Verdure

Tortino di zucca e castagne



Eccomi anche questa settimana con una ricetta a base di zucca, adatta per i bambini, semplice da realizzare e completa!L’idea alla base di questo tortino di zucca e castagne è un tipo di zucca che trovavo molto facilmente in Francia, il potimarron, e che invece ho qualche difficoltà a trovare qui. Perché mi piaceva così tanto il potimarron? Semplice, perché aveva un retrogusto ed una texture simile ai marroni e quindi tutte le preparazioni a base di zucca, avevano questo souvenir de marrons….io invece ho delle zucche tipo Marina le più adatte a fare i tortelli e visto che mia suocera è di origine mantovana, ça va sans dire il fatto che prediliga quelle zucche. Ed allora ho pensato che avrei potuto sopperire alla mancanza di potimarron mettendo in questo mio tortino delle castagne che trovate facilmente in commercio, pronte all’uso, già bollite e sbucciate. E poi per rendere il tutto un po’ più salato e più calorico ho aggiunto delle fettine di toma: consiglierei a quanti sono a dieta di astenersi dal preparare questo tortino!

Ingredienti per 8 persone1.2 kg zuccaScalogno per soffritto q.b.150 gr di castagne3 uovaSale, pepe, noce moscata3 cucchiai di emmental grattugiatoUn goccio di latte caldo

5-6 Fettine di tomaOlio per imburrare teglia
Tagliate la zucca a dadini: in una padella, con un po’ di olio, fate soffriggere lo scalogno e poi mettete la zucca a cuocere. Considerate almeno 30-35 minuti di cottura a fuoco basso: a cottura ultimata la zucca dovrà sciogliersi. Schiacciatela bene con una forchetta, aggiustate di sale, pepe e noce moscata. Sminuzzate le castagne bollite. In una terrina mescolate le uova e l’emmental grattugiato. Mescolate le castagne alla zucca schiacciata, unite il composto uova/emmental : aggiungete un goccio di latte caldo al composto nel caso in cui dovesse essere poco morbido. Con dell’olio ungete bene la pirofila: versateci il composto  e decorate il tutto con delle fettine sottili di toma. Infornate a 180° per 30 minuti circa. Servite tiepido.
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Polpettone di tonno


Il polpettone è uno di quei piatti che ti semplifica la vita e ti risolve il pranzo. Semplice da realizzare, rapido nella sua esecuzione, eco-compatibile perché spesso viene fatto con gli avanzi, amato dai grandi ma, soprattutto dai più piccoli: che volete di più da un piatto con queste caratteristiche?
Amo molto il polpettone di carne al limone che fa mia mamma, ma erano anni che non mangiavo più il polpettone di tonno: mi è capitato di mangiarlo qualche settimana fa a casa di una mia amica, romana come me, ma transfuga a Milano per amore (proprio come me!). E mentre sbocconcellavamo il polpettone abbiamo fatto la riflessione che questo piatto è realizzato spesso dalle mamme romane, chissà perché poi……ogni mamma aggiunge il suo tocco personale ma la base della ricetta rimane quella.
La sorpresa è stata ancora più grande quando ho visto che la Nanetta ha sbranato senza batter ciglio 3 fette di polpettone, segno evidente che è stato di suo gradimento: sicuramente lei deve averlo preso per ciccio ma a me va bene anche così, che creda pure che si tratti di ciccio mentre invece è tonno, l’importante, in quanto mamma, è che mangi il pesce!
Ho ripreso quindi la ricetta della mia amica, l’ho confrontata con quella della mia mamma e quella  che vi propongo è un mio adattamento: provatelo e proponetelo ai vostri bambini come alternativa gustosa alla classica soglioletta!


