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Trofie con crema di piselli e filetto di maiale affumicato




L’inverno scorso in occasione di un viaggio che abbiamo fatto in Trentino, abbiamo avuto modo di scoprire le specialità dei Fratelli Corrà. Salamino di capriolo o di cinghiale, bresaola di montagna, speck di pollo, wurstel tradizionali, mortandela: queste specialità e tante altre fanno capolino dai monomarca dei F.lli Corrà disseminati in diverse località della Val di Fassa.



Naturalmente con due carnivori (la Nanetta e l’Uomo Goloso) in casa non potevamo non fare incetta di queste prelibatezze che abbiamo poi ritrovato qualche settimana dopo proposte a dei prezzi sicuramente più interessanti sul sito Gourmant. Restava in frigorifero ancora un filetto di maiale affumicato, così ci ho preparato delle trofie fresche con della crema di piselli (e si la piccola di casa i piselli interi non li mangia!) e del filetto di maiale tagliato a listarelle e rosolato in padella…..inutile dire che cucinate in questo modo la furbona le trofie se l’è spazzolate tutte…….
Ingredienti per 2 persone e ½250 gr di pasta fresca formato trofie
200 gr di piselli surgelati
30 gr di formaggio fresco tipo Philadelphia
40 gr di filetto di maiale affumicato
1/2 scalogno
2 cucchiai di parmigiano reggiano
olio evo q.b.
sale q.b.


In una casseruola fate fondere con un filo di olio lo scalogno affettato sottilmente, aggiungete poi i piselli e cuoceteli per 5-6 minuti, lasciateli raffreddare e poi frullateli unendo anche il formaggio fresco sino ad ottenere una crema di piselli. Affettate a listarelle il filetto di maiale affumicato e tostatelo un paio di minuti in una padella senza l’aggiunta di olio o di altre materie grasse. Cuocete le trofie e conditele con la crema di piselli ed il filetto di maiale croccante. Aggiungete del parmigiano grattugiato. 
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Crepes di farina di ceci con ripieno di catalogna



Per chi ha bambini e vuole trovare un modo di farli avvicinare alle attività dell’orto, da sabato scorso e sino al 21 giugno 2015 c’è Il Gioco di inOrto. Il Gioco di inOrto è un progetto che nasce dalla volontà di offrire ai più piccoli un’esperienza istruttiva ma divertente al tempo stesso, che li metta a contatto con l’orto e che li avvicini ai principi di uno stile di vita corretto e un’alimentazione sana. 


Il gioco permette di parlare ai bambini, con un linguaggio semplice ed un approccio ludico affinché comprendano appieno l’importanza delle verdure e acquisiscano maggiore consapevolezza sulle proprie scelte e abitudini alimentari.Da sabato scorso e sino a giugno la Fondazione Bonduelle in collaborazione con Viridea e Città del sole che hanno partecipato attivamente alla realizzazione del progetto, porterà il suo Gioco di inOrto in tutta Italia con una serie di  13 appuntamenti ludici per avvicinare i bambini al mondo delle verdure. Trovate il calendario degli appuntamenti qui.
Ed ora una ricetta interamente a base di verdure che ho preparato qualche giorno fa quando era da noi mia mamma e che ha conquistato tutti!
Per 4/5 crepe:50 gr di farina di ceci150 ml di latte di soia1 uovoSale q.b.
Per il ripieno: Un basco di catalogna (la parte interna del basco l’ho utilizzata per le puntarelle)5/6 filetti di alici Una decina di olive taggiasche denocciolateOlio evo q.b.1 spicchio di aglioDadini di caciotta di pecora q.b.
Unire il latte con la farina e sciogliere bene avendo cura che non si formino grumi. Aggiungere l’uovo e continuare a mescolare. Lasciate riposare per una mezz’ora circa.Tagliate la catalogna. Scaldate l’olio in una padella, fate rosolare lo spicchio di aglio e sciogliete le alici. Unite dapprima le olive sminuzzate e poi la catalogna. Cuocete per 5-6 minuti. Riprendete la pasta per le crepe. Se non avete una padella apposita per le crepes, utilizzate una padella normale; ungete con uno scottex bagnato nell’olio di oliva il fondo della padella e scaldate. Versate un mestolo del composto, muovete la padella affinché il composto si spanda su tt la superficie della padella. Cuocete un paio di minuti per lato. La prima crepe vi verrà bruttina, poi una volta che prendete la mano, sarete sempre più bravi. Riempite le crepe con la catalogna ripassata in padella. Aggiungete i dadini di caciotta, chiudete la crepe ed infornate il tutto al grill a 150° per una decina di minuti sino a quando la crespella diventi croccante.Mangiate calda!

