Archivio Mensile

novembre 2010

News

Per la serie “Famolo strano” (episodio 1): hamburger al foie gras


Se transitate per la Francia tra il 17 ed il 19 dicembre, non potete mancare questo appuntamento gastronomico con l’hamburger al foie gras ;-))))) L’idea non è neppure nuovissima ed originale: su molti siti di cucina, trovate la ricetta e, se proprio siete presi dalla curiosità, nessuno vi vieta di cimentarvi nell’impresa. Anche diversi ristoranti di chef rinomati hanno proposto nel loro menù questo insolito abbinamento, ma nessuna catena di fast food aveva mai osato tanto. Ci ha pensato Quick, catena di fast food attiva in Francia e non solo (sono un po’ la risposta francofona a Mc Donald’s), che dopo l’hamburger halal, destinato ai clienti di religione musulmana, e quello BIO per i clienti attenti alla qualità del cibo anche in un fast food, ora ci ha stupiti con questo hamburger al foie gras. Il prodotto in questione si chiama “Suprème Foie Gras” e sarà in vendita per la modica somma di 5 euro; non male – sembrerebbe- per quello che viene descritto come una delizia da provare, anzi da non mancare: un hamburger tradizionale, rughetta adagiata su di un letto di composta di cipolle e cubetti fumanti di foie gras…..sarò all’antica ma l’idea di mangiare del foie gras con delle patatine fritte proprio non mi va giù (in tutti i sensi). E mi domando- rabbrividendo- quale sarà la risposta commerciale di Mc Donald’s: forse un delizioso Big Mac al caviale?
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Verdure

Parmigiana di carciofi


Nella cucina romana ed in quella giudaica, il carciofo fa la parte del leone perché è molto usato in numerose ricette: basti pensare ai carciofi alla giudia, al cui solo pensiero  le mie papille gustative si mettono istantaneamente in moto e cominciano a produrre un’abbondante salivazione anche a quest’ora della mattina…..A Milano riesco a reperire abbastanza facilmente i carciofi (soprattutto quelli sardi con le spine), anche se mi posso scordare di trovare i romaneschi (quelli veri sono oramai diventati una rarità anche nei mercati di Roma), fortuna che mia mamma è salita a Milano la scorsa settimana e che ha avuto la brillante idea di portarmi, in regalo (gesto apprezzatissimo da tutta la famiglia- figlia compresa…) una busta piena di carciofi, già puliti, pronti per essere cucinati…chissà cosa avranno pensato i signori del controllo di sicurezza all’aeroporto di Fiumicino quando hanno visto passare ai raggi X questa scorta di carciofi…..Venendo alla ricetta, questa è una di quelle che faccio spesso in inverno e che certamente non vi farà rimpiangere la più nota parmigiana di melanzane.

 

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News

L’arte sposa il frigorifero………..





                         NICOLAS VIAL
                HOMO HOMINI LUPUS, 2009
Non si tratta delle solite stravaganze di un gruppo di artisti contemporanei che, stanchi  di esprimersi sulle solite tele, hanno cominciato a dipingere sui frigoriferi; qui c’è qualcosa in più e quel qualcosa in più è a sfondo benefico. Il Banco Alimentare, che dal 1966 lotta contro la fame nel mondo, ha scelto l’arte come strumento al servizio di coloro che mancano di tutto al fine di soddisfare il più elementare dei bisogni: quello di nutrirsi.MISS-TIC  
FAME DI NON RICEVERE, 2009L’obiettivo è stato quello di mobilitare dei nomi conosciuti in ambito artistico ed utilizzare un terreno di espressione fuori del comune per sviluppare delle tematiche legate all’alimentazione. Circa 30 artisti hanno risposto positivamente all’appello, creando delle opere d’arte intorno ad un oggetto simbolo della società dei consumi: il frigorifero.
JEROME MESNAGER- FANTOMAS E ARSENIO LUPIN ATTACCANO LA FAME, 2009Ne è nata una collezione di frigoriferi che, con l’originale elettrodomestico, hanno ben poco in comune ma che hanno saputo attirare tantissimi acquirenti in occasione della vendita all’asta che è stata organizzata a Parigi nei giorni passati.  Il ricavato della vendita è stato poi interamente destinato al Banco Alimentare di Parigi.        JEAN BAPTISTE MUZIOTTI aka JONBUZZ
        GINZA, RAGAZZA CON I LITCHI, 2009Breve comunicazione di servizio: domani, quando andate a fare la spesa, ricordatevi di partecipare alla Colletta Alimentare 2010. Fuori dai supermercati troverete i volontari del Banco Alimentare a cui lasciare il vostro sacchetto di derrate. Cosa mettere nel sacchetto? Potete spaziare dall’olio, agli omogeneizzati, dagli alimenti per l´infanzia, al tonno,  carne e legumi in scatola, ai pelati e sughi. Prima di acquistare un prodotto, però, controllate la data di scadenza.

