Archivio Mensile

dicembre 2011

Pasta

Paccheri ricotta, pistacchi e pomodori secchi


La vita sta lentamente tornando alla normalità, nonostante le feste non siano ancora finite: la Nanetta, dopo una pausa di una settimana e relativo ciclo di antibiotici, è in forma smagliante e da oggi ha ripreso ad andare all’asilo, anche perché a casa non la tenevamo più; gli avanzi delle feste sono stati quasi tutti eliminati (a parte i numerosi panettoni e pandori che ancora aspettano di essere mangiati); le bottiglie di spumante sono state finite….quello che resta ancora lì è quella fastidiosa sensazione di avere come un salvagente intorno alla vita, sensazione che mi spinge tutte le mattine a consultare speranzosa la bilancia per leggerne il verdetto finale che, inesorabilmente, è a mio sfavore……quindi dopo le ore passate davanti ai fornelli, in questa manciata di giorni che ci separa dal 2012, la voglia di cucinare è ai minimi storici ed allora ho pensato ad una ricetta passepartout, senza tempo, che si prepara in 10 minuti e, tutto sommato, se paragonata alla pasta al forno, è relativamente light ;-)))) In una terrina, lavorate la ricotta ed il parmigiano. Tagliate a listarelle i pomodori secchi, sminuzzate grossolanamente i pistacchi. Sciacquate leggermente i capperi dal sale. Cuocete la pasta, versatala nella terrina e mescolate bene con la ricotta ed il parmigiano. Se risulta troppo asciutta, allora versate un pochino di acqua di cottura che avete precedentemente messo da parte. Unite i pomodori secchi, i capperi ed i pistacchi, mescolate ulteriormente e servite in tavola caldi!E dopo il procedimento, di seguito vi metto pure gli ingredienti nel caso in cui vi venisse voglia di rifarla:200 gr di paccheri100 gr di ricotta (mucca o pecora vanno bene entrambe)3 cucchiai di parmigiano grattato10-12 pomodori secchi (preferibilmente sott’olio)1 pugnetto di pistacchi1 pugnetto di capperiAcqua di cottura q.b.Passate tutti un buon Capodanno, appuntamento al 2012!
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Minestre e Zuppe

Crema di topinambur e nocciole


Non provateci neppure a giustificarvi, a dire che siete stati travolti dagli eventi e a negare l’evidenza…..A Natale anche voi come gli altri 65 milioni di italiani avete mangiato troppo….avete ecceduto con il cibo e l’alcol, in una parola vi siete abbuffati. Ed allora prima della prossima abbuffata in calendario, quella in programma la notte di San Silvestro, cercate di disintossicarvi un poco. Personalmente ritengo che le vellutate, le zuppe oppure le creme di verdure siano degli ottimi disintossicanti: sono buone ma non pesano sulla bilancia, sono colorate e, soprattutto, saziano anche gli appetiti più robusti. Ed eccovi quindi una vellutata delicata ma gustosissima, con quella punta di morbidezza che la panna gli conferisce. La Nanetta l’ha apprezzata moltissimo: si è mangiata il suo bel bol di crema senza batter ciglio, dicendomi: “Buonissima mamma”……Allora buona disintossicazione!
IngredientiPer 2 persone+ Nanetta- 500 gr di topinambur
– 2 cucchiai di panna liquida
– brodo di carne e/o vegetale
– una foglia di alloro
– un rametto di rosmarino
– un cucchiaio di nocciole sminuzzate
– olio evo
– sale e pepe
Sbucciate i topinambur, tagliateli a dadini e metteteli nella pentola a pressione con la foglia di alloro,  il rametto di rosmarino ed il brodo vegetale. Da quando la pentola a pressione comincia a fischiare calcolate almeno 10 minuti di cottura. Spegnete, aprite la pentola, togliete l’alloro ed il rosmarino ed immergete il frullatore nella pentola. Aggiungete la panna, mixate nuovamente, aggiustate di sale e pepe.
Sminuzzate le nocciole grossolanamente e fatele grigliare in un padellino. Versate la crema calda di topinambur nel piatto, aggiungete un filo d’olio e le nocciole grigliate.
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Goloso Natale a tutti!