Ingredienti per 4 persone:320 gr di tonno sgocciolato (considerate una scatoletta da 80 gr a persona) 2 uova 2 cucchiai di parmigiano3 cucchiai di pangrattato (se vi sembra troppo molle, aggiungetene anche un altro)Sale e pepe q.b.Noce moscata q.b.Capperi tritati q.b. (io ne ho messi 10 di numero)Prezzemolo q.b.In una capiente terrina, sminuzzate il tonno, unite le due uova, il parmigiano, il pangrattato, i capperi tritati, il prezzemolo, la noce moscata, il sale ed il pepe. Amalgamate bene il tutto. Prendete della carta forno ed arrotolateci il polpettone: dovrete fare una sorta di caramella gigante. Arrotolate la caramella nella carta di alluminio, mettete il polpettone in un pentola e lasciatelo bollire per 35-40 minuti circa. Lasciate raffreddare, tagliate a fette e servite. E’ buono anche accompagnato dalla maionese ma io non l’ho data alla Nanetta, ho preferito piuttosto decorarlo con dei minuscoli capperi di Lipari.

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Bolli bolli pentolino…fai un puré al tuo bambino!


Bolli bolli pentolino, fai la pappa al mio bambino, la rimescola la mamma e il bambino fa la nanna. Fai la nanna gioia mia, o la pappa scappa via!
E’ questa la prima filastrocca nella quale ci si imbatte sfogliando questo delizioso libro “Bolli bolli pentolino- Le ricette dei Nidi d’infanzia comunali”. Questo libro rispecchia la realtà, assolutamente straordinaria, del Comune di Bologna: la gestione diretta di ben 50 Nidi d’infanzia comunali che, da almeno 40 anni, provvedono con cucina interna alla preparazione dei pasti. Un’esperienza unica, a livello nazionale, che ha consentito di mettere a punto un valido percorso pedagogico ed uno strumento tecnico che oggi è diventato un vero ricettario per bambini da 1 a 3 anni.
L’idea che ha spinto alla pubblicazione di questo libro è stato l’interesse dimostrato dai genitori per le ricette proposte nei nidi d’infanzia: piatti genuini, semplici e veloci da preparare che riscuotono grande successo tra i bambini. Mi sono innamorata di questo volumetto: non sono solo le ricette contenute ma è il modo in cui vengono spiegate ed illustrate ai grandi. La grafica è coloratissima ma i contenuti sono spiegati in maniera semplice e precisa: per ogni ricetta troverete le indicazioni sulla stagionalità delle materie prime impiegate, sulle quantità da proporre ai vostri bambini, piccole astuzie o suggerimenti per la preparazione del piatto e poi ancora tabelle coloratissime per imparare a conoscere la frutta e la verdura di stagione. E’ vero che l’educazione alimentare comincia sin dai primi anni di vita specie in un’epoca, come la nostra, in cui i ritmi frenetici influenzano enormemente le nostre abitudini, invogliandoci ad utilizzare piatti preconfezionati o precotti, merendine e snack troppo ricchi di grassi, di sale e di zuccheri…..
Ho trovato in questo libro molti spunti interessanti che vi proporrò nel mio blog. La prima ricetta testata per  voi è stato un puré a base di spinaci e patate: diversamente dalle ricette di puré tradizionali questo non contiene burro ma olio evo, più vicino alla nostra tradizione gastronomica. La Nanetta l’ha gradito molto ed anche noi genitori lo abbiamo trovato gustoso…comme quoi non servono piatti arzigogolati o fritti per fare cose che i bambini mangiano volentieri!
Ingredienti per 4 persone350 gr di spinaci surgelati (se avete quelli freschi allora mettetene 400 gr)700 gr di patate150 ml di latte fresco35 gr di parmigiano grattato20 gr di olio evoSale q.b.Pulite le patate, fatele a tocchetti e lessatele. Fate lo stesso, in una casseruola separata, per gli spinaci.
Scolate le verdure e passatele con il passaverdura: attenzione questo passaggio è fondamentale! Se gli spinaci sono freschi e tenerelli, per passarli potrete anche utilizzare il minipimer; se, invece, si tratta di spinaci congelati, quindi più filamentosi, allora utilizzate il passaverdure: otterrete una purea dalla texture  morbida, soffice. Mettete la purea in una pentola, aggiungete il latte caldo, poi l’olio ed il parmigiano. Aggiustate di sale e servite ben caldo!

