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Supplì di melanzane di Laura


Ebbene si, anche questa settimana vi prendete una bella ricetta a base di melanzane dell’orto! La strana estate appena trascorsa ha fatto sì che le melanzane ed i peperoni fossero pronti soltanto a settembre inoltrato….ed io che in questa stagione già cucinavo le zucche! E’ proprio vero, signora mia, che non esistono più le mezze stagioni!
La ricetta di oggi me l’ha insegnata la mia amica Laura: anche lei come me, ha vissuto molti anni in Francia, è rientrata in Italia un anno prima di me, e vive a Milano…..insomma Laura è una di quelle amiche che mi sono letteralmente portata dietro……siciliana di origine ma padana di adozione, anche quando entrambe vivevamo a Parigi, preparava questi supplì di melanzane che sono ottimi in ogni momento del pasto, ma forse io dico così perché mi piacciono moltissimo le melanzane.
Vi metto la ricetta, indicandovi le dosi approssimative, poi regolatevi voi. Per due persone+ Nanetta prendete due melanzane di media grandezza viola scuro. Tagliate l’attaccatura e praticate con il coltello delle profonde incisioni nel senso della lunghezza. Fate scaldare l’acqua in una pentola, portatela ad ebollizione, salatela e poi mettete le melanzane a cuocere. Per quanto tempo, vi starete chiedendo? Dipende dalla grandezza delle melanzane. Comunque se infilate una forchetta nella melanzana e sentite che è molto morbida, allora sarà sicuramente cotta. Lasciate scolare le melanzane almeno 4 ore. Io le cucino la sera prima e le lascio nello scolapasta tutta la notte. Quando le recupererete strizzatele leggermente e poi cominciate a smembrarle con le mani: vedrete che la pelle verrà via facilmente. Mettete la polpa in un’insalatiera e mescolatela con l’uovo (1 0 2 uova: anche qui dipende dalla quantità di polpa melanzane che avrete recuperato), il pangrattato, un’idea di aglio (io non l’ho messo perché quando faccio le ricette per mia figlia preferisco evitarlo), sale, pepe, un paio di cucchiai di parmigiano e prezzemolo. Otterrete un composto certamente morbido ma assicuratevi che non sia troppo morbido perché altrimenti non riuscirete a fare i supplì. Mettete nell’incavo di una mano un po’ di composto, all’interno, come per i supplì, aggiungete un pezzetto di caciocavallo ragusano (in alternativa potete utilizzare un provolone saporito), chiudete il supplì con dell’altro composto e fatene una sfera che passerete nel pangrattato…..
A questo punto dovrete operare una scelta tra le più difficili che ci siano: friggere questi deliziosi piccoli supplì dal cuore tenero oppure metterli nel forno a 170° per 20-25 minuti circa con un filo d’olio e chiss’è visto s’è visto…..ehm…..io ho abbracciato la seconda opzione, decisamente più sana ma anche meno appetitosa. Siete grandi ed assolutamente in grado di decidere per il meglio!
Buono sfizio perché questi supplì sono veramente uno sfizio da togliersi!

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Paninetti di melanzane


E’ sempre la solita storia: cosa inventarsi per far mangiare le verdure ai nostri figli? A onor del vero, riconosco che la Nanetta ha sempre dimostrato di gradire molto le verdure, in particolar modo le zucchine, ma come mamma sono cointunamente alla ricerca di nuove ricette che mi permettano di proporle le verdure cucinate in maniera diversa e gustosa. Questi panini di melanzane hanno proprio tutto quello che ci vuole per allettare i bambini dal punto di vista del gusto e per soddisfare la legittima ansia delle mamme riguardo alle verdure. Sono un piatto completo per i bambini e non solo e si preparano in 15 minuti, quindi volendo li potete fare anche la sera al momento della cena. Io li faccio sempre al forno: è evidente che se li fate fritti, sono ancora più buoni (come tutti gli alimenti fritti del resto….) però anche al forno rimangono morbidi, il formaggio si scioglie e non ci sono tutti quei grassi derivanti dall’olio di frittura. 
Ingredienti per 6/8 paninetti 2 melanzane tonde viola chiaroProsciutto cotto a fette tagliate un po’ spesse (calcolate una fettina di prosciutto cotto x paninetto)Fontina a fette (sempre una fettina/paninetto)1 0 2 Uova a seconda del bisognoPangrattato q.b.Olio evoSale q.b.
Prendete le melanzane, lavatele, asciugatele e tagliatele a fettine abbastanza sottili. In una piatto fondo sbattete l’uovo o le uova con un pizzico di sale. In un piatto piano mettete il pangrattato. Passate le fettine di melanzane dapprima nell’uovo e poi nel pangrattato. Disponete una fettina di prosciutto cotto ed una di fontina sulla melanzana, richiudete con l’altra fettina ed adagiatela su di una teglia rivestita di carta forno.
Irrorate con un filo d’olio ed infornate a 180° per una mezz’ora circa. Lasciate raffreddare per qualche minuti prima di addentare i paninetti.
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Teglia mediterranea


