i più “gentili” con il mio stomaco sofferente di reflusso gastroesofageo. Per motivi evidentemente diversi, piacciono molto anche alla Nanetta che le preferisce di gran lunga agli altri agrumi, quindi a casa nostra d’inverno le clementine non mancano mai, soprattutto se sono bio e del sud Italia J Ho provato a fare questa ricetta basandomi su di una ricetta che assaggiavo sempre in un ristorante marocchino a Parigi, dopo una porzione gigantesca di couscous royal. All’inizio non capivo il motivo per cui si chiamasse royal, poi dopo essermi ritrovata davanti una generosissima porzione di semola, verdure e carne per comporre il mio couscous, ho capito forse che l’appellazione royal andava a quel couscous che comprendeva tutto al suo interno. E per digerire il copioso pranzo, la frutta ripassata nell’acqua di fiori d’arancio aiutava enormemente. Ho rifatto la stessa cosa, utilizzando però delle clementine nostrane, con l’aggiunta di una punta di miele e di mandorle sfilettate alla fine per dare al tutto quel tocco croccante. Buono come frutta e come dolce allo stesso tempo!


Ingredienti per due persone:3 clementine1 cucchiaio di acqua di fiori d’arancio1 cucchiaio di miele1 cucchiaio di mandorle sfilettateAcqua q.b.
Sbucciate le clementine. In un pentolino fate scaldare l’acqua, il miele ed i fiori d’arancio. Otterrete uno sciroppo né liquido né denso, passate nello sciroppo le clementine, disponetele in un piattino, versate lo sciroppo rimasto e cospargete di mandorle sfilettate.
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Merenda di cachi, pere e cannella


Ne avevo già parlato qualche tempo fa quando, in occasione di un post dedicato al momento della merenda,  riflettevo sui differenti stili adottati da ciascuna mamma. Io sono di quelle che per merenda propone la frutta ad oltranza, anche se poi cerco di associarla sempre a qualcosa di più sfizioso: dei cracker, il thé con i biscotti oppure una fetta di crostata o di ciambellone…….lo scorso weekend avevo diversi cachi dell’orto che erano maturi ed ho deciso di preparare una merenda per la Nanetta che sostituisse la solita frutta: per attenuare l’effetto “restringente” dei cachi, ho messo dentro un bella pera matura e per insaporire il tutto ho aggiunto un pizzico di cannella, non tanto, perché sennò la Nanetta, che pure è abituata alle spezie, mi storce il naso……Ne è venuta fuori una composta vellutata, dai profumi, colori e sapori autunnali che la Nanetta ha gradito molto ma che è stata apprezzata ancora di più da mio marito che ha finito la ciotola. Ed ad me che l’ho preparata, è rimasto soltanto il cucchiaino da leccare alla fine J!


Ingredientila polpa di 2 cachi1 pera 1/2 cucchiaio di mieleCannella q.b.Acqua
Togliete la polpa ai cachi e mettetela da una parte. Sbucciate una pera, fatela a dadini e mettetela in un pentolino con il miele ed un filo di acqua. Lasciate cuocere a fuoco lento per almeno un quarto d’ora sino a quando la pera non comincia a sciogliersi, aggiungete la polpa di cachi e lasciate cuocere ancora un paio di minuti, prima di spegnere mettete la cannella e mescolate. Passate il tutto con il frullatore. Servite a temperatura ambiente.
Buon weekend a tutti!
                                                                                                                                                                                                                                                                            