Eccoci arrivati alle porte del Natale: siete distrutti, stanchi morti, sderenati per questo tour de force pre-natalizio oppure aspettate impazientemente l’arrivo del Bambino Gesù e di Babbo Natale?
Per quanto mi riguarda io sono quasi pronta: all’appello mancano solo le prove di travestimento da Babbo Natale (prove che dovrò fare con mio marito visto che è stato scelto all’unanimità come Babbo Natale) e pensare alla decorazione della tavola per la vigilia……il resto è fatto J
Ma non è Natale senza il tradizionale albero ed io allora ne ho preparato uno goloso goloso per voi.
Passate tutti un sereno Natale!
Io vi saluto, vado ad immergermi nell’atmosfera infantile e magica del Natale e vi do appuntamento alla settimana prossima. Un grosso abbraccio! 
Ingredienti1 tuorlo d’uovo160 gr di farina40 gr di zucchero fine40 gr di burro40 gr di miele1 cucchiaino di bicarbonato di sodioCannella e chiodi di garofano macinati q.b. 
Per la glassa:150 gr di zucchero a velo
3 cucchiai di acqua
diavolini colorati q.b.Il burro ed il miele dovranno essere molto morbidi. Mescolate tutti gli ingredienti e lasciate riposare l’impasto per un paio d’ore in frigorifero.  Stendete l’impasto: lo spessore del foglio non dovrebbe superare i 2/3 mm. Con gli appositi  stampi ritagliate le parti dell’albero di Natale (io ho usato l’albero di Natale della Tescoma), disponetele sulla teglia da forno che avrete ricoperto con la carta forno, infornateli a 170° per 15 minuti circa. Tirateli fuori e lasciateli raffreddare prima di disporli sull’alberello.
Per la decorazione, potrete semplicemente cospargere il vs alberello con dello zucchero a velo in modo da ottenere l’effetto neve, oppure decorarlo con i diavolini colorati. In questo caso mescolate a fuoco basso l’acqua e lo zucchero a velo sino ad ottenere una crema bianca. Spalmate su ogni biscotto e lasiate rapprendere: spolverate poi con i diavolini colorati.
Ciao!
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Pasta rughetta, panna e pecorino


Quest’anno i regali di Natale sono bio e a Km 0: è quanto emerge da un’indagine promossa dalla Coldiretti in cui si evidenziano i trend gastronomici del Natale 2011. Tre italiani su quattro, infatti, hanno dichiarato di voler acquistare prodotti Made in Italy, mentre il 33% degli italiani intende regalare prodotti alimentari locali a chilometri zero e il 28% prodotti biologici.
E’ boom di “cesti eco-compatibili”: sono oltre cinquemila quelli richiesti dai consumatori nei farmers’ market e nelle Botteghe di Campagna Amica. I prodotti più gettonati risultano essere i formaggi ed i salumi, seguiti da vini, marmellate e miele. C’è chi propone delle composizioni di timo, rosmarino e origano per ricordare l’estate passata o per sognare quella che verrà. Da Milano a Brescia, da Pavia a Monza, da Varese a Cremona, da Como a Mantova nei cesti si raccontano i territori e i loro tesori. A Cremona si prepara anche il cesto “tutto bufala” con i formaggi delle bufale allevate in Pianura Padana. A Mantova, oltre ai salumi, si punta su lambrusco e grana, mentre nel bresciano non mancano le bollicine della Franciacorta e i casoncelli di Longhena. 
Ci sono anche i pacchetti turistici delle aziende agricole, in aree che vanno dalla montagna alla Franciacorta, dai parchi regionali alle strade del gusto e dei sapori. Il funzionamento è semplice: basta acquistare il pacchetto, telefonare, prenotare, il giorno scelto presentarsi con il voucher e godersi la vacanza. Le informazioni e le proposte si trovano anche nel sito www.terranostra.lombardia.it
E per brindare alle feste che arrivano, quest’anno c’è anche l’aperitivo bio: il 23 dicembre, alle ore 18.00, presso tutte le Botteghe di Campagna Amica della provincia di Milano e Monza Brianza, i consumatori potranno degustare i prodotti della tradizione lombarda: vino dell’Oltrepò Pavese, grana lodigiano e salumi brianzoli. Vi metto anche i locali dell’aperitivo a km zero: Bottega di Monza (via Arosio 12/A); Bottega di Legnano (Corso Sempione 29); Bottega di Trezzano sul Naviglio (via Indipendenza 2); Bottega di Triuggio (via Cagnola 79); Bottega di Magenta (Strada Valle 32).
Ed io che sono una sostenitrice della stagionalità dei prodotti e dei prodotti a km0, oggi vi passo una ricetta semplicissima, realizzata con l’ultima rughetta raccolta nell’orto.
Preparate l’intingolo come se doveste fare una pasta aglio/olio e peperoncino, a fine cottura aggiungete due cucchiai di panna da cucina (calcolate un cucchiaio a persona). Lavate la rughetta, asciugatela e tagliatela, conservatela da una parte. Grattate il pecorino. Cuocete i rigatoni, scolateli e versateli nella padella insieme alla rughetta, mescolate il tutto ed unite una generosa manciata di pecorino grattugiato. Servite caldi!
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Dolci