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Vellutata di zucca, pomodori e crostini di pancetta


Adesso mi farò un sacco di nemici, però io sono contenta che l’autunno sia arrivato: è senz’altro il periodo dell’anno che preferisco. C’è una luce magnifica (quando non piove ;-))), dei colori caldi avvolgono la natura e poi, i primi freddi invogliano a stare in casa, ad accoccolarsi dinanzi ad un bel camino acceso, a mangiare le castagne, la zucca, facendo progetti sul Natale e su quello che verrà nell’anno nuovo…..insomma, nonostante il maltempo e le piogge torrenziali degli ultimi giorni, mi sento pimpante, in forma, piena di vita molto più che in estate o in primavera….. ed ecco che con i primi rigori, nasce subito la voglia di zuppe, ministre, piatti rustici che con il loro calore rinfrancano il corpo e lo spirito.
Avevo in cantina la mia piccola scorta di zucche dell’orto: è arrivato il momento di utilizzarle. Per inaugurare la mia “pumpkin season” ho preparato questa vellutata che faccio da anni con successo e che ora mangia volentieri pure la Nanetta (naturalmente sempre con l’escamotage dei crostini che lei adora ;-))))). Rispetto alle altre ricette che trovate in circolazione, io aggiungo la passata di pomodoro rustica o verace: da un punto di vista estetico, mi piacciono le zuppe dai colori carichi e trovo che aggiungere all’arancione della zucca, il rosso pomodoro, costituisca un mix esplosivo in tutti i sensi, dal punto di vista di vitamine e cromatico!
Nanetta in avvicinamento!

Ingredienti1 kg di zucca tagliata a cubetti2 patate di medie dimensioni2 porriMezza bottiglia di passata rustica o verace Sale, pepe q.b.Acqua q.b.Olio evo q.b.Noce moscata q.b.100 gr di pancetta dolce 
Tagliate la zucca e le patate a cubetti; fate a rondelle i porri. Nella pentola a pressione fate scaldare un poco di olio e rosolateci i porri, le patate e la zucca. Poi aggiungete la salsa di pomodoro, continuate la cottura, versate un po’ di acqua nella pentola a pressione e chiudetela. Da quando comincia a fischiare calcolate 10-12 minuti di cottura. Lasciate raffreddare leggermente, mettete sale, pepe e noce moscate e poi immergete il minipimer direttamente nella pentola a pressione. Il risultato è quello di ottenere una vellutata corposa, densa, se dovesse essere troppo “acquatica”, allora fatela cuocere ancora un pochino ma senza utilizzare il coperchio della pentola a pressione.
Nel frattempo in un padellino fate abbrustolire la pancetta: versate la zuppa calda in un piatto e guarnitela con i crostini di pancetta ed un cucchiaio di parmigiano. Io alla Nanetta ho aggiunto anche i crostini di pane e non solo quelli di pancetta J!
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Peperoni farciti con boulghour-quinoa e merluzzo


Non so se capita anche a voi ma io a volte entro in fissa con alcuni alimenti (veramente non mi capita solo con gli alimenti…): ultimamente mi sono invaghita di questo melange boulghour-quinoa che sto provando in mille modi sia dolce che salato. Fortuna che porto avanti queste mie originali sperimentazioni durante il giorno, quando sono da sola a casa perché penso proprio che se proponessi il boulghour-quinoa a mio marito tutte le settimane, alla seconda settimana già entrerebbe in sciopero 😉
In realtà l’avevo trovato in Francia da Monoprix, ma poi ho scoperto che è un marchio italianissimo, la Pedon, che lo produce ed è pure bio! L’abbinamento che vi propongo oggi trae la sua ispirazione da una ricetta regionale piemontese: i peperoni abbinati con le acciughe ed i capperi….io sono andata oltre, ci ho messo dentro il merluzzo, il parmigiano ed il boulghour….Dapprima l’ho assaggiata io, poi l’ho proposta a mio marito ed infine, la settimana scorsa, ad un nostro amico, piemontese doc per altro. Il giudizio è stato unanime: i peperoni farciti con quinoa e merluzzo sono stati promossi a pieni voti. Peccato solo che non siamo più in estate perché questo è uno di quei piatti che è buonissimo mangiato anche il giorno dopo! Ed io infatti l’ho realizzato con gli ultimissimi peperoni dell’orto!

