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Faraona con bacche di ginepro


Due giorni di asilo ed eccomi già ammalata…..e sì perché mentre mia figlia è tutta arzilla e si diverte a giocare con gli altri bimbi, io faccio l’inserimento insieme a lei ma evidentemente mi sono beccata l’ultimo colpo di coda dell’influenza gastro-intestinale che mi ha messo ko da 48 ore. Non vi dico la voglia di cucinare: fortuna che avevo questa ricetta pronta, fatta la settimana scorsa che posso proporvi. In realtà questa è la rivisitazione di una ricetta che la mia amica Luciana, umbra di nascita, ci prepara sempre, da anni, ogni volta che andiamo a trovarla e noi non ci stufiamo mai di mangiarla. Ora la faraona come la fa Luciana secondo me è insuperabile: innanzitutto lei utilizza una faraona intera ruspante e poi riempie l’interno della faraona con questo composto di bacche di ginepro e salvia che conferisce alla carne un aroma unico, inconfondibile. Il risultato poi è di una bontà superlativa pur nella sua estrema semplicità. Io ho utilizzato invece una faraona a pezzi, per mia comodità, ma ho cercato di inserire sotto la pelle delle bacche di ginepro che, devo dire, hanno svolto egregiamente il loro compito.

Ingredienti
1 faraona a pezzi
1 cucchiaio di bacche di ginepro
3 spicchi di aglio
2 rametti di salvia
1/2 bicchiere di vino bianco
olio Evo
sale, pepe q.b.

Schiacciate grossolanamente le bacche di ginepro: io utilizzo un cucchiaio per comodità e rapidità. Schiacciate i due spicchi di aglio, spezzettate la salvia: mettete questi 3 ingredienti insieme ed otterrete un composto grossolano. Con questo composto, strofinate energicamente la faraona in modo che l’aroma del ginepro e della salvia penetrino nella carne. Se vi rimangono delle bacche infilatele sotto la pelle della faraona, lasciate riposare un’ora circa. In una padella mettete dell’olio ed aggiungete la faraona ed il composto ginepro-salvia-aglio che vi sarà avanzato. Fate andare per 10 minuti a fuoco svelto, versate 1/2 bicchiere di vino e lasciate evaporare. Abbassate leggermente il fuoco e proseguite la cottura per almeno altri 20 minuti. Quando la faraona assume un bel colore marrone, è pronta: servite calda.
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Pollo saltato alle verdure ed anarcardi e buon anno (cinese) a tutti!


E’ curioso come dall’inizio del mio blog a questa settimana, non avevo mai inserito proposte di carne e poi, nel giro di 3 giorni, eccomi con due ricette a base di carne entrambe “esotiche”: forse perché io, alla base, mangio pochissima carne e l’unico modo per mandarla giù è proprio cercare di camuffarla. Comunque la ricetta di oggi è un omaggio all’Oriente poiché inizia oggi, secondo il calendario astrologico cinese, l’anno del Coniglio che subentra a quello della Tigre. Secondo la tradizione, i nati nell’anno del coniglio sarebbero astuti, discreti, perspicaci e sensibili. E se siete nati nel 1939, 1951, 1963, 1975, 1987, 1999 siete sicuramente di questo segno.
Ho visto su internet che sono molti i coniglietti e le conigliette celebri a cominciare dai Brangelina (si, si tutti e due!), per continuare con Eva Longoria, Johnny Depp, Quentin Tarantino, Whitney Houston, e per concludere con i due inglesi David Beckham e Sting…ma bando alle ciance e eccovi la ricetta riveduta e corretta secondo i miei parametri e gusti italiani del pollo saltato alle verdure ed anarcardi.

