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La torta di mele di Alberto



Eccomi di nuovo in terra italica dopo la “brillante” (in tutti i sensi) trasferta svizzera ed eccomi con una ricetta presa in prestito! 
Alberto ha il Bimbi……e con questa frase potrei anche chiudere il mio post di oggi, avrei detto tutto. Ho sempre “invidiato” benevolmente tutti coloro che posseggono questo magico utensile da cucina. Per me il Bimbi sta alla cucina come la Ferrari sta al mondo delle automobili (passatemi l’equazione ma avendo lavorato per oltre 10 anni nel mondo automotive, il primo esempio che mi passa in mente è proprio questo). Io me la cavo benissimo anche con il mio Braun Patissier ma il Bimbi rimane da sempre il mio sogno proibito, il mio sogno nel cassetto…..che verosimilmente rimarrà nel cassetto visto il costo proibitivo di questa Ferrari da cucina J
Fatta questa doverosa e necessaria premessa, un paio di settimane fa, Alberto è venuto a trovarci con moglie e pargolo al seguito, e ci ha portato questa torta di mele inedita, un po’ fuori del comune perché unisce le mele al cacao: il risultato è stato sorprendentemente piacevole con una punta di acido che la scorza di limone conferisce all’insieme ed il croccante dei pinoli, insomma da provare!
Buon weekend a tutti!

Ingredienti500 gr di mele
150 gr di zucchero
3 uova intere
250 gr di farina di manitoba
1 yogurt bianco
50 gr di burro
50 gr di pinoli
100 gr di cioccolato fondente
la scorza grattata di 1 limone bio
un pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
rhum q.b.

Accendere il forno a 175°C (non ventilato). Sbucciare e tagliare le mele, lasciarle macerare con poco zucchero ed un goccio di rhum.  Lavorare in un’insalatiera lo zucchero, il cioccolato e la scorza del limone, aggiungere tutti gli altri ingredienti lasciando per ultima la farina precedentemente miscelata con la bustina di lievito (non unite al composto le mele ed i pinoli). Prendere una tortiera, imburrarla ed infarinarla e versare a più strati le mele, i pinoli e l’impasto. Infornare e cuocere per 40 min. Lasciar raffreddare prima di servire.
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Le frappe di Gianna


Non sono scomparsa….è solo che sono stata sommersa dagli eventi: tra l’ospedale, la Nanetta, il lavoro e la casa, in questi giorni mi risulta difficile dedicarmi al mio blog……grazie a tutti per i messaggi e le mail che mi sono arrivate in cui ci dimostrate il vostro affetto: scalda il cuore e fa veramente piacere sapere che la rete non è solo quella virtuale, ma ne esiste una che è pure reale.

Ora in tutta questa cavalcata affannosa, ho trovato il tempo per postarvi questa ricetta, tipica di Carnevale. Se c’è una cosa che amo del Carnevale sono le frappe di Gianna che arrivano puntuali a casa nostra non appena inizia il mese di febbraio. Chi è Gianna?…Domanda semplice, semplice: è mia suocera di cui avete probabilmente già letto qualcosa perché l’ho menzionata in una ricetta, il risotto con salsiccia alla mantovana, che vi avevo proposto lo scorso anno.  Nonna Gianna ha l’abitudine golosa di preparare le chiacchiere (lei le chiama così, per me sono le frappe) per se e per tutta la famiglia non appena incomincia il mese di febbraio: le sue frappe sono leggere, friabili, croccanti ed assomigliano un po’ alle ciliegie…..una tira l’altra e così va a finire che un vassoio di frappe sparisca in men che non si dica: anche la Nanetta ha imparato ad apprezzarle! Io vi propongo la sua ricetta che non ho modificato neppure di una virgola perché quello che è buono di suo, va lasciato così com’è. Buon Carnevale a tutti!
500 gr di farina 0050 gr di burro2 cucchiai di zucchero2 uova1 pizzico di sale2 cucchiai di grappaBuccia di limone grattata q.b.Olio arachidi q.b.Zucchero a velo q.b.Impastate tutti gli ingredienti unendoli uno ad uno: dovrete ottenere una palla non troppo solida, se vedete che il composto è troppo asciutto aggiungete un goccio di vino bianco. Impastate bene il tutto, poi utilizzate la mitica macchina Imperia per tirare le strisce che dovranno essere molto sottili: immergete le strisce nell’olio bollente per un paio di minuti, tiratele fuori e adagiatele su di uno scottex per far assorbire l’olio in eccesso, spolverate con dello zucchero a velo.
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Muffin al limone e semi di papavero


