Archivio Mensile

marzo 2012

Carne

Polpettone pasquale con uova sode


Era tanto tempo che volevo provare questa ricetta. Non ricordo più quanto tempo fa avevo strappato la pagina di una rivista che proponeva il polpettone con le uova sode che io considero tipicamente pasquale : mi è tornata sotto gli occhi la ricetta per caso e visto che in casa in quel momento avevo tutti gli ingredienti, mi sono detta che era venuto il momento di provarla. L’ho un po’ modificata adattandola ai nostri gusti e, soprattutto, a quelli della Nanetta ed il risultato ci è piaciuto molto. Devo dire che la preparazione di questo polpettone ha entusiasmato la Nanetta, contentissima di mettere le sue manine nell’impasto del polpettone, di giocare con le uova sode, di stritolare il composto e poi di metterlo nel forno. E poi le uova soda fanno tanto Pasqua e visto che ci siamo quasi eccovi una piccola gustosa anteprima di menù pasquale.
Buon weekend a tutti!


Per 6 persone700 gr di carne macinata (manzo+maiale)2 uova80 gr di mortadella oppure di prosciutto cotto se preferite un sapore meno forteMollica di pane bagnata nel latte q.b. (calcolate 40-50 gr. di mollica secca)40 gr di parmigiano grattato1 rametto di prezzemolo 
4 uova sodeScorza di mezzo limoneOlio evoPangrattato q.b.2 cucchiai di vino biancoBrodo vegetale q.b. (un paio di mestoli dovrebbero bastare)Sale e pepe q.b.
In un’insalatiera mettete la carne macinata, le 2 uova, la mortadella tagliata sottile, la mollica del pane strizzata, la scorza del limone grattato ed il prezzemolo: mescolate bene tutti gli ingredienti utilizzando semplicemente le mani.Fate bollire le uova.Tagliate un foglio rettangolare di carta forno : sempre con le mani stendete il composto sino a formare un rettangolo dello spessore di due dita circa. Sul lato più lungo del rettangolo, disponete le uova soda a cui avrete tagliato le estremità. Richiudete il polpettone stringendolo bene, irroratelo con un filo d’olio ed il vino bianco  e mettetelo in forno a 180° per 75 minuti circa. Di tanto in tanto versate un po’ di brodo vegetale per evitare che si secchi con la cottura. A fine cottura lasciate raffreddare prima di tagliare a fette. Servite tiepido o caldo.
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Biscottini di “polenta”


A casa mia la polenta non si mangia: vuoi perché la polenta non fa parte del mio DNA gastronomico, vuoi perché ho difficoltà a digerirla, vuoi anche perché non mi fa impazzire, fatto sta che mio marito quando vuole mangiare la polenta va da mammà…..ora questo non significa che la farina di mais per fare la polenta sia bandita anzi…..soprattutto in inverno preparo spesso la pizza di granturco che accompagno con i broccoletti siciliani oppure le cime di rapa, mentre in primavera mi piace tantissimo una focaccia di pecorino e cipollotti che vi ho già proposto.


 Ho voluto preparare questi biscottini con farina di mais proprio per fare contento l’uomo goloso perché visto che non gli faccio la polenta, gli ho cucinato almeno questi biscottini che della polenta hanno l’ingrediente base, la farina! E poi siccome erano dei biscottini per lui, ho aggiunto anche un cucchiaio di grappa.


250 gr di farina di mais fine100 gr di farina bianca 00125 gr di burro125 gr di zucchero2 tuorli5 gr di lievito per dolci1 pizzico di sale1 cucchiaio di grappa Fate ammorbidire il burro, aggiungete lo zucchero e lavorate bene sino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete i due tipi di farina, il pizzico di lievito e di sale ed i due tuorli uno ad uno, alla fine unite la grappa. Ricavatene una palla che avvolgerete nella pellicola e lascerete in frigo per un’ora circa.Tirate fuori la palla dal frigo, stendete la pasta ed utilizzate delle formine oppure la “pistola” forma biscotti della Tescoma per dare una forma ai vostri biscotti. Mettete in forno a 170° per 15 minuti circa: rimanete vicino al forno per evitare che i vostri biscotti siano troppo cotti.
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Torta rustica con cime di rapa e pasta di salame


D’accordo, è vero che il weekend appena trascorso è stato all’insegna del sole e delle temperature calde ed è vero anche che la ricetta che sto per proporvi non è propriamente primaverile, ma questa torta rustica è super veloce da realizzare, piace a tutti e mi risolve gli imprevisti dell’ultimo minuto. Ora sabato sera eravamo da amici per un aperitivo, io non mi sono fermata un attimo per tutto il giorno e solo alle 5 del pomeriggio ho realizzato che forse era il caso di preparare qualcosa da portare….la fortuna mi ha aiutato ed assistito: avevo delle cime di rapa bollite in frigorifero che aspettavano solo di essere ripassate in padella e della pasta di salame che i miei suoceri mi avevano lasciato….è così che in 15 minuti ho preparato questa torta che è stata gradita anche da chi la verdura proprio non la sopporta!
Provatela anche voi, le cime di rapa si trovano ancora al mercato in questa stagione e la pasta di salame la trovate in molti supermercati. E’ vero avrei dovuto preparare a mano la sfoglia, ma proprio non avevo il tempo e poi questo è un blog di una mamma lavoratrice a tempo pieno con i minuti contati!