Marmellata di cachi e cioccolato fondente


Prima di parlarvi della mia ricetta di oggi, vi volevo segnalare al volo due idee di regali per bebés gourmands che ho visto in rete. In realtà nei giorni scorsi, stavo cercando dei grembiuli da cucina per bambini e mi sono imbattuta in questi due regali golosi…..
Credits: Ladurée
Innanzitutto le mamme fan dei celeberrimi macaron de Ladurée ora potranno sfogare questa passione sui loro bimbi: Ladurée ha infatti messo in vendita una collezione Bebé che prevede dei deliziosi bavaglini con dei piccoli macaron ricamati…..ma curiosando in rete per trovare qualcosa di meno snob e più democratico adatto alla Nanetta, ho scovato questa linea di accessori per piccoli cuochi lanciati da Thun:  dei deliziosi grembiuli da cucina e da gioco che si abbinano anche a delle sportine per fare la spesa per piccoli consumatori responsabili……

Credits: Thun
E dopo questi “consigli” per gli acquisti, eccovi la mia ricetta di oggi. Nel realizzare questa ricetta il mio obiettivo era quello di preparare una specie di crema spalmabile al cacao che però avesse anche della frutta, insomma un sostituto casalingo della Nutella…..l’abbinamento con i cachi è venuto spontaneamente perché anche qualche tempo fa vi avevo proposto una torta di cachi e cacao: ho preparato quindi una normalissima marmellata di cachi, utilizzando però poco zucchero e solo a fine cottura ho aggiunto la cioccolata fondente fatta a pezzi…….buonissima e graditissima non solo dalla Nanetta ma pure da mia suocera ;-)))))


 Ingredienti1 kg di polpa di cachi350 gr di zucchero1 bustina Fruttapec 1:3100 gr di cioccolato fondente extra  (70% di cacao)Togliete la polpa di 10 cachi maturi e mettetela in una pentola. A parte mescolate lo zucchero e Fruttapec 1:3 ed aggiungetelo poi alla polpa di cachi. Cuocete a fuoco medio mescolando, quando comincia a bollire, alzate la fiamma e sempre continuando a mescolare, lasciate cuocere ancora per altri 3-5 minuti. Spegnete ed aggiungete la cioccolata fondente fatta a pezzetti: mescolate il tutto e versate nei barattoli. Chiudete, rovesciate i barattoli e riponete in cantina.
Buona merenda!
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Crema di tonno e patate


“Chose promise, chose due” mi diceva sempre una mia collega francese. La scorsa settimana vi avevo lasciati con la promessa di una ricettina per la tavola di Natale ed eccomi oggi con questa mousse di tonno, super rapida….In realtà nel weekend appena trascorso, avevo, come tutti del resto in questo periodo, tantissime cose da fare: i miei genitori salivano questo weekend da Roma, il frigorifero che piangeva (in compenso però il freezer straripa…) una mia cara amica da incontrare in aeroporto ieri tra un aereo e l’altro…..insomma non ho fatto altro che correre. E siccome volevo preparare uno stuzzichino da mettere sotto i denti come antipasto, mi è venuta in mente questa ricetta che andrebbe fatta con la maionese, ma io che non sono una fan di questo alimento, l’ho sostituito con una confezione di Philadelphia che avevo in frigo. La mousse che ho fatto si presta bene ad essere conservata in frigo, quindi potrete prepararla il 23 sera per poi consumarla durante il cenone della Vigilia……e sì perché da noi è tradizione osservare il digiuno nella giornata del 24 dicembre, per poi scatenarci durante un pantagruelico cenone rigorosamente a base di pesce………Io l’ho spalmata su di una fetta di pane integrale fatto in casa con grano saraceno.
Ingredienti: 180 gr di tonno200 gr di Philadelphia1 patata media Capperi q.b.Sale Bollite la patata e schiacciatela con una forchetta. Scolate il tonno dall’olio, sciacquate i capperi dal sale.
In un frullatore mettete Philadelphia, il tonno, la patata, i capperi, frullate bene il tutto, aggiustate di sale, lasciate riposare in frigo per un paio di ore e poi mangiatela spalmata sul pane caldo.
Buona settimana!