Continuo imperterrita con le mie ricette tipicamente estive, quelle che puoi benissimo preparare il giorno prima e proporre agli ospiti o più semplicemente ai tuoi cari, il giorno dopo….e continuo con le ricette estive perché, viste le temperature che ci sono in questo momento, di mettermi a cucinare la zucca oppure i funghi proprio non mi passa per l’anticamera del cervello. Ecco ho preparato questa ricetta ieri sera, dopo aver messo a letto la Nanetta ed oggi visto che arrivano i miei da Roma la tirerò fuori, la scalderò un attimo al forno e sarà già pronta…… il vantaggio di questa ricetta è anche quello di poter assemblare i vari ingredienti senza doverli cuocere, diversamente da una parmigiana ad esempio, in cui ti devi mettere lì a friggere tutto per poi ricomporre i diversi elementi in una pirofila. E poi sono particolarmente fiera di me perché per questa ricetta ho utilizzato solo verdure dell’orto, 100% biologiche: patate novelle, pomodori, cipolle rosse J



IngredientiPatate Pomodori San Marzano o da sugoCipolla Tropea o rossaBasilicoOriganoParmigianoPan grattatoOlio evoSale e pepe q.b. 
Lavate e sbucciate le patate e tagliatele a fettine molto sottili. Tagliate sempre a fettine, ma più spesse, il pomodoro e la cipolla. Prendete una pirofila, irrorate il fondo di olio d’oliva e cominciate a comporre i vostri strati: dapprima le patate, poi il pomodoro, poi la cipolla, il basilico, sale, pepe e formaggio grattugiato. Componete almeno un paio di strati. La teglia dovrà finire con una base di patate a cui aggiungerete un’abbondante manciata di pangrattato e di formaggio, sale e pepe ed un filo di olio. Mettete nel forno caldo a 180-200° almeno per 50 minuti/un’ora. Se volete accorciare i tempi, pre-cuocete in pentola a pressione le patate: 5 minuti di cottura andranno bene. Lasciatele raffreddare, sbucciatele e tagliatele a fettine. Essendo già cotte, potrete anche fare delle fette un po’ più grandi. Non consumate la teglia calda, lasciate raffreddare e, se possibile, preparatela oggi per consumarla domani: vedrete che prenderà un sapore ancora più intenso.
Buon weekend a tutti!
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Melanzane saltate allo zenzero


Oggi vi propongo una ricetta dal sapore decisamente “esotico”: le bucce di melanzane saltate allo zenzero . Venerdì scorso avevo messo sul blog la ricetta  del mio caviar d’aubergines ed alla fine della ricetta vi avevo chiesto di non gettare via la pelle delle melanzane. Infatti eccomi con una ricetta di “recupero”: per la serie non si butta via niente specie se si tratta di verdure biologiche. Le melanzane saltate allo zenzero è una ricetta che avevo assaggiato anni fa in un ristorante giapponese a Parigi, che avevo provato a rifare sulla base dei profumi e dei sapori che mi erano rimasti impressi e che faccio periodicamente soprattutto in concomitanza con il caviar d’aubergines per evitare di gettare via le bucce. Coloro che non amano il sapore dello zenzero sono pregati di astenersi……


IngredientiBucce di melanzane (3-4)3 cucchiai di olio di girasole2 cucchiai di zenzero fresco tagliato finemente1 testa di aglio sminuzzataPeperoncino schiacciato q.b.3 cucchiai di salsa di soia1 cucchiaino di zucchero di cannaSale
Tagliate a strisce le bucce delle melanzane. In una padella mettete l’olio e riscaldatelo: lasciate dorare l’aglio, lo zenzero ed il peperoncino per un paio di minuti. Aggiungete le melanzane e continuate la cottura per altri 4-5 minuti. Versate poi la salsa di soia e lo zucchero: mescolate il tutto e lasciate cuocere ancora per 5 minuti circa. Servite calde ed aggiustate eventualmente di sale. Buona settimana a tutti!
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Rentrée en douceur: Tian provençal!


