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Autunno

Verdure

Zucca saltata con guanciale e rosmarino




Questa settimana me la gioco vegetariana…..in realtà questa settimana dovrei proprio stare a dieta, visto la scorpacciata di cioccolata che ho fatto martedì scorso in occasione di un evento organizzato da Pernigotti e destinato ai più piccoli presso la scuola Clorofilla di Milano, dove giornaliste e blogger sono state invitate insieme ai loro bambini per una merenda decisamente golosa. 


Durante le vacanze di Natale avevamo visto Il piccolo Principe, delizioso capolavoro di animazione direttamente tratto dall’omonimo libro di Antoine de Saint-Exupéry. Il film ci era piaciuto moltissimo tanto da spingermi a riesumare il mio vecchio libro nella versione originale, quindi in francese, che ho letto alla Nanetta, capitolo dopo capitolo. I signori della Pernigotti hanno trasformato in dolcezza la poesia contenuta in questo breve ma intramontabile libro che con leggerezza ed acume al tempo stesso affronta temi complessi come l’amicizia e l’amore.  
Pernigotti infatti ha deciso di “collaborare” con il Piccolo Principe per realizzare una serie di latte personalizzate con le scene originali del film. All’interno delle latte poi il contenuto è dolcissimo: gianduiotti e cremini declinati nei gusti al latte e fondente per pause golose irripetibili. 





Ed ora vi posto questa ricettina semplice semplice al volo!
Per 1 persona200 gr di zucca
1 scalogno
30 gr di guanciale
1 rametto di rosmarino
olio evo q.b.

Tagliate la zucca a cubetti ed affettate lo scalogno. Tagliate a listarelle sottilissime il guanciale.  In una pirofila da forno, mettete dell’olio evo, adagiate il guanciale, la zucca, lo scalogno, il rosmarino ed il sale grosso. Lasciate in forno per 35 minuti circa avendo cura di mescolarlo di tanto in tanto. Servite calda o tiepida.
Buon weekend a tutti, ma soprattutto buon riposo!


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Pizza patate speck e stracchino


Ci stiamo avvicinando a grandi passi al Natale: è tempo di aperitivi, cene e merende natalizie, di saluti, di incontri, di chiacchiere tutti all’insegna del mangiare bene e del bere tanto……ma spesso, se si decide di organizzare degli aperitivi o delle merende natalizie in casa propria il tempo per preparare degli stuzzichini gustosi è poco…..ed allora io, in occasione di una merenda-aperitivo, ho optato  per delle pizze, farcite e decorate in modi diversi e dai gusti completamente diversi. E’ il caso di questa pizza con patate, speck e tanto stracchino……ma ne ho preparata anche un’altra, che ha riscosso ancora più successo, con broccoli, salame piccante e ricotta salata e che vi posterò settimana prossima! Io scappo; questo weekend mi aspetta un altro aperitivo natalizio da imbastire…….questo però, sarà più tema…..ma non vi voglio svegliare nessun particolare! Buon fine settimana ed a presto!



La ricetta della pizza, ormai collaudatissima, la trovate quiPer la farcitura:2 patate a pasta gialla di medie dimensioni
50 gr di speck tagliato sottile e a listarella
stracchino q.b.
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato

Stendete la pasta della pizza e lasciatela riposare ancora una mezz’ora, poi spalmate lo stracchino, disponete le patate tagliate a fettine sottilissime, unite le listarelle di speck ed infine la spolverata di parmigiano reggiano: un filo di olio completerà la pizza. Infornate a 220° per 25 minuti circa. Mangiate calda ma è ottima anche a temperatura ambiente!

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Fagottini di verza pizzoccherati


Non sono scomparsa, mi sono solo presa una pausa di riflessione dopo i drammatici episodi di Parigi….sinceramente ho passato una settimana “meditativa”, una settimana dai toni grigi, spenta…..e sto lentamente ritornando alla normalità, incoraggiata anche dal fatto che tutti miei amici a Parigi stanno bene, sotto choc ma bene…..