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Pennoni porcini e castagne con fonduta di malga



Meno male che mi sono lasciata alle spalle una settimana da incubo! Abbiamo avuto una perdita di acqua al primo piano della nostra casa, abbiamo cambiato una parte di parquet ma, e qui viene il bello, una volta sostituito il pezzo di parquet che si era gonfiato a causa dell’acqua, siamo stati costretti a rilucidare tutto il parquet della zona notte.



Quest’operazione ha comportato il fatto che ci dovessimo trasferire tutti e tre al piano di sotto: abbiamo trascorso un weekend a spostare mobili su in mansarda, ad imballare armadi con teli in plastica per evitare che la polvere si infiltri ovunque, a stipare oggetti nel bagno della zona notte, che era l’unica stanza non coinvolta da questa operazione. Per tutta la scorsa settimana abbiamo dormito tutti e tre insieme, appassionatamente, sul divano letto del soggiorno che, pur essendo comodissimo, non è sicuramente concepito per ospitare 3 persone di cui una in particolare (vi lascio indovinare chi…) non fa altro che muoversi durante la notte…..abbiamo quindi avuto una settimana di sonni agitati e movimentati, notti di risvegli e di crampi….….una volta terminati i lavori, abbiamo incominciato il tour de force per le grandi pulizie pasquali al fine di ristabilire l’ordine e rimettere tutto a posto. Fortuna che c’è stato il fine settimana di mezzo e che, oltre a pulire, ho potuto recuperare anche un pò! 
200 gr di pasta formato pennoni
150 gr di funghi porcini freschi (io li avevo congelati e li ho messi congelati)
100 gr di castagne già cotte
1 spicchio di aglio
olio evo q.b.
½ bicchiere di vino rosso
sale e pepe q.b.
50 gr di formaggio di malga stagionato
latte soia q.b.

Tagliate a dadini le castagne ed i funghi porcini. Scaldate dell’olio con uno spicchio di aglio. Sfumate con il vino rosso. Aggiungete dapprima le castagne, facendole cuocere 4-5 minuti poi i funghi che necessitano di un tempo di cottura molto più veloce. Cuocete la pasta, nel frattempo in un pentolino scaldate il formaggio ridotto a cubetti insieme al latte di soia. Aggiungete una generosa grattata di pepe, macinato al momento. Condite la pasta con il composto funghi-castagne poi mettete della fonduta sul fondo del piatto e versate la pasta. Mangiate calda!

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Tagliolini salmone, porri e scorza di limone



E con l’Epifania si sono concluse le festività legate al Natale. A casa nostra abbiamo stilato una lunga lista di buoni propositi per l’anno 2015: se riuscissi a realizzare soltanto la metà di quello scritto sulla lista, mi potrò ritenere senz’altro soddisfatta…..ma l’obiettivo più ambizioso che ho dato a me stessa è quello di passare del “tempo di qualità” con la mia famiglia, di essere un po’ meno severa con me stessa e, di riflesso, con gli altri; di lasciar correre e di vivere nel presente sempre..…  




…ed in attesa di riprendere la solita routine: lavoro, casa, famiglia, ne ho approfittato per riordinare il garage devastato dopo l’inondazione del mese di novembre e la mansarda, ancora sottosopra visto che nel periodo pre-natalizio è stata trasformata in un laboratorio per la creazione di pacchi e pacchetti per amici e parenti…..e nei ritagli di tempo, ho anche trovato il coraggio di correre un po’ e di dedicarmi alla cucina…..d’accordo la ricetta di oggi non è proprio light, ma ho in serbo per voi una sfilza di ricette golose, più o meno detox, che ho preparato o che preparerò prossimamente!
Buona ripresa a chi ricomincia a lavorare, dai dai che il weekend è vicinissimo!
Ingredienti per 2 persone+ Nanetta250 gr di tagliolini100 gr di salmone affumicato1 porro medio3 cucchiai di panna liquida da cucina alla soia (io ho usato quella Alpro)olio evo q.b.sale (poco), pepe q.b.la scorza di un limone bio+ 1/2 limone bio grattugiato
Affettare il porro a rondelle; in una padella scaldare un filo di olio e far rosolare i porri. Aggiungere contemporaneamente il salmone affumicato tagliato a listarelle, la panna da cucina e la scorza del limone. Rosolare per un paio di minuti, non di più. Cuocere la pasta e mantecarla nell’intingolo unendo anche la scorza grattugiata del limone. Servire in tavola caldo. L’impiego della scorza di limone, intera e grattugiata, conferisce al piatto un tocco di freschezza ed attenua il gusto affumicato del salmone che potrebbe a volte risultare invadente. Gustosissima!  