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Gazpacho di melone


Oramai l’avrete capito: il melone mi piace in tutte le salse e dopo che ho scoperto che si abbina benissimo ad alimenti salati, ogni settimana sperimento ricette nuove sempre a base di questo delizioso frutto arancione. La ricetta di oggi è un omaggio ad una famosissima preparazione, il gazpacho, che però io non utilizzo molto perché non riesco a digerire il cetriolo ed il peperone: l’accostamento dei due, in una sola ricetta, diventa per il mio povero stomaco micidiale, però il concetto alla base del gazpacho mi piace molto, mi piace soprattutto l’idea di una bevanda a base di frutta e/o verdura salata e quindi adatta per il rito dell’aperitivo.
Ed è stato così che mi sono imbattuta su questa ricetta, scovata su di un sito francese ;-))))) L’ho sperimentata un paio di volte la settimana scorsa e mi è piaciuta molto……ognuno poi troverà il suo equilibrio in questo gazpacho perché c’è a chi piace più salato, più piccante, più corposo: starà a voi aggiungere quel pizzico in più di sale, di paprika o di pane in cassetta!
Buon aperitivo a tutti anche se è mattina e la settimana è appena incominciata!


Ingredienti500 gr di melone maturo  1 fetta di pane in cassetta1 cucchiaio almeno di olio d’oliva 1 cucchiaio di aceto bianco ½ cucchiaino di paprika sale e pepe q.b.1sale, pepe
Togliete la crosta al pane in cassetta e tagliatelo a cubetti. Tagliate il melone in due e svuotatelo dei semi: tagliate a dadini 500 gr di polpa. Con il melone che vi resta, fate delle piccole sfere che utilizzerete per decorare il gazpacho. Nel mixer mettete il pane in cassetta, l’olio evo, l’aceto : fate andare il mixer in modo da ottenere un composto molto liquido. Aggiungete il sale, il pepe e la paprika. Versate il gazpacho nei bicchieri oppure in una caraffa e lasciate raffreddare in frigo per 4 ore almeno. Al momento di servirlo, rigorosamente freddo, aggiungete le biglie di melone.
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Amarene candite casalinghe


Sono anni che la mia amica Luciana mi regala, ogni volta che vado a trovarla, un barattolo di marmellata di amarene ed uno di amarene candite: sono la sua specialità e devo riconoscere che le riescono particolarmente bene. Con tutto il rispetto per la celeberrima Amarena Fabbri, le amarene candite di Luciana sono un’altra cosa e n’ont rien à voir con quelle industriali: non rimangono eccessivamente dolci, le posso utilizzare, oltre che sul gelato, anche nella preparazione di dolci oppure sul pandoro come alternativa alla tradizionale e più calorica crema di mascarpone,  ed una volta aperte, si conservano in frigorifero per più di un mese.  Ora io ingenuamente pensavo a chissà quali procedimenti utilizzasse Luciana per produrre le sue amarene ed invece mi ha spiegato la ricetta, che poi è quella della sua mamma, ed è semplicissima.
Quindi quest’anno, complice mio suocero che mi ha regalato un bel cesto di amarene dell’orto, ho voluto cimentarmi anch’io in questo esperimento……Ho tolto il picciolo delle amarene, le ho lavate bene sotto l’acqua, le ho lasciate a scolare in uno scolapasta, le ho asciugate e poi ho cominciato  a disporle in un ampio barattolo di vetro alternando strati di amarene a strati di zucchero bianco, cercando di non lasciare interstizi o spazi vuoti.
Una volta riempito tutto il barattolo, lo mettete in cantina, al buio, e ve lo dimenticate per 6 mesi. In tutto questo tempo lo zucchero avrà modo di sciogliersi e, grazie al succo delle amarene, di trasformarsi in delizioso sciroppo………..e le amarene avranno il tempo di candirsi.
Golosi astenersi……
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Insalata (salata) di arance ed olive




Ben arrivata primavera! Era ora, aggiungerei io, perché dopo un inverno non particolarmente rigido ma lunghissimo ed interminabile, costellato da influenze più o meno gravi, un pò di sole e qualche spicchio di cielo sereno, tira su il morale e ci dice che siamo finalmente fuori dal tunnel. E per mostrarvi che, nonostante tutto, la natura è prossima al risveglio ed i colori sono lì lì per esplodere, qualche foto del mio giardino che, dopo le amorevoli cure elargite in autunno ed il letargo dell’inverno, è pronto a “risorgere”.