Oggi ultima ricetta a base di agrumi….una ricetta che non è mia ma che ho preso in prestito dal libro “Muffin e cupcake. Per le feste dei bambini, per divertirsi con loro in cucina” (Magazzini Salani), un libro pensato per realizzare piacevoli dolcezze a 4 mani. Confesso che questo libro mi è subito piaciuto, prima ancora di cominciare a sfogliarlo perché dotato di un praticissimo “leggio integrato” che consente di consultare le ricette pur continuando ad avere le (4) mani in pasta…..e poi all’interno si trovano delle rubriche pensate per i bambini: tutto il materiale occorrente per cominciare a pasticciare oppure le regole fondamentali sulla Sicurezza e l’igiene in cucina in modo che i nostri cuccioli imparino sin da piccoli che prima di mettere le mani in pasta occorre obbligatoriamente lavarsi le mani, che non si maneggiano coltelli da soli, senza lo sguardo di un adulto, o ancora che con alcuni banalissimi utensili ci si può fare male seriamente……

Mi è molto piaciuto questo libro perché l’ho trovato veramente a misura di genitore e di bambino…..ed ho deciso di provare una ricetta e proporvela. La scelta non è stata casuale: avevo ancora dei limoni del mio alberello che dal dicembre scorso è stato messo a riposo nel cavedio….limoni rigorosamente bio, al massimo sulla buccia si sarà accumulato un po’ di smog ma altro non ho messo…ecco con questi limoni piccoli ma profumatissimi ho realizzato dei muffin ai semi di papavero.
Buon weekend a tutti: quanto a me, io non vedo l’ora di partecipare ad Identità Golose 2012 ;-)))) ma ve ne parlerò meglio la prossima settimana! 
Ingredienti375 gr di farina 1 cucchiaino da caffè di lievito per dolci½ cucchiaino di bicarbonato di sodio140 gr di burro200 gr di zucchero2 uova1 limone350 gr di yogurt bianco 
Grattugiate la scorza del limone. Tagliate a metà il limone e spremete il succo in una ciotola. Versate in un’insalatiera i seguenti ingredienti: farina, lievito, bicarbonato e semi di papavero, mescolateli bene. In una ciotola montate il burro e lo zucchero, incorporate le uova una ad una ed aggiungete, alla fine, la scorza ed il succo del limone. Sbattete insieme metà degli ingredienti asciutti e metà yogurt, ripetete la stessa operazione con gli ingredienti rimasti. Distribuite il composto nei pirottini ed infornateli per 25-30 minuti.
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La Galette des Rois


