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Pesce

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Polpo in insalata con finocchi e sedano


E’ venerdì quindi pesce. Oggi ricetta easy easy e post altrettanto easy perché devo scappare all’autodromo di Monza…..no, non corro con le macchine (mi ci manca solo questo….), corro già abbastanza come mamma-blogger-lavoratrice: è che questo weekend ripartono i campionati sportivi di Renault Sport Italia e soprattutto, fa il suo debutto in pista un nuovo campionato destinato ai più giovani, la Formula Alps, che vede schierate vetture monoposto a ruote scoperte….ed io sono a Monza a dare una mano ai miei ex-colleghi della Promozione Sportiva Renault. E se nel weekend il tempo è bello, fatevi un giro da queste parte perché oltre all’autodromo, c’è un bel parco che si presta bene a delle passeggiate, visto che oramai la primavera è già arrivata.

La ricetta di oggi poi, è una di quelle che ci proiettano già nella bella stagione, perché a parte il polpo, tutti gli altri ingredienti non hanno bisogno di essere cotti, peccato solo che d’estate il finocchio sia introvabile e che sostituirlo con le carote non produce lo stesso risultato.

Ingredienti per 4 persone

700 gr di polpo
un finocchio piccolo
un sedano (utilizzare solo le coste)
olive nere
olio EVO
timo citriodoro o timo tout court
succo di 1 limone
sale, pepe q.b.

Se avete una pescheria di fiducia sarebbe meglio che vi facessero la gentilezza di pulirvi il polpo; bisogna infatti togliere la pelle e gli occhi e risciacquarli con cura. Poi bollitelo per almeno mezz’ora se si tratta di un polpo di piccole dimensioni. L’alternativa sarebbe di comperare il polpo intero ma surgelato e di procedere alla cottura……vedete voi. Dopo la cottura, fatelo raffreddare e tagliatelo a pezzi. 
Tagliate ugualmente a fettine sottili il finocchio ed il sedano, affettate le olive e lasciatene alcune intere. In un’insalatiera mescolate il polpo, i finocchi, il sedano e le olive. In una terrina preparate un’emulsione con olio, succo di limone, timo, sale e pepe: mescolate perché gli elementi si mescolino bene ed aggiungete al polpo & C. Io in genere preparo questa insalata il giorno prima così il polpo ha modo di insaporirsi per bene e poi la servo a temperatura ambiente, la tiro fuori circa un’ora prima di mangiare perché se è troppo fredda i sapori non sono gli stessi, mi sembrano alterati. Buon weekend!
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Pesce spada con datterini, olive di Gaeta e capperi delle Eolie


Eccomi con un’altra ricetta semplice ma gustosa: alla luce dell’esperienza fatta con mia figlia, vi garantisco che anche i più piccoli apprezzeranno questo piatto perché per i loro palati- porelli- abituati a cibi insipidi, la dolcezza del pomodoro datterino unita alla sapidità dell’oliva di Gaeta e, soprattutto, del cappero, gli spalanca orizzonti sconosciuti. Vorrei a questo punto aprire una piccola parentesi sulle olive di Gaeta che a casa mia non mancano mai e sono per antonomasia le olive che utilizzo di più per cucinare perché sono troppo bbbuone. Allora, da un punto di vista geografico, Gaeta si situa nel basso Lazio ma in realtà se vi capita di fare un salto da quelle parti, vi sembrerà di essere già a Napoli :-))) Detto questo, le olive di Gaeta sono di un colore nero-rosato-violaceo, non so renderlo bene a parole. Ora voi già vi starete dicendo: che pizza questa che ci parla sempre dei prodotti IGP del Lazio, ahò che volete io di quelle parti sono (scusate l’uso del sardo…)….è vero, e questo non lo affermo solo io, che l’oliva di Gaeta è una delle più comunemente impiegate in cucina, insieme alle olive taggiasche, che, a mio avviso, fanno però un pò più “radical-chic”, mentre l’oliva di Gaeta è decisamente popolare.
  

Ingredienti per 2 persone+ Nanetta (prego notare che la Nanetta in questione è alta 85 cm ed she’s only 18 months old…..)

3 grosse fette di pesce spada
1/2 scatola di pomodorini datterini oppure se li trovate freschi (ma nn è certamente questa la stagione….) anche freschi
una bella manciata di olive di Gaeta, in alternativa usate le olive taggiasche
1 cucchiaio di capperi sotto sale
1 spruzzo di vino bianco secco
olio EVO
1 spicchio di aglio
sale q.b.

