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Bambini

Minestre e Zuppe

Farro, ceci e rosmarino


Sembrerebbe che l’autunno sia arrivato, anzi no……perché oggi c’è il sole e fa caldo come in estate….allora cosa portare in tavola, cosa mangiare? Ancora insalate dai profumi e dai gusti estivi oppure delle zuppe cremose dai sapori corposi? Nel dubbio, vi propongo questa vellutata di ceci con farro ed olio al rosmarino. Semplice da realizzare, si prepara anche il giorno prima, si può dare ai bambini (naturalmente accompagnata da una bella manciata di crostini e da una generosa grattata di parmigiano), è sana ed è anche bella a vedersi…..quindi che aspettate? Correte subito a prepararla!


Ingredienti per 3 porzioni150 gr di ceci100 gr di farroCarota, cipolla, sedano per soffrittoOlio evoRosmarino q.b.Sale e pepe q.b.Io ho usato i ceci già cotti, sgocciolandoli semplicemente: potete utilizzare anche quelli secchi ma dovrete metterli a bagno nell’acqua la sera e poi cuocerli per una mezz’ora abbondante. In una casseruola mettete un filo d’olio, fatelo scaldare e poi unite le verdurine per il soffritto. Fatele andare un paio di minuti, unite il farro tostatelo appena, versate dell’acqua in quantità sufficiente e fatelo cuocere almeno mezz’ora a fuoco basso dopo averlo salato; una volta cotto, sgocciolatelo ma non gettate via l’acqua di cottura. Nel frattempo sminuzzate finemente il rosmarino e in una ciotola unitelo all’olio d’oliva. Con il frullatore sminuzzate i ceci: dovrete ottenere una crema bella morbida, utilizzate a questo scopo l’acqua di cottura del farro per ammorbidire la crema di ceci. Scaldate la crema di ceci, mettetela in un piatto fondo. Adagiateci sopra un pugnetto di farro ed irrorate il tutto con l’olio aromatizzato al rosmarino. Servite tiepido in tavola.

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Torta al grano saraceno e composta di mirtilli neri


L’estate scorsa, in vacanza sulle Dolomiti, ci siamo fermati in una pasticceria per rinfrancare il corpo dalle fatiche appena sostenute. Io ho ordinato una torta di grano saraceno e composta di mirtilli servita con della panna montata al momento: letteralmente da sturbo…..ora una torta di questo genere con le temperature prossime ai 30° che abbiamo avuto sino a venerdì scorso era impensabile da preparare…..fortuna però che è arrivato un po’ di fresco e senza esitare un attimo mi è venuto in mente di rifare questa torta, anche perché la signora della pasticceria mi aveva dato un giornalino pieno zeppo di pubblicità di masi, malghe, agriturismo e miele, ma con un interessante inserto sulla cucina locale e c’era proprio la ricetta di questa torta. Avevo poi comperato presso la famiglia cooperativa un secchiello di composta di mirtilli neri che giaceva nel mio frigo……mentre in una delle mie recenti incursioni in Francia avevo preso della farina bio di grano saraceno con l’intento dichiarato di farne delle galettes…quindi con in casa tutti gli ingredienti, ieri mi sono messa all’opera con questa ricetta. Commenti? Buona, delicata, ottima alla fine di un pranzo ma ancora più buona a merenda accompagnata da una tazza di thé fumante…..


Ingredienti200 gr di farina di grano saraceno210 gr di burro200 gr di zucchero4 uova200 gr di mandorle spellate3 cucchiai di latte2 cucchiai di farina biancaComposta di mirtilli q.b. (considerate 150-200 gr)Zucchero a velo q.b.Un pizzico di sale
In un’insalatiera mettete il burro a temperatura ambiente tagliato a cubetti e lo zucchero: mescolate sino ad ottenere un composto spumoso. Unite i tuorli, la farina e le mandorle che avrete sminuzzato finemente.
Montate le chiare a neve con un pizzico di sale ed incorporatele delicatamente al composto con movimenti dal basso verso l’alto. Versate il composto in una tortiera e mettete in forno caldo a 180° per 50 minuti circa. Togliete dal forno e lasciate raffreddare. Dividete la torta in due e farcite con un abbondante strato di composta di mirtilli. Spolverare con zucchero a velo….se proprio volete farvi del male, o del bene –dipende solo dai punti di vista- allora mangiate la torta con della panna montata.