Ingredienti per 4 persone
4 peperoni
130 gr di boulghour e quinoa
250 gr di merluzzo
Prezzemolo tritato q.b.
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
Pangrattato q.b.
In una casseruola fate cuocere nell’acqua il boulghour/quinoa per 10-12 minuti circa: scolate e mettete da una parte. In una pentola con un filo di olio cuocete il merluzzo e salatelo.  Schiacciate con una forchetta il merluzzo sino a ridurlo in pezzi piccoli, unite il parmigiano, il boulghour/quinoa, il prezzemolo ed il pangrattato. Tagliate in due i peperoni: privateli dei semi interni e del picciolo. Riempite i peperoni con il composto. Disponeteli su di una teglia, versate un goccio di olio e mettete in forno a 180° per 35-40 minuti circa. Mangiate tiepidi.

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Biscotti salati pomodori secchi e chorizo


La settimana scorsa ho cominciato ad affrontare il tema della merenda dei bambini: quella di oggi è una ricetta semplice semplice adatta per una merenda salata che sarà senz’altro apprezzata dai più piccoli e poi nel caso in cui un’orda di selvaggi in formato mignon dovesse piombare all’improvviso, sarete in grado di preparare questi biscottini in 10 minuti cronometrati. In realtà io li faccio spesso e non solo come merenda ma anche come stuzzichino che accompagna l’aperitivo dei grandi…..che siano grandi o piccini il risultato è il medesimo: vengono spazzolati in 5 minuti, di più non durano……
L’ultima volta li ho preparati prima di pranzo con l’intenzione di darne un paio alla Nanetta per merenda: non avevo però calcolato che fosse domenica, che mio marito fosse in circolazione, che io fossi andata a correre e che i miei suoceri stessero per arrivare a pranzo….insomma per farvela breve, ho faticato a fare le foto perché la Nanetta mi ronzava intorno stile Ape Maia intorno al fiore (guardate un po’ le foto!)…..due se li è mangiati lei, un paio mio marito, un paio anch’io e poi sono arrivati i miei suoceri: i biscotti invece dal canto loro non sono arrivati nemmeno a mezzogiorno J….


Ingredienti per 12 biscotti circa75 gr di farina
30 gr di parmigiano
1 uovo
40 gr di burro
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito per salati
1 cucchiaio di mandorle finemente sminuzzate (in alternativa potete utilizzare le nocciole, fate voi)
50 gr di pomodori secchi (io ho usato quelli sott’olio)
20 gr di salsiccia calabrese dolce
1 cucchiaio di origano secco
Accendete il forno a 200°-210°. Tagliate i pomodori secchi e la salsiccia in piccoli pezzi. In un’insalatiera mescolate la farina, la polvere di mandorle, il lievito, il sale, il parmigiano. Aggiungete l’uovo ed il burro morbido: lavorate il tutto. Alla fine unite i pomodori, la salsiccia e l’origano. Otterrete un composto abbastanza morbido. Su di una teglia da forno, disponete un po’ di pasta: mettete in forno caldo per 12-14 minuti a 210°.
Mangiate tiepidi oppure freddi. Fate solo attenzione che non si brucino.