Oggi vi voglio proporre una ricetta che rivisita, alla lontana, quella dei pizzoccheri. Dico subito che non sono una fan dei pizzoccheri; li mangio una sola volta durante l’inverno, generalmente preparati da mia suocera, ma in generale li trovo troppo pesanti e difficili da digerire. Sono quindi partita dalla ricetta dei pizzoccheri, cercando di rileggerla in chiave più light: ho realizzato dei fagottini di verza il cui interno contiene il condimento dei pizzoccheri: patate, burro e formaggio casera…….il risultato mi ha pienamente soddisfatto sia come gusto che a livello di digeribilità……provateli anche voi!
Per 2 persone
4 foglie di verza
2 patate piccole
Verza q.b.
Burro salato q.b.
Formaggio casera o bitto (utilizzate un formaggio con cui solitamente si condiscono i pizzoccheri)
2 cucchiai di panna vegetale

Sbollentate per un minuto le foglie di verza; adagiatele delicatamente su di uno strofinaccio in modo che si raffreddino ma, soprattutto, che si asciughino. Nel frattempo bollite le patate,  (io in pentola a pressione l’ho fatte bollire per 2 minuti affinché rimanessero ancora un po’ durette), lasciatele raffreddare e tagliatele a cubetti. In una padella sciogliete del burro, versate le patate, rosolate ed unite il formaggio tagliato a cubetti piccoli insieme alla panna. Fate sciogliere il tutto a fuoco lento, spegnete e lasciate intiepidire. Farcite le foglie di verza, chiudendole con degli stuzzicadenti oppure con dello spago da cucina. Rosolate in padella per un paio di minuti girandoli delicatamente. Si possono mangiare da soli oppure accompagnati da una fonduta. Io li ho provati entrambi…..la fonduta, non so perché, mi si è impazzita…..sicuramente sono buonissimi con la fonduta però, in vista dei bagordi natalizi, cerchiamo di contenerci…….
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Minestra di ceci, patate e porcini


Quello appena trascorso è stato un weekend dalle tinte grigie e non mi riferisco solo al grigio della nebbia che ha avvolto tutto intorno a Milano…..chi mi segue da un po’, conosce bene il mio attaccamento per la Francia: ho vissuto molti anni in Francia ed alcune fra le persone  alle quali sono più attaccata vivono lì, a Parigi. Sabato mattina nell’alzarmi e nell’apprendere con sgomento la notizia degli attentanti a Parigi la mia prima reazione è stata quella di scoppiare in lacrime: un pianto a dirotto, con i singhiozzi che ha lasciato però ben presto il posto all’inquietudine….staranno tutti bene? 




Ed allora è cominciato il giro di telefonate, di messaggi su whatapp e sui social network: è iniziato l’appello per capire se qualcuno dei miei amici fosse rimasto coinvolto negli attentati. Ho potuto tirare un sospiro di sollievo nell’apprendere che stavano tutti bene, sotto choc ma bene…….ma è rimasto un dolore profondo, persistente, un’enorme tristezza che mi ha accompagnato per tutto il weekend e che vi sto descrivendo in questo momento. Mi sono astenuta e mi astengo dal fare commenti pubblici su come questa drammatica situazione potrebbe essere risolta…….non lo so…. credo però fermamente nel dialogo e nella capacità di trovare soluzione anche i problemi apparentemente più difficili che gli uomini hanno dimostrato nel corso dei secoli……Oggi vi propongo una minestra comfort food che mi sono preparata nel fine settimana per riscaldarmi dalla sensazione di freddo interiore che non mi ha mollato un attimo.Buona settimana…….
Ingredienti per 4 persone150 gr di ceci secchi2 patate grosse150 gr porcini freschi tagliati a cubettiSoffritto q.b.Sale q.b.
Prezzemolo q.b.
Mettete ammollo i ceci secchi per 18-24 ore, poi cuoceteli in pentola a pressione per 15 minuti circa: i ceci dovranno risultare ancora duretti. Sbollentate appena le patate:  in una pentola con dell’olio, fate soffriggere il sedano, la cipolla e la carota. Aggiungete poi i ceci e le patate tagliate a cubetti, fatele andare per 15-20 minuti circa. Unite poi i funghi porcini freschi anche questi tagliati a cubetti. Continuate la cottura per altri 5 minuti. In ultimo versate il prezzemolo sminuzzato. Aggiustate di sale e pepe. Versate in una scodella con un filo olio e mangiate caldo.
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Schiacciata di farro con olive



Ieri pomeriggio ho recuperato la Nanetta all’uscita da scuola, le ho fatto fare merenda e poi siamo andate a fare una lunga passeggiata in centro a Milano. Vado abbastanza spesso a Milano ma raramente porto con me la Nanetta: spesso perché sono di corsa oppure perché devo fare delle visite mediche ed allora in questi casi è preferibile che la piccola resti a casa. 