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Indivia belga con speck croccante


Quest’anno non sono ancora entrata in modalità natalizia ….come mamma ho fatto tutto quello che era mio dovere fare per garantire alla Nanetta un genuino spirito di Natale: ho fatto l’albero ed il presepe a fine novembre, ho decorato la casa con Babbi Natale e palle e ghirlande, ho recuperato i cd di Natale che oramai ascoltiamo a ripetizione, ho comperato la maschera di Babbo Natale da far indossare a mio marito, ho fatto i regali, ma, dentro di me, l’atmosfera calda ed avvolgente del Natale, non è ancora arrivata……non sento quella felicità fatta di piccole cose che altri anni caratterizzava il mio stato d’animo in questo periodo….sarà forse che il nuovo lavoro mi assorbe completamente, sarà  che questa crisi pesante influenza in modo negativo il mio umore, fatto è che, nella mia testa qualche meccanismo deve essersi inceppato e fa in modo che la magia del Natale rimanga fuori dai miei pensieri quotidiani…..Ho persino difficoltà a mettermi dietro ai fornelli a preparare tutti quei calorici dolcetti o biscotti che non smettiamo mai di sgranocchiare durante le feste….quindi anche questa settimana, sul mio blog niente ricette natalizie: proverò a fare una riflessione sul tema questo weekend e vedo di proporvi qualcosa per la prossima settimana che possa apparire sulle vostre tavole della vigilia o del 25.
Quindi oggi c’è per voi una ricettina che non è mia, ma mi è stata gentilmente suggerita da Melina, una signora biondissima ma di autentiche origini calabresi, che lavora all’asilo della Nanetta e con cui ho avviato un interessante scambio di libri di cucina, di ricette e di vita J
Vi avevo proposto, l’inverno scorso, una ricetta sempre a base di indivia belga che è un piatto tipicamente invernale in Francia, les endives au jambon: quella di oggi è una versione differente dalle più tradizionali endives au jambon. Io l’ho fatta rapidamente domenica sera, l’ho provata e mi è piaciuta molto. Grazie Melina!


Ingredienti:4 cespi di indivia belga150 gr di emmental8 fettine di speck1 rametto di timo1 foglia di alloroUno schizzo di vino bianco20 gr di burro1 cucchiaino di zuccheroSale e pepe q.b.Lavate e asciugate i cespi di insalata belga, tagliateli a metà nel senso della lunghezza. In una padella fate sciogliere il burro e cuocete l’indivia 3-4 minuti per parte, aggiungendo un paio di cucchiai di acqua calda. Aggiustate di sale e di pepe, scolate l’insalata dal fondo di cottura e lasciatela raffreddare. Tagliate l’emmental a fettine sottili come se fosse delle fettine di sottilette: mettete le fettine sulla metà dei cespi di insalata belga, copriteli con l’altra metà dei cespi ed otterrete così dei panini che avvolgerete con due fette di speck. Disponete i cespi in una pirofila, cospargeteli con lo zucchero e bagnateli con il fondo di cottura rimasto nella padella e il vino, mettete anche il rametto di timo e la foglia di alloro e  passate in forno caldo a 200° per 20 minuti circa, poi accendete il grill e fate dorare lo speck per 6-7 minuti.Prima di consumarli lasciate raffreddare un paio di minuti.Buon weekend!

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Tortino di cardi e formagella


Nel lungo ponte appena passato sono stata nelle Langhe a mangiare il tartufo, a fare incetta di cachi e a recuperare la dotazione annuale di vino della famiglia…..ebbene tra le tante cose che amo di questa terra- oltre ai tartufi naturalmente- ci sono i cardi gobbi del Monferrato. Contrariamente a molti altri alimenti, i cardi li mangiavo anche prima che diventassi un’emigrante in terra straniera. Mia mamma prepara da sempre una parmigiana di cardi à tomber che fa seriamente concorrenza a quella di melanzane ma che, proprio come quella di melanzane, ha 2000 calorie a porzione e quindi non si può mangiare tutti i giorni J
Durante gli anni di “esilio dorato” a Parigi, i cardi li mangiavo solo quando rientravo in Italia, anche perché non sono decisamente un ortaggio che si trovi in Francia. Da quando sono rientrata, invece, ogni autunno ne faccio una scorpacciata perché li trovo buonissimi, facilmente digeribili e tutto sommato versatili: i cardi sono buoni anche passati semplicemente nel burro con una spolverata di noce moscata. Certo quelli che compero sono i cardi comuni, non quelli gobbi, ma io li trovo gustosi ugualmente. Il tortino di oggi è un omaggio a questo ortaggio a torto poco conosciuto…..con i cardi gobbi del Monferrato invece ho preparato una ricettina a 10000 calorie che vi proporrò prossimamente ;-)))), intanto per fare pratica con i cardi (la cosa più noiosa è pulirli….) beccatevi questo tortino, graditissimo dalla Nanetta che, lo confesso, non ha ben capito che cosa esattamente stesse mangiando J.