La Galette des Rois è il dolce che in Francia celebra l’Epifania…..ad onor del vero cominciate a trovarla nelle pasticcerie e nei panifici subito dopo Natale e la continuate a vederla in circolazione sino alla fine di gennaio. Strano a dirsi, ma io ho sempre associato la Galette des Rois alla fine delle vacanze di Natale, al rientro definitivo al lavoro ed ai bilanci…questo perché nella multinazionale dove lavoravo in Francia, era tradizione che il direttore del momento invitasse tutti i suoi collaboratori a mangiare la galette, farsi gli auguri di buon anno ma, soprattutto, tirare un bilancio professionale dell’anno appena passato ed indicare a grandi linee gli obiettivi per quello appena iniziato…. E così ci si ritrovava intorno ad un tavolo, con una flûte di champagne in mano (perché i Francesi spesso e volentieri bevono anche sul posto di lavoro….) ed una fetta di galette nell’altra, come bravi scolaretti, a sorbirci i sermoni  spesso scontati e sicuramente noiosi di qualche mega direttore (un po’ in stile Fantozzi)….in compenso però ho avuto modo di assaggiare delle Galette buonissime di grandi chef, dai sapori anche esotici ed inediti. Qualche giorno fa, stufa dei panettoni e dei pandori nostrani, ho voluto riprodurla a casa. I puristi della Galette perdoneranno la mia banalizzazione della ricetta: so bene che la Galette quella con la G maiuscola non si fa con la pasta sfoglia ma con la pate feuilletée inversée, ma con una Nanetta come aiutante personale, l’impresa sarebbe risultata impossibile, ho preferito quindi semplificarmi la vita, prendendo due dischi di pasta e procedendo con la preparazione di questo dolce che è veramente semplice.
La tradizione vuole che ogni Galette contenga al suo interno una fève, ovvero una piccola sorpresa: colui o colei che troverà la sorpresa nella sua fetta di Galette (attenzione ai denti perché il rischio rottura è concreto e dietro l’angolo…e non vorrei mai iniziare l’anno con una visita dal dentista) potrà indossare la coroncina d’oro che danno in dotazione al momento dell’acquisto di ogni Galette e che serve per incoronare il re o la regina!
Ingredienti2 fogli di pasta sfoglia 150 gr di farina di mandorle 100 gr di zucchero 1 uovo 25 cl di latte Portate il latte ad ebollizione; sbattete l’uovo, lo zucchero e la farina di mandorle.Mettete il latte fuori dal fuoco, versate il composto nel latte e rimettete sul fuoco continuando a mescolare sino ad ebollizione e poi lasciate intiepidire. Rivestite una forma per crostata con un disco di pasta sfoglia, versate il composto e ricoprite con il secondo disco di pasta. Chiudete bene i due dischi, poi spennellate con il latte e mettete nel forno caldo a 180° per 45 minuti circa. Lasciate raffreddare prima di mangiare.
Buona Befana a tutti!

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Muffin con miele e noci


Ieri a Milano era festa: i milanesi hanno festeggiato Sant’Ambrogio, questo vescovo che nell’iconografia classica viene sempre raffigurato con una grande mitra sulla testa…. io non ho lavorato, ero a casa con la Nanetta che in questo periodo è in piena regressione da distacco: ha ripreso a fare pipì dans les culottes, si rifiuta di salire le scale e vuole sempre essere presa in braccio, sta sviluppando un attaccamento morboso per il ciuccio…..insomma il periodo è sicuramente duro per lei che, dopo 26 mesi di vita simbiotica con la sua mamma, la vede improvvisamente allontanarsi per tutto il giorno….ma il periodo è duro anche per me che, oltre ai sensi di colpa a 10000, non so bene come aiutarla: cerco di starle vicino quando sono in casa, ho triplicato la dose di coccole, la coinvolgo in ogni cosa che faccio, ma penso che la Nanetta abbia fondamentalmente bisogno di tempo: tempo per interiorizzare questo cambiamento e per elaborare nella sua splendida testolina rossa (e si perché la Nanetta ha i capelli rossi ;-)))) che la mamma ogni mattina la lascia all’asilo perché va a lavorare ma che poi ritorna tutte le sere con una dose raddoppiata di baciotti e di coccole solo per lei. Ieri  quindi le ho preparato una bella merenda, golosissima, che abbiamo gustato entrambe con una tazza di thé di Natale di Mariage Frères: i muffin con miele e noci.


Ingredienti per 6/8 muffin (dipende dalla grandezza delle forme che utilizzate)
150 gr di gherigli di noci
100 gr di zucchero
110 gr di burro
3 uova
150 gr di farina
1 bustina di lievito per dolci
100 gr di miele millefiori

Sminuzzate grossolanamente i gherigli di noci. In un’insalatiera, sbattete lo zucchero ed i burro a temperatura ambiente sino ad ottenere una crema biancastra omogenea. Aggiungete le uova una ad una, poi la farina, il lievito, il miele ed i gherigli di noci: mescolate bene. Versate la pasta in una tortiera per cake leggermente imburrata. Mettete nel forno pre-riscaldato a 180° per 45 minuti circa. Per verificare se è cotto, inserite una lama di coltello nel cake, se ne esce asciutta, il vs cake è cotto. Lasciate raffreddare i muffin e toglieteli dalle formine.  Servite accompagnati da una tisana oppure da un thé.
Buona merenda!
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Un nuovo inizio con mele, cannella e mandorle