Queste due settimane di vacanze all’insegna dell’ozio e delle coccole mi hanno proprio fatto un  gran bene. Penso sia doveroso verso se stessi e verso la propria famiglia concedersi, almeno una volta l’anno, un break in cui ci si dimentica di tutti i doveri e le incombenze domestiche per dedicarsi unicamente alle persone che si amano: è quello che ho fatto io in questa seconda parte di vacanze (le prime le ho fatte in luglio e sono ormai già nel dimenticatoio!). Ho messo da parte anche il blog e la cucina e ho svuotato completamente la testa  dalla stanchezza e dai brutti pensieri che hanno avuto il tempo di accumularsi nel corso dell’anno…..Il rientro a casa non è stato dei più facili e non mi riferisco alle lavatrici da fare, ai panni da stirare, quanto al caldo afoso che oramai dai un settimana si è stabilmente insediato sulla Pianura Padana.
Non vi nascondo che con questo caldo la voglia di cucinare latita perché stare troppo dietro ai fornelli significa fare un bagno di sudore anche con la pala Vortice accesa, insomma gli unici fornelli che vorrei avvicinare in questo periodo sono quelli  giocattolo della Nanetta che in queste vacanze si è scoperta un’improvvisa passione per la cucina: chissà da chi avrà preso la piccola ;-))))
Ed eccovi allora una ricetta che non richiede un grosso dispendio di energie, che si può gustare anche fredda e che si cucina praticamente da sola: il Tian provençal!
E’ una ricetta tipica del Sud della Francia e insieme alla ratatouille è uno dei piatti estivi  per eccellenza.
Vi metto gli ingredienti per una teglia per 4 persone, poi ciascuno aggiusterà le dosi in funzione della teglia che impiega.
Ingredienti2 zucchine grandi2  melanzane6 pomodori (io ho usato dei san marzano ed anche dei cuore di bue super maturi, sempre e rigorosamente dell’orto)2 cipolle di Tropea 2 spicchi di aglio (facoltativo)timo fresco q.b.olio evo, sale e pepe q.b.
Lavate le verdure e privatele delle estremità, tagliate tutte le verdure a rondelle. Sminuzzate finemente l’aglio. Recuperate le foglie del timo. Prendete la teglia, cospargetela di olio e cominciate a disporre in verticale le verdure: lo so che è un lavoro certosino ma lo potete fare anche stando seduti e con un minimo dispendio di energie. Una volta sistemate le verdure, mettete l’aglio e le foglioline di timo, il sale, il pepe ed un filo di olio.
Mettete nel forno caldo a 210° circa e lasciate cuocere per almeno 45 minuti: le verdure rimarranno durette e croccanti, è questo l’aspetto appetitoso del piatto. Consumate le verdure tiepide o fredde.

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Sformato di zucchine e ricotta


Da circa due mesi oramai, sulla nostra tavola, le zucchine dell’orto non mancano mai: zucchine saltate in padella, al vapore, in omelette, pasta e/o risotto con le zucchine……a me ancora non sono venute a noia (c’è da dire che io nutro una passione anormale per questa verdura) però la Nanetta ogni tanto da segni di cedimento ed allora devo inventarmi qualche ricetta gustosa, adatta a lei e soprattutto sana che mi consenta di camuffare le zucchine, proponendole sotto un’altra veste, tali da rendergliele appetibili….ecco, lo sformatino di zucchine e ricotta assolve perfettamente il suo scopo. Il sapore delle zucchine si mescola a quello della ricotta e del formaggio grattato ed il trucco riesce perfettamente……inoltre la quantità di zucchine impiegata per questo sformatino è di un kilo circa, quindi anche una porzione piccola contiene il suo buon apporto di verdura. 


Ingredienti per 6/8 persone1 kg di zucchine da pulire 1 cipolla di media grandezza200 gr di ricotta di pecora (in alternativa di mucca)3 uova40 gr di parmigiano grattato (se usate la ricotta di mucca, allora invece del parmigiano, utilizzate il pecorino)2 cucchiai di farinaolio evo q.b.1 grattata di noce moscatasale e pepe q.b.


