Archivio Mensile

ottobre 2013

Pasta

Trofie con crema di piselli e stracchino



Non è la prima volta che lo scrivo e mi spiace ripetermi, ma da quando la Nanetta ha iniziato la scuola materna lo scorso anno, si rifiuta di mangiare verdure che non siano pomodori o fagiolini…..c’è da dire che riesco a proporle e a farle mangiare il passato di verdure che in questa stagione si arricchisce dei colori intensi della zucca e che ad ogni pasto mangia regolarmente la frutta…. ma le verdure proprio non le gradisce. 
E allora l’estate scorsa, ho visto per caso in televisione la trasmissione di Benedetta Parodi trasmissione in cui presentava una ricetta di pasta con crema di piselli….l’ho mentalmente archiviata riproponendomi di rifarla a tempo debito per il cucciolo di casa. La settimana scorsa avevo dei piselli finissimi in congelatore, delle trofie fresche ed ho pensato che fosse venuto il momento di riesumare dalla mia memoria quella ricetta. L’ho rifatta a modo mio, mi è venuta molta crema di piselli che ho poi in parte utilizzato per condire del couscous che mi sono portata in ufficio come schiscetta.Dimenticavo! Alla Nanetta ho detto che si tratta di trofie con il pesto….per questa volta se l’è bevuta, che volete, il fine giustifica i mezzi!
300 gr di trofie fresche 200 gr di piselli freschi o surgelati1 scalogno50 gr di stracchino morbido, se preferite anche Philadelphia va bene3 cucchiai di parmigiano grattatoLatte q.b.Olio q.b.Sale q.b.
Scaldate l’olio in una pentola, unite lo scalogno tritato finemente, lasciatelo imbiondire e poi i piselli. I piselli dovranno cuocere una decina di minuti circa. Aggiustateli di sale e pepe. Mettete i piselli nel frullatore, versate lo stracchino e sciogliete il tutto con un goccio di latte caldo. Otterrete una crema di un bel verde brillante, dalla texture molto gradevole. Cuocete la pasta, scolatela e conditela con la crema di piselli, cospargete di parmigiano e servite caldi in tavola.
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Pan de mei?



Da quando abito a Milano ne ho sempre sentito parlare, ma non l’ho mai assaggiata ed allora lo scorso fine settimana, complice anche un tempo tipicamente novembrino, mi sono lanciata ed ho preparato il pan de mei. Vi espongo qualche considerazione sul pan de mei. 



Innanzitutto mi sembra la versione settentrionale della pasta frolla: al posto della farina bianca c’è quella di mais e naturalmente la quantità di burro impiegata è più ridotta rispetto alla frolla tradizionale. Anche la consistenza della torta è completamente diversa dalla frolla che rimane compatta ma morbida al tempo stesso, mentre il pan de mei è più asciutto…e proprio per questo va servito con una crema o qualche golosità liquida che serve ad ammorbidire il tutto.
Buona settimana!
180 gr di farina gialla a grana grossa
180 gr di farina gialla a grana fine
100 gr di farina bianca
200 gr di zucchero
100 gr di burro
3 uova
la scorza di un limone bio
½ bustina di lievito di birra sciolto in poco latte
zucchero semolato per la finitura

Impastare tutti gli ingredienti, fatta eccezione per lo zucchero semolato, sino ad amalgamarli insieme. Formare una grossa palla, infarinarla, avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare in frigo per un’ora almeno. Tiratela fuori e stendetela nella teglia imburrata cospargendola di fiocchetti di burro. Infornatela per 15-20 minuti a 200° poi abbassate la temperatura a 170° e proseguite la cottura per altri 10 minuti.
Come si gusta? Accompagnata da panna liquida o zabaione ma io, che sono circondata da golosoni, l’ho servita accompagnata da cioccolata di Modica al pistacchio fusa! Una vera goduria !
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Carbonara “light” con chorizo e yogurt