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Bocconcini di pollo di zia Checca


In un mio post di giugno vi avevo parlato di zia Checca: eccomi di nuovo sempre con una sua ricetta ancora una volta adattissima per i bambini e di una semplicità estrema. La Nanetta è carnivora (purtroppo aggiungo io, perché avevo tanto sperato che fosse pescivora come me ed invece la Pupa è tutta suo papà…..anche in questo ;-)))) e tra i diversi tipi di carne predilige in modo particolare  il pollo….ora personalmente io non ho nulla contro il povero pollo però oggettivamente non è che sappia di molto, oltre a rimanere abbastanza stoppaccioso. Visto che a mia figlia propongo due volte a settimana la carne, una volta bianca ed una volta rossa, ogni settimana mi si presenta lo spinoso problema di come prepararle ‘sto pollo o ‘sto tacchino peu importe. D’estate c’era la soluzione comodissima della marinade+ grigliata che mi risolveva il problema, anche perché sulla carne alla griglia lei adora la senape (:-D…..e si! la senape è un condimento alimentare che ho imparato a mangiare in Francia e che adesso apprezzo moltissimo….diciamola tutta, la senape per me è un modo anche per camuffare il sapore della carne non essendo io una grande fanatica di carne)…con l’arrivo dei primi freddi, fine della grigliata ed allora ho voluto provare questa ricetta di zia Checca che prevede l’uso del forno che adesso fa pure piacere accendere. La Nanetta l’ha gradita molto- non è stata la sola-  e poi è una ricetta che si prepara veramente in 10 minuti.
La sera prima, prendete un petto di pollo, fatelo a tocchetti e conditelo con sale grosso e succo di limone (considerate almeno il succo di un limone): lasciatelo marinare tutta la notte nel frigorifero. L’indomani scolatelo un po’, poi preparate del pangrattato con l’aggiunta di un cucchiaio di parmigiano ed un pizzico di sale. Passate il pollo nel pangrattato, disponetelo su di una teglia e metteteci dei fiocchetti di burro: andrà nel forno caldo a 180°-200° per una ventina di minuti. Mangiate caldo caldo.
Buon weekend a tutti!
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Crema di mele e ricotta


La merenda dei nostri bambini è un appassionante argomento di conversazione tra le mamme al parco: c’è chi ha optato decisamente per i prodotti industriali più o meno lavorati (stile merendine &C.); chi, invece, propone sempre ed esclusivamente la frutta; chi ancora si è buttato sulle patatine & affiliati e chi, come me, è continuamente alla ricerca di nuovi spunti per rendere la merenda del pomeriggio un momento gustoso, piacevole e sano per la mia dolce Hulk (è questo il suo altro nomignolo che le abbiamo affibbiato, poi un giorno vi spiego perché ;-)))).
Devo confessare che spesso propongo alla Nanetta della frutta: in primis il kiwi- che fa tanto bene alla pupa ;-)))- e poi, in funzione della stagione, il mandarino, il melone, la pesca, i lamponi, la banana….e, in mancanza di frutta, ci sono sempre i fruttini che assolvono degnamente al loro compito…..oltre alla frutta, però, le preparo spesso il thé con il miele che lei mangia volentieri facendo quello che noi adulti definiremmo zuppetta con i biscotti, in realtà trattasi di poltiglia color fango che galleggia in quello che una volta era stato un thé!
E poi i crackers, il gelato d’estate, un pezzo di ciambellone, un toast al formaggio quando mi accorgo che all’asilo non ha mangiato molto, che ha una fame da lupo e che si sbranerebbe un bue intero J…oppure anche dei gherigli di noce di cui va matta e che pure le fanno benissimo. Quello che proprio non riesce a mandare giù è lo yogurt: niet, non c’è nulla da fare…..avrà preso dai suoi genitori perché sia io che mio marito, pur adorando i formaggi, non siamo amanti dello yogurt.
So per certo, pur non avendogliela mai comperata, che adora la Nutella perché qualche tempo fa, in occasione di una festa, ha agguantato un panino al latte con questa goduriosa crema spalmabile marrone e l’ha decisamente trovata di suo gradimento visto che, nel bel mezzo dello spettacolo quando tutti i bambini erano seduti naso all’aria a guardare le marionette, lei con il suo aplomb da elefante, si è alzata, è andata al tavolo del rinfresco ed ha messo le mani su ben due panini con la Nutella….se questo non è amore at first sight ditemi voi cos’è!
Comunque per farla breve co ‘sto sproloquio sulla merenda, la ricetta che vi propongo oggi è sostanzialmente quella di una merenda sana e completa perché ha al suo interno la ricotta, le mele, il miele e, nella versione per adulti, anche un goccio di liquore…..veramente per gli adulti questa ricetta è più adatta come dessert che come merenda….