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Sedanini al pesto di zucchine


Vi siete chiesti come mai tutti i bambini indistintamente adorino il pesto? Io si e non riesco a darmi una risposta convincente! E’ vero che la pasta al pesto è buona, saporita e colorata però statisticamente dovrebbe esserci qualche frugoletto a cui non piaccia ed io non sono ancora riuscita a trovarne uno! …..ed anche all’asilo la pasta con il pesto è quella che va per la maggiore. Per cercare di variare un po’ questo pesto che oramai propongo alla Nanetta una volta alla settimana perché vado sul sicuro, ho pensato che forse potevo prepararle, con le ultime zucchine dell’orto, un pesto di zucchine.
Devo riconoscere che non le è dispiaciuto…. però non ha fatto il bis come fa solitamente quando le preparo il pesto tradizionale: provate anche voi con i vostri figli e poi fatemi sapere! A me questo pesto di zucchine è piaciuto molto invece, ma io sono di parte perché conoscete bene la mia passione per le verdure in questione!
Vi metto di seguito gli ingredienti e non sto ad indicarvi le quantità esatte anche perché variano in funzione di quanto pesto volete preparare!
2 zucchine medie1 scalognoOlio evo q.b.Latte q.b. (ovvero un goccio)2 cucchiai abbondanti di parmigiano  Una spolverata di noce moscataUna decina di mandorle sgusciateBasilico q.b. 
Lavate le zucchine e tagliatele a rondelle. In un tegame mettete l’olio, quando sarò caldo aggiungete lo scalogno e fatelo dorare. Unite le zucchine e fatele cuocere a fuoco svelto per 10-15 minuti, dovranno risultare un po’ croccanti. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Versate le zucchine nel contenitore del frullatore, aggiungete il parmigiano, un goccio di latte, la noce moscata e le mandorle. Frullate il tutto sino ad ottenere un composto cremoso, aggiustate di sale, pepe ed unite il basilico: frullate appena, giusto il tempo di amalgamare il tutto. Nel frattempo i sedanini saranno cotti, unite il composto ai sedanini appena scolati  e serviteli caldi! 
Buon weekend a tutti!
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Da quando la Nanetta ha iniziato lo svezzamento mi sono sempre chiesta come mai i bambini istintivamente amano molto di più la carne che il pesce….sarà forse perché gli omogeneizzati di pesce che propiniamo ai nostri figli sono talmente osceni che ‘sti poveri bambini restano traumatizzati sin da piccoli?

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Cake salato alle zucchine e formaggio di capra



La Nanetta all’attacco del cake…..Lo confesso, Milano riserva spesso piacevoli sorprese. Questa città austera, snobbata dal turismo di massa e dagli stessi Italiani, bistrattata dai suoi abitanti che contribuiscono non poco al suo inquinamento, racchiude al suo interno degli angoli insoliti, degli scorci di paradiso…..Mi è accaduto già diverse volte di trovarmi di fronte a dei luoghi che mai mi sarei aspettata di scovare a Milano: è successo quando ho scoperto la Fonderia Napoleonica ed è successo ancora la settimana scorsa con il vivaio Riva, un luogo magico, incantato a pochi metri dalle colonne di San Lorenzo. Sono stata invitata con la Nanetta ad un evento della Intima Roberts che presentava un nuovo prodotto per l’igiene personale testato dai pediatri ed adatto anche alle bambine (insomma nulla a che vedere con il mondo del food, però l’iniziativa mi è sembrata molto simpatica perché coinvolgeva appunto per una volta anche i bambini ed ho portato volentieri mia figlia). Le Sorelle in pentola al lavoro
E proprio aggirandomi nei vialetti verdi, ombreggiati e profumati del vivaio Riva mi sono imbattuta in Chiara ed Angela Maci, si proprio loro le famose Sorelle in Pentola! Avevo già incrociato Chiara all’ultima edizione di Identità Golose ma l’incontro della settimana scorsa non aveva nulla a che vedere con la stretta di mano frettolosa di Identità Golose. Chiara ed Angela erano alle prese con la decorazioni di cupcake che poi venivano distribuiti ai presenti…..c’era l’atmosfera giusta per scambiare con calma e in maniera rilassata quattro chiacchiere mentre la Nanetta attingeva a piene mani ai fiori di zucchero utilizzati per la decorazioni dei cupcake e provava a disegnare sulla pasta di zucchero con gli appositi pennarelli. Insomma un pomeriggio perfetto, in una Milano silenziosa, con due ragazze carinissime, appassionate da quello che fanno, con la Nanetta che correva a destra e a sinistra, in un posto magico…….e quindi la ricetta di oggi è un po’ sulla scia del ricordo di quel pomeriggio, una ricetta sfiziosa da mangiucchiare magari come merenda salata nel pomeriggio, leggendo un libro di favole ai vostri figli……
Chiara e la Nanetta in un goloso tete à tete…..