Ieri invece, complice una giornata splendida ed un sole primaverile, l’ho portata con me. La passeggiata a Milano è stata anche l’occasione per fare capolino all’aperitivo natalizio organizzato da Citterio, marchio storico di salumi. I signori della Citterio hanno proposto delle ricette che avevano come ingredienti i loro salumi ma rivisitati in chiave ludica e natalizia. Sulla tavola hanno fatto la loro apparizione dei deliziosi macaron ripieni di mousse di mortadella, dei popcorn con polvere di salame, dei lollypops di grana padano, semi di zucca e cubetti di salame….e poi ancora uno zucchero filato con ripieno salato di speck ed un risotto con scorze di limone, pistacchi di Bronte e mortadella ……insomma una girandola di sapori dolci e salati al tempo stesso che mi hanno letteralmente conquistato e che non hanno lasciato indifferente neppure la Nanetta! Grazie Citterio e bravi!!!!





Ed ora vi lascio la ricetta di una schiacciata al farro diversa dal solito: enjoy!300 gr di farina di farro
200 gr di farina bianca
25 gr di lievito di birra
100 gr di olive taggiasche
1 cucchiaio di semi di finocchio
olio evo q.b.


Sciogliere il lievito di birra in acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero. Sulla spianatoia mettere la farina a fontana e versare al centro l’acqua con il lievito sciolto. Impastare ed aggiungere un cucchiaino di sale e due cucchiai di olio. Continuare ad impastare aggiungendo eventualmente dell’altra acqua tiepida sino ad ottenere un impasto morbido. Coprire e lasciare lievitare per 2 ore in un ambiente tiepido. Stendere la pasta sulla teglia da forno dopo aver steso la carta forno aggiungendo metà delle olive, spennellare con l’olio e lasciare riposare nuovamente per 30 minuti circa. Infornare a 220° per 20 minuti poi tirare fuori dal forno, unire l’altra metà delle olive, i semi di finocchio e spennellare nuovamente. Rimettere in forno per altri 10 minuti a 200°. 
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Castagne, speck e zucca


Ed anche questa settimana sono riuscita faticosamente ad arrivare al weekend……E’ un periodo intenso sotto il profilo lavorativo e familiare: sono abbastanza incasinata con il lavoro, mentre in famiglia l’Uomo Goloso è sempre in trasferta…..insomma tante cose da fare, tante cose a cui pensare, oltre all’ordinaria amministrazione. E’ per questo forse che ultimamente vi propongo ricette semplici che si cucinano praticamente da sole! Non ho veramente tempo per occuparmi di tutto!



Buon fine settimana a tutti voi!
300 gr di zucca150 gr di castagne bollite50 gr di speck a listarelle1 scalogno2 rametti di timoaceto balsamico q.b.sale q.b.
Tagliate la zucca a cubotti, stessa cosa per le castagne. Affettate a listarelle lo speck e lo scalogno. In una pirofila versate dell’olio e poi la zucca, le castagne, lo speck e lo scalogno. Cuocete a 180° per 40 minuti circa. 5 minuti prima della cottura, unite 1 cucchiaio di aceto balsamico ed i rametti di timo. Proseguite la cottura per altri 5 minuti. Aggiustate di sale ed, eventualmente, di pepe.


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Ossobuco alla milanese (fatto da una romana….)