Ingredienti per 4 persone
600 gr di petto di pollo tagliato a striscioline
4 cucchiai di olio di girasole
60 gr di anacardi
2 spicchi di aglio schiacciati
1 + 1/2 cucchiaio di zenzero fresco grattato
1 pezzettino di peperoncino rosso senza semi e tagliato a lamelle sottilissime (poco per carità altrimenti annienta tutti gli altri sapori)
1 carota tagliata a julienne
250 gr di funghi pleurotus (se li preferite potete usare i funghi shiitake)
1/2 cipolla
1/2 cucchiaino di pepe nero in grani
4 cucchiai di salsa di soia

Sminuzzate grossolanamente gli anacardi e metteteli in una padella con un goccio di olio per farli tostare qualche minuto. Versate l’olio nella padella, fatelo riscaldare e poi mettete i due spicchi di aglio schiacciati, lo zenzero fresco ed il peperoncino e fate andare a fuoco svelto per un minuto. Aggiungete le carote ed i funghi e lasciateli cuocere sino a quando non diventino teneri, in genere 5 minuti sono sufficienti. Incorporate il pollo, la cipolla tagliata, il pepe nero che avrete sminuzzato e la salsa di soia. Fate cuocere ancora 5-6 minuti e in ultimo aggiungete gli anacardi, continuate la cottura per qualche minuto ancora sino a quando il pollo non sia cotto completamente. Servite caldo accompagnato da una ciotola di riso bollito.
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Tajine di pollo con limoni canditi ed olive


Niente paura non vi sto per proporre una ricetta astrusa e neppure troppo esotica; il nome in effetti è fuorviante ma il termine tajine, nei paesi maghrebini, equivale ad un banalissimo stufato. Ora come tutti gli stufati, uno ci può dentro mettere gli ingredienti che più gli piacciono. Nel caso della ricetta che vi propongo e che è un classico della cucina nord africana, io ho utilizzato del pollo, delle olive taggiasche e dei limoni canditi che potete trovare nei negozi di delicatessen (vedi Castroni a Roma solo per citarne uno, oppure Peck a Milano).
La tajine va accompagnata dalla semola che trovate precotta in tutti i supermercati e che mischierete alla fine più che volentieri con il sughetto che si è formato. Forse la cosa più difficile della ricetta è trovare la pentola con il caratteristico coperchio a forma di imbuto, che permette agli alimenti di cuocere bene, mantenendoli però morbidi e gustosi. Io l’ho comperata della marca Ballarini e devo dire che mi trovo bene; certo in Marocco trovate anche delle splendide pentole da tajine in terracotta (quelle originali insomma) ma bisogna anche guardare al lato pratico della vita.


Ingredienti (per 4 persone)
1 kg di cosce o sottocosce o petto di pollo tagliato a dadini
1 cipolla grande oppure 2 piccole
2 spicchi di aglio
1/2 barattolo di pomodori datterini oppure 3 bei pomodori freschi (se la stagione ve lo consente)
3 limoni canditi
150 gr di olive nere/taggiasche
1 pezzetto di zenzero
1 bustina di zafferano
1 limone spremuto
sale q.b.


Per la marinade
1/2 bicchiere di olio EVO
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaino di paprika
1 pizzico di peperoncino
sale


Cominciate la sera prima con il pollo che dovrete mettere nella marinade. In una ciotola mettete l’olio, la curcuma, la paprika, il peperoncino ed il sale: emulsionate il tutto. Adagiate il pollo in una pirofila e ricopritelo con questa salsina. Conservate al fresco per una notte.
L’indomani, mettete il pollo e la marinatura in una padella e fatelo appena scottare, poi mettetelo da parte. Tagliate le cipolle e schiacciate l’aglio e versateli nella stessa padella in cui prima avevate fatto cuocere il pollo. Fate imbiondire il tutto, poi aggiungete i pomodori, lo zenzero e lo zafferano e lasciate ancora cuocere a fuoco basso per 5-10 minuti circa. Rimettete nella padella il pollo ed il succo del limone e lasciate cuocere il tutto per un altro quarto d’ora. A cottura quasi ultimata aggiungete i limoni canditi che avrete tagliato a spicchi e le olive. Continuate la cottura per altri 10 minuti. Servite lo stufato accompagnato dalla semola. 

PS: molti aggiungono alla tajine il coriandolo fresco, personalmente detesto il sapore del coriandolo fresco mentre adoro il profumo ed il gusto delle bacche di coriandolo….insomma vedete voi, come vi più vi piace.
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