1 foglio di pasta sfoglia500 gr di cime di rapa cotte350 gr di pasta di salame1 spicchio di aglioOlio evoPeperoncinoSale Scaldate l’olio in una padella, aggiungete lo spicchio d’aglio ed il peperoncino, lasciate dorare l’aglio e poi unite le cime di rapa : cuocete per una decina di minuti. Nel frattempo in una padella cuocete la pasta di salame senza aggiunta di olio. Unite la pasta di salame alle cime di rapa, mescolate il tutto e lasciate raffreddare.  Stendete la sfoglia, sforacchiatela con una forchetta e mettete il composto. Spennellate la sfoglia con un filo d’olio ed infornate a 180° per mezz’ora circa. Lasciate intiepidire prima di mangiare.
Buona settimana a voi!
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Salade Franc- Comtoise


Della mia trasferta a Basilea ed in Francia della settimana scorsa vi ho già parlato, quello che non vi ho confessato è che non potevo tornare dalla mia passeggiata nella Franche-Comté senza portare con me un souvenir profumato, fruttato e saporito al tempo stesso…..sto parlando di uno dei formaggi francesi che più amo: il comté. In realtà per dirla tutta, oltre al comté, la mia valigia profumava anche di saucisse de Morteau, pure questo prodotto tipico regionale non propriamente dietetico J
Ebbene con un pezzo di comté, domenica sera mi sono preparata un’insalata che mi preparavo spesso nei mesi più freddi quando ero in Francia perché è veramente completa (forse anche troppo completa!), sazia e, soprattutto, appaga le mie papille gustative : la salade franc-comtoise.

Ora se voi non avete per le mani il comté, nessun problema, utilizzate pure un formaggio stagionato di mucca con un sapore abbastanza pronunciato. Vi metto di seguito gli ingredienti per 2 persone+ la solita Nanetta che in questa occasione ha messo da parte il formaggio, ma si è mangiata tutti gli altri ingredienti a cominciare dai gherigli di noce.   


100 gr insalata tipo lattughino
120 gr di pomodori ciliegino (12 circa)
120 gr di formaggio comté
100 gr di pancetta dolce tagliata a fiammifero
1 patata grande
1 pugno di gherigli di noci
Olio, sale, pepe e vino bianco tipo chardonnay
Olio evo q.b.
Pulite l’insalata e tagliatela a listarelle; lavate i pomodori, asciugateli e tagliateli a cubetti. In una padella con un filo d’olio, versate le patate che avrete precedentemente tagliato a cubetti, e lasciatele rosolare a fuoco basso sino a quando non avranno formato la crosta. In un’altra padella fate abbrustolire, senza l’aggiunta di olio, la pancetta. In un’insalatiera mettete l’insalata ed i pomodori, il comté tagliato a cubetti, la pancetta croccante e le noci, versate le patate. A questo punto preparate una vinaigrette con l’olio, il vino bianco, il sale (pochissimo) ed il pepe.  Servite in tavola.
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Gramigna aromatica alla salsiccia secca