E’ dall’inizio del 2008 che vivo a pochi km da Milano ma, devo confessare che non mi era mai passato per l’anticamera del cervello di preparare l’ossobuco alla  milanese. E’ vero che per amore dell’Uomo Goloso sto cercando di introdurre nel mio repertorio culinario alcuni classici della cucina del nord e più precisamente della cucina lombarda: parlo della polenta, che ho rivisto a modo mio e che preparo con del sugo fatto con il filetto di maiale, mi riferisco anche allo stinco cucinato con le spezie, la cui ricetta sarà a breve pubblicata sul blog, ma con l’ossobuco non mi ero mai cimentata……





……Ora è successo che ho visto degli ossobuchi di vitella magrissimi e che sia stata improvvisamente ispirata dalla ricetta dell’ossobuco alla milanese. Ho preso il mio prezioso “Talismano della felicità”, sono andata a leggere la ricetta ed ho cercato di riprodurla, introducendo qualche piccola variazione nella parte finale. Per essere la prima volta, il risultato è stato veramente soddisfacente, apprezzato dall’Uomo Goloso in primis, dalla Nanetta che si è mangiata la carne dell’ossobuco, evitando accuratamente quello che restava del midollo e dalla sottoscritta che, pur non amando particolarmente la carne, ha tuttavia apprezzato questa nota finale agrumata che la scorza di limone ha conferito alla preparazione.
Ingredienti per 3 persone3 ossobuchi100 gr di burroFarina bianca q.b.½ bicchiere di vino bianco seccoOlio evo q.b.
Per la salsa finaleUn mazzetto di prezzemolo1 spicchio di aglio3 acciugheLa scorza di un limone bio
Per la purea di patatePatate bollitePrezzemoloNoce di burroOlio evo
Passare l’ossobuco nella farina bianca. Nella pentola antiaderente far sciogliere il burro in dose generosa, quando è sciolto mettete gli ossibuco e lasciateli rosolare. Aggiungete il vino bianco e proseguite la cottura facendo evaporare la parte alcolica del vino, poi abbassate il fuoco e cuocete per un’ora abbondante. Nel frattempo preparate una salsina con il frullatore mettendo insieme il prezzemolo, lo spicchio di aglio, le acciughe e la scorza di un limone bio. 5 minuti prima della fine della cottura unite la salsina, lasciate che si amalgami bene con il sugo di cottura e con la carne e lasciate insaporire per 5 minuti. Io ho adagiato l’ossobuco su questa purea di patate che avevo preparato facendo bollire le patate, schiacciandole, aggiungendo una noce di burro e dell’olio d’oliva e per ultimo il prezzemolo. Disponete sul piatto la purea di patate, poi l’ossobuco e la sua salsa: mangiate caldo…..no il risotto alla milanese proprio non me la sono sentita di farlo!

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Piadina cime di rapa e mortadella



Vi ho già scritto del fatto che il sabato sera quando siamo in casa prepariamo sempre delle cene golose: un sabato la pizza fatta in casa, un altro sabato la piadina, un altro ancora i california maki oppure il fritto……lo scorso weekend è stato il turno della piadina e visto che oramai le cime di rapa sono ricomparse sulle bancarelle dei mercati di tutta Italia, non potevo non prepararmi una piadina con due degli alimenti che amo di più in senso assoluto: la mortadella e le cime di rapa……per i miei gusti l’abbinamento è perfetto, delizioso e paradisiaco oserei dire……che dire, provate anche voi e sappiatemi dire!!!!!! 




1 piadinaCime di rapa bollite q.b.1 spicchio di aglio1 punta di peperoncinomortadello con pistacchio q.b.squacquerone q.b.olio evo q.b.
Pulite e sbollentate le cime di rapa. In una padella scaldate una generosa dose di olio extra vergine, aggiungete lo spicchio di aglio e la punta di peperoncino. Unite le cime di rapa e ripassatale in padella per 7- minuti circa. Nel frattempo scaldate la piadina in una seconda padella, quando sarà calda procedete con la farcitura cominciando con il formaggio squacquerone, mettendo poi la mortadella e finendo con le cime di rapa….si consiglia di divorare la piadina al volo e di prepararne subito una seconda……


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Devo riconoscere che la Nanetta è proprio brava a tavola: mangia praticamente di tutto e ci sono delle verdure per le quali va matta….tra queste anche i broccoli ed il broccolo romanesco e d’inverno non ho problemi a proporglieli anche più volte a settimana. Lei li gradisce bolliti e conditi con olio e limone. 

Per cercare di variare un po’ il sapore di base del broccolo, la scorsa settimana le ho preparato questa pasta che è piaciuta molto anche a me: ho bollito i broccoli, li ho semplicemente frullati con dell’olio e del formaggio molle tipo stracchino e poi ho condito la pasta…..che dire? Buoni buoni buoni ma soprattutto sani!

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