Lavate le zucchine ed asciugatele, privatele delle estremità e tagliatele a rondelle. Affettate la cipolla: in una padella mettete dell’olio sino a ricoprire il fondo, scaldatelo e poi gettate le zucchine. Quando cominciano ad essere dorate, aggiungete le zucchine e lasciatele cuocere: ci vorranno almeno 25-30 minuti perché siano cotte. Nel frattempo lavorate in una terrina la ricotta affinché diventi cremosa, condite con una generosa quantità di noce moscata grattugiata. In un’altra ciotola, sbattete le uova, aggiustate di sale e pepe ed unitele alla ricotta. Grattugiate il parmigiano/pecorino in funzione del tipo di ricotta che avrete utilizzato. Nel mixer mettete innanzitutto le zucchine (lasciate una decina di zucchine da parte: vi serviranno per la decorazione dello sformato), fate girare, poi aggiungete il composto ricotta-uova ed infine il parmigiano grattato.
Lo sformato avrà la forma che voi deciderete di dare: potete utilizzare una pirofila, tonda od ovale, una tortiera oppure, come nel mio caso, uno stampo per cake. Indipendentemente da quello che userete, ungete lo stampo con l’olio e versate la farina, dovrete andare a rivestire il fondo. Versate il composto ed mettete in forno a 180° per 45 minuti circa. Tiratelo fuori dal forno, lasciatelo raffreddare un poco, poi con delicatezza toglietelo dal suo stampo e decoratelo con le zucchine restanti. Servite lo sformato tiepido: è ottimo, riscaldato, anche il giorno dopo.

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Pomodorini canditi ai semi di finocchio


E anche i pomodori dell’orto sono arrivati sulla mia tavola: prima di partire per le vacanze non erano ancora pronti ma sono bastati quei giorni di caldo torrido ed afa per compiere il miracolo della maturazione. E allora benvenuti datterini, ciliegini, cuori di bue, kumato, san marzano, insomma un’orgia di licopene che, secondo gli ultimi studi medici, sarebbero un validissimo anti invecchiamento…..Oddio forse del licopene ne ho bisogno solo io, certo la Nanetta proprio no!

Comunque ho ripreso a fare i datterini canditi con semi di finocchio che riscuotono sempre un grande successo. Prepararli è semplicissimo: prendete i datterini (la quantità la decidete voi: nel mio caso la quantità è in funzione delle teglie che ho a disposizione), lavateli bene e tagliateli in due nel senso della lunghezza. Disponeteli ordinatamente su di una teglia da forno, irrorateli con un filo di olio, sale, pepe, un pizzico di zucchero ed i semi di finocchio: metteteli in forno a 160° per almeno un’ora e un quarto, insomma dimenticateveli nel forno. Quando vedrete che avranno cominciato ad accartocciarsi, li tirate fuori. Consumateli tiepidi o a temperatura ambiente, mai caldi. In  un tupperware di vetro si conservano qualche giorno in frigorifero. Vi do anche qualche suggerimento di utilizzo: io li uso molto nelle insalate estive al posto dei pomodori freschi, oppure ci faccio un couscous semplice ma d’effetto. Faccio bollire l’acqua, butto la semola, si gonfia e poi la condisco con questi pomodorini canditi, volendo potete metterci anche dei dadini di feta. Li uso anche come condimento sulla bruschetta o come ingredienti per farcire una piadina: stracchino e pomodori canditi……provateli, sono veramente buonissimi. Un’ultimissima cosa: potete anche utilizzare i pachino per questa ricetta, io preferisco i datterini perché sono più dolci.
Buona settimana a tutti!
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Terrina di fagiolini


Ecco arrivati sulla mia tavola anche i fagiolini dell’orto: un ortaggio che io amo ma che la Nanetta non gradisce molto, forse perché quelli che le danno all’asilo, oltre ad essere surgelati, hanno anche uno spiccato sapore di erba…..allora per cercare di farle mangiare la sua razione quotidiana di verdure, le ho preparato questa terrina di fagiolini che cucino sempre in estate perché mi consente di variare un po’ dai soliti fagiolini bolliti mangiati in insalata…..e poi come tutte le terrine, sformatini, polpettoni, ecc….è un piatto completo, che in estate è buono anche servito a temperatura ambiante. La ricetta l’avevo trovata anni fa su di un vecchio numero di Sale & Pepe: l’ho rivista un po’ (soprattutto nelle dosi dei fagiolini) adattandola ai nostri personali gusti, aumentando la dose dei pinoli e dei formaggi.