Credits: catalogue de Frigo Arts 
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Pasta

Carbonara ai funghi porcini


Dopo lunghi ed interminabili giorni di pioggia, finalmente il sole è ritornato a splendere ed oggi, malgrado il freddo pungente, non c’è neppure la nebbia……ma, secondo i meteorologi, questo stato di grazia non è destinato a durare e l’allerta meteo ci segnala che la prima neve non tarderà a posarsi su Milano e dintorni, proprio quando il weekend è quasi alle porte. E allora per prepararsi “fisicamente” a questa ondata di freddo, eccovi una ricetta che vi metterà in corpo tante di quelle calorie da non avere nessun problema ad affrontare i rigori invernali dei prossimi giorni: una carbonara sì, ma non come tutte le altre…..

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News

Bistecche di renna per il cenone di Natale? Non thank!


Se avete sempre sognato di sbalordire i vostri ospiti durante il cenone di  Natale proponendogli dei piatti stravaganti ed esotici al posto della più nostrana lasagna, quest’anno sarete sicuramente accontentati:  offrite loro delle bistecche di renna che fanno tanto Natale…..La catena di hard discount Lidl propone, nei suoi 500 punti vendita inglesi, un assortimento di prodotti “alto di gamma” che si chiamano, guarda caso, Deluxe! E sin qui nulla di strano….se non il fatto che comunque anche le insegne discount cercano di andare incontro ai palati dei clienti più esigenti con prodotti ricercati. Quest’anno per Natale, accanto all’offerta delle più tradizionali aragoste, tacchini o selvaggina in genere, ecco spuntare le bistecche di renna siberiana congelate.Ma allora la magia del Natale dove la mettiamo? Le renne, imponenti ma dall’aspetto mite, non ci ricordano la patria di Babbo Natale e non solo che nell’immaginario di grandi e bambini traino la slitta con i regali? Insomma al di là dell’aspetto magico del Natale, questa iniziativa di Lidl ha avuto come conseguenza immediata quella di scatenare le rimostranze dei militanti vegetariani dell’associazione VIVA (Vegetarians International Voice for Animals), i quali sostengono che le renne sono dapprima inseguite da motoslitte o da elicotteri nelle foreste artiche e poi uccise in maniera crudele. In effetti degli studi condotti dal The Polar Research, una pubblicazione a carattere scientifico, avevano già attirato l’attenzione sul destino di questi animali, il cui numero è drammaticamente diminuito negli ultimi anni. Si stima infatti che tra il 1992 ed il 2005, nella zona occidentale della regione artica, sono scomparse circa 17.000 renne, pari all’80% della popolazione.  I signori della Lidl si difendono e, in un’intervista rilasciata al Daily Mail, affermano che gli animali vivono nel loro habitat naturale, con molto spazio a disposizione, in allevamenti certificati e riconosciuti dall’UE. A chi credere? Certo è che una bistecca di renna sulle nostre tavole natalizie non solo ci toglie quel poco di magia che oramai è rimasta al Natale, ma non accontenta sicuramente i nostri palati abituati a ben altri sapori……..
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Verdure

Gatto’ di patate con ripieno di cime di rapa


Dopo tre settimane di pioggia pressoché ininterrotta, oggi c’è un bel sole (in effetti questa mattina c’era una bella nebbia….) ed anche se le temperature stanno precipitando, il fatto che ci sia la luce, mi mette di buonumore. Vi propongo quindi un piatto unico, corposo, sostanzioso e di stagione che riscalda il cuore e ci riappacifica con il mondo.


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Libri

Un album di jazz ci conduce alla scoperta dei segreti della cucina italiana: Jazz al dente……