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Calamarata cime di rapa e colatura di alici


Proprio l’altra sera parlavo con l’Uomo Goloso e gli facevo notare com’era cambiata la sua alimentazione da quando ci siamo conosciuti e stiamo insieme. 







Quando ho incontrato l’Uomo Goloso vivevo ancora a Parigi e mi ricordo benissimo che la prima volta che ho cucinato per lui ho preparato una vellutata di potimarron e lardons (ovvero di zucca- il potimarron è una zucca piccola con un piacevolissimo retrogusto di castagna- e i cubetti di pancetta) senza sapere che lui non amava la zucca, o meglio era vissuto credendo di non amare la zucca…..da allora è diventato un fan della zucca, soprattutto del risotto, che io cucino in questo periodo in mille modi……ma dopo la scoperta della zucca, l’altra grande scoperta che mio marito ha fatto in età adulta (sempre meglio tardi che mai penserete voi ;-))))) sono le cime di rapa ed i broccoletti siciliani. 
Sulla nostra tavola invernale non possono mai mancare cime di rapa, broccoli romaneschi, broccoletti siciliani, puntarelle e carciofi naturalmente…….ed ora nell’alimentazione dell’Uomo Goloso le verdure e la frutta sono decisamente più presenti di quanto non lo fossero nel lontano 2006 …..
Tutto questo per dirvi che d’inverno almeno una volta alla settimana preparo, con gioia di tutti, questa pasta con le cime di rapa e la colatura di alici e, quando possibile, della ricotta salata grattugiata al momento.
250 gr di pasta formato calamarata200 gr di cime rapa o in alternativa del broccolo romanesco3 cucchiai di colatura di alici (io utilizzo da sempre la colatura a marchio Delfino Battista ma in commercio se ne trovano diverse) 1 spicchio d’aglioOlio evo q.b.2 cucchiai di ricotta salata grattugiata

Pulite le cime di rapa e sbollentatele per 5-6 minuti. Non buttate l’acqua di cottura perché la utilizzerete per cuocere la pasta. In una padella scaldate l’olio (non lesinate sull’olio perché in questa ricetta ci vuole….) ed aggiungete l’aglio schiacciato. Unite le cime di rapa e la colatura di alici: lasciate rosolare il tutto per 4-5 minuti. Nel frattempo cuocete la pasta, scolatela (lasciando da parte un po’ di acqua di cottura che utilizzerete nel caso in cui la pasta dovesse risultare troppo asciutta), versate la pasta nella padella, mescolate bene il tutto. Cospargete di ricotta salata grattugiata al momento. Io non ho aggiunto volutamente il sale perché tra la colatura di alici e la ricotta salata il piatto risulterà già molto saporito di per sé. 
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I canederli di Loretta



Il freddo è arrivato, i termosifoni a queste latitudini sono già stati accesi e quindi questa ricetta di canederli ci sta tutta. In realtà oltre ad essere i canederli di Loretta, questi canederli si dovrebbero chiamare i “canederli del riciclo” perché diversamente da quelli che si fanno in Alto Adige in cui viene utilizzato lo speck, questi prevedono l’impiego di tutti quei salumi che sono rimasti nel frigorifero: prosciutto, mortadella, pancetta…insomma da quello che resta nel nostro frigorifero riusciamo ad ottenere un piatto sostanzioso, di facile preparazione ed anche versatile.