Ingredienti800 gr di fagiolini2 scalogni 3 uova60 gr di pinoli50 gr di parmigiano grattugiato60 gr di pecorino grattugiatonoce moscata q.b.pangrattato e burro q.b. per la tegliaolio evo q.b.sale q.b.
Pulite e lavate i fagiolini, sbollentateli per 8-10 minuti, scolateli. Affettate gli scalogni e metteteli in una padella con l’olio caldo, quando saranno dorati, aggiungete i fagiolini e lasciateli appassire nell’olio per qualche minuto. In un’insalatiera lavorate le uova con i formaggi ed una grattata di noce moscata. Mettete nel mixer i fagiolini, il composto uova/formaggi/nocemoscata, e ¾ dei pinoli: dovrete ottenere un composto abbastanza morbido. Prendete una pirofila da forno, ungetela leggermente, appena appena e cospargete il fondo con del pangrattato che assorbirà l’umidità del composto: versateci sopra l’impasto a base di fagiolini e decorate con i restanti pinoli che avrete precedentemente messo nell’acqua fredda perché una volta in forno non si brucino subito. Mettete nel forno caldo a 180° per 35 minuti: si formerà una crosticina dorata. Servitela tiepida non bollente: questa terrina è addirittura più buona il giorno dopo. Potete anche servirla tagliandola a cubetti come stuzzichino apri-stomaco.
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L’aceto d’uva e le zucchine


Qualche tempo fa, in occasione di uno showcooking cui ho preso parte, ho scoperto l’esistenza dell’aceto di vino da uva intera. In realtà per me l’aceto poteva essere di vino, di pomodoro, di mele, di sidro ma all’uva, intesa come frutto, proprio non avevo pensato. E soprattutto nella mia testa non riuscivo a cogliere la differenza tra un aceto di vino ed un aceto di uva: ebbene è bastato scambiare due chiacchiere con Joško Sirk per cogliere la profonda differenza tra questi due prodotti che a prima vista sembrerebbero tanto simili. Josko ha voluto recuperare la tradizione risalendo agli antichi metodi di produzione dell’aceto: l’aceto di vino da uva è prodotto con uva fermentata che dal vigneto passa direttamente nell’acetaia dove comincia da subito un’acetificazione spontanea. Per questo motivo ha un sapore forte, penetrante e si usa a gocce oppure addirittura spruzzato sulle pietanze……e seguendo le indicazioni delle nonne, in estate, un cucchiaio di miele ed aceto diluito in tanta acqua è un ottimo dissetante.
Per la mia ricetta ho usato alla base un normale aceto di vino bianco ma poi ho aggiunto un paio di gocce di questo aceto che ha conferito alle mie zucchine un gusto pungente. La Nanetta, incredibile ma vero, ha apprezzato la preparazione, semplice ma dal gusto intenso…..
Questa ricetta è un classico del Piatto d’Oro che ho rivisto ed adattato ai nostri gusti…..


Ingredienti
500 gr di zucchine dure1 spicchio di agliobasilico e prezzemolo q.b.¾ bicchiere di aceto+ qualche goccia di aceto d’uvaolio vegetale q.b.sale q.b.
Lavate le zucchine e tagliatele nel senso della lunghezza a fette. Asciugate le fettine: scaldate l’olio nella padella e friggete le zucchine. Passatele sulla carta assorbente perché l’olio in eccesso venga assorbito. In un padellino fate bollire l’aceto con un pizzico di sale. Sminuzzate basilico, il prezzemolo e l’aglio. In una fiamminga disponete le zucchine cospargendole con l’aglio tritato, il prezzemolo, il basilico ed il sale. Versate sulle zucchine l’aceto evaporato, lasciatele marinare in frigorifero per 24 ore almeno prima di gustarle…….Queste zucchine sono buonissime come antipasto sfizioso ed hanno il pregio di conservarsi in frigo per più giorni. Prima di mangiarle toglietele dal frigo e servitele a temperatura ambiente.
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