Domenica scorsa il tempo dalle mie parti non è stato affatto bello: non che fosse freddo ma c’era un forte vento, molto grigiore, insomma la classica domenica uggiosa….solo a metà pomeriggio il sole ha fatto un timido capolino per poi scomparire nuovamente dopo un quarto d’ora….ed io che avevo ancora un salsiccia fatta in casa che avevo fatto essiccare in cantina, ne ho approfittato per preparare questo ultimo piatto dal sapore invernale che ha fatto la felicità della Nanetta perché adora la salsiccia ed in particolar modo quella fatta in casa….lei si è spazzolata la gramigna e la salsiccia, mentre il trito aromatico ed il pomodoro ce lo siamo divisi io e mio marito.La scelta della gramigna come formato di pasta mi è apparsa inevitabile: amo molto questa pasta, soprattutto per i bambini, che riescono a mangiarla bene con il cucchiaio e trovo che sia poco conosciuta, a parte in Emilia dove è, a giusto titolo, usatissima. Io compero sempre la gramigna della Coop : è buona e conveniente. Vi ho già proposto una ricetta un anno fa circa, eccomi oggi con la seconda!
220 gr di gramigna1 barattolo di pomodoro a pezzi100 gr di salsiccia seccaTimo, rosmarino, salvia q.b.Olio evo q.b.1 spicchio di aglioParmigiano grattugiato q.b.Sale poco
Sbucciate uno spicchio d’aglio e fatelo scaldare in una padella con un po’ di olio, versate il pomodoro a pezzi e fate cuocere per 5-6-minuti circa a fuoco medio. Nel frattempo tagliate a cubetti piccoli la salsiccia secca e sminuzzate le erbe aromatiche. Aggiungete la salsiccia al sugo, continuate la cottura a fuoco bassissimo per altri 15 minuti, alla fine aggiungete il trito di erbe aromatiche e lasciate cuocere per 1-2 minuti. Assaggiate il sugo per capire se necessita di sale : io non l’ho messo, il sugo era già saporito di suo ed è bene per tutti, non solo per la Nanetta, non mangiare salato. Bollite la gramigna, scolatela, conditela con questo sugo aromatico, cospargetela con del parmigiano grattugiato e portatela in tavola.
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Dolcezze al mulino……


Visto che oggi sono di corsa, vi segnalo tutta una serie di attività didattiche e ludiche organizzate dalla cooperativa sociale Koiné che è poi la stessa che gestisce il nido frequentato dalla Nanetta. Tutti gli eventi si svolgono presso il Mulino di Chiaravalle.Mercoledì 21 marzo, nel tardo pomeriggio, per celebrare l’equinozio di primavera, si parte alla scoperta dell’orto attraverso i cinque sensi. Torna la primavera e la vita si risveglia dal torpore invernale, si riscopre la natura in un’esplosione di novità e di colori. Domenica 1 aprile, per avvicinarsi dolcemente alla Pasqua, si preparerà un pane dolce guarnito da uova sode e tempestato di zuccherini colorati che è poi un regalo augurale tipico della nostra tradizione nel periodo di Pasqua: scopriamone le origini ed impariamo a realizzarlo grazie al laboratorio “Panificazione: Panificare con le uova”.  Forse qualcuno di voi avrà già assaggiato le violette candite…. ma non soltanto la violetta si presta a questo tipo di preparazione: riconosciamo i fiori adatti e divertiamoci con i “Segreti da erborista: Fiori canditi” sempre domenica 1° aprile.Giovedì 5, Venerdì 6 e Martedì 10 aprile per tutti i bambini che durante le vacanze scolastiche pasquali, restano in città, ci saranno tre intere giornate con laboratori, giochi, sperimentazione di antichi mestieri, accompagnati dall’amico Odilone, lo spaventapasseri spaventato dai passeri. Lunedì 9 aprile, il giorno di Pasquetta, una divertente caccia alle uova di gallina all’interno del giardino: con le uova trovate,  i bambini sperimenteranno divertenti decorazioni artistiche o impasti a base d’uovo.

E per finire domenica 22 Aprile, si svolgerà un torneo a piedi tra otto cavalieri in armatura,  seguito da un laboratorio di panificazione: “Pan de mej: pane di San Giorgio”, Laboratorio “San Giorgio e il Drago” e giochi.Per ulteriori informazioni potete contattare Koinè allo 02-42292265 in orari d’ufficio oppure scrivete a info@koinecoopsociale.it
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Fagottini libanesi di spinaci e pinoli


Con i primissimi spinaci dell’orto ho preparato questi triangolini tipici della cucina libanese che mangiavo sempre quando ancora vivevo in Francia : il loro vero nome è fatayers e si trovano in tutti i negozi di gastronomia libanese. 




La ricetta originale prevede l’utilizzo di una pasta del pane ma io, un po’ per curiosità, un po’ per comodità e per semplicità, ho voluto provare la pasta fillo ed il risultato non è male, decisamente più croccanti rispetto alla pasta del pane. In Libano sono considerati una mezzé calda, uno dei tanti antipasti caldi che vengono abitualmente serviti. Io li amo molto, poco importa se come antipasti, aperitivo o come contorno ed apprezzo il contrasto di sapori tra il dolce dei pinoli e l’acido del limone.
200 gr di spinaci cotti½ cipollaOlio evo q.b. Il succo di 1 limone grosso2 cucchiai di pinoliPasta fillo q.b.Burro q.b.

Tagliate la cipolla finemente: fate scaldare un filo di olio in una padella e versate la cipolla, la cottura dovrà avvenire a fuoco bassissimo per 15-20 minuti circa, alla fine la cipolla dovrà essere trasparente. Sbollentate gli spinaci e strizzateli bene : sminuzzateli con il mixer. In una ciotola mettete gli spinaci, i pinoli, la cipolla, aggiustate di sale e pepe.Su più fogli di pasta fillo, disponete un po’ di farcitura, chiudete il fagottino dando la forma che più vi piace. Spennellate con il burro fuso : infornate a 180° per 20 minuti circa, prima di mangiare lasciate intiepidire.