Ingredienti3 uova150 gr di farina1 bustina di lievito per salati2 cucchiai olio evo5 cl di latte180 gr di formaggio di capra50 gr di groviera30 gr di parmigiano400 gr di zucchineSale e pepe q.b.Pulite le zucchine e fatele a rondelle: in una padella riscaldate un po’ di olio e poi unite le zucchine che farete cuocere per 15 minuti almeno, salate appena. Se durante la cottura le zucchine hanno rilasciato un po’ di acqua, scolatele leggermente. In una capiente insalatiera mescolate bene le uova, la farina, il lievito, il sale ed il pepe. Con la forchetta sminuzzate il formaggio di capra. Grattate il parmigiano e la groviera. Incorporate l’olio ed il latte che avrete precedentemente intiepidito. Aggiungete il parmigiano e la groviera grattugiati, mescolate, poi unite le zucchine, il formaggio di capra: mescolate bene. Mettete il composto in uno stampo per plumcake e fate cuocere nel forno caldo a 180° per 45-50 minuti. Servite tiepido.

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Supplì di melanzane di Laura


Ebbene si, anche questa settimana vi prendete una bella ricetta a base di melanzane dell’orto! La strana estate appena trascorsa ha fatto sì che le melanzane ed i peperoni fossero pronti soltanto a settembre inoltrato….ed io che in questa stagione già cucinavo le zucche! E’ proprio vero, signora mia, che non esistono più le mezze stagioni!
La ricetta di oggi me l’ha insegnata la mia amica Laura: anche lei come me, ha vissuto molti anni in Francia, è rientrata in Italia un anno prima di me, e vive a Milano…..insomma Laura è una di quelle amiche che mi sono letteralmente portata dietro……siciliana di origine ma padana di adozione, anche quando entrambe vivevamo a Parigi, preparava questi supplì di melanzane che sono ottimi in ogni momento del pasto, ma forse io dico così perché mi piacciono moltissimo le melanzane.
Vi metto la ricetta, indicandovi le dosi approssimative, poi regolatevi voi. Per due persone+ Nanetta prendete due melanzane di media grandezza viola scuro. Tagliate l’attaccatura e praticate con il coltello delle profonde incisioni nel senso della lunghezza. Fate scaldare l’acqua in una pentola, portatela ad ebollizione, salatela e poi mettete le melanzane a cuocere. Per quanto tempo, vi starete chiedendo? Dipende dalla grandezza delle melanzane. Comunque se infilate una forchetta nella melanzana e sentite che è molto morbida, allora sarà sicuramente cotta. Lasciate scolare le melanzane almeno 4 ore. Io le cucino la sera prima e le lascio nello scolapasta tutta la notte. Quando le recupererete strizzatele leggermente e poi cominciate a smembrarle con le mani: vedrete che la pelle verrà via facilmente. Mettete la polpa in un’insalatiera e mescolatela con l’uovo (1 0 2 uova: anche qui dipende dalla quantità di polpa melanzane che avrete recuperato), il pangrattato, un’idea di aglio (io non l’ho messo perché quando faccio le ricette per mia figlia preferisco evitarlo), sale, pepe, un paio di cucchiai di parmigiano e prezzemolo. Otterrete un composto certamente morbido ma assicuratevi che non sia troppo morbido perché altrimenti non riuscirete a fare i supplì. Mettete nell’incavo di una mano un po’ di composto, all’interno, come per i supplì, aggiungete un pezzetto di caciocavallo ragusano (in alternativa potete utilizzare un provolone saporito), chiudete il supplì con dell’altro composto e fatene una sfera che passerete nel pangrattato…..
A questo punto dovrete operare una scelta tra le più difficili che ci siano: friggere questi deliziosi piccoli supplì dal cuore tenero oppure metterli nel forno a 170° per 20-25 minuti circa con un filo d’olio e chiss’è visto s’è visto…..ehm…..io ho abbracciato la seconda opzione, decisamente più sana ma anche meno appetitosa. Siete grandi ed assolutamente in grado di decidere per il meglio!
Buono sfizio perché questi supplì sono veramente uno sfizio da togliersi!