Quindi anche la ricetta di oggi sarà all’insegna della leggerezza e della freschezza in omaggio alla nuova stagione che arriva. E’ un’insalata che io faccio spesso sino a quando ci sono le arance perché la considero digestiva e molto efficace per “lavare” la bocca, dopo un pasto abbondante oppure dopo aver mangiato della carne o del pesce. Inoltre, il connubio tra il dolce delle arance (in questo periodo, poi, le arance tardive sono particolarmente dolci) ed il salato delle olive, unitamente all’aroma dell’aglio nel complesso è molto equilibrato, senza trascurare il fatto che con questa insalata si assume una buona dose di vitamina C.








Ingredienti per 2 persone


5 arance tardive di medie dimensioni
3 spicchi di aglio
una manciata di olive nere (le olive Kelemata sono l’ideale, io ci ho messo quelle di Gaeta perché le altre non le avevo)
olio EVO
sale e pepe q.b.


Sbucciate le arance e tagliatele a cubetti, mettetele in una ciotola. Sbucciate ugualmente gli spicchi d’aglio e fateli in pezzi abbastanza grandi in modo da poterli togliere facilmente se non li volete. Aggiungete la manciata di olive, l’olio, il sale ed il pepe. Lasciate le arance macerare nella ciotola insieme agli altri ingredienti per qualche ora: servite l’insalata a temperatura ambiente.
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Mele al forno con chiodi di garofano e limoncello


Alzi la mano chi non ha esagerato con il cibo durante il weekend….è inutile che vi nascondiate dietro lo schermo, succede sempre così: uno si mette in testa di adottare un regime alimentare “controllato” e magari ci riesce pure durante la settimana perché anche quando si mangia fuori, si può sempre ordinare la classica insalata; però arriva inesorabilmente il fine settimana e con esso i buoni propositi pouffff, evaporano come gocce di pioggia al sole…..a me capita sempre così, nel weekend c’è l’aperitivo o la cena con gli amici e poi la domenica a pranzo dai suoceri, e poi ancora qualche esperimento culinario ed ecco che il lunedì mattina la bilancia ci riporta alla triste realtà (in tutti i sensi ;-))) e si ricomincia…..quindi oggi una ricetta semplice ma semplice ma semplice che sembra quasi da malati: mele al forno con chiodi di garofano e limoncello. A parte che le mele al forno sono state un grande classico della mia infanzia, esse sono un modo alternativo per proporre la frutta ai bambini nei mesi invernali: perché è vero che ci sono gli agrumi, ma è vero anche che di sera “l’arancia è piombo”-diceva mia nonna- e quindi meglio buttarsi sulla più neutra e digeribile mela.

Ingredienti per 4 persone
4 mele Fuji oppure Annurche
4 cucchiai di marmellata di pesche o di albicocche
4 chiodi di garofano
1 cucchiaio abbondante di zucchero
1 spruzzata di limoncello
zucchero a velo q.b.
1/2 bicchiere d’acqua

Lavate le mele ed eliminate il torsolo con l’apposito strumento. Deponetele in una teglia e all’interno del torsolo mettete un cucchiaio di marmellata ed un chiodo di garofano, cospargete le mele con lo zucchero e spruzzatele con il limoncello. Ricoprite con la pellicola d’alluminio se le mettete in forno, con quella trasparente per microonde se utilizzate quest’ultimo.
Se fate una cottura al forno tradizionale, il forno deve essere a 180° e le mele dovranno cuocere almeno 20 minuti; se invece optate per la cottura al microonde allora 6-7 minuti a 900 watt basteranno. Il vantaggio della cottura al forno a microonde è che la buccia delle mele non si secca.
Deponetele in un piatto e cospargetele con lo zucchero a velo. Servite tiepide.
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