Ingredienti per 4 coppette2 mele Golden250 gr di ricotta di mucca40 gr di zucchero bianco40 gr di mieleIl succo e la buccia di un’arancia bioUn goccio di limoncello (facoltativo)
Sbucciate le mele e tagliatele a fettine sottili. Mettetele in un pentolino unitamente al succo dell’arancia ed allo zucchero: cuocetele 15 minuti a fuoco basso e lasciatele raffreddare.Nel frattempo mettete in un frullatore la ricotta, il miele, la scorza grattugiata dell’arancia e, se volete, anche il goccio di limoncello.
Unite le mele al composto nel frullatore e mescolate il tutto: versate la crema nelle coppette e mettetela in frigorifero per 4 ore. Servite fredda.



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Coccorocò, cuoco delle coccole….


In questo periodo mi ritrovo spesso a pensare che la vita è veramente strana…..a fine settembre è stato lanciato un nuovo social network per mamme e donne che si chiama Withandwithin: nel giorno del lancio di questo nuovo social network ho conosciuto un’altra mamma e donna che si chiama Donatella Caione e che è la mente e la fondatrice de La scuola delle mamme, un sito in cui si affronta il delicato argomento dell’educazione e della scuola, dall’infanzia all’adolescenza. Con Donatella è nato subito un bel rapporto e parlando del più e del meno, lei ha voluto saperne un po’ di più sul mio blog, scrivendo una simpatica recensione su Quaderni Golosi. Donatella mi ha anche segnalato la casa editrice Mammeonline che presenta tante proposte di lettura interessanti per bambini e per ragazzi. Un paio di libri riguardano l’alimentazione ed i bambini: Coccorocò, cuoco delle coccole e la Cucina della Daunia.
Il primo, Coccorocò, è un libro fiaba-ricetta scritto da ragazzi che frequentano l’istituto professionale alberghiero di Villadossola ed è il risultato di un corso di scrittura creativa intitolato Scrittori Golosi. L’idea del corso era quella di stimolare la fantasia dei ragazzi, di far prendere loro una maggiore familiarità con la scrittura che spesso è considerata più come un dovere noioso che come una formidabile opportunità di espressione. Ne è nato un libricino colorato e divertente contenente la storia d’amore del cuoco Coccorocò per la dolce Coccorilla che si conclude con il matrimonio dei due. Alla fine del libro, ci sono una serie di ricette pensate per i più piccoli: i cocktail della festa a base di frutta fresca, le palline al sesamo ed anche il tiramisù dei bambini.
La cucina della Daunia è un viaggio, invece, nella cucina della provincia di Foggia, dal Gargano al Subappenino, tra mare, monti  e pianura, in luoghi in cui la cucina non è solo nutrimento per il corpo ma è cultura, tradizione, legame con il territorio e le proprie origini. Il libro è stato scritto da Irma Rosa, nata a Faeto ma residente da sempre a Foggia, che ha voluto mettere su carta le ricette di mamme, nonne, zie, amiche. Lagane e ceci alla cellese, strascinati con rucola e patate, pizzelle e foglie ammische alla delicetese, cozze ripiene alla viestana, e ancora frittelle e pettole……insomma è tutto un tripudio di cucina povera, spesso a base di verdure e legumi secchi, realizzata con ingredienti rigorosamente locali e con un glossario che aiuta il povero forestiero a districarsi nel linguaggio colorito di questa regione d’Italia……a me è piaciuto molto anche perché ogni capitolo è accompagnato da considerazioni e ricordi personali che l’autrice fa proprio sulla cucina della Daunia.

E se vi piacciono, potete comprarli cliccando su questo link: http://www.casaeditricemammeonline.it/acquistare mi piace dare visibilità a progetti socialmente sostenibili! 
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