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Vellutata di fagiolini e patate con gocce di pesto!


Yesssss! Ce l‘ho fatta e sono fiera di me! No, non ho vinto una maratona e neppure ho totalizzato 50.000 visitatori del blog, ma più semplicemente sono riuscita, dopo un’estate di tentativi falliti miseramente, a far mangiare i fagiolini alla Nanetta.  Come accade anche a noi adulti, la Nanetta ha le sue preferenze in fatto di alimentazione: adora ad esempio il “ciccio spada”, i pomodori datterini mangiati crudi senza condimento, la frittata con le zucchine, la “cocciolata” (ndr. cioccolata), il  parmigiano…. ma non proponetele i fagiolini perché quelli proprio non le vanno giù…..All’asilo li rifiuta (c’è anche da aggiungere che quelli dell’asilo magari saranno pure congelati e non farebbero impazzire neppure un’erbivora come me), io le ho provate tutte per farle mangiare in fagiolini: cotti al vapore con olio e limone, ripassati in padella con il pomodoro, sotto forma di terrina con pinoli e taaaaaaanto formaggio…..niente niente niente…..la risposta è sempre la stessa: “Mamma no piace, blahhhhhh”……Quando la scorsa settimana le ho preparato questa vellutata l’ho presa un po’ come l’ultima spiaggia; mi dicevo che questo era l’ultimo tentativo che facevo e poi se, per l’ennesima volta avesse rifiutato, allora avrei gettato la spugna…..Però come mamma sentivo il “dovere morale” di provarle tutte…….e quando le ho messo davanti la sua scodella di vellutata di fagiolini e patate (guardandomi bene dal dirle che erano fagiolini naturalmente!) con le sue gocce di pesto ed i suoi crostini e se l’è finita tutta, non ho potuto fare a meno di esclamare: Yesssss, li ha mangiati! La lezione che ho imparato – l’ennesima che mia figlia mi impartisce da quando sono diventata mamma- è sostanzialmente la seguente: voi provate, provate  e riprovate a fargli mangiare quello che non gli piace, il fine giustifica i mezzi, quindi impiegate delle piccole astuzie o dei trucchi e vedrete che un giorno o l’altro cambieranno idea e se la mangeranno ‘sta verdura benedetta J !!!!!!
Ingredienti400 gr fagiolini (io ho usato quelli dell’orto che avevo congelato)450 gr di patateSoffritto (carota, cipolla e sedano)Pesto Olio evoSale q.b.CrostiniParmigiano  Nella pentola a pressione fate scaldare un po’ di olio e fate il soffritto classico. Mettete i fagiolini nella pentola a pressione, lavate e sbucciate le patate, fatele a dadini e mettete anche queste nella pentola a pressione. Lasciate insaporire le verdure per qualche minuto, poi aggiungete l’acqua in modo da ricoprire  appena le verdure, chiudete la pentola a pressione e lasciate cuocere. Non abbondate con l’acqua, avrete sempre tempo di aggiungerne un poco. Da quando la pentola a pressione comincia a fischiare, calcolate 10 minuti circa. Lasciate raffreddare, immergete il frullatore e lasciatelo andare sino ad avere una vellutata dalla consistenza cremosa, piuttosto densa, aggiustate di sale. Servite in un piatto con delle gocce di pesto (proprio quello che utilizzate per la pasta), un filo di olio evo, un cucchiaio di parmigiano ed una manciata di crostini……..Ha funzionato: la Nanetta ha finito da sola tutta la scodella!  Buona fortuna
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Strudel di erbette, stracchino e mandorle