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La torta di mele di Alberto



Eccomi di nuovo in terra italica dopo la “brillante” (in tutti i sensi) trasferta svizzera ed eccomi con una ricetta presa in prestito! 
Alberto ha il Bimbi……e con questa frase potrei anche chiudere il mio post di oggi, avrei detto tutto. Ho sempre “invidiato” benevolmente tutti coloro che posseggono questo magico utensile da cucina. Per me il Bimbi sta alla cucina come la Ferrari sta al mondo delle automobili (passatemi l’equazione ma avendo lavorato per oltre 10 anni nel mondo automotive, il primo esempio che mi passa in mente è proprio questo). Io me la cavo benissimo anche con il mio Braun Patissier ma il Bimbi rimane da sempre il mio sogno proibito, il mio sogno nel cassetto…..che verosimilmente rimarrà nel cassetto visto il costo proibitivo di questa Ferrari da cucina J
Fatta questa doverosa e necessaria premessa, un paio di settimane fa, Alberto è venuto a trovarci con moglie e pargolo al seguito, e ci ha portato questa torta di mele inedita, un po’ fuori del comune perché unisce le mele al cacao: il risultato è stato sorprendentemente piacevole con una punta di acido che la scorza di limone conferisce all’insieme ed il croccante dei pinoli, insomma da provare!
Buon weekend a tutti!

Ingredienti500 gr di mele
150 gr di zucchero
3 uova intere
250 gr di farina di manitoba
1 yogurt bianco
50 gr di burro
50 gr di pinoli
100 gr di cioccolato fondente
la scorza grattata di 1 limone bio
un pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
rhum q.b.

Accendere il forno a 175°C (non ventilato). Sbucciare e tagliare le mele, lasciarle macerare con poco zucchero ed un goccio di rhum.  Lavorare in un’insalatiera lo zucchero, il cioccolato e la scorza del limone, aggiungere tutti gli altri ingredienti lasciando per ultima la farina precedentemente miscelata con la bustina di lievito (non unite al composto le mele ed i pinoli). Prendere una tortiera, imburrarla ed infarinarla e versare a più strati le mele, i pinoli e l’impasto. Infornare e cuocere per 40 min. Lasciar raffreddare prima di servire.
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Petti di pollo in salsa di senape


Avete presente Alice nel paese delle meraviglie? Ecco, è questo il mio atteggiamento qui, alla Fiera internazionale dell’orologio e dei gioielli di Basilea. No, non ho appeso il grembiule ed i mestoli al chiodo , è solo che io mi occupo di sviluppo del prodotto per un’azienda che produce gioielli ed orologi per marchi di moda….da qui la mia trasferta in Svizzera, a Basilea, terra di orologi ed orologiai per partecipare a questa fiera che è l’appuntamento più importante al mondo per gli addetti ai lavori. Ovunque c’è luccichio, ovunque pietre preziose stratosferiche, orologi da sceicchi arabi o da tycoon americani…..ma in mezzo a tutta questa opulenza, lusso e, lasciatemelo dire, anche molta pacchianeria, la mia ricetta di oggi vuole essere un ritorno alla semplicità.
Ora una premessa è d’obbligo : questo petto di pollo in salsa di senape è piaciuto molto alla Nanetta ma c’è da precisare che la Nanetta è stata abituata sin da piccolissima a mangiare la carne con la senape….e questa è una delle abitudini che io ho acquisito quando ero in Francia e che continuo a mantenere forse perché, non essendo una grande amante della carne, l’aggiunta della “moutarde” mi rende la carne più appetibile. La senape che do alla Nanetta è sempre quella dolce, non la moutarde à l’ancienne in grani che è fortissima anche per me….e quindi questa ricetta non poteva non piacerle. Io l’ho preparata con della carne bianca ma voi potete utilizzare anche delle fettine di vitella. Questa ricetta l’ho tratta dal libro Cucinare in famiglia di cui vi avevo scritto una recensione qualche tempo fa.
Ingredienti500 gr di petto di pollo50 gr di parmigiano grattato2 cucchiaini di senape (io ho usato una senape dolce al miele di Maille che trovo anche qui in Italia nei supermercati)3 cucchiai di pannaOlio q.b.Sale q.b.Mescolate la panna alla senape. Infarinate i petti di pollo solo da un lato, cuoceteli in una padella con un po’ di olio, incominciando dalla parte infarinata, poi girateli e versate la panna alla senape ed il parmigiano, continuate la cottura a fuoco basso ancora per 3-4 minuti. Salate e mangiate caldi.
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