Ingredienti1 kg di cardi3 uova3 cucchiai di parmigiano grattugiato80 gr di caciotta morbida (io ho usato una formagella dal sapore molto dolce proprio per non coprire il sapore dei cardi)Noce moscata q.b.Sale e pepe q.b.Burro e pangrattato per la tegliaPulite i cardi privandoli dei filamenti, strofinateli con il limone e metteteli a bagno in un’insalatiera con del succo di limone proprio come fate per i carciofi; poi sbollentateli per 5-6 minuti con acqua ed uno schizzo di aceto. Lasciateli raffreddare e frullateli. A parte, in  una piccola insalatiera, mescolate bene le uova, il parmigiano, la caciotta tagliata a dadini, la noce moscata grattugiata, il sale ed il pepe. Unite questo composto ai cardi frullati, mescolate bene. Ungete la pirofila con una noce di burro, poi mettete un pochino di pangrattato che assorbirà l’umidità, versate il composto e mettete nel forno caldo a 180° per 45 minuti circa. Lasciate intiepidire prima di consumare.
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Quadrucci all’uovo con cannellini


Buon rientro a tutti! Avete trascorso un ponte tranquillamente a casa oppure vi siete dedicati anima e corpo allo shopping pre-natalizio. Io ho fatto un sacco di cosucce interessanti e ve ne parlerò nel corso dei prossimi giorni sul mio blog…..

Intanto per ricominciare après la pause, mi ricordo che in un post del mese di settembre vi parlavo di questo delizioso libricino Cucinare in famiglia: ricette tra rime e fornelli che avevo sfogliato e che mi era sembrato contenere degli spunti interessanti pur nella loro semplicità. Proprio l’altro giorno, sono andata a sfogliarlo nuovamente perché mi era venuta in mente una ricetta che aveva attirato la mia attenzione: i quadrucci all’uovo con fagiolina del Trasimeno.  Ora io qui in Padania la fagiolina del Trasimeno non l’ho trovata e mi sono dovuta accontentare dei più banali cannellini: ho utilizzato però dei quadrucci all’uovo fantastici di Campofilone , un marchio che uso spesso perché per me è sinonimo di bontà nella pasta all’uovo…..e poi avevo sempre queste erbette che giravano per casa visto che ormai nell’orto non si trova più nulla L: insomma ne è venuta fuori una minestra asciutta fantastica, calda, stile comfort food, quei cibi che ti scaldano dentro e fuori, buoni ed equilibrati.
Di seguito vi metto gli ingredienti, io ne ho preparata un po’ di più, quindi calcolate che le porzioni che vi ho indicato, vanno bene per 3 persone.Buona settimana: forza che mancano meno di due settimane a Natale J!
Ingredienti:180 gr di quadrucci grossi all’uovo 250 gr di fagioli cannellini100 gr di spinaci (io ho messo due cubetti di quelli surgelati che equivalgono a 100 gr circa)100 gr di bieta erbettaCarota, cipolla e sedano per soffrittoOlio evoSale Parmigiano q.b.Peperoncino q.b. (facoltativo)Mettete ammollo a bagno i fagioli secchi la sera prima, l’indomani cuoceteli nella pentola a pressione per almeno 25 minuti. Se volete velocizzare la preparazione, potete sempre utilizzare i fagioli cannellini nei barattoli: in quel caso, dovrete solo aprire la scatola, sciacquarli un pochino et voilà….In un’ampia padella, fate scaldare l’olio, aggiungete le verdure per il soffritto: non appena si coloriscono un pochino, unite l’erbetta e gli spinaci e fate cuocere per 5- 6 minuti. Aggiungete poi i fagioli e continuate la cottura. Cuocete a parte i quadrucci all’uovo: uniteli ai fagioli, saltateli un minuto e servite caldi caldi accompagnati da una spolverata di parmigiano, dell’olio a crudo e del peperoncino tagliato al momento.
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