In un mio post di qualche giorno fa, vi elencavo le verdure che proprio non digerisco (in senso fisico ed anche figurato!); le erbette invece, figurano tra quelle verdure che non mi dicono molto, che in cucina non mi ispirano più di tanto….Quindi quando mio suocero si è presentato con un cesto di erbette dell’orto sono stata assalita dal dubbio amletico: “e mò che ce faccio con tutta ‘sta robba?”. Allora mi sono messa a pensare e mi è venuto in mente che forse “mascherando” le erbette da strudel, sarebbero diventate più appetibili per tutti e non solo per la sottoscritta (in fin dei conti il mio obiettivo di mamma è quello di far mangiare alla Nanetta le sue 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura).
E’ quello che ho fatto e vi spiego come: ho pulito le erbette (non le ho pesate ma dopo la cottura saranno stati 500-600 gr di erbette), le ho sbollentate per 5-6 minuti in acqua salata e le ho scolate bene per togliere tutta l’acqua in eccesso.
In una padella ho ripassato le erbette con il burro ed il parmigiano: proprio come quando si ripassano gli spinaci. Ho lasciato raffreddare ed ho frullato le erbette con il minipimer in modo da sminuzzarle ulteriormente e da renderle irriconoscibili per mia figlia. Ho preso della pasta sfoglia, l’ho aperta ed ho cominciato a spalmarci dello stracchino morbido che compero nella mia solita cascina dietro casa (by the way, se volete comperare lo stracchino della “mia” cascina, lo trovate nei supermercati di Milano e provincia, si chiama Papetti….e così ho fatto anche un po’ di pubblicità al mio fornitore ufficiale di stracchino, taleggio e gorgonzola ;-))))))
Ci ho spalmato le erbette frullate ed ho ricoperto il tutto con delle mandorle sfilettate che avevo tostato in un padellino. Ho richiuso questo strudel, l’ho spennellato con l’olio e l’ho messo in forno per 25 minuti circa a 180°. L’ho lasciato raffreddare 5 minuti per evitare l’effetto ustione e poi l’ho tagliato a fettine. Devo dire che ha riscosso un grande successo con la Nanetta e mio marito: questo strudel si fa mangiare volentieri, è ottimo come antipasto stuzzicoso ma può, in alternativa, essere consumato anche come piatto unico accompagnato ad esempio da una ricca insalata.

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MomCamp 2001: ciak si parla…..

Credits: Fattore Mamma

“Il futuro delle mamme on line e non solo” è il tema del prossimo MomCamp che si svolgerà sabato 24 settembre a Milano. Questo titolo scelto a seguito di un sondaggio in rete, offrirà lo spunto per discutere di temi particolarmente cari alle mamme: il lavoro, la realizzazione a 360°, i figli, le aspettative …
Ad intervenire non ci saranno docenti universitari o psicologi ma le mamme, che avranno l’opportunità di esprimersi e di scambiare idee e punti di vista: il MomCamp nasce infatti come momento di condivisione ed incontro per quanti vivono il web in maniera attiva, come strumento che semplifica la vita, che aiuta ad organizzarsi, che permette di vivere una dimensione “social”.
Venite con i vostri pargoli perché, mentre le mamme condivideranno le loro esperienze, i bambini saranno impegnati in attività ludiche e sportive, grazie alle opportunità offerte dalla location scelta per quest’edizione, il Quanta Village (via Assietta, 19) alle porte di Milano.
Io e la Nanetta ci saremo e daremo il nostro contributo (soprattutto la Nanetta!).
Trovate tutte le informazioni per partecipare al MomCamp sul blog: www.momcamp.it
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