In un tegame riscaldate l’olio e mette l’aglio: quando l’aglio comincia a friggere, aggiungete le olive ed i capperi che avrete precedentemente passato sotto l’acqua corrente per togliere il grosso del sale. Versate il vino bianco e fate evaporare la parte alcolica, poi mettete i pomodorini e lasciate cuocere per qualche minuto. Nel frattempo in una padella, scottate appena appena le fette di pesce spada: dovete fargli fare un aller/retour cioé cuocerle su ogni lato per un paio di minuti, poi mettete le fettine nel tegame insieme alla salsina che starà cuocendo. Fate insaporire il tutto una decina di minuti a fuoco medio. Salate soltanto alla fine, dopo aver assaggiato il piatto, perché spesso non c’è neppure bisogno di aggiungere dell’altro sale visto che i capperi e le olive apportano già la giusta quantità di sale.
Anche per questo piatto, munitevi di pane perché è caldamente consigliata la scarpetta…….
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Trancio di salmone al cartoccio su letto di porri e carote



Il salmone è un altro di quegli alimenti che ho imparato ad apprezzare in età adulta. Quando ancora vivevo con papa et mamam, non che il salmone fosse bandito a casa nostra, ma il suo uso era limitato a quello affumicato, il cui gusto non ha nulla a che vedere con quello fresco…..Quando poi sono andata ad abitare per conto mio e successivamente durante la mia permanenza in Francia, ho scoperto il salmone fresco e devo confessare che ora quello affumicato mi attrae ben poco, anche perché quello fresco si presta ad essere cucinato in mille modi diversi ed ha un gusto che non prevarica gli altri, mentre il salmone affumicato tende a mettere in ombra tutti gli altri alimenti del piatto. La ricetta che vi propongo oggi è una ricetta che ho imparato in Francia e che preparo sempre molto volentieri perché è semplice, sana, appetitosa e, last but not least, piace molto a mia figlia e visto che i bambini non apprezzano moltissimo il pesce, se riesco a farglielo mangiare cucinato così è tanto di guadagnato!

Ingredienti per due persone2 bei tranci di salmone fresco2 porri grossi
1 carota grossa
bacche rosa (facoltative)
olio EVO
sale, pepe q.b.


Tagliare i porri a rondelle sottili e le carote a julienne. In una padella mettete un poco di olio, quando è caldo gettate le carote, fatele cuocere 3-4 minuti, poi mettete anche i porri e lasciate cuocere sino a quando i porri non diventano trasparenti. Prendete della carta di alluminio e preparate due cartocci. Mettete le verdurine, sopra le verdure adagiate il trancio di salmone: aggiungete sale, pepe ed olio. Se volete potete mettere anche delle bacche rosa. Richiudete il cartoccio e deponetelo in una teglia da forno. Mettete nel forno caldo a 180-200° per 25 minuti circa. Il salmone dovrà risultare dorato, mentre le verdure sul fondo saranno diventate croccanti. Servite caldo, accompagnato da un’insalata sarà un piatto unico.
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La frenesia del Natale è già cominciata: si leggono ovunque suggerimenti di menù pantagruelici e con un numero di calorie a tre zeri; menù che richiedono tre giorni di preparativi per poi arrivare alla vigilia di Natale sfiancati da tutto quel cibo che ci è passato davanti. Ecco perciò una ricetta semplice ma d’effetto, che non può non piacere a coloro che amano il pesce ma che intriga anche i più carnivori e che potrebbe andare bene per uno dei tanti tour de force gastronomici a cui ci piegheremo- volentieri naturalmente- nel periodo natalizio.

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Seppie con ripieno goloso ed olio di pinoli….


Premesso che non sono una vegetariana – anche se amo le verdure in tutte le salse!- ma non sono neppure una carnivora sfrenata perché mangio la carne raramente, però in questa mia incertezza alimentare, una cosa però è certa : adoro il pesce in tutti i modi e cerco di mangiarlo almeno un paio di volte alla settimana.Vi propongo quindi una ricetta di semplice esecuzione ma senz’altro sfiziosa ed appetitosa: le seppie con ripieno goloso!In realtà ho semplicemente rivisto ed elaborato un classico della cucina siciliana, adattandolo ai miei personali gusti.
Ingredienti:considerate 3-4 seppie di medie dimensioni a persona il ripieno sarà composto da:pangrattato homemade (non vorrei in questa sede aprire un dibattito, ma il pangrattato fatto in casa oltre ad avere una grana più grossa e quindi più adatta ad assorbire i condimenti, ha anche il pregio di rimanere più morbido rispetto a quello che trovate nei supermercati già preparato)ricotta pecorina oppure ricotta salata grattugiatauvetta di Corinto che avrete fatto rinvenire in una tazza con acqua caldapinoli prezzemolo olio di pinolivino bianco seccosale q.b. pepe
Mettete tutti gli ingredienti, precedentemente sminuzzati, in una terrina, amalgamateli insieme aggiungendo anche un filo d’olio. Piccola precauzione da utilizzare: non farcite troppo le seppie perché con la cottura queste ultime tendono a diminuire di grandezza ed allora se il ripieno è troppo, ve lo ritrovate tutto nella teglia. Richiudete le seppie con uno stuzzicandente. Adagiatele sulla teglia. Se vi rimane del composto potete metterlo sopra le seppie in modo da creare una sottile ed appetitosa crosticina; irrorate con un bicchiere di vino bianco, coprite con il foglio di alluminio e mettete il tutto nel forno a 180° per una mezz’ora circa. Negli ultimi 10 minuti di cottura, toglierete l’alluminio in modo da far prendere colore alle nostre seppie. Servite con un filo di olio di pinoli oppure di olio EVO. L’olio di pinoli, dall’aroma leggermente zuccherato, rafforza il sapore dei pinoli contenuti nel composto ed ha un gusto che non ci si aspetta, che spiazza. Utilizzo spesso l’olio di pinoli sul pesce e trovo che questo insolito abbinamento dia luogo a dei sapori sempre interessanti.
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