Oggi è un giorno particolare: dopo un anno di pausa, ricomincio a lavorare e per me questo rappresenta un nuovo inizio. Aspettavo questo momento, ma il primo giorno di lavoro è un po’ come il primo giorno di scuola: non sai come sarà, come saranno i tuoi colleghi, come reagirai alle situazioni di stress, e poi, dopo un anno di vita vissuta intensamente con la Nanetta, è duro per me lasciarla tutta la giornata…..ma nessuna paura, non abbandonerò il mio blog e voi lettori, che in questo anno mi avete fatto compagnia, seguendomi ogni giorno sul mio blog. Continuerò a cucinare -magari di notte-, a sperimentare nuovi abbinamenti, a proporre nuove ricette alla Nanetta ed a voi…..
E poi spero che sia un nuovo inizio anche per Chiara, foodblogger, appassionata di cucina e ristoratrice, che l’estate scorsa ha aperto un ristorantino a Genova. Il 4 novembre scorso alle ore 13.20, l’alluvione che si è abbattuta su Genova ha spazzato via il suo sogno…….ma una catena di solidarietà si è messa in moto per dare nuovamente vita al suo piccolo grande sogno ed ognuno ha fatto e sta facendo la sua parte.  E se volete anche voi fare la vostra parte, eccovi di seguito le coordinate:
IBAN: IT86T0617501410000001648580
Intestato a: OFFICINA DI CUCINA S.N.C. FONDI ALLUVIONE 2011 NEGOZIO
Swift Code: CRGE IT GG 110 E per ogni tipo di informazione, potete scrivere a: acquavivascorre@gmail.com



Ingredienti2 mele golden125 gr di burro125 gr di zucchero200 gr di farina½ sacchetto di lievito per dolci70 gr di mandorle sfilettateCannella q.b. (tre cucchiaini da caffé dovrebbero andare bene)
Sbucciate le mele e tagliatele a dadini. In una terrina, mescolate 125 gr di burro molto morbido e lo zucchero sino ad ottenere una crema omogenea. Incorporate le uova una ad una, mescolando vigorosamente. Aggiungete 200 gr di farina, il lievito, i cubetti di mele, la cannella e 40 gr di mandorle. Versate il composto in una tortiera imburrata. Livellate un po’ la superficie e cospargete di mandorle sfilettate. Cuocete in forno caldo per un’ora circa a 150°, infilate la lama di un coltello per vedere se il cake è cotto.  Lasciate raffreddare prima di togliere dalla tortiera. Servite freddo.
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Torta di cachi e cacao


Dopo due mesi di scorpacciate di cachi biologici, ho pensato che fosse venuto il momento di farsi venire delle idee sul loro uso “diversificato” ed allora ho trovato su un vecchio libro di cucina una ricetta che ho riprodotto. Onestamente la prima versione non mi ha entusiasmato molto; ho deciso così di testare diverse variazioni sul tema e, fra tutte quelle provate, una mi è piaciuta molto: è una ricetta che non prevede l’uso delle uova che in un dolce è quasi scontato, inoltre è un modo per mangiare un pò di frutta, al di là della più tradizionale torta di mele. Insomma ne è uscita una ricetta che è piaciuta non solo a me ma è stata anche apprezzata dai miei ospiti, uno di quei dolci invernali da accompagnare con un thé o una tisana.
Ingredienti (per 6-8 persone circa):
4 cachi grossi e molto maturi
400 gr di farina
200 gr di zucchero
50 gr di mandorle e 100 gr di noci
100 gr di amaretti
2 bustine di lievito per dolci
50 gr di cacao
scorza grattugiata di arancia bio
80 gr di uvetta secca
2 dita di rhum

Sminuzzate grossolanamente le mandorle e le noci.Immergete l’uva sultanina nel rhum e lasciate che si ammorbidisca per circa 20 minuti circa, poi strizzatela ben bene.Aprite i cachi in due, togliete la polpa, mettetela in un’insalatiera e schiacciatela; unite poi la farina, lo zucchero, le mandorle e le noci sminuzzate, l’uvetta, il cacao e la scorza di arancia, ed alla fine il lievito: dovete mescolare il tutto affinché si crei un impasto omogeneo. Imburrate un contenitore per dolci e versatevi il composto.Lasciate cuocere nel forno pre-riscaldato per 45 minuti circa: per sapere se è il dolce è cotto, inserite un coltello, dovrà uscirne asciutto. Servite di preferenza tiepida.
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