Dopo cinque anni di gestazione, il progetto Jazz al dente ha finalmente visto la luce! Ma cos’è? Un nuovo concetto di ristorazione forse? Oppure un ennesimo libro di cucina dal titolo intrigante? Niente di tutto questo. Più semplicemente si tratta di jazz italiano di alto livello e di cucina. Quattordici nomi del jazz italiano, da Paolo Fresu a Gianmaria Testa, da Alessandro Magnanini allo Gnu Quartet,  si sono associati per accompagnarci, attraverso un percorso tutto musicale, alla scoperta delle ricette delle loro regioni. In questo viaggio gastro-musicale, troveremo quindi i bucatini all’amatriciana e quelli crossover, la Torta gianduia La Ghironda  e gli Gnudi di Spinaci e Ricotta. Semplicità e piacere caratterizzano questo progetto: la musica proposta è raffinata, solare, gioiosa ed è interpretata da artisti dietro ad ognuno dei quali si nasconde, in realtà, uno chef in erba. In effetti, a ben guardare,  la musica e la cucina hanno  un forte elemento in  comune: il momento della condivisione, il dare agli altri, sono espressioni  di una forma di generosità destinata ad un grande numero di persone.  Questa compilation intitolata Jazz al dente, in vendita in Francia dalla scorsa settimana, si compone di un doppio cd: il primo nel quale c’è la musica, il secondo le ricette scelte da ogni artista.  Un libricino illustrato di 36 pagine completa la raccolta.  Jazz al Dente sarà in vendita in Italia su  www.ibs.it  dal 30 novembre e mi sembra un’idea carina per un originale regalo di Natale.  CD 1 “Jazz” (Musica)1. Secret Lover  
2. Dizzy’s blues  
3. A Saint-Germain-Des Prés  
4. Wintersong  
5. Le due corde vocali  
6. Nucleo  
7. Tacere/Parlare  
8. The ever changing sky  
9. My favorite things  
10. Carta o contanti?  
11. Da lontano (Unplugged)  
12. Mouvin’on  
13. U  
14. Il confine  
CD 2 “Al Dente” (ricette)Alessandro Magnanini >Torta Gianduia della GhirondaFausto Mesolella > Spaghetti alle AcciugheGianmaria Testa > Gnocchi e Insalata di CavoloGiovanni Cecarelli > Farfalle alla VenturiJoe Barbieri > Spaghetti al Polipo MuratoLorenzo Tucci > Spaghetti alla Chitarra al Sugo di AgnelloMax Zanotti & Floriano Bocchino > Bucatini CrossoverMusica Nuda (Magoni&Spinetti) > Ziti al RagùPaolo Fedreghini > Bucatini all’amatricianaPaolo Fresu Quintet > Pasta Alla Bottarga (Di Cabras)Raffaele Casarano > Ciceri e TriaThe Dining Rooms > Orecchiette Fiori e ZucchineGnu Quartet > Gnudi di Spinaci e RicottaFabrizio Bosso > Agnolotti alla Piemontese
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Pasta

Tagliolini al pesto di radicchio e nocciole

Per me, romana trapiantata in Francia, il radicchio è stata una piacevole sorpresa fatta quando, poco meno di tre anni fa, sono rientrata in Italia e mi sono stabilita vicino Milano.
Non che a Roma il radicchio non ci fosse, certo non si trovano tutte le varietà che si possono reperire qui, però nei mercati rionali lo si trova nel periodo invernale. Piuttosto ero io ad aver sempre snobbato il radicchio, un pò perché gli preferivo altre verdure invernali (leggi carciofi o broccoli romaneschi….ehm, buon sangue non mente), un pò perché non sapevo bene come prenderlo. Fatto è che il primo inverno trascorso in Padania, ho fatto letteralmente incetta di radicchio, sperimentandolo in tantissime maniere ed in tutte le salse. Ed è stata una scoperta inaspettata perché, in realtà, il radicchio si presta bene a tantissimi abbinamenti: con la polenta, come ripieno nelle torte salate, con il riso o con la pasta ed anche con la carne, insomma mi sono dovuta ricredere.
Il mio preferito è – ça va sans dire- quello di Treviso che però è difficile da trovare fuori zona; in mancanza, stipo nel frigo quantità industriali di radicchio di Chioggia o di Verona, ma anche quello di
Castelfranco con le sue foglie screziate, mi piace molto. Vi propongo quindi una ricetta semplice, di stagione, che vede il connubio tra un ingrediente del nord, il radicchio, e uno del sud, le nocciole di Giffoni, in provincia di Salerno.

Ingredienti per 2 persone:


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News

Cos’hanno in comune la Dieta Mediterranea e la Gastronomia Francese?

Buone notizie per gli amanti (e sono tanti) della Dieta Mediterranea: da martedì  figura ufficialmente nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. L’ok è arrivato finalmente dal comitato intergovernativo dell’Unesco riunito a Nairobi. Già nel 2006, la dieta mediterranea era stata candidata, ma la candidatura era stata bocciata. Nel maggio scorso, un gruppo di nazioni (Spagna, Grecia, Marocco) capitanate dall’Italia ha presentato nuovamente la candidatura che questa volta è stata accettata. Ma la dieta mediterranea non è la sola new entry nel patrimonio dell’Unesco: troviamo infatti anche la Gastronomia francese. Gli esperti del comitato intergovernativo hanno considerato che anche il “pasto gastronomico francese” con i suoi rituali e la sua presentazione, è da ritenersi una pratica sociale destinata a celebrare uno dei momenti più importanti della vita degli individui e dei gruppi. La lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità è stata istituita in un convenzione siglata nel 2003. Ratificata sino ad oggi da 132 paesi, si propone come obiettivo quello di proteggere la cultura e le tradizioni popolari. Come i siti ed i monumenti sono espressione concreta, tangibile della cultura dei popoli, anche la cucina è espressione della cultura e delle tradizioni popolari. Nel caso della Francia, l’idea della candidatura era già stata sostenuta da un comitato che aveva raccolto circa 400 adesioni dei più importanti chef francesi (da Paul Bocuse ad  Alain Ducasse, da Pierre Troisgros a Marc Veyrat e Michel Guérard …).Sino ad oggi, 178 « pratiche » culturali sono state iscritte come patrimonio universale immateriale dell’umanità…..per l’Italia, accanto alla dieta mediterranea, figurano l’Opera dei pupi siciliani e il Canto a tenore sardo.
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