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E se la vera alternativa fosse la cucina del “sottobosco”?


E’ di ieri la notizia, pubblicata da Reuters Lifestyle, secondo cui in effetti l’unica vera alternativa per fronteggiare la futura carenza di cibo e di acqua potabile e ridurre concretamente le emissioni di ossido di carbonio sarebbe proprio una cucina a base di vermi, cavallette ed altre gustosissime creature croccanti. Secondo lo studioso olandese Arnold van Huis, infatti, sostenitore di questa tesi, gli insetti contengono più proteine della carne, sono meno costosi da allevare, consumano meno acqua ed hanno l’innegabile vantaggio di produrre una quantità di emissioni dannose di gran lunga inferiore ai normali allevamenti di bestiame. L’esimio professore van Huis  riconosce però che ci sono delle evidenti problematiche legate al consumo quotidiano e stabile di insetti: “I bambini non avrebbero nessun tipo di problema a mangiare insetti”- sostiene il professore- “sono gli adulti, con delle abitudini alimentari sviluppate e ben radicate, ad essere i più recalcitranti (lo credo bene……ndr) a questa alternativa forma di alimentazione e solo attraverso la sperimentazione di questa cucina diversa, il pubblico adulto potrebbe cambiare idea”. Van Huis ha addirittura organizzato delle sessioni di lettura, dei percorsi di degustazione e dei corsi di cucina per adulti con l’obiettivo dichiarato di accrescere il numero di proseliti della sua teoria; inoltre, lavorando a stretto contatto con una scuola di cucina, ha elaborato delle succulente ricette a base di insetti: perché non provare allora la torta realizzata con i vermi della farina (quei deliziosi vermetti bianchi che compaiono nei ns barattoli di farina se ci dimentichiamo di utilizzarla….ndr) oppure le praline di cioccolato fatte con i vermi dei bufali…..mmmmmm…..già vi vedo piuttosto restii….ma state calmi, “è solo un problema psicologico” afferma van Huis. Il professore aggiunge che gli insetti dovrebbero essere considerati una valida fonte alternativa di proteine da preferire alla carne perché contengono sino al 90% di proteine contro il 40-70% della carne del manzo.
Insomma se vogliamo attivamente dare il nostro contributo per salvare le foreste pluviali e siamo intenzionati a ridurre le emissioni di carbonio, se ci interessa la nostra salute e puntiamo a mantenerci giovani, mettetevi l’anima in pace e cominciate già a pensare ad un bel panino con un prosciutto di cavallette!