Loretta me li aveva fatti assaggiare l’estate scorsa, mi erano piaciuti, li ho rifatti recentemente modificando un pochino la ricetta originale. Ho utilizzato qualche cubetto di pancetta dolce, un po’ di prosciutto cotto e di crudo ed il sapore, rispetto a quelli di Loretta, è cambiato moltissimo: niente più gusto di affumicato derivante dallo speck ma un sapore decisamente più morbido grazie all’impiego del prosciutto cotto che meglio si adatta ai gusti della Nanetta…..
200 gr di pane raffermo a dadini ½ cipolla di media grandezza150 gr di pancetta prosciutto mortadella luganega speck tagliati a dadini piccoli q.b.Latte q.b.50 gr circa di farina bianca 2 uovaPrezzemolo q.b.Olio evo q.b.Sale (da aggiungere solo alla fine)

PreparazioneIn un tegame rosolare la cipolla, quando avrà assunto un bel colore dorato, aggiungere i salumi tagliati a dadini e dorarli per un paio di minuti. Contemporaneamente bagnare il pane raffermo con il latte, aggiungere poi i salumi e  la farina: amalgamare bene il tutto, poi unire le uova, il prezzemolo ed, eventualmente il sale. Se l’impasto dovesse risultare troppo duro, o asciutto, ammorbidirlo con un po’ di latte. Lasciare riposare l’imposto per una mezz’ora. Formare delle palle di circa 5-6 cm di diametro: c’è chi li ama più grandi e chi, invece, li preferisce più piccoli. Cuocerli nell’acqua salata per 7-8 minuti circa. In una pentola fate fondere del burro e poi unite delle foglioline di salvia. Tirate fuori dall’acqua bollente i canederli, adagiateli in un piatto e versateci sopra il burro fuso. Cospargete con parmigiano grattugiato. In alternativa potete cuocerli nel brodo e mangiarli come una minestra. Io li preferisco più con il burro e la salvia ma è veramente una questione di gusti!
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Carbonara vegana @Alpro Food Academy




Sabato scorso ho lasciato la piccola al papà e mi sono precipitata all’Alpro Food Academy: una mattinata di cucina e chiacchiere rilassate intorno al tema dell’alimentazione sana. Dopo l’incontro con la nutrizionista che ci ha dato parecchie indicazioni interessanti sui mix da sperimentare per una prima colazione corretta dal punto di vista nutritivo; ci siamo divise in gruppetti di 3 o 4 persone e ci siamo messe all’opera davanti ai fornelli per sperimentare tutta una serie di ricette, alcune vegane o vegetariane, altre no, contenenti i prodotti Alpro.



A me ed alle mie compagne di avventura è toccato cucinare la vegan carbonara, ricetta tratta dal sito Vegolosi.it. Io mi sono divertita moltissimo, innanzitutto perché ho preparato per la prima volta il seitan. Una ragazza del mio gruppo è infatti il direttore di Vegolosi, il webmagazine che già conoscevo, ricco di ricette vegetariane e vegane…ed è stata proprio lei a spiegarmi un po’ di cose su questo alimento di cui avevo sempre sentito parlare ma che non avevo mai assaggiato né, tanto meno, cucinato. Bisogna dire subito che il seitan da solo non sa di molto; visto da lontano sembra un grosso pezzo filetto di carne…..va consumato non più di una volta alla settimana perché è un concentrato di glutine, però è molto versatile e lo si può mixare con moltissimi altri ingredienti ed ottenere piatti sempre nuovi ed altamente nutrienti! Nella carbonara vegana, il seitan sostituisce la pancetta; per ottenere, invece, una salsina vellutata con cui condire la pasta, abbiamo mescolato la panna di soia Alpro con la curcuma. Lo sapevate che la curcuma è il più potente anti-ossidante naturale soprattutto se abbinato al pepe? Io no e l’ho appreso all’Alpro Food Academy…..ed ora eccovi la ricetta della carbonara vegana!
Ingredienti per 4 persone320 g di spaghetti integrali ma vanno bene anche quelli normali200 g di seitan al naturale4/5 cucchiai di panna di soia Alpro3 zucchine medie1 spicchio di aglioSale q.b.Pepe q.b.Timo fresco q.b.1/2 cucchiaino di curcumaOlio evo q.b.Tagliate a dadini il seitan e lasciatelo da parte. Fate la stessa cosa con le zucchine. In una padella capiente) mettete un filo di olio, fate rosolare lo spicchio di aglio. Eliminatelo e fate saltare i dadini di seitan,  unite le zucchine, aggiungete il pepe e cuocete il tutto a fuoco medio. Nel frattempo mettete a cuocere gli spaghetti e lasciateli molto al dente nella cottura.In una ciotola versate la panna da cucina e aggiungetegli la curcuma: mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Scolate gli spaghetti, metteteli nella pentola dopo che le zucchine saranno ben cotte, saltate il tutto ed aggiungete il composto di panna e curcuma. Aggiungete il timo fresco, mantecate per bene e servite la vostra carbonara rigorosamente vegan………io in realtà una spolverata di parmigiano ce l’avrei aggiunta ;-)))))