L’Uomo Goloso ha una nuova passione: si chiama Jamie Oliver…..la sua ultima passione non appartiene al genere femminile e non è alta 1.80 mt, più semplicemente si tratta del simpatico chef inglese che indossa sempre felpe e che propone una cucina caratterizzata da contaminazioni tra le cucine di tutto il mondo. 
Ecco, è lui che l’Uomo Goloso segue tutte le sere su Gambero Rosso con attenzione, passione e devozione, segnando le ricette sul primo pezzo di carta volante che gli capita sotto mano ed insistendo per replicare a casa le ricette che Jamie ci propone. Vi domanderete se sono gelosa di questa sua nuova passione: assolutamente no, anche perché le trasmissioni di Jamie durano soltanto mezz’ora, non propongono una televisione urlata cosa che è piuttosto frequente di questi tempi e sono ricche di spunti e suggerimenti utilissimi in cucina….e la ricetta che vi propongo oggi è proprio una di quelle di Jamie, anche se noi l’abbiamo riveduta e corretta adattandola alle nostre esigenze e, soprattutto, a quelle della Nanetta. Premetto che non amo molto la carbonare, non mi piace percepire il gusto dell’uovo e inzialmente ero molto restia a provare questa ricetta, ma avevamo dell’ottino chorizo comperato quest’estate in Portogallo, un vasetto di yogurt tutto solo in frigo, il rosmarino in giardino e così ho visto la mia esitazione e mi sono lanciata. Che dire? Il risultato è stata una ricetta graditissima ai due amori di casa e veramente semplice da preparare.  Provateci anche voi!

250 gr di mezze maniche
80 gr di chorizo (salsiccia spagnola leggermente piccante)
1 spicchio di aglio
1 rametto di rosmarino
1 pezzetto di peperoncino
1 vasetto di yogurt magro
1 goccio di latte
1 uovo
3 cucchiai di parmigiano grattato
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.


Tagliate a dadini il chorizo, in una padella scaldate un filo di olio, fate dorare l’aglio schiacciato, unite il chorizo, il peperoncino ed il rosmarino: lasciate cuocere un paio di minuti. Nel frattempo sbattete l’uovo, lo yogurt, un goccio di latte (se necessario) ed il parmigiano in una terrina, aggiustando di sale e di pepe. L’impiego dello yogurt vi consentirà di ridurre il numero di uova impiegate e di avere una carbonare leggermente più light di quella tradizionale. Cuocete la pasta, scolatela e versatela dapprima nella terrina con il composto a base di uovo, unite poi il chorizo. Mescolate bene e servite calda.
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Una mela al giorno




Perché non possiamo mangiare pizza a colazione, pranzo e cena? E perché tutti dicono che la frutta e la verdura sono importanti? Sono solo due delle tante domande a cui questo libro interattivo Una mela al giorno, edito da Editoriale Scienza cercherà di rispondere. Lo sanno tutti che mangiare bene è importante per grandi e piccini: il nostro corpo ricava dal cibo l’energia e tutte le sostanze nutrienti che servono a crescere, andare a scuola, fare sport, leggere, ballare, giocare… e perfino riposare!

In questo libro, l’esplorazione della nostra alimentazione inizia con la suddivisione delle famiglie di alimenti; ci sono poi le indicazioni sulla dieta ideale perché siamo quello che mangiamo ed il viaggio continua con un giro al supermercato e la difficile lista della spesa…..ma prima di passare alla cassa bisogna controllare di avere preso il numero di porzioni indicato dalla lista e guardare sulla confezione quali e quanti nutrienti contiene l’alimento che abbiamo appena messo nel nostro carrello della spesa! Una volta arrivati a casa ci cimentiamo nella preparazione del menù quotidiano: attenzione a non saltare mai la colazione che ci da l’energia necessaria per affrontare la giornata con entusiasmo, mentre uno spuntino  a metà mattina ci eviterà di arrivare al pranzo troppo affamati. E’ proprio il pranzo, infatti, a fornirci la maggior parte del nostro nutrimento. 

Ricordiamoci però di non mangiare davanti alla televisione: è senz’altro più bello chiacchierare con mamma e papà oppure con i compagni di scuola durante i pasti. Una merenda sana ci darà le calorie indispensabili per arrivare alla cena il cui menù sarà scelto in base a quello che avremo mangiato durante il giorno…ma occorre mangiare presto così non avremo problemi di digestione….ed inoltre non ci dimentichiamo di bere acqua a volontà durante la giornata.E’ importante imparare ad ascoltare il proprio corpo, fare un’attività fisica che rafforzi i muscoli e le ossa, aiuta a dormire meglio la notte e ad essere concentrati e di buon umore tutto il giorno. Ed ora che abbiamo appreso tutte queste cose, dobbiamo cercare di impegnarci per insegnarle agli altri!
Questo libro, giocoso e interattivo, è una vera sorpresa, pieno di alette da sollevare e di tanti inserti staccabili (alimenti, piatti, posate…) e la Nanetta l’ha già fatto suo anche perché ha il pregio di spiegare ai più piccoli in un modo coinvolgente il delicato tema dell’alimentazione.
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