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I nostri gnocchi alla Sorrentina



Era da un po’ di tempo che volevamo preparare gli gnocchi in casa. Ci piacciono molto e nel nostro frigo non mancano mai. Li facciamo anche noi ma spesso, per praticità e per mancanza di tempo, li consumiamo già preparati: alle patate, alla zucca, agli spinaci. 
Fra tutti gli gnocchi “industriali” che abbiamo assaggiato nel corso degli anni, quelli che ci sembrano i migliori sono, a nostro avviso, a marchio Patamore. Non sto facendo una marchetta, è semplicemente una conclusione a cui siamo arrivati dopo un personale ma accurato studio dell’offerta del mercato. E quindi domenica scorsa li abbiamo preparati e abbiamo voluto condirli con della pummarola al basilico, della mozzarella e…..dello stracchino…….deliziosi!
Ingredienti per 6/8 persone1 kg di patate300 gr di farina
Per il condimentoSugo con basilicoMozzarella+  parmigiano grattugiato+ stracchino q.b.
Sbollentate le patate, sbucciatele e schiacciatele: lasciatele raffreddare. Cominciate a lavorare le patate con la farina: la quantità di farina è solo indicativa, ogni tipo di patata infatti assorbe più o meno farina. Noi ne abbiamo messa circa 400 gr. Una volta che l’impasto sarà omogeneo e non si attaccherà più al tavolo, ricavate dalla palla dei rotolini che andrete a tagliare: come potete vedere dalla foto, i nostri gnocchi sono stati quasi tutti tagliati dalla Nanetta….quindi ci sono quelli giganti e quelli microscopici….ma le dimensioni non sono importanti, l’importante è che il cucciolo si sia divertito!

Io nel frattempo ho preparato una pummarola che sapeva di basilico utilizzando i datterini dell’orto ed il basilico del terrazzo. Cuocete gli gnocchi: nel momento in cui affiorano in superfice recuperateli con la schiumarola e disponeteli in una pirofila. Conditeli con abbondante sugo e parmigiano grattugiato. Tagliate la mozzarella, di preferenza quella di bufala, a dadini: cospargete la superficie degli gnocchi con la mozzarella e dei fiocchetti di stracchino che conferiranno ai nostri gnocchi un tocco cremoso. Passateli in forno, al grill, per 10 minuti a 180° sino a quando non si sarà formata un’invitante crosticina. Servite caldi appena usciti dal forno ;-))))
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I pesti siciliani (parte II): il pesto pantesco



Da quando è arrivata la Nanetta il mese di settembre è diventato uno dei più difficili da gestire, un vero e proprio incubo! Oltre al rientro dalle vacanze che procura a tutti un po’ di “sana” e fisiologica depressione, con l’arrivo della Nanetta, sono arrivate anche tutte quelle incombenze legate alla “rentrée des classes”. 
Bisogna comperare l’occorrente per l’asilo, che è diverso ogni anno; riordinare il guardaroba estivo e predisporre quello autunnale; preparare la festa di compleanno del nostro cucciolo che fra una settimana esatta compie 5 anni; fare l’iscrizione in piscina senza dimenticare il certificato medico; prenotare la visita annuale dalla pediatra……insomma un tour de force che annulla tutti gli effetti benefici accumulati durante le vacanze……ed in questo turbillon di impegni, dedicarsi alla cucina diventa veramente complicato: per fortuna che ci sono delle ricette semplici e veloci, come quella che sto per proporvi!Buon weekend a tutti!
Ingredienti
6-7 pomodori secchi1 cucchiaio scarso di capperi dissalati1 manciata di basilico1 cucchiaio di mandorle1 spicchio di aglio Olio evo q.b.Sale e e pepe q.b.

In un frullatore mettete insieme tutti gli ingredienti, tranne l’olio che aggiungerete alla fine in modo da ottenere un composto cremoso. Cuocete la pasta, lasciando da parte un po’ di acqua di cottura. Condite la pasta con il composto, aggiungendo se necessario un poco di acqua di cottura…..io ho aggiunto anche un cucchiaio di Philadelphia al fine di stemperare il sapore. Amalgamate bene e servite in tavola!
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